Il Calderone

Corso base per Naoki e Irosa

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    Dolore.




    Il Sensei Sanjuro si dimostrò soddisfatto della mia azione difensiva complimentandosi nel suo classico modo, decisamente eccentrico ma che poco a poco stavo accettando. Tirai un sospiro di sollievo e abbassai entrambe le braccia, dalla loro posizione difensiva. Fu un grosso errore, mi convinsi che forse dopo tutti quelli esercizi saremmo giunti a termine del addestramento. Ma mai avrei potuto immaginarmi quello che mi sarebbe aspettato da lì a poco.

    Potei chiaramente notare nel Genin di Kiri un cambiamento di impostazione e andando oltre al pseudo-comico spettacolo di allenamento del Sensei mi resi conto, anzi potevo percepirlo a pelle, che la situazione si stava terribilmente ingigantendo. Forse in una misura che non sarei riuscito a gestire. In quel momento mi stavo pentendo di aver dimostrato molte delle mie abilità.

    Ascoltai con attenzione le parole del maestro e al termine della sua frase una goccia di sudore, molto ma molto fredda, scese lungo la mia fronte. Alzai di nuovo le braccia in posizione difensiva. Alla stessa maniera di prima, con gli avambracci posti frontalmente al petto. Serrai gli occhi quando vidi Sanjuro comporre una serie di sigilli magici, potevo aspettarmi di tutto. Mi preparai quindi a scattare per evitare qualche ninjustu. Invero osservai una reazione ben diversa. Non si trattò di un attacco frontale bensì il Sensei se così si poteva dire potenziò i suoi arti ricoprendoli con del Chakra ghiacciato. Non ci sarebbe voluto un genio per capire che quelle mani apparivano decisamente pericolose.

    Il ninja scattò ad una velocità assurda, posizionando il braccio destro a mo’ di lancia verso di me. Sgranai gli occhi: una cosa era certa… quell’attacco era al di fuori di ogni mia possibilità di reazione concreta. L’unica cosa che potei fare fu quella di realizzare la traiettoria sommaria del braccio di Sanjuro e spostarmi in anticipo, o per meglio dire all’ultimo secondo considerando il modo in cui avanzava il Kiriano. Concentrai la massima quantità di chakra che potevo nei muscoli dorsali della schiena e spostai il busto verso destra [Slot Difesa I]. Per mia immensa fortuna Sanjuro si limitò a fendere l’aria senza modificare la traiettoria del suo colpo. Tuttavia mi dovetti ricredere subito quando vidi spuntare un altro pugno ghiacciato dalla braccio sinistro, che fino in quel momento aveva nascosto dietro la schiena. Il Sensei si trovava in una posizione decisamente insolita, ad una distanza tremendamente ravvicinata, e mi resi subito conto che se avesse mantenuto la stessa velocità di attacco in quel caso non avrei avuto nessuna occasione di schivata. Infatti così avvenne. Sanjuro, piegato con la schiena verso terra, puntò il suo arto sinistro all’altezza del mio ginocchio. L’unica cosa che fui in grado di eseguire, e di percepire con i miei occhi puntati verso il basso, fu quella di concentrare abbastanza chakra da alzare la gamba destra e fare in modo che quel pugno andasse ad impattare contro la tibia. Quantomeno nel peggiore dei casi si sarebbe fratturata [Slot Difesa II] [Danno]. La potenza del colpo fu assolutamente tremenda, come mai avevo subito prima d’ora e a fatica compresi quello che mi era successo. La mano penetrò in profondità e andò a sbattere contro l’osso. Nel momento stesso in cui Sanjuro riportò indietro il braccio, lasciandosi dietro una scia di sangue mi scappò un grido, in parte soffocato. Quel maledetto Sensei aveva dannatamente esagerato.

    Giusto il tempo per appoggiare a terra la gamba, poco più che utilizzabile, che mi resi conto che l’offensiva non era ancora terminata. Lo sciamano a piedi pari eseguì una sorta di salto, o almeno se così si poteva definire. Il suo scopo era chiaro: voleva colpirmi con un doppio calcio al centro dell’addome. A causa dello stato della mia gamba realizzai che non potevo in alcun modo evitare quel colpo. Potevo solo subire e in quel momento compresi che si sarebbe realizzata l’unica mia occasione buona per colpirlo, una sorta di contrattacco. In pratica me la sarei giocata tutta nel giro di qualche istante.

    Allargai gli avambracci aprendo così la mia guardia all’offensiva di Sanjuro. Il doppio calcio arrivò molto in fretta. I piedi dello sciamano andarono a sbattere contro il mio addome. Le mie budella si attorcigliarono e il dolore pervase tutto il mio corpo. Mi piegai in due abbassando il busto verso la figura del Sensei e fu in quel preciso momento che avrei iniziato la mia offensiva, se così si poteva chiamare, cercando di sfruttare quel poco di lucidità che mi rimaneva. Sputando fuori tutta l’aria dai polmoni avrei semplicemente allungato il braccio destro tentando una presa alla sua parte di corpo più vicina, molto probabilmente la sua gamba sinistra, in modo tale da aggrapparmi allo sciamano e provare di resistere allo contraccolpo dei calci [Slot Difesa II] [Danno]

    Se la presa fosse andata a buon termine, con la differenza di qualche secondo, avrei allungato il braccio sinistro, a mò di jab, cercando di colpire alla bella e meglio il centro del petto di Sanjuro con la mia tecnica più potente e fidata: Note del Dolore [Slot Tecnica Avanzato] . Non puntavo a fare male, di certo quel ninja sarebbe stato tranquillamente in grado di sorbirsi il colpo ma quantomeno mi sarei tolto la soddisfazione di vederlo scaraventato via.

    A prescindere dal risultato dell’azione con tutta probabilità sarei caduto rovinosamente per terra e analizzando la situazione non mi sarebbero rimaste molte alternative da applicare, vista la condizione della gamba e il dolore atroce all’addome. Quindi con estrema fatica avrei compiuto un ultimo gesto prima di arrendermi. Portando il braccio alla sacca e alzando la schiena avrei caricato e scagliato tre kunai contro la figura di Sanjuro, chiaramente nel caso fosse stata scaraventata in lontananza dalla forza del chakra compresso. Avrei puntato a colpire il busto del ninja, per il semplice motivo che in quelle condizioni non sarei stato in grado di compiere manovre più complesse [Slot Azione II].

    A quel punto, che avessi scaraventato o meno le armi da lancio, avrei sfruttato le ultime forze per raccogliere dalla sacca il tonico coagulante e lo avrei assunto velocemente sperando che quell’intruglio riuscisse a richiudere, entro limiti accettabili, la ferita all’arto [Slot Azione III].

    Al termine mi sarei arreso, non mi rimanevano alternative. Quel maledetto Sciamano mi aveva steso al tappeto, brutalmente. Senza la possibilità di una controffensiva. Sputai per terra. Mi stavo odiando per la mia incapacità.

    Per fortuna che si trattava solo di un allenamento.

    CITAZIONE
    Vitalità Residua: 11/80; (Media + Media + DnT Leggera)
    Chakra Residuo: 5,25 Bassi su 10.
    Consumi: 0,50 Slot Dif I, 0,50 Slot Dif II, 0,50 S&M, 1 TA.

    Note del Dolore: Do! Re!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può allontanare la vittima fino a 9 metri di distanza tramite il chakra compresso. La Forza del colpo sarà incrementata di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare le tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 | Consumo: Basso)
    [Da studente in su]
     
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