Kiiroshi, la foresta dell'ignoto

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  1. Roronoa™
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    Si ritorna in carreggiata

    Villaggio della Foresta pt. I





    Da giorni, in un vicolo senza uscita poco distante dalla piazza centrale di Kiri, molti cittadini si lamentavano per l'eccessivo baccano proveniente da un appartamento situato all'ultimo piano.
    Ogni santo giorno, dalle 18 alle 24, fino alle 3 del mattino in caso di giorno festivo, si sentono urla e musica ad alto volume.

    Quel giorno di inizio estate non faceva eccezione.
    All'interno 26 si teneva il mio solito aperitivo aperto a tutti: donne e uomini, di qualunque età...purché compresa tra i 18 e 28 anni.
    Buon'anima qual'ero, avevo istituito una giuria per valutare ogni trentenne avesse avuto intenzione di entrare.
    La droga non era ammessa nelle mie feste: solo alcool, cocktail, frutta e musica, tutto questo nel piccolo monolocale da sessanta metri quadri che avevo acquistato.
    Il messaggero incaricato dal Mizukage in persona si sarebbe ritrovato davanti a una signorinajpg dai lunghi capelli viola, minigonna e una bizzarra maglia nera con un bottone in evidente difficoltà.
    Uhuhu sarà un problema farti entrare sai? Disse la fanciulla, portando l'indice davanti alle labbra.
    Con il primo bicchiere della serata in mano, stracolmo di vino rosso, mi avvicinai all'entrata per dare il benvenuto alla probabile signorina. Quando vidi l'uomo stempiato con il giubbino da chunin non riuscì a trattenere una smorfia di disgusto.
    Concordo, sarà difficile farla entrare, vede... Dissi, anticipando la guardia.

    CITAZIONE
    Il Mizukage la sta attendendo, adesso nel suo ufficio.

    Sgranai le palpebre, sorpreso.
    Raggiunsi di corsa la camera da letto.
    Per l'occasione scelsi per l'unico abito serio che avevo: un lungo kimono azzurro, in tinta con il fodero bianco della katana, che allacciai sul fianco destro.
    In un attimo fui davanti all'uscio della porta.
    Ero stato fortunato, se il ninja fosse giunto all'ora di cena mi avrebbe trovato disteso a terra, ubriaco marcio.
    Grazie della comunicazione.
    Se vuole partecipare alla festa ...è il benvenuto. Può prepararsi un cocktail, mangiare qualcosina e poi ritornare a lavoro.
    Cosa c'era di male?
    La vita del ninja è rischiosa, bisogna approfittare di questi momenti no? Indipendentemente dalla sua scelta, iniziai a balzare da tetto a tetto in direzione dell'edificio amministrativo.


    [...]



    Ad attendermi vi era il Mizukage e un ragazzino di circa diciassett'anni.
    La mia attenzione si focalizzò su quell'Itai Nara di cui aveva molto sentito parlare.
    Il Kage era un uomo della mia età, proprio come me lo aveva descritto mio padre, da sempre suo grande ammiratore.
    Il suo sguardo serio mi mise da subito in soggezione e questo fu un bene: se tra di noi fosse nato in futuro un legame di amicizia lo avrei esortato a farmi da spalla nelle mie serate da "cacciatore" o magari lo avrei pregato di firmare un ordinanza con cui riavere indietro la casa in cui ero nato e metà delle ricchezza della mia famiglia.
    Seduto in maniera composta, udii con attenzione i dettagli della missione.
    Amavo viaggiare e il Paese della Foresta era uno dei pochi posti che non avevo visitato.
    Non sarei stato solo nel lungo viaggio. Il ragazzino seduto affianco a me era il mio compagno di missione, per l'esattezza il primo dopo anni e anni di completa inattività.
    Ebbi modo di scrutare il ragazzo, da capo a piedi, una volta all'esterno dell'edificio amministrativo.
    Fu lui il primo a parlarmi.

    CITAZIONE
    Ah, comunque ciao. Io mi chiamo Ryuu.

    Kodai, molto piacere. Strinsi la sua mano.

    CITAZIONE
    Bè... speriamo che non ci siano proprio dei demoni in quella foresta. Non ho mai affrontato dei demoni..

    Se avremmo affrontato dei demoni, avrei intrapreso la strada della diplomazia rivelando di essere il figlio di Tetsuo Terumi, il più bastardo di tutti i demoni esistenti.
    Sarà una setta dedita ai sacrifici umani...un branco di religiosi esaltati con un Dio bambino, motivo per cui non hanno toccato quei fanciulli...che ne sai, il mondo è veramente strano E io ne ero l'esempio più lampante.

    CITAZIONE
    Allora ci vediamo domani mattina, va bene? Meglio che andiamo a preparare le cose per il viaggio.

    Mattina okay...ma a che ora? Domandai, allarmato. Evidentemente Itai l'aveva detto in un momento di mia distrazione.
    Preferivo combattere contro veri demoni che alzarmi prima delle 10. Non avevo mai scherzato quando rivelavo la mia intenzione di dichiarare illegali le sveglie e paragonare ad un aggressione l'essere svegliati prima delle 9.
    Ecco uno dei motivi per cui desideravo diventare Mizukage, anche se in realtà mi accontentavo di diventare feudatario di un qualsiasi quartiere di Kiri.
    In ogni caso, per la prima missione dopo anni di inattività mi sarei alzato anche alle 7.

    [...]



    Svegliarsi la mattina presto fu tragico.
    La festa era terminata alle 22. A contribuire alla stanchezza di quella mattina era soprattutto il sonno arretrato.
    Per l'occasione avevo optato per un semplice pantalone largo panna e una semplice maglia blu a maniche lunghe.
    Raggiunsi il porto in perfetto orario.
    Devono farmi Jonin.
    Non scherzavo.
    Individuare Ryuu non fu difficile.
    Visitammo la cabina in cui avremmo potuto dormire durante la traversata per poi spostarci di sopra, così da respirare un po' d'aria marina, diversa da quella che si respirava nel villaggio.
    Oltre ad essere un toccasana, l'aria del mare mi metteva di buon umore.
    Risposi alla domanda di Ryuu.

    Dalla mia promozione a Chunin non ho più combattuto. Ho trascorso molti anni a gestire il mio clan.. e ora sono qui, pronto a rimettermi in carreggiata Puntai lo sguardo all'orizzonte.
    Sono un esperto di ninjutsu e come ogni singolo ninja del clan Terumi manipolo lava e gas acido. Sorpreso dalla richiesta di Ryuu, decisi di mostrare le mie capacità.

    Presi uno dei miei coltelli e lo lanciai in aria, fuori dalla nave, abbastanza in alto da avere il tempo per eseguire i sigilli della tecnica.
    Dalla bocca soffiai in direzione del dardo, e quindi del mare aperto, generando un cilindro di aria apparentemente innocua.
    Ryuu avrebbe potuto notare la superficie dell'arma degradarsi rapidamente.
    Mi guardai intorno, preoccupato all'idea di venir sgridato da un marinaio ambientalista.
    Quel coltello è inutilizzabile. Con anni di addestramento sarei riuscito a sviluppare un jutsu capace di sciogliere completamente le armi metalliche.
    Non ti consiglio di farti investire da quell'aria. Per la lava invece...
    Senza nemmeno compiere un sigillo, allungai il collo verso l'esterno della nave e sputai quasi due metri cubi di pura lava incandescente.
    A contatto con l'acqua quest'ultima solidificò, generando un enorme coltre di vapore acqueo.
    Un kiriano che manipola lava, non è strano? Ridacchiai.

    Il mio compagno era anch'esso un esperto di ninjutsu, sopratutto Suiton, e faceva gran uso di cloni.
    Eravamo molto simili nello stile di combattimento.
    I giorni seguenti trascorsero tranquilli.
    Non parlai molto con il mio compagno. Dovevo approfittare del viaggio per riprendermi dalle settimane di puro divertimento a base di alcool.

    [...]

    Sbarcai come un uomo nuovo.
    La mia espressione era radiosa. Riprendemmo subito il viaggio salendo su di un calesse, allontanandoci da quel posto triste e brutto.

    Speriamo che il Paese della Foresta sia più bello di questo posto Dissi al giovane Ryuu.
    Mi devi scusare, in nave ho preferito riposarmi.
    Parlami di Kiri, conosco solo te e il Mizukage!
    Di tutti i ninja di Kiri, in realtà conoscevo solo lui.
    Udita risposta avrei cercato di saperne di più su tutti gli shinobi nominati dal giovanotto.

    [...]



    Durante il viaggio in calesse iniziò a balenarmi in testa una strana idea.
    Stavamo viaggiando da più di una settimana e ancora non eravamo arrivati a destinazione.
    Mio padre mi ha mandato in esilio. L'iniziale sospetto divenne man mano una certezza.
    Iniziai a pensare al prezzo pagato dallo stronzo Tetsuo Terumi al giovane Itai Nara per inventarsi quella strana missione.
    La colpa era mia, astuto com'ero avrei dovuto scoprire subito l'inganno.
    Il Mizukage non aveva mai parlato di un viaggio così lungo, o almeno io non l'avevo sentito.

    Iniziai a pensare.
    La colpa è dei miei vicinati. Hanno chiamato mio padre e lui oltre a cacciarmi di casa...mi ha buttato fuori dal villaggio!! Sarei ritornato a Kiri solo per incenerire i vicini e le loro tristi dimore, compresa la mia considerando che abitavo in una palazzina, ma prima avrei strattonato il cocchiere per saperne di più.
    Prima di passare all'azione decisi di osservare con curiosità il piccolo Ryuu. Mi domandai cosa avesse commesso per ritrovarsi in carrozza con me, in viaggio verso un paese lontano in cui trascorrere il resto della vita.
    Non ipotizzai una sua possibile complicità con mio padre.

    Ultimamente hai combinato qualche guaio? ..Rapina, aggressione, qualcosa di questo tipo?Sussurrai a Ryuu, a bassa voce.

    Con la solita sfiga che caratterizzava la mia vita, proprio in quel preciso momento il cocchiere ci invitò a scendere.
    Eravamo arrivati.
    Scendemmo e osservai il cocchiere porgere al ragazzino una mappa del luogo, in cui la foresta era stata segnata con una grossa X.
    Iniziai a ridere a squarciagola.

    AHAHAAHA pensavo che mio padre mi avesse mandato in esilio ahahahah Guardai il cocchiere. sei stato fortunato, ero sul punto di incenerirti AHAHAH. Sbirciai la mappa tra le mani di Ryuu, cercando di darmi una calmata.
    Ti seguo Ryuu e scusami per la domanda di prima. Abbiamo viaggiato così tanto che iniziavo a preoccuparmi.

    Davanti ai miei occhi avevamo solo alberi. Considerata la nostra posizione nella mappa e la scala utilizzata nella rappresentazione, la zona da visitare ed eventualmente ripulire distava solo 500 metri.
    Facciamo silenzio! Dissi al giovane Ryuu. Se quest'ultimo mi avesse mandato a quel paese, non gli avrei dato torto.

    Trovare il punto d'inizio della foresta non fu difficile: una striscia larga un metro di terra bruciata separava la zona non pericolosa da quella in cui erano avvenute le aggressioni, ad eccezione dei bambini che erano stati ritrovati illesi.
    Prima di oltrepassare il confine tracciato probabilmente dalla popolazione, stabilì con del chakra una connessione tra me e il mio compaesano. [Arte della Comunicazione]

    Arte della Comunicazione [1]
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Sono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    (Mantenimento: ¼ Basso per ogni 250 metri)
    [Consumo: 2.5]
    Possiamo comunicare a distanza sussurrando appena! Figo eh? In discoteca o nei party, per individuare le pollastrelle quest'abilità rende una cifra.
    Avanzammo uno affianco all'altro.

    Sentivo l'adrenalina scorrere all'interno delle mie vene. Era una sensazione che non provavo da tempo, a differenza di Ryuu che a giudicare dai movimenti e dalla sua sicurezza era tutt'altro che un ninja alle prime armi.
    Nessuno sembrava essere passato di lì: non vi erano orme o rami piegati.
    All'improvviso udì un rumore alla mia destra, suono che fu captato anche dal mio compagno.
    Fu difficile per me capire se si trattasse di un rumore naturale o artificiale, ma ciò nonostante era comparso all'improvviso.
    Dopo attimi di tensione, riuscimmo a individuare la fonte del rumore.
    In lontananza vi era un uomo robusto, intento ad urinare.
    Da una rapida occhiata non sembrava armato.

    Calma Ryuu. Dò un occhiata al livello del suo chakra. Ero un sensitivo, ma non così capace come un tempo. Dopo anni e anni di inattività, dovevo riprenderci mano.
    Tempo fa lo avresti individuato Kodai! Sveglia. Dare un occhiata al suo chakra non fu complicato, ci misi solo qualche secondo in più del necessario.

    È un ninja al nostro livello e sembra essere solo. Rivelai, muovendo a malapena le labbra.
    Dimmi..caro Ryuu... perché i demoni o chicchessia non dovrebbero ucciderlo? Sta urinando! Urinando in questa foresta! Una provocazione bella e buona. Altri dieci minuti e mi avrebbe pregato di annullare la comunicazione a distanza.
    Se per te va bene, gli chiederei di presentarsi.

    In caso di risposta affermativa del mio compagno, avrei ordinato allo sconosciuto di fornire le sue generalità e il motivo della sua presenza in quella foresta considerata maledetta dalla popolazione. Ovviamente a modo mio.

    Sei tu l'autore delle aggressioni? O sei qui per provocare i colpevoli? Chi sei? Strinsi l'elsa della katana con la mano destra.



     
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