Splatter Games

Densen & Kuso

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    Madonna santa che permaloso




    Legenda
    Narrato Giocatore
    Parlato Kuso
    Pensato Kuso


    COME SAREBBE A DIRE CHE ME LA SOGNO VACCA DI MERDA? SARESTI SOLO FORTUNATA A PASSARE UNA NOTTE CON ME.

    Calmati! L'ha pensato non lo puoi sapere! Sono informazioni per il giocatore non per te.

    Sapere cosa? Ma che stai dicendo?

    Perfetto così.
    La vacca di merda, cioè volevo dire la maestra, si rivelò gentile, anche se so benissimo che non lo era ma non lo posso dire perché non ho le abilità per dedurlo ma prima o poi le avrò e allora porco Naruto vedrai se mi fai incazzare Yusnaan, e non fece pesare a Kuso il ritardo.

    Come se me ne sbattessi lo scroto.

    Susu non fare il rude con la vacca, CON LA MAESTRA, VOLEVO DIRE MAESTRA.
    Dicevo, non fare il rude che tra poco arriva un momento che stavi bramando da tempo.

    No, non ci credo....è quello che penso?

    Sì caro mio, una sfida di ballo.

    ahahahahah AHAHAHAHAHAHAHA MUHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAH.

    Mentre la maestra mostrava le pose di danza che gli studenti avrebbero dovuto eseguire una risata cominciò ad uscire dalla bocca di Kuso, prima sotto forma di un sussurro, poi sempre più forte, quasi a divenire un grido malefico, davvero pensava di poterlo mettere in difficoltà? Non si amava il cazzo tanto quanto lo amava lui senza essere degli esperti ballerini.
    Con un rapido movimento il ninja mascherato portò la mano destra sulla spalla sinistra e tirando si strappò di dosso la tuta che ricopriva il suo corpo rivelando un tutù rosso fiammante con i bordi pizzati, completamente trasparente.
    Sulla coscia destra era scotchato il pene, che nel tutù non entrava, e poi se non lo esce nelle giocate non è contento quindi che ci vuoi fare? Ho provato dirglielo ma niente, non c'ho nemmeno più voglia di litigare quindi vi prendete la vostra dose di michia e siamo tutti più contenti.

    Potrò non saperlo ancora fare sugli alberi, ma beccati sto Bolle.

    Senza esitare Kuso replicò l'arabesque che gli era stato mostrato con una perfezione che non sembrava umana, i muscoli erano contratti per mantenere la posizione corretta, dalla maschera non traspariva nessuna smorfia di sforzo , come se quella posizione fosse per lui la normalità.
    In silenzio e senza la minima difficoltà eseguì quindi anche le successive pose mantenendole per il tempo necessario.
    L'aspetto e l'impressione generale che Kuso dava alle persone avrebbe potuto molto probabilmente far sembrare impossibile l'estrema eleganza e grazia dei suoi movimenti, ma il motivo di tutto ciò era da ricercare nel suo misterioso passato, un'oscuro e mistico passato da gran ballerino, oltre a quello del maniaco ovviamente.
    Non furono necessari secondi tentativi per Kuso, le sue pose erano perfette, eleganti tanto quanto ( se non di più ) di quelle della

    VACCA

    DELLA MAESTRA!
    Una volta concluso quel banale riscaldamento Kuso si avvicinò lentamente alla maestra, serio come non lo era stato mai in quella mattinata.

    Mi permetta di mostrarle cosa è il vero ballo, signora "Maestra".

    E così ballò.
    Ballò di un ballo sconosciuto, meraviglioso, semplice eppure impossibile da replicare, un ballo che avrebbe commosso l'animo di un demone.
    Espressivo ed incantevole il corpo di Kuso sembrava raccontare una meravigliosa favola moderna, una sotira di odio ed amore, perché quello che stava eseguendo era l'unico e vero ballo.










    Ma... cosa?

    SHHHHHHHHHH!

    Ma che è sta roba? Questo è il posto dell'addestramento al chakra adesivo con Yusnaan.

    Già, volevo vedere fino a che punto sarebbe arrivato a leggero Hoshi prima di capire che c'era qualcosa che non andava.

    Uuuuu, gg wp mate.

    Grazie grazie, ora possiamo pure cominciare.
    In silenzio Kuso guardò il rituale di Fabio venire eseguito; la lama trafisse Mingo lasciandolo a rantolare in una pozza di sangue mentre la sua essenxza vitale veniva utilizzata dal suo amico paffutello per eseguire una tecnica dalle capacità quasi apocalittiche.

    Addio piccola stella, insegna agli angeli come venire buttati fuori da striscia per aver fatto servizi falsi.

    Impassibile Kuso guardò il rituale concludersi e Fabio dileguarsi tra i vicoli di quella specie di villaggio che ospitava di splatter games.

    O. Dio. Santo. Non ci posso proprio credere!

    Disse Kuso d'un tratto con voce stupita ma al contempo calma, come se il megatapiro che stava piovendo dal cielo non fosse problema suo.

    Cioè, ne ho visto di persone permalose eh, ma cristo santo se questi due sono esagerati. Cioè anni fa eravamo amici, poi una notte eravamo tutti insieme a fare un pigiama party ed io avevo freddo, quindi ho preso la coperta preferita di Fabio per coprirmi, da quel momento mi odiano come non mai, io proprio non ho parole! Beh certo, o è quello o il fatto che quella notte ho usato la mamma di Mingo per stuprare a morte quella di Fabio, il risultato è stato sorprendente, hai presente quando per il ringraziamento riempi il tacchino con un altro animale? Eh uguale! Ma no, penso sia per la coperta, ci teneva proprio, lo posso capire d'altro canto, aveva sopra Pingu. Ovviamente ho stuprato anche quella... Tuttavia! MI rendo conto che tu sia abbastanza nel panico adesso, ma devi stare tranquillo, siamo i protagonisti qui, e poi è pure una free autogestita, figurati se è un pericolo vero. Oddio, effettivamente sia io che te siamo abbastanza di fuori come i culi per poter sacrificare i nostri pg just for the lulz, mmmm, sisi, meglio darsi da fare allora. Però calma uguale, abbiamo cinque round, quindi sciallissima.

    Molto probabilmente niente di quello che aveva detto Kuso avrebbe avuto senso per Densen, d'altro canto non era una novità quindi magari nemmeno ci avrebbe fatto troppo caso. Probabilmente sarebbe stato più interessato all'arrivo improvviso e dal cielo del prigioniero nudo e gigantesco che avevano visto all'inizio dei giochi.

    Kuso Chaaaaaaaan <3

    Il bestione era atterrato proprio davanti a loro e stava chiamando Kuso con una voce decisamente non mascolina ed ammiccando un occhiolino.

    Kuso chan non temere! Non lascerò che quel bel culetto che ti ritrovi venga schiacciato sotto questa mastodontica schifezza!

    Senza dare neanche il tempo ai due shinobi di reagire il gigante schizzò verso il cielo con un poderoso ed inumano salto, distruggento la terra sotto di lui tanto che Kuso cadde persino a terra.
    Quasi come un proiettile l'enorme uomo nudo volava in alto verso la struttura che minacciava di uccidere tutti, il suo sorpo emanava energia ed era ricoperto da un densto strato di chakra rosa che pareva dargli l'aspetto di una stella cometa.

    Sembra un super sayan super Gay!

    Disse Kuso eccitato e rimettendosi in piedi.

    Vai vai! Credo in Te!

    Cominciò ad urlare Kuso incitando il potentissimo ninja che stava provando a salvarlo.

    VAIIIIII SE CREDI NEL TUO CUORE DI NINJA TROVERAI LA FORZ.... oh, è morto. Eh sì, si è spiaccicato su quella cosa come un moscerino sul parabrezza... eh va be, ci tocca risolverlo da noi sto problema. Peccato però, ci avevi creduto eh, cioè sembrava bello convinto.

    Con la massima calma Kuso cominciò quindi a camminare in una direzione diversa da quella in cui si era diretto Fabio.
    Se Densen gli avesse chiesto il perché Kuso avrebbe preso un paio di occhiali dal suo ani e se li sarebbe messi per poi spingerli verso la testa con il disto medio della mano destra in modo da sembrare assai intelligente.

    Quasi un genio.

    Ma noi non cerchiamo Fabio, piccolo Densen. Quel ciccione asmatico e ricco di sugna è bravo a nascondersi, non possiamo trovarlo cercandolo così a caso, se vogliamo lui dobbiamo prima trovare....

    Kuso si fece quindi serio e cupo.

    Le banane in pigiama... loro hanno l'abilità che ci serve. Tuttavia per trovarle c'è solo un modo, assai complesso, un rituale tramandato nella mia famiglia da generazioni.

    Kuso espulse tutta l'aria dai suoi polmoni prima di riempire la sua cassa toracica fino alla massima espansione fisiologicamente possibile.

    BANANEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE PORCACCIO IL CLERO DOVE CAZZO SIETEEEEEEEEEE? SONO SEXYKUSOOOOOOOOOOOOOOOO

    Urlò.
    Urlò, come un pazzo e con una potenza che diosanto nemmeno con un fottuto megafono davvero. Così, continuando ad urlare come un foraennato, Kuso cominciò a camminare per i vicoli di quella strana cittadine in cerca delle Banane, ma chi avrebbe risposto a quel suo richiamo?
    Lo scopriremo nella prossima puntata degli amici pornogay.
     
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17 replies since 18/6/2016, 18:05   358 views
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