Il casinò

Free Waket-Hoshi-Historia

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  1. Waket
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    Giorno di ferie

    I - Serata al casinò



    Hebiko era piuttosto soddisfatta dei suoi primi giorni di lavoro. Nonostante Febh si stesse rivelando comunque difficile da gestire, era stato inaspettatamente semplice convincerlo a prenderla come segretaria e allieva. Non aveva ancora avuto modo di vedere appieno il suo potenziale da sensei, ma era anche vero che era al suo fianco solo da pochi giorni. Gli aveva permesso un’intera giornata di libertà, dovendo occuparsi della consegna di alcune missive al gate di Konoha. Approfittando della vicinanza, fece capolino ad Otafuku, concedendosi una giornata libera.

    Qualcuno dovrà pur pagarmi la mancia per questo lavoretto. Vediamo… Qual’è il posto migliore per prendere soldini facili?

    Mentre vagava tra una bancarella e l’altra di quel losco paese, una miriade di luci attirò la sua attenzione, allargandole le pupille.

    Un casinò! Cariiino.

    Con un ghigno soddisfatto si infilò dentro, girovagando per i tavoli. Si soffermò al bar dove ordinò un semplice drink, e durante l’attesa squadrò al meglio che poteva tutta la sala. I tavoli erano pieni di giocatori, chi più chi meno ubriaco, la sicurezza era probabilmente in incognito, poiché i buttafuori si contavano sulle dita di una mano.

    Dovrò essere cauta, sarà meglio trovarsi una preda semplice. ...Quel rosso là in fondo con la faccia da tonto, magari.

    Un uomo, di corporatura sufficientemente robusta, non indossava vesti particolarmente raffinate, ma pareva si stesse divertendo a spendere quelli che erano i suoi risparmi alla roulette.

    Non ti dispiacerà se con parte di quelli mi ci faccio lo stipendio, mh?

    Si avvicinò con cautela, fingendosi interessata al gioco. Passando dietro al rosso, fece scivolare la mano nelle larghe tasche dei pantaloni di lui, cercandovi il portafoglio. Se per caso si fosse accorto di qualcosa, avrebbe reagito con faccia sorpresa, alzando le mani davanti a sé.

    Ops! Scusi, qua c’è pieno di gente, devo averle preso contro!

    Se non si fosse accorto di nulla, gli avrebbe svuotato le tasche senza troppi complimenti, cercando qualsiasi cosa preziosa potesse possedere, pronta a rivenderla ad una delle bancarelle del posto. Non se ne sarebbe andata da lì senza un buon guadagno.
     
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