Accompagnatrice anti stalker

free tra -Shu e Zakira

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  1. Zakira
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    Parlato Asami
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    Parlato Miyako
    Parlato Shinichi


    Dopo la dichiarazione del sunese la situazione, secondo il punto di vista di Asami, stava diventando imbarazzante. Anche perchè dopo le parole di Tatehiko e Miyako non poteva fidarsi di Shinichi, anche se sembrava piuttosto provato. Ma per risolvere la situazione tra i due, la ragazza decise di far incontrare i due ragazzi contro il volere del richiedente. Cosa aveva appena fatto? Cosa rischiava? Il suo grado genin? Doveva ritornare a studiare sui banchi dell’Accademia come studente? Questo non poteva saperlo ma ormai la decisione era stata presa. Non poteva più tornare indietro poichè aveva iniziato a trascinare il ninja all’interno della sua dimora. Si era fermata davanti alla sua stanza, che per quella notte era diventata di Miyako. Con molta tranquillità la ragazza aveva dato piena libertà allo shinobi della sabbia di parlare con Miyako. Ma era rimasto lì fermo. Cosa stava aspettando? Non aveva il coraggio di parlarle? Eppure il giovane aveva molte cose da dire. Aveva fatto molti chilometri per niente? La ragazza fece un mezzo sorriso e scosse la testa.

    -Miyako è qui. devo portarti io!?-

    Senza nemmeno aspettare la sua risposta, si avvicinò alla porta della sua stanza e l’aprì senza bussare. Ma non per maleducazione ma per far finire in fretta quella pagliacciata. Aveva uno sguardo abbastanza tranquilla anche se dentro di se non era contenta della presenza di Shinichi. E non era nemmeno contenta di aver fatto il suo gioco. Anche se si era presentato personalmente dalla ragazza dai capelli rossi, era comunque riuscito a raggiungere il suo obbiettivo. Ma ormai era tardi per tornare indietro perchè la porta era completamente aperta e la ragazza aveva appena varcato la soglia, entrando all’interno della camera. Ma improvvisamente si fermò di colpo, osservando con sorpresa la scena di fronte a se. Gli si gelò il sangue e il suo respiro si bloccò per qualche istante. Un personaggio a lei molto noto si trovava all’interno della sua stanza. Ma chi era?

    §!?§

    La figura aveva capelli neri, gli occhi grigi e abbastanza alta. Sembrava Shinichi. Era Shinichi. Ma com’era possibile? Perchè c’erano due Shinichi? Come aveva fatto ad entrare? Era una copia o l’originale?

    -Shinichi…?-

    La sua voce era debole, con un tono interrogativo ma anche incredulo per quello che stava vedendo. Ma le sorprese non erano finite. Shinichi in un modo o nell’altro era riuscito ad ingannarla ed era riuscito a raggiungere il suo obbiettivo: Miyako. Già la sunese che in quel momento aveva si trovava già all’interno della sua stanza. In teoria doveva trovarsi sotto le coperte. Invece per quale motivo si trovava di fronte al ninja in piedi? Quando la vide rimase ancora più scioccata. Cosa significava? Aveva mentito tutto il tempo? Le parole di Shinichi erano riferite a quel segreto? In quel momento la ragazza dai capelli rossi non provò nessuna emozione. Oppure ne furono così tante che decise di non provarne nessuna. Si limitò a fissare la ragazza. Era lei? Purtroppo si e quando realizzò la situazione urlò il suo nome,quasi come un rimprovero.

    -MIYAKO!!??-

    Shinichi iniziò a parlare ma la genin non lo ascoltò. I suoi occhi erano puntati sulla sunese, dimenticandosi della presenza dell’intruso. Perchè aveva mentito alla Hoshiyama per tutto questo tempo? Aveva paura di una sua reazione? Suo padre lo sapeva? E Shinichi come l’aveva scoperto? C’era un tornado di emozioni nel suo animo ma nonostante ciò non riusciva a comprendere quello che aveva fatto.

    -Ma… ma… ma com’è... possibile…-

    Balbettava mentre spostava lo sguardo tra Miyako e lo shinobi della sabbia. Come aveva fatto a mentire tutto quel tempo? D’istinto, durante l’arco della giornata, non aveva voglia di camminare tra le vie di una città che non aveva mai visto? In casa usava la sedia a rotelle oppure anche i servi conoscevano il suo segreto? Sapeva anche dell’arrivo di Shinichi? Come poteva fidarsi ancora di lei? In quel momento provava solo rabbia poichè si sentiva preso in giro da lei e anche da Shinichi che aveva distratto Asami per incontrare di nascosto la ragazza.

    -Miyako, Perchè mi hai mentito!?-

    -Asami... posso spiegare-

    Cosa doveva spiegare? La sua finta paralisi? La ragazza guardò Miyako che dal tono di voce sembrava abbastanza mortificata. Si era seduta sul letto invitando anche ad Asami a sedersi. Ma la kunoichi non lo fece. Aveva deciso di rimanere in piedi curiosa di sapere cosa cosa stava per raccontare. La guardava dall’alto mentre l’altra, forse per la vergogna, rimase con lo sguardo basso. Forse era talmente pentita di ciò che aveva fatto che non aveva nemmeno la forza di guardare negli occhi i due shinobi. La ragazza aveva chiesto a Shinichi di non interrompere il discorso prima di iniziarlo. Adesso stava piangendo anche se si sforzava di trattenere le lacrime.

    [...]

    Il clan Kurogane, come raccontato da Miyako, aveva la capacità innata del magnetismo. Ma alcuni esponenti del clan non avevano questa abilità innata oppure si manifestava in un’altra forma: la sabbia dorata.

    -La sabbia… dorata?-


    E Miyako aveva sviluppato questa rarissima particolarità. Mentre raccontò questo aneddoto una scia di polvere d’oro iniziò a muoversi intorno alla sunese.

    §Ma che…?§

    Dopdichè di condensò fino a diventare una piccola sfera dorata. La ragazza d’istinto iniziò a guardare l’oggetto e avvicinò la mano, lentamente. La sfera si posò sul palmo della mano. E così era questa l’abilità innata della ragazza. Muovere e modellare l’oro a suo piacimento.

    -Non è molto, ma spero che possa ripagarti del disturbo che ti ho causato, Asami. Sappi che ti considero davvero come una delle mie amiche più care.-

    §...§

    Asami non aveva bisogno nè di soldi nè di oro o gioielli preziosi. Lei non si era disturbata per niente perchè stava svolgendo una missione. Era il suo lavoro. E non era di certo un disturbo. Ma forse il dono che aveva appena ricevuto era per la gentilezza che Asami aveva avuto nei suoi confronti. Anche se non la conosceva, la genin di Konoha aveva fatto di tutto per trattarla nel modo più amichevole possibile. E ci era riuscita. Forse perchè negli anni precedenti non aveva mai avuto il modo di conoscere persone nuove. Questo però non gli aveva impedito di sviluppare un carattere allegro.
    La ragazza di Suna continuò il suo discorso. Avendo la capacità di poter modellare un materiale così prezioso, la ragazza poteva essere sfruttata dai più avidi mercanti. Fortunatamente il padre pensò di proteggerla fin dall’inizio e con il passare del tempo Tatehiko decise d’inventare questa malattia così da tenerla sempre in casa. Ma dopo poco fu il padre stesso a sfruttare questa sua abilità arricchendosi, grazie all’oro prodotto. Per il clan, quell’abilità era così indispensabile che avevano deciso, come succedeva in tutte le famiglie nobili, il futuro della ragazza. Il suo destino era quello di generare degli eredi con questa particolare abilità innata. Era Shinichi il prescelto, che aveva geni compatibili con quelli di Miyako per generare i figli tanto desiderati dal clan. Ma in quel periodo non si trovava all’interno del villaggio. Tempestivamente fu riportato all’interno del villaggio da Shu Akasun,un ninja del villaggio. Dopodichè i due iniziarono a frequentarsi,fino a quando Shinichi non scoprì l’inganno di Miyako e la lasciò.

    -Si. E mi hai lasciato. Ma non ti ho odiato, in quel momento. Pensavo che fosse giusto così. Tu mi hai detto tutto di te, tutte le cose che hai fatto anche quelle così brutte che non volevi ricordare... ed io ti ho tradito. Ti ho mentito. E non sono mai stata onesta con te. Fino ad ora. Ora sai la verità. Cosa vuoi fare, Shinichi?-

    -Cosa voglio fare? Cosa posso fare? Non... non lo so... devo... pensarci... Uff... su una cosa direi che dobbiamo essere d'accordo tutti e tre. Questa conversazione non è mai avvenuta. Io non sono mai stato qui. Io non so nulla…-

    La genin di Konoha era d’accordo con il sunese. Non voleva nè essere richiamata dall’Accademia nè mettere nei guai Miyako. Sia Shinichi che Asami volevano proteggere la ragazza da coloro che avevano programmato la sua vita, cioè suo padre e un certo Aizen. Shinichi finì il suo discorso dichiarando di voler trovare una soluzione in tutto questo. Dopodichè sparì in una nuvola di fumo.

    -Aspetta!-

    -E’... sparito.-


    Ma a quanto pare non era sparito. Si trattava di un’altra copia come aveva precisato Miyako. Lei conosceva bene Shinichi e, molto probabilmente, non era la prima volta che usava quel trucchetto. La sunese però aveva altro da dire allo shinobi della sabbia. Iniziò a piangere davanti ad Asami, che rimase lì immobile. Quale altro segreto nascondeva? Asami come poteva consolarla?

    -La cosa... più importante? Perchè... cos’è successo?-

    -L'idiota. Non ha pensato che quella sera... abbiamo fatto l'amore e... sono incinta Asami. Di Shinichi. Sono due gemelli…-

    -D-due gemelli!?-

    La ragazza s’irrigidì di colpo e restò a fissarla, con bocca e occhi aperti. Fece cadere anche la sfera d’oro dalla sua mano destra, che iniziò a roteare fino a fermarsi in un punto imprecisato della camera. Gli occhi della Hoshiyama erano tutti puntati su di lei. Non guardava nient’altro. Oltre a Shinichi, qualcun’altro non lo sapeva? Perchè non glielo disse alla prima occasione? Suo padre ne era a conoscenza? L’aveva scoperto da poco? Da quanto tempo era incinta? Tutte domande inutili poichè ormai l’interessato era già andato via. Era l’unica che poteva calmarla in quel momento. Ma come? Cosa doveva dirgli per non ferire i suoi sentimenti?

    -Comunque Miyako…-

    Iniziò il discorso pronunciando il suo nome. Questa volta però decise di sedersi di fianco a lei, sul lettino. La guardava anche se era impegnata a piangere. Piangeva per i due figli che aveva in grembo? Per il segreto che aveva nascosto a Shinichi? Perchè in quella mattinata aveva mentito anche Asami, pensando quindi di perdere la sua amicizia? Oppure ripensava a ciò che aveva subito dal clan per tutti questi anni?

    -... nonostante ciò io ti perdono. In fin dei conti sei stata manipolata da tuo padre e dal clan… La colpa non è la tua...-

    Miyako non doveva sentirsi in colpa. Asami la capiva benissimo in quel momento. Lei stessa doveva sposarsi sotto il volere del padre, forse per ragioni economiche. In quel momento solo lei poteva capire ciò che stava provando. Forse era delusa dal padre e dal clan e si sentiva in colpa con se stessa poichè in tutto quegli anni aveva mentito a una persona a lei cara. Ma evidentemente le emozioni erano troppe per reggerle tutte insieme. Asami poteva dargli solo un consiglio.

    -Io posso darti solo un consiglio: contatta Shinichi al più presto. Lui deve sapere della tua gravidanza…-

    Potè sembrare una soluzione banale ma fu l’unica cosa che gli venne in mente. Per ricontattarlo poteva chiedere l’aiuto dei suoi servi così da tenere il segreto lontano dalle orecchie di suo padre.

    [...]

    Come concordato con Shinichi la ragazza non disse nulla a nessuno, nemmeno a sua madre. Doveva continuare la sua missione, cioè portare la ragazza ad Oto. Anche se Shinichi aveva fatto la sua comparsa la sera prima, per la kunoichi della foglia fu un viaggio lungo e pieno di attenzioni rivolte alla sunese. Non solo per il suo stato d’animo ma, soprattutto, per i suoi futuri figi.


    CITAZIONE
    Ultimo post! :riot:
    Ti ringrazio della role. MI è piaciuta un sacco! :sisi:
    A presto! ;)
     
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11 replies since 17/7/2016, 19:45   218 views
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