Chez Sanji

add loto per Historia

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    Addestramento Loto I ~ Post 2



    Come evocato dai capricci della bambina comparve a fianco del loro tavolo un'uomo dall'aria sospetta che con premura accese la candela. Grazie, vecchio signore! Imbanbolata a fissare la fiammella ondeggiante Aruhina non presto caso alla minaccia rivolta al fratello maggiore. Il quale, impietrito, strinse il pugno pronto a ribattere, ma quello se l'era già data a gambe. Incredulo davanti alla lampante mancanza di logica di quello che considerava un esaltato esibizionista, decise di non insistere. Distese la mano, appoggiandola sul legno. Non si sarebbe fatto il sangue cattivo perché uno sconosciuto aveva chiaramente frainteso la situazione, né gli avrebbe permesso di rovinargli il pranzo che si prospettava delizioso. Sospirando, appoggiò il viso contro la mano libera, puntellando il gomito sul tavolo. Certo che ce n'era di gente strana al mondo. Quando giunse il cameriere a prendere le loro ordinazioni si era tuttavia già dimenticato di quel guasta feste, intento ad ascoltare il riassunto dell'ultimo mese della sorella, quello in cui era stato lontano da casa tra esame e missioni varie.
    Prima che giungessero i piatti però una fragorosa risata si levò da dietro di loro. Voltando appena la testa vide che ad occuparlo era proprio l'uomo misterioso, in compagnia di una ragazza piuttosto carina, eppure dallo sguardo di ghiaccio. Perfino la bambina alzò lo sguardo per vedere da dove proveniva il rumore. Quell'uomo è strano onii-chan. Shin la tranquillizzò, dicendole che probabilmente stavano scherzando su qualcosa. Lei lo fissò pensierosa, finché non finì di formulare la domanda che le stava passando in testa. Forse è una specie di comico? Il ragazzo non potè fare a meno di ridere del ragionamento infantile della sorella, ma cercando di apparire serio le disse che doveva proprio essere così. Eppure dentro di sé covava un senso di inquietudine difficilmente quietabile.
    Furono nuovamente distratti dall'arrivo dei loro ordini. Stupita per l'abbondanza e il sapore dei cibi la bambina iniziò ad ingozzarsi, tanto che il fratello fu costretto a richiamarla più volte, sebbene con il sorriso sulle labbra. Dai Hina sei una signorina, non mangiare come un maialino, chiudi la bocca quando mastichi. Uff, sei più noioso della mamma!



    Avevano da poco finito di mangiare quando vennero raggiunti da un uomo vestito in modo impeccabile che si presentò loro come lo chef del locale. Non si preoccupi, è colpa mia che non ho prenotato. Shin si scusò nuovamente. Lì dentro dopo aver fatto il nome di Suritomo erano tutti anche troppo gentili. Il cibo era incredibilmente buono, i miei complimenti. Le chiederi che trucco ha usato per rendere la carne così morbida ed al contempo croccante, ma sono certo che non me lo rivelerebbe. Il genin era sempre stato un affabile conversatore, ed ancora una volta i suoi complimenti colpirono nel segno. In effetti no, si tratta di una ricetta elaborata dopo lunghe sperimentazioni. Ma sono felice vi sia piaciuta. Quando il ragazzo per curiosità gli chiese se faceva parte del clan Akimichi come sembrava suggerire il cognome, quelli rispose senza problemi spiegandogli la situazione. Shin ripensò ad Itaru, con cui da studente aveva svolto una missione, ma soprattutto aveva esplorato metà dei chioschi e dei ristoranti del Villaggio della Foglia. Decisamente Sanji appariva diverso, sotto tutti i punti di vista. A quel punto, prima presumibilmente di congedarsi, chiese se fosse stato tutto di loro gradimento, dalla reception al servizio, fino alla qualità delle posate. Sembrava tenerci sul serio che i clienti lasciassero il ristorante con un'ottima impressione, ma il giovane non sapeva se lo facesse per la fama del locale o per amore del suo lavoro, anche se una cosa non escludeva l'altra. Shin ripensò alla frase pronunciata dall'uomo del tavolo dietro quando erano arrivati, ma decise di far finta di nulla. Con una fretta forse eccessiva mosse a destra e a sinistra la mano aperta per dire che era tutto a posto. Sua sorella, che fino ad allora era stata zitta a causa di un improvviso colpo di sonno, in quanto impegnata a digerire, si riscosse stiracchiandosi e si inserì nella conversazione con un candore ed una sincerità posseduta solo dai bambini della sua età. Quel signore là in fondo mi ha guardato tutta la sera con occhi strani... alzò la mano indicando il tavolo dietro di loro. Shin la rimproverò senza troppa convinzione, spiegandole che non era educazione additare la gente e lei, pur continuando, abbasso il braccio. E non ha fatto altro che ridere tutta la serata del fratellone. Sono una bambina, ma non sono stupida!
     
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