Il Tempio Segreto di Inari

Addestramento Contratto Kitsune

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    Il Tempio Segreto di Inari



    Quando l’orso si ritrovò tra le sue zampe non le spalle di un fragile umano ma un pezzo di legno rimase a dir poco sorpreso, per quanto si poteva cogliere. Tuttavia la vecchia bestia non era ingenua e i molti anni di caccia in quella foresta l’avevano temprata, se non poteva vedere la preda davanti non rimane che voltarsi e capire dove era finita. E l’orso fece esattamente quello, trovandosi così di fronte il ninja di Konoha. Tuttavia l’animale non aveva ancora compreso che l’umano non era un semplice cacciatore ma bensì un ninja e come tale estremamente pericoloso, tanto quanto un rivale orso. In un attimo la bestia vide il terreno davanti a se elettrificarsi e l’unica cosa che fu in grado di fare fu quella di subire la scossa [Danno]. L’animale stesso comprese che qualunque cosa fosse stata ora sentiva un importante dolore alle sue gambe, comunque non ebbe il tempo per constatarlo che la preda stava reagendo! Nuovamente la bestia non ebbe modo di agire da due piedi come era e considerata la velocità del mio compagno di Konoha e la lama penetrò la pelliccia e la carne, fermandosi appena al di sotto della superfice; per ben due volte di fila [Danno]. Purtroppo per Shin un attacco del genere poteva solo spaventare un animale di quelle dimensioni. L’orso, a quel punto cercò la rivalsa e la ottenne nel momento in cui Shin tentò un’azione sconsiderata. Infatti il mio collega eseguì un calcio proprio sulla fronte della bestia la quale, ormai consapevole della sua incapacità nel reagire in tempo, non fece altro che subire in pieno il colpo, sulla fronte e reagire di conseguenza! L’orso avrebbe tentato allo stesso tempo di azzannare la gamba sinistra del foglioso [S&M]. Cercando di stringerla tra i denti.

    Fortunatamente per Shin, e lo compresi subito anche io dalla mia posizione, non fu altro che un tentativo rabbioso di un animale messo all’angolo. Infatti la bestia, spaventata o forse consapevolizzata dalle capacità del ninja, avrebbe sospeso la sua aggressione e sarebbe arretrata di diversi metri, per poi voltarsi e sparire nella boscaglia, nel caso in cui Shin non avesse reagito di conseguenza.

    Se Shin non avesse reagito…


    In quel momento tra l’altro ripresi le forze e rialzandomi scattai al fianco del mio collega, estraendo il kunai dalla sacca. Attesi in silenzio per qualche secondo, assicurandomi così che la bestia si fosse allontanata a sufficienza e quel punto avrei ripreso a parlare: - Shin se ci fossi stato solo io non avrei avuto alcuna possibilità contro quel maledetto orso… Sei tremendamente forte! Comunque tutto questo è stranissimo! Non ho mai sentito parlare di orsi che aggrediscono la gente così all’improvviso. Ho una brutta sensazione, ma proprio per questo sento la necessità di indagare più affondo. Comunque a questo punto vedo alcune scelte: Shin se vuoi riposarti e recuperare bene le forze qui vicino al monolite posso capire, tuttavia non vorrei correre il rischio che quell’animale ritorni o porti con se degli amichetti ancora di più sgraditi. Oppure possiamo dirigerci verso la cima e cercare di recuperare una parte dell’energie sprecate mantenendo un’andatura costante, o l’ultima alternativa tornare indietro… per ritornare un altro giorno. Ti lascio la decisione!- Attesi così la risposta di Shin.

    Se Shin avesse deciso di proseguire…

    -Sono della tua stessa idea… Tornare indietro renderebbe vano qualunque sforzo fatto fino ad ora!- E con quelle parole di incoraggiamento io e il mio compagno superammo il monolite e seguendo un traiettoria lineare iniziammo a salire sulla montagna. Il percorso infatti si faceva via via sempre più in salita e gli alberi più diradati. Sicuramente non era semplice superare quella pendenza ma l’andatura costante e un passo regolare consentivano di non pesare troppo sul ritmo di marcia, tutto a vantaggio di Shin. Tuttavia i miei occhi avevano smesso di stupirsi della bellezza del paesaggio e, memore della recente esperienza, con regolarità mi guardavo spesso attorno, alla ricerca di movimenti sospetti o strani rumori… del resto non si potevano escludere altre aggressioni.

    Il viaggio durò diverse ore e ad un certo punto, verso pomeriggio inoltrato, giungemmo a destinazione: quella meta che tanto sembrava impossibile da raggiungere e che fino a qualche giorno prima nemmeno esisteva per noi. Un Torii, maestoso cancello ma purtroppo posto in un triste stato di decadenza, dava l’accesso ad un’ampia radura, la quale ospitava il tanto ricercato Santuario! Guardai elettrizzato il mio compagno di Konoha:- Non mi sembra vero, ma quello è il santuario che stavamo cercando… sento che quello è il posto giusto Shin. Sento che le risposte si trovano al suo interno. – Era una sensazione che non riuscivo a spiegarmi ma la potevo percepire sulla pelle stessa.

    Ci avvicinammo, guardandoci nel frattempo attorno; si poteva distintamente cogliere l’atmosfera di abbandono e decadenza del posto, e con essa la sacralità del luogo veniva a meno. Mi chiesi come era possibile, un tempio di quelle dimensioni, dedicato ad una divinità così centrale, ora ridotto ad una condizione così negativa. Infatti bastava un po' di immaginazione per capire che quella che è ora una struttura in decadenza una volta doveva rappresentare un magnifico santuario, decorato vistosamente, ricco di sculture e opere d’arte e soprattutto denso di religiosi. Guardai il mio compagno:-Shin, tutto questo… così abbandonato. Non sono un tipo molto affezionato alla storia e all'arte ma è davvero un peccato… comunque dobbiamo concentrarci sul nostro obiettivo; che dici se ci dividiamo e cerchiamo qualunque sorta di indizio? Se hai bisogno di una mano o troviamo qualcosa facciamo un fischio e così ci ricongiungiamo subito!-

    Così iniziammo a indagare, presi a camminare attorno alla struttura, osservando i dettagli e cercando qualunque cosa, puntando soprattutto a quello che rimaneva in piedi e conservato. Però più proseguivo l’investigazione, più mi soffermavo sui particolari e sull’ambiente stesso che mi circondava… Più mi accorgevo che c’era qualcosa che non tornava. Alzai lo sguardo, puntando verso una direzione casuale. Mi sentivo osservato, terribilmente osservato. Avvicinai la mano alla sacca, pronto a reagire… che Shin nel frattempo stesse giungendo alle mie medesime conclusioni?
    CITAZIONE
    Che cosa sta succedendo in quel tempio e Kato di che cosa si è accorto? A Shin l'arduo compito di risolvere il mistero! In pratica indaga e trova una spiegazione coerente per dimostrare che il posto non è abbandonato. A te il come, quando e perché. A me le conseguenze delle tue indagini.

    Se procedi verso il tempio recuperi 1/3 delle chakra perso e delle eventuali ferite. Se invece sceglierai le altre alternative, proposte da Kato, risponderò subito con un altro post!
     
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