Squame dal Passato

Quest di Villaggio

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Squame dal Passato

    II



    Se non fossi stato incredibilmente irritato, probabilmente il mio guardo sarebbe stato stupito. Ma le parole di Raizen, una dopo l'altra, delineavano una mancanza di rispetto incredibile, nonché un'arroganza che da sola poteva valere un biglietto di sola andata per dov'era venuto. Domani l'irritazione con difficoltà: una fiammella dorata spuntò sul mio indice destro, colpendomi sul braccio che stringeva, cancellando la rabbia per un breve istante. Non potevo agire in maniera sconsiderata, non per una spada. Eppure con quelle parole Raizen aveva spostato il tiro dal mero valore della spada, colpendo direttamente Kiri, il suo orgoglio e la propria autonomia.
    Primo. Dissi secco, quando terminò di parlare. La Samehada è di Kiri. Non mi impora chi l'abbia rubata in passato: un oggetto rubato rimane pur sempre del suo proprietario. Era la più potente, famosa e desiderata spada delle vecchie Sette. Non potevo non rivendicarne i diritti per il mio villaggio, villaggio che l'aveva creata.
    Secondo. Aggiunsi, con la voce che diveniva sempre più gelida. Le tue parole meriterebbero che tu ora tornassi a Konoha con un biglietto di ringraziamenti e nulla più, Raizen. E ti conosco, non riesci a coglierne l'arroganza e la ancanza di rispetto. Ma lascia che ti illumini. Questa feci un gesto con la mano sinistra, alludendo all'ambiente circostante È casa mia. E dentro casa mia c'è, perduto, un tesoro del quale sono venuto a sapere grazie a te. Se pensi che questo ti dia il diritto di venire a casa mia e prendere un artefatto kiriano solo perché sei inciampato nelle parole di un fottuto traditore, pensando persino di farmi un servizio, ti sbagli. Ti sei reso conto, Raizen, che sei partito per prendere la Samehada ancor prima che Kubomi mi portasse il messaggio? Ti rendi conto che hai stabilito il valore della mia gratitudine, senza darmi la possibilità di scegliere cosa fare? La gratitudine non si esige, Raizen. Anche se conoscendomi, sapevi benissimo che l'avrei dimostrata. E man mano che parlavo l'amarezza si faceva sempre più evidente nella mia voce. Forse era solo statotroppo ottimista, forse mi considerava troppo debole per far valere i diritti di Kiri. Non sapevo cosa gli era passatoin testa in quel momento quando aveva deciso che Kiri poteva diventare tranquillamente una succursale di Konoha.
    Siamo alleati, ma non per questo devo tollerare queste enormi mancanze di rispetto. Sei entrato in casa mia a prendere qualcosa che sta qui dentro e che non ti appartiene e ti permetti di dire che mi stai facendo un favore? Questa, Raizen, è una logica da criminale, non da capovillaggio. Solo i criminali fanno azioni non richieste per poi definirle "piaceri" ai quali dare un prezzo. Solo i criminali si definiscono "benefattori" per delle azioni a loro non richieste. Aspetta, se non ricordo male a Konoha quei mafiosetti facevano passare per il "prezzo della protezione" i soldi che estorcevano ai negozianti. Io, però, non mi piego. Scandii chiaramente quelle ultime tre parole. E voglio persino pensare che ci sia uno straccio di buona fede in ciò, che magari tu debba ancora imparare queste sottigliezze della politica, per cui farò finta che tu non mi abbia detto l'ultima frase. Farò finta, Raizen, che io abbia ricevuto quelle informazioni ed annessa una richiesta per recuperare assieme la Samehada, per il tuo interesse scientifico e che io, come ringraziamento per avermi passato informazioni che ti sono capitate per le mani ed in quanto alleati, non ci veda nulla di male e che anzi, sia felice di accontentare questa tua curiosità che collima col recupero di un'antica arma di Kiri creduta perduta da tempo. Recupereremo la spada, che tornerà subito a Kiri, dove tu potrai studiarla come ti pare e piace. Ma la spada non lascerà le mura del Villaggio. Queste, Raizen, sono condizioni non trattabili. O così, oppure puoi tornare a Konoha e non dubitare che ripagherò comunque la gentilezza che mi hai dimostrato con quella carta ninja. A modo mio. Non permetto a nessuno di stabilire il peso delle sue azioni nei confronti del mio villaggio.
    Sapevo di non esserci andato leggero. Sapevo che definire quel ragionamento "criminale" poteva causare insane perdite di pazienza. Ma avevo deciso di chiamare le cose con il loro nome, perché questo era. Perché se Raizen non fosse stato l'Hokage sarebbe stato facilmente scambiabile per uno di quei mafiosi di Konoha. Chi altri, dopo aver scoperto dove trovare uno dei vecchi tesori della tua famiglia ti entrava in casa senza chiederti se poteva per recuperarlo pretendendo di far passare anche la cosa per un favore?
    Se non ti è chiaro, la Samehada ha smesso di avere importanza. Qui poteva starci sepolto il vaso da notte del primo Mizukage, il risultato sarebbe stato lo stesso. Mi hai mancato di rispetto con queste parole, hai mancato di rispetto a Kiri. Decidi cosa fare in tutta calma, io non ho fretta.






    Edited by -Max - 8/8/2016, 11:38
     
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