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Waket.
Cambio di programmi
II - interpost
Vipera alzò un sopracciglio mentre ascoltava l’idea di Kato, mettendosi poi silenziosa a braccia conserte ascoltandolo. A fine discorso annuì, accettando la sua idea.
Non avevo pensato all’eventualità del locandiere. Potrebbe essere quello il dettaglio mancante della lettera. Credo di averti sottovalutato.
Acquattati, in attesa di assalire la prima “vittima” per potergli entrare in casa, Hebiko strinse il polso del ninja non appena lo vide afferrare un kunai, poco prima che saltasse addosso alla sua vittima.
Non credo sarà in grado di difendersi, qualsiasi cosa farà. Non è necessario spaventarlo ulteriormente, limitati ad ammutolirlo.
Poi Kato scattò, bloccando l’uomo. La kunoichi fissò intensamente il contadino, con le pupille completamente dilatate per via dell’oscurità, facendogli cenno con la mano di starsene muto ed aggiungendo qualche dettaglio omesso dal ragazzo.
Siamo ninja di Oto, vi libereremo dai due tiranni entro domattina, ma ci serve la vostra collaborazione.Se tutto fosse andato come previsto, sarebbero finiti in casa sua. Hebiko, dalla finestra, fissò il municipio, notando un ammasso di corpi tutto attorno ad esso. Con una smorfia, domandò ai due abitanti:
Sono tutte le loro vittime… Tzk. Non ne avranno altre, ve lo garantisco.
La ragazza si fece silenziosa durante il discorso di Kato, riprendendo parola per porre le sue domande ai cittadini, restandosene a braccia incrociate in piedi di fronte a loro. Se non avessero parlato, non avrebbe usato violenza fisica, piuttosto psicologia.
Se pensate che starvene muti o andare ad avvertirli del nostro arrivo possa garantirvi la sopravvivenza, vi sbagliate di grosso. L’unico modo che avete per tornare a vivere una vita normale è aiutarci ad ucciderli rispondendo alle nostre domande. Potrete chiudervi in casa una volta che ci farete uscire da qui, non abbiamo intenzione di permetter loro di mietere altre vittime.
Edited by Waket - 30/6/2016, 23:57.