Nel Tempio del Demone

[Addestramento alle Basi]

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  1. Neko-master
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    leggenda :
    narrato
    "Parlato"
    -pensieri-
    kaito
    seinji
    mahiro
    altri


    Il suono molesto di una zanzara svegliò Kaito, un'altra notte senza sogni, ormai dormire da un po' di tempo era come entrare in coma, come se per quelle otto ore l'anima del ragazzo lasciasse il suo corpo per poi tornare la mattina dopo, come al solito si sentiva più stanco di quando era andato a dormire il giovane si alzò dal letto e apri le tende, i caldi raggi del sole gli procurarono un lieve fastidio agli occhi comincio a fare un po' di stretcing per risvegliare il corpo, andò in bagno per lavarsi e vestirsi poi comincio a selezionare le armi e gli attrezzi che ogni sera puliva e riponeva in ordine in un cassetto, ormai era più un'azione meccanica così gli era stato insegnato

    "tieni sempre le tue armi nel miglior stato possibile in combattimento nulla è affidato al caso"

    uno dei tanti insegnamenti che il padre gli aveva tramandato, mise l'ultimo shuriken nella custodia e prese il kaiken da sotto il cuscino, un'altra delle strane tradizioni tramandate dalla sua famiglia anche quando dormi devi essere pronto a difenderti.
    Usci dalla sua camera per i corridoi l'unico suono percepibile era un melodico ticchetio di scarpe, una cameriera reika stava salendo le scale proprio in quel momento con delle coperte in mano, non appena vide kaito sorrise

    " buongiorno signorino kaito dormito bene?? "

    Kaito sorrise e cercando di risultare il più dolce possibile rispose:

    "salve reika, ho dormito benissimo oggi grazie"

    La giovane cameriera sorrise e corse via per sbrigare le sue faccende, non appena la ragazza si allontanò kaito getto la maschera sorridente e cominciò a scendere le scale il suo stomaco reclamava cibo. Una volta giunto in cucina prese un succo, del pane, della marmellata e comincio a mangiare, poco dopo entrò nella stanza Mahiro il vecchio maggiordomo.

    "signorino kaito ben alzato, ho un messaggio per lei da parte di suo padre"

    -Un messaggio da parte di mio padre che vorrà mai questa volta -

    "Che messaggio" disse il giovane per poi addentare il pezzo di pane

    " Ha organizzato una sessione di allenamento speciale con un membro del clan akuma, su questa mappa è segnato il luogo dove deve recarsi"

    Il vecchio maggiordomo passò a kaito la mappa, il giovane rimase sorpreso doveva recarsi sull'isola ghiacciata il luogo dell'incontro era il tempio del demone, ne aveva sentito parlare a kiri giravano molte leggende su quel posto, tutte false a suo avviso solo i membri di alto rilievo del clan akuma il mizukage e qualche altra persona conoscevano la verità su quel posto, e forse oggi anche lui avrebbe scoperto cosa celava di misterioso quel luogo, la cosa lo intrigava particolarmente.

    "Grazie mille Mahiro "

    Il maggiordomo fece un lieve inchino e si congedò, quell'uomo suscitava in kaito un certo interesse, lavorava nella famiglia da prima che satoshi suo fratello più grande venne alla luce, e suo padre riponeva in lui piena fiducia era raro che suo padre si fidasse tanto di una persona, in più si dice che sia un ottimo combattente.
    Il ragazzo continuò ad osservare la mappa per un po' progettando l'itinerario mentre sorseggiava il succo, poi la piegò in quattro e uscì di casa.
    Prese il primo traghetto diretto vero l'isola ghiacciata erano le dieci del mattino quando approdò sull'isola secondo i suoi calcoli doveva trovarsi a circa un ora e mezza di cammino dal tempio, aveva con se un po' di cibo, una bussola, una giacca nera lunga che lo proteggeva dal freddo e le sue armi riposte in ordine nelle rispettive custodie e il keiken legato dietro la schiena sotto la giacca nascosto alla vista, decise che correre sarebbe stato un ottimo riscaldamento almeno non avrebbe sofferto il freddo e sarebbe arrivato preparato, era conscio che la persona scelta dal padre non fosse un tipo comune, queste prove erano fatte per forgiare i membri della famiglia e suo padre non era il tipo di padre che teneva alla vita dei propri figli, probabilmente se kaito quel giorno fosse morto o avesse subito qualche ferita grave, lui avrebbe considerato la cosa come un segno e un disonore probabilmente non gli avrebbe più rivolto la parola non che la cosa rendesse triste kaito, per quanto gli riguardava se suo padre fosse morto non avrebbe versato neppure una lacrima.
    Ormai doveva essere vicino al tempio da un po' di tempo una nebbia sempre più fitta ricopriva la strada kaito, sapeva che doveva proseguire in direzione nord est, rallentò sentiva che era quasi arrivato e a breve avrebbe visto il tempio, la nebbia comincio pian piano a diradarsi e di fronte al giovane comparve l'ombra imponente del tempio, le alte guglie si stagliavano a perdi d'occhio le cime erano nascoste dalla nebbia , la strada che conduceva all'entrata era lastricata di pietre e alcune statue davano il benvenuto ai visitatori, vedendolo kaito capì subito il perché delle leggende nate su quel posto, quel luogo emanava un aura terrificante, il giovane si fermò un secondo ad osservare attentamente l'immensa struttura, poi il suo sguardo cadde sul portone d'ingresso, dove quasi come se fosse parte della paesaggio si trovava un uomo vestito da maggiordomo, l'akuma non si stupì di trovare una persona vestita in quel modo sembrava quasi fatto a posta, venne accolto con un sorriso dal suo maestro temporaneo era un espressione quasi famigliare quella sul suo volto, anche se all'apparenza quel tipo sembrava un damerino innocuo dai suoi occhi trapelava la sua forza kaito non l'avrebbe sottovalutato.

    «Kaito?» disse l'uomo

    " esatto tu devi essere il membro del clan reclutato da mio padre, perdonami ma non mi è stato riferito il tuo nome"

    «Ti presento il Tempio del Demone. Curioso, eh?..»

    "molto curioso ho sentito tante storie su questo posto e poterle confutare mi eccita terribilmente, devo ammettere che un brivido mi ha attraversato la schiena quando me lo sono trovato davanti una volta che la nebbia si è diradata, e abbastanza inquietante "

    «Dicono che nessuno esca da li così, come ci entra. Tu che ne pensi?.. In ogni caso, bando alle ciance. Tuo padre mi ha chiesto di allenarmi, ma non alleno coloro di cui non conosco gli ideali. Motivo per cui dimmi: quali sono i tuoi ideali ninja? Per cosa combatti?»

    "come detto dicono tante cose su questo luogo la verità la conoscono in pochi e oggi avrò la fortuna di scoprire alcuni dei segreti celati in questo luogo, per quanto riguarda i miei ideali ninja e il motivo per cui combatto posso solo dirti che sono stato addestrato fin da bambino a combattere è una sorta di tradizione nella nostra famiglia, per il resto combatto per me stesso e con me stesso, il mio scopo è migliorare per evitare che le poche persone che mi stanno a cuore si feriscano per una mia mancanza " il giovane akuma rispose alle domande del suo senpai attendendo una qualsiasi reazione.
    pronto per essere usato come un sacco da boxe :alkz: :rew:
     
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6 replies since 22/6/2016, 11:42   108 views
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