La Prima Scrematura

Aoi Vs Kato Yotsuki

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    La Prima Scrematura



    Link alle schede: Aoi / Kato Yotsuki

    Durata: Finché uno dei partecipanti non si arrende, o sviene. + 1 presentazione

    Arena e Meteo: Situata tra le varie Arene messe a disposizione dall'Accademia Ninja. Simile a quella dello scontro Chunin. 30X30 metri. Al centro della stessa e ai suoi bordi si presentano alcuni alberi, non più alti di cinque metri, e diverse formazioni rocciose, larghe e spesse due metri e alte circa un metro e mezzo. Meteo sereno, soleggiato.

    Regolamento: Principiante. No morte, no danni permanenti.





    La prima Scrematura


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    Ancora faticavo a crederci, a leggere quelle parole: ovvero quelle di presentarmi all'Arena dell'Accademia per disputare un incontro con un altro shinobi, uno specie di incontro di allenamento. Dal mio punto di vista, e sopratutto dal mio intuito, la situazione suonava molto di più come una sorta di selezione da parte dei piani dirigenti dell'Accademia stessa. Un modo molto semplice e diretto per capire di che pasta eravamo fatti. In sostanza l'intera faccenda suonava in maniera decisamente strana. -E tutto per una mia decisione- pensai tra me e me, nella fattispecie quella di mollare per sempre la mia vita di reietto, mercenario prezzolato da due soldi, e riaggregarmi a quelle che erano le mie nobili origini di Ninja di Oto. -Chissà cosa ne penserebbe mio padre- il mio vero padre sottolineiamo, del grattacapo in cui ero finito. Del resto era stato esiliato, per motivi a me ignoti, ma nonostante tutto... forse... forse ne sarebbe fiero.

    Il pensiero svanì in fretta, preoccupato come ero del presente. Parliamoci chiaro, non ero di certo angustiato per una lotta, avevo perso il conto delle volte che avevo versato sangue mio e degli altri, e di sporcarmi le mani di rosso. Ero preoccupato perché si trattava di qualcosa di ufficiale. Ed era una vera e propria novità. Dal trovarsi in uno stato di necessità, dove si richiedeva l'uso delle armi per la propria sopravvivenza, a dover dimostrare a qualcuno le mie capacità e fronteggiarlo apertamente in una lotta passava molta strada; ma con una vigorosa scrollata di capo scacciai anche quel pensiero. Non potevo di certo rifiutarmi davanti al mio futuro e allo stesso tempo avevo un impegno, affidato dall'Accademia, da portare a termine. Quindi con molta attenzione preparai il mio equipaggiamento e nel mentre una rapida occhiata scappò ai miei vecchi Tekken, graffiati e usurati in più parti ma pur sempre efficaci. Ad ogni tacca, impressa sul metallo, affiorava un ricordo.

    Una volta pronto, finalmente senza indugi, partii verso il luogo designato e in pochi giorni, da Oto, lo raggiunsi. Giunto all'Accademia mi avviai verso l'arena in questione e notai che il mio avversario, perché effettivamente era tale, doveva ancora presentarsi. Mi avvicinai allora al centro del luogo dello scontro, vicino ad un gruppo di alberi e attesi pazientamene, con le mani in tasca. Guardai i miei Tekken, ancora riposti nella sacca; sospirai - Che sia arrivato il momento di aggiungere un'altra tacca?-

    Da lì a poco l'avrei scoperto direttamente sulla mia pelle.
     
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