All'ombra del Tempio

Free GdR Shunsui/Atem

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  1. Shunsui Abara
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    All'ombra del Tempio
    Tempio Sacro - Suna


    Entrando nel tempio Atem fu avvolto nelle tenebre, ma con il passare del tempo i suoi occhi si abituarono alla luce presente nell'ambiente. Lo studente si ritrovò a camminare su un pavimento che sembrava ricavato dalla stessa pietra in cui era stato costruito il tempio. Gli enormi blocchi costituivano una geometria semplice e disadorna a terra, così come disadorno era il luogo che lo circondava. Per quello che poteva vedere, una serie di colonne si stagliavano tutte intorno a lui, innalzarsi fino ad un soffitto alto più di dieci metri. Ogni colonna era larga un metro abbondante e ve ne era una ogni dieci metri. La luce era distribuita da svariate torce attaccate con supporti metallici al colonnato, ma lo studente si rese ben presto conto che la luminosità del luogo non poteva essere solo fornito dal fuoco. Guardando verso l'alto, Atem avrebbe potuto vedere che fasci luminosi si concentravano sopra la sua testa in autostrade di luce che percorrevano il soffitto. Guidate da degli specchi, la luce veniva prelevata all'esterno del tempio e distribuita all'interno mediante un sistema di specchi riflettenti. Tuttavia numerose zone oscure si venivano a creare sui lati dell'immensa sala, dove aperture oscure si aprivano verso cunicoli ignoti. Ma la sua guida non si curò di deviare dal suo tragitto, andando sempre dritto, sempre verso il cuore del tempio. Il luogo sembrava apparentemente deserto, ed il silenzio era solamente interrotto dal rumore dei loro passi. L'aria sembrava quasi asettica nella sua immobilità. Atem avrebbe perso il conto delle colonne quanto si rese conto di essere arrivato ad uno spazio sgombro. Lì i fasci di luce provenienti dal soffitto si concentravano, creando una sfera di luce entro un circolo di 30 metri di raggio. Non erano più da soli. Ad aspettarli c'erano tre persone completamente diverse. La prima era un uomoimages1 con abbastanza anni sulle spalle da non poter essere più considerato un ragazzo. Come la sua guida, portava gran parte del corpo coperto in bendaggi, alcuni dei quali coprivano il suo occhio sinistro. La sua figura sembrava emanare una solidità che non poteva essere associata alla sua stazza, la quale non era molto superiore a quella degli altri due. Inoltre il suo portamento e la familiarità con la quale era lì immobile in quel luogo, lasciava presagire che fosse il capo del gruppetto. Gli altri due decisamente non si trovavano a loro agio invece. Il primo era un ragazzo di poco più di vent'anni, piuttosto alto, con capelli neri ed occhi che scintillavano di una strana luce giallastra. L'altro invece non poteva avere più di sedici anni, bassino e biondo, il volto pallido e due occhiaie marcate sotto gli occhi. A differenza del primo, che sembrava in perfetta forma fisica, il secondo sembrava quasi malaticcio. I due si guardavano intorno in maniera piuttosto diffidente: chiaramente era la prima volta che entravano nel Tempio, e davvero non sapevano quale era il loro posto. La sua guida portò Atem ad unirsi al gruppo, si piegò in un leggero inchino rivolto all'uomo bendato, per poi lasciare il cerchio luminoso senza una parola di più.

    Ora che lo vedeva più da vicino, l'uomo bendato aveva un'aria decisamente minacciosa. L'unico occhio che spuntava da dietro le bende li osservava con uno sguardo glaciale. Lo stesso volto del tizio sembrava scolpito nel ghiaccio. Dopo quelli che sembravano interminabili minuti, parlò con voce calma e profonda: Benvenuti nel Tempio Sacro di Suna disse in tono tutt'altro che caloroso. I vostri profili sono stati scelti tra decine appartenenti ai vostri colleghi per avere la possibilità di Servire. Ogni sei mesi, scandagliamo le nuove leve di Suna alla ricerca di un nuovo Guardiano. Così dicendo sollevò il dito indice della mano destra.Uno ed uno solo. Un solo guardiano, tre persone...Se accetterete di iniziare il percorso che sto per offrirvi, vivrete per sei mesi nel tempio insieme ai Guardiani. Imparerete a vivere come un Guardiano, a servire come un Guardiano ed a morire come un Guardiano. Al termine di questi sei mesi, uno di voi, il migliore di voi, verrà scelto per diventare un Custode del Tempio e riceverà la conoscenza del nostro clan. Gli altri torneranno alle loro vite, con la consapevolezza che questa opportunità non gli verrà mai più ripresentata. Sono stato chiaro? Il tono era talmente diretto da sembrare di venire trapassati da una spada ogni volta che l'uomo apriva bocca. Da voi ora mi aspetto una sola risposta. Potete accettare la mia offerta o rifiutare ed andarvene. Non voglio spiegazioni. Se dite di no, potete varcare l'uscita del Tempio e tornare indietro, ma se dite di sì le vostre vite mi apparterranno per i prossimi sei mesi. Cosa rispondete?Tutto quello era semplicemente assurdo!! Quell'uomo non si era nemmeno presentato ed aveva già chiesto loro di consegnargli le loro vite. Per cosa poi? Non aveva spiegato nulla! Aveva parlato solo di servire e morire, che diavolo di prospettive erano quelle? Coff...coff... io, Asuka Lii accetto! disse improvvisamente il ragazzino dai capelli gialli con voce rotta dalla tosse e portandosi una mano davanti la bocca. Ora la scelta toccava ad Atem ed al ragazzo dagli occhi inquietanti. Atem poteva vedere che un filo di incertezza sul volto del suo compagno, ma anche lui una frazione di secondo dopo disse:Io, Shunsui Jiro Abara, accetto! Ed ora la palla era su Atem.

    [...]


    Una volta che tutti ebbero accettato, l'uomo bendato disse:Bene. Il mio nome è Gaho, ma d' ora in poi mi chiamerete solo sensei ed io mi riferirò a voi come Novizi. Ora Kazue vi porterà nei vostri alloggi. Andate e preparatevi. Come per magia, la donna che aveva accompagnato Atem all'interno del Tempio ricomparve alle loro spalle, entrando nel cerchio di luce. Facendo un gesto con la mano, li invitò a seguirli portandoli via dal centro della sala. Attraversarono nuovamente il colonnato, questa volta dirigendosi verso il lato lungo della sala ed entrando in una delle aperture oscure che si aprivano sulla parete. Una serie di gradini li portò verso il basso, e ci vollero più di quindici minuti di scale e svolte, prima che la donna si fermasse davanti una stanza. La porta non era chiusa, e si aprì con il leggero tocco di lei, girando sui cardini ben oleati. La stanza che si aprì dinanzi a loro conteneva tre semplici letti, e tre comodini. Non c'erano armadi, né sedie, né tavoli. A terra la pavimentazione di pietra era pulita e l'aria asettica come dappertutto nel tempio. Poche candele illuminavano la stanza. Entrando, il gruppo si rese conto che dei vestiti erano stati preparati su ogni letto. Erano tuniche di cotone leggero, marroni e senza alcun simbolo. Indossate gli abiti da Novizi. Tornerò fra mezz'ora. Una volta che furono rimasi da soli, Shunsui disse:Che tipaccio il sensei vero? Mai visto un tipo così in accademia diavolo...comunque io sono Shunsui, felice di condividere questo inferno con voi ragazzi. Ma vi rendete conto che non ci ha detto proprio nulla? Della serie 'datemi le vostre vite senza fare domande'? E noi gli abbiamo anche detto di sì...Essere scelti è un privilegio Shunsui... coff coff...se non saremo noi troveranno qualcun altro...coff... e poi non hai sentito? Ne vogliono solo uno di noi...coff coff...Io sono Asuka ad ogni modo!Nonostante i colpi di tosse il ragazzo si sforzò di sorridere agli altri due.Ehi Asuka sei sicuro di star bene? Vuoi davvero partecipare a questa cosa nel tuo stato? Non lo dico per crearmi un vantaggio, ma non credo che ci andranno piano con noi...inoltre non mi ricordo di averti visto in giro per Suna...Naturale che tu non mi abbia visto..coff ...coff...coff... sono nato, cresciuto ed istruito nella arti ninja nell'avamposto di Sanbashi. E comunque non ti preoccupare per la mia salute...coff...so badare a me stesso. Comunque, tu che ti lamenti così tanto, perchè hai detto di sì se ti ha dato fastidio ....coff...se ti ha dato fastidio essere tenuto all'oscuro?Bhè per imparare i segreti del clan dei Marionettisti. Il clan insegna solo a persone scelte, ed è risaputo che i Marionettisti sono anche i Guardiani del Tempio...quindi...e tu?Coff..non so se quello che dici è vero, ma sono venuto a Suna perchè dicevano che qui c'era qualcuno che potesse sistemare i miei polmoni...coff..ma pare che questo tizio operi solo sui Guardiani...coff coffCapisco... In paragone alla motivazione di Asuka, quella di Shunsui sembrava piuttosto misera e questo lo aveva colpito al punto da avergli fatto perdere la parola. Come ci si sentiva a dover competere con un ragazzo che stava lottando per la sua stessa guarigione? Bhè forse quegli stessi pensieri avrebbero interessato anche Atem: anche lui era in ballo.E tu...disse infine Asuka allo studente...coff...come mai hai detto di sì?
     
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