[Gioco] Gli Ostacoli del Fato

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Parlerò senza mezzi termini, Shinobi. Il proprietario del grosso casinò nel Paese della Montagna era un uomo sulla quarantina con un bizzarro gusto nel vestire e nell'acconciare barba e capelli, ma il suo tono pratico e lo sguardo vigile non avrebbero fatto esitare nessuno nel considerarlo una persona assolutamente capace e probabilmente senza scrupoli, portando la questione estetica decisamente in secondo piano. Gli shinobi erano stati fatti accomodare all'ultimo piano del grande palazzo che ospitava le sale da gioco e l'hotel, il più ricco ed esclusivo in quella porzione un pò arida della regione, conosciuto col duplice nome di Tengokuhenokaidan (Stairway to Heaven) e di Gokei Hametsu (Rovina Totale). Il suo nome era Yukufuna Shusendo, un nome che era tutto un programmaTradotto malamente con googletranslate esce una cosa come "Ricco Avaro" e pareva fosse più che abituato a richiedere l'intervento ninja per compiere azioni non esattamente legali o meritorie come un assassinio, vista la completa assenza di rimorso o dubbio nel suo linguaggio corporeo o nella voce, profonda e salda, con cui li aveva accolti nel suo studio in marmo dall'aria quasi sacra, per quanto era pulito e ricercato nei dettagli dei pochi e palesemente costosi arredi.

    L'Accademia aveva indicato il cliente come un buon pagatore e un individuo dalla discreta influenza, ma non aveva lasciato trapelare nulla di più riguardo a precedenti missioni o traffici in cui era implicato. Quell'uomo pagava anche per essere lasciato in pace e nell'ombra, e non sarebbe stato saggio nè utile andare a scavare nel suo passato, soprattutto perchè completamente privo di collegamenti con la missione per cui pagava. C'è un uomo che deve morire. Entro sette giorni. Fuori dalla mia proprietà. E deve sembrare un incidente. Non ho alcuna intenzione di corrompere la polizia per insabbiare le indagili dopo aver pagato quanto devo alla vostra Accademia, pertanto se l'omicidio venisse poi scoperto, vi assicuro che non vedrete un soldo e anzi l'Accademia dovrà pagare una penale quantomeno salata. Fredde parole da uomo d'affari che evidentemente non considerava la vita umana come qualcosa di molto diverso da un bene di consumo. Il suo nome è Fuun Koikuro, e a dispetto dei kanjiSempre con pessima traduzione dovrebbe leggersi come "Sfiga Nera Profonda" ha una sfortuna sfacciata, che sfida ogni logica.

    Poggiò sull'ampia scrivania in marmo bianco diversi ritagli di giornale adeguatamente incartellati, che mostravano il loro bersagliorohan_kishibe_x_reader__beautiful_bastard__by_ientercontests-d9ysx85 mentre ritirava enormi assegni o intascava coppe e premi. Nel giro di due mesi ha vinto ogni singola lotteria e concorso a premi basato sulla fortuna dell'intero Paese. Poggiò un volantino sul tavolo, riguardante il suo Casinò, che annunciava di un giorno "Open" in cui, a scopi promozionali, chiunque avrebbe potuto partecipare a tutti i tavoli da gioco indipendentemente dalle puntate di base per una "sfida alla fortuna". E noi siamo la sua prossima preda. Questo evento è in programma da più di sei mesi a scopi promozionali e si svolgerà fra sette giorni, per la precisione a partire dalle nove di sera. Chiunque può sedere almeno una volta a ogni tavolo, e finchè vince può restare seduto e non venire allontanato dal casinò...se Fuun Koikuro arriverà ai banchi da gioco io rischio seriamente di finire sul lastrico, e non posso permettermelo.

    Tuttavia non posso nemmeno permettermi di annullare la serata. Ho speso troppo per organizzarla e comunque mostrerei una debolezza che non è bene mostrare nel mio mestiere. Pagandovi per ucciderlo conterrei i costi in maniera molto più efficiente, a patto che sembri un incidente e non avvenga nel casinò o nel giardino circostante.
    Se interrogato riguardo alla possibilità di metodi alternativi per evitare la partecipazione del giovane alla serata promozionale il mandante si sarebbe accigliato. Non siete pagati per fare domande, e siete liberi di rinunciare se ritenete di non avere la professionalità sufficiente ad agire secondo le richieste. Posso rivolgermi ad altre organizzazioni di Shinobi, ma mi dispiacerebbe interrompere i rapporti fruttuosi che ho avuto finora con l'Accademia. Tuttavia, se può esservi utile per trovare la giusta determinazione, sappiate che tutte le altre opzioni sono fallite. Dal cassetto della scrivania prese un nuovo elemento: un plico contenente le informazioni personali del bersaglio.

    Fuun Koikuro non ha accettato una somma in denaro in cambio della sua mancata partecipazione, e si trattava di una somma assai generosa. Non ha famiglia o legami che possano essere usati per ricattarlo e ha rifiutato un viaggio premio che gli è stato offerto proprio nei giorni della giornata "Open". Inoltre ha affermato più volte alla stampa che vuole seguire l'onda della buona fortuna e sbancare il casinò. A mia conoscenza, dopo le giuste investigazioni, non ha rancori nei confronti miei o della mia azienda, e semplicemente vuole sfidare la propria sorte, quindi non è qualcosa di personale. Passando alle maniere forti, ogni tentativo di minaccia o di rapimento, così come un pestaggio e un tentativo di omicidio da parte di alcuni teppisti sono falliti miserabilmente, spesso ritorcendosi contro chi li attuava. La dea bendata protegge Fuun Koikuro, di questo sono ormai certo.

    Ed è per questo che dovete ucciderlo facendolo sembrare un incidente in cui morirà solo lui: per abbattere tanto lui quanto la sua fama, e salvaguardare quella del mio casinò, che non deve essere minimamente implicato.


    Fuun Koikuro: 24 anni, celibe, formazione scolastica di base, nessuna esperienza militare. I genitori sono deceduti quando aveva 16 anni in un incidente domestico (fuga di gas con esplosione) che ha distrutto la sua casa. Nessun parente stretto. Circa tre anni fa è stato lasciato dalla fidanzata, Hanahime Mido, che nel mentre si è sposata e trasferita nel Paese dell'Artiglio e non hanno più avuto contatti. Ha lavorato come fattorino fino a due anni fa, da allora è disoccupato e tira avanti con saltuarie consegne di giornale in bicicletta. .
    Vive nella cittadina di Fusoya, a circa venti chilometri dal Casinò, in un complesso di appartamenti identici tra loro, grandi 4 tatami più un bagno. Non ha speso nulla del denaro accumulato, perchè intende (così ha dichiarato) spenderlo tutto al Casinò.
    Circa due mesi fa, di punto in bianco, ha iniziato ad avere una fortuna indescrivibile, vincendo ogni concorso a cui partecipasse, e alcuni addirittura per caso, trovandosi nel posto giusto al momento giusto.
    Giornata tipo: la mattina consegna i giornali dalle 7 alle 9:30. Poi colazione in un locale nel centro del paese. Ciondola fino all'ora di pranzo passeggiando alla cieca (negli ultimi mesi in questo periodo raccoglie portafogli rigonfi, gioielli e denaro che trova in giro), pranza in casa, quindi dorme dalle due fino alle quattro. Esce nuovamente per il paese e per finire cena in una piccola trattoria, sempre la stessa, alle otto e trenta esatte. Dalle dieci in poi beve qualcosa in un Maid Cafè notturno e torna a casa alla mezzanotte per dormire.
    Sono falliti 2 pestaggi, in un caso una banda rivale ha aggredito i teppisti da noi pagati credendo stessero sconfinando e lui è sgattaiolato via. Nell'altro il teppista che lo aggredì con la scusa di aver guardato male la sua fidanzata si è accasciato con dei crampi perchè il barista del Maid Cafè aveva inavvertitamente versato dell'anticalcare nel suo cocktail.
    2 tentativi di omicidio: Il carro che doveva travolgerlo improvvisamente ha perso le ruote e i cavalli si sono fermati all'ultimo. Poi il teppista è inciampato e si è trafitto da solo col coltello.
    I tentativi di rapimento, tre in totale, sono falliti con modalità similari.

    Le minacce non hanno presa, perchè il ragazzo si ritiene troppo fortunato per correre dei veri rischi, e non si può essere troppo espliciti visto il suo rapporto con la stampa.
    Secondo le dichiarazioni, non ha idea del perchè è diventato tanto fortunato, e da ripetute analisi non sembra affatto che stia barando o usando qualche trucco, per quanto la buona sorte superi l'immaginabile.



    Era il momento di porre ulteriori domande, forse, o di andare a Fusoya e iniziare a organizzarsi. A Yukufuna Shusendo non importava minimamente che lavorassero da soli o in squadra, ma voleva ottenere il suo risultato. Essendo le nove e mezzo del mattino, sarebbero arrivati alla cittadina più o meno alle dieci, quindi Fuun Koikuro doveva essere nel piccolo locale al centro del paese chiamato Tanukimori (Foresta dei Procioni), assieme ad almeno altri tre avventori, la cameriera e un uomo al bancone. Il locale grosso modo quadrangolare aveva ampie finestre sull'esterno e il bersaglio sarebbe stato proprio là, davanti a una di esse, solo mentre sorseggiava del Mochi e leggeva il giornale. Unico ingresso quello principale; al piano superiore un appartamento da cui veniva un discreto odore di cavolo bollito e una piccola porta che dava a un bagnetto funzionale e un pò sporco. Tutto cominciava da là, se si fossero subito diretti dal loro bersaglio.
     
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