La Casa delle Bambole

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  1. Star Lord II
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    L'ennesima afosa giornata nello sconfinato deserto di Suna. La sabbia ormai ardeva talmente tanto da bruciare la pelle di chi non era abituato a quei luoghi. Un inferno, un oceano di fuoco sconfinato che poteva essere affrontato solo da pochi e li in mezzo a questo calore una piccola Oasi appare solitaria nell'immensa distesa.
    Mi trovavo chinato vicino l'acqua dell'Oasi per dissetarmi, erano giorni che vagavo per quella zona per tenere d'occhio i movimenti nel deserto, la situazione nel Paese non era ancora assestata e le persone comuni erano ormai bersaglio fisso di banditi e predoni. Proprio mezz'ora prima avevo salvato un carovaniere da due di quei delinquenti, le loro teste spappolate mi avevano ricoperto le mani di cervella fresche e appiccicose che stavano iniziando a puzzare terribilmente.
    Il problema dei miei viaggi è che diventavo irreperibile per l'Accademia ma riuscii a sistemare la cosa consegnando a chi di dovere un mio itinerario settimanale sui probabili luoghi in cui potevo trovarmi. Quindi ormai non avevo più il classico postino che mi seguiva per tutto il villaggio, ormai i miei messaggeri erano uccelli o dromedari, gli unici animali che potevano coprire una vasta aria in poco tempo, o quasi.
    Cominciai a lavarmi le mani quando una sagoma nel cielo iniziò ad avvicinarsi a me con estrema velocità, guardai in alto e lo riconobbi, era Grimmy, un corvo addetto alla consegna della posta. In realtà non si chiamava realmente Grimmy, ma gli diedi un soprannome dato che ormai era uno dei pochi esseri con cui avevo contatto. A differenza degli umani non mi asfissiava di inutili chiacchiere.
    Il volatile usò il becco per consegnarmi il messaggio che aprii velocemente, intanto lui si poggiò sulla mia mano ed iniziò a rosicchiare i pezzi di cervella che mi erano rimasti attaccati alle mani. Un giusto pagamento per il suo lavoro.

    Lessi la lettera, si parlava di una qualche rovina in città e della scomparsa di alcuni archeologici che si erano recati sul posto. Un luogo antico e delle sparizioni sono sempre sinonimo di disastro. Suna era un Paese misterioso,antico e sotto la sua sabbia nascondeva sicuramente qualcosa, una storia sconosciuta e segreti da svelare. Mi alzai immediatamente e mi incamminai verso il Villaggio con Grimmy che in cielo fungeva da guida, quell'animale era incredibilmente utile.



    Dopo ore di Viaggio arrivai alle porte del Villaggio, ormai ero diventato una persona del luogo e la gente non mi guardava più con quella strana espressione sugli occhi, anche se qualcuno c'era sempre. Ma come biasimarli.
    Continuai a camminare fino ad arrivare a un rudere, era davvero ridotto male e non era una cosa che andava a mio vantaggio. Ero alto 2,25 metri e pesavo intorno ai 200 Kg e questi posti sono il luogo che tipi come me devono evitare per non rischiare di ritrovarsi con una casa sulle spalle, letteralmente.
    Entrai lateralmente alla porta evitando con grandi difficoltà di urtare il passaggio, le strette scale che portavano al piano sotterraneo era l'ennesimo intoppo. Scesi uno scalino alla volta prestando sempre la massima attenzione a dove mettevo i piedi, un errore e forse quell'uscita sarebbe crollata rinchiudendomi per sempre, un opzione evitabile se possibile. Mentre scendevo sentii delle voci, sembravano ragazzi, con molta probabilità Ninja come me che erano intervenuti per risolvere la faccenda. Arrivai in un anticamera dove erano presenti 3 persone e tra loro c'era un bambino molto giovane. Anche lui un Ninja ? Precoce il ragazzo.

    D'avanti a loro c'era una porta che portava a una stanza completamente buia o quasi, bisognava fare luce in qualche modo cosi iniziai a cercare nella mia bisaccia l'accendino che aveva con me. Non fumavo ma avere qualcosa per accendere un fuoco può essere sempre utile. L'unica difficoltà che avevo era accenderlo, le mie enormi mani mi davano difficoltà nell'utilizzare i piccoli oggetti ma li con me c'erano questi altri ragazzi.

    Io sono Kaede Sendoh e credo che siamo qui per lo stesso motivo. Qui ho un accendino se qualcuno vuole usarlo per fare luce si faccia avanti

    E lanciai l'accendino in aria aspettando e sperando che qualcuno lo prenda al volo e si dia da fare.

    ......Comunque muoviamoci con cautela, sono sparite delle persone....e quando questo accade non c'è mai da stare tranquilli...soprattutto se queste persone si sono volatilizzate nel nulla.....Attenzione a dove mettete i piedi, potrebbero esserci tracce o trappole quindi evitiamo di complicarci la vita. Andiamo avanti ma con prudenza.

    Non intendevo assumere il comando del gruppo ma ho sempre detto apertamente quello che pensavo, era meglio essere chiari in tutto. Come gruppo non possiamo avere dubbi o domande in sospeso, per funzionare al meglio dovevamo collaborare, ma c'era qualcosa di strano nell'aria.
    L'atmosfera non mi piaceva assolutamente, c'era qualcosa in quel luogo che mi turbava. Quel luogo era qualcosa di sconosciuto, non era una semplice cantina ma un qualcosa rimasto sepolto per anni o addirittura per secoli.
    E c'è sempre qualcosa che dorme nell'oscurità, c'è sempre qualcosa nascosto nella storia che tende sempre a tornare a galla nel presente. In cosa ci stavamo addentrando ? Cosa ci avrebbe riservato quella ricerca ? Tante domande ma zero risposte.

    ....e spero che sappiate difendervi.....questo posto....non mi piace.

    Dissi questa volta quasi sussurrando tra me e me.
     
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24 replies since 2/6/2016, 15:59   518 views
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