[Gioco] Gli Ostacoli del Fato

Quest C

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    Un cadavere fortunato.

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    Arrivare fino al paese della montagna fu in assoluto la parte meno divertente dell'intera missione. Ero trepidante e non vedevo l'ora di mettere le mani sul bersaglio. Si trattava della mia prima missione da quando ero stato, recentemente, promosso a Chunin. L'idea di continuare la striscia positiva di notizie e di successi della mia carriera mi premeva molto, ma in secondo luogo era l'idea stessa di svolgere una missione d'assassinio che mi piaceva particolarmente.
    Negli ultimi avvenimenti mi erano capitate cose particolarmente interessanti, non solo avevo combattuto contro un'arma leggendaria come poteva essere il Gashadokuro, o contro un'incredibile spadaccino. Ero riuscito a recuperare i famigerati Kiseki di Suna, e ne ero allo stesso tempo possessore, ma mi mancava qualcosa. In tutte queste trame avevo combattuto, ma contro nemici particolari. Il Kiseki l'avevo strappato dalla corona di un cavaliere errante, una mostruosità della terra, una sorta di non orto che si era sgretolato sotto i miei colpi. Il Gashadoruko era stato distrutto dai colpi dell'arma di Fuda, uno di quei pezzi lo controllavo e ne sentivo ancora gli influssi nel mio corpo. Erano state sensazioni piacevoli, momenti incredibili nei quali avevo posseduto una forza antica e leggendaria, come quando avevo impugnato per la prima volta Seiken. Ma, nella sostanza, era troppo tempo che non gioivo della morte di una persona vera. Una persona fisica, un corpo trafitto e dilaniato. Sentivo la necessità del sangue, il sapore ed il gusto.
    Nelle ultime notti spesso mi ero svegliato di notte, ripercorrendo nel sogno gli avvenimenti di villa Mikawa. Un piacere per la mia mente, ma un piacere che durava pochi istanti, e che mi lasciava ancor più voglioso durante tutto il giorno.
    Non ero un pazzo furioso, o se lo ero cercavo di controllarmi, ma apprezzavo particolarmente la possibilità di poter partecipare a questa missione, adatta alle mie esigenze.
    Una volta varcata la soglia della stanza in cui eravamo stati convocati vidi Shinici Kurogane ed un'altra ragazza che sembrava essere di Konoha.


    Shinici! Quale onore, sensei.

    Mi avvicinai a colui che era stato il mio istruttore con un inchino.


    Le cose procedono, la recente promozione a Chunin è solo una delle tante soddisfazioni degli ultimi tempi. E tu , mio caro ? è da un po' che non ci si vede.

    Effettivamente, ora che me lo ritrovavo davanti la sua assenza alla riunione segreta di Suna si fece pesante. Shinici era un membro abbastanza importante, anche se le sue ultime storie ne avevano rovinato la reputazione. Ad ogni modo, era pur sempre una persona di un certo livello, che sarebbe incredibilmente tornata utile ai nostri intenti " sovversivi". Argomento del quale però non potevo certo parlare davanti a tutti.


    Ayuuki, piacere mi chiamo Ryoshi Okura, sono un Chunin del villaggio della sabbia.

    Mi presentai formalmente, senza perdere troppo tempo in chiacchiere. La mia giovane età spesso poteva essere un problema per lavorare in team, in quanto ninja più vecchi, anche se meno abili od esperti amavano le discriminazioni, e tendevano un po' troppo a sottovalutare un "bambino". Una volta arrivato, mi sarei presentato con le stesse formalità al ninja di Oto. Mentre per quanto riguardava l'amichevole botta di Shinici, l'incassai di gran mestiere, simulando una sofferenza fin troppo eccessiva.


    [ . . . ]



    Apprezzo molto l'essere schietti, e capisco bene ciò che le preme, ma cosa mi dici di eventuali feriti durante l'incidente ? Da quanto ho capito la stampa sta vivendo con ansia l'evento da lei organizzato, e saranno tutti sul piede di guerra per sapere come andrà a finire con la partecipazione del nostro bersaglio. Per quanto legata ad un incidente, la sua morte, presa singolarmente, sarà sempre dubbia. Se invece ci fossero delle altre persone ferite potrebbe spegnere leggermente di più le voci, ma rimane particolarmente chiaro il concetto di base.

    Mi piaceva il modo di parlare di Yukufuna Shusendo. Era una persona schietta e decisa, se ne batteva altamente dei costumi e della morale delle persone. Per quanto l'accademia accettasse questo genere di missioni, per via dell'enorme paga che ci si celava dietro, queste condotte erano sempre al limite della moralità. Non tutti accettavano di buon cuore di andare ad uccidere a sangue freddo la vittima, soprattutto quando si trattava di un poveretto che sembrava solo uno sfigato. Le domande poste dai miei compagni di squadra erano buone, era importante capire a cosa fosse legata questa improvvisa fortuna, così com'era importante capire se avesse delle sfere di influenza più o meno definite.


    Sarebbe allo stesso tempo utile sapere se la sua fortuna ha protetto altre persone. Da quello che leggo nei report di queste cartelline, l'uomo è sempre scampato miracolosamente agli attentati. Ma, quando ad esempio è stato posto in atto il tentato omicidio per mezzo del carro, che si è poi fermato a poco dal bersaglio, è stato però colpito, anche in misura di lievissima entità, qualche civile ?
    é mai successo che durante questi attentati un civile, una persona che non rientrava in quelle da lei mandate, si sia mai fatta male ? Sarebbe interessante sapere, magari anche per altre fonti cui lei può avere accesso, se la sua fortuna protegge solamente lui, o se si estende anche ad altre persone...



    [ . . . ]



    Una volta nell'altra stanza, avrei ascoltato con attenzione le parole di Shinici. Aveva ragione, capire a cosa fosse legata la fortuna era importante, anche se per come avevo preso mentalmente la missione l'idea di caricare a testa bassa mi intrigava terribilmente.


    Nonostante il mio silenzio, ho notato il cambio di compagnia Shinici. L'ultima volta eri circondato da strani elementi che pensavano di essere Shukaku, adesso invece mi sembra non ce ne siano proprio di code.

    La battuta era essenziale al prosegui del discorso.


    Indubbiamente questo tizio, se così famoso e fortunato, avrà attirato su di se diverse attenzioni. Il fatto che vada in giro da solo mi sembra un cattivo segnale, ma le tue tre donzelle potrebbero provare con l'arte della seduzione a vedere cosa riescono a combinare. Io stesso penso di avere delle discrete opzioni a riguardo. Un bambino denutrito e malvestito che cerca un minimo di aiuto potrebbe essere ideale per avvicinarsi al nostro bersaglio. Se ha un passato da morto di fame, sa bene cosa vuol dire quel genere di sofferenza, potrei avvicinarlo e riuscire a notare qualcosa.


    Lasciai passare qualche istante, mentre riorganizzavamo le idee.


    A livello di combattimento, come tu ben sai Shinici, preferisco combattere dalla distanza. Per il resto, penso di poter offrire delle ottime abilità di investigazione e di infiltrazione.
     
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