Chez Sanji

add loto per Historia

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    Addestramento Loto I ~ Post 5





    Solamente dopo essersi ripreso dalla sorpresa Shin fece caso a due sensei e alla ragazza che era con loro. Il Kurogane si stava offrendo come cavia per testare la forza che il genin aveva ottenuto. Questi annuì, preparandosi a combattere. Era consapevole che si trattava di un avversario al di fuori della sua portata, nonostante la sua nuova arma segreta; al contempo avrebbe impiegato ancora parecchio tempo per padroneggiare il kinjutsu, quindi doveva tener conto anche di quello. Nonostante tutto non si sarebbe scoraggiato, arrendendosi prima di iniziare. In fin dei conti il suo obiettivo non era sconfiggere Shinichi, bensì superare i suoi limiti. Sono pronto, quando vuole!
    Il chunin non se lo fece ripetere due volte e tentò due minacciosi pugni al volto. Shin evitò il primo abbassandosi con una rapidità sorprendente che non sapeva di possedere [Slot Difesa], mentre intercettò il secondo con un avambraccio [Slot Difesa]. L'impatto lo fece traballare: a quanto sembrava il suo avversario non si stava risparmiando.
    Per lo sbilanciamento non vide arrivare la spazzata e finì rovinosamente a terra, riempendosi di ammaccature. Tuttavia non si perse d'animo e balzò immediatamente in piedi con uno scatto, pronto a contrattaccare. Gettandosi in avanti portò un rapidissimo gancio al mento del Kurogane con la sinistra [Slot Azione]. Rimase egli stesso sopreso dalla potenza del colpo, di molto superiore al normale, ma il suo avversario riuscì ad evitarlo con apparente facilità, visto che si prese anche il tempo di schernirlo. Shin incassò la provocazione ed evitò di rispondere a parole, ma portò istantaneamente un nuovo assalto. Ruotando su se stesso usando la gamba sinistra come perno eseguì un calcio laterale all'indietro verso il busto del sunese [Slot Azione]. Sentiva tutto il suo corpo fremere per la quantità di energia spropositata che lo attraversava; al contempo però era convinto di poter chiedere di più al suo organismo. Quando il suo colpo venne parato senza che lo shinobi della Sabbia riportasse danni si spronò da solo: più forte, più veloce. Appoggiando il piede destro continuò la rotazione portando un calcio a frusta all'altezza del volto di Shinichi. Senza indugio lasciò che l'afflusso di chakra nella gamba aumentasse, diventando un fulmine per alcuni istanti [Slot Azione][Loto della foglia]. Eppure ancora una volta il ninja lo evitò con un elegante capriola all'indietro. Riappoggiando l'arto a terra il genin si rese conto che formicolava ed aveva difficoltà a muoverla [Danno]. Sebbene potesse spingere il suo corpo al di là dei suoi limiti ciò non significava che i suoi muscoli non ne risentissero: doveva imparare a dosare meglio l'energia che la kinjutsu gli concedeva.
    Il sensei non gli concesse di certo una pausa per quello, anzi prese ad infierire su di lui. Il foglioso, avendo intuito il suo metodo di allenamento, si guardò bene dal lamentarsi, preferendo concentrarsi sul padroneggiare la tecnica, anche al costo di uscirne tumefatto. Un primo diretto al volto fu deviato con l'avambraccio verso l'esterno [Slot Difesa]. Trovandosi in una posizione sfavorevole a continuare l'offensiva con gli arti superiori, il sunese cercò di approfittare della gamba malferma del ragazzo. Shin aumentò la quantità di chakra indirizzata verso i muscoli, prendendola dal flusso che scorreva impetuoso attraverso la prima porta, impastando al tempo stesso parte dell'energia normalmente in circolo per difendersi dall'urto [Slot Difesa][Loto della foglia][Impasto]. Sebbene fosse riuscito ad assorbire il colpo senza particolari problemi il sensei approfittò del tempo che aveva impiegato per concentrarsi spingendolo su entrambe le spalle con i palmi aperti, facendogli perdere l'equilibrio. Questa volta fu il giovane ad eseguire una capriola all'indietro appoggiandosi sulla mani e riatterrando in modo da fronteggiare il suo avversario. Per sua fortuna era solamente un allenamento, ma nonostante ciò si sentì preso in giro. La differenza tra i loro due livelli era eccessiva per essere colmata anche da un'abilità potente come il loto. O forse era lui che non riusciva a sfruttarla a dovere? Per scoprirlo avrebbe dovuto spingersi fino ai suoi limiti più estremi. Doveva diventare più forte. Scattando in avanti fintò un gancio destro al viso, per portare invece un diretto sinistro allo stomaco. Stava rapidamente imparando a gestire meglio il flusso di chakra, quindi riuscì a incalanarlo più rapidamente, permettendo ai propri muscoli di rilasciare più energia esplosiva [Slot Azione][Loto della foglia]. Shinichi si limitò a bloccare il pugno con la mano aperta, di fatto annullandone il poteziale offensivo, sbadigliando per di più. Avendo ancora la gamba destra fuori gioco il genin usò la sinistra per tentare un calcio semicircolare, dal basso verso l'alto, al fianco del ninja della Sabbia [Slot Azione][Loto della foglia]. Per mezzo dell'altra mano intercettò e bloccò anche quel colpo. La cosa stava diventando scoraggiante: forse aveva ragione lui, ed i colpi di Shin non avevano sufficente intento omicida per riuscire ad andare a segno? Non volendoci credere perse la pazienza e cercò la via più breve per colpire con un diretto sinistro alla bocca dello stomaco, pervaso di energia proveniente dal cancello abbattuto [Slot Azione][Loto della foglia]. Il suo attacco andò a segno, ma solamente perché il Kurogane aveva deciso così. Ignorandolo, lo prese invece in controtempo con un calcio circolare scagliandolo a diversi metri di distanza. Per l'ennesima volta era a terra, incapace di procurare il benché minimo graffio al suo avversario. Dalla posizione a carponi dove si trovava sputò a terra, sussurrando. Debole, troppo debole. Sono ancora troppo debole!
    Rialzandosi, non sentì le parole di disprezzo che Shinichi gli rovesciava addosso. Aveva solamente una cosa in mente: diventare più forte. E per diventarlo si sarebbe spezzato tutte le ossa se fosse servito. Si pulì il mento impolverato con il dorso della mano, poi ripartì all'assalto. Dopo essere arrivato a portata si diede lo slancio con il piede destro compiendo un piccolo balzo, nel frattempo raccolse il ginocchio sinistro al petto per eseguire infine un calcio volante frontale al busto dell'avversario con notevole foga [Slot Azione][Loto della foglia]. Non ci rimase troppo male quando il sunese lo evitò semplicemente arretrando di un passo perché si era accorto che gli riusciva sempre più facile domare quella potenza incredibile ottenuta liberandosi del vincolo imposto dalla porta dell'apertura. Riatterrato si slanciò in avanti senza dargli tregua con un pugno diretto al naso [Slot Azione]. Più lo scontro durava più Shin desiderava far del male al suo opponente, non fosse altro per sfogare la frustazione. Shinichi spostò la testa di lato inclinando il collo, così che il braccio del foglioso gli sfilasse a fianco. Tuttavia il genin aveva già caricato l'altro pugno al fianco, rilasciandolo in quel momento con deciso movimento della spalla e del dorso nella forma di un montante al mento [Slot Azione][Loto della foglia]. Per un secondo si illuse di poter riuscire a colpire il sensei, ma con una rapidità sconcertante quelli frappose una mano aperta tra il colpo e il suo obiettivo, annullandone la potenza e producendo come unico risulato un sonoro boato per l'impatto.
    Tsk. Prendi qu... Shin non terminò la frase, improvvisamente svuotato di ogni energia. Arretrò di qualche passo, con gli occhi canzonatori del sunese ad osservarlo. Si sentiva terribilmente spossato, come se avesse combattuto per ore e ore, mentre invece erano passati solamente alcuni minuti. Appoggiò le mani sulle ginocchia. Faticava a rimanere in piedi, anche solamente restare in quella posizione gli provocava fitte dolorose lungo tutto il corpo [Status]. Cercando di mantenere la voce ferma, per non far capire agli altri il dolore che provava, parlò a bassa voce. Così sono questi i famosi effetti collaterali? Pensavo peggio dai, posso continuare... Si rimise eretto con un enorme sforzo di volontà e stringendo i denti. Non c'era parte del suo organismo che non gli sembrasse in fiamme. L'afflusso di chakra senza controllo andava a sovraccaricare le cellule che, se per un piccolo periodo di tempo riuscivano a rilasciare una quantità di energia superiore al normale, sulla lunga ne risultavano danneggiate. Ghignando, il Kurogane gli si avvicinò e lo colpì con l'indice dopo averlo trattenuto col pollice. No, non puoi. Il ragazzo non riuscì a muovere un dito per opporsi e si ritrovò a terra, travolto da un'ondata di dolore simile a mille aghi in seguito alla caduta. Sanji, con l'immancabile sigaretta accesa, si avvicinò a rassicurarlo, nonostante le occhiatacce di Shinichi. Tranquillo, dopo le prime volte il dolore diventa più sopportabile, anche se continuare uno scontro appena disattivato il loto beh...non te lo consiglierei, diciamo. I due si misero a chiaccherare, attendendo che recuperasse.
    Pian piano, come aveva previsto lo chef, il dolore prese a sciamare, sebbene la sensazione di debolezza diffusa non lo abbandonasse. Non volendo sprecare neppure un istante del suo allenamento, Shin chiuse gli occhi per analizzare introspettivamente la sua condizione. Non gli sembrava di aver nulla di rotto e neppure i muscoli sembravano lesionati o compromessi in modo permanente. Già quello lo fece sentire un poco più tranquillo. A quanto pareva la stanchezza era dovuta al fatto che il suo corpo consumava una quantità enorme di chakra per mantenersi su quelle prestazioni. La porta era per certo chiusa ora, altrimenti ne avrebbe percepito il flusso fuoriuscirne, ma non sembrava più sigillata come prima. Probabilmente con l'esercizio sarebbe riuscito ad aprirla a comando senza perdere troppo tempo sul campo di battaglia: come gli aveva fatto giustamente notare il sensei non avrebbe avuto mezz'ora per prepararsi. Dopo esser rimasto disteso per almeno una decina di minuti battè la mano aperta al suolo e si mise a sedere, guardando negli occhi tanto Shinchi quando Sanji. Di nuovo.

    [...]

    Il fogliso si pulì il sudore misto a sangue dalla fronte. Per quanto il sensei evitasse colpi palesemente mortali o troppo al di fuori della sua portata qualche sua reazione si era rivelata sproporzionata, ferendo l'allievo e riempendolo di lividi. Shin si rimise in guardia, pronto ad iniziare un nuovo round. Erano ormai diverse ore che i due continuavano a scambiarsi colpi, ma nessuno dei due aveva ancora accennato al fermarsi. A tratti sembrava che il Kurogane si annoiasse a fargli da compagno di addestramento, in altri momenti invece si poteva scorgere sul suo viso il barlume di un sorriso. Anche nell'animo del ragazzo albergavano emozioni contrastanti, tra la felicità e l'irritazione. Era diventato ormai esperto nell'aprire la prima porta e nel controllare l'afflusso di chakra che ne derivava, ma nonostante questo non poteva superare certi limiti del suo organismo senza pagarne un pesante contrappasso. Non sarebbe bastato ricorrere al kinjutsu se prima non avesse fortificato il suo corpo, rendendolo in grado di sopportarlo e sfruttarlo appieno. Incrociò un istante le braccia davanti a sé, rilasciandole con un movimento verso il basso. Aveva riattivato il loto della Foglia.
    Con un piccolo balzò evitò un calcio basso mirante ad entrambe le caviglie, intercettando un pugno diretto al naso con l'avambraccio e subendone uno allo sterno con la precisa intenzione di sfruttare l'apertura per contrattaccare. Una tempesta di pugni intervallati da brevi finte si scaricò sul sunese, il quale non battè ciglio incassandoli senza batter ciglio. Con il battito cardiaco accelerato ed il fiato corto Shin prese le misure per tentare l'ennesimo assalto, quando improvvisamente la luce intornò a lui diminuì. Il sole aveva compiuto gran parte del suo tragitto e si trovava ora dietro la struttura in cui era situato il ristorante. Certo che il tempo passa quando ci si diverte eh? Shin lo guardò con un sopracciglio sollevato. Era ragionevolmente sicuro di averlo visto russare ad un certo punto, anche se preso dalla foga dello scontro non se ne era potuto accertare. Direi che per ora può bastare, facciamo una pausa più lunga così puoi riprenderti. Il ragazzò accolse quella proposta. Sapeva per esperienza che allenarsi con eccessivo zelo poteva essere controproducente. Rilassando i muscoli, si focalizzò sul cancello, richiudendolo. Nel corso della giornata aveva imparato che, quando non ne avesse avuto più bisogno, avrebbe potuto rinunciare al suo potere per diminuire il contrappasso richiesto all'organismo senza attendere di raggiungere il suo limite di sopportazione. Barcollò mentre si avvicinava a Fuyumi, appoggiandosi al muro quando fu abbastanza vicino e sedendosi con attenzione di fianco alla ragazza. Si sentiva tirare ovunque, ma non riusciva più a capire se fosse per colpa del lavoro faticoso svolto o i postumi della tecnica. Con un sorriso, appena incrinato dalla sofferenza, chinò la testa verso l'allieva. Non sono neanche riuscito a scalfirlo vero?
     
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17 replies since 5/7/2016, 15:55   195 views
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