Giochi di Potere. Parte I.

Missione S

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    ame_no10

    Prima cantica: l'Immortale e il Risorto.

    Si dice che il vero nome del Flagello Immortale fosse Jeral, ma non si hanno testimonianze a riguardo. Quello che è certo è che la scia di sangue e distruzione che lo accompagnava, dopo gli accadimenti della Città Fantasma, lo stava rendendo famoso nel continente tanto che una lodevole taglia pendeva ora sulla sua testa. Dietro il nove cominciava a delinearsi una figura concreta, una presenza che avrebbe segnato le sorti della storia a venire.
    Nell'oscurità ancora più fitta si celavano le origini dell'altro protagonista della storia. Shil...oh che sbadato, Feng Gu era sbucato dal nulla; avendo vissuto due vite sapeva molte cose e anche lui era destinato alle imprese di un Kage, sebbene già fosse avvezzo a tali avventure. Perchè il destino avesse deciso di farli incontrare non è dato sapere ma la storia rivelerà che un nome legava i due potenti shinobi...un nome che sin da tempi antichi suscitava terrore al solo pronunciarlo.

    Qualunque fossero le intenzioni del duo, sapere cosa gli aspettava era al di fuori del loro comprendonio. Sulla sommità del villaggio dell'eterna Pioggia vi era un realtà del tutto ignota, rimasta gelosamente segreta per anni ed anni di predominio Accademico, risvegliata dall'apparente periodo di letargo dal ritrovato coraggio di Taki e Kumo. Ma di questo se ne sarebbe parlato solo qualora i protagonisti di questa storia avessero fatto le scelte giuste, muovendosi con cautela per superare i vari ostacoli che il villaggio avrebbe loro posto davanti.

    Il primo di essi era proprio rappresentato dall'insolito modo con cui la gestione del controllo delle mura regnava ad Ame da decine di anni. Ma si badi bene a pensare che un villaggio militare della fama della Pioggia, con la sua storia e la sua importanza, affidi il dominio del primo anello di difesa nelle mani di perfetti sconosciuti: uno sguardo attento vigilava su quel settore, due occhi ai quali difficilmente poteva sfuggire qualcosa...e fidatevi del sapiente uso delle parole di questo umile cantastorie. Il rinato conosceva bene la regola: uno che viene per uno che può entrare e un fuuinjutsu inviolabile legittimava questa realtà, vincolando il nuovo guardiano ad adempiere al suo compito. Il libro dei guardiani di Ame era giunto alle ultime pagine; negli anni molti ninja avevano voluto osservare il luogo che aveva dato origine all'arcinota Akatsuki e il prezzo da pagare di certo non era in grado di spezzare degli animi fieri e decisi.

    Sulle mura in quel periodo stazionava un ninja dal nome tutt'altro che altisonante: incrociando alcuni racconti pare che fosse un genin, di nome Tamura, scappato da Kumo a causa del clima di tensione che si respirava a quel tempo nelle terre del Fulmine. Aveva cercato fortuna dai nukenin di Ame ma la regola lo aveva vincolato da ormai quasi 2 mesi all'ingresso, rendendo il suo spirito più flebile di quello di un agnellino in gabbia.

    " Ehi.....ehi...EHI VOI!!!! Sia lodato il cielo! Aprite i cancelli, subito! E' l'ora di cambiare turno! "

    Le spesse ante del portone in metallo si sarebbero lentamente mosse per creare un piccolo spiraglio sufficiente a permettere il passaggio. Il giovane andò incontro al duo, correndo come se fosse il giorno più bello della sua vita:

    " Non me ne frega nulla di chi tu sia e di cosa ti abbiano detto di fare...io so solo che posso finalmente entrare al villaggio! Se ti hanno mandato in giro per qualche missione allora ti avranno anche dato il modo di passare le mura...forse con te non funziona. Bho, controlla in torretta se sul tomo è comparso o meno il tuo nome! Allora io vado, magari ci vediamo dentro! "

    Varcare l'ingresso avrebbe automaticamente suggellato il contratto: sul tomo sarebbe apparso il nome del primo ninja che sarebbe entrato e subito dopo quello del secondo, dichiarando quest'ultimo come nuovo guardiano. Era una combinazione di jutsu, questo era palese, ma aveva la sua efficacia. Nel tempo il concetto che era alla base di quel meccanismo si era distorto, divenendo una punizione della quali liberarsi il prima possibile piuttosto che la possibilità di mostrare quanto si valeva. Ora tutti non speravano che vedere una persona oltre la pioggia per farla entrare, nemico o amico che fosse...e la cosa bella è che nessuno sembrava prendere provvedimenti!

    Chiaramente, a meno di idee geniali, convivere con quel dato di fatto avrebbe inevitabilmente diviso la coppia. Era anche vero che solo a ninja di quel livello, qualora avessero attivato le giuste capacità, sarebbe stato possibile scovare il segreto di funzionamento. In primo luogo vi era un'enorme barriera [Barriera di Individuazione Perpetua] il cui limite coincideva proprio con le mura del villaggio e, sebbene non se ne poteva vedere la fine, era lecito pensare lo ricoprisse interamente. Un meccanismo di protezione? Oppure semplicemente di individuazione?
    Saliti sulle mura ed entrati nella stanza del guardiano, il vecchio tomo emanava una flebile traccia di chakra in corrispondenza dell'ultimo nome scritto, svelando l'esistenza di collegamento con una fonte più massiccia e ben nascosta all'interno di quel perimetro. Avveniva tutto in automatico: una volta prelevati i dati questi venivano direttamente riportati sul libro [Carte ninja] e utilizzati come informazioni su chi attuare il vincolo! Provare a distruggerlo si sarebbe rivelata un'impresa davvero ardua: oltre ad essere un qualche artefatto di inspiegabile fattura [potenza 20, durezza 5], vi era come una barriera in grado di assorbire molti danni [fino a potenza 200] e queste due cose insieme rendevano difficile anche solo provare a strappare una pagina. Alcune leggende parlano di un libro dal mistico potere dal quale la nota kunoichi Konan non si staccava mai...le descrizioni sono scarne e fiabesche e del fatto che si parli dello stesso artefatto non si ha certezza.
    In ogni caso, individuare tramite il chakra la fonte che prelevava i dati dal tomo sarebbe stato praticamente impossibile; solo dopo diverse ore di ispezione di ispezione attenta e in possesso di una percezione elevata [almeno +15], sarebbe stato possibile scorgere delle anomalie nel posizionamento di alcuni massi che componevano lo stesso muro difensivo. Estraendo con la forza i ciclopici ammassi rocciosi, sarebbe stato possibile scorgere in una cavità delle spesse mura un quella che doveva essere la copertina del libro in questione, sporca ed impolverata. Pareva avesse la capacità di schermare ciò che racchiudeva [Chakra Nullo], ed infatti sotto di essa erano stati disposti due fuuinjutsu, uno di maggiore [Elevatissimo] e uno di leggermente minore [QuasiElevato] intensità chakrica. Cosa fare?! Bhè, come prima cosa, il semplice fatto di aver scoperto i due sigilli avrebbe istantaneamente provocato la detonazione del secondo [Sigillo Esplosivo, Pot 80] nel tentativo di sbarazzarsi subito dei ficcanaso...un meccanismo di difesa niente male!

    Sopravvivendo a quel piccolo scherzetto, i due avrebbero praticamente trovando tutti gli indizi: ricostruire il puzzle che governava quell'insano modo di tenere ancorata una persona dei dintorni delle mura non sarebbe stato poi così complesso per due di classe A. Si, perchè oltre 18 metri dall'ingresso, una forza troppo grande da poter essere vinta [for 925] avrebbe impedito l'allontanamento!

    Ed ora datemi un bicchiere di sake, così magari continuerò a canzonar di tali imprese.



    CITAZIONE
    OT / Iniziano qui le vostre avventure ad Ame. Vedete questa quest come l'inizio di un percorso; l'ambientazione e i png ideati sono pensati per durare nel tempo e rappresentare seri ostacoli ad un gdr che, vista la rapida crescita, ha richiesto di alzare l'asticella di difficoltà verso nuove frontiere del gioco. Inutile dirvi che sarete i padroni delle vostre azioni e che scelte sbagliate possono condurre i vostri pg alla morte. Ora divertiamoci! Primo post di riscaldamento ;) / OT


    Barriera Perpetua d'Individuazione
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale (0)
    L'utilizzatore, imponendo un sigillo sul terreno, può innalzare una barriera invisibile in grado di coprire una città . All'interno l'utilizzatore può Percepire qualsiasi manifestazione di chakra e Percepire qualsiasi ingresso di oggetti. È possibile percepire i ninja occultati tramite "Chakra Nullo" o conoscenze analoghe solo quando oltrepassano la barriera. Richiede un giorno di preparativi e la costante attenzione dell'utilizzatore: sarà inefficace se si allontana oltre 12 metri dal centro.
    Tipo: Fuuinjutsu - null - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Abissale )
    [Da jonin in su]

    Chakra Nullo
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    L'utilizzatore può azzerare il proprio flusso di chakra, rendendosi completamente occultato nei confronti delle abilità di percezione dei Sensitivi e qualsiasi forma d'individuazione del chakra. Non sarà possibile utilizzare il chakra mentre mantenuta attiva la tecnica.
    Tipo: Fuuinjutsu - null - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Basso )
    [Da chunin in su]

    Fuuinjutsu Inarrestabili [2]
    Arte: L'utilizzatore può imporre in simboli le proprie tecniche ninjutsu e genjutsu e decidendo il metodo d'attivazione. Tali scelte non devono essere scorrette, sleali o antisportive. L’attivazione della fuuinjutsu deve avvenire entro 1 settimana, altrimenti si scioglierà senza effetti. Richiede 1 slot tecnica avanzato.
    (Consumo: pari al costo d'attivazione)

    Carte Ninja [1]
    Arte: L'utilizzatore può incidere nelle carte ninja le informazioni conosciute, dialoghi, indicazioni senza la necessità di scrivere. Richiede slot gratuito Istantaneo.
    La carta può essere occultata, risultando bianca, e resa visibile a volontà del creatore. A discrezione del creatore è possibile permettere la lettura di tali carte agli estranei se soddisfano delle condizioni.

    (Consumo per carta: ¼ Basso
    Consumo: pari al costo d'attivazione)
     
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    « Non così in fretta. »

    La voce del Flagello era fredda, ma tradiva un certo sadismo - che subito si estrinsecò in un tentativo di presa al collo del giovane guardiano di Ame [VEL:Blu]. Insieme al Risorto, che gli aveva chiesto di chiamarlo Ru-Wai all'interno della Pioggia, l'Immortale era sceso dalla rupe su cui aveva imposto il sigillo di protezione del chakra ad entrambi e si era diretto alle mura della città nascosta. Lì, il precedente Kaguya aveva tentato di aggirare la regola d'accesso facendo valere con il guardiano attuale il suo precedente status di custode delle mura. Quest'ultimo, suo malgrado, non si era dimostrato collaborativo ed era evidente dal suo entusiasmo che da molto tempo non aspettasse altro che il prossimo venuto a cui affidare l'onere.

    Ma aveva commesso un errore fatale.

    Si era avvicinato ai due nuovi venuti incautamente, quasi dando per scontata la loro buona fede e disponibilità ad osservare le regole. Il Flagello, naturalmente, non era del suo stesso avviso; quando la sua mano si chiuse sulla gola del giovane, egli evitò di strangolarlo a morte solo per via delle parole che questi aveva pronunciato correndo loro incontro: esisteva un libro in cui i nomi di chi voleva entrare nella città venivano aggiunti automaticamente e che, di conseguenza, avrebbe presto contenuto anche il vero nome dell'Avatar e del defunto Mizukage. « Mostrami questo tomo. », ordinò, impassibile, sollevando il guardiano da terra come se fosse un giocattolo rotto.

    Con il Risorto dietro di sé, Jeral seguì le indicazioni del ragazzino, salì sulle mura di Ame, ed entrò nella una torretta di guardia; si trattava di un piccolo ufficio disordinato e umido, con pareti di pietra gocciolante e qualche malandato mobile in legno a decorarne l'aspetto. Gli occhi scintillanti dell'Immortale caddero presto su un leggio tarlato, al di sopra del quale un tomo senza copertina era tenuto aperto nel mezzo da un segnalibro di cuoio. Ignorando i gorgoglii che il ragazzino emetteva nel disperato tentativo di non soffocare nella sua presa, Jeral si avvicinò e scorse due nuovi nomi che, con chiarezza, erano appena vergati in un inchiostro scuro e assai fresco, in netto contrasto con quello del nome che li precedeva che sembrava vecchio di mesi. Tutto il tomo, e le nuove scritte in particolare, rilucevano di chakra [Percezione del ChakraPercezione del Chakra [0]

    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.
    ]
    .

    L'Avatar appoggiò la mano libera sulla pagina di carta antica, pensieroso. Era strano: pur con i suoi occhi e la sua abilità nel percepire qualsiasi tipo di sigillo, non riusciva ad individuare alcuna fonte di energia nel libro; eppure, questi ne riluceva e date le sue capacità doveva essere alimentato da qualcosa di piuttosto potente ed elaborato. Ad un certo punto, mostrando per un istante un'espressione come incuriosita da un pensiero appena formulato, Jeral tentò di strappare di netto la pagina con il proprio nome, ma non accadde nulla. Sotto le sue dita ricoperte dalle pelle del guanto nero che abitualmente indossava, Jeral percepì qualcosa impedire alla sua pur considerevole forza di infliggere qualsivoglia danno al sottile materiale ingiallito dal tempo.

    « Taci. », sibilò al guardiano, ormai paonazzo e con la bava alla bocca. Si guardò attorno nella stanza, ma i suoi occhi non individuarono alcuna fonte di chakra. Eppure ne era sicuro. Un simile manufatto, in grado di resistere alla sua forza, non poteva essere tenuto in vita da troppo lontano. « Ru Wai », si rivolse al falso monaco. « C'è un accesso nascosto di qualche tipo in questa stanza. » L'Immortale non aveva dimenticato come, senza informazioni o quasi, il Risorto era riuscito a scovare l'ingresso della Città Dolente.

    OFF GAME
    Jeral, Flagello Immortale
    Nukenin A Nera

    Energia Vitale: 30/30
    Vitalità: 18/18
    Danni: /


    png
    pngpngpng
    pngpng

    Chakra Rimanente: 1250/1250 [Chakra Nullo Attivo]
    Spese di Chakra: /
    _________________________________________

    Angolo Commenti

    Un grazie particolare a Gene per la sua disponibilità a masterare questa epica missione. Per quanto riguarda l'utilizzo di Fuuinjutsu Inarrestabili, rimando a quanto indicato nel preludio di questa giocata.

    Buona giocata a tutti :guru:

     
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    Falce dei Kaguya


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    Atto I: Mura da Valicare

    Le tante parole che con impegno Ru-Wai utilizzò per abbindolare la guardia che c'era sulle Mura di Ame risultarono inutili.
    Non è tutta colpa tua, fratello, dai!
    In effetti, il ragazzetto che si presentò loro sembrava del tutto disinteressato a chi avesse davanti, per una sua forte urgenza di entrare finalmente al villaggio e le parole dello stesso portarono Ru-Wai a considerare un problema non da poco: il fantomatico libro di cui gli avevano parlato nella Torre di Guardia!
    Ne aveva sentito parlare anche lui, ma non lo aveva mai visto: nessuno gli aveva spiegato di preciso perché non potesse mai abbandonare le Mura che controllava, sapeva solo che, dopo qualche decina di metri, gli era del tutto impossibile allontanarsi, forse pure per quel motivo aveva odiato così tanto il Primo Livello, solo in seguito aveva sentito una storia su come il tomo che si trovava nella stanza di guardia fosse forse il mistico libro appartenuto all'Angelo della Pioggia... storia di cui non s'era preoccupato poi tanto, ma di certo sul tomo suddetto, aveva sentito dire, erano elencati i nomi di tutti i guardiani e finché un altro nome non appariva, uno shinobi era condannato a fare da guardiano.

    Mentre ancora ragionava su tutto ciò, pochi istanti prima di pensare di mozzare una gamba al giovinetto che li aveva accolti, per poi trascinarlo avanti ed indietro fra dentro e fuori le mura, nella speranza che ciò potesse evitargli di dover di nuovo fare il guardiano lì.
    Sei un mostro, ma lento!
    Pochi istanti prima di scattare per sviluppare tale teoria, il Risorto intravide lo scatto di Jeral che prese per il collo lo sfortunato ragazzetto e gli ordinò di condurlo a vedere questo fantomatico tomo; Ru-Wai non poté fare molto di più che seguire l'altro, avanzando ed oltrepassando per ultimo le mura.
    Di nuovo di guardia ad un Villaggio? Di nuovo? Sul serio!!!!!
    Il fu Kaguya seguì il Flagello ed il ragazzetto che si portava dietro, sempre più paonazzo e che s'agitava, mentre raggiungevano la stanza del guardiano, notando un libro di cui, in effetti, Ru-Wai non conosceva l'esistenza, considerando che mai era, in effetti, entrato in quel medesimo luogo, dato com'era mal ridotto, umido e decrepito: aveva fatto di tutto per evitare di soggiornarvi, anche dormire a pochi metri dalle Mura vere e proprie.

    Il tomo era in effetti nella stanza ed era un tomo piuttosto antico che Jeral iniziò a sbirciare, notando in ultimi i nomi proprio di loro due; sembrò quasi pensieroso su come quel libro si compilasse, una domanda che, in effetti, anche il Risorto si fece, oltre a chiedersi quali e quanti nomi fossero stati incisi su quel testo.
    L'Immortale cercò, persino, di strappare un foglio, senza particolare successo, ma subito dopo si rivolse proprio a Ru-Wai: secondo Jeral doveva esserci un qualche legame nascosto all'interno della stanza; Potrebbe anche essere nei dintorni qui sulle Mura... ad essere pessimisti e, soprattutto, come capisco cosa sto cercando?, avrebbe domandato di rimando, prima di iniziare a guardarsi attorno.
    Il Ronin (poiché non aveva mai fatto niente di così grave da essere effettivamente definito un Nukenin) avrebbe a quel punto iniziato a studiare la sala con i suoi sensi particolarmente percettivi
    Percezione (Superiore) [2]
    Speciale: L'utilizzatore ottiene +9 alla Percezione anziché +6.
    [Richiede Percezione (Intermedia) in scheda]

    Da regolamento: Ogni ninja ha Percezione pari a 6 => 6 + 9 = Percezione Feng Gu/Ru-Wai = 15
    .
    La vista gli avrebbe dato un aiuto a trovare ogni possibile anomalia: per chi come lui notava persone nascoste a più di una dozzina di metri, poteva essere relativamente facile individuare angoli smussati in modo più innaturale fra un sasso e quelli adiacenti, piccole sporgenze fra un sasso e quello vicino e quanto altro.
    Dopo la vista, sarebbe stato il momento dell'olfatto e del tatto: in una ricerca, probabilmente, si reputava fondamentale solo la vista, ma era una considerazione sbagliata. Il tatto permetteva di sentire se gli angoli smussati erano dovuti semplicemente all'erosione del tempo, oppure no, se c'era una leggera muffa, o una muffa più vecchia, se l'odore che da quelle pareti proveniva era forte di un lungo periodo di erosione, o se era qualcosa di più banale, se c'era della muffa a rendere più puzzolente il punto che si stava visionando, oppure se c'erano altri odori, combinati.
    Certo, non era un cane da tartufi, ma escludendo forti puzzi (quindi cadaveri in decomposizione da poco tempo, o qualcuno che faceva i propri bisogni sulle mura), ci potevano essere odori così persistenti che nemmeno la pioggia continua poteva averli lavati via.
    L'udito, poi, aiutava ulteriormente in combinazione con il tatto, poiché se il ninja poteva toccare le pareti, con delicatezza naturalmente, avrebbe iniziato a provare a smuovere i sassi che sembravano più corrosi, cercando rumori fra l'uno e l'altro e dietro li stessi, rumori di spazi vuoti, di oggetti che magari ovattavano il tipico suono dell'attrito fra sassi.
    E molto altro ancora i suoi sensi allenati avrebbero permesso a Ru-Wai di fare, seppur, in effetti, non avrebbe usato il gusto per leccare i bordi dei sassi.
    Piuttosto resto una vita su queste mura... un'altra.

    Se non fosse riuscito a trovare alcun indizio all'interno della piccola stanza, Ru-Wai si sarebbe girato verso il compagno di viaggio e lo sfortunato ragazzino: Inizierò a cercare lungo le Mura, in fondo, sono di nuovo il guardiano e, se anche mi vedono controllarne ogni centimetro della sua interezza, di fatto, faccio solo il mio dovere di ronda.
    Se vuoi farmi compagnia e portarti dietro il nostro cianotico amico, qui, posso suggerirti di iniziare a leggermi qualche nome? Chissà che non troviamo qualche potenziale alleato? Di nemici ne troviamo facilmente e, soprattutto, nemmeno io so quante persone sono mai entrate ad Ame, ma potremmo scoprirlo.
    , suggerì, prima di fermarsi e guardare il povero ragazzetto.
    Se però ti stancassi di guardarmi cercare, direi che la cosa migliore da fare è andare sulla soglia d'ingresso, spostare fuori il piccoletto paonazzo e riportarlo dentro, poi puoi anche smettere di soffocarlo e spezzargli il collo, specie se non riusciremo a renderlo di nuovo guardiano in tal modo.
    E tu, ragazzo, vedi l'aspetto positivo: il mio piano era staccarti una gamba e trascinarti fuori e dentro le mura!
    , avrebbe concluso sorridendo verso il moccioso di cui non sapeva nemmeno il nome.
    Detto ciò, Ru-Wai avrebbe iniziato la sua analisi delle mura, proprio partendo dall'estremità della sala anteposta all'ingresso, non la più vicina, come punto d'orientamento.

    Non poteva analizzare con il tatto le zone al di fuori del suo contatto diretto, ma Ru-Wai avrebbe iniziato a studiare partendo da quella posizione sulla sommità delle Mura, internamente ed esternamente, osservando, tastando dove possibile, controllando i rumori e gli odori, lì dove riusciva ad arrivare con braccia e gambe, o eventualmente tastandoli con l'asta della lancia.
    Ad un occhio attento, probabilmente, sarebbe sembrato un guardiano un pò strambo, che camminava con la lancia, ritmando i propri passi e studiando i sassi delle mura, analizzando quelli che potevano apparire fuori posto, sia lungo il camminamento, sia sulle superfici interna ed esterna.
    Più probabilmente, se qualcuno osservava con più attenzione, avrebbe capito che stava studiando, effettivamente le mura del villaggio, forse persino in cerca di qualcosa, per quanto lui stesso non sapeva cosa fosse.
    Dopo l'analisi lungo il camminamento, Ru-Wai avrebbe fatto altrettanto partendo dalla circonferenza interna, poi avrebbe tentato da quella esterna.
    Un lavoro del genere, però, particolarmente certosino e lungo, non sarebbe stato fattibile in pochi minuti, specie se in una zona completamente distante delle mura e considerando che le mura dovevano coprire l'intero villaggio, quindi il Risorto avrebbe fatto una pausa ogni giro completato nella torretta di guardia usata come punto di riferimento per le sue ricerche.
    Se il Flagello avesse seguito il suo consiglio e portato il ragazzetto a fare un giro fuori dal confine delle Mura, forse avrebbero anche potuto lavorare con più calma nello scoprire l'eventuale fonte del tomo, ma in ogni caso, Ru-Wai avrebbe cercato di prendersi per se anche del tempo per leggere qualche nome lui stesso.

    Qualora la ricerca avesse avuto successo: probabilmente sarebbe stato anche grazie all'udito, che gli avrebbe permesso di avvertire il rumore dell'oggetto nascosto fra le rocce, poiché, per quanto massicci fossero i blocchi che costituivano le Mura di Ame, di certo la presenza di un oggetto fra un mattone ed il successivo avrebbe prodotto un suono diverso da quello di due grossi pezzi di pietra che si toccavano, non solo parlando dei margini circostanti, ma anche per la superficie celata dalle mura, quella, per così dire, interna.
    Inoltre, possibili oggetti che toccavano i mattoni avrebbero prodotto al tatto una sensazione diversa dall'attrito fra rocce, forse più soffice, forse più resistente, a seconda dell'oggetto, ma di certo diversa.
    Infine l'odore di superfici leggermente ammuffite sarebbe stato facile da sentire.
    Tutto questo sarebbe stato ricavato partendo da sassi visti fuori posizione e quindi con gli angoli e le superfici laterali smussate. E partendo da queste deduzioni e ritrovamenti, il Risorto avrebbe iniziato a spostare i mattoni stessi, uno dopo l'altro, smontando una piccola area circostante il punto trovato, almeno due o tre mattoni dal basso e lungo i lati.
    Di certo, qualcuno lo avrebbe anche potuto notare ed allora Ru-Wai avrebbe semplicemente risposto, ad osservazioni o commenti, con una secca frase: Devo stare di guardia a queste cappero di mura per chissà quanto tempo! Potrò divertirmi in qualche modo? ed avrebbe continuato nel suo lavoro di smottamento dei mattoni che, malgrado la sua forza non da poco, gli avrebbe richiesto ulteriore tempo e fatica.
    Unica sua speranza, che il Flagello fosse lì a dargli almeno un aiuto.
     
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    « La fonte è vicina. », confermò l'Immortale alla domanda del Risorto. « È di per sé singolare che non sia sul tomo stesso. » Quel tipo di legame, in grado di sviluppare una barriera protettiva sufficiente a resistere ad un tentativo - per quanto casuale e abbozzato - di distruzione da parte del Flagello, non poteva che presentare quelle caratteristiche. Era lo stesso principio che egli sfruttava per comunicare con Shosei tramite il chakra: maggiore era la distanza, inferiore era la qualità della connessione.

    Osservò "Ru Wai", come voleva farsi chiamare in quell'occasione il Risorto, iniziare una ricerca che non avrebbe esitato a definire maniacale: egli batteva ogni centimetro di muro bagnato, ogni crepa ed ogni roccia umida con espressione concentrata, evidentemente intento ad ascoltare e percepire cosa che l'Avatar, a causa della sua distonia con il mondo naturale, difficilmente avrebbe mai percepito. Non si curò di lui oltre e lasciò la presa sul collo del ragazzino, il cui volto era ormai una mistura curiosa di bianco e rosso acceso. Non si disturbò a ripetere il comando di poco prima, limitandosi invece ad un'eloquente occhiata minacciosa dall'alto della sua statura; lo sventurato guardiano emise un verso simile ad un guaito e, senza rialzarsi, indietreggiò in qualche modo fino ad un angolo umido della stanza, dove rimase senza fiatare. Jeral tornò a studiare il libro ingiallito che aveva tra le mani.

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    « ... »

    Era davvero peculiare, quel manufatto. I suoi occhi riuscivano a captare una debole luminescenza dovuta al flusso esterno di energia, senza però riuscire a captare quest'ultimo. Era uno stratagemma tutto sommato "piccolo", ma nondimeno sottile; chiunque lo aveva ideato doveva essere dotato di un intelletto più che discreto, oltre che di una certa propensione a manipolare il chakra in modo sapiente. Sì, considerò, non aveva di che lamentarsi: il Villaggio della Pioggia Eterna sembrava promettente. In ambo i sensi, doveva dire; dove altro mai, in un mondo dove le informazioni erano potere (a condizione di avere la capacità di sfruttarle, un particolare che a molti insetti sembrava sfuggire), avrebbe potuto trovare un simile registro così pronto per essere raccolto da una mano sapiente. Ah, non aveva dubbi: chissà quanti stolti si sarebbero lasciati sfuggire una simile opportunità. Ma non lui.

    Così iniziò a leggere, mentre il Risorto cercava da cima a fondo nello squallido locale di guardia. Trascorsero forse due o tre ore, nelle quali regnò il più assoluto silenzio, interrotto soltanto dal quieto ticchettare del redivivo Kaguya sui muri di pietra e dall'occasionale singulto del guardiano a terra. In quel lasso di tempo, Jeral lesse il tomo da cima a fondo, immagazzinando tutte le informazioni al suo interno e prestando particolare attenzione ad eventuali tracce di chakra in corrispondenza di nomi particolari [Percezione del Chakra]. Aveva sfogliato l'ultima pagina da qualche minuto e stava studiando la rilegatura, quando sentì il Risorto smuovere qualcosa dietro ad una credenza tarlata che aveva spostato dal muro. Si voltò con calma e lo scorse spostare di peso una grossa roccia, stranamente asciutta (forse per via della posizione coperta), ed apprestarsi a continuare.

    « Trovato qualcosa, Ru Wai? », domandò, senza aspettarsi una risposta, mentre raggiungeva il massiccio ronin. Nella penombra tra i massi, suoi occhi intravidero quella che sembrava una vecchia copertina abbandonata. « Il tuo nome è l'ultimo della lista e questo ti rende guardiano ancora una volta. » In altre parole, come aveva suggerito il redivivo Kaguya stesso, era il momento di sfruttare il ragazzino e liberarsi di quella sciocca costrizione di cui gli aveva parlato. L'obiettivo del Flagello, però, era un altro: occuparsi del tomo da solo. Quel manufatto lo aveva incuriosito non poco e si chiedeva che altro tipo di informazioni, oltre a tutti i nomi immagazzinati, avrebbe potuto trarne prima di entrare a tutti gli effetti nella Città della Pioggia Eterna.

    Guardò il Risorto lasciare la stanza insieme al ragazzino e quando scomparirono si voltò verso il buco a metà che il falso monaco aveva creato. Piazzò entrambe le mani sulla pietra più vicina, che aveva uno strano colore olivastro, e la scagliò di lato con violenza [FOR:Nera+1]. Avrebbe potuto afferrare la copertina anche prima, infilando il braccio nella cavità già presente, ma scelse di avere la visuale più ampia per poter verificare la presenza di trappole [Percezione: 96 + Percezione Base]. Non ne trovò alcuna. Fidandosi dei suoi sensi, anche se certo non sviluppati come quelli del Risorto, il Flagello mise una mano nella cavità e ne estrasse la copertina senza impicci di sorta.

    Da quell'oggetto in cuoio non percepì alcuna energia, ma se l'era aspettato. Una protezione del genere aveva senso solo finché il nascondiglio rimaneva tale: una volta scoperto, il valore dell'oggetto nascosto, anche se magari non immediatamente comprensibile, era dato per scontato. Jeral però aveva un'idea piuttosto chiara di cosa avesse tra le mani: la chiava del piccolo stratagemma che aveva reso temibili le mura di Ame tanto a lungo. Appoggiò la copertina a terra e si abbassò davanti ad essa, curioso di scoprirne il contenuto ma cosciente del fatto che la mancanza trappole all'interno dell'alcova nel muro poteva essere uno stratagemma per far abbassare la guardia al profanatore casuale e toglierlo di mezzo in seguito. Magari proprio grazie alla copertina (grazie ai suoi guanti il Flagello non si era preoccupato di eventuali veleni).

    Aprì dunque la copertina. E il mondo esplose.

    Strinse i denti per la sorpresa, avvertendo la luce negli occhi ed il calore crescere sulla pelle, ma questo non gli impedì di agire come la macchina da guerra che era: attinse immediatamente alla forza che aveva immagazzinato in uno degli innumerevoli sigilli preparati, che gli penetrò nelle sinapsi e nei muscoli in una frazione di secondo e rese il suo scatto all'indietro più veloce dell'esplosione stessa [RIFL:Nera+2Riserva Sigilli: -1x Simbolo del Fisico

    Simbolo del Fisico
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare la parte del corpo in cui presente il sigillo. Per un round avrà un miglioramento di 2 tacche in una statistica scelta. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza attivare alcun effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    [Livello: 5 / Consumo: Basso]
    [Simboli Massimi: 2 ogni grado]
    [Da Studente in su]
    ]
    .

    UwtpiBR

    Atterrò a quattro metri dall'esplosione, illeso, e con un sorriso beffardo dipinto in volto. Ci avevano provato: uno scherzo simile avrebbe tolto di mezzo senza problemi molti mortali, ma con Jeral la storia era diversa. Si rialzò con calma e si tolse i capelli ramati dagli occhi, riportandoli indietro. Quando il fumo dell'esplosione si quietò (il rumore per fortuna era stato attutito in gran parte dall'ambiente ristretto), l'Avatar vide che la copertina, che normalmente sarebbe dovuta finire in cenere, non aveva riportato danni. « Hah. », ghignò. Chiunque fosse il creatore, gli sarebbe piaciuto incontrarlo e vederlo in faccia. Ci voleva un bastardo di prima categoria per inventarsi una combinazione di trucchetti come quella.

    Si avvicinò di nuovo, guardingo, e nella copertina aperta questa volta scorse una fonte di chakra: un sigillo dall'aspetto piuttosto complicato, che riluceva di energia. Non tanto grazie alle sue doti di sensitivo, quanto che alla sua istintiva comprensione dei simboli del potere - da cui egli stesso traeva gran parte della sua invincibilità -, l'Immortale comprese che ciò aveva sotto gli occhi aveva un triplice effetto: consentire al tomo di funzionare come faceva, segnando automaticamente i nomi e risultando impervio al danneggiamento, schermare la copertina dall'individuazione e, soprattutto, impedire allo sventurato il cui nome corrispondeva all'ultimo sul tomo di tradire il suo ruolo di guardiano.

    Con la mancina raccolse la copertina da terra, poi andò verso lo scranno e con la destra sollevò il tomo. Se non aveva udito l'esplosione - ma dubitava - il Risorto sarebbe comunque arrivato a breve: non poteva volerci troppo a brutalizzare un po' il ragazzino ed aggirare i termini di quel semplice contratto. Se tutto fosse andato per il meglio, presto le mura di Ame avrebbero avuto un nuovo guardiano e l'Immortale ed il Risorto avrebbero potuto procedere nella città senza che il primo fosse costretto a distruggere quel brillante artefatto.

    Chissà, si chiese Jeral mentre le sue mani si avvicinavano l'una all'altra, cosa sarebbe accaduto una volta riunita la copertina al tomo.

    OFF GAME
    Jeral, Flagello Immortale
    Nukenin A Nera

    Energia Vitale: 30/30
    Vitalità: 18/18
    Danni: /


    png
    pngpngpng
    pngpng

    Chakra Rimanente: 1250/1250 [Chakra Nullo Attivo]
    Spese di Chakra: /
    _________________________________________

    Riserva Sigilli

    -1x Simbolo del Fisico
    _________________________________________

    Angolo Commenti

    Scoperto l'elenco di tutti i guardiani di Ame fino ai tempi di Hanzo la Salamandra :guru:

     
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    Atto I: Il Nuovo Guardiano (o il Vecchio?)

    La ricerca risultò essere più semplice del previsto per Ru-Wai: certo, ci volle qualche ora, forse addirittura tre, per giungere alla conclusione di quella certosina analisi dell'ambiente e trovare la "fonte del potere", come la chiamava il Flagello, ma alla fine l'altro individuò quello che cercava ed iniziò a spostare sassi e mobilio attorno al punto d'interesse, finché non fu Jeral stesso ad interromperlo.

    No, non ha trovato niente! Sta spostando sassi così, per fare un pò di esercizio fisico, dopo ore a guardarsi intorno...
    Inizialmente, il Risorto Kaguya nemmeno rispose al Flagello, quando, però, quello gli mostrò il tomo dei guardiani e gli indicò che era di nuovo lui a dover proteggere le Mura, come in effetti sospettava, l'altro non poté che intuire cosa il primo gli stava dicendo: di agire in tal senso, la stessa cosa che Ru-Wai aveva pensato di fare fin dall'inizio.
    Fu così che il Risorto fece spallucce, pulendo poi i palmi delle mani uno contro l'altro, A te l'onore di completare la ricerca, spero di tornare senza più questa piaga dell'essere guardiano., avrebbe semplicemente detto all'altro, andando a raccogliere la propria lancia con la mano destra e poi avvicinandosi al ragazzetto che li aveva accolti, ancora in un angolo, inginocchiato e silenzioso, quasi singhiozzante.
    Scommetto che non t'immaginavi questo, quando ci hai visto alle Mura qualche ora fa, vero?, commentò il massiccio Kaguya, prendendolo per la nuca con la mano libera e sollevandolo di peso, costringendolo a camminare mentre lo teneva in tale modo.
    Non sono il mio amico: o cammini con le tue gambine, o te ne stacco una e poi ti tiro per il collo... scegli., lo avrebbe avvisato, ticchettando con la lancia sulla rotula sinistra dello stesso.
    Sei veramente pessimo! Ahahahaahahahahah
    Ho fatto di peggio, ma quando disossavo la gente non avevo spettatori, molto spesso. E tu lo sai.
    Chissà quanta gente c'era al tuo, di disossamento!

    Il ragazzino, comunque, sembrò capire l'antifona, giacché iniziò a camminare, sostenuto e guidato dalla mano dell'altro che lo conduceva verso l'ingresso di Ame, ancora semiaperto, giacché né il moccioso, né Ru-Wai, né tanto meno Jeral, si erano occupati di chiuderlo nuovamente e di certo, giacché il nome del Risorto era ancora l'ultimo inciso sul foglio, nessuno era entrato ad Ame.
    Arrivati alle Porte, Ru-Wai fece voltare il ragazzino: Anche qui ti offro una scelta. O rientri da bravo nukenin, di tua volontà, o ti pianto la lancia nell'addome e ti trascino dentro, lasciando una scia di sangue ed interiora all'esterno del Villaggio e, semmai questo secondo metodo non fosse sufficiente, non mi saresti più necessario, quindi ti staccherò la testa e la metterò su una picca, sopra le Mura.
    Hai due possibilità su tre di morire, di cui una, in vero, molto meno dolorosa dell'altra. Io, però, ti consiglierei di puntare sull'opzione in cui resti vivo.
    , gli avrebbe spiegato.
    E per ogni buon conto, prima che ti venga in mente di usare qualche tecnica di teletrasporto..., gli disse ancora il Risorto, compiendo un secco movimento con la lancia e mozzandogli di netto la mano sinistra con parte dell'avambraccio, per poi tappargli la bocca, prima che iniziasse a gridare.
    Stai buono, fai come ti ho detto e ti curo la ferita. Magari poi troviamo pure un medico più esperto per rattopparti., gli avrebbe ordinato secco, lasciandolo poi andare.
    Un tempo gli avrei cavato anche un occhio, per sfizio... ma capisco che qui non abbiamo ancora modo di usare le Mani Curative, quindi accontentiamoci.

    Se lo sfortunato ragazzino avesse concordato con quanto ordinatogli, Ru-Wai avrebbe osservato l'altro uscire dalla soglia di Ame per poi rientrarci e quindi gli avrebbe tamponato la ferita con una fascia, tratta dal vestiario del ragazzetto stesso e poi lo avrebbe invitato a seguirlo di nuovo verso la Torre di Guardia.

    Se invece il ragazzetto non fosse stato collaborativo, Ru-Wai avrebbe utilizzato tutta la propria forza e velocità per riprenderlo e quindi trascinarlo per il collo fin dentro le Mura: in pratica, il Risorto Kaguya sarebbe rientrato nella Pioggia ancor prima del corpo dell'altro, il che si augurava bastasse a renderlo di nuovo guardiano.
    In questo caso, però, lo avrebbe lasciato a sanguinare dal moncherino alla mano.

    In ambo le circostanze, Ru-Wai avrebbe nel frattempo avvertito un botto, per quanto ovattato dalla distanza, grazie ai suoi sensi particolarmente affinati, e si sarebbe, dopo aver fatto rientrare il ragazzino al villaggio, diretto, portandosi sempre dietro lo sfortunato, verso la stanza del Guardiano, solo per trovare i segni evidenti di un'esplosione ed il suo compagno di viaggio con non solo il tomo dei guardiani, ma anche una sorta di secondo grosso libro vicino a se.
    Immagino ci sia una storia da raccontare su tutto questo., commentò il Risorto, prima di puntare lo sguardo proprio sul Tomo con i nomi dei difensori delle Mura: E' ancora il mio l'ultimo nome?

    Se fosse stato "Tamura", allora il Ronin si sarebbe girato verso il ragazzino: Ottimo, hai di nuovo un mestiere, vedi di imparare come eseguirlo al meglio., facendogli cenno di mettersi seduto in silenzio in un angolo.
    Altrimenti si sarebbe voltato verso Jeral: Capiamo come togliermi da questo luogo e magari togliere di mezzo questa storia delle Mura da difendere?, avrebbe domandato, prima di piantare la lancia nel piede dello sfortunato ragazzino.

    In un modo o in un altro, il Risorto aveva decisamente voglia di abbandonare quel ruolo di guardiano.

    ------

    OT: Ho utilizzato due ipotetiche per lasciare al QM la possibilità di scegliere cosa far fare al giovane nukenin della Nuvola.

    Edited by Shiltar Kaguya - 10/10/2015, 18:40
     
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    Allora, che è successo unendo il diario con la copertina? Che ne è stato del povero guardiano?
    Il sake è stato gradito, dunque ve ne parlerò; sedete e dite all'oste di portare i boccali, la storia diventa pericolosa.
    Era indubbio che iI Flagello immortale arricchì la sua conoscenza sulla storia di Ame; tuttavia non vi era una data legata ad ogni nome scritto su quelle pagine, anche se a giudicare al numero non sembrava risalire a più di una decina di anni prima. Se avesse avuto il giusto occhio, il Nukenin avrebbe notato che alcuni nomi erano calcati più di altri: ad esempio il suo era perfettamente Nero mentre quello del rinato Kaguya di una tonalità di grigio leggermente inferiore...ovviamente erano i più rilevanti dell'ultima pagina. Sfruttando questo meccanismo, andando indietro nel tempo, quindi dal più recente al meno, avrebbe preso visione di diversi nomi che si distinguevano dalla moltitudine: Gendo Fujimaru, Eiatsu Nai, Yashimata, Aloysius Mikawa, Seiniji Akuma...Ma era un altro il nome associato al ninja più temibile annotato su quell'artefatto ed era proprio il primo in lista: Yu Amachi. La sua scritta era diversa da tutte le altre; era Nera e contornata da un alone dorato intenso, del tutto differente da quello flebile che attorniava il nome del Mikawa.

    png

    Si, era quel Yu Amachi...ma al tempo il suo nome non era ancora noto al mondo Accademico. In ogni caso, quando Jeral unì la copertina al diario ciò che accadde motivò anche il perchè di una quantità di nomi non così elevata: le scritte si cancellarono e le pagine tornarono intatte! Karin sapeva il fatto suo, e in questo era una delle migliori: sapeva che il suo Tomo nelle mani sbagliate poteva essere un guaio e quindi aveva ideato un meccanismo per resettarne il contenuto. Ma quelle informazioni ormai erano scolpite nella mente del Flagello; nomi importanti da tenere ben a mente nel futuro.
    Intanto il Rinato, palesando una personalità dicotomica e inquietante, si era dato da fare per risolvere l'incombenza del turno di guardia. I due non erano così sciocchi da provare a sciogliere un sigillo centenario quando potevano soggiogare un ragazzino impaurito.
    Avevano superato l'ostacolo alle mura ma avevano perso molto tempo...erano stati individuati da occhi ai quali non sfuggiva nulla [Vista Telescopica] e ora muoversi indisturbati dentro Ame sarebbe stato pressoché impossibile.

    :::

    Finisce così!? Che accadde una volta dentro?
    Per il proseguo sarà necessario un pasto caldo ma intanto posso dirvi che Ame, in quel periodo, era in fermento. Dopo numerose e sanguinose lotte interne, il consiglio aveva trovato i suoi nuovi rappresentati e i Nukenin insieme agli alti funzionari autoctoni erano ora pronti a dire la loro in un continente in grande mutamento. Ma prima i due dovevano arrivare al livello 3 e in questo avrebbe giocato un ruolo molto più rilevante Feng Gu, con le sua conoscenze nel giro. Dovevano raccogliere informazioni se volevano arrivare a capire la struttura sociale del villaggio, chi prendeva le decisioni e quali erano gli assetti politici al suo interno. Nel tempo si era diffusa l'errata idea che Ame fosse un luogo dove bande di Nukenin disorganizzate si autogestivano...bhè, quello era solo vero in una parte del livello 1 e a permetterlo erano ninja ben più potenti che semplici ladruncoli di bassa lega.

    png

    Il Villaggio della Pioggia era una grande metropoli, una città del tutto fuori dagli schemi e al vertice nello sviluppo industriale. I sui bordelli non sfiguravano con quelli di Oto, il suo porto rivaleggiava con quello di Kiri, l'imponenza dei suoi Palazzi teneva testa a quelli di Konoha e, grazie alla sua struttura verticale, la densità di popolazione superava quella di Suna. Per tutte queste ragioni i Nukenin si erano fusi con gli abitanti del posto, trovando in Ame il giusto giaciglio. Lì la taglia sulle loro teste era come cancellata e nessuno dava loro la caccia; le spesse mura erano una linea di difesa gratuita che per anni li aveva protetti dalle squadre speciali dei villaggi traditi...
    Ma per natura stessa del posto, di orecchie tese a carpire notizie rilevanti ve ne erano molte; la corruzione era alla base della vita quotidiana di quasi tutti gli abitanti ed erano i gruppi criminali, le famiglie storiche e i nuovi affermati a dettare legge.
    Si ma del duo?
    Per il momento vi basti sapere che il vero guardiano si era messo in moto e la prima velata minaccia avrebbe raggiunto subito i nuovi arrivati, qualunque fosse stata la loro prima destinazione.



    CITAZIONE
    OT / Post di transizione. Strutturerò la cosa come una News, quindi sarete voi a dover prendere le giuste iniziative. :wosd: / OT


    Edited by DioGeNe - 25/10/2015, 13:22
     
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    Atto I: Storie vecchie di un anno...

    Così, dopo ricerche, mutilazioni di poveri genin sprovveduti ed il recupero di uno strano e grosso libro, Ru-Wai e Jeral riuscirono ad uscire dalla torre di guardia e, in generale, a lasciare le mura del villaggio della Pioggia.
    Per fortuna che questa parte ipotizzavi di risolvertela con quattro chiacchiere, fratello!
    Un piano perfetto e stupendamente portato avanti.
    In effetti, esordì d'un tratto il Risorto verso il suo compagno di viaggio (come se avessero già una discussione in corso), non siamo riusciti ad entrare così silenziosamente come speravamo: ancora nessuno avrà percepito le nostre effettive capacità, ma abbiamo fatto un pò di rumore con il botto di quel libro e, soprattutto, il ragazzino senza una mano che faceva avanti ed indietro lungo le mura con me... potrebbero essere stati fattori che si notano., constatò il Kaguya sotto mentite spoglie.

    Erano usciti da poco dall'ombra delle mura e si muovevano nell'affollato Primo Livello del villaggio, come veniva chiamata la zona più o meno residenziale, se con residenze si volevano intendere delle catapecchie abitate dai rifiuti del mondo accademico e non.
    E fu mentre camminavano da quelle parti che il Flagello Immortale gli parlò di alcuni dei nomi che aveva letto nel libro recuperato ad Ame, fra tutti, alcune cose gli risultarono interessanti: c'era Yashimata, ma se Jeral non s'era sbagliato nell'ordinarli, il suo nome appariva incredibilmente vicino, per posizione, a quelli di Diogene ed Eiatsu, un altro shinobi di Oto che il defunto Mizukage aveva conosciuto e che era a Kiri, più o meno, quando il nukenin suddetto aveva pensato di fare il suo piccolo attacco terroristico.
    Quindi, in qualche modo, i tre erano stati tutti ad Ame in periodi vicini e forse si erano pure scambiati di ruolo sulle mura.
    Decisamente una cosa di cui chiedere spiegazioni all'altro tuo amico FIDATO!
    In effetti, un anno fa ti sarebbe bastato chiedere al Mikawa di Yashimata, non serviva arrivare fin qui...
    Yashimata, assieme al Mikawa e questo Flagello? Oh quanta devastazione potreste portare! HAHAHAHAHAHAH

    I pensieri di Ru-Wai, però, furono interrotti quando Jeral disse un altro nome: Yu Amachi?, ripeté lo stesso Risorto, fermandosi un istante.
    Non è la prima volta che lo sento qui ad Ame... ma normalmente viene detto con molto più timore e rispetto reverenziale., ammise, ricordando il precedente periodo alla Pioggia, specialmente al Secondo Livello, Ed anche Shiltar Kaguya aveva sentito parlare di lui... seppur non ricordo il contesto., aggiunse, per poi ricordarsi di un ulteriore particolare.
    Questo Yu Amachi potrebbe essere l'uomo che cerchi, Jeral, ma c'è una cosa che non ti ho specificato, perché m'era passata di mente, ad essere totalmente onesto, sul Terzo Livello, qualcosa che ho scoperto nel mio anno qui.
    Il Terzo Livello, inteso come il quartiere più in alto di questo villaggio è, praticamente, uno specchio per le allodole!
    , esordì parlando a voce più bassa, quasi bisbigliando verso l'altro, prima di invitarlo ad avanzare, anziché restare lì fermi, ad inzupparsi.
    Non sia mai che in un attacco di scarsa comprensione per la tua dimenticanza, il tuo nuovo e fidato amico, pensi bene di farti a pezzi in mezzo a questo letamaio...
    Durante il mio anno qui, incontrai, per puro caso, una donna che doveva consegnare delle informazioni ad un qualche tizio nella locanda in cui bazzicavo. Fu uno scambio di persona, che però non durò nemmeno tanto, ma alla tizia non interessava, le bastava avere informazioni in cambio di informazioni e, dopo una contrattazione, arrivammo ad una conclusione che mi permise di scoprire due cose fondamentali sul Terzo Livello.
    La prima era che, appunto, non era un luogo, ma una sorta di accordo, marchiato mediante un fuuinjutsu, o qualcosa del genere, sul corpo di alcuni ninja abbastanza potenti da ottenerlo. Permetteva a tutti coloro che lo avevano di riconoscersi reciprocamente.
    La seconda informazione era come ottenere questo "accesso", per così dire: mediante una pietra presente nella torre più alta di Ame.
    , raccontò senza dar tempo all'altro per interruzioni e, naturalmente, continuando a bisbigliare.
    Sì, diamogli anche la seconda notizia, così t'ammazza e via!
    Superfluo spiegarti che, ai tempi, non avevo certo le potenzialità adatte per mostrarmi a chi realmente dirige questo villaggio.
    Da solo, mescolato in mezzo alla popolazione, ero un ninja come tanti altri, probabilmente, e tale volevo restare allora.
    Non toccai mai quella pietra, non mi ci avvicinai eccessivamente nemmeno una volta, pure sapendone la posizione.
    Adesso, però, conosciamo la posizione del misterioso sasso, siamo in due e, soprattutto, per quanti possano averci sentiti o visti, chissà forse pure qualcuno di questi del Terzo Livello, magari ce ne sta qualcuno in mezzo a questa folla, potremmo farci strada in modo consono, per arrivare a ciò che cerchiamo.
    , continuò Ru-Wai, sottovoce, indicando poi il Flagello.
    Tu volevi iniziare dal Secondo Livello? Sono pienamente d'accordo! Seppur non so di preciso, in che direzione condurre le nostre azioni, però, di certo, dopo una mutilazione ed un turno alle Mura, cosa c'è di meglio che andare a rivangare, letteralmente, il passato anno con la figlia del proprietario della Locanda dei Veri Batuman?, e su quelle parole sorrise, stavolta senza celare la propria voce, in fondo non stava dicendo niente che non fosse eccessivamente fuori luogo in quel di Ame, mentre già pregustava l'interazione, forse non del tutto consenziente, con la bella locandiera.
    Non di nuovo... per favore... le urla non le sopporto.
    Alla lunga, però, smette.
    Lui o lei?
    Dipende chi si stanca prima! AHAHAHAHAHAHAH
    Sei disgustoso.
    Un peccato che t'abbia ucciso una volta sola!
    Forse, è meglio che non ci facciamo vedere la dentro assieme, ok?, suggerì infine.

    [Al Secondo Livello]

    Erano arrivati nell'area commerciale del Villaggio della Pioggia e Ru-Wai sembrava, decisamente, sapere come muoversi, mentre avanzava verso la Locanda dei Veri Batuman, con un ben poco onorevole obiettivo in mente.
    Salutò poco lontano dall'ingresso della locanda il suo compagno di viaggio; probabilmente a ben vederli dall'esterno, erano solo due tizi, magari non particolarmente affidabili, in fondo uno era completamente vestito e coperto da abiti scuri, forse pure un pò bruciacchiati, e l'altro gironzolava con una lancia ancora sporca di sangue sulla lama.
    Ad ogni modo, il Risorto sarebbe entrato nella locanda spalancando e preoccupandosi, prima di tutto, di guardarsi intorno, con tutti i suoi sensi ben affinati
    Percezione (Superiore) [2]
    Speciale: L'utilizzatore ottiene +9 alla Percezione anziché +6.
    [Richiede Percezione (Intermedia) in scheda]
    e cercando qualsiasi volto conosciuto o meno che fosse.
    Sono tornato, mia dolce locandiera..., avrebbe detto con un tono divertito, mentre batteva l'impugnatura della lancia sulla spalla sinistra, lasciando che qualche goccia di sangue scivolasse al suolo dietro di lui.

    ------

    OT: Come confermato dal QM, abbiamo portato avanti l'avanzata in mezzo alla popolazione fino al 2° lvl.
    Lascio al pg di Boreanz da colmare le parti di dialogo/OT
     
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    Gli occhi scintillanti dell'Immortale scorsero con avidità le pagine dell'antico tomo, sulle quali piccole lettere vergate con una grafia indiscutibilmente femminile andavano a formare catene di nomi. I Guardiani che si erano susseguiti nel tempo erano davanti a lui e quelle informazioni gli appartenevano, ora. Studiò con attenzione ogni pagina, notando la diversa qualità dell'inchiostro in corrispondenza della persona indicata; le differenze presenti tra gli ultimi tre nomi - il proprio, quello del Risorto e quello dell'attuale custode delle mura - dischiusero alla sua mente affilata la semplice chiave di lettura: più l'inchiostro era scuro, più potente era l'individuo che rispondeva al nome. Indubbiamente, considerò, la "forza" cui quell'inchiostro reagiva poteva essere calcolata nei modi più disparati, e quindi avere un'idea precisa delle caratteristiche dei vari guardiani avrebbe richiesto uno studio approfondito, ma con quella chiave avrebbe di sicuro potuto leggere il tomo ed ottenere una più che decente comprensione del flusso di ingresso.

    « ... »

    Molti nomi erano sbiaditi, al livello di quello di Tamura Ekko o poco sopra (anche entrando ad Ame, il ragazzino sarebbe stato davvero l'ultima ruota del carro), ma ripercorrendo le pagine il suo sguardo adamantino cadde su un nome vergato in un inchiostro grigio scuro, assai simile a quello usato per il nome del Risorto. Gendo Fujimaru. L'Uomo di Ferro, dunque, aveva trovato rifugio sotto la pioggia eterna dopo lo smantellamento della sua banda criminale ad opera del Flagello stesso. Jeral ricordava gli eventi di Taki con piacere. Aveva ricavato informazioni preziose, un subordinato utile nella Cascata, e ulteriori conferme sul proprio potere. Certo, aveva perso di vista la Serpe e questo lo infastidiva non poco, ma se ad Ame tutto fosse andato come aveva previsto non avrebbe avuto più bisogno di pedine volatili.

    Proseguendo nella lettura, incontrò una singolare quartina di nomi, tutti di shinobi a quanto pareva in gamba, ed uno in particolare unico, a giudicare dal leggero alone dorato che circondava le lettere nerissime con cui veniva indicato (anche se non scure come quelle dell'Immortale stesso). Aveva sentito parlare del secondo, Yashimata, e del terzo, il Mikawa che come il corvo portava una benda sull'occhio. Non conosceva il primo, tale Eiatsu Nai, e pur non conoscendo nemmeno il quarto Jeral ricordava di aver incontrato due Akuma nel deserto dell'Anauroch, entrambi poveri idioti in grado solo di sfruttare illusioni e nebbia. In ogni caso, importava poco. Ciò che era interessante era la vicinanza dei nomi: l'Akuma, il cui inchiostro era visibilmente più vecchio, doveva essere arrivato mesi prima degli altri tre, i cui nomi erano stati vergati più o meno allo stesso tempo. Ergo, il Mikawa, Yashimata e quell'Eiatsu erano arrivati insieme. Debite considerazioni affollarono la mente dell'Immortale per qualche istante, prima che questi continuasse a leggere.

    La lista di nomi mediocri ed insignificanti continuò, fino a giungere alla fine, in corrispondenza della quale era presente un nome vergato in maniera tale da catturare l'attenzione in automatico: il nero delle lettere quasi si perdeva nell'intenso alone dorato che circondava le due piccole parole annotate da una minuta mano invisibile. Yu Amachi. Chi era costui? Jeral non seppe darsi una risposta. Era un nome mai sentito prima. Persino la nebbia ai limiti della sua coscienza rimase quieta ed inattiva, senza che alcuna immagine trapelasse. Un mistero che avrebbe dovuto svelare. Di certo, se un individuo di simile potere - qualunque cosa quell'alone significasse - era ancora all'interno delle mura, non era difficile immaginare che ruolo ricoprisse. I dettagli del momento in cui avrebbe strappato il trono al Re Mortale si fecero più nitidi, ed un nome fu aggiunto prima di quel titolo.

    [...]

    « Il passaggio è libero. », rispose l'Avatar alla domanda del Risorto, limitandosi a definire l'origine del rumore avvertito dalle orecchie percettive di quest'ultimo come un "benvenuto". Quando Jeral restaurò l'artefatto, riportandolo a completezza, i suoi occhi scorsero i diversi nomi segnati scomparire dalle pagine giallastre. Un attimo dopo era come se non ci fossero mai stati. Un ingegnoso sistema di difesa che gli confermò la presenza di una mente astuta e brillante, tra quelle mura. E altri dettagli si aggiunsero al dettagliato piano che andava disegnandosi nella sua mente: forse avrebbe potuto risparmiare qualcuno, durante la sua opera ad Ame, ed accettarne i servigi se si fosse dimostrato degno. Ispirare la fede più cieca - e nel suo caso anche terrore - era, dopotutto, una caratteristica divina e come tale consona alla sua persona.

    I due si incamminarono dunque nel primo livello, ma non prima che Jeral avesse stipatoCome chiarito con Gene, poiché l'artefatto non costa "crediti" (sarebbe una competenza), Jeral può stiparlo in un rotolo grazie alla tecnica del richiamo senza spendere chakra. il prezioso libro in un piccolo rotolo di richiamo, stipato sulla cintura, sotto il mantello e la cotta, in corrispondenza dell'osso sacro. Come il Risorto non mancò di osservare, a causa della lunga analisi che aveva dovuto compiere i due avevano passato ore sulle mura. Più che quella verità o l'esplosione nella torretta (appunto contenuta e quindi non fonte di allarme secondo Jeral), ciò che faceva concordare l'Immortale con l'analisi del redivivo Kaguya era l'esistenza del libro stesso; sarebbe stato sciocco pensare che il registro fosse tenuto solo in quella torretta, facilmente accessibile a qualunque shinobi mediocre, senza che una copia dell'elenco completo di nomi, immune dalla cancellazione, finisse nelle mani del Re Mortale o di un suo subordinato.

    Tradotto, significava che il sovrano della pioggia eterna aveva l'abitudine di sentirsi in controllo di ogni cosa, e non a torto a quanto dimostrava la realtà finora incontrata dal Flagello; probabilmente erano stati individuati. L'Avatar decise comunque che, almeno per il momento, avrebbe mantenuto il jutsu di schermatura dalla percezione del chakra: dopotutto, aveva appena avuto la conferma che anche il Re Mortale fosse abbastanza sveglio da ritenere le informazioni un'arma. Di conseguenza, evitare di esporsi ad un'analisi prolungata dei suoi poteri era saggio. Forse il vantaggio che ne avrebbe ricavato sarebbe stato alla fine solo marginale, e infatti il motivo precipuo di quel comportamento era un altro: il Flagello Immortale aveva deciso di entrare nella scacchiera del Re Mortale e da quel momento non avrebbe più lasciato che le cose andassero come l'ultimo si sarebbe aspettato.

    « Il tomo conteneva diversi nomi, in un ordine.. singolare. » La voce malvagia dell'Immortale ruppe il silenzio, mentre i due camminavano tra i bassifondi della città tra la pioggia ticchettante. « Una mia vecchia conoscenza della Cascata. Eiatsu Nai. Yashimata. Aloysius Mikawa. Seinji Akuma. E uno in particolare, vergato in oro. Yu Amachi. » Tralasciando la seccatura alle mura, l'uomo che camminava al suo fianco, facendo strada per il Livello dei Corvi, si era dimostrato incredibilmente pieno di informazioni fino a quel momento e forse poteva saperne qualcosa in più. Era così. Puntualmente il Risorto gli rivelò alcuni aneddoti che rafforzarono le conclusioni già tratte in precedenza, glissando però sui primi nomi rivelati dal Flagello. Forse il Kaguya aveva imparato a tenere a freno la lingua con l'Avatar nei paraggi, ma questi non aveva certo scordato il nesso tra il precedente Mizukage e il capoclan Mikawa nella terra di Iwa. Presto o tardi sarebbe arrivato anche il momento di fare all'uomo tornato dalla morte le giuste domande sull'uomo che, nel Suono, si annidava nascosto da tutto e tutti, affilando i suoi artigli seduto sopra un paio di stelle.

    Continuando correttamente a bisbigliare - dopotutto, nella patria dei traditori l'attenzione non era mai troppa -, il falso Ru-Wai mise poi Jeral al corrente di un piccolo "dettaglio", che a quanto pareva fino a quel momento si era scordato. « ... » Confidò nel potere del proprio silenzio per veicolare i suoi sentimenti a quella rivelazione, prestando bene attenzione alle parole proferite dal nerboruto jonin. Il fantomatico Terzo Livello, a quanto pareva, era invisibile sotto gli occhi di tutti: una realtà proibita a quasi tutti, il cui accesso era garantito solo dall'apposizione di un sigillo. A quella parola, l'Immortale abbozzò un ghigno, mentre una goccia d'acqua temeraria scivolava sulla parte sinistra del suo volto coperto dal cappuccio. Poche cose in quel mondo erano più sotto il suo controllo dell'arcana forza contenuta nell'Alfabeto del Potere, con cui la sua stessa esistenza di Avatar era stata creata tramite il Contratto e di cui il suo corpo immortale era vessillo insuperato.

    Le strade della grande metropoli che Ame era scorrevano davanti ai suoi occhi scintillanti, mentre i due camminavano e il Risorto concludeva la narrazione dell'esperienza che aveva avuto in quegli stessi luoghi l'anno prima. A quanto pareva, l'accesso poteva essere ottenuto "tramite una pietra" - qualunque cosa volesse dire - situata nella torre più alta della città. Supponendo che il falso monaco non fosse stato raggirato, quell'informazione era assai preziosa ed avrebbe risparmiato loro diverse inutili fatiche. Se fossero stati fortunati avrebbero persino potuto prendere in contropiede il Re Mortale, che se anche li aveva individuati probabilmente non si sarebbe aspettato che sapessero subito dove andare (e tale filo di pensiero era plausibile, in ogni caso, solo assumendo che il signore di Ame sapesse esattamente perché i due erano entrati nel suo regno, che - onniscienza a parte - era improbabile).

    « E sia. La torre più alta sembra un buon punto d'inizio. » Quando l'altro gli rivelò di volersi fermare in una locanda del Secondo Livello, presumibilmente per raccogliere informazioni, per quanto l'attitudine bonaria dell'altro lo portò a scegliere tutt'altre parole per comunicare quel concetto, Jeral levò lo sguardo al cielo per qualche attimo, pensieroso. Dividersi, come aveva proposto l'altro, era un'ottima idea. Non tanto per non dare nell'occhio all'interno della locanda, quanto piuttosto per dare l'impressione a chiunque li stesse osservando di essere prede sciocche. « Nei mari ad est, Risorto, esiste un serpente marino che ha un modo insolito di attirare le sue prede per poi ucciderle. Egli giace sul fondo del mare come se fosse ferito, così i suoi nemici si avvicinano, e lui resta ancora sul fondo immobile. Allora i suoi nemici cominciano a strappargli a morsi piccoli pezzi di carne, e lui resta immobile, ancora. »

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    « Allora, sì. Resteremo immobili, separati, e lasceremo avvicinare i nostri nemici a prenderci le carni. »

    Ed a quelle parole, con uno sguardo d'intesa al Risorto, l'Immortale deviò per una strada secondaria del Secondo Livello e scomparve tra le ombre della città. Come avevano convenuto durante il viaggio, se separati si sarebbero ritrovati il più vicino possibile all'obiettivo. In quel caso, la torre più alta del Livello Commerciale. E proprio in quella direzione, camminando innocuamente tra le strada, il Flagello Immortale si diresse, scrutando i vari palazzi con i suoi occhi scintillanti.

    OFF GAME
    Jeral, Flagello Immortale
    Nukenin A Nera

    Energia Vitale: 30/30
    Vitalità: 18/18
    Danni: /


    png
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    Chakra Rimanente: 1250/1250 [Chakra Nullo Attivo]
    Spese di Chakra: /
    _________________________________________

    Riserva Sigilli

    -1x Simbolo del Fisico
    _________________________________________

    Angolo Commenti

    Let's roll :guru:

     
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    Due vie, due trame, una sola storia.
    Il risorto si condusse in un posto che conosceva bene, possiamo dire la sua casa in quel di Ame dove sperava di trovare un pasto caldo, informazioni e due soffici seni ad accoglierlo. Ebbene pare che la sua avventura iniziò decisamente con il piede sbagliato: al suo ingresso la locanda vantava di una ventina di ospiti e la persona che stava cercando era proprio di fronte all'ingresso, dall'altro lato della stanza, e in qualche modo gli stava intrattenendo. Erano più di sei mesi che non si faceva vivo e il modo in ci si erano lasciati non era stato dei migliori...quando beveva poi era davvero intrattabile.

    jpg

    Doveva essere una specie di scommessa perché i sensi sovraumani del nukenin notarono subito il bel mucchietto di soldi mal posto sul bancone lì vicino e un interesse superiore al semplice intrattenimento nei confronti della ragazza da parte dei commensali. Nemmeno a dirlo, scolò in meno di mezzo minuto tutto il barile provocando imprechi ed urla in tutto il locale. Alcuni si alzarono e se ne andarono, altri batterono i pugni sul tavolo per poi continuare a maledirla e mangiare il loro pasto...alcuni, invece, rimasero impassibili e presi nei loro discorso e questo il fu Shiltar non ebbe difficoltà a notarlo. Era una coppia, situata nell'angolo meno illuminato e appartato del locale...A distoglierlo da quella considerazione sarebbe stato proprio l'attacco della ragazza che a meno aperta avrebbe cercato di stampargli una cinquina sulla guancia! Non era una kunoichi finemente addestrata, più una locandiera che aveva imparato a difendersi dalle molestie e sufficientemente forte da potersi caricare in spalla i corpi dei frequenti ubriaconi e buttarli fuori dalla sua taverna [Energia Verde]. Quindi che il potente Feng Gu avesse deciso di schivarlo, bloccarlo o subirlo sarebbe stato più parte del teatrino che altro.

    " Con quale faccia tosta ti ripresenti qui dopo tutto questo tempo ?! Porco, opportunista! "

    Era brilla e conoscendola, forse quello non era stato il primo barile della serata. Quindi si rinchiuse nel retro, sbattendo furiosamente la porta. Nella locanda era tornato il sua caratteristico brusio di fondo quindi praticamente nessuno fece poi tanto caso a quella vicenda. Al bancone invece c'era un giovane dall'aspetto familiare che fino a quel momento si era tenuto in disparte:

    " Hei Ru Wai! Da quanto tempo. Ti ricordi di me? Io sono Medo! "

    Si, era il nipote del proprietario; un ragazzino che qualche volta il ninja aveva visto aiutare a scaricare le casse di bevande e alcolici. Il ragazzo non perse tempo a riempire un boccale e porlo al gradito e inaspettato ospite con un grosso sorriso stampato sul volto. Era un ragazzo di buon cuore, acerbo e che aveva da tempo una ammirazione per il fuorilegge di classe A, anche se forse Shiltar non lo sapeva.

    " Tieni, birra non filtrata importata dal paese del Riso...è fenomenale. Devi scusarla, ultimamente non sta passando un buon momento. Da quando il vecchio è morto non fa altro che bere e sbraitare; è cambiata molto. Almeno i clienti sembrano apprezzare queste sue iniziative e continuiamo a lavorare bene. Io sono venuto ad aiutarla a gestire la locanda da allora. "

    Indagando più a fondò il risorto poté scoprire cosa era accaduto; dopotutto Medo aveva ben capito qual'era lo scopo di un locandiere in posti come quello: oltre servire ottimo cibo e birra il compito principale di una bettola che si rispetti è quello di dare informazioni e di essere sempre aggiornati su tutto ciò che accade nel circondario e anche oltre.

    " Mi piacerebbe dirti che se ne sia andato di morte naturale ma non è così. In città, poco dopo che te ne sei andato, è arrivata una nuova banda. Non ne so poi molto ma è chiaro che siano forestieri: ci hanno messo del tempo ad ambientarsi al modo di fare qui ad Ame e in questa fase di transizione ne hanno combinate delle belle. Io non ero presente quando è accaduto ma gira la voce che dopo aver ripulito la stiva hanno sgozzato il vecchio proprio davanti a Tendora...era ferita e probabilmente ha subito anche altro tipo di violenze..."

    Abbassò lo sguardo e il suo volto si fece cupo. Avrebbe voluto pronunciare parole del tipo: perché non eri lì a proteggerla? Ma si trattenne, bevve un bicchiere d'acqua dal rubinetto e disse al nukenin:

    " Pare sia un tipo con molti piercing sul volto ma le persone che lo videro e sono ancora in grado di respirare sono troppo terrorizzate per aggiungere altro.
    Parla con lei. Penso non aspetti altro..."


    Feng Gu aveva tutt'altri pensieri per la testa: era giunto ad Ame con grandi ambizioni di conquista e ora si ritrovava immischiato in una faccenda più terrena e sentimentale...avrebbe accolto la realtà nella quale era piombata la locanda oppure ne sarebbe scappato? Bhè, ve lo dirò dopo un altro sorso e avervi raccontato anche ciò che accadde all'Immortale.

    :::

    Jeral vagava invece solo per le strade del villaggio. Era una serata fredda ma stranamente non pioveva da qualche ora nel villaggio dell'eterna Pioggia...era come se qualcuno avesse chiuso il rubinetto, magari incuriosito da qualcosa di nuovo ed inaspettato.
    Sapeva di essere pedinato; lo aveva percepito con chiarezza qualche minuto dopo che si era diviso dal Risorto. Era troppo esperto per non notare le due figure incappucciate che lo seguivano da una ventina di metri; non c'era tutta questa gente per le vie e l'assenza di pioggia non facilitava affatto il compito ai due figuri, peraltro dal passo pesante. Il sinolo di tutte queste concause avrebbe in poche parole permesso di decidere al nukenin quale sarebbe stato il luogo dell' "incontro" ed infatti al primo posto appartato i due avrebbero preso l'iniziativa:
    Una wakizashi mezza arrugginita e un coltellino, con queste armi i due sgherri avrebbero minacciato il supercriminale dicendo:

    " Dacci tutto ciò che hai e sbrigati se non vuoi morire! "

    Davvero? Lo stavano tentando di rapinare? Magari non aveva nemmeno nulla nelle tasche, sebbene il tomo che aveva trafugato alle mura aveva un valore praticamente inestimabile. Se avesse semplicemente mostrato parte dell'armamentario ninja, i due si sarebbero subito irrigiditi e avrebbero iniziato ad arretrare impauriti, gettando le loro armi a terra. Che patetici esseri, probabilmente fu questo ciò che Jeral pensò in quel momento...peccato che fuggiti o meno, quelle armi (che solo in caso di un precedente allontanamento da parte dell'Immortale si sarebbero trovate lontane da lui) sarebbero detonate generando due esplosioni di elevata potenza [Sigilli Esplosivi, Pot 80, area raddoppiata]. L'onda d'urto spaccò i vetri dei primi due piani dei palazzi limitrofi e generò urla di terrore provenienti dal loro interno; tuttavia ciò non comportò alcuna conseguenza, quelle persone erano abituate a cose del genere e di esplosioni, morti e rapine in quella zona ne avvenivano di continuo.

    Nel caso in cui i due fossero riusciti ad allontanarsi dalle esplosioni Jeral avrebbe anche dovuto pensare a riacciuffarli per magari vedere di estorcere loro qualche informazione. Chi gli aveva mandati? Perchè attaccarlo?
    Trovare un modo per farlo/i cantare non sarebbe stato difficile, considerando che le urla non avrebbero allertato più di tanto il vicinato. Alle prime due unghie staccate avrebbero iniziato a parlare, in alternativa una tecnica di ispezione mentale avrebbe reso tutto più facile in quanto i due non disponevano di chakra per resistere ad un interrogatorio.

    Nemmeno a dirlo, la vera minaccia sarebbe arrivata molto ma molto più celata proprio nel mentre di tale operazioni. A circa 6 metri di distanza dall'immortale, due dita sarebbero emerse dal suolo in una zona di ombra totale, situata dietro un cassonetto (o un mobile qualora avesse trovato riparo in una abitazione). Sarebbe stato praticamente impossibile percepirle [Occultamento Totale, Arte della Terra, Furtività 9, Chakra Nullo], come anche il corpo nascosto sottoterra, ed in mano avevano una ampolla in vetro della quale era stato rimosso il tappo. Un veleno per inalazione e per giunta molto potente: dopo una decina di secondi [un round] passati entro 12 metri dalla boccetta, la tossina avrebbe iniziato a fare affetto debilitando "silenziosamente" il nukenin [Veleno Sognante].



    CITAZIONE
    OT / Non posso andare oltre perché a seconda di quello che fate e scoprite le cose cambiano sensibilmente. A voi le belle cose :rew: / OT

    Veleno Sognante (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa uno stato di parziale estraneazione nella quale gli effetti delle illusioni sono aumentati. La vittima ha un malus di 30 nell'efficacia della tecnica del Rilascio. La vittima, dopo 3 dosi avrà un malus di 60, dopo 5 di 90. Dopo 3 round dalla prima somministrazione o dopo aver eseguito la tecnica del Rilascio, la vittima si accorgerà degli effetti (sensi appannati, nausea...). Gli effetti svaniscono dopo 6 round.
    Tipo: Supporto-Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 200)
     
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    Nella penombra delle strade di Ame, la figura incappucciata di nero camminava sicura tra i vicoli secondari del livello commerciale. Uno sgambettare di passi poco accorti riecheggiava diversi metri alle sue spalle ed egli sorrideva. Quant'era che qualcuno non lo pedinava? Pochi avevano osato cimentarsi nell'impresa, ma individuare la coppia di individui vestiti di scuro era stato fin troppo semplice, in quelle strade dove la ressa di compratori e venditori non arrivava. La contraddittoria mancanza di pioggia che era intervenuta da qualche tempo, inoltre, aveva reso il tentativo dei suoi nuovi amici di risultare discreti ancora più misero. Certo, era strano: il Risorto gli aveva confermato che nel livello commerciale erano presenti solo guerrieri e tagliagole di un certo livello, mentre la marmaglia era relegata nel livello dei corvi. Gente che si era fatta scoprire così facilmente, peraltro non per meriti particolari dell'Immortale ma piuttosto per la propria incompetenza e povera scelta di tempismo e circostanze, stonava con l'ambiente che gli era stato descritto.

    Il suo mantello scuro svolazzò nell'etere quando Jeral girò un angolo e si infilò di proposito in un vicolo cieco. Alcuni maleodoranti raccoglitori metallici giacevano ai fianchi della strada compresa tra due edifici, il cui smalto era crepato dall'umidità e dalle intemperie -quasi- incessanti. Naturalmente, considerò, era sempre possibile che i due si fossero fatti scoprire di proposito. Ma a che scopo? Due diverse risposte gli galleggiarono nella mente mentre egli, una volta arrivato a metà del vicolo, si girava con fare teatrale ed iniziava l'attesa del predatore; o i figuri erano un'esca da parte di coloro che controllavano la città e che si erano accorti del mutamento d'equilibrio alle mura, e quindi servivano a testare le capacità fino a quel momento oscurate dal velo d'energia che l'Immortale aveva posto su di sé e sul Risorto, oppure servivano per distrarlo mentre un altro predatore, più in gamba ed invisibile, si apprestava a colpire.

    Dopo pochi secondi, le figure che aveva percepito sbucarono l'angolo come un sol uomo e, forse credendo che il nero pellegrino si fosse messo in trappola da solo, iniziarono ad avanzare piano verso di lui, coprendo ogni centimetro libero dello stretto vicolo. Un rumore metallico accompagnò la comparsa, nella mano dell'uomo di sinistra, di una wakizashi che aveva visto tempi migliori, mentre il suo compare a destra impugnò un piccolo coltello. Gli occhi violacei dell'Immortale scintillarono nell'oscurità e i due si fermavano a cinque o sei metri da lui. Quale che fosse la manovra in atto, lo scenario migliore per sé era uno solo: continuare a nascondere le proprie abilità, evitare danni e, se possibile, guadagnare informazioni e scoprire eventuali terzi assalitori. Quando l'uomo a sinistra, uno spilungone con il volto parzialmente nascosto da una sciarpa verde scuro, gli intimò in maniera poco professionale di consegnare i suoi averi per avere salva la vita, Jeral rimase immobile.

    Per essere una trappola, era sin troppo ovvia. Quei due tizi, per come pedinavano, minacciavano ed erano equipaggiati, erano del tutto fuori posto ma, soprattutto, non parevano rendersene conto. Il che denunciava in maniera fin troppo chiara la loro natura di esca. Quanto potevano sapere due tizi così? Sollevò il braccio sinistro e, senza guardare nessuno dei due uomini in particolare, lo sbatté con violenza sulla parete a lato [POT:455 (Differenza Forza Nera+1/Resistenza Nera) + 40 (Fasce da Combattimento)

    Da regolamento, gli oggetti si considerano con potenza 20 e durezza variabile in base al materiale (plastiche/vetro 1, legno/mattone 2, metallo/roccia 3); sono sempre considerati parienergia la fonte del danno. Il muro di un edificio ha quindi Usura 40 (20x2).
    ]
    . Un sordo boato riempì l'ambiente, mentre pezzi di calcinaccio volavano a terra e contro i cassettoni metallici. I due fecero un salto all'unisono, increduli. Quella che sarebbe dovuta essere la loro vittima aveva appena aperto con una mano un buco in un palazzo.

    « Sparite. »

    Sibilò l'Immortale, gelido. I due arretrarono, impauriti e ancora storditi da quella imprevista piega degli eventi, e scambiandosi uno sguardo si lanciarono in una fuga precipitosa verso la salvezza. Entrambe le loro armi caddero a terra, verso Jeral. Gli occhi dell'Immortale seguirono i malandati strumenti, mentre questi rimbalzavano sulla roccia ancora umida e si illuminavano di calore e potere; nonostante la luce, le sue pupille si allargarono per la sorpresa, insopprimibile da qualunque allenamento e il calore fu presto su di lui. Strinse i denti in un riflesso incondizionato e le palpebre calarono a protezione degli occhi. Poi, aria fresca si abbatté sul suo viso mentre il botto dell'esplosione raggiungeva le sue orecchie da qualche parte diverse decine di metri più in basso [Riserva Sigilli-1x Teletrasporto

    Tecnica del Teletrasporto - Shunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può viaggiare attraverso lo spazio entro 45 metri dal punto di partenza. A terra, alla partenza o all'arrivo, possono essere lasciati dei frammenti elementali a scelta. Il viaggio durerà; circa un secondo.
    Il punto d'arrivo non deve essere occupato da altra sostanza solida o liquida, nè deve essere presente entro 6 metri una discreta fonte di chakra. È possibile portare altri ninja con se al costo extra pari a Mediobasso ognuno. Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può; compiere altre azioni offensive: il round termina.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    [Livello: 4 / Consumo: Mediobasso]
    ]
    . In piedi sul tetto dell'edificio gemello a quello colpito poco prima, Jeral tolse il dito della mano destra dall'avambraccio sinistro, che aveva toccato per attivare uno degli innumerevoli sigilli preparati. Si guardò attorno, scrocchiando il collo. Il palazzo era di altezza media, circa quattro piani, e tutto attorno era sovrastato da altre strutture, per quanto fossero visibili anche edifici più bassi a qualche decina di metri di distanza. Con un solo, agile salto raggiunse il bordo del tetto, sul lato che dava sul vicolo cielo dove era avvenuta la terribile esplosione.

    Quasi quaranta metri al di sotto, un enorme cratere fumante aveva squarciato ed annerito la pietra del suolo. I due criminali erano scomparsi. Jeral sbatté le palpebre. Il teletrasporto programmato aveva agito in tempo, ma era già la seconda volta che qualcuno tentava di ucciderlo, o testarlo, tramite esplosioni a sorpresa, probabilmente causate da sigilli ben nascosti; non aveva visto cartabombe su quelle armi da due soldi, ed applicarle avrebbe in effetti danneggiato lo scopo ultimo di porre: oltre ad avvertire i nemici, avrebbe allertato anche gli sgherri usati come esca della pericolosità di ciò che tenevano in mano. In ogni caso, avrebbe dovuto rimanere in guardia e sfruttare la sua sovrannaturale conoscenza dei simboli del potere per individuare minacce e pericoli. L'area delle esplosioni, inoltre, era considerevole: insieme, le due avevano raggiunto i sei metri di diametro. Un sigillo simile non era semplice da creare. A quel punto, alcune cose erano piuttosto chiare: Jeral ed il Risorto erano stati individuati e - seppur magari in modo diverso, dato il passato di Ru-Wai in quella città - erano tenuti sotto controllo e chiunque fosse a tirare le fila, il Re Mortale stesso o più probabilmente un qualche suo abile sottoposto, non usava mezze misure.

    E dunque egli avrebbe fatto altrettanto. Sollevò entrambe le braccia e, con lo sguardo rivolto verso le vetrate dei palazzi circostanti, lasciò che le correnti ventose della Pioggia trasportassero le sue parole di scherno e di sfida.

    jpg

    « Posso giocare così fino alla fine dei tempi! »

    La sua voce era roboante come la tempesta.

    « Fatti avanti, predatore, se desideri fermare la mia avanzata. »

    Dopo aver dichiarato la sua sfida, l'Immortale abbassò le braccia ed il silenziò tornò in quel piccolo angolo di Ame. I sensi dell'Avatar erano all'erta: in quella posizione poteva subire attacchi da ogni direzione, basso compreso. Egli si era posto in una simile situazione di proposito: per sfidare il messaggero del potere forte della Pioggia a farsi avanti. Prima di farlo, però, lo aveva sbeffeggiato: aveva mandato a monte la sua piccola esca, si era accorto della sua presenza e, soprattutto, evitando di far leggere la propria energia ed eventuali sensitivi in ascolto, aveva rifiutato di giocare alle sue condizioni.

    Aavrebbe atteso, fermo sul tetto del palazzo, per un paio di minuti. Se nulla fosse accaduto, egli avrebbe spiccato una serie di salti tra edifici della città, sfruttando la propria forza per continuare ad avanzare verso la torre più alta.

    OFF GAME
    Jeral, Flagello Immortale
    Nukenin A Nera

    Energia Vitale: 30/30
    Vitalità: 18/18
    Danni: /


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    Chakra Rimanente: 1250/1250 [Chakra Nullo Attivo]
    Spese di Chakra: /
    _________________________________________

    Riserva Sigilli

    -1x Simbolo del Fisico
    -1x Teletrasporto

    _________________________________________

    Angolo Commenti

    Considero la scena con il veleno come non avvenuta, dato che Jeral non interroga i due gonzi :cxz:

     
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    Falce dei Kaguya


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    Atto I: Quel piccolo problema chiamato coscienza...

    Il ritorno alla Locanda dei Veri Batuman, non fu a pieno come Ru-Wai se lo aspettava, ma ci andò vicino, almeno all'inizio.
    C'era la folla, il solito agglomerato di clienti e c'era la figlia del proprietario che li "divertiva" ingurgitando alcool a non finire: a ben ricordare, la prima volta che erano finiti in intimità, era perché lei lo aveva battuto in una gara di bere.
    Chi dice che l'alcool non ti ha mai portato niente di piacevole?
    Oltre naturalmente a cercare di zittirci.
    Stava squadrando la gente nella sala, osservando quelli interessati alle scommesse e quelli che, apparentemente, sembravano non esserlo, studiando soprattutto i secondi, quando, malgrado i suoi sensi lo avessero avvertito della figura che gli si avvicinava, Ru-Wai non fece niente per evitare il ceffone che si prese in piena faccia.
    Un pò te lo meriti, fratello.
    E le parole che seguirono il ceffone: Ehi, non penso di essere mai stato un opportunista., fu il suo unico commento allargando le braccia e guardandola allontanarsi, una scena che riportò diversi ricordi alla sua mente e, su tutti, quello dell'ultima volta che si erano visti, quando avevano litigato, qualche giorno prima della sua partenza per Suna.
    Era accaduto tutto in modo un pò inaspettato: la figlia del Locandiere si era lamentata del fatto che lui non la chiamasse mai con il suo vero nome, riteneva di essere solo un giocattolo per lui (e Ru-Wai non si sentiva di darle poi a pieno torto), in più il "Nukenin" non aveva più molti interessi nel resta ad Ame, avendo scoperto della morte di Yashimata, di cosa fosse in effetti il Terzo Livello e, più di questo, sentendo la sempre maggiore urgenza di trovare come tornare nel mondo esterno alla Pioggia per poter ottenere la propria vendetta sul Sanga.

    I ricordi del litigio furono interrotti da una voce che lo richiamava al presente: Medo, il nipote del Locandiere. Il ragazzo gli offrì una birra niente male, iniziando a parlare ed accennando che la ragazza era cambiata dalla morte del padre, che, a ben vedere, solo ora il Risorto si rendeva conto essere assente da quella che era la sua casa.
    Mi dispiace saperlo, era un vecchio davvero bravo nel suo lavoro. Com'è successo?, si ritrovò a chiedere, quasi senza saperne il motivo... in fondo non è che gli interessasse oltremodo.
    Peccato che il giovane Medo non perse tempo e gli raccontò una storia che quasi fece andare la birra di traverso al Kaguya: una nuova banda che non comprendendo bene le regole del luogo aveva esercitato un'eccessiva violenza sul padrone del locale e sulla figlia, Tendora.
    Ecco, come si chiama!
    Il giovane barista offrì ulteriori informazioni su questo misterioso aggressore pieno di piercing e che tanto terrore pareva portare al proprio passaggio, suggerendo infine al Risorto di andare a parlare con Tendora.
    Perché dovresti?
    Una domanda che balenò nella mente di Ru-Wai ed a ben donde: aveva avuto tante donne da quando era Risorto, Maya Orihara, le diverse avventure tentate (alcune non con pieno successo) ad Iwa, Tendora stessa, la meretrice in quel della Città Dolente... quale era la differenza fra una qualsiasi di loro? Perché doveva preoccuparsi delle loro disgrazie? Nessuna di loro era Taeko.
    Ma tu non sei Shiltar Kaguya!
    Anche quello era vero, lui non era il Mizukage di Kiri, proprio per quello, non aveva doveri verso nessuno se non se stesso ed in quel momento era tornato ad Ame per ottenere qualcosa che lo aiutasse nel suo unico vero obiettivo, seppur era entrato alla locanda con un fine molto più carnale e terreno, che, però, non aveva niente a che fare con ciò che ora la storia di Medo gli stava offrendo.
    Continuò a bere la sua birra, riflettendo su quello che lo aspettava se avesse varcato la porta dietro cui si era nascosta la locandiera.

    Una domanda, Medo. La scommessa che Tendora ha fatto perdere a tanti, perché ai due tizi nell'angolo non ha dato molto fastidioso? Non avevano scommesso? Non sono quel tipo di clienti?, avrebbe chiesto, saltando completamente l'argomento di cui gli aveva parlato poc'anzi il giovane barista, concentrando la propria attenzione sulla stranezza più immediata.
    Di un gruppo di nuovi ninja, per ciò a cui puntava, non aveva moltissimo interesse: a meno che questo tizio con i piercing non avesse scoperto cos'era il Terzo Livello, o non lavorasse per lo stesso e lui ed il suo amico Immortale fossero già stati scoperti ancor prima di pensare di venire ad Ame, non poteva essere in alcun modo collegato con il ritorno di Ru-Wai, almeno non direttamente.
    Ma noi non ci facciamo mancare niente, no?
    Il Risorto avrebbe atteso la risposta del suo interlocutore, sperando che fosse abbastanza acuto da comprendere che era, sottintesa, una richiesta di sapere l'identità degli stessi, prima di aggiungere: Semmai si muovono, o arriva qualche altro tizio interessante, fammi un fischio, potrei spenderci del tempo di là.
    Quindi, dopo aver dato una pacca sulla spalla del ragazzo, Ru-Wai si sarebbe diretto verso la porta sul retro.

    Una volta entrato, avrebbe chiuso la porta dietro di se e poggiato la lancia sulla stessa, sì che nessuno potesse disturbarli, o almeno avesse difficoltà nel farlo.
    Ho saputo quello che è successo a tuo padre, mi dispiace... era un ottimo locandiere., avrebbe esordito, mantenendo una certa distanza, B... Tendora
    Ecco, il primo passo è, almeno per stavolta, chiamarla con il suo nome. Non è difficile ricordarlo!
    Hai notato che inizia con la T?
    Ehi, che vorresti dire con questo?
    Sì, per favore, mettetevi a litigare, sempre meglio che dovermi sorbire questo momento di tenerezza... perché è questo che vuoi fare, vero? Niente più che darle una spalla su cui piangere? Speravo che fossi andato oltre tutto ciò!
    Ad un occhio esterno, molto spesso, i momenti di silenzio di Ru-Wai (o Feng Gu, o Zong Wu, o comunque lo si volesse chiamare) potevano sembrare strani, ma forse Tendora era stata una delle poche persone a comprendere che quel tizio sentiva effettivamente delle voci nella propria testa e che, quasi sempre, i suoi silenzi equivalevano a litigi con quelle stesse voci.

    La ragazza era di spalle, non era ben chiaro se stesse piangendo, trattenendosi dall'urlare, oppure, dormendo ubriaca come probabilmente era, ad ogni modo, Ru-Wai le si avvicinò e le poggiò le mani sulle spalle, Non sono qui per spalle su cui piangere..., le disse, Non è nella mia natura, lo sai... ma una cosa posso offrirtela: Vendetta., avrebbe aggiunto.
    Dimmi di questo tizio con i piercing. Raccontami cos'è successo? Dove posso trovarlo?, avrebbe chiesto, facendola voltare.

    -----

    OT: Non sapendo di eventuali sorprese o quant'altro, lascio al QM gestire le reazioni di Tendora. /OT
     
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    " Certo che lo farai! Sono o non sono la tua ragazza? "

    Ahahahaha Che caratterino! Sembra tanto la nostra Neidara! Ma tu sei pià bella mia dolcezza! Ahahahaha Altro sake!

    Si...era innegabile che Tandora soffrisse di bipolarismo, sebbene nemmeno lontamanete paragobabile al conflitto interiore che attanagliava l'animo dell'ex Mizukage. Comunque, quello che accadde all'interno di quella stanza non è certo: alcuni racconti dicono che ella si girò quindi di scatto verso il ninja, mostrando a lui il mazzo di carte che aveva in mano. Era leggermente alticcia e i segni di trucco sbavato sul suo volto tradiva il suo tono di voce ora contenuto; tuttavia nei suoi occhi si poteva scorgere uno spirito battagliero, quello che solo le donne che hanno vissuto esperienze come la sua possono avere.
    Si sedette dunque a terra e, dopo aver levato il laccetto che teneva unito il mazzo di carte, invitò il suo uomo a prendere visione del loro contenuto. Sembravano semplici carte da gioco; Feng Gu aveva visto diverse volte la ragazza giocarci in solitaria durante la sua permanenza passata. Ma era davvero semplice attività ricreativa?

    png

    Un rapido e deciso gesto di mano fece si che diverse carte si disponessero a faccia in già sul tavolino basso; stava utilizzando il chakra, non vi erano dubbi. Da quando in quai Tendora sapeva utilizzalo? Possibile che glie lo avesse tenuto nascosto per tutto questo tempo?

    " Non ho bevuto per tutto il tempo da quando è successo...ho raccolto diverse informazioni nella speranza che un giorno tu saresti tornato. "

    Dieci carte disposte a cerchio e una in mezzo che si girò mostrando l'aspetto dell'assalitore della ragazza.

    " Il Boss: Gendo Fujimaru. Porco schifoso dal cazzo piccolo...non sono riuscita a scoprire molto altro su di lui. E' chiaramente uno spossato, ben oltre il livello medio di bassezza che questo livello ha raggiunto negli anni. Sa controllare i metalli, di questo ne sono certa. "

    E si toccò involontariamente i polsi sui quali i bracciali indossati non coprivano del tutto i profondi segni di catene.

    " Quello su cui mi sono spinta è stato invece scoprire dove si trova il loro covo e quale zona della città è ora sotto il loro comando. Non è stato facile, ho dovuto pagare diversi ubriaconi per setacciare ogni attività del primo e secondo livello per arrivare a qualcosa. Non che sia poi così difficile venire a contatto con il loro gruppo, sebbene ultimamente si sono dati una calmata non è raro vedere piccoli incendi e azzuffate in pieno centro abitato...e in questo periodo ci sono solo loro ad agire ancora alle luce del giorno. "

    Le altre carte quindi si voltarono proiettando su di esse una grossa struttura: sembrava un grosso market su tre piani ma la mappa tridimensionale non era completa, mancava tutto il terzo pieno e una parte del secondo.

    " Il Doungeon. Parliamo di 15-20 scagnozzi, paragonabili a chunin a giudicare dall'armamentario che portano. I precedenti proprietari sono stati fatti fuori e l'attività commerciale è ora solo una copertura; alcuni civili vanno ancora lì ma sono stati minacciati di continuare a frequentare il posto per non dare sospetti. Gendo va lì solo in tarda notte, quasi tutti i giorni della settimana. Come puoi vedere la scansione non è completa, manca ancora tutto il terzo piano e parte del secondo...ovvero le zone più importanti, quelle dove il boss passa la maggior parte del tempo. "

    In ultimo la ragazza estrasse un'altra carta dal mazzo:

    " E qui viene il bello: Il Jolly. Sono riuscita a contattare una persona che potrebbe aiutarmi a completare li dati in mio possesso. In realtà si è fatta avanti lei una settimana fa circa e da allora viene ogni sera nel locale attendendo una mia risposta. Anche oggi è qui. Ho indagato e pare sia una che un tempo contava molto all'interno del villaggio; conosce il terzo livello e ha contatti con persone molto influenti. Mi fido di lei? No. Può aiutarci? Si. Dice di conoscere Gendo di persona! "

    Ma non ha senso! Come faceva ad avere queste informazioni? E come ha fatto a tenere nascosto ad uno shinobi del genere di saper utilizzare il chakra?

    Shhh fatelo finire!

    Signori vi prego, accusatemi di tutto ma non di raccontare menzogne. Feng Gu aveva già visto i due loschi figuri all'ingresso e infatti la storia racconta che l'incontro avvenne e che il coriaceo shinobi ebbe a che fare con una delle donne più pericolose e seducenti del continente...

    " Aspettavamo l'arrivo di un prode ninja, giunto dalla sua bella per vendicare il torto subito. Sono quasi invidiosa, nessuno farebbe questo per me... "

    Nella locanda c'era un bel tepore, generato dai due grossi camini ai lati della stanza, ma lei indossava un lungo cappotto imbottito con cappuccio. L'uomo al suo fianco era un energumeno di due metri e muscolatura taurina, dall'aria non molto intelligente e di poche parole. Insomma il classico braccio destro.

    " Se vuoi da me informazioni sensibili il mio prezzo è semplice. Voglio il diario di Konan... "

    Che abbia acconsentito o meno questo non è certo, fatto sta che l'ignota figura si levò il suo soprabito e a quel punto nessun uomo che si possa chiamar tale all'interno di quella stanza avrebbe potuto far altro che assecondare ogni suo volere, a patto di non morire per lei [Derivata Manipolazione Ormonale V - Feromone +, Efficacia 80]. Ma questa limitazione poteva decadere facilmente qualora la formosa donna avesse concesso una notte di lussuria che le povere vittime del suo desiderio.

    png

    Che lei sapesse ciò che era accaduto alle mura poco prima non si ha certezza, tuttavia aveva sicuramente visto nel nostro protagonista una valida risorsa, un alleato capace di agire oltre i suoi metodi di persuasione che evidentemente contro alcuni soggetti non avevano effetto.

    :::

    Intanto l'Immortale agiva con il suo solito fare superbo ignaro del fatto che in questa "arte" vi fosse un altro ninja, in quel villaggio, almeno parimenti eccelso. La risposta del suo vero pedinatore non tardò ad arrivare poiché i minuti concessi dal Flagello furono un invito troppo esplicito per essere ignorato. Che Jeral avesse ignaramente trovato l'unico punto debole di quell'uomo, se così si poteva definire, che da anni non veniva sfidato in quel modo?
    Ai lati del nukenin apparvero i due assalitori di poco prima; il loro sguardo era spento, gli occhi vitrei e i movimenti del loro corpo innaturali, come se governati da un qualche abile burattinaio [Derivata Sharingan IV - Mangiafuoco, Efficacia 80]. Erano animati dal chakra, era l'unica spiegazione plausibile per permettere a quei corpi non addestrati di raggiungere in così poco tempo l'intruso, per giunta da zone che avrebbero occultato completamente la loro scalata. Si avvicinarono al ninja quasi come zombi e parlarono in contemporanea con le proprie voci ma dal tono artificiale:

    " Credi davvero di essere entrati per vostra bravura? I vostri sforzi sono patetici, il vostro livello inadeguato. Siete nullità che passo dopo passo si avvicinano sempre più all'inganno che governa questo villaggio. Il Diario e poi potrai andare; non si rubano le cose degli altri, soprattutto se sono i padroni di una casa alla quale avete avuto il permesso di entrare. "


    Continuarono ad avvicinarsi, arrivando fino a 4 metri da Jeral, salvo un ulteriore allontanamento.

    " Potrei catturarvi, torturarvi ed venire a sapere del perché siete qui, contravvenendo alle regole certo, ma forse hai voglia di dirmelo di tua spontanea volontà."


    I sensi dell'Immortale non erano così sviluppati dunque non poté percepire l'oggetto estraneo che nei minuti di attesa era stato collocato furtivamente nella scena dal quarto interprete in azione. L'ampolla di veleno, nascosta dietro un comignolo poco distante dal flagello (9 metri) era già in azione da diversi secondi (2 round) quando il guardiano si palesò all'intruso probabilmente troppo sicuro di se. Come nel caso di Gendo, Jeral e Shiltar erano osservati speciali in quel villaggio tanto strano quanto singolare. Personaggi del genere erano risorse per Ame e, anche se non potevano saperlo, era interesse di chi governava quel posto permettere loro di entrare nel villaggio e mettersi in qualche modo in mostra. In questo il Flagello non aveva paragoni e, non a caso, ben due membri del consiglio si erano scomodati per dargli il benvenuto.

    " Il Diario prego. "


    Disse il più magro dei due uomini che, con il braccio teso e a passo lento, gli sarebbe arrivato praticamente difronte. Rifiutare quel cortese invito a redimersi dal suo peccato avrebbe comportato solo tragiche conseguenze [Tsukuyomi]. A quel punto forse per la prima volta da quando aveva cambiato identità, Jeral avrebbe percepito la paura. 48 ore di torture fisiche e psicologiche al limite della sopportazione, un nascente terrore verso l'oscurità, il ritorno alle origini e il rigetto per l'essere che era diventato...Stava camminando su braci ardenti e la possibilità di ustionarsi era elevatissima: avrebbe trovato un compromesso tra le "regole" di quel posto e il suo animo irrequieto?



    CITAZIONE
    OT/ Shiltar sentiti libero di cambiare la narrazione (anche stravolgerla volendo, basta che il succo rimane quello) in quanto il cantastorie potrebbe aver raccontato una versione distorta degli eventi e/o con incongruenze! Nel caso in cui la tua narrazione risulti particolarmente avvincente e sensata potrai ottenere un vantaggio nei post futuri.

    Bore è incredibile come l'atteggiamento del tuo pg ti conduca a pericolose scorciatoie nelle trame delle missioni che progetto XD Per gli effetti del veleno guarda il post precedente.

    Non vi ho messo il testo delle derivate, più sarete bravi più informazioni otterrete anche off gdr/ OT
     
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    L'attesa parve sterminata, ma la reazione di chiunque lo stava osservando da lontano non tardò ad arrivare. In piedi sul bordo dello strapiombo, l'Avatar scorse due figure ammantate di stracci sbucare dalle estremità delle pareti ai suoi lati, a circa una decina di metri di distanza. Erano gli stessi uomini di prima, quelli che erano scappati con la coda tra le gambe e che erano stati usati a loro insaputa come trappola-bomba. Evidentemente, concluse il Flagello osservandoli avanzare verso di lui, chiunque fosse a tirare i fili non aveva finito di sfruttare quei due per gestire l'inquietante incognita che egli rappresentava nel territorio di Ame.

    I due lo accerchiarono, avvicinandosi lentamente fino ad una distanza di circa quattro metri. Jeral li lasciò fare. Non erano che strumenti manovrati da qualcuno, dopotutto. Le loro espressioni vacue, i movimenti innaturali e l'aura che emanavano in generale ne erano un chiaro indizio. Poi giunse quella voce, e l'Immortale non ebbe bisogno di altre conferme: le bocche dei due briganti da un soldo si muovevano all'unisono e con voce identica emettevano le stesse parole. Parole di scherno. Parole di minaccia.

    In breve, considerò Jeral, parole di un gattino spaventato.

    A dire della voce dietro i due briganti, sapevano del Risorto e li avevano tenuti d'occhio sin dal momento in cui erano arrivati alle mura. Sapevano anche del Diario, l'artefatto dalle proprietà incredibili che il Flagello aveva trovato curioso e, dunque, preso per sé. Inoltre, pareva che ci fossero delle "regole" che colui che stava parlando era tenuto a seguire, forse in merito all'uso della forza. Dato l'utilizzo continuo di marionette e trucchetti da prestigiatore, forse davvero il Re Mortale aveva impedito ai suoi lacché di sfruttare le loro stesse mani per fare il suo volere. Il che, analizzò in un baleno l'Immortale, significava almeno due cose: che non aveva ancora il quadro più ampio e che colui che aveva "davanti" era una pedina di alto livello. In altre parole, qualcuno che poteva sfruttare per arrivare a confrontarsi con il marionettista.

    Le sue labbra perfette, intonse dal tempo, si piegarono in un sorriso di scherno. « Piccolo mortale. », disse, musicale, mentre il più magro dei due briganti si faceva avanti con una mano tesa. « Dovresti mostrare il tuo vero volto quando parli con chi ti è superiore. », esclamò.

    Poi accadde.

    I suoi occhi scintillanti incontrarono quelli vacui del brigante controllato e, per un attimo, questi ultimi furono attraversati da un bagliore rosso sangue minaccioso come poche altre cose. Senza neanche avere la possibilità di reagire, Jeral si sentì strappato dal proprio corpo, attratto in quegli occhi irresistibili. Mentre il mondo attorno a lui cambiava, l'Immortale iniziò ad urlare.

    « AHHH... »


    [...]


    jpg

    Un dolore lancinante gli attraversava i polsi. Provò a muoverli, ma i suoi nervi urlarono proteste che lo stordirono. Una corda era legata a stretto contatto con la sua pelle, talmente intensamente da averlo scarnificato fino alle ossa. Era anche sospeso in aria, appeso per le mani ad una struttura in legno in una caverna anonima in penombra. Aveva la testa verso il basso, troppo dolente per poterla alzare, e poteva vedere il suo corpo: era sanguinante, escoriato e contuso. Ma, soprattutto, era piccolo.

    Un'ondata di sorpresa e sconforto lo assalì. Qualcuno lo aveva derubato dei suoi poteri e del suo corpo immortale, riducendolo a poco più che un cucciolo di mortale lasciato lì appeso alla mercé del più infimo dei torturatori? Com'era possibile? Il pensiero di essere stato derubato di ciò che era lo colpì con la forza di un maglio, che però non durò molto. Presto il dolore mentale svanì, sostituito da uno molto più acuto e vivido: dolore fisico.

    Qualcuno o qualcosa, da un'area oltre quella fiocamente illuminata dove era incatenato, gli stava schizzando contro metallo fuso a piccoli getti. Questi scottavano la sua tenera carne di bambino ancora prima di fare contatto, tale era la loro temperatura. Naturalmente, una volta che atterravano, l'ustione non era che un piacevole ricordo: il metallo cadeva nella pelle come se questa fosse stata di burro bruciato.

    jpg

    Ma non era finita lì. Una volta che il metallo ebbe terminato di raffreddarsi all'interno delle ferite e delle ossa, fruste piene di barbigli giunsero dall'oscurità a mordergli la carne ancora sana, finché il suo corpicino non venne ridotto ad un ammasso di tessuto grondante di sangue. Fu allora che giunse l'acido. Calato dall'alto su di lui, da qualche parte che non poteva vedere, dentro tutte le sue ferite ancora aperte e pulsanti. Andò avanti per secondi, minuti, ore. Tante ore. Il conto fu presto perso, l'unica cosa che rimase fu il dolore.

    Poi, dopo due giorni interi, tutto terminò.

    Il bambino, che fino a un istante prima pareva sul vertice della morte, per la prima volta sollevò il capo.

    E sorrise, malvagio oltre ogni limite.

    VVKv8MC

    « Tutto qui? »

    [...]

    Non era passato che un istante. Il brigante smagrito era ancora davanti a lui, con la mano alzata, ma la luce cremisi era svanita dai suoi occhi. E l'abbozzo di urlo apparente si manifestò per quello che realmente era sempre stato ed era: una risata trionfante.

    « ...HAHAHAHAHAHAHAHAHAH! »

    Un pensiero distratto, un capriccio della sua volontà, fu sufficiente a mettere il subbuglio il suo corpo immortale, che in un istante si liberò sostanzialmente di tutti gli effetti negativi di quella altrimenti traumatizzante esperienza illusoria [AvatarAvatar: L'utilizzatore non invecchia ed è immortale. I danni verranno percepiti come un qualsiasi altro ninja: l'utilizzatore può convertire uno status Leggero in un danno ½ leggero alla vitalità, uno status Medio in danno leggero, uno status Grave in medioleggera; sono esclusi Semiparalisi, Intralcio e avvelenamento. La rigenerazione di vitalità ed energia vitale è moltiplicata per il livello della tecnica speciale posseduto. Qualsiasi danno verrà normalmente rigenerato se le parti congiunte e non presenti elementi esterni (armi e simile). Avatar è un'abilità sempre attiva.

    Scoordinato (Status Medio) -> Leggera alla Vitalità
    Stordito (Status Medio) -> Leggera alla Vitalità
    Permane, per 3 round, un malus di 3 tacche a Riflessi e Velocità
    ]
    .

    « Tristo mortale, deludi te stesso se mi minacci con il passare del tempo. », lo schernì Jeral. Era evidente che il burattinaio non avesse ancora la minima idea di con chi aveva a che fare in quel frangente. « La sabbia della mia clessidra è infinita. », disse, e con un gesto distratto si toccò lo sterno. Quel movimento, all'apparenza semplice e casuale, scatenò sui due malcapitati un vero e proprio torrente di energia oscura che, simile ad una doccia di migliaia di aghi ghiacciati, era in grado di paralizzare il più coriaceo dei veterani [Presenza del FlagelloPresenza del Flagello
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva entrando nell'area di effetto se si ha almeno un'energia in meno dell'utilizzatore. La vittima sarà terrorizzata dal potere dell'utilizzatore: causerà uno status a scelta dell'utilizzatore tra Scoordinato, Semiparalizzato o Stordito per 2 round. L'area di effetto è pari a 12 metri.
    L'efficacia è pari a 30.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 2 / Consumo: Medioalto)
    [Da Genin in su]

    Fuuinjutsu Inarrestabili [2]

    Arte: L'utilizzatore può imporre in simboli le proprie tecniche ninjutsu e genjutsu e decidendo il metodo d'attivazione. Tali scelte non devono essere scorrette, sleali o antisportive. L’attivazione della fuuinjutsu deve avvenire entro 1 settimana, altrimenti si scioglierà senza effetti. Richiede 1 slot tecnica avanzato.
    (Consumo: pari al costo d'attivazione)
    ][Potere Traboccante
    Potere Traboccante
    Talento: L'utilizzatore può aggiungere un terzo status all'aura. Non è possibile utilizzare altre abilità "talento" in combinazione. Utilizzabile 1 volta ogni 3 round.[Da Jonin]
    ]
    .

    « Ora. », disse, e scattò in avanti come un'aquila verso il brigante magro, rapidissimo nonostante l'illusione appena subita. L'obiettivo della sua mancina era la gola dell'uomo che era appena stato sfruttato come tramite per quella sciocca tecnica [Movimento Gratuito & I Slot Azione][FOR:Nera+1][VEL:Viola+2Nera (base) - 3 tacche (Tsukuyomi) + 1 tacca (Sei mio)

    Sei Mio
    Maestria: Se effettua un tentativo di presa, l'utilizzatore ottiene un bonus di 1 tacca in Velocità allo slot azione impiegato per il tentativo.
    [Da Genin in su]
    ]
    .

    [Se la presa riesce]

    « Apprendi questo, patetico marionettista. », disse, sollevando il malcapitato brigante in aria ed ignorando del tutto il secondo. « Se tu scruterai a lungo nell'Abisso, anche l'Abisso scruterà dentro di te. » L'uomo aveva osato violare l'intimità mentale del Flagello, scoprendo forse una parte di ciò che lo poteva far sentire vulnerabile in un primo momento, ma apprendendo che poi, alla fine, era tutta scena: egli era in tutto e per tutto l'Avatar Immortale, sceso sulla terra per spargere ovunque la distruzione eretica. E un misero mortale non avrebbe mai potuto fermarlo. Soprattutto, il burattinaio aveva concesso al Flagello di osservare, di riflesso, all'interno della sua mente. Se lo avesse incontrato di nuovo, non aveva dubbi che lo avrebbe riconosciuto. Se avesse deciso di far cadere il velo del Chakra Nullo e usare attivamente i suoi poteri di sensitivo, non aveva dubbi che sarebbe riuscito a scovare il chakra del burattinaio anche in mezzo ad un pagliaio grande quanto un villaggio intero.

    E lo avrebbe trovato, giocato con lui, e reso miserabile.

    Tale era il prezzo, e la soglia, dell'Abisso che era l'Immortale.

    Così Jeral decise di rompere il collo dell'uomo e interrompere il contatto in faccia al marionettista [II Slot Azione][POT:13510 (base) + 40 (Fasce da Combattimento) + 85 [Differenza Nera +1/Resistenza Verde]].

    [Se il brigante muore]

    Godendosi la sensazione di ossa frantumate sotto le dita, Jeral lasciò cadere a terra il cadavere dell'uomo appena ucciso come un sacco di patate e si scagliò contro il secondo brigante a pochi metri da lui, con l'energia mefitica che ancora veniva liberata dal sigillo sul suo sterno per derubare la sua vittima di lucidità e libertà. La sua gamba subito scattò verso il crociato sinistro dell'altro, in una finta atta a distrarre il marionettista dal tentativo di toccare lo stomaco con la mano sinistra per liberare il poveretto dal subdolo controllo cui era soggetto. Nel mentre, infatti, l'altra mano toccava il sigillo sul dorso della mancina così da attivare la tecnica del rilascio [Movimento Gratuito & RilascioRilascio / Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l’efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l’Efficacia con un’altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]

    Fuuinjutsu Inarrestabili [2]

    Arte: L'utilizzatore può imporre in simboli le proprie tecniche ninjutsu e genjutsu e decidendo il metodo d'attivazione. Tali scelte non devono essere scorrette, sleali o antisportive. L’attivazione della fuuinjutsu deve avvenire entro 1 settimana, altrimenti si scioglierà senza effetti. Richiede 1 slot tecnica avanzato.
    (Consumo: pari al costo d'attivazione)
    ][POT:10560 (15x4 base jonin)+ 25 Chakra Eretico IV + 10 Ninjutsu Inarrestabili + 10 Tecniche Focalizzate ]
    .

    [Se la manovra ha successo]

    Jeral sentì il chakra che inabitava il corpo dell'uomo contorcersi e sparire, scacciato dalla volontà del Flagello. Lo aveva sospettato. La potente illusione che aveva subito da quell'occhio rosso indicava la presenza di un Uchiha in quelle lande. Così si chiamava il clan dall'occhio rosso, lo Sharingan, aveva appreso dalle vittime alla Foglia. Non che, in ogni caso, il suo nome importasse qualcosa. Aveva già visto, nell'incontro alla Felce con la codarda logorroica, che i membri di quel clan non valevano granché. Tutto quadrava: bombe nascoste, sgherri manipolati, illusioni. Qualcuno aveva paura di lui. Forse era quella la ragione dietro l'assurda regola menzionata dalla voce. Fece spallucce. Lo avrebbe scoperto presto, pensò, mentre tentava di stringere il secondo brigante in una presa molto simile alla prima.

    [Se la presa ha successo]

    Ora che il burattinaio se n'era andato, umiliato e scacciato dalle sue capacità superiori, finalmente poteva dedicarsi ad uno dei piaceri che prediligeva: lo stupro delle menti mortali. Fu così che, tenendo ben ferma la sua vittima, Jeral sfiorò il sigillo che aveva sul fianco sinistro, attivando la tecnica che gli permise di invadere la mente dell'uomo [Interrogazione Mentale
    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'illusione si attiva tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche leggendo la mente. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda. L'efficacia è pari a 30. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    [Livello: 4 | Consumo: Mediobasso ogni domanda][5 domande immagazzinate all'attivazione]
    [Da Genin in su]
    ]
    .

    « Chi ti ha fatto questo?. », chiese Jeral all'uomo, che forse non era nemmeno cosciente dopo essere stato liberato da un'illusione di quella potenza. « Mostrami la strada per arrivare al terzo livello. Mostrami il luogo dove trovare chi ti ha fatto questo. Istruiscimi sulle strutture di potere occulte all'interno di Ame. Rivela ciò che nascondi. » Queste furono le domande, poste in forma di ordine ma domande non di meno, che il Flagello pose ad un uomo che, probabilmente, quella mattina non aveva avuto la più pallida idea di a cosa sarebbe andato incontro nel corso della giornata.

    OFF GAME
    Jeral, Flagello Immortale
    Nukenin A Nera

    Energia Vitale: 30/30
    Vitalità: 16/18
    Danni: /
    Status: Malus di 3 tacche a Riflessi e Velocità [1/3 turni]


    png
    pngpngpng
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    Chakra Rimanente: 1250/1250 [Chakra Nullo Attivo]
    Spese di Chakra: /
    _________________________________________

    Angolo Commenti

    Come concordato con Gene, dato il cambiamento occorso via patch a metà della scena, per tutta la durata di quest'ultima utilizzo ancora la vecchia stesura dell'abilità Fuuinjutsu Inarrestabili.

     
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    Falce dei Kaguya


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    Atto I: Quel non tanto piccolo problema chiamato "FEMMINE"

    Medo, il cugino della locandiera che serviva da bere, offrì un'unica informazione alla domanda sui due tizi seduti nell'angolo, per quanto non si potesse negare che fu una notizia quanto mai interessante: Quei due sono spuntati qui circa una settimana fa circa e da allora vengono ogni sera nel locale attendendo... ma non so cosa. Da quello che ho sentito dire, la donna un tempo contava molto all'interno del villaggio; conosce il terzo livello e ha contatti con persone molto influenti., avrebbe spiegato e quelle poche parole avrebbero stupito il Risorto.
    Conoscere il terzo livello voleva dire, dato ciò che Ru Wai sapeva, aver avuto modo di superare la prova ed essere un membro di quella piccola cricca che comandava effettivamente su Ame e se chiunque fosse la persona nell'angolo, era fra i capi del villaggio, il suo essere lì non era, propriamente, rassicurante, seppur, forse, poteva essere utile.
    Intanto, però, doveva parlare con la locandiera, così, dopo aver detto al ragazzo di fargli un fischio se qualcuno si avvicinava, il presunto Nukenin entrò a parlare con l'altra.

    [...]

    La TUA ragazza? Questa locandiera sopravvaluta quello che c'è stato fra voi...
    C'è da dire che come Ru Wai non hai passato il tuo tempo con nessun'altra femmina... seppur Zong Wu e Feng Gu hanno avuto diversi altri passatempi.
    Sì, per favore, dille che è stata il tuo passatempo, non la tua ragazza! Vediamo come reagisce! AHAHAHAHAHAHAH

    Stava per aggiungere la sua Ru Wai, come reazione alle parole della giovane locandiera, quando ciò che vide lo lasciò letteralmente senza parole: le carte con cui Tendora giocava da sempre e le stava utilizzando per raccogliere informazioni? Erano carte ninja quelle? Non semplici tarocchi?
    Tesoro, ho una domanda..., esordì con un sorriso ed il gesto successivo fu più veloce di qualsiasi pensiero razionale o meno, ma fortunatamente fu fatto senza l'uso di chakra, semplicemente un movimento deciso e veloce, con cui il Risorto si portò vicinissimo alla "locandiera" e la prese per il collo, sollevandola da terra.

    "Mi... fai... male... stronzo!!!", lamentò lei, annaspando in cerca d'aria, Da quando usi il chakra?, chiese lui di rimando, "Da... q...nd... 8... anni!", cercò di rispondere e l'altro lasciò leggermente la presa, ma la sbatté comunque con violenza contro il muro.
    Spiegami tutto, cerca di essere convincente, oppure la vendetta te la gestisci da sola... se non ti strozzo prima., propose avvicinando la testa a quella di lei e sorridendole, le dita ancora artigliata attorno alla gola di lei.
    Bravo! Un vero uomo di casa!
    Pensi sia giusto minacciarla, fratello? Dopo tutto quello che ha passato...
    Andarcene e basta?
    E state un pò zitti voi!, ruggì il massiccio Kaguya, alzando la testa al cielo.

    "Ancora le voci?", domandò Tendora, chiaramente arrabbiata, ma l'unica cosa che ricevette fu una leggera stretta al collo, Spiega questa tua conoscenza del chakra... esortò di nuovo Ru Wai e l'altra, in tutta risposta, ringhiò, prima di replicare: "Mi vuoi far credere che non te n'eri mai accorto? Mio padre diceva che i ninja sanno riconoscere chi usa il chakra, lui stesso lo sapeva fare! Mi diceva sempre... Tesoro questo non lo avvicinare... Stai lontano da quello è un incapace... Stai attenta a quell'altro... e tu mi vuoi far credere di non saperlo fare? Pensi che certe posizioni che abbiamo fatto nel mio letto si potessero mantenere senza chakra?", lamentò la ragazza.
    Quindi gli ha fatto scuola il padre? Quel tizio era un ninja? Com'è che si chiamava?
    BOH!
    Tuo padre era un sensitivo probabilmente... io non ho quel tipo di conoscenze., spiegò lui, con la mano ancora stretta al collo di lei.
    "Che altro vuoi sapere? Papà mi ha spiegato qualche trucco di voi ninja, quelli con le carte che mi divertivano tanto! Come attaccare i piedi agli oggetti! Era scappato dal suo villaggio quando aveva fallito la promozione a Qunin, o come si chiamava, per la sesta volta di fila ed è finito qui a fare il barista per mio nonno materno, ha conosciuto mia madre e poi sono nata io, fine della storia.", spiegò, con chiara rabbia negli occhi, Tendora, per poi prendere a pugni sul petto l'altro, che però non la lasciò andare.
    "Se tu eri sempre così ubriaco da non sapere nemmeno come mi chiamavo, come potevi renderti conto che avevo abilità da ninja, eh? Sei un porco ed un opportunista, di poco meglio di quella merda umana che mi ha fatto questo!", ruggì, mentre agitando le braccia, mostrava i segni, ancora evidenti, di catene ai polsi.

    Sull'essere ubriaco non ha tutti i torti... la chiamavi Brun...
    Ru Wai si portò la mano destra alla testa, per scacciare quella voce, mentre una più "presente" continuava: "Tu ed i tuoi mal di testa! Me lo aveva detto mio padre di stare attenta, che eri strano, che quelle voci nella testa ti rendevano ancora più pericoloso! Ma non volevo credergli! Speravo che oltre le urla, oltre l'ubriacone che considerava il massimo del romanticismo frasi del tipo... Brun, ti orizzontalizzo un pò... speravo ci fosse un individuo decente, dato che mi trattavi molto meglio di altri!
    Ma poi prendi e te ne vai, così! Un bel giorno ti rasi a zero, prendi le tue cose e te ne vai! Ed io? Speravo che tornassi, invece è arrivato quello schifo d'uomo di Gendo... Bé, ora sei qui, e farai il tuo dovere!"
    , sbottò alla fine la locandiera, battendo con l'indice sul petto del "Nukenin", mentre sottolineava che quello era un "dovere" e con l'altra mano colpiva il polso che ancora la teneva bloccata.
    Un dovere?, ripeté con sguardo divertito Ru Wai.
    "Sono la tua ragazza, stronzo psicotico! Se tu fossi stato qui, com'era giusto, non saremmo a questo punto! Devi vendicarmi e devi vendicare mio padre!", ribatté Tendora, mentre un'altra voce risuonava nella testa del Risorto.
    Potrebbe avere anche qualche carta utile, in quel suo mazzo... la Vendetta è sempre un ottimo argomento, ma anche delle informazioni lo sono.
    Vero anche questo., concordò il Nukenin, parole che la locandiera pensò, probabilmente, dirette verso di lei, e quindi indicò le carte, nella fattispecie l'unica che aveva girato prima che l'altro la sollevasse di peso, una carta su cui si vedeva il volto di un uomo con tanti piercing.
    "Gendo Fujimaru. Il Capo. Il Porco schifoso dal cazzo piccolo...non sono riuscita a scoprire molto altro su di lui. E' uno schifoso, ben oltre il livello medio di bassezza che si era raggiunto negli anni. Sa controllare i metalli, l'ho provato sulla mia pelle... brutto bastardo pervertito.", in effetti i piercing coincidevano con quanto detto da Medo e, forse per quello, forse perché più concentrato sulla carta, il Nukenin lasciò la presa sul collo dell'altra.

    "Ho raccolto diverse informazioni, in un modo o in un altro volevo essere pronta, sapevo che saresti tornato... Non ho bevuto più da quando è successo...", continuò Tendora, massaggiandosi il collo e ricevendo una risata in tutta risposta, E quello che ho visto prima? Il barile era riempito con acqua e zucchero?, ribatté Ru Wai, "Quello era giusto un sorso per sciacquarmi la bocca... ci faccio i gargarismi con l'alcool che usiamo per le scommesse, lo sai bene!", tagliò corto la ragazza, con una nota di superbia nella voce.
    Poi la locandiera continuò la sua esposizione delle informazioni: "Quello su cui mi sono spinta è stato invece scoprire dove si trova il loro covo e quale zona della città è ora sotto il loro comando. Non è stato facile, ho dovuto pagare diversi ubriaconi per setacciare ogni attività del primo e secondo livello per arrivare a qualcosa. Non che sia poi così difficile venire a contatto con il loro gruppo, sebbene ultimamente si sono dati una calmata non è raro vedere piccoli incendi e azzuffate in pieno centro abitato...e in questo periodo ci sono solo loro ad agire ancora alle luce del giorno."
    Le parole di Tendora, però, furono interrotte nuovamente dalla mano di Ru Wai che la sollevava per la gola: Sto iniziando ad apprezzare questo nuovo rapporto un pò sadomaso fra noi, tesoro... è a dir poco eccitante, sottolineò il massiccio shinobi sorridendo, E posso anche accettare di non essermi mai accorto che tu sappia usare il chakra, solo perché ero ubriaco e desideroso di altre tue particolarità... posso credere che tuo padre fosse un sensitivo mai divenuto effettivamente chunin e qualsiasi altra cosa mi hai appena detto, oltre ciò che ti è capitato, ma tu hai cercato informazioni, nella minima speranza che io tornassi? E lo hai fatto utilizzando degli ubriaconi? Uno fra noi due deve essere un'idiota..., affermò avvicinando il viso a quello di lei il Risorto, "E con questo che vorresti dire? Che mi sono fatta fare quello che m'ha fatto? Che ho lasciato morire mio padre? Mollami, stronzo! Mollami e vattene! Come te ne sei andato mesi fa!", urlò lei di rimando, prima che la mano di lui si stringesse quasi fino a mozzarle il fiato.
    Ti rendi conto che se non stai cercando di fregare me e pensi davvero di aver ottenuto delle informazioni, facilmente, da un paio di ubriachi, allora sei tu a rischiare? Perché se questo tizio non è un'idiota, ma solo il verme che sembra essere, non gradirà una così costante fuga di notizie e potrebbe venire a cercarti e finire quello che aveva iniziato in modo molto più doloroso.
    Oppure ti stanno offrendo false notizie, per far cadere in trappola te, o chiunque si aspettano abbia le tue informazioni, cioè me!
    O, ancora, qualcuno vuole approfittare del tuo bisogno di informazioni!
    , concluse Ru Wai, sorridendole.

    Era così preso da quella discussione il Risorto che quasi non sentì il fischio proveniente da fuori, ebbe appena il tempo di lasciare la presa su Tendora e recuperare la lancia che già la porta si apriva, mostrando il misterioso duo, composto da una donna, infagottata in un cappotto parecchio pesante, ed un grosso omone che probabilmente aveva qualche bovino fra i suoi antenati.
    " Aspettavamo l'arrivo di un prode ninja, giunto dalla sua bella per vendicare il torto subito. Sono quasi invidiosa, nessuno farebbe questo per me... ", esordì la donna misteriosa, entrando per prima nello spazio ristretto e guardando prima Ru Wai e poi Tendora che si teneva il collo, china a terra, "Ma sembra che l'idea della nostra piccola locandiera fosse troppo romanzata...", continuò.
    Non posso dire di essere una persona particolarmente romantica... ma sono vendicativo, questo è certo., confermò il Risorto, mentre la donna continuava verso la locandiera: "Digli quanto hai scoperto, chissà che non sia più riconoscente.", la esortò.

    A quelle parole, Tendora prese una decina circa di carte e con queste formò una sorta di mappa reale di un piccolo market, seppur con ben pochi particolari dei piani più alti.
    "Questa è la loro base, dove si riuniscono. Saranno 15-20 scagnozzi, paragonabili ai chunin, o almeno questa è l'idea dato il loro armamentario.
    I precedenti proprietari sono stati eliminati e l'attività commerciale è ora solo una copertura; alcuni civili vanno ancora lì ma sono stati minacciati di continuare a frequentare il posto per non dare sospetti. Gendo va lì solo in tarda notte, quasi tutti i giorni della settimana. Come puoi vedere la scansione non è completa, manca ancora tutto il terzo piano e parte del secondo...ovvero le zone più importanti, quelle dove il nostro buon amico passa la maggior parte del tempo."
    , avrebbe spiegato la misteriosa donna.
    Interessante... e tu sei?, chiese Ru Wai, fu però Tendora a rispondere, sollevando un Jolly: "Si è fatta avanti lei una settimana fa circa e da allora viene ogni sera. Si è offerta di aiutarmi a completare le informazioni in mio possesso. Non mi fido di lei, ma può aiutarci. Dice di conoscere Gendo di persona! ", spiegò, massaggiandosi ancora il collo.
    Siamo parecchio fregati, fratello...
    Ed immagino tu non offra queste informazioni per puro e semplice amore verso i romanzi, giusto? C'è un prezzo da pagare., ipotizzò il Kaguya, rivolto verso il duo.
    "Se vuoi da me informazioni sensibili il mio prezzo è semplice. Voglio il diario di Konan...", fu la laconica risposta dell'altra.

    Il primo sguardo del Risorto, a quelle parole, fu di certo perplesso e, quanto mai, sorpreso: se il "Diario" era il libro che Jeral aveva con se (un corposo elenco di nomi, per quello che gli aveva detto il Flagello), il solo fatto che la tizia pensasse, o reputasse, che lui lo avesse con se, rasentava l'impossibile, quindi stava chiedendo un furto (che forse lui aveva da poco compiuto)?
    Gli eventi accaduti a Tendora ed il padre erano vecchi di settimane, l'incontro fra Tendora e quella tizia era avvenuto una settimana prima, un periodo in cui nemmeno il Risorto sapeva che sarebbe tornato ad Ame, tanto meno che avrebbe dovuto gestire il problema di quella sorta di libro con il nome di tutti coloro che entravano, sempre ipotizzando che fosse quello il "Diario".
    In funzione di questo ragionamento, le eventualità erano tre: o quella tipa sapeva misteriosamente gli eventi prima che accadessero, o aveva altri piani ma avendo saputo del furto del diario (il che implicava che non erano entrati così sottilmente come speravano) le priorità erano cambiate, oppure non sapeva dell'oggetto acquisito da Jeral e, semplicemente, si trattava di una richiesta di un furto.
    Non so certissimo di cosa sia l'oggetto di cui stai parlando..., affermazione più che vero, giacché sospettava fosse quello che aveva Jeral il "Diario", ma non ne era certo (anche per l'ironia della coincidenza), Né tanto meno so dove sia questo Diario..., continuò Ru Wai, il che era comunque vero, avendo lasciato ciò che avevano acquisito alle Mura con il "Flagello".
    Però ho una controfferta:, replicò sorridendo, mentre porgeva una mano a Tendora per alzarsi in piedi, Tu mi dai delle informazioni per poter incontrare in privato, io e lui soltanto, questo Gendo... ed avrai un braccio in più, anzi forse anche più di un braccio, per una scalata nel vostro club privato del Terzo Livello., avrebbe aggiunto sorridendo prima alla locandiera e poi agli altri due.
    Nel peggiore dei casi: questo tizio mi ammazza e, se non so il tuo nome, non potrò dirgli che sei stata tu a condurmi da lui... potrebbe venire qui e finire di distruggere questa locanda, ma immagino che ciò non rovinerà particolarmente la tua settimana.
    Nel migliore dei casi, invece, potrei essere in debito con te e, soprattutto, potrei dimostrarti di essere abbastanza adatto per il Terzo Livello, magari non sarò pari a chi ci sta dentro già da un pò, ma nemmeno io sono poi così scarso, tanto che, durante il mio primo periodo in questo villaggio, ho scoperto che il cosiddetto Terzo Livello ed i veri capi di Ame sono, in effetti, una piccola cricca di shinobi più capaci di altri, caratterizzati dall'aver superato una prova, per così dire, partendo da un sasso nel Palazzo più alto del villaggio.
    , avrebbe proposto; certo, stava dimostrando di sapere qualcosa in più dell'abitante medio sulla gestione di Ame, con solo quelle parole, ma, in fondo, al contrario del suo compagno di viaggio, il Risorto era abbastanza convinto che in due non avrebbero potuto conquistare un villaggio con facilità e quindi aveva già previsto di cercarsi qualche alleato.
    Ho abbandonato Ame poco dopo averlo scoperto, per prepararmi ad essere adatto ad un club del genere, ma mi rendo conto che se anche ne avessi le abilità, da solo sarebbe follia provarci, avere un supporto dentro questa piccola associazione, male non farebbe.
    Per come va il mondo, immagino che in questa società ci siano alleanze e, altresì, inimicizie.
    , avrebbe suggerito sorridendo, era un tentativo un pò esagerato e rischioso, ma se la tizia sapeva del Diario (supponendo che fosse ciò che lui pensava) e le informazioni di Tendora erano vere, tanto valeva rischiare.
    Quindi, oltre a questo Diario ed alla Vendetta, potremmo, per l'appunto, allearci. , sottolineò alla fine.

    Fu a quel punto che l'altra si tolse il cappotto ed un pensiero diverso balenò nella mente di Ru Wai: Oppure potremmo accoppiarci.
    "Ma possibile che pensi solo con il cazzo?", domandò sgomenta Tendora, al che l'altro la abbraccio per la vita, Ha ragione: direi di fare una cosa a tre..., propose Ru Wai, ricevendo un'ulteriore sberla dalla locandiera.
    Concentrati, dannazione! Anche se ammetto che ha davvero due gran bei argomenti...
    La prima offerta resta comunque valida: non so dove sia questo diario e darmi informazioni su quel manipolatore di ferro non ti darebbe niente da rischiare, mentre un'alleanza a più largo raggio, penso sarebbe di certo conveniente., avrebbe detto, per quanto restare concentrato su qualcosa di diverso da idee molto più "peccaminoso", sembrava un bel pò difficile.

    ----
    OT: Ammetto di essermi lasciato parecchio andare, ma hai detto che avevo piena libertà di rimodellare la scena, se avessi lasciato le informazioni com'erano ^^' /OT
     
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    Si dice che il Flagello provò per la prima volta la Paura. Un sentimento che secondo molti non fece altro che rafforzarlo perché la consapevolezza di poter perdere il suo potere era una verità alla quale prima mai aveva dato adito! Il suo patto con l'oscurità poteva essere infranto, non da un potere terreno questo era certo, ma avete forse dimenticato che c'era un Dio a governare quelle terre?

    La presa, il rilascio, l'interrogatorio che seguirono non vennero affatto ostacolate. L'aura di terrore che Jeral si sentì di manifestare colpì solo quei due miseri burattini...era stato valutato ed era risultato sufficientemente degno per andare avanti e portare il Diario con se un altro po'. Per Loro poteva accedere al Terzo Livello, sempre se ne fosse stato in grado.

    Le informazioni che potette leggere dalla mente di quell'uomo erano concordi con quanto sapeva Shiltar: nei suoi ricordi apparve la torre più alta di Ame e alle sue spalle il volto etereo di un uomo che, attraverso vie diverse da quelle del nukenin, aveva trovato la via per raggiungere un potere ben oltre la ratio umana.

    jpg

    La via per la torre era ora libera e indugiare oltre si quei tetti una inutile perdita di tempo.

    210 metri di cemento e ferro, attorniato di spuntoni e sculture terrificanti, così la Pioggia aveva deciso di presentarsi al mondo ninja. Il portone massiccio era un ostacolo per molti, certo, ma anche per chi era riuscito a mani nude a scardinare uno dei gate di Oto [Durezza 5, Potenza 20]?! Le informazioni in possesso del Flagello erano coerenti, fino ad allora, peccato che dall'ultima visita del Risorto in quel luogo le cose fossero cambiate non poco. Nessuno sembrava essere a protezione della struttura ma ad un buon sensitivo non sarebbe sfuggito che sulla porta era attivato un enorme fuuinjutsu, i cui disegni arrivavano fino alle mura armate a diversi metri di altezza [Percezione del Vero]. Scioglierlo avrebbe impiegato tutta la notte e una spesa di chakra spropositata per una sola persona [Abissale, Affaticato]. Tentare di percepire fonti di chakra all'interno, invece, non sarebbe stato possibile! Si perché la Rosa d'Acciaio era venuta a trovare quelle terre e venduto a caro prezzo uno dei materiali che, se opportunamente lavorato, si rivelava essere tra i più rari dell'intero continente: l' Hekibasa. Il rivestimento ricopriva tutta la torre ad esclusione del primo piano in cui, disseminati nelle varie stanze che lo componevano, si potevano percepire 40 fonti di chakra di colore differente e riserva affatto carente [Blu]. Possibile che Ame disponeva di un così copioso numero di combattente da tenere quel piccolo esercito di ninja sigillato a protezione di una torre?
    L'opzione di scalare la struttura, poi, si sarebbe rivelata ben presto fallace: oltre alla presenza di una strana tecnica che impediva l'utilizzo del chakra adesivo, man mano che si saliva di quota le mura della torre diventavano sempre più spesse fino a superare da metà della lunghezza il valore di rottura dello stesso portone in ferro! [Valore di Rottura: 1xmetro] Ovviamente non vi erano che piccole aperture per il reflusso d'aria, quindi esercitare una tale potenza in scalata libera era un'impresa a dir poco eroica.
    Vi era poi un altro piccolo impedimento: anche da Oto il Nidaime aveva stretto alcuni affari in quel di Ame e tra tutte le diavoleria che negli anni aveva ideato, gli fu chiesto uno dei suoi sigilli più interessanti che altre figure note nel panorama ninja come Febh l'Imbranato i il Colosso dei Mikawa avevano sperimentato: in un raggio di 300 metri dal centro della torre la tecnica del richiamo veniva automaticamente pareggiata [Sigillo del Pareggio Perenne].

    Qualunque cosa fosse cambiato nell'anno di assenza dell'ex Mizukage, ora raggiungere la sommità della torre non era così facile. Quello che attendeva Jeral era un dungeon ideato per mettere alla prova non solo la forza ma anche lo spirito e l'intelletto di chiunque avesse tentato di scalare la vetta di Ame!

    Che dite, il superbo Immortale avrebbe deciso di affrontare da solo questa sfida?

    :::

    In faccende decisamente più romantiche era invece capitato l'altro protagonista della storia. Allora, vi siete fatti un'idea di ciò che realmente accadde in quel buco di locanda? Se non avete capito allora avete la fantasia di un criceto e il cuore che nemmeno una dolce melodia vi può scaldare: Feng Gu non solo voleva tenersi il Diario, ma aveva anche minacciato con nulla in mano l'unica fonte di informazioni che aveva...ah e, in tutto questo, scoparsi entrambe le ragazze! Era o no un uomo da sposare?

    Ma il mondo delle donne è cosa assai inaccessibile e criptico: l'ora era tarda e qualcosa nell'aria aveva a poco a poco reso gli animi bollenti e i corpi sudati. Il jutsu dell'attraente donna aveva fatto effetto e ora solo una sfrenata notte di passione poteva salvare il nukenin dal suo inappagabile desiderio.
    Fyona, quello era il suo nome, aveva la situazione completamente sotto controllo. Aveva invitato con i suoi modi garbati, durante la conversazione, ad alzare anche il tasso alcolico nel sangue della barista disperata e del ringalluzzito ninja: l'alcol aiuta sempre, questo è indubbio.

    jpg

    Fu nel momento di massimo piacere che la vera minaccia fu mossa al fu Shiltar Kaguya: due fuuinjutsu [Elevato ognuno] vennero applicati sul corpo del ninja, all'altezza delle scapole, senza che questi potesse effettivamente accorgersene. Il tracciamento sarebbe avvenuto col il semplice contatto e sebbene i suoi sensi fossero sopraffini, la donna sarebbe stata abile a mascherare quel movimento con una più vigorosa presa in un attimo di orgasmico spasmo. Tendora, d'altro canto, non era affatto a livello degli altri due ninja e dio solo sa che veleno la donna aveva precedentemente inserito nei bicchieri poco prima [Veleno Ecstasy, 2 dosi ciascuno].

    Fu una notte che il Rinato avrebbe ricordato tra le migliori da un certo punto di vista ma che, in effetti, sarebbe stata pericolosa oltre ogni misura per la missione. Di fatto, salvo azioni particolari, la mattina dopo il ninja si sarebbe trovato un buco di un paio d'ore, non diverso da quello generato da una pesante sbornia, nel ripensare alla sera precedente. Un fattore che avrebbe generato allarmismo nella psiche di un canonico ninja ma che poteva tranquillamente passare in secondo piano visto il livello di soddisfazione che pervadeva ancora le adamantine ossa del nostro protagonista. D'altro canto, testimonianze di casuali uditori, fanno ben credere che la poveretta dovette ricorrere più volte alla sua arte segreta per rafforzare il suo fisico tramite opportuni ormoni.

    Taddora dormiva ancora nel letto mentre al posto dell'altra donna era stata lasciata una lettera.

    " Accetto il tuo accordo. Criptate, ecco le informazioni necessarie al completamento dello schema della tua dolce metà. Quando ti sarai sbarazzato di Gendo verrò ad esigere la mia parte.

    Il cjvj si sviluppx vewsj il bxssj, i pixni in xlkj sjnj sjlj unx cjpewkuwx. Gix' in pweceyenzx il mewcxkj ewx lx fxccixkx yi unx pwigijne sjkkewwxnex yjve xi kempi yi Xlbx, Xme gekkxvx i pwigijniewi yi guewwx. Cjme lx kjwwe, yi cui ku cjnjsci lx vewikx', xwwivxwe xllx fine sbljccx in un cewkj sensj lx vix pew il kewzj livellj. Xffwjnkxwlx yx sjlj è unx fjllix pew numewj yi nemici e kwxppjle yx xffwjnkxwe. L'xccessj è pewmessj x Genyj e x pjchi xlkwi yel suj giwj mx njn sjnj wiuscikx x scjpwiwe chi; pew fxwlj bisjgnx xgiwe più yiwekkxmenke. "


    Fyona aveva fatto la sua parte; il sigillo presente in fondo alla lettera avrebbe modificato la mappa 3d in possesso di Taddora, mostrando la vera struttura del posto. Ora toccava a Feng Gu decidere cosa fare.



    CITAZIONE
    OT / 2 vie per arrivare a carpire i segreti di Ame. Potete decidere se affrontarle singolarmente, ottenendo il doppio delle informazioni e dei benefici, oppure se sceglierne una e andare in coppia. Il livello di difficoltà che ho settato per le varie sfide è questo:



    Siccome i vostri post mi sono piaciuti, vi meritate la descrizione delle tecniche che avete subito:

    Feromone +
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'illusione si attiva se guardato l'esecutore; richiede 4 unità di Ormoni a round per vittima. La vittima risulta attratta dall'utilizzatore assecondando i suoi ragionamenti e crdendo alle sue parole. Dopo 1 round la vittima proverà una forte attrazione sessuale per l'utilizzatore. Dopo 2 round la vittima eseguirà ogni comando non autolesivo impartito dall'utilizzatore.
    L'efficacia è pari a 80.

    Tipo: Genjutsu
    (Livello: 1 / Consumo: Elevatissimo
    [Richiede Manip. Ormonale V]
    [Da Jonin]

    Mangiafuoco
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'illusione si attiva se guardato l'esecutore su soggetti dormienti, svenuti, incoscienti o morenti; richiede 4 unità di Illusioni a round per vittima. La vittima risulta controllata dall'utilizzatore entro un raggio di 60 metri. Sfruttando il proprio chakra e i propri slot azione/tecnica l'utilizzatore può utilizzare la vittima come corpo esterno per eseguire tecniche, impasti o abilità. E' possibile attivare la tecnica fino a 3 round dopo la sua esecuzione. Dopo un round di concentrazione è possibile ampliare il raggio a 1 km.
    L'efficacia è pari a 80.

    Tipo: Genjutsu
    (Livello: 1 / Consumo: Elevatissimo
    [Richiede Sharingan IV]
    [Da Jonin]

    Veleno Ecstasy (5 dosi) [Veleno]
    Veleno contenente Ormoni; per utilizzarlo deve essere attiva la tecnica speciale. E' insapore e inodore. La somministrazione di 1 dose causa, entro 30 minuti, uno stato di parziale estraneazione nella quale i sensi sono appannati e si è euforici. Dopo 1 ora non si ha più il pieno controllo dle proprio corpo. La somministrazione di 2 dosi causa, entro 2 ore, completa estraneazione. Dopo 4 ore si perdono i sensi.
    Tipo: Supporto-Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 200)


    Edited by DioGeNe - 5/1/2016, 12:49
     
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53 replies since 3/10/2015, 23:12   2152 views
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