La moneta misteriosa

[Free GdR]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline
    La moneta misteriosa

    Free GdR - Post 1

    Santuario capo di Inari - Paese delle Risaie





    Shin alzò appena il capo per osservare il santuario che si ergeva davanti a lui da sotto il bordo del grande cappello di paglia che gli copriva il capo. Il viaggio fino a lì era durato diversi giorni, ma era stato tranquillo. Aveva varcato il confine tra il Paese del Fuoco e quello delle Risaie senza particolari problemi grazie al suo status di ninja accademico e al relativo periodo di pace che il mondo degli shinobi stava attraversando. Ad ogni modo per evitare inutile seccature aveva scelto di vestirsi sobriamente, riponendo gran parte del suo equipaggiamento all'interno di appositi rotoli da cui richiamarlo in caso di necessità. Indossava quindi un semplice kimono fermato alla vita da un'ampia fascia che faceva da cintura, a cui aveva legato la propria wakizashi. Ai piedi calzava dei semplici sandali mentre calcato in testa portava un largo cappello di paglia conico da viaggio che gli copriva in parte il viso, compreso il coprifronte di Konoha. Così conciato si confondeva con il gran numero di mercanti e contadini che incontrava lungo il percorso, diretti verso i centri urbani per espletare i propri affari o di ritorno alle loro dimore in campagna. Aveva camminato sotto il sole senza sosta, dormendo lo stretto necessario sotto le stelle o in qualche locanda e mangiando quanto avevano da vendere gli abitanti dei villaggi che incontrava. Era da poco passata l'ora di pranzo quando finalmente il giovane era giunto alla sua meta, ed ora scrutava la fila di torii vermigli che conducevano allo spazio sacro. Quasi inconsciamente portò la mano al petto per accertarsi che il ciondolo fosse ancora al suo posto, poi si avviò passando sotto i portali lignei. C'era un gran via vai di fedeli, curiosi e turisti nel piazzale antistante il tempio. Alcuni bambini giocavano ad inseguirsi intorno alle statue delle volpi guardiane che assistevano impassibili alla scena ornate da bandane rosse intorno al collo. A passi misurati lo shinobi si diresse verso l'altare dove, dopo aver atteso il proprio turno, giunse le mani formulando una preghiera silenziosa. Perché si avverasse non avrebbe dovuto rivelarla a nessuno. Sgusciando tra la folla si diresse all'ufficio del tempio trovandovi un servizievole novizio. Pochi minuti più tardi, fu condotto alla presenza del capo del santuario. Consegnò la propria spada ed il cappello al novizio ed entrò nella porta che gli era stata indicata. Ad accoglierlo nella penombra un anziano monaco, seduto sulle ginocchia, che gli fece cenno di accomodarsi al basso tavolino davanti a lui. Shin, salutando rispettosamente, prese posto. Attesero in silenzio che un altro assistente del tempio versasse loro il the e si ritirasse. Fu poi il religioso a prendere la parola. Cosa ti porta nel nostro santuario, venerabile shinobi? Le parole del priore trasmettevano un senso di pace profonda, eppure gli occhi fissi in quelli di Shin, come se stesse cercando di leggere la sua stessa anima, esprimevano un'incredibile vitalità. Il ragazzo decise di essere completamente sincero con lui. Con movimenti studiati estrasse il talismano che portava al collo, porgendolo al sant'uomo. Questi lo prese in mano, studiandolo con attenzione. Si trattava di una moneta votiva, con un foro centrale. Su di un lato erano impresse due volpi che si inseguivano, sull'altro una spiga di riso ed una katana, oltre ad alcuni kanji minuscoli. Dopo un poco la ripose sul tavolo, pronto ad ascoltare la storia dello shinobi. Questa moneta appartiene alla mia famiglia da almeno cinque generazioni, era stata affidata al nonno di mio nonno, che a mia volta l'ha data a me quando sono diventato un ninja. Ho fatto delle ricerche, sembra si tratti di un conio di qualche santuario di Inari, ma nessuno degli esperti che ho interpellato ha saputo rivelarmi quale. Per questo ho deciso di venire qui, nel tempio che coordina il culto di quasi tutto il continente. Spero che lei possa aiutarmi. A quel punto chinò il capo fino al bordo del tavolo in segno di supplica: si stava rimettendo nelle mani del vegliardo. Quelli si limitò a sorridere quietamente, invitandolo a rialzarsi. Tuttavia quando parlò lo fece con una nota di dispiacere nella voce. Hai fatto bene a rivolgerti a noi, teniamo un registro aggiornato di tutte le monete prodotte dai templi che adorano Inari. Purtroppo non sono sicuro di poterti essere d'aiuto: non ho mai visto prima questa combinazione di simboli. Consulterò alcuni rotoli dei miei predecessori, attendimi qui per favore. A quel punto si sarebbe alzato, molto lentamente, uscendo da una porta nella parete opposta a quella da cui il ragazo era entrato. Rimasto solo Shin recuperò la moneta e se la rimise al collo, nascondendola sotto il vestito. Il the si era ormai raffreddato quando il priore ricomparve. Non si sedette, quindi fu il ragazzo ad alzarsi in piedi per rispetto. Ho trovato un traccia forse, ma si tratta appena di un frammento, quindi non vorrei darti false speranze. Si parla del santuario più antico del continente, situato da qualche parte nel Paese del Fuoco. Purtroppo secondo le storie è andato distrutto moltissimi anni fa e si è persa memoria della sua stessa posizione. Si fa però un nome: Yume. Non si sa se sia il nome di un fiume, di un monte o di un villaggio, il testo che ne parla è corrotto. Questo è quanto posso dirti. Detto ciò si inchinò, mentre due monaci entravano nella stanza per sistemarla ed accompagnare fuori il giovane. Ti auguro buona fortuna nella tua ricerca, venerabile Shin.

    Shin rifletteva sulle parole dell'anziano religioso seduto sulle gradinate del sentiero che conduceva al santuario rigirando tra le mani la moneta. Non aveva ancora trovato le risposte che stava cercando, ma almeno aveva una pista. Calcandosi il copricapo sul viso si allontanò da quel luogo di preghiera. Ridiscendendo dalla modesta altura su cui sorgeva il templio il giovane osservava il gran numero di uomini al lavoro nelle risaie che si estendevano a perdita d'occhio lungo la via. Non fu certo sorpreso: in fin dei conti il paese doveva il suo nome proprio a quella coltivazione. Inoltre il santuario principale di Inari sorgeva in quello stato proprio perché, tra tutti gli attributi conferiti al kami, quello di dio del riso era senza dubbio quello più antico. Raggiunto il villaggio si diede da fare per cercare un passaggio, trovando infine un mercante disposto a dargli uno strappo fino alla prossima tappa. Aveva appena finito di scaricare le sue merci ed il suo carro era praticamente vuoto, in quanto non aveva nulla da caricare in quella località. Shin lo ringraziò e gli allungò alcune monete come ricompensa. Salito a bordo trovò già un altro ragazzo, e dedusse che avesse avuto la stessa idea. Tuttavia, perso nei suoi pensieri, non avrebbe rivoltò parola allo sconosciuto se non dopo che il carro avesse iniziato a muoversi. A quel punto, come risvegliato dagli scossoni, lo avrebbe fissato, chiedendogli con tono neutro dove fosse diretto, giusto per spezzare il ghiaccio.

     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,195
    Reputation
    +117

    Status
    Anonymous

    ~Post 1
    Vecchie & Nuove Amicizie



    Dovevo farlo, a malincuore ma dovevo. In piena notte varcai la soglia del Gate di Oto alla volta del tempio di Inari, non così distante dal villaggio. Mi mossi di gran carriera e giunsi a destinazione a mattina inoltrata. Quando il tempio mi si parò di fronte, come ogni volta, rimasi leggermente impresso dalla notevole pulizia architettonica e sopratutto da quella eleganza tipica che lo contraddistingueva. Oto per quanto piccolo come Paese nascondeva un'ombra ben più grande e oscura, e quell'edificio ne era in parte la dimostrazione del suo potere. Non mi preoccupai a nascondere la mia identità, i ninja di Oto erano abbastanza conosciuti in quel posto e non creavano di certo preoccupazione alla piccola popolazione che orbitava attorno alle faccende e sussistenza del santuario. Quindi, senza problemi, mi avvicinai all'ingresso e mi presentai al novizio: -Ninja di Oto, devo parlare con il Monaco Yako. E' importante. Diteli che si tratta delle condizioni dei suoi parenti al confine con le Sorgenti Calde.- Un messaggio in codice e il novizio colto alla sprovvista da questa notizia tentennò un attimo ma ubito si precipitò verso le stanze, di Yako; neo-assistente quartiermastro del tempio. Mentre aspettavo il da farsi, notai la presenza nel ripostiglio di una wakizashi e ne rimasi decisamente impresso, non era di certo un'arma così comune. Ma nemmeno il tempo di realizzare la faccenda che il novizio mi si parò di fronte e mi invitò a seguirlo.

    Con un cenno di assenso presi a seguirlo lungo i percorsi del Santuario, guardandomi attorno e gustandomi in parte la serenità e bellezza del luogo; durante il tragitto con la coda dell'occhio notai, quello che sembrava, a prima vista, una sorta di incontro faccia a faccia di uno dei monaci con uno straniero, vestito in kimono. Non diedi troppa importanza e subito dopo arrivai nella stanza di Yako. Quando il monaco si accorse della mia presenza di colpo si alzò dalla sua scrivania, carica di fogli e pile di carte e si avvicinò. Non attesi, mi avvicinai e ci abbracciamo, come due vecchi amici e di fatto lo eravamo. Yako con un semplice gesto della mano invitò il novizio ad abbadonare la stanza e Yako subito dopo chiuse la porta proferendo: - Allora Kato come procede la tua carriera da bravo soldato?!- Sorrisi, una frecciatina diretta al mio passato, evidentemente non era venuto a conoscenza della sorte del mio padrino. Io e Yako avevamo passato molto tempo insieme, a sostenerci a vicenda nei bassifondi di quella regione, quando guadagnarsi un giorno di vita era una lotta costante e nel momento in cui le cose migliorarono lui scelse di chiudere definitivamente con quel passato e quindi entrare nel mondo della “santità”. Mi trovai solo ma non per questo lo odiai, anzi la nostra amicizia non venne mai a meno:- Me la passo direi più che bene, chiaramente il mondo che mi circonda è assurdo. Non ero abituato a nulla di tutto ciò e proprio per questo Yako... non so come dirtelo... - mandai giù la saliva – Non posso più portarti le erbe medicinali che mi chiedevi di tanto in tanto... Devi capire, devo rigare dritto ora...- Il sorriso scomparve e al mio amico per un attimo venne meno il respiro. Con fatica si avvicinò alla sedia e sospirando:- MA COME CAZZO FACCIO ORA A TIRARE AVANTI IN MEZZO A QUESTA GENTE!!!!!!!!!!!!!! Sono tutti dei fottuti spiritualisti.... Oh miseria Kato... Mi hai ucciso. Vattene. Devo stare da solo per un po'.- Non proferii parola, potevo capirlo. Ma non avevo alternative, mi avrebbe perdonato alla lunga; ne ero certo. Mentre mi dirigevo verso la porta notai un foglio, anzi un annuncio finemente decorato e raccogliendolo con un gesto salutai anche il mio amico. Mi promisi che sarei ritornato più avanti. Accompagnato sempre dal novizio verso l'uscita lessi nel frattempo quella sorta di annuncio, un evento di portata continentale. Di sicuro numerosi ninja avrebbero partecipato, e di conseguenza vi sarebbero parate di fronte numerose opportunità e conoscenze, così chiesi informazioni al mio accompagnatore venendo a sapere che proprio in quel momento un carro stava partendo alla volta del luogo, o meglio ad una delle prime tappe verso la meta. In ogni caso direi un buon tempismo.

    Senza troppe remore mi presentai al cocchiere e chiesi un passaggio. Non fece alcun problema e pagandolo salii sul carro. Scherzo del destino da lì a poco giunse un ragazzo a me noto, era esattamente il tipo che colloquiava con il sacerdote al santuario. Lo guardai bene e di sicuro notai che non si trattava di un viandante qualunque. Ascoltai le sue domande e rimasi leggermente impresso per chiedermi così direttamente quelle informazioni, risposi di contropiede con un tono di voce tranquillo e rilassato: - Bhè come puoi ben vedere sono un Ninja di Oto, però di certo non posso dirti molto altro; almeno fin tanto che non ci si presenta a vicenda... Facciamo così, mi spieghi perché mi trovo davanti ad un viandante che possiede una Wakizaki e io ti svelerò la mia identità e intenzioni- Forse, ma quel viandante non poteva di certo saperlo.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline
    Incontri

    Free GdR - Post 2

    In viaggio - Paese delle Risaie





    Shin sorrise di rimando alle parole del giovane. Nell'ombra del suo capo i suoi occhi scintillavano mentre osservava il suo interlocutore, studiandolo con attenzione. Per quanto il Villaggio di Oto garantisca la sicurezza di queste terre la prudenza non è mai troppa, non trovi? Certamente però i civili non avevano l'abitudine di portare una spada al fianco. Il genin decise di essere onesto con il compagno di viaggio, per quanto i pochi otesi che aveva incontrato fino ad allora si fossero rivelati dei fifoni o degli psicopatici. Sciolse il cordone che teneva fermo il cappello sulla sua testa e lo appoggiò sul pavimento del carro. Sulla fronte sarebbe stato ben visibile il coprifronte di Konoha, ma comunque spiegò la situazione al collega. Come puoi vedere sono anch'io uno shinobi. Il mio nome è Shin, piacere di fare la tua conoscenza. fece un cenno del capo come saluto, sperando che fosse ricambiato ed attendendo che si presentasse a sua volta. Sono in viaggio per motivi personali, nulla di che, ma non mi sembrava elegante aggirarmi per un paese amico armato di tutto punto. Al prossimo villaggio cambierò trasporto per fare ritorno a casa. A quel punto gli cadde l'occhio su un foglio a fianco dell'otese. Porgendo la mano, chiese se poteva passaglierlo. Lo lesse attentamente, prima di tornare a rivolgersi al ragazzo. Il Tempio dell'Unico culto? E cosa sarebbe? Fissò il ninja come se potesse rispondere ai suoi quesiti, ma in realtà stava solamente ragionando a voce alta. Poteva valere la pena recarvisi, forse avevano informazioni utili per la sua indagine. In fin dei conti il vado indizio che il priore del Santuario gli aveva fornito poteva essere verificato anche in un secondo momento; quella convocazione, invece, era più pressante. Cambio di programma, sembra che questo Concilio sacerdotale del continente stia organizzando qualcosa di grosso, sarebbe un peccato mancare. Hai idea di quale sia la strada per raggiungere Ryongoku? L'elegante volantino dava per scontato che gli uditori ne fossero a conoscenza, ma a Shin quell'informazione mancava. Se anche l'altro ninja non avesse saputo rispondere alla prima pausa avrebbe interrogato il conducente del carro. Prese una piccola borraccia bevendone alcuni sorsi d'acqua prima di offrirla al ragazzo.

     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,195
    Reputation
    +117

    Status
    Anonymous

    ~Post 2
    Vecchie & Nuove Amicizie



    Quando il viandante sciolse le sue riserve mi trovai davanti ad un sorpresa decisamente notevole. La persona che avevo di fronte era un Genin del Villaggio della Foglia e a vedere dalla qualità manifatturiera del coprifronte non aveva particolarmente senso trovarmi davanti ad una sorta di camuffamento, al che risposi subito:- Kato Yotsuki, studente di Oto. A dirti la verità non sarei rimasto colpito se si fosse presentato un ninja del mio villaggio... Del resto queste zone sono parecchio trafficate però trovarmi davanti ad un ninja della Foglia... bhè non capita spesso ma in ogni caso piacere di conoscerti!- ricambiai così al saluto del foglioso con un cenno identico – Anche io sono capitato in questo santuario per motivi personali, più che altro una specie di reincontro con un mio vecchio amico monaco... E senza entrare nei tuoi affari, chiaramente, al Santuario mi ero accorto di te mentre parlavi con uno degli anziani. Ecco, quello che mi sento di dirti è di non fidarti completamente. Per esperienza personale... - il mio pensiero si rivolse a Yako -... non si può contare pienamente sulla loro affidabilità. Ah inoltre la prossima volta evita di lasciare in giro una spada così preziosa. Onestamente, sei stato molto fortunato a riaverla indietro.- conclusi, non volevo risultare saccente, anzi era un sincero avviso. Seguii con molto interesse i successivi discorsi di Shin quando ad un certo punto si accorse del foglio, che tenevo ancora in mano e che avevo preso in prestito dal mio amico monaco. Senza problemi lasciai il foglio al ninja di Konoha. A quel punto gli occhi del foglioso si illuminarono e la cosa mi colpì decisamente; poteva essere che la sua visita odierna al santuario era collegata in qualche modo all'evento, ma erano solo mie supposizioni. Shin mi pose diverse domande e subito risposi sinceramente: - Mai sentito e non saprei nemmeno come arrivarci. Ma come hai ben notato l'evento in se potrebbe risultare alquanto interessante... Infatti sono su questo carro proprio perché avevo intenzione di dirigermi alla prossima città...- mi bloccai con il discorso e ragionai un attimo, un compagno in più per il viaggio di certo non sarebbe stata una evenienza sgradita:-... per chiedere informazioni, ma che dici se io e te formiamo un gruppo e una volta in città chiediamo maggiori indicazioni e prepariamo le scorte necessarie per il viaggio? Del resto la nostra meta è la medesima, come le nostre intenzioni.- terminai così il mio discorso, con molti buoni propositi. Ora spettava a Shin la risposta.
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline
    Verso il Tempio dell'Unico culto

    Free GdR - Post 3

    In viaggio - Paese delle Risaie





    Shin sorrise. Prendo nota delle tue parole, Kato, da ora in avanti starò più a tento nel trattare con i monaci. Il ragazzo si domandò solo per un istante quale fosse la ragione di quella malfidenza nei confronti dei religiosi, decidendo infine che le faccende personali dell'otese non lo riguardavano. A quanto pareva anche lo studente intendeva recarsi all'evento tanto pubblicizzato, ma al pari di lui non aveva idea di dove dirigersi con precisione. Un gruppo eh? Ci pensò un po' su. Suonava bene, aveva sempre preferito il lavoro di coppia, la sicurezza di poter contare su qualcuno che gli coprisse le spalle, ma dalla sua promozione non era ancora stato inserito in nessun team. E poi si sarebbe sicuramente annoiato dopo un po' a viaggiare da solo, non poteva sapere quando gli sarebbe ricapitato di trovare compagnia. Annuendo, diede il suo assenso. Allora è deciso, faremo il percorso insieme. Gli porse la mano. Quello poteva essere l'inizio di qualcosa, ne era certo.

    Mentre il carro proseguiva la sua corsa Shin guardava pigramente il paesaggio. Ora capiva a pieno il nome di quel Paese: chilometri e chilometri di risaie si susseguivano a perdita d'occhio, saltuariamente interrotte da piccoli boschi di bambù. Le case, per lo più capanne dai tetti di paglia, erano sporadiche. Oltre a numerosi uomini intenti a prendersi cura delle tenere piantine, con i piedi immersi nell'acqua fangosa, il gruppo si imbatteva di tanto in tanto in bambini intenti a giocare intorno alle rive dei canali. Ad un certo punto alcuni marmocchi gli inseguirono giocosi per un tratto di strada. In quell'angolo di mondo anche una cosa banale come un gruppo di viaggiatori su un carro poteva essere una sorpresa agli occhi di un infante. Shin non potè fare a meno di sorrider loro e salutarli con la mano quando, esausti, rimasero indietro.

    Appena il conducente arrestò il cavallo in prossimità della piazza del villaggio il genin di Konoha scese con un balzo. Indossava nuovamente il suo copricapo e appoggiò delicatamente la mano sull'impugnatura della spada corta come sostegno. Attese che l'otese lo seguisse prima di dirigersi verso la locanda, che aveva rapidamente individuato grazie all'insegna che oscillava piano sospinta dalla brezza. Il mercante che li stava accompagnando aveva detto loro che sarebbe ripartito da lì a mezz'ora, giusto il tempo di far rifiatare l'animale. Avevano solo quel breve lasso di tempo per scoprire qual'era la strada da seguire per raggiungere la loro meta, altrimenti avrebbero dovuto camminare per un bel pezzo. Il locale era deserto vista l'ora, con l'eccezione del proprietario e di un paio di clienti seduti al bancone. Senza fretta Shin si diresse verso l'oste, intento a spillare due birre. Buon giorno. Quando ha finito con quelle, sarebbe così gentile da prepararne due anche per me e il mio amico? Indico con il pollice lo studente. Di sicuro l'uomo sarebbe stato più propenso a perdere un po' del suo tempo se avessero ordinato qualcosa. Posò sul legno alcune monete quando venne loro servita la consumazione, quindi formulò la sua domanda. Avete sentito parlare della grande cerimonia che si terrà nei prossimi giorni? Sapreste indicarci la via più veloce per raggiungerla? Il barista rispose senza problemi, evidentemente la sala vuota gli permetteva di essere più rilassato. Ah il Tempio dell'Unico credo? Sì, è una settimana che mandano un araldo in tutti i paesi della valle. Sinceramente, hanno anche un po' rotto. Si allontanò un minuto e, al suo ritorno, srotolò una mappa ingiallita davanti ai loro occhi. Il tizio ci ha ben spiegato come arrivarci, naturalmente. Dovete attraversare il confine qui se desiderate la strada più agievole, oppure da qui per quella più rapida, ma è tutta in salita. Poi giù attraverso tutto il Paese delle Sorgenti calde, ed infine trovare una nave che vi conduca su quest'isola, la vedete? Il grosso dito dell'oste si piantò su una macchiolina minuscola sul foglio in mezzo al mare, ma non troppo distante dalla costa. Shin ringraziò sentitamente per le informazioni, per poi voltarsi verso il compagno brandendo il suo boccale. A quanto pare abbiamo una meta. Alla nostra avventura!




    Edited by Historia - 28/6/2016, 21:53
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,195
    Reputation
    +117

    Status
    Anonymous

    ~Post 3
    Vecchie & Nuove Amicizie



    Un sorriso mi si stampo sul viso quando realizzai la conferma di Shin. La mia proposta fu accettata ed ora, almeno per il momento, formavamo un gruppo. L'idea mi elettrizzò e allo stesso tempo mi destò numerose questioni. Era la prima volta che mi trovavo in compagnia di un ninja di grado superiore e per di più di un Villaggio diverso. Pensieri, modi di fare e di combattere molto diversi, insomma un punto di vista interessante. Ci stringemmo la mano, e quel gesto fu estremamente emblematico. Nel mondo in cui appartenevo precedentemente tutto questo era inconcepibile, gli unici momenti in cui due persone si avvicinavano in maniera pacifica era quando un borsellino, colmo di monete sonati, veniva scambiato.

    Il percorso verso il paese successivo fu sereno e privo di imprevisti. Notai come Shin osservasse il paesaggio circostante e di come le infinite risaie dominassero il panorama. Ero abituato. Quello che non ero abituato, e che invece avrebbe sconvolto il ninja di Konoha, era la realtà che esisteva ai confini del Paese stesso. I bambini che seguivano il nostro carro, al limite del dominio di Oto, si sarebbero trasformati in ragazzi già adulti nonostante l'età e già in grado di rapinare su commissione. Scrollai la testa e mi concentrai sul mio presente e su quel viaggio che stavamo intraprendendo. Non aveva senso ripensare al passato.

    Quando arrivammo alla piazza centrale del Villaggio compresi che era giunto il momento di raccogliere le giuste informazioni. Senza proferire parola intuii che a Shin sorse lo stesso pensiero. Infatti dopo esserci accordati con il cocchiere ci dirigemmo verso la locanda, vuota per lo più e all'invito del ninja di Konoha di gustare due birre presi a parlare, aggiungendo allo stesso tempo un paio di monete in più sul bancone:- Lasci perdere la birra per me. Voglio un po' di shochu... E non mi dica che non ne ha.- Al che Shin pose diverse domande all'oste e senza alcun problema ricevemmo le risposte volute. Dopo alcune indicazioni, date su una mappa che definire approssimativa era un complimento, sapevamo quanto meno dove dirigerci. Con un rapido gesto mandai giù in un unico sorso il bicchiere di shochu e al termine del colloquio io e il mio compagno uscimmo dal locale. Shin incitò il viaggio, sorrisi in segno di assenso ma non che servisse, nel mio caso. Avevo già il calore di quel alcol a spronarmi e chissà quando avrei di nuovo assaporato quel gustoso vino.
     
    .
5 replies since 27/6/2016, 23:53   90 views
  Share  
.