Squame dal Passato

Quest di Villaggio

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  1. **Kat**
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    IV ~ La Tomba: Il recupero della Spada Leggendaria


    A

    veva ben altre aspettative sul suo Viaggio nelle terre dell’Acqua. Aveva immaginato una pericolosa avventura nelle rovine di un’antica cripta, la risoluzione di difficile enigmi per superare le difese di alcune rovine, ed il combattimento con eventuali automi di ghiaccio pronti a difendere la Spada di Kiri. Ed invece nulla di tutto ciò. Ma su una cosa non si era sbagliata, nel Paese dell’Acqua le temperature erano così fredde, glaciali.
    Infatti dovette stringersi nelle spalle e sperare nella misericordioso calore corporeo che emanava il Drago di Raizen-sama. Il freddo però passò ben presto in secondo piano quando il Mizukage accusò l’Hokage di essere un criminale, rivendicando i suoi diritti sulla leggendaria Spade e difendendo l’onore dei suo popolo. Parole forse comprensibili dai cittadini delle sue terre e dai Ninja di Kirigakure no Sato, ma di certo né il Colosso e né Ikuuya erano giunti lì come invasori, armati di picche e torce per profanare una gelida tomba di ghiaccio. Sicuramente l’iraconda reazione di Itai-sama l’aveva stupita, forse un po’ intimorita, più che altro per la situazione che si era venuta a creare. Le condizioni dell’uomo dalla chioma bionda non erano trattabili e le sue parole non erano state di amicizia e d’affetto che la Fuyutsuki si aspettava.
    - … - Rimase in silenzio dopo essere intervenuta in difesa del suo Hokage, che probabilmente per i suoi modi burberi e sbrigativi era stato frainteso, come sempre. Il suo respiro si condensò a pochi centimetri dalle labbra ed iniziò a tremare, non per il freddo. Conosceva gli impeti iracondi di Raizen-sama e mancargli di rispetto in modo così diretto richiedeva una buona dose di coraggio e stupidità. Ma dall’altro lato c’era un altro Kage pronto a difendere i diritti e l’onore di Kirigakure no Sato. Uno scontro tra titani. O tra bambini, dipendeva dai punti di vista.
    Con grande sorpresa il Colosso della Foglia non si lasciò dominare dal demone dell’ira. Anzi rimase stranamente calmo. Forse una reazione che doveva mettere maggiormente in allerta la Kunoichi di Konoha. Lo sguardo si soffermò sull’uomo al suo fianco. Era apparentemente calmo. Ma agli occhi della ragazza sembrava più un vulcano pronto ad eruttare, il cui magma era capace di sciogliere anche il più solido ghiacciaio di quell’isola. Le parole dell’uomo furono cariche d’ironia e celato rancore. Era stato ferito nell’orgoglio, credendo nell’altra figura un valido alleato ed amico. La Fuyutsuki rimase in silenzio, alternando lo sguardo tra le due figure. Il linguaggio colorito dell’Hokage quasi le strappò un sorriso, fortunatamente celato dalla Maschera dei reparti speciali. Non le sembrava il caso d’intervenire ulteriormente in quella discussione, che si concluse con il ritiro dei Ninja di Konoha.
    - Arrivederci… Mizukage-sama! - Non appena Raizen-sama proferì quelle parole di Addio, la Kunoichi chinò leggermente il capo per salutare il Kage di Kiri ed abbandonare eventualmente le fredde ed inospitali lande del Paese dell’Acqua insieme al Colosso ed Oboro-san. Ma a quanto pare l’Aburame, che era rimasta in disparte per tutto questo tempo, iniziò ad attirare l’attenzione dei presenti. - Uhm? - Inarcò un sopracciglio non appena notò una zona quadrata di circa dieci metri in cui la neve si stava sciogliendo. Un evento piuttosto singolare, che fece comparire una botola con dei scalini ghiacciati che conducevano verso l’ignoto. Qualcosa era accaduto, non appena il Mizukage aveva messo piede sull’isola. Una sorta di sigillo si era dissolto, che sfuggiva all’intelletto della Kunoichi. Sgranò gli occhi sorpresa. - … - Iniziò a guardare sorpresa tutti i presenti. L’atmosfera tra i due Kage sembrava essersi distesa, anche se le due Evocazioni rincaravano la dose. La Fuyutsuki osservò sconcertata la scena. Sospirò affranta per poi seguire il resto del gruppo.
    I sandali Ninja iniziarono a lasciare le proprie orme sulla terra ghiacciata per raggiungere la botola cubica e quindi scendere le scale, non appena tra il Mizukage e l’Hokage ritornò il sereno. Incuriosita, ma con i sensi in allerta, iniziò a scendere le scale, preceduta solo dai due uomini. Il ghiaccio delle scale lasciò posto ad un minerale blu scuro. Non dovettero impegnarsi molto per trovare il sarcofago, dove era adagiata la salma. Su cui erano incise anche alcune iscrizioni, che Ikuuya lesse mentalmente. Distesa sulla Tomba c’era un’enorme Spada avvolta da bende. Era la Samehada.
    Alla fine Raizen-sama ottenne il permesso di analizzare la leggendaria spada entro le mura di Kirigakure no Sato ed Itai-sama sembrava aver ritrovato la quiete e la serenità. Un Happy Ending? Sicuramente Ikuuya era ben contenta di salire sul dorso del Drago. Era così caldo e comodo. Sicuramente migliore dell’accoglienza ricevuta e del freddo di quelle lande desertiche.


     
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14 replies since 4/6/2016, 05:10   341 views
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