Shiranui

Giocata tra -Shu e Shinken

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  1. -Shu
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    Shiranui

    Post Primo - Introduzione



    [Nota: giocata ambientata dopo la quest "Gli Ostacoli del Fato"]



    Non ero mai stato uno che dava una grande importanza ai sogni, quelle poche volte che li ricordavo li consideravo semplici rielaborazioni inconsce dei nostri sogni e desideri, un insieme di immagini che spesso non avevano senso. Gli incubi. Ecco, quelli si che li capivo. La paura. Il senso di minaccia. Il rimpianto, il rimorso, il senso di colpa. Quella notte si poteva dire che fosse un po' un misto di entrambi.


    Si trattava di un tema ricorrente nei miei incubi, il più grande rimpianto della mia vita, ma quella volta invece delle solite sensazioni di paura, terrore e rimorso mi sentivo quasi... pieno di speranza. Non sapevo bene come quantificarlo. E poi c'era la faccenda della sua spada, o meglio dei suoi frammenti. Li tenevo rinchiusi in una cassa che aprivo solo quando ero solo in una serata difficile in cui le mie uniche compagne erano numerose bottiglie di alcolici. Un brutto ricordo. Mi chiedevo sempre perché avessi tenuto quella spada ma non mi davo mai una risposta. Forse parlarne con qualcuno sarebbe stata la cosa migliore da fare, anche se l'unica persona che sapeva era lei.


    Ci saremmo visti nel pomeriggio, dopo aver corrotto Sayuri per farle recapitare un messaggio. Eravamo gli unici clienti di quello strano locale e probabilmente ero il primo uomo che ci aveva mai messo piede all'interno. Cosa non si riesce a fare con un potere come quello di Miyako Kurogane, mascherata da Sayaka la kunoichi. Evidentemente non voleva rischiare che qualcuno la vedesse assieme a me.


    La disavventura al tempio delle origini ci aveva riunito, per un po', prima di incontrarci ancora una volta per il bene delle creature di metallo a cui mi ero legato ed infine per quella missione nel paese della montagna. In quel momento ero venuto a conoscenza della verità da Shinjitsu-san, una verità pesante che avrebbe potuto riunirci, o dividerci per sempre. Ancora non mi sentivo pronto per prendere quella decisione così definita, e non lo era neppure lei. Pur seduti allo stesso tavolo stavamo entrambi con la testa bassa, evitando di guardarci negli occhi. Alla fine fui io a rompere il silenzio.

    Allora... come stanno i nostri... i due... ecco... come procede la gravidanza? dissi indicando genericamente nella sua direzione

    Non credevo ti importasse. Comunque bene, grazie.

    Certo che mi importa. E' solo che... tra una cosa e l'altra...

    Finiscila. Non sono qui per ascoltare le tue scuse. Se hai qualcosa da dire, dilla e basta. replicò lei stizzita

    Cosa? Scuse? Senti un po', sei tu che... replicai io arrabbiato, come sempre quando si trattava di lei e di quello che mi stava continuando a fare. Di tutte le bugie che mi aveva raccontato e delle verità che mi aveva taciuto. Mi sarei però interrotto. Non, non ho voglia di litigare oggi. Ho fatto un sogno piuttosto strano e... volevo parlarne con te

    Oh, il grande Shinichi Kurogane che si abbassa a parlare con me di qualcosa. Dovrei esserne onorata. Certo, chiamiamo Miyako per farmi fare un'interpretazione dei sogni che tanto lei non ha nulla da fare. Voglio dire, mica...

    CRASH!



    Avevo stretto il bicchiere talmente forte da romperlo, ed i pezzi di vetro mi si erano conficcati nel palmo della sinistra.

    Fanculo

    Miyako si bloccò, era da tanto che non mi vedeva così alterato. Di solito nascondevo le mie emozioni, ma con lei non ci riuscivo.

    Nervosetti oggi eh? Fammi vedere questa mano

    Mi aprì la mano con fare quasi amorevole e per un attimo tornammo entrambi indietro di mesi. Sorrisi. Sarebbe stato bello tornarci veramente, in quel periodo che era stavo veramente il più bello della mia vita.

    Niente di serio. replicò lei dopo avermi estratto i vari pezzi di vetro sporchi di sangue dalla mano, lasciandoli sul tavolo. Il gestore del locale si era mosso per intervenire ma un cenno della ragazza, mentre credeva che io non potessi vederlo lo aveva fermato. Preferiva occuparsi da sola di queste cose.

    Non essendoci nessuno nel locale ci mise veramente poco a richiudermi la ferita, una volta estratti tutti i pezzi di vetro...

    Basta solo un po' di sabbia miracolosa della principessa Miyako e la mano era come nuova.

    Grazie

    Prego. Allora è una cosa seria. Di che si tratta e perché proprio con me ne vuoi parlare?


    Sospirai mentre cercavo le parole adatte. Decisi di partire dalla seconda delle sue domande.

    Ho chiesto di te perché ho bisogno di parlarne con qualcuno, e tu sei la persona più adatta. Nonché l'unica con cui possa parlarne.

    Cos'è, un altro incubo sulle arene? Quante volte ti ho detto che devi lasciarti alle spalle quel periodo della tua vita? Non sei più tu, quello. Persino al tempio...

    No, magari fosse il solito incubo dell'arena... si tratta di Yui.

    Capisco. Niente di meglio che parlare con la futura madre dei tuoi figli della tua ex-fidanzata-quasi-moglie che hai ucciso a sangue freddo vero? replicò lei quasi iniziando ad urlare. Quell'argomento era sempre stato molto delicato dato che temeva che iniziassi a fare confronti fra loro due, o che lei potesse essere solo una sostituta della donna che amavo veramente ma che non potevo più avere. Non era così. Avevo amato sinceramente Miyako. Forse l'amavo ancora, ma la rabbia per... tutto... la delusione era ancora troppo forte. Se lei avesse almeno mostrato di essersi pentita, almeno un po'... ed invece niente.

    Per favore calmati. Non... non ti avrei chiesto di venire se non fosse una cosa urgente.

    Forse convinta da quel mio strano modo di comportarmi, di solito avrei già iniziato ad urlarle addosso, decise di restare ad ascoltarmi.

    Prima fammi prendere qualcosa di forte.

    Prendine due. Ne avrò bisogno anch'io.

    Le iniziai quindi a raccontare quel sogno.

    | Le raccontai di come stavo volando verso il mare e di come attraversai un immenso mare, più grande del deserto ad ovest di Sanbashi e di come vidi dei fuochi sul mare, simili a delle lampade. All'inizio erano solo due, ma si moltiplicarono diventano una moltitudine. I fuochi dal centro del mare andavano verso la terra, come per guidarmi, ed io viaggiavo in mezzo a loro. |

    Shiranui. Quei fuochi erano Shiranui. Le lanterne del drago, i fuochi fatui, gli spiriti dei morti che si dice portino...

    | Continuai il mio racconto, e le dissi di come all'improvviso divenne notte e mi ritrovai in mezzo ad una palude sconfinata. L'unica cosa che riconoscevo erano quei fuochi, simili a delle lanterne votive o a delle luci che si ponevano sulle tombe dei defunti... |

    Come sospettavo. Shiranui... e la terra dei morti, Yomi-no-Kuni disse lei sbiancando in volto E' un cattivissimo presagio.

    Si beh, non ho ancora finito.

    | Le raccontai di come non fossi spaventato da quella terra orribile e di come sentissi una presenza amichevole con me. E di come in mano avevo l'impugnatura della katana di Yui e di come, per un attimo, la rividi. Vidi Yui e la spada, che si formò dal nulla creando una lama inconsistente. |

    Yurei... uno spettro. Eri... eri nella terra tra i vivi ed i morti.

    Era solo un sogno Miyako. Comunque...


    | Mi trovavo in questa terra paludosa ed attorno a me apparvero numerose creature, che non saprei identificare. Erano come ombre, ma sembravano più uscire da me. Mi assalivano da tutte le parti ed io le colpivo con la spada e vedevo chiaramente Yui che mi guidava nel suo uso, che mi aiutava a combatterli. Ma erano sempre di più. All'improvviso uno di quei Shiranui si ingrandì sempre più fino ad avvolgere tutti nella sua fiamma, ma non sentivo bruciare. Solo un gran calore nel cuore, quasi... affetto ma di un tipo che non ho mai provato. Quegli esseri vennero distrutti dalle fiamme ed io fui libero di continuare il mio viaggio. Vidi quel fuoco fuggire da me, ed io piangente che desideravo ritrovarlo, ed inseguirlo.

    Il fuoco si diresse verso un monte lontano, la cui cima era in fiamme e fuoco usciva da essa inondando il cielo di fumo. Desideravo andare verso quel monte e piangevo perché non ci riuscivo. Sentivo che Yui mi tratteneva e che mi faceva cenno di non andare. Pur piangendo e col cuore infranto seguii lo spirito di Yui che mi condusse attraverso le paludi, oltre un immensa pianura morta piena di scheletri di animali e infine in una grotta dove risiedeva un altro spirito e lo sentivo battere, e battere su un incudine. E mi sentii osservato.

    E così tu sei Shinichi Kurogane Hokori|


    Hokori?

    Il cognome di mia madre. Quello vero.

    Giusto. Continua pure.

    | Lo spirito mi guardava negli occhi, penetrandomi fin dentro la mia anima.

    Come fai a sapere il mio nome? chiesi allo spirito

    Me l'ha detto lei replicò lui indicando Yui

    Allora non è un'allucinazione

    Ragazzo, stai sognando. Tutto è reale, o tutto è un'allucinazione. Sta a te crederci. Stai pensando che sono solo una manifestazione del tuo inconscio, vero? E che è per questo che conosco il tuo nome. Può essere. Oppure me l'ha detto la tua amica. Fidanzata. Moglie, quasi moglie. Mi confondo sempre. Voi umani avete sempre termini assurdi per definirvi, non basta solo amarsi?

    Tu chi sei?

    Chi sono non è importante. Diciamo solo che sono uno contento della tua opera. Ascolta un po'... i morti sanno cose, sai. Come il vero nome di chi li ha mandati all'oltretomba. Ascolta attentamente.

    Ascoltai e vidi che lo spirito di Yui sembrava preoccupato. Ascoltai e sentii una moltitudine di voci invocare il mio nome. Mi stavano chiamando, o maledicendo.

    Hai riempito questo regno di transizione di gente, Shinichi Kurogane Hokori. E di gente vendicativa. Adoro sentire le loro urla. E per questo ho deciso di darti un regalo. O forse due. Sempre che tu abbia il coraggio di venirtelo a prendere qui, a Shiranui, dove i vivi ed i morti si uniscono. Nessuno, salvo uno, ha mai fatto ritorno. Sono proprio curioso di vedere se ce la farai.

    Sei stato tu ad inviare quel fuoco, quello Shiranui prima?

    Oh oh oh, no, no. Quello è stato un piccolo incidente, per cui quella signorina verrà punita. Niente di serio comunque. Comunque mio caro Shinichi Kurogane Hokori. Un piccolo dono, se riesci a trovarmi. Hai una bella piccola testolina, sono sicuro che ce la farai. Ed ora va, che mi irrita vedere qui un vivo anche se in sogno.

    Con un gesto della mano mi spazzò via e mi svegliai... |


    E quando mi svegliai la spada di Yui ed i suoi frammenti erano sopra di me. Ero stordito e confuso ma non spaventato. Non ricordavo di aver dormito con quella spada, ma forse ho bevuto troppo ieri sera. Faccio cose stupide quando bevo troppo, ma tu lo sai.

    Fin troppo bene. Comunque per me non è un semplice sogno.

    Dici?

    Troppi dettagli che ti ricordi troppo bene, inoltre sembra proprio che tu abbia descritto un luogo realmente esistente. Secondo me il contatto con quella spada ti ha in qualche modo "collegato" con lo spirito di Yui. E lei ti ha portato in quel luogo per un qualche motivo, forse per farvi stare nuovamente assieme. Forse vuole... che tu muoia. Così starete insieme per sempre. disse l'ultima frase quasi sussurrando.

    Non credo

    Pensaci. Tu l'hai uccisa. Forse vuole vendicarsi. Senza contare che se è vero tutto questo, quello spirito, o Yui stessa, vogliono che tu vada nella terra che sta tra il mondo dei vivi ed il mondo dei morti! Nessuno può tornare dal mondo dei morti! Non ti permetterò di lasciare i nostri figli senza padre per la tua follia!

    Miyako le dissi sorridendo Credi veramente che io vada senza un qualche piano, un modo per uscirne vivo? Ho vissuto senza i miei genitori. Non permetterò che questo succeda ai miei. Ai nostri figli. Per quanto tu non mi voglia nella loro vita, io ci sarò sempre per loro.

    Ormai avevo preso la mia decisione. Avrei trovato quel luogo, quello spirito ed avrei dato l'ultimo saluto a Yui. Non mi illudevo di poterla "salvare" o di riportarla nel mondo dei vivi ma, almeno, avrei potuto aiutarla ad uscire da quella terra di transizione. Forse era proprio quella spada e quel legame con me che la manteneva ferma in questo mondo e non lo sopportavo. Le avevo già tolto la vita, non le avrei tolto la possibilità di reincarnarsi o di raggiungere il Samsara.

    Mi sarei voltato verso Miyako, prima di uscire.

    E ci sarò sempre anche per te, Miyako. Sempre. Non importa quanto saremo arrabbiati o se sarò dall'altra parte del mondo.

    Mi sarei diretto verso la biblioteca del villaggio, a cercare notizie.


    Fu il silenzio che regnava in quel luogo a salvarmi. Il bibliotecario non desiderava fare un casino per cacciarmi, ma probabilmente si stupì del fatto che stessi cercando libri nelle sezioni di geografia e racconti dell'occulto invece di dedicarmi, come si aspettava, alla sezione dei romanzi erotici. Non che ne leggessi, ma la mia infamia era tale nel villaggio della sabbia che se lo sarebbe aspettato.

    Trovai ben presto informazioni sul luogo chiamato "Shiranui". Una regione del paese delle paludi, totalmente disabitata e il cui unico elemento di rilievo era un vulcano in perenne eruzione. Erano i suoi lapilli a rendere la zona inabitabile e piena di cenere e probabilmente era quella che faceva cadere i pochi viandanti in preda ad allucinazioni terribili.

    Mi sarei documentato anche su numerose storie riguardanti quel luogo, la maggior parte leggende senza fondamento. Nessun riferimento a quello che stavo cercando, a colui che lo spirito aveva nominato, anche solo di sfuggita. "Colui che era riuscito ad uscire vivo da Shiranui".

    Se nelle leggende non era presente, forse l'avrei trovato nel paese delle paludi. Dopotutto ho "una piccola bella testolina".


    Ci volle molto tempo, sia per raggiungere il paese delle paludi che per trovare qualcuno che sapesse dove potevo trovare colui che era uscito vivo da Shiranui. Ma alla fine credevo di avercela fatta. Si trattava di una piccola locanda, ai margini di una grande palude dove si diceva abitassero alcuni potenti utilizzatori di Katon. Non eravamo vicini a Shiranui, per nulla, ma dalle informazioni che avevo trovato l'uomo che stavo cercando era li dentro.


    Sarei entrato all'interno della taverna, chiedendo qualcosa da bere. Sembravo un viandante in viaggio da molto. Ovviamente non viaggiavo con il mio vero aspetto ed il mio vero nome. Grazie alla mia tecnica
    Tecnica Superiore della Trasformazione - Kage Henge no Jutsu
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore è in grado di trasformarsi in un altro essere vivente in modo perfetto, replicando persino impronte digitali, colore del chakra, gruppo sanguigno e tracce genetiche. Il sangue o il DNA non possono essere usati per fini offensivi legati a tecniche o tecniche speciali. Se sottoposto a Interrogazione Mentale o affini l'utilizzatore potrà fornire risposte come se fosse la persona in cui si è trasformato senza tradire la sua identità con un consumo MedioBasso per domanda. L'utilizzatore può duplicare solo le caratteristiche e i ricordi di cui è a conoscenza. Non è possibile trasformarsi in oggetti ma è possibile ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. L'utilizzatore mantiene le proprie statistiche anche se trasformato. Non può duplicare capacità legate a tecniche speciali, protezioni naturali o capacità non possedute dall'originale. L'esecuzione della tecnica richiede un round completo. La tecnica può essere sciolta solo riutilizzandola per tornare alle proprie sembianze originali, o alla morte dell'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]
    avevo assunto l'aspetto di un giovane viandante che avevo incontrato mesi prima nel deserto dell'Anauroch. La mia buona memoria per la fisionomia delle persone e le loro abitudini ancora una volta mi era tornata utile.


    Avrei rapidamente analizzato

    Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.
    le persone presenti, cercando di percepire un qualche elemento fuori dalla norma. Ero seduto da solo e stavo bevendo un drink tipico di quel paese, molto forte e dal sapore orrendo ma incredibilmente economico. Bastava abituarsi al gusto probabilmente. Non portavo con me armi, a parte la spada rotta di Yui che comunque era stata riposta all'interno di un rotolo nascosto sotto i vestiti.


    Sia che avessi notato qualcuno di strano, sia che non avessi notato nulla avrei rotto il ghiaccio con l'oste, dicendogli che mi era stato riferito che avrei potuto trovare li l'unico sopravvissuto alla "maledizione di Shiranui".

    Sarei curioso di conoscerlo, e di fagli qualche domanda. Ovviamente il vostro disturbo sarà ben ripagato. dissi, facendo tintinnare un sacchetto che si presumeva pieno di Ryo.


    CITAZIONE
    OT

    Ovviamente gestisci tu gli npc come preferisci, oltre a stabilire come Shinken è arrivato in quel luogo (nota: il resoconto esatto di come shinichi ha trovato shinken lo farò nel prossimo post, anche in base a quello che dici tu, ovviamente)

    Buona giocata! :riot:

     
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6 replies since 27/7/2016, 21:24   96 views
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