Quanti piccoli gagni

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. lNearl
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,620
    Reputation
    +73

    Status
    Offline

    L'entrata in scena dei Gagni

    II




    Il caro Atem si presentò rispettando tutte le riverenze del caso, esibendosi addirittura in un formale inchino nonostante fossi molto più piccolo di lui. Indubbiamente ci stava, soprattutto considerando che si trattava solamente della prima missione per il ragazzo, anche se mostrare questa riverenza verso una persona che poco dopo ti avrebbe chiamato fratellone poteva buttare dei brutti indizi nella zona. Ad ogni modo, apprezzai già di più il fatto che non desse a vedere un'eventuale risentimento per il mio citare la luna, e soprattutto che appena stimolato rispose in maniera discreta.


    Dunque, vuole divertirsi un po'... Vediamo cosa offre la zona...


    Come ben chiarito dalla missiva che ci era stata recapitata, nella zona dovevamo aspettarci delinquenti di ogni genere e tipo. Brutte facce e tipi loschi. In realtà, andando avanti nella perlustrazione della zona non avremmo trovato niente di tutto ciò. Nella zona c'erano solamente numerose botteghe, specializzate ognuna nella vendita di diversi beni. Si potevano trovare particolarità alimentari ed oggetti dell'uso quotidiano, arredamento o utensili vari. Indubbiamente non era una zona nella quale ci si aspettava un tasso di criminalità alto, magari qualche furto nei negozi più importanti, ma difficilmente ci sono le scazzottate nelle zone commerciali.


    Certo che l'altro giorno potevi evitare di vincere a carta contro Kurori, l'hai proprio spennato!

    Il modo migliore per reggere la parte era cercare di attirare l'attenzione. Effettivamente il ragazzo che mi ero deciso di appellare come mio fratello non aveva un aspetto particolarmente macio, nè tanto meno aveva l'aria risoluta del malvivente. Buttai l'esca, sperando che se effettivamente c'erano ladruncoli ed altri teppisti in zona potessero iniziare a considerare Atem come una possibile vittima. Inoltre, era anche una prova per il giovane, che avrebbe dovuto dimostrarsi sveglio e stare al gioco, magari accentuando la cosa. Non risposi minimamente al suo sussurro, un grave errore che non avrebbe dovuto commettere. Lanciargli un'occhiataccia o qualsiasi altra cosa del genere non avrebbe fatto altro che alimentare eventuali sospetti o danni derivati dalla sua condotta, quindi meglio far finta di niente e lasciar cadere quello sbaglio in mezzo la sabbia.


    Davvero non capisco, è vero che Kurori sta bene di famiglia, ma perdere tutti quei soldi al gioco è proprio da mentecatti!

    Continuai mentre superavamo l'obbiettivo. La taverna del bue Nero era un posto semplice, si presentava con la classica insegna esterna perpendicolare al muro, per invogliare i visitatori ad entrare. Dall'interno emanava dei profumi invitanti che facevano capire la presenza di un buon cuoco, inoltre si poteva sentire in sottofondo un certo schiamazzare interno. Dunque, qualcuno doveva esserci anche se erano solo le diciotto. Passai dritto, quasi dimostrando di non averla notata, mentre mi concentrai invece sull'osservare come si sarebbe comportato Atem. Per la prima volta si trovava davanti all'obbiettivo della missione, prima missione della sua vita. Era evidente che avrebbe avuto un certo senso di pressione ed allo stesso tempo curiosità, ma era importante che riuscisse a gestirla, e volevo per l'appunto vedere come ci avrebbe provato.

    Per il momento non c'era nessuno che ci stava seguendo, nè tanto meno si vedevano facce ricorrenti. Si incontravano solo volti nuovi, e per la maggiore si trattava di persone vestite decentemente che probabilmente stavano andando a fare compere nelle botteghe. Ora come ora, nonostante la mia esperienza in materia non riuscivo a trovare nulla di particolare in questa zona di Suna. Anzi, a tratti si sarebbe potuto dire che si dimostrasse più ricca del solito e meglio frequentata. Finimmo di percorrere la strada su cui si affacciava la taverna del bue Nero e svoltammo a destra. L'idea era quella di fare un giro dell'isolato per vedere come fosse il quartiere sul retro della taverna, se ci fossero eventuali porte esterne, o magari dei locali collegati che potevano ospitare situazioni strane. Nella realtà dei fatti, però, appena svoltato l'angolo ci trovammo davanti ad una scena nuova, più consona al tenore della missione. C'erano tre ragazzini, che potevano avere dagli 7 ai 13 anni che si stavano insultando a voce alta, e nel frattempo sempre più spesso scattavano delle manate, delle spinte e alcuni calcioni. Nessuno sembrava intenzionato a far male davvero agli altri, ma i toni erano effettivamente molto duri, e chissà che la situazione non potesse degenerare. Sottovalutarli solo per via dell'età sarebbe stato un'errore, io stesso avevo più o meno gli stessi anni ed ero dotato di capacità ben superiori alla norma delle persone normali. Atem avrebbe dovuto tenerlo bene a mente, soprattutto perchè non appena ci fossimo avvicinati un po' al gruppo di gagni questi si sarebbero girati verso di noi, spostando la loro concentrazione.


    E voi coglionazzi cosa fate qua ?

    Disse il più piccolo del gruppo, poteva avere otto anni.


    Calmati Yushi. Quello piccolo dai capelli rossi c'avrà la tua età, da sfigato. L'altro è più grande, ma con sta faccia non credo abbia molto da dimostrare...

    Questa volta a parlare fu il ragazzo più alto, che poteva avere circa tredici anni, ma che aveva un fisico ben delineato ed era alto un metro e ottanta, parecchio vista l'età. Mosse un paio di falcate in avanti, arrivando a mezzo metro da Atem.


    Dunque, volevate passare di qui no ? Quanto offrite per il nostro suolo ?


    Rimaneva, un paio di metri più indietro l'altro ragazzo, che dimostrava invece circa una decina d'anni e che non sembrava interessato a noi. Guardava gli altri "bambini" con cui si stava insultando fino a poco prima annoiato, forse solo in attesa di gustarsi la situazione.
     
    .
17 replies since 16/7/2016, 17:29   145 views
  Share  
.