Possibilità di Redenzione

free tra Hoshi e Shinichi

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    Possibilità di Redenzione

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    Era quasi buffo il modo in cui, in così poco tempo, il nome di un ex-amministratore era totalmente scomparso dalla bocca di tutti.
    O così avrebbe potuto pensare una persona non informata della caduta in disgrazia di Shinichi Kurogane. L'inizio della fine era avvenuto molto tempo prima, quando a causa di un incidente il Kurogane aveva perso per sempre la possibilità di poter utilizzare il potere della più prestigiosa e potente kekkei genkai del villaggio della sabbia.


    All'inizio la cosa non sembrava molto pesante, non solo aveva ancora qualche amico e molte donne attorno a se (tra cui la bellissima Miyako Kurogane) ma era riuscito persino a farsi nominare amministratore del villaggio della sabbia. Purtroppo i veri problemi iniziarono poco dopo. Un gigantesco scandalo scoppiò: numerose testimonianze che Shinichi non solo non svolgeva il proprio lavoro ma che sfruttava i fondi pubblici per scopi personali. L'amministratore negò ferocemente tali accuse, infondate, ma persino i suoi (pochi) sostenitori dovettero cedere quando foto, video e intercettazioni iniziarono a spuntare con Shinichi in atteggiamenti incredibilmente compromettenti: uno scandalo talmente enorme e con talmente tante prove che era inutile provare a negare. Fino all'ultimo Shinichi negò anche l'evidenza ma, alla fine, non solo la sua colpevolezza era creduta da tutti ma venne deposto dal consiglio del villaggio. E, cosa ancora più umiliante, incaricarono uno dei suoi migliori amici, Hoshikuzu Chikuma, a compiere la "sentenza".


    Shinichi non se la prese troppo a male, dopotutto non gli era mai importato molto della politica, ma quell'avvenimento ebbe pesantissime ripercussioni sulla sua vita personale: fissato con il fatto che "si trattasse tutto di un complotto" Shinichi divenne ossessivo e paranoico, sospettoso di tutto e tutti. Gli venne proibito di frequentare il clan e divenne un paria all'interno della società del villaggio della Sabbia (e possibilmente all'interno dell'intera Accademia) oltre che uno zimbello per qualunque nemico potesse aver avuto.


    Ma il colpo più duro venne dalla persona più vicina a lui, quella a cui teneva di più: Miyako. La ragazza infatti non solo decise di non vederlo più ma iniziò a disprezzarlo ed odiarlo. Dopo averlo riempito di durissime e venefiche parole lo abbandonò al suo destino, solo quando aveva più bisogno di lei. Non gli venne vietato di partecipare alle missioni, ma gli venne caldamente consigliato di non farlo, almeno finché non si fossero calmate le acque. Shinichi reagì con rabbia e lasciò il villaggio, dirigendosi verso il deserto, causando un sospiro di sollievo in tutti gli abitanti di Suna. Più stava lontano meglio sarebbe stato per tutti. Forse stava iniziando a credere lui stesso al fatto che non ci fosse nessun complotto, solo un pazzo e disdicevole ninja di nome Shinichi.


    Il villaggio tornò abbastanza rapidamente alla normalità, cercando di dimenticare che, seppur per un breve periodo, aveva avuto un così orrendo amministratore colpevole di crimini incredibilmente efferati (anche se quasi esclusivamente dal punto di vista della morale collettiva). Purtroppo, o per fortuna, qualcuno non si era dimenticato di lui. Un dossier sarebbe stato recapitato ad Hoshikuzu Chikuma con intatti numerosi sigilli che ne sottolineavano l'importanza. Aperto il dossier Hoshikuzu avrebbe potuto notare come si trattava di numerosi rapporti concernenti diversi attacchi alle carovane che viaggiavano nell'Anauroch per rifornire Suna di viveri di prima necessità. La cosa strana era che i cadaveri erano gli aggressori delle carovane. Le testimonianze riportavano solo che i banditi venivano trovati fatti a pezzi prima che potessero attaccare le carovane. In sostanza qualcuno stava prevenendo gli assalti dei banditi, lasciandosi dietro numerosi corpi tagliuzzati. La situazione era stata analizzata per mesi e alla fine erano giunti alla conclusione che forse aveva già solleticato la mente del Chikuma: una tale maestria e precisione con le lame di vento unite ad una capacità deduttiva tale indicavano che il colpevole era sicuramente Shinichi Kurogane, tornato alla scoperta.


    Decisi a risolvere il problema una volta per tutte il consiglio dava ad Hoshikuzu carta bianca per risolvere il problema "Shinichi Kurogane" come preferiva. Se, infatti, per il momento stava favorendo il villaggio (seppur non ufficialmente) chi poteva dire per quanto tempo questa situazione sarebbe continuata? E se avesse attaccato la persona sbagliata prima o poi? Poteva il villaggio reggere un altro scandalo causato da Shinichi? Nel dossier era indicato chiaro e tondo che, se avesse rifiutato la missione, avrebbero mandato qualcun'altro ad occuparsi del chunin in maniera definitiva. La "missione" che era appena stata data ad Hoshikuzu, infatti, era dovuta più ad una cortesia professionale essendo il rosso membro dei Sand Scorpions e vecchio amico del Kurogane (anche se probabilmente dopo gli scandali non lo considerava più tale).



    CITAZIONE
    OT
    Gestisci pure tu tranquillamente un modo che Hoshi si inventa per trovare Shinichi.
     
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    Sand Scorpion
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    Stava volando a velocità sostenuta il giovane Sand Scorpion. Al di sopra delle vaste dune di sabbia dell’Anauroch la sua nuvola di vento sfrecciava a velocità folle mentre il suo volto fermo mostrava un’espressione seria e preoccupata. Se si trovava li non era per puro caso o piacere personale, ma per fare la cosa peggiore che il villaggio gli avesse mai chiesto di fare in vita sua. Se ne era andato dalla stanza del consiglio degli anziani urlando e sbraitando come un ragazzino, ma alla fine i suoi doveri di ninja avevano come sempre avuto la meglio su di lui -Tsk!.. stupido Shinichi.. quando lo trovo gli spacco la faccia..- il rosso non era proprio di buon umore quel giorno.





    [Qualche ora prima - Consiglio degli Anziani - Suna]


    Il rosso era stato convocato d’urgenza dal consiglio degli anziani, sembrava che un importante questione dovesse essere risolata al più presto. Posizionato al centro della stanza il rosso era pronto ad ascoltare ciò che i vecchiacci avevano da dire, fu una sorpresa per lui vedere Shinjitsu Kurogane sporgersi dal soppalco che lo sovrastava -Hoshikuzu Chikuma grazie per esserti presentato al consiglio.. con solo mezz’ora di ritardo..- il volto del vecchio sembrava sconfortato, non era sicuro di voler andare avanti -Il consiglio ti ha chiamato perché è richiesta la tua esperienza e abilità per portare a termine una missione di vitale importanza per il villaggio..- il rosso non sembrava nemmeno ascoltare mentre infilava il mignolo nella narice -Come ben sai a causa di una serie di sfortunati avvenimenti la responsabilità amministrativa del villaggio è stata affidata ad una nuova figura qui al villaggio.. il precedente amministratore in carica.. Shinichi Kurogane.. che tu stesso hai proposto tempo addietro.. e che noi abbiamo accolto a braccia aperte.. ha dimostrato di non essere degno della fiducia che abbiamo riposto in lui..- il Chikuma non si era fermato nella sua opera di scavi restando zitto -..dopo essere stato allontanato dal suo incarico Shinichi è scomparso dal villaggio nonostante gli fosse stato intimato di non lasciare i confini..- -Sarà andato a farsi un giro e a prendere una boccata d’aria.. qual è il problema..- il gesto della mano del rosso aveva lanciato una pallina caccolosa poco distante mentre alzava lo sguardo con aria di sfida -..una boccata d’aria dici..- un messo era così entrato portando al rosso una busta contenete un fascicolo con diverse foto di arti mutilati e persone uccise con efferata violenza -Quelle che vedi sono foto scattate dalle nostre squadre di ricognizione qualche giorno fa.. sono tutti predoni del deserto.. malfattori.. e briganti che qualcuno ha pensato bene di eliminare al posto nostro.. con una violenza che non ha nulla a che fare con il nostro modo di procedere..- il rosso era rimasto a fissare le immagini scattate nel deserto. Diverse persone stavano a terra morte prive di braccia o gambe. A tutte era stato staccato uno o più arti con una precisione quasi chirurgica, chiunque avesse fatto quel massacro doveva possedere abilità ninja di alto livello -..e con questo?!.. avete forse paura che ci venga rubato il lavoro?!.. sono solo briganti da quattro soldi.. non approvo il fatto che vengano uccisi in questo modo ma se qualcuno fa il lavoro sporco al nostro posto chi sono io per..- -Abbiamo modo di credere che sia tutto opera di Shinichi.. Kurogane!..- la voce del vecchio lo aveva interrotto portando alla luce l’ovvietà che fin da subito il Chikuma aveva ben inteso -Non possiamo permettere che vagabondi per il deserto uccidendo senza alcun criterio chiunque gli capiti a tiro.. dovrai individuare la sua posizione e convincerlo a tornare al villaggio per seguire il giusto processo che gli spetta.. quel ragazzo ha avuto fin troppe possibilità.. è tempo che impari che in un villaggio come il nostro non sempre viene personato tutto..- la severità emessa dallo sguardo di Shinjitsu era così intensa da riuscire a colpire lo stesso Hoshi che si morse il labbro per non sputare a zero quello che realmente pensava. Senza aggiungere altro il Chikuma aveva così annuito all’ordine congedandosi da consiglio non prima di lasciare scappare dalle labbra un commento appena percettibile -..vecchi di merda..- e andarsene all’esterno.




    [Presente - Deserto Anauroch - Paese del Vento]


    Le foto ed il dossier consegnati al rosso parlavano di una serie di attacchi ai danni di diverse bande di predoni nomadi del deserto che sembravano seguire un percorso ben preciso. Chiunque stesse compiendo quello scempio stava lasciando dietro di se una scia di sangue piuttosto evidente anche se in mezzo alla vastità del deserto dire che una cosa fosse evidente non era propriamente corretto. Se dietro a tutto quel sangue vi era la mano di Shinichi allora di una cosa il rosso era sicuro, Shinichi voleva essere trovato. Il Chikuma conosceva troppo bene il ragazzo per non sapere che se lo avesse voluto di lui non si sarebbe mai più sentito parlare. Le abilità che il ragazzo possedeva ed il suo fine intelletto gli avevano sempre garantito un vantaggio tattico sul nemico che il Chikuma non poteva nemmeno sperare di poter raggiungere in milioni di anni. Shinichi era una vera e propria macchina da guerra quando le necessità richiedevano la pianificazione delle proprie azioni -..mmh.. dunque.. l’ultimo attacco è avvenuto qui ad est.. poi alcuni mercanti dicono di aver visto uno strano individuo muoversi verso nord..- il rosso stava osservando la cartina del deserto mentre volava a grande velocità -..perchè a nord?!.. oh aspetta.. ecco perché!..- i suoi occhi erano finiti per incrociare un punto ben preciso del deserto, un piccolo villaggio nato ai bordi di una piccola oasi che il giustiziere misterioso non poteva aver mancato per recuperare le forze e fare provviste -..non è molto lontana da qui.. a massima velocità dovrei arrivare sul posto in meno di mezz’ora..- detto ciò il rosso avrebbe messo via la cartina sistemandosi gli occhiali sul volto prima di gridare al cielo -Rakurai!.. velocità.. SUPERSONICA!!!..- e partire via con un tremendo boato verso l’oasi segnata sulla cartina [Velocità Supersonica][Velocità Volo: Nera+8]
    Velocità Supersonica
    Speciale: L’utilizzatore potrà volare a velocità supersonica per spostarsi da un luogo ad un altro come se possedute due energie superiori. Non è utilizzabile in combattimento. A discrezione del QM.
    [Da Chunin in su]
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    [Nel frattempo.. - Deserto Anauroch - Paese del Vento]


    Fuggire attraverso il deserto senza lasciare tracce poteva sembrare semplice a prima vista ma non lo era affatto. L’ambiente ostile dell’Anauroch non solo rallentava molto gli spostamenti di un fuggiasco, ma lo costringeva anche a cercare con frequenza un luogo dove potersi rifornire di viveri e acqua. Era quello il motivo principale che aveva costretto Shinichi ad avvicinarsi al piccolo accampamento di tende che sorgeva li poco distante da dove si trovava. La piccola oasi che sorgeva al centro dell’agglomerato di tende di mercanti era grande non più di una capocchia di uno spillo se confrontata con l’immensità circostante eppure più che sufficiente a sostenere la vita di decine e forse centinaia di persone. Shinichi non avrebbe trovato nessuno a fermarlo durante il suo approvvigionamento, in luoghi come quelli nessuno faceva domande, ne tanto meno cercava rogne. Vivere in un posto come quello era già una prova da superare a denti stretti, cercare altre rogne avrebbe solo significato morte certa. Ovviamente non tutti la pensavano a quel modo.


    Mentre Shinichi stava al pozzo a riempire le bisacce d’acqua una serie di screzi poco distanti avrebbe colto la sua attenzione mentre una donna veniva letteralmente buttata fuori da una delle tende. Avvolta da una pesante tunica e cappuccio sarebbe stato difficile dire l’età della donna anche se di una cosa il fuggiasco poteva essere certo, non era sola. Mentre cadeva alzando un gran polverone una voce acuta si era levata al cielo mentre la donna restava a terra rannicchiata su s stessa. Era il pianto di un neonato che la donna stava tenendo stretto a se. Inutile dire che poco dopo dalla tenda un brutto ceffo seguito da altri due loschi figuri uscirono dalla tenda tenendo tra le mani dei brutti coltellacci -Allora brutta puttana.. dove sono i soldi che ci deve tuo marito?!.. la donna sembrava pietrificata mentre il piede dell’uomo la pestava senza alcun sentimento -..Tsk!.. te lo ripeterò per l’ultima volta.. dove sono.. I STRAMALEDETTI SOLDI CHE CI DEVE TUO MARITO?!!!..- e l’ennesima percossa scese contro la donna che non emise un suono mentre veniva scagliata qualche metro più in la.


    Nonostante diverse persone stessero assistendo alla scena, nessuno aveva ancora mosso un dito per aiutare la poveretta ed il suo neonato figliolo. Shinichi aveva senza alcun dubbio osservato tutta la scena, ad una quindicina di metri dal fuggiasco i banditi si stavano nuovamente avvicinando alla povera donna per continuare il loro sporco lavoro di usurai. Il mondo e la storia sapevano bene cosa avrebbe fatto un tempo il ninja con il nome di Shinichi Kurogane, ma cosa avrebbe scelto di fare quella volta, l’uomo che era stato denigrato dal suo stesso villaggio e dalla stessa gente che aveva promesso di proteggere?
    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 100/100
    Recupero Abilità: ///

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Difesa4: /// Azione 4: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato: ///


    OT/ Cosa succederà?!.. quale strada sceglierà di seguire Shinichi questa volta?!
     
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    Possibilità di Redenzione

    Post Secondo - Il solitario





    Potrà sembrare strano detto da uno che fino a poco tempo prima si circondava di amici, parenti ed alleati ma... trovavo confortante la solitudine. Non dovevo pensare a nessuno, se non a me stesso, anche se la mente spesso vagava al passato e alla persona più importante per me che, in un modo romanticamente noioso, era una donna. Non avevo dubbi che qualcuno mi avrebbe prima o poi trovato, non è che mi stessi proprio nascondendo, ma oramai era poco importante chi mi avesse tradito, nonostante avessi un'ipotesi abbastanza fondata. L'unica cosa che importava era uccidere quanti più pezzi di merda mi si parassero di fronte.


    Non lo facevo per un qualche malriposto senso di giustizia, o perché sentivo che dovevo cercare di migliorare il mondo. Il mio era un puro e semplice sfogo, un modo per reagire a quella situazione. Un modo per cercare di riottenere qualcosa in questo mondo, dopo che la mia stupidità ed arroganza mi avevano tolto tutto.


    Nonostante fossi un ninja di discreto livello, pur dal successo altalenante, come tutti gli uomini di carne ed ossa avevo bisogno di nutrirmi ed era questo il motivo che mi aveva spinto a giungere all'oasi di Sanghishi.


    Era un villaggio molto piccolo che sfruttava una piccolissima oasi in una strada poco frequentata per dei rifornimenti. A nord si trovava una miniera e questo era l'avamposto più vicino per provviste, ovviamente gestito dal proprietario della miniera stessa.


    Era la storia più vecchia del mondo: un uomo senza alcuna scelta nella vita veniva costretto a lavorare nella miniera per ripagare un qualche debito. Che già al primo giorno inizia ad aumentare: il costo dell'attrezzatura, roba vecchia che non comprerebbe il peggior rigattiere di Kiri, il vitto (una disgustosa zuppa di polvere e quelle che sembrano patate) e l'alloggio che, nel migliore dei casi, è un po' di paglia infestata dalle zecche. Deve ancora iniziare a scavare e già deve lavorare tre giorni per rimettersi in pari col suo debito. Sempre secondo le stime, sempre più gonfiate, di quanto dovrebbe guadagnare.


    Nonostante tutto pensa che con sei mesi o un anno di lavoro, se si comporta bene e risparmia i propri soldi (e se è abbastanza furbo o fortunato da non finire sotto le macerie) potrà ripagare i propri debiti. Peccato che ci sia sempre qualcosa che va storto: una volta si rompe un pezzo di attrezzatura, un'altra volta si ammala o magari cede alla tentazione di pagare per un tozzo di pane o per la compagnia di una giovane donna. E, piano piano, i giorni passano sempre uguali ed il debito continua ad aumentare. Sono già passati quattro anni da quando ha messo piede nella miniera e l'unica cosa che importa è guadagnare abbastanza soldi per comprarsi un sorso di alcool o per fare l'amore con una vecchia senza denti. E' ormai schiavo.


    Sapevo tutto questo, ma non avrei fatto nulla per fermarlo. Avrei potuto, ma ero stanco di risolvere i problemi degli altri e venir calciato nelle palle per il disturbo. Il mondo non voleva l'aiuto di Shinichi Kurogane e lui si era stancato di darglielo. D'ora in poi Shinichi avrebbe pensato solo a Shinichi, e a nessun'altro. Ero giunto a Sanbashi solo per rifornirmi di cibo ed acqua. Nonostante i prezzi esorbitanti, studiati ad hoc, avevo scelto quel posto per due motivi fondamentali: se pagavi non interessava loro né chi fossi né da dove venissero i tuoi soldi, in questo caso da un fortunato gruppo di banditi che avevo incontrato un paio di giorni prima e che avevo lasciato come cibo per qualche predatore qualche miglio indietro.


    Avevo appena finito di contrattare delle porzioni più che adeguate che mi avrebbero consentito di viaggiare verso sud e far perdere le mie tracce prima di risbuscare tra una settimana a nord di Okasada. Solo perché non mi stavo nascondendo non capivo perché dovevo rendere "loro" facile il lavoro. Non sapevo chi fossero "loro" a parte forse una o due persone ma avevo preso l'abitudine a chiamarli così. Non avevo i mezzi o la volontà per combatterli ma ero comunque curioso di sapere chi fossero, chi doveva odiarmi così tanto da farmi una cosa così orribile.


    Stavo riempendo le mie borracce di emergenza quando venni distratto da un rumore. Una donna, gettata al di fuori di una tenda. Incapace di difendersi. Un tempo sarei corso a difenderla a spada tratta, senza riflettere, ma ero caduto in troppe trappole simili per scomodarmi. Sentii persino il pianto di un neonato. Un trucco davvero infantile. Difficile dire se chi avesse impostato quel trucco lo stesse facendo così semplice per incapacità o per farmi credere che non fosse una trappola, data la sua immediatezza.

    Allora brutta puttana.. dove sono i soldi che ci deve tuo marito?!

    Disse uno dei due energumeni, grossi e pesanti con un taglio di capelli grottesco, probabilmente per intimidire le persone semplici. Si trattava infatti di una gigantesca cresta di capelli verdi.

    Spero che sia uno scherzo, non ci credo che ci sia qualcuno che va veramente in giro conciato in questo modo. Sembra uscito dai film di infima categoria che guarda Febh Yakushi.

    Mi avvicinai, più incuriosito che altro.

    Tsk!.. te lo ripeterò per l’ultima volta.. dove sono.. I STRAMALEDETTI SOLDI CHE CI DEVE TUO MARITO?!!!




    Un ultimo colpo spinse la donna ai miei piedi. La afferrai, sollevandola in piedi ed offrendo un po' di acqua a lei e al suo bambino. Le intravidi il viso, ed era poco più di una ragazzina. Forse aveva a malapena diciott'anni. Probabilmente era stata rapita da un villaggio o una carovana qualche anno fa ed era stata venduta da uomo a uomo fino da trovare un poveraccio che la riscattasse e la prendesse per moglie. Era una cosa abbastanza comune in questi luoghi, da quel che sapevo. Ci si sposava più per darsi una mano ed affrontare insieme la vita che per amore.


    Per qualche istante i due bestioni rimasero come imperterriti, oramai non più abituati ad un gesto di umanità simile in quel luogo più simile a Yomi-no-kuni che alla terra dei vivi. Ripulii il volto della donna dalla polvere e dal sangue delle ferite senza proferire parola, e anche lei rimase in silenzio, più stupita che altro.

    Ehi ehi, bellimbusto!

    Replicò il secondo energumeno, pelato come un uovo rotto.

    Siamo uomini del signor Zunishi

    Come se il nome del mercante di miseria e morte di turno significasse qualcosa.

    Questa donna ha avuto la pessima idea di sposare un fallito di minatore, un vero ubriacone che va a prostitute, un pessimo soggetto.

    Già già replicò cresta a Fuuma Shuriken Uno stronzo che non solo deve un sacco di soldi al signor Zunishi ma che ha anche il fegato di tenersi questa piccolina tutta per se. Perché credi che sia tutta imbarattata così? Per nasconderla! Perché non ha il fegato di difendere la sua donna!

    Mi si avvicinarono, come facevano con un qualche loro complice.

    Pensa che suo marito, da quando è nato il piccolino, ha preso il vizio del gioco continuò testa deforme E l'altra sera si era perso tutto, ma proprio tutto, giocando contro il signor Zunishi.

    Peccato che avesse una mano molto buona proseguì orecchie a sventola (che stanno malissimo con quel taglio di capelli) E così ha deciso di giocare andando ancora più in debito, per un sacco di soldi. E lo sciocco manco sapeva che la mano era truccata, AHAHAAHAHAHA.

    Già, già concluse occhi minuscoli, che lo rendevano ancora più ridicolo oltre alla testa deforme Avresti dovuto vedere la sua faccia quando ha perso. Uno spasso AHAHAHAAHAH

    Comunque disse il capo dei due, quello che sembrava meno stupido (intelligenza direttamente proporzionale ai capelli, comunque) Dopo aver perso se n'è andato, puff, sparito! E allora che idea geniale ha avuto il signor Zunishi?

    Diglielo, diglielo replicò l'altro con morbosità

    Prendete la moglie e il bambino, deficienti! disse testa d'ananas imitando quella che doveva essere la voce di Zunishi (il fatto che non avesse neppure censurato il "deficienti" faceva capire il livello prescolare del soggetto).

    Capisci quindi che siamo pienamente in diritto quando chiediamo a quella donna dove sono i soldi che il suo cazzo di marito deve al prestigioso signor Zunishi!

    Come sei intelligente capo replicò occhietti, che probabilmente manco sapeva che volesse dire "prestigioso".

    Già, già. La mia mamma diceva sempre che un giorno la mia testa mi avrebbe fatto far strada! Comunque amico, che ne dici di spostarti ora? Dai... ti prometto che dopo ti facciamo fare un giretto con la tizia terminò il brigante, leccandosi le labbra con lussuria mentre mi appoggiava le mani sulle spalle, come per dichiarare chiusa la faccenda. Non fu molto chiaro quello che successe dopo... quando ripresi "conoscenza" mi trovai di fronte una strana immagine...


    Uarghhh



    Che cazzo fai?! Noi siamo uomini del signor Zunishi! replicò l'altro estraendo una pesante sega da falegname, che probabilmente usava come arma. Mi corse incontro ma, prima che se ne rendesse conto si trovò ad agitare l'aria e a balbettare.


    Guarda che il signor Zunishi... Yarghhhhh



    L'altro, senza braccia, si rialzò in piedi terrorizzato Ma...ma...ma tu chi sei?

    Puoi chiamarmi Za-Gor-Te-Nay, lo spirito con la scure.

    Ma... ma... non hai nessuna scure


    Una semplice occhiata lo fece scappare, probabilmente ad informare il signor Zunishi. Mi voltai verso la donna, sbiancata in volto dal terrore. Sembrava come se volesse implorarmi di risparmiarle la vita. Non avevo alcun interesse in lei. Riempii di acqua la mia borraccia, per metà vuota, prima di prepararmi a lasciare quel luogo...



    CITAZIONE
    OT

    Chakra consumato: 4 bassi

    Spada di Vento - Kaze no Yaiba
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (1)
    L'utilizzatore, con un movimento ascendente di una mano, potrà creare un fendente di vento in grado di tagliare qualsiasi cosa presente entro 6 metri, seguendo una traiettoria lineare. Non considera protezioni fisiche, ma solamente difese di chakra o irrorate dal chakra. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. La potenza della lama è pari a 50 ed ha una lunghezza pari a 3 metri; una volta terminata la sua traiettoria, la tecnica si disattiverà.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    [Da chunin in su]


    Manipolazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può aumentare (x1.5) le dimensioni della prossima ninjutsu o genjutsu eseguita, oppure può aumentare (x1.5) la gittata oppure può aumentare (x1.5) il raggio d'effetto. L'utilizzatore può cambiare le dimensioni con modifiche eque, ad esempio diminuendo la lunghezza a favore di una maggiore larghezza. Le modifiche non dovranno essere sleali o antisportive.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo:Basso )


    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.


    Kokaku Yaiba - Lama del Fenicottero
    Speciale: L'utilizzatore, se applica 'Manipolazione della Forma' alla tecnica 'Kaze no Yaiba', è in grado di cambiare anche la forma della lama di vento oltre alle sue dimensioni, ad esempio dandole una curvatura o creando più lame parallele. Il volume totale della tecnica non deve variare.
    [Da Genin in su]


    Hakuro Yaiba - Lama dell'Airone
    Abile: L'utilizzatore è in grado di sfruttare la tecnica 'Kaze no Yaiba' seguendo qualunque tipo di traiettoria e con qualsiasi movimento corporeo.
    [Da Genin in su]
     
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    Sand Scorpion
    ..Sulle tracce del Kurogane..
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    Si era appisolato il Chikuma mentre viaggiava sopra la sua nuvola di vento. Fu l’esplosione provocata dalla bolla che si gonfiava ritmicamente dal suo naso a svegliarlo di soprassalto -Eh?!.. oh.. ma.. gnam.. dove cavolo sono finito?!..- sembrava quasi si fosse appena alzato dal letto. Con la bocca ancora impastata il rosso doveva aver tirato troppo lungo questa volta superando di qualche chilometro il villaggio dove supponeva trovarsi Shinichi -Orca vacca.. mi sa che ho dormito più del previsto.. gnam.. glu glu glu..- il Chikuma non sembrava preoccupato mentre prendeva dalla sacca una birra miracolosamente fresca -Waaah.. stavo morendo di sete.. BUUURP!!!..- e un tornado quel giorno sconvolse la zona per diverse ore. Presa la mappa e ritrovato l’orientamento al rosso non sarebbe rimasto che trovare nuovamente la direzione virando verso il piccolo villaggio. Raggiungerlo questa volta non sarebbe stato un problema.





    [Nel frattempo.. - Deserto Anauroch - Paese del Vento]


    La freddezza con cui Shinichi si era sbarazzato dei malviventi aveva lasciato la giovane madre sconvolta. L’espressione sul suo volto era un misto tra disperazione e una maschera di lacrime. Avrebbe tanto voluto ringraziare quello straniero, ma il modo con il quale aveva eliminato quella gente l’aveva scioccata. In fin dei conti che ne sapeva una povera ragazzina nata nel deserto della vita di un guerriero, per lei quella era solo brutale e spietata violenza gratuita. L’unica cosa importante per lei era suo figlio, l’effimera e debole vita che teneva tra le braccia avvolta in una fagotto. Senza dire nulla e balbettando solo qualche parola incomprensibile la ragazza sarebbe indietreggiata mentre osservava Shinichi imbrattato del sangue dei due che ora giacevano a terra senza braccia e con il cranio aperto in due. La ragazza avrebbe accennato un inchino prima di darsi alla fuga scomparendo all’interno della tenda dalla quale era stata calciata fuori. Shinichi era stato un eroe senza alcun dubbio, ma che tipo di eroe? La violenza gratuita dispensata verso quegli uomini di sicuro era meritata, ma si poteva dire che fosse anche necessaria? [Tratto Karma acquisito: SPIETATO o MISERICORDIOSO][Come anticipato in OT ad ogni scelta e azione ti darò un tratto Karma che non servirà ad un emerita cippa di minchia ma che fa figo e ti darà una MIA interpretazione del personaggio che giochi in modo da capire la strada che Shinichi sta intraprendendo dopo lo scandalo. Shinichi poteva benissimo risolvere la questione in maniera meno brutale. Uccidere e menomare i predoni non era l’unica via che poteva seguire per salvare la donna ed il suo agire sembra più voluto dal piacere che prova nell’uccidere che nel volere difendere una persona innocente. Per questa sua scelta acquisisce il tratto SPIETATO.].


    Ad ogni modo restare li ormai non sarebbe stata la migliore delle idee. Uno dei tre mascalzoni era riuscito a fuggire e senza alcun dubbio sarebbe andato a raccontare tutta la storia al suo capo, il fantomatico Zunishi. Certo Shinichi non aveva lasciato alcuna sua generalità anche se aveva apertamente mostrato il suo volto all’uomo rendendosi riconoscibile tra milioni di persone. Avrebbe avuto tutto il tempo di prepararsi prima di rimettersi in viaggio quando un uomo gli si sarebbe avvicinato alzando le mani in segno di resa -Aspetta.. aspetta ti prego!.. vengo in pace..- l’uomo aveva l’aspetto del classico mercante del deserto. Vesti lunghe e di colore chiaro, un visto turbante sul capo e lunghi capelli e barba a fare da contorno al volto. Non sembrava affatto anziano anche se la barba gli dava quel tocco di uomo di mondo vissuto, non doveva superare la quarantina -..ho visto quello che è successo prima.. con quella donna e quei bastardi.. mi chiamo Amhur.. sono un mercante!.. io e la mia famiglia viviamo spostandoci da un oasi all’altra del deserto dell’Anauroch scambiando ogni genere di mercanzia..- l’uomo stava sorridendo mentre parlava, il suo era un sorriso gentile -..tu.. sei un guerriero vero?!.. sei forte.. ed io sto cercando proprio una persona come te che accompagni me e la mia famiglia alla prossima oasi!.. naturalmente verrai pagato per i tuoi servigi..- sembrava che l’uomo volesse ingaggiarlo come guardia del corpo, un’occasione forse da sfruttare, ma anche no se il fuggitivo non lo avesse ritenuto necessario.


    SE Shinichi non avesse accettato l’offerta del mercante allora questi avrebbe risposto con aria dispiaciuta -Oh capisco.. beh.. allora ti lascio ai tuoi affari.. e scusa ancora per il disturbo..- non vi era risentimento nel suo tono, l’uomo semplicemente dopo un breve saluto si sarebbe voltato tornando ai suoi affari. A quel punto a Shinichi non sarebbe rimasto che decidere cosa fare, la vastità del deserto lo aspettava anche se nessuno gli vietava di restare li e continuare la sua vita spensierata e umile.


    Se Shinichi avesse accettato l’offerta allora l’uomo avrebbe mostrato un’espressione estasiata -Oh bene!.. bene!!!.. naturalmente verrai pagato per i tuoi servigi.. e vitto e alloggio saranno compresi ovviamente!..- sembrava quasi che dalle spalle del mercante fosse stato scaricato un peso insostenibile. Erano tempi duri quelli per i nomadi del deserto e avere qualcuno a protezione di se stessi e della propria famiglia era un lusso che non era mai abbastanza caro da pagare. L’Anauroch da sempre era stato un luogo pericoloso, ma da qualche tempo a quella parte lo era anche di più. Il mercante avrebbe quindi invitato Shinichi a seguirlo verso la sua carovana -Prego seguimi.. non vedo l’ora di presentarti alla mia famiglia.. mia moglie sarà estasiata di conoscerti e sapere che per un po’ saremo protetti da un forte guerriero!..- l’uomo sembrava sollevato dal fatto di non dover litigare con la donna.


    Poco fuori dall’avamposto e dall’agglomerato di tende, una carovana composta da un paio di carri trainati da cammelli dava bella mostra di se mentre una donna sembrava intenta a sfamare le bestie -Vieni presto.. ti presenterò subito alla mia famiglia..- giunti in prossimità della donna Shinichi avrebbe constatato che questa doveva pesare non meno di un centinaio di chili. La corpulenta donna non era poi più vecchia del mercante anche se dimostrava molti più anni di quelli che aveva -Shanna.. mia dolce stella.. guarda chi ho trovato.. una guardia del corpo!..- la donna nonostante tutto sembrava avere modi gentili ed una espressione dolce e gioviale -Oh Amhur mio sparviero del deserto.. ce l’hai fatta ancora una volta!..- le scintille provocate dallo sguardo dei due avrebbe incendiato anche il ghiaccio del polo -Certo mia colomba.. ma vieni mio giovane amico.. lascia che io ti presenti il resto della famiglia.. loro sono Sik e Mulha.. i miei figli più giovani!..- due ragazzini erano apparsi all’improvviso da dietro la carovana inseguendosi l’un l’altro, non dovevano avere più di dieci o undici anni. I due erano identici, ma lo stesso non si poteva dire della terza figura che sarebbe apparsa poco dopo inseguendo i due monellacci -Ahahah.. ehi voi due.. aspettate!!!- una ragazza li stava inseguendo sorridendo divertita. La veste larga ed il cappuccio che copriva la testa nascondeva in parte la sua bellezza esotica anche se non riusciva ad ecclissarla completamente -Hana ci sei anche tu?!.. mio caro amico lei è Hana.. la mia figlia più grande.. Hana da il benvenuto alla nostra nuova guardia del corpo!..- la ragazza si sarebbe subito ricomposta mentre accennava qualche passo incerto verso Shinichi allungando le mani verso il suo volto per poi scoppiare in un gran sorriso abbagliate e dire con i suoi occhi privi di luce.

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    -Piacere di fare la tua conoscenza.. nobile guerriero del deserto!..-







    [Qualche ora più tardi.. - Deserto Anauroch - Paese del Vento]


    Come un razzo missile il rosso sarebbe atterrato nell’Oasi alzando un gran polverone. Come al solito le entrate in gran stile erano il suo pane quotidiano. Il piccolo agglomerato di tende che formava quell’avamposto sembrava essere il luogo perfetto dove potersi nascondere, il rosso sapeva che li avrebbe avuto buone possibilità di trovare Shinichi. Senza preoccuparsi più di tanto degli occhi che lo puntavano il Chikuma si era mosso per le tende cercando chiunque potesse aiutarlo. Mentre camminava un particolare colse subito la sua attenzione, un uomo che sembrava intento a caricare su di un dromedario due grossi fagotti, l’uomo sembrava in difficoltà -Ehi capo aspetta!.. ti do io una mano con questi!!!- senza dire niente il rosso era apparso alle spalle dell’uomo aiutandolo a caricare i due sacchi -Oh ma che diavolo?!.. oh grazie ragazzo.. è difficile trovare persone così gentili di questi tempi!..- il rosso aveva risposto con un sorriso mentre si impegnava ad alzare il carico -Ah figurati.. bisogna sempre aiutare il prossimo se si ha la possibilità di farlo.. nnngah!!.. ehi certo che questa roba pesa.. se non lo sapessi direi che dentro a questi sacchi ci sono dei cadaveri!!! Ehehehe..- -E’ così infatti..- inutile descrivere la mutazione dell’espressione del rosso da divertita a stupida e poi schifata.


    Dopo essersi chiariti l’uomo avrebbe così spiegato al rosso che quei corpi appartenevano a dei tizi uccisi qualche ora prima da un strano individuo capace di tagliare i loro corpi con dei semplici movimenti delle mani. Senza nemmeno esaminare i cadaveri al rosso fu subito chiaro che a compiere quello scempio era stato Shinishi o qualcuno che sapeva “operare” allo stesso modo. Continuando l’interrogatorio il Sunese avrebbe così scoperto che il misterioso killer aveva agito in difesa di una giovane madre che abitava in quell’oasi sperduta nel nulla. Parlare con la ragazza madre non avrebbe dato ulteriori informazioni al rosso anche se la descrizione data dalla ragazza poteva vagamente somigliare a quella del Kurogane -..accidenti Shinichi.. ma che diavolo stai combinando?!..- recuperate un po’ di provviste per continuare il viaggio e dopo essersi fatto dare alcune indicazioni sulla direzione presa dal misterioso straniero il rosso si sarebbe subito rimesso in viaggio. Shinichi era molto più vicino di quel che pensasse, presto i due avrebbero sicuramente avuto modo di incontrarsi faccia a faccia.

    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 100/100
    Recupero Abilità: ///

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Difesa4: /// Azione 4: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato: ///


    OT/ Sei spietato! :sisi:
     
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    Possibilità di Redenzione

    Post Terzo - La spietata guardia del corpo





    Osservai a malapena la debole figura che rientrò nella tenda accennando a malapena un ringraziamento. Sciocca. Sperai che avesse l'intelligenza di capire che doveva fuggire al più presto da quell'oasi se voleva sopravvivere ma... non feci nulla per aiutarla. Era quasi strano, avrei potuto aiutarla senza grosse difficoltà ma... non solo non ne sentivo il bisogno, ma non sentivo alcuna empatia nei suoi confronti. Era strano. Che stessi perdendo la mia "umanità"? Non ci pensai poi molto in quel momento. Mi ripulii dagli schizzi di sangue della feccia che avevo sterminato e preparai qualche provvista quando venni interrotto: Aspetta.. aspetta ti prego!.. vengo in pace..


    Mi voltai semplicemente verso di lui, dandogli qualche secondo per spiegarsi, ma senza rivolgergli la parola. A quanto pareva desiderava un guerriero per proteggere la sua carovana durante un viaggio. In effetti le mie attività avevano iniziato a rendere irrequieti i banditi della zona che erano divenuti più violenti del solito. Poco importava.

    Chiamami Shu



    Scelsi quel nome quasi a caso, senza pensarci, ma il mercante ne rimase stupito. Che conoscesse l'Akasuna?

    Come il dio? replicò lui


    Gli chiesi di spiegarsi, dato che non conoscevo questo dio, e mentre mi avvicinavo alla carovana lui mi spiegò che in antichi racconti veniva narrata la vicenda di Shu, il dio dell'aria.

    In tempi ancestrali, quando il nulla dominava l'universo, il sole creò le prime divinità tra cui, appunto, Shu. Come spesso avveniva tra divinità Shu dovette scegliere la propria moglie tra le sue sorelle e scelse quindi la sua gemella. I due infatti ritenevano di essere parte della stessa anima, divisa in due corpi. Il loro amore diede luce alla terra e al cielo, anch'essi gemelli e maschio e femmina come i loro genitori. Subito i due tentarono di unirsi, essendo dei nati già adulti, ma il sole lo proibì poiché vide che se la terra ed il cielo si fossero uniti l'uomo non avrebbe mai avuto luogo in cui vivere. Essendo il loro padre Shu si prese quindi l'incarico di tenere i due separati e, per quanto ferisse il suo cuore, prese sua figlia e la sollevò in alto tenendola ben distante dal fratello. Si dice che fu questo atto che creò la disparità, la dualità e la divisione poiché fu la prima volta che due entità che dovevano essere una vennero divise. Si dice che fu questo atto a creare il bene ed il male, la vita e la morte, il caldo ed il freddo e tutto questo divenne materia nella forma del deserto, che contiene tutto in due forme. E si dice che questo lasciò solo il vuoto ed il nulla in Shu, poiché il suo cuore era ricolmo di tristezza e si dice che sia per questo che l'aria non abbia sostanza.



    Una storia molto triste

    Ebbene, lo è. Ma non priva di speranza. Poiché Shu stava tra la terra ed il cielo la luce del sole, che normalmente avrebbe distrutto tutto con la sua forza ed il suo calore rendendo la terra tutta un deserto, venne filtrata da Shu che la divise in diversi raggi donandoci la luce del sole e la vita, che da essa deriva. La storia di Shu ci insegna che non sempre possiamo comprendere il motivo delle disgrazie che ci affliggono ma che, se compiamo il nostro dovere fedelmente, qualcosa di buono nascerà sempre dai nostri sforzi.

    Dopo questa storia mi sento molto riluttante a tenere questo nome. Chiamatemi Shinichi, questo è il mio nome.

    Come desiderate, Shinichi.

    Sapete, conoscevo uno Shu, in un altra vita.

    Mi dispiace molto per lui. Si dice che chi porti il nome di uno di quegli antichi dei ne debba condividere il destino.

    In effetti anche lui ha sofferto molto, per compiere il suo dovere. Ma basta parlare di questi argomenti tristi, non posso certo presentarmi alla vostra famiglia piangendo! Non farei certo una figura da possente guerriero!


    La buttai sul ridere, come non facevo da troppo tempo.


    Venni quindi presentato a Shanna, la moglie del mio nuovo datore di lavoro. Non feci quasi in tempo a presentarmi che venni introdotto ai due figli del mercante, due gemelli poco più che bambini. Sorrisi amaramente, visto quello che la leggenda di Shu raccontava dei gemelli.

    Un unica anima... nata in due corpi.

    Mi abbassai sulle ginocchia salutando i due.

    Papà sei sicuro che questo qui sia un grande guerriero? Ho visto guardie di Zunishi mooolto più grosse e forti.

    Anche la montagna è incredibilmente grossa, ma un fiume piano piano può romperla. Ricorda piccoletto che l'arma più forte di un guerriero non è il suo braccio, ma la sua mente.

    Io non sono convinto tuonò il gemello prima devi farmi vedere quello che sai fare!


    Forse memore della scena con le guardie di Zunishi il padre si intromise dicendo che aveva già visto lui abbastanza per tutti e tre e che i bambini non dovevano impicciarsi in faccende da adulti.

    Vi chiedo scusa, Shinichi, ma sapete... i bambini...

    State tranquillo. Voi preoccupatevi solo di tenerli dentro una tenda se doveste aver bisogno dei miei servigi. Come avete visto il mio non è uno spettacolo per bambini.

    Per un attimo la serietà dello Shinobi risalì in superficie.

    Siete strano comunque... non mi avete neppure chiesto cosa sto trasportando o se è legale quello che faccio... di solito le altre guardie hanno sempre numerose domande a riguardo

    Perché non mi riguarda. Voi avete visto le mie capacità, e ormai dovreste saper bene che io... costo caro.

    Ah, ah, ma certo. Un vero professionista.


    Non poteva sapere che avevo già fatto delle ipotesi abbastanza fondate sul carico di armi che stava trasportando, a causa del peso che alterava vistosamente la carovana. Tuttavia finché mi pagava per proteggerli non erano affari miei. Fu in quel momento che venni attirato da una soave voce, che associai subito ad una giovane donna.

    La individuai immediatamente e stava probabilmente cercando i suoi fratellini. Rimasi come folgorato. Capii ben presto, dal suo modo di muoversi, che era cieca. Mi ricordava molto... sia me stesso che Miyako. Entrambi eravamo menomati, disabili. Sentii immediatamente un'attrazione per lei, quasi fossimo spiriti affini.


    La voce del padre attirò la ragazza dai capelli rossi come il fuoco che mi si avvicinò. Le afferrai le mani, accompagnandole verso il mio volto. Sapevo bene come i ciechi imparavano a conoscere le altre persone. Attesi pazientemente che la ragazza finisse di "conoscermi", prima di presentarmi dicendole il mio nome.

    Piacere di fare la tua conoscenza.. nobile guerriero del deserto!..

    Sono molto meno nobile di quello che potete pensare, ma non dovete temere. Un patto è un patto ed ho promesso di proteggervi.

    Il padre venne distratto dagli ultimi preparativi e mi lasciò solo con la figlia, dicendo di conoscerci meglio. Una persona più maliziosa avrebbe potuto pensare che era per cercare di "appiopparmi" la figlia cieca, magari per non dover pagare i miei servigi, ma io pensai che voleva cercare di tenermi nascosta la natura del carico. Presi la ragazza sottobraccio.

    Vi accompagno alla tenda, Hana-san?

    No, portatemi ad un oasi prima di partire per favore. Vi sembrerà sciocco ma desidero molto toccare l'acqua... la sua natura mi lascia sempre stupita, sempre diversa. Ha il fascino del mistero per me.

    Sorrisi e lei ricambiò, quasi come se potesse sentire l'espressione del mio volto cambiare.

    No, non mi sembra sciocco. Capisco perché possa sembrarvi così. Ed immagino che non possiate soddisfare la vostra curiosità molto spesso, visto il valore dell'acqua.

    Già. Nonostante sia la figlia di un mercante non capisco molto il valore del denaro, non capisco come possa la gente farsi del male per degli stupidi pezzetti di metallo.

    Oh, Hana-san, purtroppo le persone vedono quello che possono ottenere con quel metallo. Potere, donne, rispetto. Per molti sono direttamente legati alla quantità di denaro che possiedono. Vedono qualcosa e desiderano averlo. E quando ce l'hanno vedono qualcos'altro, e desiderano possedere quello. L'avidità e la cupidigia sono due delle peggiori compagne di un uomo. Assieme alla lussuria.

    Mi resi conto solo allora dell'uso gratuito che avevo fatto del verbo "vedere" ma lei si mise a ridere, come se avesse capito cosa mi stava crucciando.

    Non vi crucciate, Shinichi-san. Ho imparato da molto tempo a convivere con la mia condizione. All'inizio è stato difficile...

    Capii che c'era una triste storia sotto e decisi di non indagare oltre... ma la mia curiosità venne soddisfatta mentre lei, seduta al mio fianco, passava la mano sull'acqua.

    Sapete... sento che devo raccontarvi questa storia. Non so spiegarlo ma... credo che voi ne abbiate bisogno.

    Risi brevemente In che senso?

    Non lo so... sapete, la mia famiglia crede che da quando sono diventata cieca per compensare i Kami mi abbiano donato una qualche sorta di dono... una percezione.

    Cazzate, inventate per farla sentire meglio

    Io non ci credo tuttavia. Credo che se i kami mi tenessero in così gran valore da farmi un dono, certamente avrebbero impedito a quel viscido di ferirmi gli occhi. disse, lasciando trapelare della rabbia.

    Scusate il mio sfogo.

    Non scusatevi, preferisco le persone oneste. Siatelo con me ed io lo sarò con voi.

    Ah ah, sapete non ci sono molti che vorrebbero essere onesti con una povera cieca...

    Sapete, credo che voi siate una povera cieca solo se lo vogliate essere. Se non volete essere solo "una povera cieca" sta a voi farlo capire alla vostra famiglia.

    Sarebbe bello ma come posso ribellarmi alla volontà di mio padre e mia madre? Mi vedo come una balia per i bambini, ed io li amo e mi diverto molto a stare con loro ma...

    Ma credete di dover fare qualcosa di più importante, di più grande della vostra vita

    Esatto. Ma non me ne viene mai data la possibilità... oh, non capisco perché mi sto aprendo così tanto con voi replicò imbarazzata

    Spesso è più facile aprirsi con chi non si conosce, con chi si sa conosceremo solo per un breve periodo

    Oh... avete già deciso di lasciarci finito questo viaggio dunque?

    Non ho deciso nulla ancora. Diciamo che sto vivendo alla giornata.

    Non avete nessuno da cui tornare? Famiglia, amici... una donna?

    Per essere una cieca era enormemente perspicace.

    Una volta avevo tutto questo ma poi mi è stato tolto tutto... ora sono solo e viaggio senza una meta o uno scopo.

    Un po' come me, insomma. Lasciate quindi che vi racconti una storia. La storia di come la mia vita cambiò. Avevo l'età dei gemelli ed accompagnavo mio padre nei suoi viaggi. Al tempo non avevamo ancora una carovana nostra per cui mia madre ed i gemelli restavano in quella che al tempo era la nostra casa. Ad un certo punto, in quel fatidico viaggio, venimmo attaccati da dei briganti. Erano interessati solo al carico e mio padre, che guidava quella carovana, decise di dar loro quello che volevano. Dopotutto non erano le sue merci, meglio perdere quel denaro e salvare la pelle no?

    Sospirò, sollevando la mano dall'oasi.

    Io però non avevo ancora la saggezza per capirlo. Sapevo solo che quello che facevano quei banditi era sbagliato e quindi mi alzai e gli urlai addosso. Loro risero ed il loro capo decise di darmi una lezione. In un certo senso posso dire di essere stata fortunata. Non ero ancora in età da marito.

    Per un attimo rabbrividii.

    Prese quindi una lama e me la passò sugli occhi, accecandomi. "Ti sto facendo un favore" disse, "Se non vedi queste cattive azioni non ti verrà più voglia di intervenire"

    Si fermò per un attimo, ricordando la sensazione di impotenza che aveva provato in quel momento. Si interruppe quando sentì un rumore ed una sensazione di bagnato sulla faccia.

    Ma... Shinichi-san! replicò indignata

    Ah ah ah, non pensate più alle parole di quell'idiota. Non lasciate che questa condizione possa fermarvi. Conosco molte persone, persino io stesso, che hanno subito grosse menomazioni e che sono riuscite a risollevarsi e divenire ancora più forti di prima. E' tutta una questione di volontà. Ma non pensateci ora.

    Dissi, lanciandole dell'altra acqua addosso.

    Ora pensate solo a difendervi dal mostro dell'oasi o vi bagnerà tutta! Bula bula bula!


    Se c'era una cosa che avevo imparato nella mia vita era la necessità di staccare, di divertirsi. Molto in quella ragazza mi ricordava di Miyako, una Miyako più giovane e meno indurita dalla vita. Una Miyako che non mi aveva abbandonato, scartato come un oggetto usato non appena le cose si stavano facendo dure. Mentre letteralmente giocavo con Hana non potevo fare a meno di pensare a Miyako, a Suna e a tutto quello che mi ero lasciato alle spalle.

    Sapete, siete molto più bella quando ridete, dovreste farlo più spesso

    Ah ah, grazie Shinichi-san replicò lei un po' imbarazzata

    Sapete, già avevo perso tutto un tempo. Già mi è capitata una cosa orribile, qualche tempo fa. Forse, forse dovrei raccontarvi questa storia forse ci troveresti la forza di cercare il tuo destino, quello che desideri veramente.

    Oh, il nobile guerriero del deserto ha finalmente deciso di raccontare qualcosa di se?


    Le raccontai di quanto mi era capitato da quando ero entrato nel clan Kurogane, ovviamente omettendo i nomi ed i riferimenti a Suna ed ai ninja, della mia riluttanza, della mia ascesa e della mia caduta. Di quando persi le mie capacità innate e di quando mi risollevai. Di quanto mi venne data fiducia da un amico, e di come la tradii. Di come le mie azioni riprovevoli avevano causato il mio volontario esilio.

    Non mi sembrate convinto del tutto però


    In effetti stavo sempre più mettendo in dubbio la mia teoria del complotto. Per qualche motivo qualcuno avrebbe voluto farmi così tanto male? Tutti mi consideravano un pazzo e forse avevano ragione. Forse ero semplicemente impazzito e stavo rinsavendo solo in quel momento, nel deserto con quella giovane. In quel momento di pace. Le raccontai della mia idea del complotto, di come qualcuno avesse orchestrato il tutto per ferirmi.

    Io vi credo, Shinichi-san. Non mi sembrate il tipo da commettere queste malvagità. Sarà forse il mio "sesto senso" ma io vi credo. La vostra voce è onesta.


    L'abbracciai, portando la sua testa sul mio petto in uno strano slancio d'affetto.

    Grazie

    Blah! Che schifo!

    Sisi, che schifo!


    Imbarazzatissima Hana si staccò da me e cominciò a rimproverare i gemelli, urlandogli addosso, anche se né loro né lei credevano veramente in quello che stavano dicendo.

    E tu saresti un grande guerriero? A me sembri solo uno schiupa... uno schiupa....

    Uno di quelli a cui piacciono le ragazze!

    Si ecco! Uno schiodaragazze!

    Ma che cosa dite! Non provate neppure a ripeterlo a madre e padre o...

    Ahahaahahaah

    E voi smettetela di ridere!

    Ahahaah, Hana e lo stupido Shinichi, seduti sotto una palma...

    Si baciano, si baciano e si baciano!

    Basta con queste sciocchezze!

    O mio dio, mi state uccidendo dalle risate. Ahahaahah

    Non dategli corda, o non la finiranno più!

    Adesso diremo tutto a mamma e papà, gne gne gne!

    Già già, gli diremo tutti i tuoi segreti!

    Non oserete mica...


    I due ragazzi vennero prontamente afferrati per la vita e scagliati all'interno della pozza d'acqua dell'oasi.

    Prima dovrete affrontare il mostro dell'oasi! Bula bula bula! replicai io tuffandomi a bomba dentro l'acqua.


    Restammo altri due minuti dentro l'acqua, prima di dover uscire (i ragazzi erano stati mandati a cercarci perché la carovana doveva partire).

    Oh no, siamo in ritardo!

    Papà ci urlerà contro!

    Dobbiamo fare presto! Chi arriva ultimo è un'anguilla lessa!

    Presto Shinichi-san! O mio padre si arrabbierà, è terribile quando arriviamo in ritardo.

    State tranquilla, Hana-san. Avete un grande guerriero al vostro fianco adesso.


    La cieca non capì molto che stava succedendo, sentì solo che l'afferrai per il fianco e che le sussurrai di afferrarmi forte. Cominciai quindi a correre alla sovrumana velocità donatami dal mio addestramento ninja, raccogliendo i due gemellini strada facendo.

    Figo!

    Fighissimo! Velocissimo! Più veloce Shinichi nii-chan, più veloce!

    Si, più veloce! Come un grande guerriero del vento!

    Oh miei Kami, Oh miei Kami! Che sta succedendo?! Ahhhhhhh


    Saremmo giunti giusto in tempo per la partenza della carovana. Avrei lasciato i ragazzi ed Hana su un carretto, mentre ispezionavo rapidamente i dintorni.

    Spero che mia figlia non sia stata troppo un peso, Shinichi-san. Quella ragazza a volte è un po' strana...

    State tranquillo, nessun disturbo. I vostri figli sono tutti meravigliosi.

    Ah, ah, bene! Così vi impegnerete di più per proteggerli.

    Ah, sicuramente. Ah Ah Ah


    Per le prime ore non successe nulla di strano, fino a quando...



    CITAZIONE
    OT

    Lascio ovviamente a te la decisione su cosa succede, ovviamente ;)

    Piccolo edit informativo: la storia del dio Shu è una mia reinterpretazione del mito del dio egiziano Shu (o Su). Tanto per piazzarci il riferimento ^^
     
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    Viaggiare con la carovana sarebbe stato piacevole e divertente. Quella strana famiglia di mercanti era molto più affiatata di quanto desse a vedere. Nessuno stava mai con le mani in mano e tutti operavano per il bene degli altri e per la riuscita del viaggio. Anche i gemelli che all’oasi si erano dimostrati delle pesti ora invece si prodigavano ad aiutare il padre e la madre a gestire la carovana in viaggio. La tratta che dovevano percorrere li avrebbe impegnati per qualche giorno facendoli passare da un ampia regione sabbiosa ad una costellata di rocce e canyon molto profondi. Shinichi avrebbe di sicuro capito al volo perché Amhur avesse chiesto i suoi servigi. La zona che la carovana stava percorrendo era un luogo perfetto dove lanciare un agguato se abbastanza numerosi -Bene.. tenetevi pronti.. quelle che stiamo per superare ora viene chiamato portale del diavolo del deserto.. è una gigantesca spaccatura nella roccia.. un canyon che ci farà risparmiare moltissimi giorni di viaggio..- l’uomo si stava guardando intorno preoccupato mentre stavano superando il limite disegnato dalle immense pareti di roccia -Tenete gli occhi aperti e se vedete qualcosa di strano ditelo subito.. Shinichi conto su di te..- lo sguardo ed il tono di Amhur ora non lasciavano spazio alla simpatia o altro, era il tono di un uomo d’affari che pretendeva il meglio per ciò che aveva pagato [Tratto Karma acquisito: EMPATICO o INSENSIBILE][Shinichi nonostante tutto dimostra di saper provare ancora EMPATIA nei confronti degli altri. Anche se si atteggia a persona fredda e distaccata il suo animo è ancora in grado di capire e interessarsi degli altri e di quello che provano, il suo lato umano traspare completamente nel precedente post quando interagisce con Hana e i due gemelli.].


    desert_canyon_by_herck-d6s751j




    All’ombra delle pareti del canyon la temperatura era scesa dando modo di trovare un po’ di sollievo, un silenzio surreale era sceso sulla carovana, la tensione era evidente. I carri sarebbero avanzati lungo le pareti rocciose seguendo la strada naturale scavata dall’antico fiume che passava di li millenni prima. I due gemelli ora nascosti dentro al carro avevano smesso di cantare le loro filastrocche, solo Amhur, sua moglie e Hana erano rimasti a condurre i carri oltre a Shinichi ovviamente. Avrebbero camminato per diverso tempo prima che qualcosa cambiasse -Aspettate!.. mmh.. c’è.. c’è qualcuno oltre quella svolta..- sembrava quasi che Hana possedesse davvero percezioni extrasensoriali. Shinichi non avrebbe percepito nulla di strano anche se dopo qualche secondo una figura minuta e scarna sarebbe apparsa da dietro l’angolo della curva che stavano per affrontare.


    Si trattava di una bambina vestita di stracci completamente disidratata. Lo sguardo vuoto nei suoi occhi lasciava solo trasparire una profonda voglia di morire o di acqua. La ragazza stava avanzando a fatica verso di loro trascinandosi una pesante catena legata alla caviglia, per un istante sarebbe stato difficile dire se quella bambina fosse reale o se invece fosse il risultato della calura del deserto. Amhur subito si sarebbe prodigato a fermare i carri -Un bambina.. mmh.. Shinichi.. va a controllare.. e fa attenzione.. spesso i predoni del deserto usano degli schiavi per fare abbassare la guardia alle carovane di passaggio..- a Shinichi non sarebbe rimasto che andare a controllare la bambina. Alzandosi dal suo posto il ninja avrebbe sentito le mani di Hana stringersi attorno alla manica delle sue vesti -..fa attenzione.. nobile guerriero..- la sua espressione era tesa, si stava davvero preoccupando per il fuggitivo.


    Mentre Shinichi si avvicinava alla bambina niente e nessuno si sarebbe mostrato attorno a loro, forse quella era davvero una semplice persona scampata alla brutalità di qualche schiavista. Avvicinandosi il ninja avrebbe identificato diverse botte ed segni sul corpo della ragazza, qualcun l’aveva pestata a sangue. La bambina sarebbe arrivata a pochi centimetri da Shinichi prima di crollare a terra tra le sue braccia ansimando di dolore e sete -..anf..madre.. madre..- gli occhi vitrei della ragazza si stavano spegnendo rapidamente mentre continuava a ripetere solo una parola -..madre.. madre.. anf..- un po’ d’acqua avrebbe sicuramente aiutato. Nonostante Shinichi provasse ad interagire con la ragazza questa non avrebbe risposto semplicemente troppo sconvolta e stanca. Poi tutto sarebbe successo in un batter d’occhio, Shinichi avrebbe sentito uno strano sfregolio provenire dalla schiena della povera ragazza prima di capire che quel rumore era prodotto da una classica carta bomba. Avrebbe avuto solo pochi istanti prima di essere completamente investito da una devastante esplosione che non solo avrebbe divelto il corpo della povera innocente, ma che lo avrebbe messo quasi sicuramente K.O. in un solo colpo [Sorpresa][Carta Bomba II][Potenza: 50 / Raggio: 1.5 / La bomba ha velocità pari ai riflessi di Shinichi].


    Come avrebbe reagito Shinichi ad una situazione del genere? Si sarebbe immolato per salvare la ragazzina? Avrebbe tentato il tutto per tutto pur di salvarla rischiando lui stesso la vita oppure l’avrebbe semplicemente lasciata li a morire mettendo se stesso a riparo?




    [...]





    Nel frattempo il rosso aveva nuovamente perso le tracce lasciate da Shinichi. Un forte vento si era levato tra lui e la carovana, una tempesta che aveva cancellato le tracce lasciate dalla carovana -Stupido vento di merda!!!- ed il fatto che fosse un Chikuma a dirlo la diceva lunga. Ad ogni modo il giovane Chikuma doveva inventarsi un modo per recuperare il tempo perduto -Accidenti che seccatura.. ok pensa Hoshi.. pensa..- mentre volava sulla sua nuvola un lampo di genio lo colse all’improvviso svegliandolo come da torpore in cui era caduto -Ma certo!!!.. posso provare a fare come mi ha insegnato il vecchio Arumajiro!!! - di gran lena la nuvola di vento avrebbe così virato verso un alto cucuzzolo di roccia che stava li poco distante. Sceso sulla punta dell’obelisco naturale il rosso si sarebbe seduto sulla roccia riuscendo a vedere tutto ciò che stava a diversi chilometri di distanza, per lui era quasi come sbloccare una delle torri di Assassin’s Creed -..ok cominciamo!!!- posizionatosi con le chiappe sulla roccia il Chikuma avrebbe assunto semplicemente la posizione classica di meditazione chiudendo gli occhi per trovare la calma interiore, che riuscì ad ottenere solo dopo aver lanciato un Rinkai mack 5 ad una zanzara che non gli dava pace.


    Immerso nella sua meditazione il rosso avrebbe lasciato che l’intero suo essere entrasse in comunione con la natura e tutto ciò che gli stava attorno. Daikenjin gli aveva insegnato bene in quegli anni e per lui non sarebbe stato difficile cominciare a sentire l’energia naturale cominciare a fluire attraverso il corpo. Di sicuro il rosso era ancora agli inizi ma già poteva sentire l’energia dentro di se crescere a dismisura. Le sue percezioni ora potevano essere paragonate a quelle di un radar potentissimo, chiunque si fosse trovato nel suo raggio d’azione sarebbe stato captato all’istante. Mentre si concentrava strane pigmentazioni rossastre erano apparse sul suo volto disegnando dei baffi volpini sulle sue guance e contornando i suoi occhi. Ora sembrava davvero un fennec o il Konen’nin come erano soliti chiamare il guardiano del deserto. Trovarlo avrebbe richiesto tempo tuttavia ora Shinici non avrebbe avuto più scampo.
    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 100/100
    Recupero Abilità: ///

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Difesa4: /// Azione 4: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato: ///


    OT/ It’s a trap!!! Come al solito divertiti pure a descrivere la situazione e le reazioni di shinichi! :riot:
     
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    Post Quarto - The Highwayman





    Era buffo notare come quella famiglia di mercanti fosse più vicina al mio modo di essere "shinobi" che molti dei ninja che avevo conosciuto nella mia vita. L'unico che si avvicinava alla mia filosofia era Hoshikuzu Chikuma. Strano come mi fossi ritrovato a pensare al rosso, forse era stata la voce del vento o i capelli di Hana che me lo avevano fatto venire in mente. Ci si poteva, anzi ci si doveva divertire quando si aveva la possibilità di farlo ma, quando iniziava una missione, di doveva divenire un'efficiente macchina di morte. O di commercio, nel caso della famiglia di mercanti. Si erano divisi tra le parti della carovana e si mettevano all'opera per sistemare qualunque problema si verificasse. Conoscevo poco quella zona dell'Anauroch ma non era per questo che ero stato pagato.

    La maggior parte del tempo la passavo in solitudine, con Hana al mio fianco che, per ovvi motivi, non poteva contribuire molto ad aiutare i familiari. Dal canto mio cercavo solo di restare da parte in modo da non essere in mezzo alle scatole dei commercianti così da non rompere quel così perfetto equilibrio. Conversai con Hana, che mi chiese qualcosa del mio passato, dei ninja, delle missioni, di com'era quella vita. Soddisfai la sua curiosità, mettendo bene in chiaro però che quella era una vita tremenda ed orribile e che spesso si era costretti ad uccidere. Dopo questa risposta virò su discorsi diversi, ma più personali, giungendo infine ad un argomento che non mi andava molto di discutere: Miyako. Pur senza nominarla Hana era già riuscita a capire che c'era stata una donna nella mia vita, molto recentemente, e che ci soffrivo ancora. Dannate donne e il loro "intuito femminile".


    Pur un po' controvoglia mi misi a parlare di lei e di come mi avesse ferito, non credendo alla mia versione dei fatti ma, anzi, congedandomi in malo modo e letteralmente distruggendomi il cuore. Disse che era dispiaciuta per quello ma io le replicai che comunque prima o poi avrei dovuto affrontare i miei sentimenti.

    Contrariamente alle credenze popolari noi ninja non siamo macchine senza emozioni, siamo esseri umani come tutti... oddio, ci sono alcuni ninja che sono più mostri che uomini ma magari ve lo racconterò una sera prima di andare a dormire

    Ahah, no no vi prego. Non sopporto le storie dell'orrore!

    Peccato, ne conosco di belle. Ora vogliate scusarmi ma è ora che inizi a fare il lavoro per cui vostro padre mi paga così profumatamente.


    Mi congedai da Hana dato che ci stavamo dirigendo verso una zona montuosa e rocciosa, il che mi fece capire immediatamente per quale motivo necessitavano di protezione per questo viaggio. Al contrario dell'infinito deserto, nel quale prendere qualcuno di sorpresa è incredibilmente difficile, la montagna con i suoi anfratti e le sue guglie si prestava moltissimo ad un assalto a sorpresa.


    Bene.. tenetevi pronti.. quelle che stiamo per superare ora viene chiamato portale del diavolo del deserto.. è una gigantesca spaccatura nella roccia.. un canyon che ci farà risparmiare moltissimi giorni di viaggio.


    Ahmur si staccò quindi dalla carovana per venire a parlare con me:Tenete gli occhi aperti e se vedete qualcosa di strano ditelo subito.. Shinichi conto su di te..

    Non preoccupatevi, ho già pensato al da farsi dissi mentre tornavo dentro al carro. Una volta all'interno avrei unito le mani a formare una croce Kage Bunshin no Jutsu!
    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore. La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]


    Tre Copie apparvero al mio fianco dentro al carro. Dato che condividevamo la nostra mente ed esperienze le copie già sapevano del mio piano. Si sarebbero quindi divise, una per costone di roccia cercando di guadagnare la cima (sfruttando il chakra adesivo solo se strettamente necessario) ed una precedendoci nel nostro percorso lungo il canyon, cercando di individuare eventuali trappole.

    Dimmi te se tocca proprio a me fare da esca e cercare trappole si lamentò la copia col compito più rischioso. Odio andare in missione da solo, non c'è mai nessun'altro a cui far rischiare la pelle al posto mio.


    La copia proseguì per un bel pezzo, fino ad assicurarsi che la strada fosse sicura fino ad una svolta. Anche le copie in cima ai costoni di roccia segnalarono che la via era libera. Una volta tornata al carro Hana si sarebbe rivolta alla copia: Aspettate!.. mmh.. c’è.. c’è qualcuno oltre quella svolta..

    Vado subito a vedere replicò il simulacro che, nonostante uno strano attaccamento alla vita da copia, era ben conscio che doveva essere lui a rischiare la vita invece dell'originale o della ragazza. Non avrebbe avuto bisogno di allontanarsi troppo prima di vedere cosa (o meglio chi) aveva percepito Hana (anche se non sapevo in che modo... me lo sarei dovuto far spiegare, una capacità simile mi sarebbe potuta essere molto utile).


    Si trattava di una bambina, totalmente distrutta dalla fatica e dalla sete. Probabilmente una schiava, a giudicare dalla catena. Sicuramente una trappola, a giudicare dalla situazione. Ahmur probabilmente la pensava come me pertanto fece fermare la carovana.

    Un bambina.. mmh.. Shinichi.. va a controllare.. e fa attenzione.. spesso i predoni del deserto usano degli schiavi per fare abbassare la guardia alle carovane di passaggio..

    Si, questa coincidenza puzza troppo di trappola. Io vado ma voi non preoccupatevi di me, pensate solo a tenere al sicuro la carovana


    La mano di Hana si sarebbe stretta attorno a quella della copia, intimandole di fare attenzione: ..fa attenzione.. nobile guerriero.. per tutta risposta la copia avrebbe abbracciato la ragazza, dandole un appassionato bacio sulla bocca, causando un po' di stupore generale (la natura della tecnica era chiaramente sconosciuta a loro ed avendola eseguita all'interno del carro probabilmente non sapevano che quella era solamente una copia, che amava mettere l'originale in situazioni difficili). Ora si che posso morire felice


    La copia si sarebbe diretta verso la bambina, salutandola e chiedendole come si chiamasse. Purtroppo la ragazzina era troppo debole e stanca per poter rispondere in modo intellegibile. Crollò infatti tra le braccia della copia prima di pronunciare due parole:

    ..anf..madre.. madre.


    Fu questione di un momento. Le sue orecchie captarono uno sfrigolio, il classico rumore di una miccia o di una cartabomba, ipotesi che venne confermata dall'odore di carta bruciata mentre i suoi occhi sfrecciarono individuando la cartabomba appiccicata sulla schiena della bambina.


    Strappò la cartabomba mentre, facendo una capriola, si sarebbe portato oltre la bambina che avrebbe colpito con un rapido, ma delicato, calcio senza causarle danno ma semplicemente appoggiandole il piede sulla schiena per poi, una volta raggiunta la massima estensione della gamba, sfruttare il Chakra Repulsivo per scagliare la bambina lontano, verso la carovana ed il cielo. Avrebbe quindi assorbito l'impatto della cartabomba con il suo corpo, mentre il suo ultimo pensiero volava solitario nel cielo...

    Almeno stavolta ho baciato io la bella per primo



    Mentre la copia scagliava la bambina lontano dall'esplosione io mi sarei lanciato fuori dalla tenda, mentre riassorbivo i danni ed il chakra della copia. Avrei sfruttato anch'io il Chakra Repulsivo per afferrare la bambina a mezz'aria, evitando che subisse dei danni da parte dell'esplosione. Mentre la stringevo a me, tornando a terra, avrei lanciato uno sguardo alle due copie sulla cima del canyon per capire se avessero visto qualcosa di strano.

    Fortuna che è successo alla copia... non so se avrei rischiato di mettere in pericolo la carovana... in ogni caso questi bastardi pagheranno con la vita.



    CITAZIONE
    OT

    Ho chiesto in supporto delucidazione sui danni alle copie, e mi è stato riferito che, in ogni caso, le copie riportano sempre un danno massimo pari a 1/8 della loro vitalità totale, 1 Leggera e mezza nel caso di un Chunin.

    Vitalità: 15.75 Leggere // 16 Leggere
    Chakra: 27 // 60 Bassi (+14 bassi per copia)
    Consumi del turno: Medio Kage Bunshin, Basso Arte dei Cloni, Basso Chakra Repulsivo

    Nota: dato il tempo passato ed il riposo non ho considerato la spesa del secondo post. Così non dovesse essere fammelo sapere che sistemo i consumi nel prossimo post.

    Nota 2: stesso discorso per l'uso del chakra adesivo delle due copie, se è necessario per loro usarlo per arrivare in cima al Canyon fammelo sapere e lo aggiungo al prossimo post.
     
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    L’azione di Shinichi aveva gettato tutti non panico, non tanto per la bambina, ma per il bacio con tanto di lingua lanciato ai Danni di Hana. Amhur trattenne a stento un bestemmione tra i denti mentre la sua colomba invece sospirava sognante. Ad ogni modo l’azione del fuggitivo riuscì nel suo intento mentre la bambina volava verso l’originale la copia si era allontanata esplodendo e beccandosi il dovuto danno. L’azione era stata veloce e per fortuna nessuno era rimasto coinvolto, Shinichi aveva salvato una povera ed innocente vita umana anche se nessuno glielo aveva chiesto, nel suo animo la bontà superava di gran lunga il suo lato oscuro anche se c’era ancora da capire verso chi o cosa fossero direzionati tali sentimenti [Tratto Karma acquisito: EROICO o CAZZONE][Shinichi immola se stesso.. usando un clone va beh.. per salvare la bimbetta bomba. E bravo il ns. Shinichi!!!].


    L’azione aveva lasciato tutti con il fiato sospeso tuttavia non erano tutte rose quelle che stavano sbocciando li in quel momento, tra le mura di quel canyon. Forse Shinichi non se ne sarebbe accorto subito, ma agguantando la giovane ragazza qualcosa di freddo aveva graffiato la sua pelle, dove l’armatura non poteva proteggerlo. La sua non era stata distrazione, era semplicemente stato ingannato. Tra le sue braccia la bambina lo guardava con occhi assenti e disperati mentre continuava a ripetere -..anf..madre.. madre.. dove.. sei?!..- la ragazza era senza alcun dubbio sotto l’effetto di droghe e la sua mente doveva aver passato dei momenti terribili. Un filo di sangue rosso avrebbe preso a gocciolare dal corpo di Shinichi, tra le mani della ragazza un coltello sporco di una strana sostanza nerastra le era sfuggito di mano impattando con il terreno, il ninja avrebbe sentito subito gli effetti di quel terribile pugnale [Subisci&Mena][Coltello Avvelenato][Potenza: 10 / Veleno Debilitante B1 / Malus: RIFLESSI ]
    Veleno Debilitante B1 (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica primaria scelta di 3 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Debilitata (DnT Medio). Dopo 2 round dalla prima somministrazione, la vittima è Spossata (DnT Leggero).
    Tipo: Supporto - Variabile
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 100)
    [Da chunin in su]
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    La ragazza quindi non si sarebbe fermata mentre le sue mani si spostavano verso il volto di Shinichi per piantare su di esso le affilatissime unghie rotte e sporche di terra, non vi era forza o velocità nelle sue azioni, solo una profondissima disperazione mentre fissava gli occhi di lui continuando a ripetere le stesse parole -..anf..madre.. madre.. ridammi.. mia madre.. anf.. anf..- le unghie avrebbero scavato delle profonde ferite nel volto di Shinichi se questo non si fosse opposto provocando niente più che del semplice bruciore ma pur sempre una ferita. Le mani rachitiche di lei si muovevano come quelle di una gatta morente, la scena che si stava consumando sarebbe parsa quanto mai straziante [Graffi al Volto][Graffi][Causa lo Status Sanguinamento (Leggero) ].


    Hana percepita l’esplosione e l’agitazione attorno a se si sarebbe alzata dal carro per raggiungere Shinichi. La ragazza sentiva, percepiva lo stato d’animo del ragazzo e voleva solo stargli vicino -Shinichi!!!- la ragazza scesa dal carro avrebbe fatto qualche passo verso il ragazzo prima di sentire un forte calore provenire dal suo addome. Soltanto un gemito -Ugh.. ma cosa?!..- prima di cadere a terra ansimante dal dolore -HANA!!! FIGLIA MIA!!!- Amhur senza pensare alle conseguenze si era gettato giù dal carro per raggiungere la figlia mentre faceva cenno a sua moglie di andare dai gemelli. Voltata la ragazza avrebbe subito notato un dardo di balestra piantato nell’addome della ragazza, una ferita piuttosto grave che non l’avrebbe di certo uccisa in poco tempo, ma che richiedeva accurate cure il prima possibile.





    Da dietro una roccia una decina di losche figure di era fatta avanti puntando verso Shinichi ed il resto della carovana almeno altre due balestre cariche. Gli uomini sembravano essere tutti predoni del deserto dal dubbio gusto nel vestire dato che indossavano pelli di cammello e altri animali dell’Anauroch. Le facce tumefatte dal sole e dalla vita povera li aveva resi più bestie di quello che erano in realtà, l’olezzo emanato da quegli uomini avrebbe potuto stendere anche il più duro tra gli uomini. Sarebbe stato un piccoletto del tutto anonimo a farsi avanti portandosi a circa tre metri da Shinichi -Ehi tu belloccio!.. vedi di startene buono se non vuoi beccarti un dardo nella pancia come quella li!..- la balestra del piccoletto non aveva dardi caricati, di sicuro un investigatore come Shinichi avrebbe capito subito il perché -..dite un po’!.. voi sapete dove vi trovate?!.. eh?!.. ve lo dico io dove vi trovate.. siete nel territorio di Zunishi il grande!.. e nessuno attraversa le terre di Zunishi senza il suo permesso o senza pagare una tassa!..- il piccoletto si era messo a camminare attorno a Shinichi con fare superiore mentre Amhur digrignava i denti mostrando lacrime di rabbia -Sporchi bastardi.. perché.. PERCHE’ AVETE SPARATO A MIA FIGLIA?!!- la voce del mercante si era fatta minacciosa mentre la figlia alzava le mani per calmarlo -Ugh.. pa.. padre.. smet.. argh.. smettetela..- la ragazza stava soffrendo molto.


    -Ecco si.. brava.. ascolta quella puttana invece di fare tanto lo spavaldo!.. non hai visto quanti siamo?!.. cosa credete di fare contro di noi.. siamo in dieci e ben armati.. AAHAHAHAH!!!..- il piccoletto era tornato da Shinici puntando la ragazzina mezza morta -E tu.. stupida ragazzina.. hai fatto dannatamente bene il tuo lavoro.. speravo tanto di vederti esplodere insieme a questo tizio.. ma va beh.. penserò poi a come ricompensarti..- l’uomo sembrava scocciato, la feccia che abitava il continente ninja non aveva limiti -Forza amico.. apri i carri e consegnaci tutta la mercanzia.. o avrai anche tu quello che ti spetta!!!- l’uomo aveva indicato dietro di se la banda che leccando le lame era pronta a lanciarsi su Shinichi ed il resto della carovana. Come avrebbe reagito il fuggitivo a questa nuova prova che la vita aveva preparato per lui?





    [...]





    Intanto Hoshi aveva preso sonno sull’alto promontorio. Lo sforzo provocato dalla troppa concentrazione l’aveva sfinito a tal punto da costringerlo a farsi una pennichella. Mentre russava vistosamente dall’alto del promontorio sognava di come e quando il villaggio lo avrebbe finalmente riconosciuto come nuovo Kage -Ronf..mmmmh.. gnam.. gnam.. sono Hoshi.. cucu.. gnam.. ti faccio vedere io.. gnam.. il grande kage.. ronf.. ronf.. di suna.. ronf..- steso a pancia all’aria la mano destra del rosso era opportunamente finita nei pantaloni per grattare il sacchetto delle preziose gemme, tutta quella tensione per l’amico scomparso lo stava mettendo alla prova -Waaaauhm!!!..- non si risparmio in una serie di scorregge della pace.
    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 100/100
    Recupero Abilità: ///

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Difesa4: /// Azione 4: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato: ///


    OT/ Certo che Shinichi se la sta proprio godendo in questa giocata! :dappa:
     
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    Post Quinto - Shinichi's Gonna Cut You Down





    Fu questione di un attimo. Il dolore di un taglioFerita Leggera e un'odore acre mi riempì il nasoSegugio.

    Tsk, veleno.


    Atterrai al suolo mentre la ragazza continuava a dimenarsi, in preda a chissà quale follia causata dai banditi.

    E basta!dissi, dandole una leggera testata per farla svenire. Gli effetti del veleno iniziavano a farsi sentire.

    Shinichi

    No! Sta indietro... neanche il tempo di avvertirla che venne colpita da un dardo all'addome.

    Ugh.. ma cosa?! la ragazza cadde a terra, mentre il padre uscì dal carro per cercare di soccorrerla.

    HANA!!! FIGLIA MIA!!!

    Fermo! Non toccatela! Rischiate solo di farla morire dissanguata! Non avevo conoscenze mediche avanzate tuttavia gli anni di scontri mi avevano ben insegnato pochi rudimenti e, tra questi, c'era il fatto di non estrarre mai una freccia se non si sarebbe intervenuto subito per guarire la ferita.

    Ora si che mi avrebbero fatto comodo delle arti mediche


    In quel momento i banditi decisero di farsi vivi. Loro ancora non lo sapevano ma erano già morti. Dal primo all'ultimo di loro sarebbero rimasti solo dei frammenti di carne, buoni solo come cibo per avvoltoi e coyote.

    Uno di loro decise di avanzare mentre le copie si sarebbero spostate per avvicinarsi a loro aggirandoli, di loro spontanea iniziativa.

    Uno di loro, quello che doveva essere il capo, si avvicinò cercando di "parlamentare"

    Ehi tu belloccio!.. vedi di startene buono se non vuoi beccarti un dardo nella pancia come quella li!..

    Balestra in mano, senza dardo, ha sparato da poco. E so anche dov'è finito. E' un bene che tu sia qui. Ti farò soffrire lentamente.


    Ero furioso, ma non lo davo a vedere. La mia qualità principale è sempre stata quella di nascondere le mie vere emozioni ai miei avversari, facendo loro credere di essere impassibile, inflessibile, indistruttibile.

    -..dite un po’!.. voi sapete dove vi trovate?!.. eh?!.. ve lo dico io dove vi trovate.. siete nel territorio di Zunishi il grande!.. e nessuno attraversa le terre di Zunishi senza il suo permesso o senza pagare una tassa!.. il piccoletto iniziò a girarmi attorno, mentre le copie facevano lo stesso con i suoi uomini. Mancava solo un istante... doveva riuscire a colpirli tutti assieme.

    Forza amico.. apri i carri e consegnaci tutta la mercanzia.. o avrai anche tu quello che ti spetta!!!

    Va bene, va bene. Adesso tiro fuori tutto...


    E fu in quel momento, mentre tutti erano concentrati sul carro con la bava alla bocca che una delle due copie colpì. Con un balzo fu in mezzo a loro, probabilmente aiutandosi col chakraSalto Repulsivo: consumo 1/2 basso. [Slot Azione I]


    Appena il tempo per i tizi di accorgersi della presenza di un altro Shinichi in mezzo a loro che la copia colpì. Eseguì un calcio, saltando sul posto e roteando la gamba cercando di colpirli tutti con una delle tecniche che avevo imparato durante l'ultimo mio viaggio nel deserto... Il Nanto Seiken.



    Nanto Hakuro Yaiba - Rekkyaku Zanjin!Lama dell'Airone di Nanto - Tecnica Tagliateste della Gamba Rabbiosa



    Si trattava di una tecnicaSlot Tecnica Avanzato + Base. Utilizzo Lama di Vento e Manipolazione della Forma, combinato con due capacità della competenza "Nanto Seiken".
    Kokaku Yaiba - Lama del Fenicottero
    Speciale: L'utilizzatore, se applica 'Manipolazione della Forma' alla tecnica 'Kaze no Yaiba', è in grado di cambiare anche la forma della lama di vento oltre alle sue dimensioni, ad esempio dandole una curvatura o creando più lame parallele. Il volume totale della tecnica non deve variare.
    [Da Genin in su]
    Hakuro Yaiba - Lama dell'Airone
    Abile: L'utilizzatore è in grado di sfruttare la tecnica 'Kaze no Yaiba' seguendo qualunque tipo di traiettoria e con qualsiasi movimento corporeo.
    [Da Genin in su]
    La lama avrà una forma circolare che rotea attorno a Shinichi tentando di decapitare i vari banditi seguendo il movimento del calcio rotante. Sfrutto anche "Manipolazione della Forma", incrementando le dimensioni della lama a 4,5 metri, che vengono spalmati in un cerchio invece di una lama allungata, risultando in una lama più corta ma che colpisce a 360°. Utilizzo inoltre il talento "tecnica economica" per ridurre il consumo del 50%. Consumo totale: Medioalto. Potenza: 50, non considera difese non irrorate di chakra.
    che era stata ideata per uccidere contemporaneamente numerosi avversari che accerchiassero l'utilizzatore.


    Se tutto fosse andato come previsto i banditi si sarebbero ritrovati tutti senza testa, o quasi. Dipendeva molto dalla loro differenza di altezza ma, in ogni caso, la copia avrebbe cercato di colpire il maggior numero di avversari possibile. Se avessi avuto successo avrei tentato di afferrare il piccoletto per il collo, sollevandolo fino a portarlo di fronte al mio viso. [Stat Blu]

    Ed ora come la mettiamo? Renditi utile se non vuoi finire a pezzi come i tuoi compagni

    Non avevo grossi dubbi che un codardo di quel tipo desiderasse mantenere la pelle, per cui avrei cercato di spremerlo fino a costringerlo a darmi delle informazioni o, meglio ancora, delle provviste di bende o medicine per cercare di salvare la vita di Hana. Non conoscendo le arti mediche non potevo fare granché, se non cercare di procurarle un medico o delle provviste. In qualche modo sarei riuscito a salvarla, in ogni caso Zunishi ed i suoi uomini sarebbero morti a breve.



    CITAZIONE
    OT

    Lascio a te la decisione sul successo o meno dell'azione e le eventuali reazioni dei banditi, con cui farò i conti nel prossimo post.

    Vitalità: 14.75 Leggere // 16 Leggere
    Chakra: 27 // 60 Bassi (+14 bassi copia 1 + 10 bassi copia 2)
    Consumi del turno: Medio Kaze no Yaiba, Basso Manipolazione della Forma
     
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    Cinque furono le teste staccate dal calcio volante di Shinichi. I restanti rabbrividirono cadendo chiappe a terra mentre la testa dei loro amici cadeva li a pochi centimetri con occhi sbarrati e la bocca aperta. Il piccoletto che fino a qualche istante prima si era dimostrato spavaldo ora si era ritrovato a terra con i pantaloni completamente imbrattati di piscio, tremava come una foglia -Iiiiih.. n..no.. no ti prego!.. non uccidermi!!!.. uccidi loro.. uccidi loro ma risparmia la mia vita!- il piccoletto aveva preso ad indietreggiare lasciando una scia umida a terra. Shinichi imperava sopra le loro teste come un dio della morte malevolo, sapevano bene che una mossa sbagliata avrebbe significato la loro morte istantanea -A.. scolta ti prego.. ti prego.. mi dispiace per quello che è successo prima ok.. noi stavamo solo andando a caccia.. si a caccia non è vero?!..- gli ebeti rimasti tremavano senza nemmeno capire che diavolo stesse succedendo così all’improvviso -..il dardo che ha colpito la tua amica.. è stato solo un incidente!..- l’uomo stava sudando la sua stessa esistenza mentre continuava a tremare.

    jpg




    Shinichi avrebbe potuto uccidere tutti li in un istante eppure non lo fece, non ancora almeno. Sapeva che quel pezzo di sterco molto probabilmente conosceva un posto o un luogo dove poter curare le ferite di Hana e in effetti così era -Ascolta.. ascolta!!!.. conosco un posto.. poco lontano da qui.. si trova nel canyon.. un monastero di monaci che vivono in completo isolamento.. loro sapranno sicuramente come curare la tua amica.. vi basterà proseguire lungo il canyon e poi al bivio andare a sinistra invece di andare a destra!!!..- l’uomo tremava e sbavava dal terrore, la presa di Shinichi lo stava facendo schiumare, che stesse dicendo il vero? Fu Amhur a togliere ogni dubbio -..il tempio dei Raksha!..- aveva pronunciato tali parole con tono di voce quasi etera e sommessa, quella parola sembrava spaventare anche il mercante del deserto -..s..si.. si loro.. i Raksha!.. loro possono salvare quella ragazza!.. cough..- il piccolo bandito aveva preso a dimenarsi -Ora ti prego. Lasciami.. lasciami andare!!!..- a Schinichi la scelta di decidere il destino di quella merda e del resto dei banditi ormai completamente paralizzati dalla paura.




    [...]




    Qualsiasi fosse stata la sua sentenza contro quei bastardi Hana sembrava peggiorare a vista d’occhio. A meno di capacità mediche eccezionali Shinichi non sarebbe riuscito a stabilizzare la ragazza, il dardo con tutta probabilità doveva essere stato avvelenato -Oh no Hana.. Hana.. figlia mia.. resisti!!!.. Shinichi.. t.. ti prego.. salva mia figlia!!!.. se quello che quel bastardo ha detto è vero allora.. allora forse i Raksha possono salvarla!..- lo sguardo del mercante era carico di disperazione mentre la figlia ansimava sempre più affannosamente -..p..padre.. n.. non preoccuparti p..per me..- il sorriso sofferente di Hana lo avrebbe straziato mentre la mano di lei si appoggiava sulle sue guance ricoperte di barba nera -Hana!!!- Shinichi poteva scegliere di continuare per la sua strada oppure tentare il tutto per tutto pur di salvare la ragazza oppure poteva seguire le indicazioni date dal piccolo bandito. Il tempio dei Raksha distava a circa un ora di distanza da li, proseguendo con i carri ed il resto della famiglia il viaggio avrebbe richiesto sicuramente più tempo e hana avrebbe sofferto molto di più, ma poteva Shinichi lasciare quei poveri mercanti da soli ora che sapeva che quella zona era piena di fetidi ladri senza scrupoli? [Scelta][Hai diverse possibilità in questo momento della tua avventura, abbandoni tutti, decidi di portare Hana il prima possibile al tempio oppure prosegui con la carovana, oppure boh qualsiasi altra cosa ti venga in mente. Ovviamente la tua scelta avrà pro e contro. In ogni caso se decidi di salvare Hana dovrai spiegare come fai per tenerla in vita ed evitare che muoia durante il trasporto.].


    Ad ogni modo ne Amhur ne la sua famiglia sarebbero riusciti a dare informazioni su questi fantomatici monaci chiamati Raksha. Su di loro si narravano solo terribili storie e leggende, temuti e rispettati come guerrieri si diceva vivessero nel più totale isolamento seguendo delle regole ferree e inumane. Ovviamente questo era solo quello che si poteva sentire raccontare in giro, ma quanto vi era di vero in quella leggenda? Quanto sarebbe costata cara al giovane Shinichi una visita a quel monastero sperduto nel deserto?

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    Tecnica Base: ///
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    Tecnica Bonus: ///
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    OT/ Post più soft ma fondamentale per il tuo viaggio! :sisi:
     
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    Iiiiih.. n..no.. no ti prego!.. non uccidermi!!!.. uccidi loro.. uccidi loro ma risparmia la mia vita!

    Silenzio. Dimmi quello che mi interessa e non ti ucciderò, per ora.

    Ascolta.. ascolta!!!.. conosco un posto.. poco lontano da qui.. si trova nel canyon.. un monastero di monaci che vivono in completo isolamento.. loro sapranno sicuramente come curare la tua amica.. vi basterà proseguire lungo il canyon e poi al bivio andare a sinistra invece di andare a destra!!!..

    ..il tempio dei Raksha!..

    Credevo fosse solo una leggenda

    No, no, no... il tempio esiste davvero... tuttavia...

    ...Tuttavia?

    Tuttavia non ci sono mai entrato, quindi non so nulla a riguardo!

    Mi dovrò sbrigare allora. Quanto dista da qui il tempio?

    Una volta saputa la distanza dal tempo elaborai il piano d'azione...

    Fammi indovinare... mi vuoi appioppare questi tizi vero? replicò il clone più fresco (l'altro si era fatto esplodere)

    Esatto. Puoi immaginare più o meno il tempo che ci vorrà per farti sparire, per cui calcolalo e vedi tu come fare.

    Mi sarei poi rivolto ai banditi

    Ora faremo un patto. Voialtri farete da guardia alla carovana in mia assenza. Se farete un buon lavoro e vi dimostrerete delle brave guardie vivrete per vedere un altro giorno. Ovviamente vi conviene non farvi più beccare da me, o vi farò pagare anche questa.

    Eh eh eh... certo certo

    Non ho finito, patetico parassita.

    Creai un kunai di chakra che usai, anche grazie alla mia superiore forza, per mozzare la lingua del leader di quei banditi. Gli avrei poi tagliato i polsi e reciso i tendini di achille, ben visibili sul corpo di un tizio così magro. Ci misi solo pochi istanti. Poi feci un chiaro simbolo sulla sua fronte, intagliandolo sempre col kunai. Era il kanji di "assassino". [Creazione della forma]

    Per un po' non creerai più danni. Lascetelo nel deserto, in balia della natura.

    Un po' cruento ma... si merita tutto il male di questo mondo replicò Ahmed sputando.

    Usa la fantasia se questi rompono le scatole.

    Tranquillo, ho già in mente come fare, ho delle istruzioni da darti in privato Ahmed. il clone e il capo della carovana bisbigliarono tra loro.

    Io afferrai Hana e percepii il veleno nel dardo grazie al mio olfatto. [Segugio]

    Dannazione, ho perso già troppo tempo! Chiedo scusa Hana...

    Strappai il vestito dove era stata colpita dal dardo, esponendo la pelle nuda della ragazza. Preparai un fagotto con delle bende improvvisate che mi portò Ahmed e sfruttai nuovamente la Kaze no Yaiba.*

    Questa volta, grazie alla precisione nel manipolarla ottenuta dal mio studio del Nanto Seiken tagliai per pochi centimetri l'addome di Hana, facendo uscire il dardo che non venne neppure scalfito dalla tecnica, non essendo composto di chakra. In questo modo, pur molto improvvisato, ero riuscito ad estrarre il dardo senza che la punta tranciasse altro. Poi, sempre sfruttando la Creazione della Forma, creai un fukibari di chakra e lo legai a del filo di nylon, che mi fornì sempre il padre della ragazza. Sfruttando quegli strumenti improvvisati richiusi in modo incredibilmente selvaggio la ferita che avevo io stesso causato che, seppur poco profonda, comunque era abbastanza estesa. Avvolsi poi il tutto con le bende improvvisate premendo molto forte per limitare la perdita di sangue.

    Uff... io corro. Ammazzali tutti se hai il minimo dubbio.

    Sarà fatto capo. Allora voialtri, ditemi dove sono accampati gli altri vostri compagni, forza! O vi riduco peggio di quel parassita. concluse il clone, mentre io mi dirigevo a tutta velocità verso il tempo.


    Afferrai un frutto e lo mangiai andando, il suo elevato contenuto zuccherino avrebbe aiutato a riempire le mie riserve di chakra.

    Tranquilla Hana, ti salverò.

    Non ho paura. Hai visto, sei più nobile di quel che pensavi...

    Conserva le forze, e premi forte. Speriamo bene... sai per essere un deserto l'Anauroch è sicuramente pieno di monasteri di monaci misteriosi...

    Ah ah... ughhh

    Pensa ne conosco uno pieno di monaci ciechi. Magari ti ci porterò un giorno...

    Continuai a parlare, cercando di tenerla sveglia. Se si fosse addormentata i rischi sarebbero stati troppo alti...

    [...]

    Forza, iniziamo a seguirlo. Vi dirò io quando fermarvi.

    Se c'era una cosa che anche un clone di Shinichi Kurogane era abile a fare erano calcoli assurdamente complicati (anche grazie alla calcolatrice che teneva in tasca, la stessa che tempo prima aiutò l'originale a risolvere uno degli enigmi della Tomba di Ferro.

    Una volta che il tempo fosse scaduto avrebbe liberato le pseudo guardie, o più probabilmente le avrebbe uccise senza troppi problemi. Il motivo principale per cui li aveva tenuti in vita era, appunto, estorcere loro informazioni sulla presenza di altri banditi nelle vicinanze.



    * se è passato abbastanza tempo per te, considera come se usassi nuovamente "tecnica economica"

    CITAZIONE
    OT

    Per ora lascio stare i consumi, se necessario li inserirò nel prossimo post. Speriamo di aver fatto una scelta decente :zxc:
     
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    Una corsa contro il tempo, era questa la sfida che Shinichi era stato costretto ad affrontare. Tra le sue braccia Hana cercava di tenersi stretta nonostante la ferita curata alla ben e meglio la stesse letteralmente uccidendo di dolore. Shinichi era senza alcun dubbio veloce, ma lo sarebbe stato abbastanza da permettere ai Raksha di aiutarlo, sempre se questi lo avessero poi aiutato. Hana gemeva mentre rispondeva alle eventuali cure di Shinichi con un sorriso pieno di sangue. Anche se Shinichi era riuscito a chiudere la ferita esterna non si poteva dire altrettanto di quella dentro la ragazza, Hana stava morendo dissanguata -Shinichi-sama.. fa così.. freddo..- la ragazza era sbiancata pericolosamente verso una tonalità cadaverica -Shinichi.. stringimi forte.. ti prego..- la ragazza aveva appoggiato la testa sul petto del ragazzo mentre cercava tutto l’affetto possibile, stava morendo.

    desert_temple_by_anthonyfoti-d9fm4jz



    Fortunatamente il tempio dei Raksha non era poi così lontano come i predoni avevano detto. Un lato del canyon era stato scavato e cesellato da abilissime mani nell’arco di centinai di anni, i Raksha erano un ordine di monaci isolazionisti dediti alla meditazione e alla vita nel deserto dell’Anauroch. Forse Shinichi non li aveva mai sentiti nominare, ma erano piuttosto famosi in tutto il deserto non tanto per le loro abilità guerriere o conoscenze arcane, ma per la loro saggezza ed intelligenza. Si diceva di loro che non facessero mai niente per niente e che la loro unica regola fosse governata dalla legge dell’equilibrio. Ciò che veniva dato doveva essere corrisposto sempre da qualcosa di egual valore e con cosa avrebbe potuto ripagare la vita di una persona?


    Fuori dal monastero un uomo

    PZO9009-Monk

    in stato di meditazione sembrava quasi lo stesse aspettando. La mano del monaco si sarebbe levata verso Shinichi mentre si avvicinava per intimargli di non andare oltre. I suoi occhi chiusi si erano aperti mostrando uno sguardo profondo e carico di saggezza. Shinichi si sarebbe sentito come violato nell’intimo della sua mente -Fermo dove sei viandante..- il monaco lo stava scrutando con potenza, sembrava quasi sapesse già tutto di lui -Tu sei qui per chiedere il nostro aiuto non è forse così?!.. la ragazza che porti tra le tue braccia morirà presto se noi Raksha non ti aiuteremo..- l’uomo si era alzato dal posto mettendosi in piedi -..ma hai tu modo.. di pagare la sua salvezza?- qualsiasi cosa avesse deciso di fare Shinichi avrebbe dovuto farla in fretta perché Hana stava davvero morendo tra le sue braccia.


    Se il ninja avesse deciso di seguire il monaco questi avrebbe annuito per accompagnare poi Shinichi all’interno del tempio, era incredibilmente bello. Al suo interno Shinichi avrebbe visto molti monaci muoversi tra i corridoi e gli ampi spazzi, tutti sembravano assorti nella loro meditazione e non sembravano affatto sopresi di vedere uno sconosciuto. L’uomo avrebbe accompagnato Shinichi in una grande stanza dove un letto era già stato preparato per Hana -Lascia li la ragazza.. i miei fratelli si occuperanno delle sue cure.. noi Raksha siamo abili guaritori.. presto quella donna tornerà a camminare sulle sue gambe.. questa è una promessa..- l’uomo aveva giunto le mani davanti al petto esibendosi in un inchino carico di rispetto -..ora seguimi giovane viandante..- l’uomo si sarebbe quindi voltato incamminandosi verso un’altra sala del tempio. Le porte della stanza dove era stata lasciata Hana si sarebbero chiuse dietro il ninja, entrare sarebbe stato impossibile. Non gli restava che assecondare quella gente se voleva rivedere il sorriso della cieca.


    Il monaco in sommo silenzio avrebbe portato Shinichi all’interno di una grande sala, al suo centro una gigantesca bilancia dava sfoggia di se. Era davvero enorme e su ognuno dei suoi piatti potevano starci senza alcun problema almeno una decina di vacche. Forse Shinichi non lo sapeva ma quella non era una comune bilancia. Si narrava infatti che quella bilancia fosse stata costruita in tempi antichi da un potentissimo shinobi di cui si erano ormai perse le tracce da millenni e che questa fosse sempre in grado di dare il giusto peso alle cose -Questa che vedi.. giovane viandante.. è la bilancia del Giusto.. una reliquia del passato che noi Raksha veneriamo..- solo ora Shinichi avrebbe notato che l’uomo teneva tra le mani un sottilissimo capello rosso -..per noi l’equilibrio è tutto..- l’uomo aveva allungato la mano appoggiando il capello su uno dei piatti della bilancia. Incredibilmente il piatto cominciò ad abbassarsi portando in alto di conseguenza l’altro piatto. La differenza di livello tra i due era abissale, mentre quello con il capello toccava quasi il pavimento l’altro era salito fino all’altissima volta di roccia.


    -Dunque è questo il valore della vita di quella ragazza..- il monaco si era voltato verso Shinichi allungando la mano verso la bilancia -..la tua amica si salverà.. ma tutto questo avrà un prezzo giovane viandante.. cosa sei disposto a mettere tu.. sul piatto della bilancia per pagare il debito che tieni.. nei nostri confronti?!..- una dura scelta di profilava di fronte alla sua via [Paga Pegno][I Raksha salveranno Hana solo se tu sarai disposto a pagare il debito nei loro confronti. Una vita umana per qualcosa che abbia il suo stesso valore. Hai totale libertà di azione quindi inventati pure quello che vuoi poi decido io se mi piace o meno. Uhuhuhuh..].





    [...]





    Intanto Hoshikuzu Chikuma si era rimesso nuovamente in viaggio seguendo le tracce lasciate dall’amico. Dall’alto la sua visuale del panorama era assoluta e ben presto il Jonin si rese conto che Shinichi non poteva aver fatto altro che seguire il lungo Canyon che si stagliava di fronte a lui. Restando alto e ben al di sopra del suo limite il Chikuma avrebbe percorso la spaccatura nella roccia a gran velocità senza accorgersi della carovana sottostante. Quello che tuttavia vide in lontananza sarebbe stato un grande tempio scavato nella roccia, un luogo misterioso che non aveva mai visto prima -Oh?!.. un tempio.. chissà chi ci vive la dentro!..- una grande virata avrebbe fatto discendere il rosso fin di fronte al tempio. Qualcuno lo stava aspettando.


    -Yo!..- avrebbe detto il Jonin mentre alzava la mano in segno di salute -Yo!..- avrebbe risposto il monaco pelato che lo stava aspettando li fuori -Che posto è questo monaco?!..- -Questo è il tempio dei Raksha giovane uomo.. il luogo dell’equilibrio.. cosa ti porta qui da noi?!..- il rosso si sarebbe fatto avanti come se nulla fosse mentre si apriva una birra per dissetarsi -Waah!.. ci voleva.. ma semplice curiosità.. niente di che.. vuoi una birra?!..- il monaco avrebbe atteso qualche istante prima di parlare -Ma si.. perché no?!..- e si sarebbero fatti una bella bevuta insieme.


    Dopo qualche minuto di silenzio all’ombra del tempio i due avrebbero ripreso a conversare -Ti ringrazio giovane uomo.. il tuo gesto è stato molto apprezzato.. ora sono in debito con te.. lascia che io mi sdebiti.. cosa posso fare per te perché l’equilibrio sia nuovamente ristabilito?!..- il rosso lo avrebbe guardato con fare sospetto prima di finire l’ultimo sorso di birra -Equilibrio?!.. ehi amico stai sereno.. era solo una birra..- ma il monaco sembrava insistere -Ok ok.. vediamo un po’.. per caso hai visto un giovane ragazzo passare di qui..- il Chikuma avrebbe dato una descrizione piuttosto dettagliata di Shinichi prima di sentirsi rispondere -Oh lui.. si lui è qui!..- l’equilibrio ora, era stato ristabilito.
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    OT/ La bilancia del GIUSTO!!! :dappa:
     
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    Un sospiro di sollievo uscì dalle mie labbra quando vidi che una parete del canyon era stava scavata in modo innaturale:

    Yatta! Dev'essere l'ubicazione del tempio dei Raksha!

    Come al solito avevo ragione. Ne avevo sentito parlare durante il mio ultimo viaggio nell'Anauroch, mentre studiavo con i monaci del Nanto Seiken. Si diceva che i monaci Raksha venerassero l'equilibrio in tutte le sue forme. Alcune leggende narravano di un qualche antico artefatto che potesse stabilire il giusto valore per ogni cosa, ma si trattava più di storielle per educare i bambini. Ma, se fosse stato vero, cosa poteva ripagare la vita di Hana? Forse la sua stessa vita?

    Sicuramente non sacrificherò la mia vita per lei... senza offesa Hana, ma ho ancora troppo da fare e torti da vendicare per gettare la mia vita al vento. Senza contare che non è ancora morta... quindi forse...

    Iniziai a valutare numerose opzioni e non appena vidi il monaco mi fermai. Mi guardò con uno strano sguardo, come se mi stesse scrutando nel profondo. Che potesse indovinare il motivo per cui mi trovato li? Sicuramente. Come Detective ero sempre al corrente degli "indizi" che mi lasciavo dietro. Che potesse leggermi nel pensiero? Dubitavo, anche se esistevano arti ninja che lo consentivano. Ma non mi sembrava di essere intrappolato in un Genjutsu, senza contare che, a detta dei Gosei di Nanto, i monaci di Raksha non erano dei gran combattenti.

    ...ma hai tu modo.. di pagare la sua salvezza?

    Credo proprio di si. Scusa, potresti reggerla tu un attimo?

    Ehm... ok ma, poi dovrai...

    Certo certo, ti farò fare il giro del tempio a cavalluccio.



    Eseguii rapido dei sigilli: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora

    Kuchiyose no Jutsu! Dalle profondità di Tetsuno Haka, trova la strada che illumini il nostro futuro! Appari, gentile amico... Otekko!

    Dalla nube di fumo uscì il piccolo scorpione dal carapace di Pirite: Yai! Che cosa ti serve Shinichi-niichan? Otekko è al tuo servizio! disse il giovane artropode usando la chela destra per imitare un saluto militare.

    Ho bisogno che tu faccia presto. Segui questa strada. Troverai una carovana con una mia copia. Di alla copia di portare all'interno del tempio i cinque, capirà che cosa intendo.

    Eseguo, Shinichi-niichan! replicò l'esploratore iniziando a scavare nel terreno. Si muoveva infatti più silenziosamente e rapidamente nel sottosuolo che in superficie e le sue capacità di percezione gli avrebbero consentito di trovare più rapidamente la carovana in quel modo rispetto alla vista in un canyon così ristretto. Per lo scorpione quella messinscena militaresca era più un gioco, ma la serietà della mia richiesta era chiara e non avevo dubbi che l'avrebbe portata a termine con la massima rapidità ed efficienza.

    Avrei quindi ripreso Hana tra le mie braccia e, girandomi, mi sarei chinato sulle ginocchia.

    Forza

    Come scusa?

    Avevo detto che avrei portato l'equilibrio no? Forza sali che ti faccio fare un giro a cavalluccio.

    Ah. Beh, non posso certo negarmi ora... vero? replicò il monaco, forse leggermente imbarazzato da quella strana concatenazione di eventi.

    Dillo tu a me, siete voi quelli che vivono secondo la legge dell'equilibrio.


    In un certo senso questo loro parlare di equilibrio poteva paragonarsi ad una transazione economica, ad uno scambio di favori o ad una trattativa diplomatica. E dopo aver contrattato con Diogene Mikawa questi monaci del deserto me li sarei potuti pappare a colazione.

    Entrai infatti con la donna tra le braccia ed il monaco sulla schiena, ma grazie alla mia enorme forza di ninja non avrei avuto problemi. La pantomima durò solo per poco, dato che una volta entrati chiese di lasciarlo a terra dato che lo avevo portato per il tempo che lui aveva retto il dolce fardello della ragazza dai capelli rossi.


    Quel tempio era un luogo per certi aspetti idilliaco. Regnava una suprema pace e, se erano guaritori così abili (o meglio se l'origine della loro guarigione era dovuta ad una strana arte ninja) avevo già in mente un altra "paziente" da portare loro. Per lei si che avrei pagato volentieri un prezzo infinitamente alto.

    Purtroppo così non sembrava, dato che venni invitato semplicemente ad adagiare la ragazza su un letto mentre uno dei monaci si sarebbe occupato delle sue ferite.

    E' stata colpita da un dardo avvelenato. Ho dovuto aprire leggermente la ferita per poter estrarre il dardo senza causarle troppi danni. Su questo panno dovreste trovare delle tracce del veleno

    Dissi dando loro un pezzo del vestito che avevo usato per tamponare inizialmente la ferita intrisa di veleno.

    Lascia li la ragazza.. i miei fratelli si occuperanno delle sue cure.. noi Raksha siamo abili guaritori.. presto quella donna tornerà a camminare sulle sue gambe.. questa è una promessa

    Ricambiai lo strano inchino del monaco, prima di proseguire con la mia guida verso un salone centrale dove era situata una gigantesca bilancia.

    Questa che vedi.. giovane viandante.. è la bilancia del Giusto.. una reliquia del passato che noi Raksha veneriamo.

    Ne avevo sentito parlare... dunque esiste davvero.

    Osservai l'uomo posare un capello rosso, chiaramente preso dalla testa di Hana, e posarlo sulla bilancia. Immediatamente la bilancia iniziò a muoversi come se il capello pesasse una tonnellata.

    O è una bilancia molto sensibile, o non misura affatto il "peso". Che misuri "l'equilibrio"? Il "valore" delle cose? E' questo dunque il "valore" della vita di Hana?

    Dunque è questo il valore della vita di quella ragazza..

    Come immaginavo

    ..la tua amica si salverà.. ma tutto questo avrà un prezzo giovane viandante.. cosa sei disposto a mettere tu.. sul piatto della bilancia per pagare il debito che tieni.. nei nostri confronti?!..

    Ho un paio di idee. Ma dovrò l'attendere l'arrivo di un mio amico, per questo. Sei miei amici, per essere precisi.

    Il mio piano era chiaro: grazie ai cinque briganti, che avrei potuto convincere o costringere a salire sulla bilancia, avrei ripagato la vita di Hana o, quantomeno, bilanciato almeno in parte il "valore".

    Una vecchia massima diceva "Una vita per una vita" per cui dividendo per cinque o, nella peggiore delle ipotesi, per sei il valore della vita di Hana sarei riuscito a salvarla senza perdere troppo singolarmente (dopotutto non è un ninja abbia chissà che grande aspettativa di vita). Qualche benpensante potrebbe pensare che io fossi crudele, che non fosse giusto quello che stavo facendo ma, dopotutto, non stavo forse sacrificando dei briganti? Dei delinquenti? Dei criminali? Non erano forse stati loro a ferire mortalmente Hana? Allora dovevano essere loro a riequilibrare la bilancia.

    Una vita per una vita

    Forse i briganti avrebbero potuto rinunciare alla loro libertà, e scontare le loro pene come monaci di Raksha (sempre che i monaci li accettassero). Non sarebbe stata una brutta scelta, per dei rifiuti umani che si erano ridotti a rubare ed uccidere al soldo di Zunishi...

    [...nel frattempo, alla carovana...]


    La copia interruppe il percorso della carovana, diretta anch'essa al tempio dei Raksha, quando sentì degli strani rumori provenire dal suolo

    Ehi ma questi... si! E' il codice che stabilii con Otekko!

    Fece un paio di colpettii al suolo, per dire allo scorpione che si trovava li e che poteva uscire.

    Ah! Un mostro del deserto!

    Calmatevi. E' un mio amico.

    Avete degli strani amici, Shinichi-san

    Diciamo che è un amico di famiglia. Dev'essere stato mandato dall'originale Shinichi.

    Salve a tutti! Ciao Shin-nii

    Ti ha detto lui di fare questa battuta idiota?

    Ehm... si? Comunque Shinichi ha detto che dovresti portare al tempio "i cinque". Ha detto che tu avresti capito di che stava parlando

    I cinque briganti sbiancarono in volto. Che cosa potevano mai volere quel ninja pazzo ed i Raksha da loro? Non è che avessero comunque molta scelta. Se si fossero rifiutati quella "copia" li avrebbe fatti tutti a pezzi come i loro ex-compagni.

    Ci sono briganti tra qui ed il tempio?

    Non ho percepito nessuno

    Non credo che Zunishi ed i suoi possano in qualche modo volare... quindi...

    Io vi precederò al tempio con i nostri 5 nuovi amici, vuoi proseguite con la carovana verso il tempio. La strada è libera. Una volta terminati i nostri affari coi Raksha riprenderemo il viaggio, seppur con un po' di ritardo. E se si tratta di quello che ho in mente, voi 5 sarete liberi di andare terminare questa faccenda al tempio. Ora sbrigatevi o vi do in pasto agli avvoltoii.

    Senza farselo ripetere due volte i briganti e la copia di Shinichi, con Otekko sulla spalla destra, si sarebbero diretti verso il tempio dei Raksha a tutta velocità, guidati dalle precise indicazioni dello scorpione di pirite.

    Di un po' Shinichi2, ho sentito un buon odore provenire da quei carri... pensi che potrei mangiucchiare qualcosa dopo?

    Se salviamo sua figlia non credo che Ahmur avrà qualche problema a darti un po' di metallo da sgranocchiare

    Slurp! Non vedo l'ora. Sono proprio curioso di sentire che gusto avrà questo metallo di Ahmur. Chissà che nuovi sapori...



    CITAZIONE
    OT

    Data la successione temporale secondo me la copia, con scorpione e briganti al seguito, arriverà all'entrata del tempio dopo l'arrivo di Hoshi.

    In ogni caso decidi tu se arrivano mentre sei ancora fuori, dopo che sei entrato o prima che hoshi giunga al tempio e sentiti pure libero di descrivere il loro arrivo, in caso.
     
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    La copia di Shinichi sarebbe giunta al tempio con i cinque briganti, ma non avrebbe trovato il rosso ad aspettarli insieme al monaco. Il Chikuma infatti si era già spostato al suo arrivo seguendo il monaco che lo aveva accolto per un giro turistico del tempio. Quando il Raksha era venuto a conoscenza dell’identità del rosso questo si era subito premurato di invitarlo a mangiare qualcosa per discutere del tempio e di come il villaggio avrebbe potuto aiutarli a professare la loro fede. Insomma il monaco era in cerca di grana dato che il Chikuma rappresentava di fatto l’autorità del Villaggio di Suna e del Paese del Vento.


    Mentre Hoshi si annoiava a morte ascoltando le richieste del monaco i cinque erano giunti al tempio accompagnati dalla copia di Shinichi. Sarebbero stati accolti e accompagnati dove il sunese ed il monaco li stavano aspettando e cioè la stanza della bilancia dell’equilibrio -Mmh.. dunque è con le loro vite che intendi pagare giovane viandante?!..- il monaco aveva posto la domanda come se quella fosse la cosa più naturale del mondo. Scambiare la vita di una persona con quella di cinque sconosciuti. Era davvero disposto a questo Shinichi Kurogane, il suo cuore era davvero così disinteressato della vita umana da lasciare delle persone morire a quel modo -..voi.. salite sulla bilancia..- il monaco aveva fatto cenno con la mano mentre i poveri banditi non riuscivano a capire cosa stesse succedendo loro. Spaventati dalla presenza del Kurogane stavano ubbidendo senza fiatare -..eh.. s.. si .. si subito!!!..- la banda di beoti sarebbe così salita sopra la bilancia, sul piatto contrapposto a quello dove prima era stato appoggiato il capello di Hana. Incredibilmente il piatto non si mosse di un millimetro -Mmh.. sembra che non basti giovane viandante..- i banditi sopra la bilancia cominciavano ad agitarsi -..forse non è la loro vita quello che chiediamo.. da domani tutti voi sarete al nostro servizio.. vi unirete a noi Raksha e prenderete i voti..- tutti sul piatto sbiancarono crollando a terra mentre questo scendeva pareggiandosi con quello dalla parte opposta -..vedi viandante.. la morte.. non ha nessun valore in questo mondo.. chi è morto non può dare nulla di nuovo a questa realtà e pertanto per noi Raksha la morte non ha significato.. ciò che conta veramente è ciò che facciamo e siamo fin che viviamo.. ciò che noi possiamo dare alle persone che ci affiancano durante questa vita terrena!..- la filosofia dell’Equilibrio non prevedeva mai la morte per il semplice motivo che in essa risiedeva solo il nulla, e nessuno poteva ripagare qualcosa con il nulla.


    -L’equilibrio è stato ripristinato.. la tua amica starà presto meglio..- l’uomo avrebbe sorriso a Shinichi con calma e sincerità quando una voce conosciuta avrebbe interrotto i due -SHINICHI!!!- Hoshikuzu Chikuma era improvvisamente comparso nella stanza con aria stupita, il suo sguardo perplesso non durò per molto prendendo presto le sembianze di un uomo deciso a scoprire la verità. Shinichi e tutti i presenti l’avrebbero percepita, la pressione dell’aria contenuta in tutto il tempio era cambiata, all’improvviso si era fatta opprimente, quasi insostenibile. Sembrava quasi che una quiete carica di tensione si fosse improvvisamente riversata tra quelle mura -..finalmente ti ho trovato.. Shinichi Kurogane..- il rosso aveva fatto qualche passo all’interno della stanza puntando con decisione all’amico, i muscoli del Chikuma erano tesi e pronti a scattare in qualsiasi momento.

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    -Il consiglio degli anziani mi ha detto che eri scappato dal villaggio.. mi hanno ordinato di seguirti e occuparmi di te..-



    Il rosso sembrava davvero pronto a fare il meglio di se in quel momento. Shinichi era stato beccato dal Chikuma, la sua fuga era terminata e a trovarlo era stato proprio un suo caro amico. Ora non restava che al Kurogane dare delle spiegazioni o portare avanti ciò che aveva deciso di fare dopo la sua fuga dal villaggio.


    Hoshi
    Vitalità: 19.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 100/100
    Recupero Abilità: ///

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Difesa4: /// Azione 4: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Tecnica Bonus: ///
    Equipaggiamento consumato: ///


     
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    Possibilità di Redenzione

    Post Ottavo - The Darkness





    Mmh.. dunque è con le loro vite che intendi pagare giovane viandante?!

    Le loro vite sono mie, me le hanno affidate loro stessi in un certo senso. Senza contare che sono stati loro a causate la ferita alla giovane Hana. Il colpevole deve pagare per i suoi crimini. Occhio per Occhio, Dente per Dente. Chi ferisce deve ripagare la parte offesa con qualcosa del medesimo valore. Sono principi universali, presenti da millenni in ogni sistema giudiziario. E non è forse questo la legge? Un modo per ristabilire l'equilibrio a voi così caro?

    Avevo passato anni a studiare come funzionava la "legge" del mondo ninja e la "legge" del mio clan, i Kurogane di Suna. Ma mai come in quel momento ne percepivo l'utilità. Qualcuno che credeva agli dei o al destino avrebbe potuto dire che fosse per questo momento che avessi appreso quelle conoscenze. Ma io non credevo a queste sciocchezze. Tuttavia quello dell'equilibrio era un ideale che potevo apprezzare.

    Spinti dai monaci, e spaventati dall'istantanea e sicura morte che avrei loro donato se non avessero ascoltato i briganti salirono sul piatto, ma la bilancia non si mosse.

    Uhm, quindi non percepisce il numero di vite... forse il loro "valore"? La loro "potenzialità"?

    Mmh.. sembra che non basti giovane viandante..

    Stavo riflettendo su cosa non stesse andando e per quale motivo la bilancia non si fosse mossa, forse la sto vedendo dal punto di vista sbagliato. Forse non devono morire ma...

    .forse non è la loro vita quello che chiediamo.. da domani tutti voi sarete al nostro servizio.. vi unirete a noi Raksha e prenderete i voti..

    Già. Nuovi proseliti. Era un'eventualità a cui avevo pensato ma il monaco mi aveva preceduto. Che desiderasse anche lui dare una nuova possibilità a questi banditi?

    ..vedi viandante.. la morte.. non ha nessun valore in questo mondo.. chi è morto non può dare nulla di nuovo a questa realtà e pertanto per noi Raksha la morte non ha significato.. ciò che conta veramente è ciò che facciamo e siamo fin che viviamo.. ciò che noi possiamo dare alle persone che ci affiancano durante questa vita terrena!..

    Beh Monaco, i miei complimenti. Non sono in molti coloro che possono dire di aver superato Shinichi Kurogane, seppur in saggezza replicai chinandomi

    Mi sarei quindi rivolto ai banditi In quanto a voi... spero che saprete approfittare di questa occasione per una nuova vita. Non capita tutti i giorni

    SHINICHI!

    Hoshi? E che ci fa qua?

    Percepii subito che quella non era una visita di un amico, ma di un nemico. Sapevo che Hoshi era un avversario temibile e la mia unica possibilità risiedeva in un attacco a sorpresa, essendo lui superiore al mio livello. Ma forse non era necessario combattere. La copia svanì immediatamente, rivelandomi che Hoshi dovesse essere appena giunto al tempio, dopo di loro, e la distanza approssimativa della carovana dal tempio.

    Il consiglio degli anziani mi ha detto che eri scappato dal villaggio.. mi hanno ordinato di seguirti e occuparmi di te..

    Fammi indovinare. Nonostante sia stato un ordine del consiglio in realtà il tutto porta la firma di un Kurogane.

    Se per Suna infatti mi ero reso colpevole solo di reati contro la pubblica morale per il clan Kurogane avevo commesso dei crimini ben più profondi, il tutto legato a quel patto che avevo stretto tempo addietro con gli abitanti di Tetsuno Haka, uno dei segreti più profondi e vergognosi del clan che desideravano tenere celato il più a lungo possibile. E che ora rischiava di venire a galla. Già, tirare ad indovinare non era uno dei miei passatempo.

    Un tempo mi chiamavi amico, porterai quindi a termine l'incarico del consiglio senza farti qualche domanda? Senza chiederti... perché? Ti credevo meglio di così. Se proprio vuoi combattere tuttavia ti chiedo di farlo fuori da questo luogo. I monaci non hanno nulla a che vedere con tutto questo. Per non parlare della distruzione di questa reliqua. dissi, indicando la gigantesca bilancia.

    Se invece sei ancora la persona libera da tutto e tutti che eri un tempo ti chiedo solo di ascoltarmi, e poi mi rimetterò al tuo giudizio. O, se preferisci, possiamo chiedere ai monaci Raksha quale sia la soluzione più... equilibrata.

    Se Hoshi avesse voluto per forza combattere, ma avesse accettato di farlo fuori dal tempio Shinichi lo avrebbe accompagnato dicendo al Chikuma di precederlo Così puoi essere sicuro che non scapperò.

    Giunti all'esterno si sarebbe messo in posizione di guardia.

    A te la prima mossa, Hoshikuzu. Sii il galoppino dei Kurogane. la proverbiale freddezza degli occhi d'acciaio del Kurogane sarebbe penetrata in quelli del vecchio amico, facendogli ben comprendere che, se anche l'esito era abbastanza scontato, Shinichi non sarebbe caduto senza dar prova di se. Era un animale che combatteva spalle al muro, e forse per questo ancora più pericoloso del solito.

    [...]

    Se invece Hoshi avesse accettato di ascoltare Shinichi il Kurogane avrebbe tirato fuori un rotolo, dal quale richiamò tutta una serie di prove e documenti secondo lui collegate al "complotto" ai suoi danni. Non era molto, si trattava quasi solo di coincidenze, di notizie che soltanto un folle avrebbe potuto collegare ma, ricordando come le capacità deduttive di Shinichi li avevano portati a scoprire un grosso complotto e giro di contrabbando qualche mese addietro ad Okasada forse Hoshi avrebbe potuto cogliere come potesse esserci un fondo di verità in quello che Shinichi affermava.

    Se non sei ancora convinto... lascia che ci pensi un mio amico. Ti chiedo già scusa, adora parlare a vanvera ma basta saperlo indirizzare.

    Hoshi avrebbe riconosciuto, come ogni ninja, i sigilli della tecnica del richiamo. Che lui sapesse Shinichi non aveva mai stretto alcun contratto.

    Kuchiyose no Jutsu! Appari, Architetto!

    L'architetto era una gigantesca formica verde, grossa quanto un essere umano adulto. Il suo carapace rifletteva la luce, essendo composto di metallo.

    Mi avete convocato, Shinichi-sama?

    Esatto. Architetto ti presento Hoshikuzu Chikuma, grande amico del clan Kurogane e futuro Kazekage. O almeno queste sono le voci. Non ti preoccupare Hoshi. L'architetto non è un guerriero, più uno storico.

    Ehm ehm. Esatto. Io sono l'architetto del glorioso contratto degli abitanti della tomba di ferro e fedele servitore della regina Sanso ed alleato del clan Kurogane. E' un piacere fare la vostra conoscenza, Hoshikuzu-san.

    Il suo aspetto avrebbe potuto spaventare o shoccare Hoshi all'inizio, ma sarebbe stato ben chiaro che non rappresentava una minaccia.

    Vorrei che raccontassi al mio amico la storia di come voi artropodi vi siete stabiliti alla tomba di ferro. Ascolta bene Hoshi, che questa storia non è presente in nessuno degli annali del villaggio. O perlomeno nessuno che tu possa leggere al momento.

    Schiarendosi la voce l'Architetto avrebbe raccontato come, quando il terzo kazekage regnava su Sunagakure, le creature di metallo, gli Artropodi, si fossero risvegliati dal loro sonno attirati dal suo immenso potere. Dal cieco, dal mare e dal deserto immensi sciami di creature si stavano dirigendo verso il villaggio della sabbia attirati da quel richiamo magnetico. Percependo che si trattasse di una minaccia il Kazekage provò ad affrontarli ma non poteva nulla contro quelle creature che si nutrivano di metallo. Tutti i suoi jutsu magnetici, persino quelli più potenti, erano poco più che uno spuntino per lo sciame che diveniva sempre più forte. Erano creature semplicemente impossibili da vincere per lui. E nessun'altro avrebbe potuto affrontarle dati i loro numeri immensi. Tutto il paese del vento sarebbe stato privato di tutte le sue fonti di metallo, privandolo sia delle sue fonti di reddito e di scambio che dei mezzi per difendersi da un assalto da una nazione nemica.

    Dobbiamo ricordare che era il periodo in cui non era ancora stata istituita l'accademia ninja, pertanto la situazione socio-politica del continente era incredibilmente più instabile di oggi. Basti pensare che a quel tempo ad Iwagakure...

    Continua con la storia per favore

    Ah si, subito. Il terzo Kazekage, vedendo che non aveva alternative, decise di arrendersi allo sciame degli artropodi di ferro e di fare un patto con loro. Lui avrebbe trovato loro un luogo dove potevano cibarsi senza problemi e vivere in pace, ed in cambio loro non avrebbero più messo in pericolo il villaggio della sabbia. Ovviamente accettammo l'accordo, a condizione che il terzo Kazekage stringesse un patto con noi, un contratto, in modo da poterlo contattare se mai avessimo dovuto aver bisogno di lui o dei suoi discendenti.

    Grazie. Ora puoi andare. replicai, pareggiandolo.

    Ovviamente il Kazekage insabbiò tutto, non era il caso che si sapesse che esistevano delle creature dal potere simile, che avrebbero potuto distruggere lui ed ogni arma senza alcuna difficoltà. Ed in seguito il clan Kurogane decise che il fatto che il loro fondatore avesse stretto un contratto con queste creature fosse vergognoso, e decise di mascherare il tutto. Lo dico senza che sia l'architetto presente perché i poveri artropodi credono ancora che il clan sia loro alleato, e che diano valore alla loro amicizia. Ed invece quando avevano bisogno di aiuto decisero di mandare solo me in rappresentanza del clan a risolvere un problema di natura... epocale. Ovviamente sono riuscito a risolvere quella che era una vera e propria invasione ed in cambio gli artropodi hanno deciso di onorarmi della loro alleanza, il primo ninja dai tempi di Sandaime a stringere il contratto. Capisci ora perché il clan vuole "silenziarmi"? Ho commesso quello che per loro è un immenso crimine, mentre sono loro che non hanno mai onorato una sacra alleanza!

    Se Hoshi avesse ribattuto che Shinichi era comunque un onorato membro del clan, o che era comunque un potente membro dello stesso avrei aggiunto:

    Come, non lo sai? Non posso più sfruttare la satetsu. Per loro sono solo un inutile monco, un peso morto da eliminare. Non mi rimane più nessuno all'interno del clan... neppure Miyako. Non mi importa che decisione prenderai, volevo solo che tu sapessi tutta la verità prima di prendere una decisione. Almeno questo ti è dovuto. Prima però di portare a termine il tuo compito voglio chiederti un favore... personale. C'è un uomo, Zunishi, che risiede in un oasi qui vicino. Lui e i suoi uomini hanno schiavizzato molte persone, costringendole a lavorare in una miniera. Consentimi di liberarle, di avere un mio lascito prima di andarmene per sempre da questo mondo.



    CITAZIONE
    OT

    Allora, la risolviamo a botte come veri uomini, o parlandoci come veri uomini? :fgh:
     
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17 replies since 7/6/2016, 20:40   240 views
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