[Gioco] Le sparizioni di Konbu

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    ~Le Sparizioni di Konbu~



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    Una nuova avventura.



    Mi svegliai di soprassalto. Qualcuno stava bussando alla porta. Con una rapida scrollata di capo cercai di riprendere coscienza, la luce entrava debolmente dai scuri dell’unica porta finestra del monolocale in cui abitavo. Era appena mattina. Alzandomi mi portai alla vita la cintura dell’equipaggiamento e mi avvicinai alla porta, cercando allo stesso tempo di evitare per quanto possibile tutta la sporcizia e gli oggetti sparsi nella stanza. Quando aprii realizzai la figura di un uomo, probabilmente qualche impiegato da come era vestito, il quale mi consegnò una sorta di missiva. Ringraziai e mi chiusi la porta alle spalle. Aprii la busta e lessi il contenuto: dovevo presentarmi in Amministrazione… apparentemente ero chiamato per una missione. Sbuffai. Non era proprio mattina.

    Con una rapida doccia mi destai dalla sonnolenza, ancora presente, e indossando la solita maglietta grigia e controllando la qualità dell’equipaggiamento a disposizione uscii di casa. Iniziai così a percorrere le strade di Oto, evitando le parti più affollate. Quando giunsi davanti alla sede dell’amministrazione; sospirai di nuovo, era il mio classico modo di fare per incoraggiarmi. Chiedendo indicazioni all’entrata raggiunsi senza problemi l’aula in cui si sarebbe tenuto l’incontro e una volta di fronte alla porta di ingresso la feci scorrere, ritrovandomi così di fronte due persone. Da una parte un altro impiegato, visto il suo abbigliamento formale, il qualche chiese di aspettare l’arrivo di tutti gli invitati; inoltre questo ultimo stranamente accennò una sorta di sorriso o meglio grande accoglienza al vedermi, il che fece strano. Poi notai la presenza di una ragazza: di Konoha, sicuramente più giovane, un po' più bassa rispetto a me e con due occhi molto singolari, neri come la pece, ma ricchi di determinazione. Mi bastò solo uno sguardo per comprenderlo. Così attesi, avvicinandomi a quella che probabilmente a quella che sarebbe stata la mia nuova compagna di avventura.

    Quando vidi aprirsi la porta rimasi sorpreso per ben due volte di fila. Scherzo del destino a presentarsi furono le uniche due conoscenze ninja che avevo accumulato in quel breve periodo. Shin, il mio compagno di viaggio, e Aoi di Suna! Il mio acerrimo avversario, nonostante ora si trattava di acqua passata, in quell’arena maledetta. La mia reazione fu spontanea: -Ciao ragazzi! Ciao Shin, non credevo che saresti mai stato qui ad Oto e tu… Aoi!- guardai il ninja sunese con due occhi densi di sfida- … vedo che ti dai da fare per diventare un grande ninja!- Ma nemmeno il tempo di approfondire la conversazione che l’impiegato prese a parlare e introdurre la nostra missione. Appoggiandomi al muro ascoltai con la massima attenzione le parole del tizio, concentrandomi in particolare sui dettagli. La situazione appariva indubbiamente grave. Oto si basava sul commercio, di bene legali e illegali, e di sicuro qualcuno che interferiva con gli scambi rappresentava un problema di assoluta importanza. Oltretutto il modo in cui queste carovane o singoli mercanti sparivano non lasciavano adito a dubbi: in mezzo c’era il chakra o un potere bestiale. Ed è proprio per quello che si erano rivolti all’Accademia. Le mie domande non furono altro che una conseguenza delle sue parole: - Certo, ho diversi dubbi. – presi a parlare, dall’angolo della stanza – innanzitutto che tipo di merci vengono rubate o meglio che tipologia di mercanti viene, diciamo così, rapita? Se si tratta di trafficanti di oro, o materie preziose, è un conto. Ben altro discorso invece se viene rapita gente a caso. Secondo… - guardai con occhio volpino l’amministratore -… sappiamo tutti che ogni tanto c’è qualche merce che magari non è proprio completamente legale e per questo motivo si sa se ci sono dei risentimenti verso i mercanti? Qualcuno della serie vuole fermare quel tipo di commercio? Del resto perché proprio quel villaggio e non un altro no? - aspettai qualche secondo – inoltre queste sparizioni esattamente dove avvengono? Prima dell’arrivo del villaggio, dopo? O nel villaggio stesso? Nel luogo delle sparizioni si è trovato qualche indizio, una qualsiasi cosa? Infine è stata già fatta qualche ricerca per capire dove sono finite queste persone o siamo i primi a indagare?– un sacco di domande ma ciascuna delle quali giustificabile. L’ultima cosa che volevo era partire impreparato.

    Al termine della sessione di domande l’impiegato proseguì con il discorso quando udii distintamente che la confcommercio di Oto mi aveva scelto come caposquadra sgranai gli occhi e trattenni a fatica un colpo di tosse… -Porca putt.. – fu l’unica mia reazione, sebbene la decisione dei mandati era comprensibile e prevedibile. Mi staccai dal muro sapendo che da lì a poco mi sarei ritrovato puntato contro gli occhi di tutti i presenti. Sospirai e rilassai le spalle, proprio nel momento in cui il tizio avvinandosi mi strinse la mano e mi rassicuro con l’altra appoggiandomela alla spalla. Ero finito in una situazione schifosa.

    Mi guardai attorno, cercando così attirare l’attenzione di tutti, e rivolgendomi all’impiegato: - Ecco che dire… Di sicuro è una notizia che non mi aspettavo… comunque può pure riferire ai mandanti che con questa missione i loro interessi verranno salvaguardati. Hanno la mia parola. – e speravo, forse, anche quella dei nuovi compagni di viaggio… Continuai: - Adesso, se per lei va bene, ci allontaniamo un attimo per discutere della situazione e presentarci a dovere, pensare alla sua proposta e così darle una risposta. - con quelle parole mi sarei scostato dall’impiegato e avrei fatto segno ai miei colleghi di seguirmi. Proseguii lungo il corridoio e dopo un paio di stanze entrai nella prima libera. Sedendomi sopra il primo banco a portata presi a parlare, rivolgendo lo sguardo verso la ragazza: - Piacere di conoscerti, il nome è Kato del Clan Yotsuki. Sono un ninja di Oto, per un caso del destino conosco il resto del gruppo molto bene e se mi consentite faccio le dovute presentazioni alla signorina. Quel bambino è Aoi… ok è effettivamente un bambino ma poco tempo fa ci siamo scontrati in Arena e siamo entrambi svenuti da quante ce ne siamo date… In sostanza Aoi merita rispetto come Ninja.- non erano complimenti, ma una semplice constatazione – invece vedo che conosci già Shin, bhè io e lui ne abbiamo passate ormai tante… e abbiamo girato mezzo continente insieme. Ah Aoi… nemmeno io e te messi insieme abbiamo qualche possibilità di sconfiggere Shin- conclusi rivolgendomi al compagno sunese e nel frattempo attesi la risposta della ragazza. Al termine avrei ripreso a parlare: - Come avete ben sentito Oto e i suoi commerci, molto spesso al limite della legalità, sono il centro della discussione e tutto dipende da lì. Mi hanno scelto di proposito come caposquadra… visto anche il mio recente passato e quindi sanno che un ninja di Oto potrà mantenere quel grado di riservatezza che questa missione richiede. Ma come caposquadra ho una idea ben diversa. Siamo noi il centro della missione e siamo noi che dobbiamo guardarci le spalle a vicenda, nessuno verrà abbondonato. Questi sono i miei punti fermi. Se saremo uniti e coesi la nostra forza raddoppierà e le possibilità di riuscita aumenteranno…- ripresi fiato- quindi direi che prima di iniziare a discutere che dite se ci scambiamo due parole sulle nostre abilità? Io dispongo di qualche combinazione per infastidire da lontano, ma il mio vero campo è il corpo a corpo; so cavarmela discretamente e se voglio posso costringere l'avversario a non allontanarsi, a meno di non rischiare grosso... tuttavia non dispongo di vere abilità uniche; voi invece? - terminai così il discorso.

    Modificato parte finale del discorso, per aggiornare le abilità del pg Kato in relazione al suo passaggio di grado.


    Edited by ~Cube - 22/7/2016, 13:21
     
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