Banditi di Oto

Missione D per Hebiko e Kato

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    .:Sedare i Tafferugli:.

    La convocazione arrivò sia per Hebiko che per Kato di primissimo mattino, e trovarono un Febh Yakushi nel suo ufficio, oltre la scrivania, a capo leggermente chino sopra le mani dalle dita congiunte e con l'aria molto, molto seria. Nella stanza non volava una mosca e lo stesso Amministratore non avrebbe risposto ad alcun saluto dei due studenti, attendendo che entrambi prendessero posto sulle sedie appositamente predisposte. A quel punto, e solo allora, Febh avrebbe cominciato a parlare. La missione che vi attende non è una passeggiata, ma servirà a mettere alla prova le vostre capacità. Come avrete già visto, due traditori di Oto stanno creando problemi nel piccolo villaggio di Anko, oltre i nostri confini, nel Paese delle Sorgenti Calde. Non ci sono guardie o ninja capaci di tenere testa a due otesi, anche se di bassissimo rango, quindi andrete voi a sistemare la questione. I due traditori si chiamano Kinmaru e Ginmaru. Il primo è genin, ma le sue doti fisiche sono scarse, forse persino inferiori a quelle di Hebiko. L'altro è il fratello minore, ancora studente e poco più che un principiante.

    Hanno la loro base nel municipio e hanno sottomesso la gente locale...un giovane contadino è scappato alla loro stretta per portare le notizie al primo avamposto otese che ha trovato. E' un problema di Oto, e Oto deve occuparsene. Potete uccidere o meno, a vostra discrezione. A quanto pare il contadino ha fornito dei dettagli aggiuntivi, ma sono andati misteriosamente perduti.
    In realtà li aveva sovrascritti ed in nessun modo era riuscito a recuperarli, suo malgrado. Ma abbiamo il fascicolo ninja di quei due prima che tradissero, due mesi fa. Sono bravini con le Hebiton, soprattutto il fratello maggiore, che sa anche costruire alcune trappole basilari, mentre il minore ha un pò di talento con le armi a laccio, quindi prestate attenzione quando li affrontate e cercate di tenerli separati, si stavano allenando per una qualche tecnica combinata di cui non ci è giunta notizia.
    Il viaggio durerà cinque ore, e sarete a destinazione verso mezzogiorno. Riposate e preparate un piano d'azione. Non c'è altro da dire. Andate. Parleremo in maniera più allegra e ci guarderemo negli occhi quando tornerete vincitori.


    In tutto quel tempo non aveva fatto un singolo movimento a parte respirare, e col capo chino a malapena si intuiva il movimento delle labbra, considerando anche la penombra della stanza con le finestre chiuse a bloccare le prime luci del mattino. Inoltre non li aveva mai guardati, nemmeno per un secondo...decisamente pareva una persona diversa dall'Amministratore che i due avevano conosciuto appena il giorno prima. Non avrebbe risposto ad alcuna domanda no si sarebbe mosso...ma se per caso uno dei due ragazzi si fosse alzato e seduto nuovamente la voce di Febh si sarebbe sentita nuovamente...dicendo le STESSE IDENTICHE PAROLE!
    A quel punto non ci sarebbe voluto molto per realizzare che, vista l'alzataccia, l'Amministratore aveva organizzato un piccolo registratore con interruttore nelle sedie dei due e che poi si era messo a dormire spudoratamente mentre loro si erano dovuti svegliare prima dell'alba!

    Ciò che gli accadde dopo è storia.

    [Villaggio di Anko - Periferia]

    Quale che fosse la giusta punizione inflitta al pigro Amministratore, i due studenti dovevano stabilire come muoversi, specialmente una volta che fossero giunti a destinazione. Al limitare della strada Ovest del villaggio di Anko sarebbe stato il momento di organizzare un piano d'azione.
    Il villaggio era estremamente semplice, tanto da non avere una mappa dettagliata e perdipiù i due ninja non avevano contatti tra i locali con cui confrontrsi...non che fossero richiesti: Ginmaru e Kinmaru non avevano guardie e vivevano nel municipio, al centro della cittadina. In totale c'erano forse trenta case, cui andavano aggiunti un piccolo tempio buddista, un emporio e una locanda. La gente aveva paura e a meno di impiegarci parecchie energie non sarebbero stati per nulla collaborativi, a meno di insistenze o stratagemmi da parte dei due studenti che, obbiettivamente, avevano campo libero.

    Dal dossier che era stato loro affidato avevano potuto ricostruire una mappa approssimativa del villaggio e delle sue poche case, e sarebbe bastato un rapido ma prudente sopralluogo per scoprire che il Municipio era fortificato alla buona, con alcuni cadaveri dei cittadini (alcune erano ragazze molto giovani, abbandonate con vestiti strappati) davanti alla porta dell'ingresso sud, come a voler ricordare agli abitanti che i due banditi ninja non erano là per scherzare.

     
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    Lavoro arretrato

    I - I due tirannii



    Puntuale, Vipera si presentò nell’ufficio alle 7 in punto, così come aveva dato appuntamento a Kato. Si, perché era stata lei a decidere l’orario, costringendo Febh all’alzataccia. Non trattenne un sussulto sorpreso quando lo vide alla scrivania, con fare serioso, provando quasi timore.

    Febh, già qui? Sai essere professionale quando vuoi.

    Le sfuggì un sorriso, che però parve ignorato dall’Amministratore. Non appena Kato li avesse raggiunti, sarebbe rimasta in piedi, insicura. Finse un colpo di tosse con la bocca, come a richiamare lo Yakushi, senza risultati. Avvicinandosi alla scrivania, lo avrebbe fissato per un po’, mentre si accomodava.

    Allora, questa miss…

    Non fece in tempo a finire la frase, non appena si sedette Febh iniziò a parlare, serissimo, informandoli su tutti i dettagli disponibili della missione. Ammutolita, rimase seduta, con braccia e gambe incrociate, ad ascoltare e memorizzare il discorso, senza perderne un dettaglio. Alla fine si voltò verso Kato, domandandogli di porgerle il foglio che gli aveva chiesto di custodire. Lo rilesse rapidamente, posandolo poi sulla scrivania, alzandosi per un istante poiché data la sua statura non arrivava bene a posarlo con cura. Non appena si sedette di nuovo, Febh ricominciò il discorso.

    ...Febh?

    Si voltò verso Kato, probabilmente confuso quanto lei, tornando poi a fissare lo Yakushi. Che non sembrava muoversi. Si alzò, girando attorno la scrivania e, dando un’occhiata da vicino, si accorse che il maledetto stava dormendo.

    Ah, è così? Non temere. Non mi sono dimenticata della tua pigrizia.

    Con calma, prese un grosso plico di fogli, posandolo con cura di fronte all’Amministratore, con tanto di penna delicatamente posata di fianco, pronta all’uso. Si portò al suo fianco, facendo cenno al ninja che la doveva accompagnare di non fiatare. Prese con delicatezza l’orecchio di Febh, prendendo aria per un attimo, se avesse avuto il sonno leggero probabilmente sarebbe stato leggermente disturbato dal piccolo soffio che le sfuggì. Tirando delicatamente l’orecchio verso l’alto, sfogò tutta l’aria che aveva accumulato in un grido:

    YAKUSHI!!!

    Una simpatica sveglia.
    Rintronato o meno, avrebbe tirato l’orecchio verso il basso, in modo da fargli poggiare la faccia sulla pila di fogli che si ritrovava davanti.

    Firmare e compilare. OGGI. Non dimenticarne nemmeno uno, e leggi ciò che c’è scritto prima di dare consenso o dissenso. Mi raccomando, alcuni di questi fogli vanno portati a Konoha, me ne occuperò una volta tornata dalla missione. Ti conviene aver finito il lavoro quando torno, e tieni in ordine l’ufficio. Hai fatto un buon lavoro ieri, dimostrami che sei in grado anche senza di me.

    Gli strizzò una guancia come avrebbe fatto una vecchia zia, sorridendogli con gentilezza. Kato poteva essere piuttosto confuso nel capire chi fosse a portare effettivamente avanti la baracca.

    Ti riporteremo le loro teste. A meno che non le vogliano gli abitanti come ricordo.

    Risparmiarli non era un’opzione per la Vipera. Se Kato ancora non si fosse alzato, gli avrebbe fatto cenno di seguirlo, preparandosi al viaggio.





    Hebiko, notevolmente più veloce di lui, avrebbe rallentato il passo in modo da non distaccarlo. Leggermente infastidita dalla lentezza, fece spallucce quando si rese conto che sarebbero arrivati al villaggio al calar della sera, un buon momento per agire.
    Arrivati nei paraggi, vipera si studiò la piccola mappa che gli era stata consegnata, ragionando sul dafarsi. Ancora fuori dal villaggio, parlò con Kato, facendolo sedere per permettergli di riprendere fiato.

    Dunque, è chiaro come dividere i bersagli: a me il maniaco, a te il fratello. La mia idea è molto semplice. Vuole donne? Si godrà l’ultima donna della sua vita. Tu invece dovrai occuparti di suo fratello. Il maggiore potrebbe aver costruito qualche trappola per suo fratello, non è saggio irrompere in casa loro. Dovresti trascinarlo fuori in qualche modo. Io, al contrario, lascerò che mi porti dentro come una delle sue vittime qualsiasi, magari ne tiene alcune imprigionate.

    Non trattenne un’espressione disgustata. Non aveva l’aria di chi aveva intenzione di risparmiare la vita di quel ragazzo.

    Non mi va di lasciarti completamente solo. Prima di agire sarà meglio rifocillarci, e cosa più importante prendere più informazioni possibili dagli abitanti. Siamo vicini alla locanda… Hmm.

    Si fece pensierosa, meditando osservando gli edifici segnati sulla mappa.

    C’è il rischio che frequentino anche loro la locanda. Passiamo dal retro, spiegheremo la situazione a chi ci lavora e chiederemo di non farci entrare nella sala principale. Se non troveremo informazioni, il luogo migliore in cui ripararci potrebbe essere il tempio, dubito che vi mettano piede spesso.

    Avrebbe atteso una qualsiasi risposta da Kato, ascoltando la sua strategia, prima di partire per la prima tappa, la locanda. Nonostante non ci fosse alcun tipo di guardia, la serpe preferì optare per un approccio stealth. Alla locanda, avrebbe bussato alla porta sul retro, per attirare l’attenzione del gestore. A bassa voce, avrebbe cercato di tranquillizzarlo con semplici frasi:

    Siamo ninja di Oto. Siamo qui per liberarvi dai due fratelli tiranni. Ma prima avremmo bisogno di informazioni.

    Se avesse accettato e li avessero accolti, avrebbe posto un paio di domande che l’avrebbero aiutata nel suo intento.

    Diteci tutto quello che sapete su quei due. Non tralasciate alcun dettaglio. Che succede alle donne che mandate da loro? C’è una sopravvissuta che possa parlarmene personalmente? Sappiamo che se la cavano con le trappole, qualcuno di voi ha idea di dove siano piazzate? Non so, li avete mai visti chini nello stesso posto per svariati minuti?

    Dopo ogni domanda avrebbe dato a lui o a loro il tempo di rispondere, lasciando poi che Kato risolvesse i suoi dubbi ponendo alcune domande, se avevano fortuna magari davanti ad un pasto caldo.
     
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    Mi presentai puntualissimo, di prima mattina, davanti all'ufficio dell'amministratore. Avvicinandomi al gabinetto notai la presenza di Hebiko e con un rapido cenno di mano la salutai. Non proferimmo parola, sapevamo del resto che lì a poco le cose si sarebbero fatte decisamente serie e prolungare l'attesa di sicuro non avrebbe aiutato. Entrammo e l'atmosfera che si respirava era decisamente inusuale per un tipo come me; un silenzio assoluto, una serietà di primo ordine. Mi trovavo del resto davanti ad una vera e propria gerarchia militare. Nel momento stesso in cui io e la mia nuova compagna, o meglio collega, ci sedemmo l'Amministratore prese a parlare. Seguii con la massima attenzione il suo discorso e cercai di memorizzarlo in ogni parte. Le informazioni che avevano ricevuto erano numerose e decisamente importanti e sicuramente ci sarebbe stato molto di cui discutere. Appena concluso il briefing da parte del Jonin Hebiko mi chiese di porgerle la carta ninja, che precedentemente mi aveva affidato e senza problemi la tirai fuori dalla sacca. Quando la ninja-segretaria dopo aver analizzato le informazioni in essa contenute ripose la carte sulla scrivania successe una cosa molto strana: nuovamente l'amministratore riprese con il discorso. Ci fu un rapido scambio di occhiate e quando Hebiko si avvicinò per indagare meglio compresi la gravità della situazione. Nuovamente mi trovavo nel posto sbagliato al momento sbagliato. Hebiko senza alcuna remore destò il ninja dal suo sonno e lo rimproverò in numerosi e variopinti modi. Da parte mia rimasi fermo immobile, l'unica mia speranza era quella di passare inosservato. Al termine di quello che oserei dire “siparietto burocratico” la mia nuova collega promise le teste di quei traditori. Non risposi. In quel caso il mio silenzio fu un assenso più che valido.

    Senza attendere un momento partimmo, con l'equipaggiamento al completo, alla volta di Anko; numerosi pensieri mi passavano per la testa e organizzarli non si stava rivelando per nulla semplice. In primo luogo quello che stava succedendo era qualcosa di assolutamente nuovo per me. Stavo partecipando alla mia prima missione ufficiale, e per quanto poteva suonare banale il discorso, l'intera faccenda aveva un che di straordinario. In secondo luogo il pensiero cadeva anche sull'obbiettivo della missione: la neutralizzazione di due traditori. Lavare i propri panni sporchi in sostanza. Il classico gioco di potere delle grandi organizzazioni, legali o meno. Sospirai. Di sicuro da lì a poco la situazione si sarebbe fatta alquanto burrascosa.

    Hebiko, come avevo già intuito il giorno precedente, si rivelò notevolmente più prestante e non ci volle molto per capire che rallentò per sostenere il mio ritmo e per tale motivo arrivammo verso il calare della sera. Poco prima della destinazione ci fermammo, sia per recuperare le forze perse nella marcia e sia per discutere il piano d'azione. Ascoltai Hebiko attentamente, sondando bene le sue parole. Era la prima volta che mi capitava di affrontare un missione con qualcuno e non ero per niente a mio agio. Ma sorvolai subito. L'importante era concentrarsi sull'ottenere il miglior risultato. Al termine della sua esposizione aspettai qualche secondo per formulare il pensiero correttamente e subito dopo presi a parlare, proponendo la mia idea: - Condivido in parte, Hebiko. Ma mi spiego meglio... Conoscendo questi luoghi e il tipo di gente che circola un buon modo per farsi scoprire e quello di arrivare al villaggio come dei stranieri; in ogni caso desteremmo una nutrita serie di sospetti, senza considerare che il locandiere stesso possa tradirci per il suo tornaconto. Poi è da considerare che questi deboli anime sono sotto l'influenza di una paura ben peggiore dei ninja traditori; ovvero quella paura di tradire la fiducia dei nunkenin stessi temendo una vendetta da questi ultimi. In sostanza secondo me dobbiamo infiltrarci, cercare di cogliere il maggior numero di informazioni e solo successivamente tentare qualche approccio e quindi rischiare. - presi nel frattempo la mappa fornita dal Jonin – Stando alle informazioni sappiamo che i due traditori escono dal municipio solo dal lato Est, e sappiamo inoltre che l'Emporio e la Locanda si trovano rispettivamente a Sud-Ovest e Sud-Est. Ad una prima occhiata il punto migliore dove infiltrasi è Nord Ovest, distanti quindi dagli eventuali tragitti Muncipio-Servizi. - presi il fiato – Detto questo ti spiego il piano: seguendo la linea della foresta ci avviciniamo alla zona Nord-Ovest del villaggio, prestando estrema attenzione ai nostri piedi per escludere, per quanto improbabile, la presenza di eventuali trappole, e al momento opportuno quando vedremo uno degli abitanti occuparsi di chiudere le finestre o le porte della sua abitazione ci avvicineremo, lo minacceremo di non gridare e di rientrare in casa; una volta all'interno, al sicuro, ci presenteremo nella maniera adeguata e faremo tutte le domande del caso. Insomma, raccoglieremo più informazioni possibili e fresche e solo allora elaboreremo un piano aggiornato. Anche se ho già in mente qualcosa a dire la verità...Che ne dici?- conclusi così il mio discorso. Rimasi in attesa, ero curioso di sentire la sua opinione.

    Se Hebiko avesse condiviso il suo punto di vista il piano d'azione era deciso e continuai con il discorso: - Perfetto allora, avviciniamoci di soppiatto alla parte Nord-Ovest del Villaggio fino ai bordi della foresta. Nel momento in cui vedremo l'occasione giusta ci muoveremo come stabilito. Il Jonin Yakushi ha fatto presente che è probabile che uno dei fratelli si diletti nelle trappole, per quello occhio agli ammassi di foglie eccessivi e isolati, a rami spezzati o in generale ad una boscaglia insolita...Profilo basso. Ok? - A quel punto ci saremmo mossi verso la destinazione, mantenendosi chini e muovendosi delicatamente tra i rami della foresta. Da parte mia ero fin troppo abituato, avevo passato l'intera adolescenza a scappare in quelle foreste. Forse Hebiko avrebbe riscontrato più difficoltà ma quella era sicuramente la strada migliore per non farsi notare. Una volta ai margini della foresta avremmo atteso il momento giusto, il quale per forza di cose doveva arrivare. Del resto fino a quel giorno non avevo ancora conosciuto un contadino che prima di coricarsi non chiudeva a chiave la propria casa.

    Se la previsione si fosse rivelata corretta e in lontananza avremmo osservato uno dei contadini operarsi nel chiudere o la stalla o le porte della propria casa in maniera silenziosa ci saremmo avvicinati e una volta giunti ad una distanza ravvicinata avrei eseguito un rapido scatto verso la persona, puntandoli al contempo un kunai alla gola con la destra e tappandoli la bocca con l'altra mano; avvicinandomi al suo orecchio avrei così proferito: - Non osare a gridare e ascoltami. Siamo tuoi amici e possiamo dimostrartelo però accompagnaci in casa, dopo ti spiegheremo tutto. - Con il cuore avrei sperato con il povero contadino avrebbe accettato senza remore, altrimenti in caso di insistenza con una forte gomitata sinistra avrei colpito la sua tempia cercando di farlo svenire. Guardando Hebiko avrei detto: - Non mi ha lasciato alternative purtroppo... Hebiko se entriamo e c'è qualcuno altro è meglio se te ne occupi te, non devono gridare.- A quel punto prendendolo sulle spalle sarei entrato in casa sua e lo avrei disteso sul primo mobile. Nel frattempo se era in presenza della moglie o di familiari mi sarei presentato: -Lo so che può sembrare strano ma siamo Ninja di Oto però prima di spiegarvi tutto aspettiamo che si svegli, nel frattempo manteniamo la calma.- conclusi riferendomi al tizio svenuto sul mobile, forse non sarebbe stato così semplice. Quindi al momento del risveglio o nel caso in cui il contadino non avrebbe opposto resistenza una volta in casa avrei preso a parlare: - Il mio nome è Kato Yotsuki e io e la mia collega siamo stati mandati da Oto a risolvere questo putiferio. Ora... Non voglio risultare brusco ma non mi diletterò in francesismi. Siamo qui per chiedervi numerose informazioni e a seconda delle vostre risposte riusciremo a risolvere nel modo più velocemente possibile o meno questa situazione. Ho lavorato in queste zone per anni e so perfettamente quanto testardi potete essere ma se fossi in voi guarderei fuori dalla finestra e mi chiederei per quanto ancora quei cadaveri violentati non vi turberanno nel sonno o se magari un giorno potreste essere voi... Lascio la parola alla mia collega. - Avrei atteso le sue domande e le eventuali risposte dei contadini e poi avrei aggiunto: - Che sappiate almeno uno dei ninja entra nella locanda oppure all'emporio? Ha qualche contatto all'interno? E' estremamente importante che mi diate una risposta precisa.- terminai il discorso speranzoso.

    Se la previsione non si fosse rivelata corretta allora saremmo andati noi a chiedere informazioni, in maniera più diretta. Guardando Hebiko avrei così proferito:- Proviamo a bussare ad una finestra e se aprono entriamo direttamente... Che dici? - Nel caso di una conferma avremmo agito proprio in quella maniera, avvicinandoci alla casa più isolata e posizionandoci sul retro e nel momento stesso in cui l'ignaro contadino avrebbe aperto la finestra o la porta mi sarei comportato analogamente alla situazione presentata in antecedenza.
     
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    Cambio di programmi

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    Vipera alzò un sopracciglio mentre ascoltava l’idea di Kato, mettendosi poi silenziosa a braccia conserte ascoltandolo. A fine discorso annuì, accettando la sua idea.

    Non avevo pensato all’eventualità del locandiere. Potrebbe essere quello il dettaglio mancante della lettera. Credo di averti sottovalutato.

    Acquattati, in attesa di assalire la prima “vittima” per potergli entrare in casa, Hebiko strinse il polso del ninja non appena lo vide afferrare un kunai, poco prima che saltasse addosso alla sua vittima.

    Non credo sarà in grado di difendersi, qualsiasi cosa farà. Non è necessario spaventarlo ulteriormente, limitati ad ammutolirlo.

    Poi Kato scattò, bloccando l’uomo. La kunoichi fissò intensamente il contadino, con le pupille completamente dilatate per via dell’oscurità, facendogli cenno con la mano di starsene muto ed aggiungendo qualche dettaglio omesso dal ragazzo.

    Siamo ninja di Oto, vi libereremo dai due tiranni entro domattina, ma ci serve la vostra collaborazione.

    Se tutto fosse andato come previsto, sarebbero finiti in casa sua. Hebiko, dalla finestra, fissò il municipio, notando un ammasso di corpi tutto attorno ad esso. Con una smorfia, domandò ai due abitanti:

    Sono tutte le loro vittime… Tzk. Non ne avranno altre, ve lo garantisco.

    La ragazza si fece silenziosa durante il discorso di Kato, riprendendo parola per porre le sue domande ai cittadini, restandosene a braccia incrociate in piedi di fronte a loro. Se non avessero parlato, non avrebbe usato violenza fisica, piuttosto psicologia.

    Se pensate che starvene muti o andare ad avvertirli del nostro arrivo possa garantirvi la sopravvivenza, vi sbagliate di grosso. L’unico modo che avete per tornare a vivere una vita normale è aiutarci ad ucciderli rispondendo alle nostre domande. Potrete chiudervi in casa una volta che ci farete uscire da qui, non abbiamo intenzione di permetter loro di mietere altre vittime.


    Edited by Waket - 30/6/2016, 23:57
     
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    .:Un Villaggio Sottomesso:.

    Il piano di Kaito si rivelò vincente e dopo appena un quarto d'ora di appostamento individuarono la preda perfetta in un contadino sulla trentina, un pò sovrappeso, che rientrava con un rastrello sulla schiena. Nessuna trappola in vista, e certamente quel tizio non aveva nulla, a parte la stazza, che potesse aiutarlo in un eventuale scontro...non che avesse il fegato di reagire a un coltello puntato alla gola con qualcosa che non fosse il puro panico!

    Ci volle qualche secondo perchè, ad occhi sgranati, si calmasse abbastanza da fare ciò che gli veniva chiesto, mentre con lo sguardo cercava disperatamente un appiglio o una via di fuga che, evidentemente, non sarebbero mai arrivati. Soprattutto quando incrociò i lineamente vagamente serpentini di Hebiko, quasi facendosela addosso. Non troppo tempo dopo erano nella casa del loro involontario aiutante, celibe e decisamente disordinato, a giudicare dallo stato dell'ambiente unico che faceva sia da salotto che da cucina. Lasciato libero dalla lama riuscì finalmente a vedere Kaito oltre alla ragazza, tenendosi una mano alla gola lì dove l'acciaio lo aveva sfiorato. Io...io non voglio guai. Hanno già preso mia sorella, vi prego! Dalla finestra dell'abitazione ad un solo si vedeva abbastanza bene il municipio che svettava sul piccolo centro abitato per altezza, ma la posizione non era l'ideale per un appostamento o per capire se e quando i due tiranni uscissero dalla loro tana.

    Mi chiamo Nouka. E siete solo due ragazzini, cosa pensate di fare contro quei due? E' impossibile. Hanno preso tutti i soldi, le provviste e le donne. Chiunque li contraddica finisce sventrato e lanciato dalle finestre del municipio. Se solo sospettassero che vi ho visto farei anche io quella fine. Il suo animo era stato plagiato dal terrore, rendendolo incapace persino di intravedere la speranza di una liberazione, e questo certo comprometteva la raccolta di informazioni. Loro comunque non vanno mai nella locanda o da altre parti. Vogliono il cibo caldo ai pasti sotto la finestra del secondo piano da cui escono, e ogni mattina fano il giro del villaggio per prendere qualcosa...o qualcuno. Si muovono sempre assieme tranne quando arriva il cibo, ed è il maggiore a prendere tutto con un suo serpente dal piano superiore, non scendono mai a terra separati. Se vogliono qualcosa di diverso lo prendono al giro mattutino o urlano dalla finestra, di solito per l'alcool...e se nessuno risponde loro si vendicano. Nouka cominciò a tremare ancora di più. Vi prego andatevene da qui.

    L'ora di pranzo era passata da poco e così la mattina. Se il municipio aveva tutti gli ingressi del piano terra sbarrati dovevano inventarsi una qualche strategia per attirare i fratelli allo scoperto o per metterli in trappola. A quanto sarebbero arrivati i due giovani studenti otesi?
     
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    Il piano fortunamente andò a buon termine e sia io che Hebiko riuscimmo a infiltrarci, senza dare nell'occhio e senza allarmi di alcun genere. Il contadino nonostante la stazza non fece problemi e così entrammo nella sua abitazione. Mi guardai subito attorno ma a parte un disordine piuttosto importante la casa, almeno ad una prima occhiata, sembrava sicura. Riponendo il kunai nella sacca mi avvicinai alla finestra, che dava sul municipio, appoggiandomi così vicino al muro. E mentre osservavo eventuali movimenti sulla strada ascoltai le parole del povero contadino. Sospirai al termine del suo discorso realizzando al contempo che la situazione si stava facendo estremamente complicata, per numerosi motivi. Con una scrollata di spalle mi staccai dalla parete e avvicinandomi ad Hebiko e Nouka proferii: - Mi dispiace Nouka, per tua sorella. Tutto questo è inaccettabile....- per un attimo il mio pensiero andò ai corpi, ormai putrescenti abbandonati, ai piedi del municipio – … ma proprio per questo non possiamo di certo mollare. Subire e non reagire è un comportamento da vigliacchi. Ho in mente qualcosa, però prima devo discuterne con la mia collega... nel frattempo se vuoi puoi continuare con i tuoi affari, però per nessuno motivo non uscire di casa e non fare mosse troppo avventate, al limite avvisaci in anticipo e resta sempre in vista. Ne va della tua vita... - un messaggio chiaro, una minaccia oserei dire; ma non c'erano alternative, la missione aveva la precedenza su tutto. E non scherzavo affatto su quell'ultimo punto: per quanto Nouka non avrebbe avuto motivo di comportarsi in maniera azzardata sarebbe bastata una sua mossa avventata per reagire di scatto e lanciarli tre kunai con la mano sinistra, in pieno petto a tentare una neutralizzazione, rapida ed efficace, tuttavia non mortale, nelle possibilità offerte dal lancio [ Slot Azione ].

    Al termine del mio discorso avrei invitato Hebiko ad avvinarsi verso un angolo della casa, distante dal contadino e tenendo gli occhi puntanti sul nostro sfortunato padrone di casa. Bisbigliando avrei iniziato così a parlare, cercando di farmi udire solo dalla mia collega: -Stando alle informazioni di Nouka, che non ho motivo di crederle inverosimili, questi due bastardi si sono organizzati bene. Si muovano solo in coppia, in poche occasioni, e il resto del tempo lo passano in quel maledetto municipio, trasformato in una sorta di rocca. Secondo me andare direttamente, per quanto in maniera furtiva direttamente da loro è un suicidio. Se uno dei due è così esperto in trappole sicuramente in quel municipio troveremo alcune delle sue creazioni e giocheremo in territorio tremendamente sfavorevole. L'idea base resta quella di dividerli, come hai ben detto te.- presi fiato - A questo punto vedo due possibilità. Anzi tre. La prima è quella di sfruttare Nouka. In pratica uno di noi due si trasforma nel contadino e l'altro in una femmina, una sorta di cugina. Andremmo così dal locandiere e chiederemo di alloggiare per la notte la cugina. La mattina seguente sperando nel giro mattutino dei ninja uno di noi due fingerà di offrire la cugina al posto della liberazione della sorella. Un gesto disperato e meschino, a insaputa della stessa fantomatica parente, ma proprio per quello plausibile. In questa maniera speriamo che mentre uno si occuperà della cugina l'altro rimarrà da solo e in qualche maniera riusciremmo così a dividerli e ad affrontarli. - rimasi in silenzio qualche secondo per permette ad Hebiko di analizzare l'alternativa – altrimenti possiamo usare un metodo più brutale. Loro escono insieme? Sfruttiamo la cosa. Mentre sono in giro per il villaggio entriamo nel municipio e appicchiamo fuoco all'edificio. Subito dopo scapperemo e loro senza casa e rifugio dovranno improvvisare e sarà proprio lì che commetteranno l'errore. La terza alternativa è la più aggressiva, aspettiamo fino a quando non usciranno allo scoperto e attacchiamo subito, dividendoli e impedendo loro di combinare qualche tecnica....- nuovamente presi fiato e così conclusi: -... queste sono le mie idee Hebiko. Però la tua opinione è fondamentale. Sono in attesa. -

    Terminai così il discorso, e mentre la mia collega elucubrava avrei sfruttato il momento e il silenzio per chiedere un altro paio di informazioni al contadino: - Hei Nouka, dimmi un paio di cose: come si chiama tua sorella? E quali sono i nomi delle figure centrali del paese? Non so, ad esempio il locandiere, il prete o il commerciante... ah giusto, poi sai chi dei due maledetti bastardi è quello che violenta e rapisce le ragazze?- Domande apparentemente slegate ma che nascondevano una trama che da lì a poco avrebbe sconvolto il povero Nouka, ne ero convinto.
     
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    Mia sorella si chiama Ouka...la hanno presa tre giorni fa...credo...credo che facciano a turno con le ragazze. Avrebbe poi spiegato che il capovillaggio era stato tra i primi ad essere uccisi dai banditi assieme ai pochi membri della guardia locale. Di persone importanti restavano Hou il locandiere, Shiba il monaco del tempio e Aiko, la commerciante dell'emporio. Non gli venivano in mente altre persone di rilievo, tra i sopravvissuti.
     
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    Imboscata

    III - L'attacco è la miglior difesa



    Hebiko rimase a braccia conserte mentre il contadino spiegava loro la situazione. Si limitò a commentare solamente quando si sentì sottovalutare dall’uomo, fissandolo con sguardo tagliente:

    Non siamo sprovveduti come crede. Si limiti a collaborare.

    Ci fu un dettaglio che la fece sobbalzare appena.

    Ci sono superstiti nella torre?

    C’era la possibilità che tutti i cadaveri che facevano da “muro” al di sotto del municipio fossero cittadini che li avevano contraddetti o donne che avevano tentato la fuga, perciò era molto probabile che vi fossero ancora civili intrappolati al suo interno.
    Il compare avvertì Nouka delle loro intenzioni, seppur non lasciandosi sfuggire una minaccia. La ragazza si fece sentire con voce decisa:

    Kato. Smettila. Non è lui il nostro bersaglio.

    Si voltò verso il contadino, ormai terrorizzato. Il suo volto inespressivo andava in contrasto con le sue parole, c’era solo da sperare in una reazione positiva da parte sua.

    Non si preoccupi Nouka. Riavrà sua sorella. Ci dia solo il tempo di agire, entro domani sarà tutto finito. Per nessuna ragione esca di casa, tantomeno racconti a qualcuno di noi due. Ci faremo vedere non appena avremmo svolto il nostro compito.

    Ascoltò le tattiche del ragazzo con attenzione, prendendosi qualche secondo buono per riflettere. Borbottando tra sé, scosse la testa, capendo quali fossero i rischi maggiori.

    Entrare di soppiatto nel municipio dovrebbe essere l’ultima opzione. Così come demolirlo: se è lì che sono prigioniere le donne superstiti non possiamo ucciderle solo per impedire ai due fratelli di rientrare in casa loro. Sospirò, arresa ...Resta un’unica opzione.

    Vipera rabbrividì. Sapeva che non sarebbe stato necessario permettere ai due di arrivare anche solo a sfiorarla, ma il pensiero la rendeva comunque nervosa.

    Tu prenderai le sembianze di Nouka. Io non avrò nemmeno bisogno di trasformarmi, inventa una buona scusa per giustificare la mia presenza al villaggio. Andrai tu ad avvertirli, mentre io aspetterò alla locanda, in una stanza. Non appena li avrai convinti ci sono due possibilità: se hanno intenzione di raggiungermi entrambi, bisogna trovare un modo per distrarre il minore, se fallisci raggiungimi nella stanza e cercherò io di separarli. Fidati di me.

    La determinazione del suo sguardo lasciava intendere che avesse qualcosa in mente, ma troppo azzardato per avere il coraggio di rivelare la sua strategia d’emergenza.

    Se dovesse raggiungermi solo il maggiore, fai abbassare la guardia al minore e colpiscilo a tradimento. Ma non c’è nemmeno bisogno che sia io a dirtelo, sembri uno in gamba. Dimostrami che non mi sbaglio.






    Se il suo compare avesse approvato la strategia, avrebbe indossato i guanti, che le lasciavano le dita libere, permettendole così di infilare il kakute sulla mano destra, usando poi la trasformazione semplicemente per cambiarsi i vestiti, rendendo la sua tenuta da ninja un bellissimo e delicato kimono, mimetizzando così il suo equipaggiamento, onde evitare che la scoprissero prima del tempo. Si prese la precauzione di cambiare anche gli occhi, rendendoli azzurrini, con una comune pupilla tonda. Se uno dei due avesse fatto un qualsiasi commento, avrebbe risposto con sincerità:

    Una volta li avevo così. Da quando ho iniziato a sfruttare il chakra invece mi sono diventati… Beh, come li avete visti prima. Credo che questi desteranno meno sospetto.

    Si sarebbe diretta alla locanda, per prenotare una stanza per la notte. Aveva intenzione di recitare anche con il locandiere, Kato le aveva dato modo di credere che potesse essere un loro alleato per farsi risparmiare la vita e magari la famiglia, perciò preferì evitare di rischiare di rovinare i loro piani. Inoltre, apparendo come sconosciuta, se non fosse stato un loro complice, c’era la possibilità che la avvertisse del pericolo.

    Salve. Vengo da fuori, avrei bisogno di una stanza per la notte. Tra non molto dovrebbe arrivare mio zio, potrebbe avvertirlo per cortesia?

    Si sforzò nell’usare un tono gentile ed accennare un piccolo sorriso, pregando che la cosa non dovesse durare molto. Se il locandiere l’avesse avvertita del pericolo di quella città, dimostrando di non essere un complice, il suo sorriso si sarebbe fatto davvero sincero, ed assottigliando gli occhi avrebbe messo le mani sul mazzetto di chiavi con serenità:

    Non si preoccupi. Sono sicura che le loro taglie basteranno a riparare i danni della locanda.

    Sarebbe poi andata nella camera al primo piano, sbirciando la situazione dalla finestrella che puntava verso il municipio, controllando a che punto fosse il suo collega. Si guardò attorno, controllando la stanza, riflettendo tra sé:

    Non ho nulla per creare una trappola… Che potrei fare con gli oggetti della stanza? ...Non credo di avere abbastanza tempo. In fondo questa imboscata dovrebbe essere di per sé una trappola sufficiente.


    Chakra: 29/30

    Slot tecnica base:
    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:Basso )


    Edited by Waket - 8/7/2016, 01:06
     
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    Il Fiore Lupo

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    Trappola alla Locanda



    In seguito alle parole di Nouka sul mio volto si dipinse un’espressione a dir poco disgustata. O meglio, le violenze e le angherie di quel genere erano l’amara quotidianità nel mondo sotterraneo e nei bassifondi del continente e le avevo viste per lungo tempo. Per diversi anni. Ma nonostante tutto non ero quel genere di persona, avevo svolto compiti e azioni ingrate ma mai fino a quel punto. Sul mio volto quindi si dipinse quell'espressione di una persona che ne era uscita e che di sicuro non voleva ritornarci. Quello che ora cercavo era una sfida, quel tipo di difficoltà che una volta superata avrebbe costruito e sedimentato la mia forza. E a questo punto uccidere quei due traditori e riportare un po' di umana convivenza in quel posto era la mia sfida più contingente.

    Da Hebiko fui ripreso per via della mia minaccia velata. Non risposi né accennai qualche strana espressione. Qualunque commento sarebbe stato oltremodo superfluo e dannoso. Mi limitai ad ascoltare, invero con molto interesse, il suo pensiero e questa volta sul mio volto comparve una linea di sorriso: concordavamo sulla stessa linea d’azione. Senza problemi accettai le indicazioni di Hebiko. Mi sarei trasformato in Nouka e avrei dato il via al nostro piano. Era arrivato il momento.

    Osservai con curiosità la trasformazione della mia compagna di Oto, in effetti i suoi occhi potevano creare qualche sorta di sospetto e quel cambiamento rappresentava senza dubbio una precauzione dovuta. Poco prima che Hebiko uscisse dalla casa in legno presi a parlare: - Ok, allora aspetterò qui una mezzoretta; poi ti raggiungerò alla Locanda. Scambierò giusto due parole con l’oste fingendomi malato alla gola, almeno da giustificare in parte il mio cambio di voce. Dopo di che salirò in camera. Lì aspetteremo la mattina, sperando che uno o entrambi i nunkenin sopraggiungano alla locanda. – Con quelle parole lascai al suo dovere la kunoichi. Nel frattempo in quella stanza rimanemmo io e Nouka, lo guardai intensamente, ripensando alla sgridata di prima di Hebiko: - Ascolta, come ben presto vedrai starò per metterti in mezzo all’intera storia ma ti prometto che salverò tua sorella. Però nel frattempo non dovrai commette nessuna azione stupida. Ora rimani qui in casa, e non uscire per nessun motivo finché non torneremo. Ne va della vita di tutti. – Conclusi la frase con un tono speranzoso, se non fosse stato per la paura di una eventuale ripercussione di Hebiko Nouka a quest’ora si sarebbe già trovato imbavagliato e stordito. Mentre aspettavo occupai il tempo mangiando e rifocillandomi, così da ristabilire le forze e una volta passata la mezzora mi trasformai in una esatta copia di Nouka. Oltre ai suoi abiti feci comparire una folta sciarpa posta intorno al collo, mi sarebbe servita come copertura da lì a poco. Chiusi la porta alle mie spalle e con fare tranquillo mi diressi verso la locanda, ora ero Nouka il contadino e da lì a poco l’intera faccenda si sarebbe fatta bollente.

    -Ciao Hou…- furono le mie parole di benvenuto all’oste, una volta entrato nella Locanda. Cercai di mantenere un tono di voce basso, rauco e coperto dalla sciarpa; dovevo essere perfetto nella recita: - Non mi avvicino perché sto malissimo per via di quel maledetto raffreddore… Comunque nonostante la tarda ora sono qui per chiederti una cosa… Sai se una ragazza giovane e piuttosto carina è arrivata stanotte? E’ mia nipote. – Una domanda retorica ma necessaria; aspettai ovviamente la sua risposta affermativa e al che mi avvicinai lasciando un piccolo gruzzo di monete: - Queste sono per l’alloggio mio e suo, dimmi pure in quale stanza riposa e se ti chiedi perché lei è qui è perché ci tiene a sua zia… – conclusi in maniera affretta e decisamente enigmatica. Una volta ricevute le indicazioni mi sarei diretto verso la camera e dopo aver bussato ed essermi presentato come Nouka, nel caso in cui Hebiko avrebbe chiesto chi bussava, chiusi la porta alle spalle. Ritornando alla forma originale proferii: - Per il momento è andato tutto bene. Ora non resta che aspettare quei due bastardi e farli cadere in trappola. Allora fra poche ore è mattina: potremmo dormire un paio di ore a testa mentre uno di noi fa la guardia alla strada che si vede da questa finestra e che fortunatamente dà sul municipio… che dici?- Attesi una sua risposta e mi sarei così comportato di seguito.

    La mattina seguente, poche ore dopo…



    Eravamo entrambi pronti e in attesa. Dalla finestra osservavamo eventuali movimenti, durante l’attesa guardai la mia compagna: - Mi raccomando; dovremmo essere veloci e letali… Meno rumore possibile. Ah direi di metterci d'accordo su alcuni eventuali segnali: se le cose vanno male inizierò a correre verso la stanza. Mi sentirai passare e mentre corro via inseguito busserò sulla porta una volta, quel gesto significa che da lì a qualche istante ti troverai davanti uno dei due ninja. Direi che è una occasione buona per coglierlo di sorpresa. Mentre se busso due volte significa che sono riuscito a divederli, altrimenti busserò tre volte e quindi ti ritroverai davanti entrambi. –

    Se in lontananza avremmo scorto i due nunkenin, o uno di loro, avvinarsi alla locanda avrei compreso che era arrivato il momento. Avrei fissato intensamente Hebiko e senza proferire parola mi sarei trasformato in Nouka. Scendendo le scale sarei così giunto al salone principale, mantenendomi vicino alle scale di ingresso e attendendo l’entrata dei due. Appena i due nunkenin si sarebbero accorti della mia presenza avrei abbassato il capo e avrei così detto, imitando un tono di voce spaventato e rotto da numerosi balbettii:- Nin…ja a-a-vrei una richiesta da farvi…. Ecco mia sorella so che in questo momento si trova sotto la vostra p-p-protezione… Niente…. Io ho davvero bisogno di mia sorella per c-c-continuare il lavoro nei campi e così ho una p-p-proposta… Ho chiamato, i-i-ignara del tutto, mia nipote qui alla locanda al piano di s-s-sopra e pensavo in uno s-s-scambio: mia nipote al posto di mia s-s-sorella Ouka. – attesi qualche secondo. Se la risposta fosse stata affermativa avrei continuato: - P-p-perfetto… quello che voglio dire è che nonostante la cosa che sto p-p-per fare vi chiedo un po' di c-c-comprensione. Vi chiedo che solo uno dei due mi segua di s-s-sopra… Insomma quello che voglio dire… non più di uno alla volta… e se volete portarla via vi prego fatemi parlare un’ultima volta!- Una richiesta meschina, terribilmente disperata, esattamente della stessa pasta di quei nunkenin e il modo migliore per dividerli, attirati dal demone della lussuria. – N-n-nel frattempo offrirò l’alcol migliore a q-q-quello che attende. Ho questi soldi per l’oste. - appoggiai così il rimanente della borsella sul banco. Nuovamente se fosse andato tutto come previsto allora avrei accompagnato il nunkenin verso il piano superiore e bussando due volte avrei aspettato Hebiko. Ora non restava che vedere come si sarebbe comportato il nostro nunkinen nei confronti della mia compagna.

    Nel caso in cui invece entrambi i nunkenin sarebbero saliti al piano di sopra mi sarei comportato alla stessa maniera, accompagnandoli avrei bussato tre volte davanti alla porta. E nel frattempo, mentre avrei atteso l’apertura della stessa, avrei cercato di posizionarmi con un fare del tutto normale alle loro spalle e se si fossore insospettiti avrei risposto di contropiede: - P-p-prima voi… prego!-

    Se invece i due non avrebbero accettato la proposta avrei tentato di chiudere la faccenda in maniera molto diplomatica: - C-c-capisco…. Allora scusatemi, torno dalla mia nipote- E nel caso in cui mi avessero seguito, chiaramente con l’intenzione di prendersi tutto il bottino senza dare nulla in cambio, sarei scatto al piano di sopra alla massima velocità possibile [ Slot Movimento Gratuito + Slot Azione n°1 ]. La copertura era saltata ma avevamo ancora una possibilità di coglierli di sorpresa! Salendo le scale avrei puntato subito verso la porta della camera di Hebiko e cogliendo la giusta tempistica avrei bussato una volta. Era il segnale d’allarme! Mi sarei fermato dopo alcuni metri dopo la camera, lungo il corridoio, e al contempo estraendo un kunai con la destra e il tekken con la sinistra posizionandomi in una guardia alta, con gli avambracci posti davanti al busto a mò di scudo. Speravo che Hebiko in qualche maniera riuscisse a dividerli magari aprendo di colpo la porta stessa e affrontandoli direttamente!

    Chakra Rimanente: 9 su 10 Bassi
     
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    È colpa tua. Ratty

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    .:Trappole Seducenti:.


    Casa di Nouka

    Al solo parlare delle violenze che la sua povera sorella stava subendo il contadino iniziò a tremare ancor più di quando era stato aggredito, sconvolto dalla crudeltà che aveva distrutto la sua vita e dalla sua stessa impotenza nel cambiare le cose. E la presenza di quei due ragazzi pur così sicuri di sè non bastava a liberare il suo animo da quel terribile artiglio di terrore che i due nukenin avevano esteso all'intera cittadina. Sentendo il piano dei due, poi, la sua agitazione era aumentata ancora. No, vi prego! Non mettetemi in mezzo o ci uccideranno, e uccideranno anche mia sorella! Finchè...finchè li accontenta almeno resta viva...e noi con lei. Almeno questo... Si inginocchio, nonostante la stazza nettamente superiore ai due era più che conscio di non poter competere sul piano fisico coi due ragazzi. Vi prego...non fatelo...vi prego. Ci voleva una forza incredibile, anche se guidata dalla paura, per spingere un uomo adulto ad inginocchiarsi e implorare, ma probabilmente l'animo del contadino era stato ormai spezzato più e più volte nel corso di quella dominazione e ormai quel gesto gli era quotidiano come il respirare.

    Alla fine lo lasciarono solo, forse con qualche parola di conforto, mentre Kato indossava i suoi abiti e prendeva il suo aspetto e Hebiko diventava una giovane ingenua e pronta ad essere catturata dai due lussuriosi traditori del Suono.

    Vi prego...lasciateci in pace... Furono le ultime parole di Nouka prima che la porta si chiudesse. Non restava nulla in lui se non la forza di supplicare. Gli avevano tolto tutto.

    La Locanda (notte)

    L'arrivo della ragazza fu accolto con uno strano sguardo da parte del Locandiere, che notandone l'avvenenza era stato palesemente colto da due desideri contrastanti: avvisare la fanciulla del pericolo e sfruttare la sua presenza per ingraziarsi gli aguzzini. Di base Hou non era un uomo cattivo, ma la disperazione spinge le persone a percorrere strade ed elaborare piani a cui non avrebbero mai nemmeno lontanamente pensato in condizioni normali. L'uomo sulla sessantinabartender_amon_saga_69744 aveva abiti abbastanza semplici, folti baffi e un viso tirato, e l'incertezza era evidente sul suo volto. Si, signorina. Si...la...la accompagno nella stanza, certo. Una volta davanti alla porta la sua lotta interiore si sarebbe infine cristallizzata in una decisione da codardo: non si schierò scegliendo un'inconcludente via di mezzo. Signorina...a volte in mattinata dei balordi vengono a...causare guai alle belle signorine come lei. Forse...ehm...forse potrebbe uscire molto presto, così forse riuscirà ad evitarli. Ecco.

    Non ottenne la rassicurazione di Hebiko, ma forse quella codardia placò almeno per un poco i suoi sensi di colpa...almeno fino all'arrivo di Kato, nei panni di Nouka. E' TUA NIPOTE? Nouka ma sei impazzito? Per cosa la hai fatta venire qui? E perchè vuoi un alloggio con lei...? Hai la tua casa e... Improvvisamente l'espressione e la voce appena un pò roca per gli anni di fumo si trasformarono, mentre il locandiere pareva aver realizzato qualcosa. Quando parlò, la sua voce era appena un sussurro, quello di chi parla con un assassino e in qualche modo ammira morbosamente il suo operato pur temendolo e odiandosi per la sua stessa perversione. Non è tua nipote, vero? E' una prostituta...o una che hai pagato per venire qui. Vuoi venderla a quei mostri? Scosse la testa. Sei pazzo...non puoi parlarci, si prenderanno la ragazza e non ti ridaranno tua sorella, è troppo tardi per lei! Stai solo condannando un'altra innocente...l'unica cosa da fare e piangere i nostri morti, anche se ancora vivi, e tenere la testa bassa sperando che quei due si stufino e se ne vadano. E' l'unica via. L'unica. Ma pur con quella ramanzina colma di disperata rassegnazione, il locandiere non fece nulla per impedire a "Nouka" di portare avanti il suo piano. Tieni la testa bassa e non farti notare: questo era tutto ciò che avevano appreso da quei giorni di terrore.

    La Locanda (mattina)

    Hou si faceva i fatti propri anche la mattina successiva mentre "Nouka" attendeva, paziente come un pescatore, che i due pesci abboccassero all'amo. Erano le otto e quaranta quando la porta della locanda venne spalancata con un calcio e una voce lurida d'alcool già di primo mattino insozzò la sala comune. HOU! Voglio una colazione e voglio sapere se abbiamo visitatori! Ecco, e magari anche qualcosa da bere, ci state dando solo brodaglia di seconda categoria ultimamente. Non vorrai farci arrabbiare? Gli fece eco una seconda voce più acuta, quasi uno squittìo lagnoso che non ispirava alcuna fiducia. Kinmaru e Ginmaru fecero il loro ingresso nella sala: il primo era un omone alto quasi due metri, con un coprifronte di Oto rigato alla cintura e una grossa spada al fianco. Il fratello era più mingherlino e con un'incipiente stempiatura...nel complesso sembravano due avanzi di galera e per qualche motivo avevano dei tatuaggi sul volto...forse intimidatori.


    Ignorate il mitra ^^"



    Oh, abbiamo anche il piccolo Nouka, qui. Lo sapeva tua madre che i kanji del tuo nome si leggono anche come Contadino? Ti ha segnato dalla nascita, pezzente! AHAHAHAHA Oh, sei sempre così acculturato, fratello! Sono il maggiore! All'avvicinarsi del "contadino" con fare così sottomesso sembrarono immensamente soddisfatti, con tanto di ghigno malefico dipinto sul volto. Uh? Ma perchè dici che abbiamo tua sorella? Lei sta con noi di sua libera iniziativa. Ci AMA. AHAHAHAHAH! Pensa che quando abbiamo finito con lei, ogni volta... E ci vuole parecchio tempo eh. ...ogni volta ci chiede di restare perchè ne vuole ancora...e allora noi la picchiamo finchè non sviene, solo così è soddisfatta quella cagna di tua sorella. AH!AH!AH!AH!AH!AH! E ora ci prendiamo anche la nipotina, così la famiglia è bella riunita.

    Poi il maggiore avrebbe afferrato "Nouka" per il bavero, sollevandolo senza sforzo e avvicinandolo alla bocca che puzzava di birra. Non dire cose sconce, razza di pezzente! Non siamo mica finocchi che scopano tutti assieme. Uno per volta. Come tra galantuomini, AHAHAHAHAHAHAH! Esatto! Lurido pezzente malato! Con uno spintone avrebbe lasciato andare il pingue contadino, gettandolo sulle scale e facendosi poi portare di sopra. Kinmaru sarebbe stato il primo, proprio come nei piani, mentre Hou cercava di essere inconsistente e trasparente come il vetro, e fingere di non vedere e sentire nulla.

    Salire le scale non fu difficile anche con il bestione che incalzava, e quando la porta si aprì il Nukenin fece scostare "Nouka", entrando. Oh-ho. Bella merce...ma spero possa sopportare il mio pitone senza spaccarsi in due...dopotutto anche Ginmaru deve divertirsi. Disse, volgare, mentre portava una mano al basso ventre e superava la soglia. Ciao bambina, sono qui per insegnarti un nuovo gioco..AH!AH!AH!AH! Non avevano che pochi istanti, perchè proprio in quel momento si udì un'esplosione non troppo distante! Uh? Qualche idiota deve aver provato a entrare nel municipio e ha fatto scattare una trappola. EHI, Kinmaru! Scendi che c'è di nuovo qualche furbetto! La voce di Ginmaru al piano di sotto li raggiunse senza troppi problemi: quei muri in legno erano sottili e un rumore di collutazione si sarebbe sentito senza alcun dubbio: dovevano inventarsi qualcosa o seguire la corrente?

    E chi diavolo aveva fatto scattare le trappole provando a entrare in municipio?
     
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    Nouka, Il Contadino.



    Le parole, le volgarità, le minacce di quei pezzenti rappresentavano oro per le mie orecchie. Tutto a riprova della loro comprovata stupidità e di conseguenza dalle loro breve permanenza in questo mondo. Avevo perso il conto delle volte che avevo pestato gentaglia del genere, e senza problemi tra l’altro. Portavano un coprifronte, portavano un simbolo e per questo dovevano rappresentare un ideale; sia chiaro non mi sarei di certo descritto come un esempio ma ero ben conscio della differenza e loro in questo momento stavano brutalmente disonorando quel pezzetto di metallo, tanto leggero quanto importante. La mia sentenza era già decisa: da lì a poco avrebbero assaggiato il dolce sapore del ferro sulle loro gole.

    Non reagii nemmeno ad una delle loro provocazioni, mi attenni al ruolo e con il capo basso accettai tutte le offese. Il fatto che destò preoccupazione fu la forza con cui il massiccio traditore mi alzò e mi spinse, ben superiore a quella che potevo esprimere. Dovevo in tutti modi lasciare quell’avversario a Hebiko, non sarei stato in grado di affrontarlo direttamente. Inoltre il mio pensiero si rivolse al Nouka vero, infatti sua sorella era ancora viva e questo di sicuro era notizia positiva; francamente non ci avrei mai scommesso. E mentre ascoltavo con le orecchie ben tese tutti i vaneggiamenti di quei poveri nunkenin attendendo il momento giusto o l’occasione perfetta per muovermi. Quando compresi che si sarebbero divisi per abusare del ninja di Oto a stento trattenni un accenno di sorriso, erano perfettamente caduti in trappola!

    Accompagni il primo nunkenin, che a esclusione non restava essere che Kinmaru, verso la camera di Hebiko. Secondo le informazioni di Febh, Kinmaru rappresentava sì un pericolo come genin ma non dal punto di vista fisico e questo mi sarebbe bastato per neutralizzarlo con un attacco a sorpresa, o almeno quello era il piano. Quando ci trovammo di fronte alla porta seguii il codice che ci avevamo imposto. Bussai due volte, tanto bastava per far capire ad Hebiko che da lì a qualche istante si sarebbe trovato di fronte ad uno dei due nunkenin. La fortuna mi sorrise nuovamente in quanto il bastardo mi spinse indietro dandomi così le spalle. Non volevo assolutamente niente di meglio. Quando ormai ero pronto a reagire a qualunque movimento successivo di Hebiko successe qualcosa di assolutamente imprevedibile. Tutti i presenti nella Locanda udirono distintamente un’esplosione proveniente dal Municipio! Qualcuno aveva tentato un ingresso! Una goccia di sudore calò dalla mia fronte, avevo solo qualche attimo per ragionare e agire di conseguenza. In primo luogo non potevano essere altri ninja. In quel momento l’unica speranza per quel villaggio eravamo io ed Hebiko, nessun altro. Poteva però essere qualche abitante, qualcuno che in un tentativo disperato ha colto il momento in cui il Municipio era vuoto per infiltrarsi. Mi colse un sussulto e sgranai gli occhi. Chi se non Nouka stesso?! Non poteva che essere lui, ci avrei scommesso i miei tekken! Probabilmente spinto dalla disperazione ha tentato una mossa suicida, salvare sua sorella e scappare per il semplice fatto che non si fidava del nostro risultato! Maledizione! Avrei dovuto seguire il mio istinto e bloccarlo in casa. Ma ora non avevo più tempo. Dal basso udii distintamente il fratello, dovevo muovermi! La mia reazione successiva fu dettata dalla logica. Non avrei avuto più nessuna occasione di trovarmi il nunkenin che mi dava le spalle e quindi decisi di dare il via alle danze.

    Non pronunciai una singola parola e mantenni la trasformazione, non volevo farmi scoprire o dare il secondo sufficiente a Kinmaru a reagire e voltarsi di scatto. Cogliendo esattamente l’attimo in cui mi trovavo davanti le spalle del genin avrei eseguito Note del Dolore contro di lui! [ Slot Tecnica Avanzato ] Avrei eseguito così un pugno, carico di chakra compresso, proprio al centro della sua schiena, mirando alla colonna vertebrale. Si sarebbe trattato di una sorta di jab diretto e parallelo al terreno. Un colpo assolutamente imprevisto per il genin concentrato come era a immaginarsi situazioni deplorevoli con la mia compagna di Oto. La mia speranza era quella di scaraventare in avanti il genin contro la figura di Hebiko e allo stesso tempo a causa della forza del chakra compresso lasciare in balia il genin all’offensiva della mia compagna. Una combinazione che, almeno in teoria, si sarebbe rilevata pericolosissima.

    Se Kinmaru fosse riuscito in qualche modo a scampare dalla tecnica mi sarei ritrovato in una situazione critica: un nemico più forte di me mi si parava davanti e di certo non sarebbe rimasto fermo a subire. L’unica cosa sensata che potevo fare era quello di minare le sue possibilità di movimento in maniera tale da renderlo un bersaglio più facile da colpire per Hebiko. Avrei così eseguito un calcio diretto, flettendo prima la coscia sinistra e poi la gamba e successivamente estendendo entrambe le parti verso i genitali di Kinmaru, la parte volare del piede sarebbe stato il punto di contatto [ Slot Azione n°1 ]. Se il colpo fosse andato a buon termine durante la fase di impatto avrei attivato il marchingegno elettrico nascosto nella scarpa [ Slot Azione n°2 ], la mia intenzione era semplice: elettrizzare per bene il suo così importante inguine! Con la differenza di qualche istante dall’attivazione del meccanismo avrei subito portato entrambe la braccia verso il mio sacco e avrei prima estratto con la sinistra un kunai e con la destra le mie biglie metalliche [ Slot Gratuito Istantaneo ]. Queste ultime le avrei lanciate verso le scale in maniera tale da rallentare, quasi sicuramente, il supporto di Kinmaru che da lì a poco sarebbe arrivato! [ Slot Azione n°3 ] Al termine mi sarei posto in una guarda difensiva, con gli avambracci posti davanti al torso a mò di scudo. Ogni secondo guadagnato per Hebiko rappresentava una chance in più per noi di concludere il tutto il più rapidamente possibile!

    Se invece Kinmaru fosse stato scaraventato all’interno della stanza di sicuro ero certo che da lì a poco il fratello sarebbe corso in suo soccorso, ma era proprio in quel momento che avrei lanciato il secondo amo! Mantenendo la trasformazione avrei subito chiuso la porta [ Slot Gratuito Lento ] e non mi sarei mosso, anzi avrei guardato verso la direzione delle scale. Se Ginmaru fosse salito e me lo sarei ritrovato dinnanzi avrei portato in avanti entrambe le braccia, quasi a mò di supplica, e avrei così proferito: - C-c-correte!!! S-s-suo fratello ha chiuso la porta e m-m-mi ha sbattuto fuori! Sento che sta s-s-succendo qualcosa! P-p-presto! – Una trappola, niente di più. Quello che mi aspettavo è quel povero pezzente ci cascasse in pieno, e non avevo motivo per dubitarne. Non sapeva quello che era successo e né tanto meno sapevo che ero stato io a dare origine a tutta questa confusione! Se Ginmaru fosse cascato nella trappola e quindi si sarebbe avvicinato alla porta per aprirla avrei atteso l’esatto momento in cui il nunkenin nell’azione di apertura mi avrebbe dato le spalle o voltato un fianco e repentino con il braccio destro avrei estratto un kunai dalla sacca [ Slot Gratuito Istantaneo ] mentre con il sinistro avrei tentato una presa, velocizzata dal chakra, cercando così di costringerli il collo, o la parte più vicina di corpo in alternativa, tra la mia mano sinistra [ Slot Azione n°1 ]. L’azione era improvvisa, inaspettata, sarei stato curioso di vedere la reazione di Ginmaru difronte alla mia offesa.

    Se la presa fosse andata a buon termine l’avrei mantenuta [ Slot Azione n°2 ], ora l’intenzione era quello di strangolarlo con la forza della mia mano e del chakra. Allo stesso tempo mentre la mia mano sinistra stritolava la gola, o un altra parte, avrei eseguito un attacco con il kunai. Un affondo diretto dal mio fianco destro verso il fianco o schiena di Ginmaru [ Slot Azione n°3 ]. E a seconda del fianco esposto avrei cercato di colpire approssimativamente a livello del fegato o milza, o nel caso della schiena proprio la colonna stessa. Al termine del colpo avrei riportato il kunai in posizione difensiva, davanti a me. Semplicemente volevo ucciderlo il più in fretta possibile, i due fratelli non dovevano ricongiugersi.

    Se la presa invece non fosse riuscita avrei tentato in ogni caso l’affondo descritto in precedenza [ Slot Azione n°2 ] e allo stesso tempo avrei mosso velocemente il braccio sinistro verso il sacco per recuperare così il mio Tekken e una volta indossato avrei caricato entrambe le braccia indietro aiutato dalla spinta delle spalle e muscoli dorsali ed avrei eseguito un attacco doppio, potenziato dal chakra [ Slot Azione n° 3 ]. Avrei scaricato la forza di entrambe le braccia, tramite un movimento parallelo, sincrono e diretto, sempre a mò di jab; l’obbiettivo sarebbe stato il centro del petto del ninja avversario verso il sterno con l’intenzione di sfondarlo o in alternativa sempre il centro della schiena, puntando alla colonna vertebrale. Sapevo benissimo che si sarebbe trattato di un attacco concettualmente lento e prevedibile ma la sua pericolosità stava nella potenza dello stesso, da una parte un colpo contundente e dall’altra un affondo. Di sicuro Ginmaru non avrebbe potuto ignorarlo.

    Se infine Ginmaru sarebbe riuscito a odorare il profumo della trappola anticipando così i miei movimenti successivi, e quindi mantenere una distanza da me, avrei compreso che il travestimento era andato in fumo; ora l'unica mia alternativa era sperare in Hebiko! L'unica possibilità in mano mia era rallentare Ginmaru il tempo necessario alla mia compagna di sbarazzarsi del suo avversario. Per questo motivo avrei seguito una tattica di contenimento. Lesto avrei preso dalla sacca tre kunai con la destra [ Slot Gratuito Istantaneo ] e gli avrei scaraventati contro Ginmaru. Più precisamente avrei lanciato i kunai seguendo una linea diagonale del suo busto. Il primo lo avrei mirato verso l’anca sinistra, il secondo verso il centro del petto e il terzo verso la spalla destra [ Slot Azione n°1 ]. Di sicuro schivare quei colpi in un corridoio così stretto non si sarebbe rivelato alquanto facile. Durante il percorso dei kunai avrei nuovamente portato entrambe le mani nel sacco recuperando con le biglie con la destra e uno dei due tekken con la sinistra. Avrei così lanciato le biglie a metà strada tra me e Ginmaru, con il tentativo di rendere difficoltosa una sua eventuale carica [ Slot Azione n°2 ]. Poi avrei estratto nuovamente un kunai con la destra appena liberata [ Slot Gratuito Istantaneo ] e mi sarei posizionato in guardia, braccia alte a protezione del busto. Se il ninja avversario avrebbe tentato di avvicinarsi a distanza corpo a corpo avrei eseguito un attacco, un affondo diretto a livello della sua gola con il kunai, potenziando l’intera azione con il chakra [ Slot Azione n°3 ]. Al termine del movimento avrei riportato il braccio in posizione di guardia.

    Chakra di Partenza: 9 su 10 Bassi
    Vitalità di Partenza: 8 su 8 Leggere.

    Note: Vista la quantità di ipotetiche inserite ho preferito evitare di inserire una tabella riassuntiva con il timore di creare l'esatto contrario, cioè una gran confusione. A seconda della eventualità scelta nel prossimo turno inserirò tutti i dati più precisamente.
     
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    Pitone VS Vipera

    IV - Scontro fatale



    Kato la raggiunse alla locanda senza problemi, proponendo di riposare un paio d’ore a testa. La ragazza annuì, sciogliendo la trasformazione e accettando la proposta.

    D’accordo. Fai tu il primo turno per cortesia, svegliami tra un paio d’ore per il cambio.

    La mattinata arrivò svelta, Vipera stava già tenendo d’occhio il municipio insieme al ragazzo quando notò le due figure che vi uscirono, venendo verso il locale. Si accordarono per dei semplici codici, in modo da permetterle di capire chi si sarebbe trovata di fronte. Annuì, trasformandosi nuovamente come la sera prima e attendendo paziente l’arrivo della sua preda, semi-sdraiata sul letto, cercando di apparire più naturale possibile, come se si fosse svegliata da poco.
    I muri, estremamente sottili, della locanda le permisero di sentire praticamente tutto il discorso.
    Quello dalla voce grossa era sicuramente il capo dei due, decisamente più autoritario; la teoria si rivelò corretta quando sentì che solo uno dei due sarebbe salito, vedendo il tizio più grosso spalancare la porta. Con un leggero sussulto, si alzò in piedi con grazia, fissando con stupore l’”inatteso” ospite.

    Oh, non si preoccupi, sopporto un sacco di cose.
    Come il dover attendere il momento giusto per tagliarti la gola.

    Un’esplosione colse tutti di sorpresa: la vocetta acuta diede la colpa ad una delle trappole che si era attivata. Vipera ebbe un brivido lungo la schiena.

    Nouka, se è colpa tua giuro che te ne pentirai!

    Bastò un rapidissimo scambio di sguardi tra i due complici per capire che quello era il momento di agire. Mentre Hebiko preparava un paio di sigilli, Kato usò una tecnica per sparargli letteralmente addosso il suo avversario.
    Se fosse riuscito a colpirlo con efficacia e spararglielo contro, la ragazza si sarebbe sorpresa per un secondo, non aspettandosi che glielo “lanciasse” addosso in quella maniera, ma aveva riflessi sufficienti a reagire di conseguenza: avrebbe preso la testa dell’uomo con forza, sparandogli l’elettricità accumulata addosso, probabilmente stordendolo. Senza dargli tempo di riprendersi, con la testa ancora tra le sue mani, sciolse la trasformazione, prendendo il suo fidato kaiken e conficcandolo con violenza in mezzo alla fronte del nukenin, assicurandosi che penetrasse fino in fondo, uccidendolo quasi all’istante. Se tutto fosse andato come sperava, gli avrebbe sussurrato un’ultima frase nell’orecchio prima di vederlo spirare:

    A quanto pare tu non sei stato in grado di sopportare la Vipera…

    Avrebbe lasciato andare il cadavere a terra, estraendo prima il suo prezioso coltello e rimettendolo a posto. Si avvicinò di corsa alle scale, controllando rapidamente la situazione. Se l’altro bandito, ancora vivo, si fosse trovato in traiettoria, avrebbe scagliato due kunai in aiuto al suo compagno, mirando alle gambe dell’avversario, puntando ad azzopparlo.

    Se Ginmaru avesse schivato la sua tecnica elettrica, Hebiko, dopo gli eventuali attacchi di Kato se ci fossero stati, avrebbe tentato di farlo cadere con un calcio dato a mezzaluna all’altezza delle ginocchia dell’energumeno, cercando di fargli perdere l’equilibrio. Senza perdere tempo, avrebbe estratto il kaiken, cercando, con un colpo a mezzaluna quasi orizzontale, di tagliargli la gola di netto. Se ciò non fosse bastato a renderlo innocuo, lo avrebbe attaccato con un secondo fendente dall'alto al basso, cercando di tranciargli di netto i legamenti sotto al ginocchio destro.

    Se fosse sopravvissuto, si sarebbe preparata ad un eventuale contrattacco, in caso contrario avrebbe osservato la situazione di Kato, preparandosi ad aiutarlo.


    Chakra: 26/30
    Fuori round: Trasformazione (-1 chakra)

    Slot tecnica: Palmo elettrostatico (-2 chakra)
    Slot azione IA: affondo fronte
    Slot azione IIA: spostamento
    Slot azione IIIA: lancio kunai

    Slot azione IB: calcio
    Slot azione IIB: taglio gola + impasto 1/2 basso (+2 vel)
    Slot azione IIIB: taglio ginocchio + impasto 1/2 basso (+2 vel)
     
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    È colpa tua. Ratty

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    .:Strategie Ineccepibili e Poteri Misteriosi:.

    Oh, guarda te se qualche idiota mi deve rovinare il divertimento... Fu il commento deluso di Kinmaru all'avviso del fratello...anche se sfrotunatamente il caos improvviso e imprevisto scatenato dai due ninja lo colse completamente alla sprovvista. Sto scenden..EEEHI! L'urlo non ci voleva, ma certamente la potente spinta di Kato aveva lasciato qualche dannoFerita Leggera nonostante la netta inferiorità fisica e, soprattutto, aveva avvicinato il bestione a Hebiko, che invece aveva capacità più che sufficienti per tenergli testa e colpire là dove poteva far veramente male. Impossibile bloccare la stretta elettrica al cranio per un ninja di scarsa esperienza che aveva appena subito una botta di quel genere. GINMA... Iniziò a urlare, chiamando il fratello, ma la scarica improvvisa gli fece ribaltare gli occhi, lasciandolo storditoScoordinato: Le tecniche eseguite dal personaggio causano sempre AdO. quel tanto che bastava per permettere alla Kunoichi di recuperare il suo Kaiken.

    La lama stava per affondare quando il tatuaggio sul volto del ninja improvvisamente si accese di una luce rossastra estendendosi rapidamente al volto e al collo come se producesse delle macchie dotate di vita propria. Hebiko avrebbe scoperto che piantare la lama sarebbe stato assai più difficoltosoResistenza Verde +2 tacche

    Primo Stadio
    Arte: L'utilizzatore può attivare il sigillo maledetto, ricoprendo solo la parte del corpo dove applicato: ottiene +2 tacche in Resistenza.
    (Mantenimento: ½ Basso)
    [Da genin in su]
    , al punto da non riuscire a trapassare l'osso, lasciando il suo avversario vivo, per quanto debilitato, e pronto a gridare la sua furia. RRRAAAAAAHHHH!!! Mirare alla testa, dove l'osso è resistente non era stato saggio, e quel bizzarro potere che sembrava essersi attivato anche se Kinmaru era stordito certo aveva complicato le cose...avesse mirato al collo o agli occhi non avrebbe avuto alcun problema a sbarazzarsi del nemico. CREPA CAGNA! Il dolore aveva aiutato il traditore a riaversi almeno un poco, e senza star troppo a pensare aveva reso la sua pelle incredibilmente più resistenteFerita 1/2 Leggera

    Pelle di Serpente
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può ricoprire il proprio corpo di uno strato squamoso. La potenza offensive e difensiva delle zone ricoperte sono incrementate di 15, la durezza è pari a 3; i danni a mani nude saranno considerati da taglio anziché contusione. Le squame possono rimanere attive per massimo 2 round.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]
    rendendo vano ogni tentativo di piantare l'arma ancora più a fondo e attaccando poi di rimando con la mano a taglio che avrebbe cercato di trapassare il volto della segretaria, per poi provare a colpirle l'addome con lo stesso identico metodo, e per finire cercare di strapparsi il Kaiken dalla fronte, se fosse stato ancora là, o in alternativa, sempre gridando come un folle, cercare di sferrarle un violento manrovescio tagliente al volto [3 Slot Azione]Velocità Verde +1 e Forza Verde +2
    Potenza 25 (tagliente)
    . Considerando che era alto un metro e ottanta buono e che aveva una portata sicuramente superiore a quella della ragazza, restare in corpo a corpo anche a parità di forza fisica poteva essere molto pericoloso.

    Fuori non andava molto meglio, perchè come prevedibile Ginmaru era accorso sentendo le urla e lo scontro, e non sembrava affatto interessato a perdere tempo con il finto Nouka, che era uscito dalla stanza subito dopo aver sferrato il suo attacco con successo, chiudendosi la porta alle spalle. Il ninja traditore pelato aveva salito gli scalini con una velocità notevole, forse appena superiore a quella dello studente otese. Fuori dai piedi, Pezzente! Visto il trambusto non sembrava voler perdere troppo tempo con il contadino e si diresse subito alla porta, se per caso il pingue alias di Kato fosse stato in mezzo lo avrebbe probabilmente attaccato senza problemi, ma fortunatamente il ninja si era tenuto abbastanza distante e servile da far cascare in pieno il suo nemico nella sua trappola. Kinmaru! Cosa sta...? Gli si mozzò il fiato quando la mano del contadino gli si serrò davanti alla bocca e al collo. MMHFF!! Ci fu il rapido balenare di un kunai, e poi una grande quantità di sangue venne versata sul pavimento di quella locanda.

    Sfortunatamente per Kato, non era sangue umano.

    All'ultimo istante Ginmaru era ricorso alla tecnica insegnatagli dal fratello, una delle Hebiton più basilari di Oto, con cui aveva convertito il proprio chakra in un lungo serpente
    Stretta della Serpe
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può evocare dal proprio corpo dei serpenti. La lunghezza massima è pari a 6 metri; ha statistiche parienergia l'utilizzatore, con Forza incrementata di 3 tacche; ogni serpe ha 2 leggere di vitalità. Il morso ha una potenza pari a 20, lo stritolamento una potenza pari a 10. Non possono incrementare le proprie statistiche. Le serpi possono rimanere attive per massimo 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Hebiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio ogni serpente )
    [Serpi Massime Evocabili: 1 per Grado]

    [Da studente in su]
    avvolto intorno al suo corpo. Era stato il rettile a subire l'acciaio del Kunai, finendo per essere ucciso vista la sorpresa, ma comunque aveva salvato il suo evocatore, che pur stretto nella morsaFerita Leggera

    Impasto Mezzobasso per Resistenza 125 (Ginmaru ha una Resistenza base di 75 e una Velocità di 125)
    del ragazzo riuscì comunque a trovare un modo per reagire, con il tatuaggio che aveva sul volto che cominciò a illuminarsi ed emettere macchie minori, migliorando immensamente le capacità offensive del traditore fino a permettergli di liberarsiForza Bianca +3 tacche

    Impasto bassissimo

    Primo Stadio
    Arte: L'utilizzatore può attivare il sigillo maledetto, ricoprendo solo la parte del corpo dove applicato: ottiene +2 tacche in Forza.
    (Mantenimento: ½ Basso)
    [Da genin in su]
    con uno scossone e trovarsi spalle alla porta a fronteggiare il suo avversario. NINJA! Lord Goemon aveva detto che sareste arrivati. Nella mano destra gli balenò un Kunai. Ma il potere che lord Goemon ci ha donato supera ogni immaginazione! MUORI! Scattò alla carica, nella brevissima distanza, cercando due affondi al petto di Kato, seguiti da un rapido colpo orizzontale con cui cercò di sgozzarlo, mentre l'altra mano, guantata, era a guardia del torace all'altezza del centro dello sterno [3 Slot Azione]Velocità Bianca +3 e Forza Bianca +2
    Potenza 8 (tagliente)
    .

    Edited by Febh - 14/7/2016, 18:13
     
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    Il Fiore Lupo

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    Kato, Il Ninja.






    Quando percepii il calore del sangue sul mio addome e sulle mie scarpe del malcapitato ninja mi ritenni soddisfatto, la mia idea era andata alla grande e quel povero fesso ci era in cascato e si trovava con l’addome perforato. Tuttavia quando osservai che Ginmaru non accennò lontanamente a un segno di cedimento rimasi sgomento. Abbassai gli occhi e realizzai l’incredibile! Un serpente, comparso improvvisamente, aveva sorbito pienamente il colpo e il kunai andò a sprofondare nella carne del rettile, uccidendolo. Non solo, all’improvviso sul volto del ninja i pessimi tatuaggi che lo caratterizzavano presero a illuminarsi e allo stesso tempo compresi che la mia stretta sul suo collo andava a indebolirsi! Probabilmente i due eventi erano collegati e quei tatuaggi diedero la forza sufficiente a Ginmaru a liberarsi dal strangolamento! La mia strategia per quanto vincente non fu sufficiente a concludere lo scontro. Compresi in quel momento che l’avversario che mi si parava di fronte nascondeva ben più abilità di quanto si poteva immaginare. Non potevo commettere nessun errore, per la mia vita ora avrei dato il massimo!

    Liberandosi dalla presa mi ritrovai così di fronte a Ginmaru, il quale prese a vaneggiare qualche discorso però poco mi importava: per quello ci sarebbe stato tempo più tardi! Rilascai la trasformazione e proprio in quegli attimi di attesa, soprattutto quando osservai il mio nemico estrarre un kunai, non tardai un solo secondo a portare gli avambracci in posizione di guardia, alti e stretti vicino al petto. Fu una mossa intelligente. Il traditore iniziò la sua offensiva e subito realizzai che non avevo a disposizione molte possibilità di difesa: la distanza brevissima, quasi palmo a palmo, e soprattutto una velocità notevole del nunkenin rendevano una schivata molto difficile e potenzialmente più pericolosa. Quindi strinsi i pugni e gli avambracci, pronto a reagire ai suoi affondi! Il primo arrivò subito, con l’occhio osservai il movimento, e per diminuire l’intensità del danno fui solo in grado di concentrare una leggera quantità di chakra nel avambraccio destro a difesa del torso, l’obbiettivo della kunai. Il danno, grazie al chakra e alle bende rinforzate, fu modesto e percepii solo superficialmente il dolore [ Danno ]. Ginmaru riportò indietro il braccio e riseguì lo stesso tipo di attacco. Questo mi diede il tempo di calcolare il movimento e reagì frapponendo tra la lama del traditore e il mio petto il mio avambraccio sinistro, del resto si sarebbe trattato di un piccolo movimento e il mio obbiettivo era proprio quello di dividere i danni e ridurli con l’aiuto del chakra [ Slot Difesa n°1 ] [ Danno ]. Nuovamente il ninja riprese il suo attacco, ora con una intenzione molto più letale! Puntava ad aprire il mio collo con un fendente orizzontale da sinistra a destra! Tuttavia il suo attacco era fin troppo basilare e prevedibile, per quanto veloce. La mia reazione dunque fu naturale, con un rapido movimento spostai l’avambraccio sinistro verso l’esterno, cercando così di bloccare il movimento dell’arto di Ginmaru e avrei allo stesso tempo chiuso, deflesso, l’avambraccio sinistro sul braccio medesimo, a mò di scudo tra il kunai e il collo [ Slot Difesa n°2 ]. L’azione fu corretta, il mio movimento sporcò la forza e traiettoria dell’arma la quale andò ad impattare sulla parte distale dell’avambraccio sinistro scorrendo in parte sul polso e infine le protezioni fecero il resto, riducendo notevolmente l’entità del colpo [ Danno ]. Ginmaru al termine di quel colpo si posizionò in una sorte di guardia, spalle alla porta. Non mi sarei fatto attendere, l’avrei ucciso da lì a poco.

    La logica dell’attacco del traditore, per quanto ebbe modo di ferirmi, non era stata un successo. Questo mi dava a pensare ad una certa inesperienza nel corpo a corpo e, non solo, il suo modo di comportarsi e di reagire mi creavano qualche dubbio sulla portata del suo acume. Avrei sfruttato entrambe le cose per un unico obbiettivo: la sua gola.

    Quando osservai Ginmaru che dava le spalle alla porta mi balenò in mente una strategia interessante, la quale se fosse andata a buon termine non avrebbe lasciato scampo al traditore, nonostante tutti i suoi trucchetti mostrati fino ad ora. Per prima cosa, analizzai la distanza che ci separava ed era estremamente breve, a malapena sufficienti per caricare con il braccio un colpo ed era esattamente quello che volevo. Con un rapido movimento di gambe avrei seguito un percorso semicircolare, in pratica mi sarei spostato verso il suo fianco destro, mantenendo la guardia alta [ Slot Movimento Grautito ]. La mia speranza era chiaramente che Ginmaru durante il mio movimento si sarebbe anche egli spostato per fronteggiarmi, dando così le spalle non più verso la stanza libera ma verso il montante, sostegno, della porta stessa. A quel punto avrei dato il via alla mia strategia. Per prima cosa avrei tentato nuovamente di confondere il traditore, del resto fino a quel momento non mi aveva ancora deluso:- Mi aspettavo uno scontro da UOMINI e non tra serpenti! Che dici un bel scontro a suon di pugni! Resisti a questo se sei un UOMO! – Avevo dichiarato le mie intenzioni ed era proprio quello che volevo. Volevo che il traditore parasse il mio colpo successivo. Il motivo era molto semplice: andando oltre all’apparenza non si sarebbe trattato di un semplice pugno. Avrei così eseguito Note del Dolore portando con il braccio sinistro un jab, diretto verso il centro del busto e se possibile mirando precisamente proprio contro l’avambraccio sinistro di Ginmaru, posto a difesa del suo petto [ Slot Tecnica Avanzato ]. Se fossi riuscito a colpirlo il nunkenin con tutta probabilità sarebbe stato scaraventato contro il sostegno della porta. Sapevo benissimo che la distanza era praticamente irrisoria ma la mia speranza era che quel chakra compresso riuscisse a farlo sbattere di schiena contro il legno in maniera tale da spezzargli il fiato e rendere impossibile la difesa. Infatti esattamente nello stesso momento in cui avrei eseguito Note del Dolore, e a prescindere o meno dal suo risultato, avrei portato un attacco con il mio Kunai, impugnato nella mano destra. In pratica avrei eseguito un affondo, diretto dalla mia posizione di guardia, a livello del centro del suo collo [ Slot Azione n° 1 ]. Un attacco velocissimo, per via della brevissima distanza tra il suo collo e la mia lama e dall’aiuto del mio chakra, in sostanza avrei generato una difesa virtualmente impossibile da concretizzare. Nel caso in cui fossi riuscito ad affondare il metallo otese nella carne del ninja avrei continuato con l’offensiva. Avrei così spinto, con tutta la forza data anche dal chakra, il kunai verso la mia sinistra, l’intenzione era semplice: sprofondare nel suo collo e aprire i suoi vasi e la trachea [ Slot Azione n° 2 ]. Ma non mi sarebbe bastato! Con la mano sinistra libera, velocemente, avrei recuperato un kunai dalla sacca e seguendo una traiettoria diretta, dal basso verso l’alto, avrei provato a colpire la sua spalla destra, cercando di puntare ad altezza della glena, evitando così la durezza dell’osso [ Slot Azione n° 3 ]. Volevo neutralizzare ogni sua possibile offensiva, del resto in quelle occasioni un ultimo attacco disperato rimaneva come unica alternativa al morente e così tentando di bloccare l’arto destro avrei diminuito notevolmente le possibilità di un contrattacco dal suo kunai.

    - Non muoverti da lì mi raccomando, pezzente. - Sarebbero state le mie uniche, sarcastiche, parole.

    Se invece il primo affondo sul collo non fosse andato a buon termine e per qualche ragione Ginmaru fosse scampato dallo sgozzamento non mi sarei di certo fermato, sfruttando la distanza così breve avrei eseguito una ginocchiata, con la gamba sinistra a livello dei genitali del traditore [ Slot Azione n° 2 ]. Difendersi da quell’attacco improvviso si sarebbe rivelato alquanto complicato, ne ero sicuro. Comunque a prescindere dal risultato dell’attacco, con la speranza di ritrovarmi il nunkenin piegato in avanti dal dolore, avrei terminato la mia offensiva rieseguendo un affondo con il kunai. Con la mano destra, senza caricare il braccio, avrei tentato di piantare nuovamente la lama nel collo dello studente, cercando una eventuale apertura nella sua difesa [ Slot Azione n°3 ]. Infine mi sarei riportato in posizione difensiva.

    Se invece in seguito all’esecuzione di Note del Dolore, per qualche motivo, Ginmaru non sarebbe andato a sbattere contro il montante della porta ma fosse stato scaraventato in un’altra direzione mi sarei ritrovato in una situazione più complessa del previsto. Tuttavia avrei sfruttato quel vantaggio momentaneo per aiutare la mia compagna. Infatti portando entrambi le mani nella sacca avrei estratto due kunai per arto [ Slot Gratuito Istantaneo ]. Con la sinistra avrei tentato di colpire Ginmaru mirando entrambi le armi a livello del addome inferiore, vista anche la difficoltà del lancio stesso [ Slot Azione n° 1 ]mentre con il braccio destro avrei tentato di colpire, di spalle possibilmente, Kimaru impegnato a fronteggiare Hebiko [ Slot Azione n° 2 ]. Contro Kinmaru avrei lanciato i due kunai mirando al centro del collo, anche in quel caso puntavo ad un attacco letale. Infine avrei estratto le biglie metalliche e le avrei lanciate tra me e Kinmaru, non potevo permettermi di affrontarlo direttamente e la mia unica possibilità era quella di intralciarlo! [ Slot Azione n° 3 ] Al termine mi sarei portato nella classica posizione di guardia e avrei osservato la scena. L’intera faccenda si era appena tramutata in un calderone tremendamente scottante!

    Ferite:
    Avambraccio Dx: Lieve; Avambraccio Sn: Lieve + MezzaLeggera; Vitalità Rimasta: 69/80
    Chakra:
    Primo Caso: 5,5/10 Secondo Caso: 5,5/10 Terzo Caso: 6,5/10
    Consumi:
    Primo Caso: 0,25 Slot Difesa n°1; 0,25 Slot Difesa n°2; 1 Basso Slot T.A; 0,5 Slot A. n°1; 0,5 Slot A. n°2.
    Secondo Caso: 0,25 Slot Difesa n°1; 0,25 Slot Difesa n°2; 1 Basso Slot T.A; 0,5 Slot A. n°2; 0,5 Slot A. n°3.
    Terzo Caso: 0,25 Slot Difesa n°1; 0,25 Slot Difesa n°2; 1 Basso Slot T.A; 0,5 Slot A. n°2
    .


    Slot Difesa 1:
    Spostamento Avambraccio Dx
    Slot Difesa 2:
    Spostamento Avambraccio Sn
    Slot Gratuiti:
    Movimento.
    Slot Tecnica Avanzato
    Note del Dolore: Do! Re!

    Primo Caso

    Slot Azione 1:
    Affondo Kunai Dx collo.

    Slot Azione 2:
    Prosecuzione attacco.

    Slot Gratuiti:
    Estrazione Kunai

    Slot Azione 3:
    Affondo Kunai Sn spalla destra.


    Secondo Caso

    Slot Azione 2:
    Ginocchiata.

    Slot Azione 3:
    Affondo Kunai Dx Collo.


    Terzo Caso

    Slot Azione 1:
    Lancio Kunai Ginmaru.

    Slot Azione 2:
    Lancio Kunai Kinmaru.

    Slot Azione 3:
    Lancio Biglie Metalliche.


    Note del Dolore: Do! Re!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può allontanare la vittima fino a 9 metri di distanza tramite il chakra compresso. La Forza del colpo sarà incrementata di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche 'Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!' e 'Note del Dolore: La! Si! Do!' sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare le tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Basso )
    [Da studente in su]


    Nota N°1: Per lo slot difesa n°2 non ho calcolato matematicamente il danno poiché eseguo una sorta di deviazione/bloccaggio e di conseguenza ho cercato una sorta di interpretazione.

    Nota N°2: riporto qui il danno relativo all'ultimo slot azione di Ginmaru perché non sono sicuro che il turbospoiler riesca a mostrarlo correttamente: Danno Mezzo-leggera tra Avambraccio e Polso Sx; Forza Gin: 150 Res. Kato: 100; Danno Complessivo: 18 ( Gin ) - 15 ( +5 Res +10 Bende + Deviazione/bloccaggio = Mezza Leggera
     
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    V - Sotto agli occhi di tutti



    Troppo sicura di sé, Hebiko commise l’errore di colpire su un punto un po’ troppo duro della testa, facendo incastrare la lama prima che potesse creare danni ingenti.

    Maledizione…

    Probabilmente sarebbe riuscita a danneggiarlo più del previsto, se non fosse stato per quello strambo tatuaggio, che a quanto pare non era solamente un brutto disegno stampato in faccia: iniziò a brillare, rivelando di essere una sorta di protezione, dato che la sua lama fece molta più resistenza del previsto.

    Hai i tuoi assi nella manica, mh?

    Estrasse la sua lama dalla fronte dell’avversario, notando come questo stesse creando delle piccole scaglie sulla pelle, che presto avrebbero ricoperto tutto il suo corpo.

    Non così in fretta.

    Con un rapido movimento tentò di conficcare la sua lama, piantandola esattamente sotto alla gola e lasciandocela lì. Se ciò non fosse bastato per bloccare i suoi attacchi successivi, Hebiko sarebbe stata costretta a difendersi, parando[Slot difesa I – impasto ½ basso Res +2]
    [½ leggera senza tecnica attiva, 1 ½ leggera con tecnica attiva]
    il primo colpo con un braccio a coprire il volto, decisa a schivare i suoi due attacchi successivi, spostandosi prima verso destra, schivando invece abbassandosi di colpo il manrovescio, sfruttando la posizione per tentare di azzopparlo con un colpo a mezzaluna sulle ginocchia. Sfruttando la posizione della spada infilata in precedenza, si sarebbe rialzata di colpo per spingere con il palmo destro aperto l’elsa della lama nella ferita, facendola affondare quanto più poteva.
    Se invece il suo primo colpo avesse debilitato il nemico al punto da non farlo reagire, avrebbe peggiorato la ferita appena inflitta abbassando la lama con forza per squarciargli la gola, facendola scattare poi verso il basso e leggermente a destra, aprendogli la gola cercando di tranciare in due la carotide, in modo da farlo morire dissanguato. Tanto per essere sicura, avrebbe usato la sua fidata lama per colpire il centro del petto, puntando dritta al cuore, sperando di poterlo fare senza troppe difficoltà se come sperava gli avesse squarciato la gola con successo.
    Il suo obiettivo era chiaramente quello di terminare lo scontro il prima possibile, non aveva tempo da perdere, sapendo che il suo compare era alle prese con l’altro dei due fratelli. Probabilmente se la stava cavando meglio di quanto non stesse facendo lei, ma non sarebbe stata tranquilla fino a che non avesse controllato la situazione. Inoltre una volta finito tutto avrebbe voluto discutere di quel bizzarro tatuaggio con il suo compagno, non ricordava di conoscere tecniche simili e sperava che lui potesse dargli qualche info in più. Forse potevano prendere come ostaggio il più piccolo e debole, sperando che dicesse qualcosa a riguardo, ma non poteva decidere nulla finché il più grande fosse rimasto in vita a disturbarla.


    Chakra: A 23/30 B 24½/30
    Ferite: 1 1/2 leggera

    Opzione A
    Slot Dif I: parata, ½ basso Res
    Slot Dif II: schivata, ½ basso Vel
    Slot Dif III: schivata, ½ basso Vel


    Slot Az I: AdO, lama gola, ½ basso vel
    Slot Az II: lama ginocchia, ½ basso vel
    Slot Az III: spinta lama, ½ basso

    Opzione B
    Slot Az I: AdO, lama gola, ½ basso vel
    Slot Az II: squarcio, ½ basso for
    Slot Az III: colpo al petto ½ basso for

    Slot Tecnica: //
    Slot Tec. Base: //
     
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