All'ombra del Tempio

Free GdR Shunsui/Atem

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  1. Shunsui Abara
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    All'ombra del Tempio
    Tempio Sacro - Suna


    Aprendo la porta della stanza che condividevano, il gruppo di tre apprendisti si ritrovò nella luce calda di una delle torce che illuminavano i corridoi del tempio ed, al contempo, che gettava lunghe ombre sui muri di pietra della costruzione secolare. Il silenzio era completo e non si percepiva nessun rumore, compresa la tosse di Asuka che sembrava essersi dissolta. Il ragazzo aveva la mascella serrata dalla concentrazione - o dalla paura - e si teneva a pochi passi dall'ombra di Shunsui che conduceva il gruppo. Forse, anzi sicuramente, la scelta più saggia a quel punto sarebbe stato tornare indietro, ma Shunsui non era di quell'idea. Ora che avevano fatto il passo che li aveva portati oltre il confine di ciò che era permesso, il Ramingo non vedeva ragioni per non spingersi fino in fondo. Con un gesto, fece segno agli altri due di continuare a muoversi. In fila indiana, Shunsui avrebbe percorso la miriade di passaggi e cunicoli che si dipanavano parallelamente alla Sala principale del Tempio. I mesi che aveva trascorso nella struttura, gli avevano conferito quel minimo di familiarità con quel luogo per non essere completamente all'oscuro di dove si stesse dirigendo. Shunsui seguiva rigorosamente il percorso illuminato dalle torce infuocate eppure, dopo una decina di minuti di perlustrazione, ancora non avevano trovato nulla. Poi all'impressivo, Asuka prese la parola:Ragazzi guardate lì...Seguendo la direzione in cui puntava l'indice destro del ragazzo, lo sguardo dei due ninja si sarebbe spostato verso un corridoio che si apriva su quello in cui stavano transitando. Torce dalla fiamma blu gettavano una luce spettrale e sinistra. Tutti loro sapevano che quel corridoio era a loro rigorosamente vietato. Probabilmente conduceva a qualche cassaforte o reliquiario: comunque qualcosa di estremamente importante. Ma quella non era tutta la storia: il trio era consapevole che tutti i corridoi di quel tipo erano disseminati di trappole che li avrebbero fatti a pezzi al primo passo falso. Guardate...le trappole sono state fatte saltare...Osservando meglio, infatti, Atem e Asuka avrebbero notato come, un po' più a fondo nel corridoio, diverse armi giacevano a terra, ed insieme a loro fili erano stati spezzati ed ingranaggi erano abbandonati al suolo. Non penserai davvero di andare lì dentro, vero Shunsui? Coff... Se scoprono che siamo entrati lì, qualora non ci ammazzino le trappole, lo faranno loro stessi. Questo non solo è proibito...è...coff coff..è eresia!!Disse cercando di mantenerà la voce bassa. Asuka aveva il volto tirato e stava sudando vistosamente, ma non riuscì a dire qualcos'altro che Shunsui lo interruppe prendendolo per un braccio.Ma non capisci cosa sta succedendo? Qualcuno non solo è riuscito ad infiltrarsi nel Tempio non visto, ma si sta dirigendo verso i nostri segreti più grandi! Noi dobbiamo fermarlo! Altrimenti che Guardiani potremmo mai diventare? Vedendo il volto scettico del ragazzo, Shunsui continuò:Asuka, ora vai dritto da Gaho ed informalo di quello che sta accadendo. Io e Atem cercheremo di rallentarlo. Atem te la senti? Ok Shunsui...ma non vi fate ammazzare... Detto questo il ragazzo dai capelli dorati sparì dalla vista degli altri due compagni. Shunsui guardò Atem negli occhi prima di fare un cenno con il capo. Per loro non rimaneva che avanzare.

    [...]



    Seguendo il percorso tracciato dalle torce dalla strana colorazione turchese e la scia di trappole e armamenti abilmente disinnescati, i due ragazzi di Suna si ritrovarono a pochi passi da una porta aperta. Cercando di non pensare a quale mostro disumano potesse essersi infiltrato fino a quel punto nella struttura più sicura del Villaggio, Shunsui si affacciò allo spigolo della porta, seguito da Atem. Nella luce di torce color porpora, una figura ammantata di nero dava loro le spalle. La persona sembrava leggermente chinata su un piedistallo al centro della stanza, contemplando qualcosa. Bisognava agire. Ed in fretta. Senza parlare, Shunsui fece con due dita il segno ad Atem che avrebbero attaccato all'unisono. Purtroppo loro potevano solo cercare di conquistare un po' di tempo, ma difficilmente avrebbe potuto fare di più. Le stesse due dita che aveva usato per comunicare l'attacco, Shunsui se le portò alla bocca, in un gesto che Atem aveva sicuramente visto fare ai Guardiani quando ricevevano notizia che un loro confratello era morto. Quello era un gesto di addio.
     
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