[Gioco] Le sparizioni di Konbu

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  1. Kairi Uchiha
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    Sorrise a Shin quando il ragazzo le si avvicinò Anche io ho imparato un paio di cose nuove, suppongo avremo modo di vedere i nostri miglioramenti in questi giorni rispose con semplicità. L'unica sua remora per quella missione era il non essere ancora riuscita a perfezionare come avrebbe voluto il risveglio del suo sharingan, ma era sicura che avrebbe raggiunto quell'obiettivo a breve.
    Quando il bambino le parlò non poté fare a meno di sorridere ancora una volta: per quanto le sembrasse strano che Suna mandasse proprio un piccoletto come lui in missione, doveva sicuramente avere doti nascoste che in quel momento non vedeva.
    Rimase poi in silenzio durante tutta la chiaccherata fra i suoi compagni di missione, ascoltando con attenzione le parole di tutti i presenti e studiando le loro reazioni, soffermandosi in particolare sugli shinobi di Suna ed Oto. Fecero le giuste domande, e la ragazza non sentì la necessità di indagare ulteriormente con l'antipatico impiegato.
    Se Aioi avesse in seguito aperto la mappa che gli era stata affidata l'avrebbe osservata con aria decisamente perplessa: non era esattamente il tipo di mappa che si sarebbe aspettata, pareva disegnata di fretta e con poca voglia. Quando poi l'uomo spiegò che avrebbero dovuto costruire loro stessi la carovana alzò lo sguardo per osservarlo con aria decisamente stupita. Dovevano essere decisamente a corto di fondi se quelli erano i materiali che gli venivano forniti....

    Quando il gruppetto uscì fu Kato il primo a presentarsi. In risposta la ragazza fece un piccolo inchino, volgendo poi lo sguardo anche verso il bambino di Suna, che sembrava chiamarsi Aoi E' un piacere conoscervi, e mi dispiace per non essermi presentata poco prima ma aspettavo che il nostro committente finisse di parlare. Mi chiamo Kairi, appartengo al clan Uchiha. rispose, non nascondendo la sua fierezza nel nominare il suo clan come faceva ogni volta.
    Alla battuta di Shin si girò, tentata di lanciargli un'occhiataccia o meno, ma decise di limitarsi ad un sorrisetto divertito: se quell'affermazione fosse stata fatta da uno sconosciuto avrebbe reagito in maniera diversa, ma ormai aveva stretto un buon rapporto di amicizia con il ragazzo e gli permetteva di superare dei limiti che non concedeva ad altri Si, posso confermare che Shin è un'ottimo combattente, ho avuto modo di testarlo di persona in arena. Ed anche io mi fido completamente di lui disse rivolta al team in risposta alle affermazioni di tutto il gruppetto, sorridendo ma senza dire nulla alle affermazioni del piccolo Aoi nei suoi confronti.
    Il seguente discorso di Kato le piacque non poco: era da sempre convinta che in una missione l'individualità fosse perlopiù un ostacolo e che la collaborazione fosse invece non solo necessaria, ma indispensabile. Fortunatamente il suo capo-squadra sembrava sapere il fatto suo. Anche perché se così non fosse stato, se il ragazzo avesse dimostrato di non essere in grado di farlo, l'Uchiha non avrebbe esitato nel provare prendere in mano la situazione anche se non era stata assegnata a capo della missione, anche a costo di discutere pesantemente con lo shinobi di Oto. Per quanto fosse ligia al dovere la sua priorità era risolvere il compito che le era stato assegnato, non fare amicizia con i suoi compagni, e non poteva permettere che un leader non capace rovinasse ogni cosa o peggio, mettesse tutti loro in serio pericolo.

    Alla sua domanda attese le risposte degli altri, curiosa. Sembravano un team ben assortito Il corpo a corpo invece non è la mia specialità, anche se mi sto perfezionando sempre di più anche in questo campo. Il mio punto di forza è il ninjutsu per il momento, e dunque il combattimento a distanza. Inoltre possiedo delle evocazioni che penso potrebbero aiutarci molto in questa missione spiegò, pensando al suo contratto stretto da poco con i lupi: era sicura che i due "cuccioli" avrebbero potuto dare una grande mano in quella situazione, in particolare Kiba con le sue eccezionali doti di cacciatrice. Purtroppo però non ho ancora sviluppato il controllo dello sharingan affermò con aria leggermente abbacchiata Poteva esserci utile in questa missione

    Infine il piccolo gruppetto arrivò al deposito ed alle stalle, e la scena che la ragazza si trovò davanti fu decisamente più deprimente di quello che si aspettava: il carretto era completamente sfasciato e sarebbe servito non poco tempo per sistemarlo nuovamente, la loro merce era più distrutta che altro e dalle vecchie giare proveniva un'aroma decisamente poco piacevole mentre il cavallo...semplicemente non era un cavallo, ma un vecchio mulo denutrito!
    Cominciamo bene.... esclamò sarcastica dopo pochi istanti vedendo lo scenario che le si presentava davanti. E non avevano nemmeno tutto questo tempo per sistemare ogni cosa! Si sarebbero per forza dovuti dividere per riuscire a sistemare tutto in tempo Qualsiasi ladro che deciderà di attaccarsi dovrà essere parecchio disperato per rubare queste cose disse, osservando con aria particolarmente schifata il loro carico.
    Guardò poi il carretto e si rivolse ai 3 ragazzi presenti Non ho mai costruito nulla in vita mia, e temo vi sarei solo di intralcio in questo compito. Per prima cosa vorrei andare a comprare un po' di cibo più nutriente del fieno per il nostro..."cavallo" continuò, ancora decisamente contrariata per il fatto che si trattasse di tutto tranne che di un cavallo Sembra che debba svenire da un momento all'altro...Farò il più in fretta possibile non appena ricevuto il benestare di tutti i compagni si sarebbe fatta spiegare da Kato dove si trovava il fruttivendolo più vicino, per poi avviarsi verso di esso. Avrebbe comprato una discreta scorta di mele e di carote, un po' per dare energie al mulo spelacchiato un po' per tentare di addolcire il suo carattere sgorbutico: quando poco prima si era avvicinata alla stalla per osservarlo l'animale le aveva ben fatto capire quanta poca voglia avesse di essere toccato, e men che meno di essere utilizzato come mezzo di trasposto.
    Nel caso in cui per strada avesse trovato anche l'alimentari giusto avrebbe anche comprato una buona scorta di zollette di zucchero: per quanto poco socievole potesse essere l'animale, era convinta che tutto quel buon cibo sarebbe stato un ottimo aiuto per la situazione.

    Appena preso tutto il necessario sarebbe tornata il più velocemente possibile verso il deposito e le stalle, avrebbe cercato fin da subito di "corrompere" il mulo dandogli 3-4 mele ed altrettante carote, per poi dirigersi prima verso il deposito in cui si trovava il carretto.
    Se i suoi compagni avessero avuto delle difficoltà e non avessero ancora finito di sistemarlo si sarebbe unita a loro per aiutarli.
    Se se invece avessero già finito si sarebbe diretta verso il seguente deposito, dove li avrebbe aiutati a caricare le giare.
    Se invece il gruppetto avesse già finito di sistemare ogni cosa, o appena li avesse aiutati a compiere le ultime cose, sarebbe andata a prendere il mulo nella speranza che le mele e le carote avessero fatto la loro parte. L'avrebbe condotto poi verso i magazzini attirandolo con le zollette di zucchero, per poi tentare sempre allo stesso modo di legarlo al carretto.

     
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