[Gioco] Gli Ostacoli del Fato

Quest C

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Ok, qui si esagera...

    Il Tanukimori aveva un'insegna abbastanza particolare con dipinto un grosso cespuglio di un verde acceso da cui spuntavano tre teste di procione, e all'interno diverse decorazioni, alcune piuttosto pacchiane, richiamavano immagini realistiche o mitologiche di quei mammiferi, inclusi (nonostante il cattivo gusto) i proverbiali testicoli di grosse dimensioni. Mentre all'esterno il giovane Ryuu cominciava a mettere da parte un certo gruzzolo e attirare qualche gonzo, Ayuuki conquistava l'interno con il suo nuovo alias, pronta a mettere in atto la sua indagine.

    Nessuno avrebbe disturbato Shinichi o le sue ragazze mentre svolgevano i loro compiti, e certamente nessuno di quei ninja avrebbe scoperto qualcosa di strano o atipico attraverso le capacità di percezione extrasensoriale di cui erano dotati. Questo ovviamente non includeva eventuali contro-tecniche di cammuffamento, ma a dirla tutta il Bersaglio appariva completamente innocuo sotto ogni possibile punto di vista, e non sembrava ci fossero altri ninja o persone con capacità speciali nei dintorni.

    Fuun Koikuro indossava abiti bianchi un pelo stravaganti e la sua pettinatura era bizzarra almeno quanto quella del loro mandante, ma a giudicare da tutti gli altri avventori e la gente per strada, sembrava che l'intera cittadina avesse gusti peculiari in fatto di capigliature, con tinte che richiamavano disegni geometrici, tagli audaci anche per le donne che rasavano parte del capo e accessori improbabili. Che fosse una moda della sola Fusoya non era certo, dato che anche al Villaggio della Bruma la gente era conciata a quel modo...ma in fondo quelli erano ninja e un pò di bizzarrìa era quantomeno prevedibile. Il punto, comunque, era che Koikurotumblr_static_328fkecpdh4wgow8swc080c8s non spiccava tra la folla, nè per gli abiti, nè per i vistosi orecchini nè per la capigliatura, mentre leggeva distrattamente il suo giornale, degnando appena di uno sguardo distratto la giovane donna che era appena entrata salutando i gestori. Aveva una penna in equilibrio tra il labbro superiore ed il naso, come fosse sovrappensiero, ed in effetti da quella angolazione solo Shinichi avrebbe potuto, col suo D-Visor, vedere che sul fondo della pagina del quotidiano stava un semplice gioco enigmistico in cui si devono collegare dei puntini numerati, fermo al numero 13 su 58. Alla sua mente allenata bastò un secondo per capire che l'immagine completa ritraeva il favoleggiato kyuubi, ma era difficile, osservando il giovane morituro, capire se fosse solo troppo distratto o svogliato per continuare il suo piccolo gioco o se effettivamente non avesse idea di come farlo, dimostrandosi così parecchio carente sul fronte intellettivo. Forse aveva qualcosa in tasca, a giudicare dal lieve rigonfiamento, ma potevano benissimo essere le chiavi di casa o un portamonete, difficile a dirsi.

    Al momento dell'approccio, quando il bicchiere aveva ormai preso il volo in un letale arco che spandeva l'ambrato liquido in giro per il locale, improvvisamente la sedia su cui Koikuro sedeva cedette! La gamba posteriore si spezzò di colpo facendolo rovinare al suolo con espressione allarmata! UUooohh! Sbraitò con una voce un pò squillante, assolutamente in linea con l'aspetto longilineo. Finì riverso a terra, fradicio dell'Aroma dei Boschi ma sostanzialmente illeso. Ow, ow... Fece per rialzarsi mentre il proprietario accorreva. Assurdo, la sedia era nuova! Mentre aiutava il ragazzo a rialzarsi, l'arrivo di Hana catturò la loro attenzione. Non preoccuparti Gendo, sicuramente è stato un caso...ed è solo una macchia, signorina, non c'è bisogno di allarmarsi. Disse il bersaglio, con un sorriso gentile e un pò timido, conciliante. Va tutto bene, ho vinto un buono per la lavanderia giusto ieri, stavo giusto pensando al motivo, ma si vede che era per questo momento...piuttosto, è di qualcuno questo? E sollevò una mano che stringeva un anello in giada dall'aria parecchio costosa. L'anello di mamma! Era incastrato sotto il bancone...se non fossi caduto non lo avrei mai potuto vedere. Gendo, il proprietario, gli diede una sonora pacca sulla spalla. Sei un dono del cielo, amico mio. Considerati mio ospite per un mese, non dovrai pagare niente! Oh beh...grazie! Replicò il fortunello, con un minimo di imbarazzo, acuitosi da un lieve rossore delle guance quando la ragazza gli volle offrire da bere.

    Forse dovrei prima trovare qualcosa da mettermi. Le rispose, dato che in effetti era fradicio, ma il proprietario del Tanukimori (che per inciso aveva un ridicolo grembiule verde con una testa di procione ricamata) disse che poteva prestargli qualcosa del figlio, quindi nel giro di pochi minuti (dopo una breve capatina al bagno per rinfrescarsi) Fuun Koikuro era seduto accanto al suo carnefice, pur senza saperlo, con una maglia nera che lasciava scoperto l'addome, appena un pò più strana dei suoi normali abiti. Quindi...Hana..chan? Quel nome sembrava averlo colpito. Io sono Fuun Koikuro...disoccupato, a dirla tutta. Puoi... Deglutì. Puoi chiamarmi Fuun, se vuoi, non serve darmi del lei. Sembrava lievemente impacciato a fronte di una donna con uno status sociale e un'istruzione più alti dei suoi, ed abbandonare i formalismi probabilmente era un modo per rimettersi in pari, almeno un poco. Certo che sei giovane per essere un medico...devi essere un portento. Forse dovrei chiamarti Hana-Sensei, eheheheh. Ridacchiò. E quindi sei straniera? Anche l'accento è leggermente diverso. Poi si illuminò appena. Ah, il casinò. Beh, in realtà ultimamente sono diventato una specie di giocatore d'azzardo, anche io andrò al casinò fra qualche giorno, con l'intenzione di sbancarlo. Come un vero professionista! Concluse con un moto d'orgoglio. Purtroppo non aveva idea di dove trovare rifornimenti medici, ed al più avrebbe potuto portare la ragazza in una farmacia non molto distante.

    Chiacchierarono ancora del più e del meno, mentre Ryoshi all'esterno cominciava ad attirare l'attenzione, avendo messo da parte diverse centinaia di Ryo. Il discorso della ragazza poi portò anche l'attenzione di lui su quel banchetto da gioco. Oh, io in realtà ho scoperto di avere un certo talento nel campo, invece. Proprio come ti dicevo. Se vuoi posso farti vedere...solo che non ho denaro con me. In genere esco senza un soldo, tanto prima o poi qualcosa riesco ad ottenerlo, come per l'anello poco fa. Acconsentì quindi a seguirla e "vegliare" su di lei, finendo per per inciampare alla grande ed essere sorretto dalla ragazzina. Oh-oooh! Scusa...ehm, scusa...accidenti, se avessi saputo che era una giornata così sbadata non sarei uscito di casa. Si raddrizzò alla meglio, mentre si avvicinavano al banchetto. Ma se non fossi uscito non ti avrei incontrata, quindi sarebbe stata una pessima giornata, a ben pensarci. Un pò stucchevole ma era comunque un tentativo di approccio un pò diretto. Il pesce aveva abboccato all'amo.

    Osservarono un paio di partite contro il "bambino prodigio", ma Ayuuki non aveva fortuna contro quel bambino e la sua sfida. Sei bravo con le mani... Disse al ragazzino, in un sincero complimento, e poi sottovoce alla sua accompagnatrice: E' evidente che sta barando o usando qualche trucco perchè è impossibile vincere tante volte di fila. Se mi presti dieci Ryo vediamo se riesco a sistemare tutto. Avuta la moneta la avrebbe battuta sul tavolo con un gesto teatrale, mentre la timidezza lasciava il posto ad una sicumera non da poco. Anche alcuni nel pubblico lo avevano riconosciuto e si erano fatti indietro. Se sei così bravo non avrai paura a scommettere il tutto per tutto, si? Dieci Ryo contro il tuo intero capitale, ci stai? Dieci ryo che la carta rossa sarà esattamente nella posizione che io ho indicato. Sorrideva come chi sa di avere già la vittoria in tasca...e nel mentre, a sua insaputa, tutti osservavano in cerca di un segno o un qualche elemento che tradisse la presenza di un potere sovrannaturale...ma non ci fu nulla di tutto questo.

    Se Ryoshi avesse accettato, avrebbe poi scoperto che Fuun Koikuro non stava nemmeno guardando le sue mani o le carte durante il gioco di abilità: non aveva la minima intenzione di seguirne i movimenti. Aspettava soltanto che la prodezza finisse per scegliere la carta rossa, ed era certo di poterla trovare. E infatti così fu.

    Se Ryoshi avesse effettivamente lasciato una carta rossa sul tavolo, scegliendo a caso il Bersaglio la avrebbe trovata senza la minima esitazione, e la avrebbe girata lui stesso dopo averla indicata, per impedire trucchi ulteriori. Se invece la carta rossa fosse sparita dal tavolo in seguito a qualche trucco o manipolazione, sfortunatamente la vittoria sarebbe stata comunque di Koikuro, perchè nel preciso istante in cui faceva la sua scelta, una violenta e improvvisa folata di vento, stranamente localizzata, avrebbe sollevato le tre carte mentre una carta rossa, proprio la carta rossa da trovare, cadeva a faccia in su esattamente davanti al dito del fortunato. Non era la carta del mazzo di Ryoshi, ma una volata da una finestra poco distante, dove un'anziana signora aveva iniziato un solitario e poi lo aveva lasciato a metà sul tavolino davanti alla finestra. Il vento la aveva semplicemente portata nel punto esatto al momento esatto...ed il mazzo era identico a quello di Ryoshi...estrarre la vera carta rossa sarebbe stato ammettere di essere un baro, e dunque la rovina per il ragazzino, e delle tre carte volate via, una era finita sotto il piede di uno degli spettatori senza che se ne accorgesse nessuno (a parte forse Shinichi col suo D-Visor, dalla distanza) quindi non poteva dire che c'erano quattro carte in gioco (anche perchè se le avessero sollevate avrebbero visto che non c'era la carta rossa tra loro, alimentando comunque sospetti)

    Il primo round, comunque andasse, era di Fuun Koikuro.
     
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