Possibilità di Redenzione

free tra Hoshi e Shinichi

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  1. -Shu
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    Possibilità di Redenzione

    Post Terzo - La spietata guardia del corpo





    Osservai a malapena la debole figura che rientrò nella tenda accennando a malapena un ringraziamento. Sciocca. Sperai che avesse l'intelligenza di capire che doveva fuggire al più presto da quell'oasi se voleva sopravvivere ma... non feci nulla per aiutarla. Era quasi strano, avrei potuto aiutarla senza grosse difficoltà ma... non solo non ne sentivo il bisogno, ma non sentivo alcuna empatia nei suoi confronti. Era strano. Che stessi perdendo la mia "umanità"? Non ci pensai poi molto in quel momento. Mi ripulii dagli schizzi di sangue della feccia che avevo sterminato e preparai qualche provvista quando venni interrotto: Aspetta.. aspetta ti prego!.. vengo in pace..


    Mi voltai semplicemente verso di lui, dandogli qualche secondo per spiegarsi, ma senza rivolgergli la parola. A quanto pareva desiderava un guerriero per proteggere la sua carovana durante un viaggio. In effetti le mie attività avevano iniziato a rendere irrequieti i banditi della zona che erano divenuti più violenti del solito. Poco importava.

    Chiamami Shu



    Scelsi quel nome quasi a caso, senza pensarci, ma il mercante ne rimase stupito. Che conoscesse l'Akasuna?

    Come il dio? replicò lui


    Gli chiesi di spiegarsi, dato che non conoscevo questo dio, e mentre mi avvicinavo alla carovana lui mi spiegò che in antichi racconti veniva narrata la vicenda di Shu, il dio dell'aria.

    In tempi ancestrali, quando il nulla dominava l'universo, il sole creò le prime divinità tra cui, appunto, Shu. Come spesso avveniva tra divinità Shu dovette scegliere la propria moglie tra le sue sorelle e scelse quindi la sua gemella. I due infatti ritenevano di essere parte della stessa anima, divisa in due corpi. Il loro amore diede luce alla terra e al cielo, anch'essi gemelli e maschio e femmina come i loro genitori. Subito i due tentarono di unirsi, essendo dei nati già adulti, ma il sole lo proibì poiché vide che se la terra ed il cielo si fossero uniti l'uomo non avrebbe mai avuto luogo in cui vivere. Essendo il loro padre Shu si prese quindi l'incarico di tenere i due separati e, per quanto ferisse il suo cuore, prese sua figlia e la sollevò in alto tenendola ben distante dal fratello. Si dice che fu questo atto che creò la disparità, la dualità e la divisione poiché fu la prima volta che due entità che dovevano essere una vennero divise. Si dice che fu questo atto a creare il bene ed il male, la vita e la morte, il caldo ed il freddo e tutto questo divenne materia nella forma del deserto, che contiene tutto in due forme. E si dice che questo lasciò solo il vuoto ed il nulla in Shu, poiché il suo cuore era ricolmo di tristezza e si dice che sia per questo che l'aria non abbia sostanza.



    Una storia molto triste

    Ebbene, lo è. Ma non priva di speranza. Poiché Shu stava tra la terra ed il cielo la luce del sole, che normalmente avrebbe distrutto tutto con la sua forza ed il suo calore rendendo la terra tutta un deserto, venne filtrata da Shu che la divise in diversi raggi donandoci la luce del sole e la vita, che da essa deriva. La storia di Shu ci insegna che non sempre possiamo comprendere il motivo delle disgrazie che ci affliggono ma che, se compiamo il nostro dovere fedelmente, qualcosa di buono nascerà sempre dai nostri sforzi.

    Dopo questa storia mi sento molto riluttante a tenere questo nome. Chiamatemi Shinichi, questo è il mio nome.

    Come desiderate, Shinichi.

    Sapete, conoscevo uno Shu, in un altra vita.

    Mi dispiace molto per lui. Si dice che chi porti il nome di uno di quegli antichi dei ne debba condividere il destino.

    In effetti anche lui ha sofferto molto, per compiere il suo dovere. Ma basta parlare di questi argomenti tristi, non posso certo presentarmi alla vostra famiglia piangendo! Non farei certo una figura da possente guerriero!


    La buttai sul ridere, come non facevo da troppo tempo.


    Venni quindi presentato a Shanna, la moglie del mio nuovo datore di lavoro. Non feci quasi in tempo a presentarmi che venni introdotto ai due figli del mercante, due gemelli poco più che bambini. Sorrisi amaramente, visto quello che la leggenda di Shu raccontava dei gemelli.

    Un unica anima... nata in due corpi.

    Mi abbassai sulle ginocchia salutando i due.

    Papà sei sicuro che questo qui sia un grande guerriero? Ho visto guardie di Zunishi mooolto più grosse e forti.

    Anche la montagna è incredibilmente grossa, ma un fiume piano piano può romperla. Ricorda piccoletto che l'arma più forte di un guerriero non è il suo braccio, ma la sua mente.

    Io non sono convinto tuonò il gemello prima devi farmi vedere quello che sai fare!


    Forse memore della scena con le guardie di Zunishi il padre si intromise dicendo che aveva già visto lui abbastanza per tutti e tre e che i bambini non dovevano impicciarsi in faccende da adulti.

    Vi chiedo scusa, Shinichi, ma sapete... i bambini...

    State tranquillo. Voi preoccupatevi solo di tenerli dentro una tenda se doveste aver bisogno dei miei servigi. Come avete visto il mio non è uno spettacolo per bambini.

    Per un attimo la serietà dello Shinobi risalì in superficie.

    Siete strano comunque... non mi avete neppure chiesto cosa sto trasportando o se è legale quello che faccio... di solito le altre guardie hanno sempre numerose domande a riguardo

    Perché non mi riguarda. Voi avete visto le mie capacità, e ormai dovreste saper bene che io... costo caro.

    Ah, ah, ma certo. Un vero professionista.


    Non poteva sapere che avevo già fatto delle ipotesi abbastanza fondate sul carico di armi che stava trasportando, a causa del peso che alterava vistosamente la carovana. Tuttavia finché mi pagava per proteggerli non erano affari miei. Fu in quel momento che venni attirato da una soave voce, che associai subito ad una giovane donna.

    La individuai immediatamente e stava probabilmente cercando i suoi fratellini. Rimasi come folgorato. Capii ben presto, dal suo modo di muoversi, che era cieca. Mi ricordava molto... sia me stesso che Miyako. Entrambi eravamo menomati, disabili. Sentii immediatamente un'attrazione per lei, quasi fossimo spiriti affini.


    La voce del padre attirò la ragazza dai capelli rossi come il fuoco che mi si avvicinò. Le afferrai le mani, accompagnandole verso il mio volto. Sapevo bene come i ciechi imparavano a conoscere le altre persone. Attesi pazientemente che la ragazza finisse di "conoscermi", prima di presentarmi dicendole il mio nome.

    Piacere di fare la tua conoscenza.. nobile guerriero del deserto!..

    Sono molto meno nobile di quello che potete pensare, ma non dovete temere. Un patto è un patto ed ho promesso di proteggervi.

    Il padre venne distratto dagli ultimi preparativi e mi lasciò solo con la figlia, dicendo di conoscerci meglio. Una persona più maliziosa avrebbe potuto pensare che era per cercare di "appiopparmi" la figlia cieca, magari per non dover pagare i miei servigi, ma io pensai che voleva cercare di tenermi nascosta la natura del carico. Presi la ragazza sottobraccio.

    Vi accompagno alla tenda, Hana-san?

    No, portatemi ad un oasi prima di partire per favore. Vi sembrerà sciocco ma desidero molto toccare l'acqua... la sua natura mi lascia sempre stupita, sempre diversa. Ha il fascino del mistero per me.

    Sorrisi e lei ricambiò, quasi come se potesse sentire l'espressione del mio volto cambiare.

    No, non mi sembra sciocco. Capisco perché possa sembrarvi così. Ed immagino che non possiate soddisfare la vostra curiosità molto spesso, visto il valore dell'acqua.

    Già. Nonostante sia la figlia di un mercante non capisco molto il valore del denaro, non capisco come possa la gente farsi del male per degli stupidi pezzetti di metallo.

    Oh, Hana-san, purtroppo le persone vedono quello che possono ottenere con quel metallo. Potere, donne, rispetto. Per molti sono direttamente legati alla quantità di denaro che possiedono. Vedono qualcosa e desiderano averlo. E quando ce l'hanno vedono qualcos'altro, e desiderano possedere quello. L'avidità e la cupidigia sono due delle peggiori compagne di un uomo. Assieme alla lussuria.

    Mi resi conto solo allora dell'uso gratuito che avevo fatto del verbo "vedere" ma lei si mise a ridere, come se avesse capito cosa mi stava crucciando.

    Non vi crucciate, Shinichi-san. Ho imparato da molto tempo a convivere con la mia condizione. All'inizio è stato difficile...

    Capii che c'era una triste storia sotto e decisi di non indagare oltre... ma la mia curiosità venne soddisfatta mentre lei, seduta al mio fianco, passava la mano sull'acqua.

    Sapete... sento che devo raccontarvi questa storia. Non so spiegarlo ma... credo che voi ne abbiate bisogno.

    Risi brevemente In che senso?

    Non lo so... sapete, la mia famiglia crede che da quando sono diventata cieca per compensare i Kami mi abbiano donato una qualche sorta di dono... una percezione.

    Cazzate, inventate per farla sentire meglio

    Io non ci credo tuttavia. Credo che se i kami mi tenessero in così gran valore da farmi un dono, certamente avrebbero impedito a quel viscido di ferirmi gli occhi. disse, lasciando trapelare della rabbia.

    Scusate il mio sfogo.

    Non scusatevi, preferisco le persone oneste. Siatelo con me ed io lo sarò con voi.

    Ah ah, sapete non ci sono molti che vorrebbero essere onesti con una povera cieca...

    Sapete, credo che voi siate una povera cieca solo se lo vogliate essere. Se non volete essere solo "una povera cieca" sta a voi farlo capire alla vostra famiglia.

    Sarebbe bello ma come posso ribellarmi alla volontà di mio padre e mia madre? Mi vedo come una balia per i bambini, ed io li amo e mi diverto molto a stare con loro ma...

    Ma credete di dover fare qualcosa di più importante, di più grande della vostra vita

    Esatto. Ma non me ne viene mai data la possibilità... oh, non capisco perché mi sto aprendo così tanto con voi replicò imbarazzata

    Spesso è più facile aprirsi con chi non si conosce, con chi si sa conosceremo solo per un breve periodo

    Oh... avete già deciso di lasciarci finito questo viaggio dunque?

    Non ho deciso nulla ancora. Diciamo che sto vivendo alla giornata.

    Non avete nessuno da cui tornare? Famiglia, amici... una donna?

    Per essere una cieca era enormemente perspicace.

    Una volta avevo tutto questo ma poi mi è stato tolto tutto... ora sono solo e viaggio senza una meta o uno scopo.

    Un po' come me, insomma. Lasciate quindi che vi racconti una storia. La storia di come la mia vita cambiò. Avevo l'età dei gemelli ed accompagnavo mio padre nei suoi viaggi. Al tempo non avevamo ancora una carovana nostra per cui mia madre ed i gemelli restavano in quella che al tempo era la nostra casa. Ad un certo punto, in quel fatidico viaggio, venimmo attaccati da dei briganti. Erano interessati solo al carico e mio padre, che guidava quella carovana, decise di dar loro quello che volevano. Dopotutto non erano le sue merci, meglio perdere quel denaro e salvare la pelle no?

    Sospirò, sollevando la mano dall'oasi.

    Io però non avevo ancora la saggezza per capirlo. Sapevo solo che quello che facevano quei banditi era sbagliato e quindi mi alzai e gli urlai addosso. Loro risero ed il loro capo decise di darmi una lezione. In un certo senso posso dire di essere stata fortunata. Non ero ancora in età da marito.

    Per un attimo rabbrividii.

    Prese quindi una lama e me la passò sugli occhi, accecandomi. "Ti sto facendo un favore" disse, "Se non vedi queste cattive azioni non ti verrà più voglia di intervenire"

    Si fermò per un attimo, ricordando la sensazione di impotenza che aveva provato in quel momento. Si interruppe quando sentì un rumore ed una sensazione di bagnato sulla faccia.

    Ma... Shinichi-san! replicò indignata

    Ah ah ah, non pensate più alle parole di quell'idiota. Non lasciate che questa condizione possa fermarvi. Conosco molte persone, persino io stesso, che hanno subito grosse menomazioni e che sono riuscite a risollevarsi e divenire ancora più forti di prima. E' tutta una questione di volontà. Ma non pensateci ora.

    Dissi, lanciandole dell'altra acqua addosso.

    Ora pensate solo a difendervi dal mostro dell'oasi o vi bagnerà tutta! Bula bula bula!


    Se c'era una cosa che avevo imparato nella mia vita era la necessità di staccare, di divertirsi. Molto in quella ragazza mi ricordava di Miyako, una Miyako più giovane e meno indurita dalla vita. Una Miyako che non mi aveva abbandonato, scartato come un oggetto usato non appena le cose si stavano facendo dure. Mentre letteralmente giocavo con Hana non potevo fare a meno di pensare a Miyako, a Suna e a tutto quello che mi ero lasciato alle spalle.

    Sapete, siete molto più bella quando ridete, dovreste farlo più spesso

    Ah ah, grazie Shinichi-san replicò lei un po' imbarazzata

    Sapete, già avevo perso tutto un tempo. Già mi è capitata una cosa orribile, qualche tempo fa. Forse, forse dovrei raccontarvi questa storia forse ci troveresti la forza di cercare il tuo destino, quello che desideri veramente.

    Oh, il nobile guerriero del deserto ha finalmente deciso di raccontare qualcosa di se?


    Le raccontai di quanto mi era capitato da quando ero entrato nel clan Kurogane, ovviamente omettendo i nomi ed i riferimenti a Suna ed ai ninja, della mia riluttanza, della mia ascesa e della mia caduta. Di quando persi le mie capacità innate e di quando mi risollevai. Di quanto mi venne data fiducia da un amico, e di come la tradii. Di come le mie azioni riprovevoli avevano causato il mio volontario esilio.

    Non mi sembrate convinto del tutto però


    In effetti stavo sempre più mettendo in dubbio la mia teoria del complotto. Per qualche motivo qualcuno avrebbe voluto farmi così tanto male? Tutti mi consideravano un pazzo e forse avevano ragione. Forse ero semplicemente impazzito e stavo rinsavendo solo in quel momento, nel deserto con quella giovane. In quel momento di pace. Le raccontai della mia idea del complotto, di come qualcuno avesse orchestrato il tutto per ferirmi.

    Io vi credo, Shinichi-san. Non mi sembrate il tipo da commettere queste malvagità. Sarà forse il mio "sesto senso" ma io vi credo. La vostra voce è onesta.


    L'abbracciai, portando la sua testa sul mio petto in uno strano slancio d'affetto.

    Grazie

    Blah! Che schifo!

    Sisi, che schifo!


    Imbarazzatissima Hana si staccò da me e cominciò a rimproverare i gemelli, urlandogli addosso, anche se né loro né lei credevano veramente in quello che stavano dicendo.

    E tu saresti un grande guerriero? A me sembri solo uno schiupa... uno schiupa....

    Uno di quelli a cui piacciono le ragazze!

    Si ecco! Uno schiodaragazze!

    Ma che cosa dite! Non provate neppure a ripeterlo a madre e padre o...

    Ahahaahahaah

    E voi smettetela di ridere!

    Ahahaah, Hana e lo stupido Shinichi, seduti sotto una palma...

    Si baciano, si baciano e si baciano!

    Basta con queste sciocchezze!

    O mio dio, mi state uccidendo dalle risate. Ahahaahah

    Non dategli corda, o non la finiranno più!

    Adesso diremo tutto a mamma e papà, gne gne gne!

    Già già, gli diremo tutti i tuoi segreti!

    Non oserete mica...


    I due ragazzi vennero prontamente afferrati per la vita e scagliati all'interno della pozza d'acqua dell'oasi.

    Prima dovrete affrontare il mostro dell'oasi! Bula bula bula! replicai io tuffandomi a bomba dentro l'acqua.


    Restammo altri due minuti dentro l'acqua, prima di dover uscire (i ragazzi erano stati mandati a cercarci perché la carovana doveva partire).

    Oh no, siamo in ritardo!

    Papà ci urlerà contro!

    Dobbiamo fare presto! Chi arriva ultimo è un'anguilla lessa!

    Presto Shinichi-san! O mio padre si arrabbierà, è terribile quando arriviamo in ritardo.

    State tranquilla, Hana-san. Avete un grande guerriero al vostro fianco adesso.


    La cieca non capì molto che stava succedendo, sentì solo che l'afferrai per il fianco e che le sussurrai di afferrarmi forte. Cominciai quindi a correre alla sovrumana velocità donatami dal mio addestramento ninja, raccogliendo i due gemellini strada facendo.

    Figo!

    Fighissimo! Velocissimo! Più veloce Shinichi nii-chan, più veloce!

    Si, più veloce! Come un grande guerriero del vento!

    Oh miei Kami, Oh miei Kami! Che sta succedendo?! Ahhhhhhh


    Saremmo giunti giusto in tempo per la partenza della carovana. Avrei lasciato i ragazzi ed Hana su un carretto, mentre ispezionavo rapidamente i dintorni.

    Spero che mia figlia non sia stata troppo un peso, Shinichi-san. Quella ragazza a volte è un po' strana...

    State tranquillo, nessun disturbo. I vostri figli sono tutti meravigliosi.

    Ah, ah, bene! Così vi impegnerete di più per proteggerli.

    Ah, sicuramente. Ah Ah Ah


    Per le prime ore non successe nulla di strano, fino a quando...



    CITAZIONE
    OT

    Lascio ovviamente a te la decisione su cosa succede, ovviamente ;)

    Piccolo edit informativo: la storia del dio Shu è una mia reinterpretazione del mito del dio egiziano Shu (o Su). Tanto per piazzarci il riferimento ^^
     
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17 replies since 7/6/2016, 20:40   242 views
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