Il Trono Infranto

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    « Sarà divertente. »

    Queste furono le parole del Flagello quando, dalla cima di un palazzo in rovina, vide fuoriuscire il rinato Kaguya dalla porta che conduceva alla Città Dolente. I suoi lineamenti erano colpiti dalla luce del sole, ed i suoi folti capelli color rame scuro incorniciavano uno sguardo più scintillante che mai. Il pensiero di accettare al suo fianco un compagno di viaggio sarebbe stato piuttosto strano, se non fosse stato per la mentalità dell'Avatar: in ogni caso, infatti, egli sapeva che avrebbe perseguito i suoi scopi e tracciato nuovi percorsi per la sua vita senza fine.

    Tutto ciò, peraltro, non gli impediva di provare una certa curiosità in relazione al falso monaco: le circostanze del suo ritorno dovevano essere state qualcosa di unico. Fece un cenno col capo al nerboruto uomo dai capelli del colore della luna, così che lo seguisse. Presto abbandonò il palazzo il rovina e, con esso, la conca che nascondeva la Città Dolente. Senza una parola si incamminò nel bosco con tranquillità, come se non avesse una preoccupazione al mondo. Un'occhio attento, però, avrebbe potuto notare come al suo passaggio animali grandi e piccoli, come cervi, poiane e scoiattoli, si ritraevano in maniera innaturale: la loro sembrava una paura primordiale; allo stesso modo, piccoli muschi e licheni annerivano qua e là, senza un'apparente ragione.

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    Tale era l'effetto del Flagello sul mondo naturale, che ne rigettava la presenza e tentava disperatamente di sottrarsi al suo tocco.

    [...]

    « Conosci il Villaggio della Pioggia, Risorto? », iniziò ad un certo punto l'Immortale, rompendo il silenzio. Continuava a camminare sicuro, verso una meta forse non più sconosciuta. « Ho sentito delle voci su un mortale che viene adorato come un dio. »

    La sua voce era stranamente vellutata, come se stesse accarezzando un pensiero mentre parlava.

    « Regna sulla città come un sovrano assoluto, ammantato dal mistero e dalla pioggia che non ha mai fine. I racconti della sua forza tengono lontano eserciti interi. » Non era chiaro a cosa si riferisse, forse nemmeno a lui stesso. In fondo, egli trovava divertimento nel più disparato tipo di capricci. Che fosse distruzione di massa, conquista o un duello alla morte poco cambiava, in fondo. E, chissà, magari scatenare una guerra una volta occupato quel trono gli avrebbe offerto ancora più divertimento.

    « Mi chiedo come sia la vista dal trono che occupa. »

    Era curioso di scoprire come il Risorto, che in quel momento aveva il vantaggio della sua schiena, avrebbe reagito alla realizzazione delle mire dell'Avatar. Essere pronto ad affrontare di nuovo la tetra mietitrice era il requisito minimo per seguire l'incappucciato nell'impresa che, nella sua ricerca per il piacere, egli si apprestava a compiere.

    OFF GAME

    La giocata è immediatamente successiva a La Città Dolente e precede gli eventi di Caccia al Gorilla.

     
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    Le cattive compagnie...

    Sentì le parole dell'altro ancor prima di vederlo, una volta uscito dalla conca della Città Dolente (ed ora anche Perduta, probabilmente).
    Vide l'altro su un vecchio rudere che gli faceva cenno di seguirlo e così il Risorto Kaguya, o Shogenin come s'era fatto chiamare nel luogo da cui era appena tornato, lo seguì.
    E' pericoloso, dannatissimo idiota! Cosa vuoi ottenere di più di quanto tu già non abbia? Lo so che cerchi più potere per vincere il Sanga, ma è questo il modo?
    Ha ragione, fratello! Possiamo puntare sul Mikawa, su Hoshi, potremmo cercare altri compagni! A che pro allearsi a questo pazzo assassino? A che pro combattere al suo fianco guerre non nostre? Sempre che lui non voglia ucciderti!
    Ci volle tutta la sua forza di volontà, perché Feng Gu non iniziasse ad urlare a quelle due voci di fare silenzio e lasciarlo stare, di dargli modo di seguire quel Flagello che, oltre che definirsi tale, all'occhio attento del Risorto, si dimostrava in possesso di abilità che lo rendevano decisamente un vero flagello per la natura circostante.
    Un Mostro persino più di te! Mi piace questo tipo, sempre di più! Ci sarà da divertirci!

    Poi d'un tratto, Jeral interruppe il silenzio, senza smettere di camminare, facendo una domanda che, nella sua semplicità, fece sorridere l'uomo alle spalle del suddetto Flagello, sorriso che poi mutò in una smorfia curiosa, mentre intuiva dove l'altro volesse andare a parare, parlando di Divinità ed infine di Troni.
    Sì, conosco il Villaggio della Pioggia. Per un anno ho vissuto ad Ame, a dirla tutta. Un anno conclusosi da poco., ammise con noncuranza, in fondo l'altro aveva già scoperto chi egli era stato, a cosa serviva nascondergli doveva aveva passato il suo tempo fino a pochi mesi prima.
    Cercavo informazioni in quel luogo, su Hayate, ma più di quello su un altro shinobi che aveva tradito Kiri... per unire la Vendetta al divertimento, se vuoi., spiegò con tono un pò distratto.
    Per alcuni mesi ho vissuto al cosiddetto Primo Livello, lavorando come guardia alle Mura, per avere diritto ad entrare ai livelli più alti ed essere effettivamente considerato come uno shinobi del luogo.
    Poi ho passato del tempo al Secondo Livello, trastullandomi principalmente in una locanda, mentre cercavo informazioni sulle mie possibili prede, più muovendomi seguendo la curiosità che una vera e propria strategia.
    Infine, un incontro fortuito, mi ha dato i mezzi per entrare al Terzo Livello e lì ho collezionato qualche conoscenza, ma niente di esorbitante. Però, in tutto ciò, ho sentito parlare di una fantomatica Divinità di Ame, di un Capo della Pioggia da cui tutte le bande vanno per avere il permesso d'agire, o almeno queste sono le voci che ho sentito, ma non ho mai avuto modo di scoprire per me stesso se questo uomo esistesse e chi fosse.
    Però, se effettivamente esiste un unico capo di Ame, immagino che prenderne il posto potrebbe essere divertente, oltre che estremamente pericoloso, se ci si lancia alla cieca.
    , concluse di raccontare l'altro.

    E' follia, ma potrebbe permetterci di scoprire qualcosa in più su Yashimata, non abbiamo trovato chissà quali informazioni in quest'anno... e chissà che non ci sia qualche scagnozzo di Hayate lì dentro...
    O uomini della Zanna! Dovrai stare attento, fratello! Le mie fiamme non potranno salvarti per sempre
    Un bel massacro, mi piace!
    Sì, potrebbe essere decisamente divertente e, se otterrai questo trono, Flagello, forse potresti anche aiutarmi, dopo, in ciò che io voglio fare, da quella posizione., suggerì verso l'altro, anche se, temeva, il suo inatteso e nuovo alleato, probabilmente, non era uno a cui piaceva condividere troppo del potere che acquisiva.
    E, soprattutto: come pensi di trovare ed attaccare questa Divinità, una volta entrati ad Ame? Farci entrare, credo sia ancora in mio potere, sono pur sempre stato un suo abitante a lungo, credo di averne ancora un coprifronte da qualche parte. Ma trovare questo Capo al Terzo Livello, non sarà altrettanto facile., sottolineò alla fine, attendendo una risposta dall'altro.

    Era decisamente una pericolosa compagnia quella del Flagello ed ancora più pericoloso era il suo piano... ma che cos'era la vita se non la si rischiava in quel mondo? Specie quando si avevano degli obiettivi ben chiari.
     
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    Per un anno aveva vissuto ad Ame? A quelle parole, il Flagello rallentò impercettibilmente il suo passo. Il Risorto aveva la sua piena attenzione. Ascoltò il racconto del redivivo Kaguya, che lo informò della struttura a livelli del Villaggio della Pioggia; a quanto pareva, era prevista una specie di iniziazione per qualunque nuovo venuto, che doveva guadagnarsi l'accesso alle zone più elevate della città prestando servizio come guardia. Jeral serrò la mascella. Che regola sciocca. Sarebbe bastato inviare un servo in avanscoperta che, poi, lo lasciasse passare, insieme magari ad un'armata ai suoi ordini. Una simile faciloneria poteva essere motivata in due modi diversi: o i piani alti di Ame ritenevano che il loro covo non potesse essere trovato, oppure l'uomo-dio della Pioggia era sicuro oltre ogni limite del suo potere, in maniera tale da non credere di dover temere alcunché dall'esterno.

    « ... »

    Una linea di pensiero che, per certi versi, il Flagello stesso potrebbe avere adottato a ruoli scambiati. L'unico problema per il capo di Ame, però, era proprio che in quel caso sarebbe stato l'Immortale a bussare alle sue porte, con fragore sufficiente a costringerlo a farsi avanti di persona. O forse no. Dopotutto, l'Avatar aveva sperimentato sulla propria pelle un paio di settimane prima le conseguenze di un'infiltrazione effettuata senza le informazioni necessarie, come lo Shogenin stesso non mancò di fargli notare poco dopo. Un marchio di esperienza, quello. Del resto, c'era da aspettarselo da un mortale che aveva occupato la carica di Kage: anche se questi ultimi non erano che cani di mortali senza alcun valore se non la loro influenza indiretta sul mondo, il Flagello aveva sentito che portare il titolo di "Ombra" era sinonimo del riconoscimento della propria forza da parte di tutto il villaggio ninja e, per estensione, il paese di appartenenza.

    Non gli sfuggì la menzione che l'altro fece ad una seconda preda, oltre Hayate, che stava inseguendo con ferocia per perseguire la sua Vendetta. Che si trattasse di quel "pipistrello" che aveva menzionato nella Città Dolente? Poco importava dopotutto. Alla luce di quelle parole, forse avrebbe potuto indovinare per che scopo il Risorto avrebbe gradito il suo aiuto una volta terminata la piccola distrazione sotto la pioggia eterna.

    « Dunque il tuo scopo richiede il potere che solo un simile trono può dare? », chiese in risposta l'Avatar, il sollazzo evidente nella sua voce. « E sia, Risorto. Quando la testa del Re Mortale cadrà, potrai avere le forze di Ame ad aiutarti nella tua discesa verso la Vendetta. » Sottolineò accuratamente quelle ultime parole. Persino il Flagello aveva appresto che, in quel mondo, chi cercava vendetta prima o poi la trovava. E le conseguenze erano storia.

    Fece qualche altro passo, proseguendo verso il confine della Cascata.

    « Gli sciocchi, piccoli desideri che il cuore dei mortali riesce a concupire sono nel palmo della mia mano. » Qualcosa luccicava tra le pieghe dei suoi guanti neri. « Informarsi su di lui e trovarlo non sarà difficile. »

    Inclinò leggermente il capo in avanti, come desideroso di avvicinare il momento che la sua mente anticipava da tempo ormai.

    « Il tuo aiuto per entrare sarà prezioso. Eviteremo noie e potremo dirigerci subito nei luoghi giusti. » In effetti, il mistero che circondava la posizione del Villaggio della Pioggia sarebbe stato altrimenti un problema: si diceva che nessuno potesse trovarlo senza sapere già dove si trovasse.

    « Quanto a come togliere di mezzo il Re Mortale... », proseguì, e la brama nelle sue parole parve assumere connotati selvaggi.



    « ...una volta al mio cospetto, scoprirà di essere tale. »

    I suoi occhi amaranto scintillavano sinistri sotto il cappuccio, rilucendo di una bagliore malvagio. L'appetito di distruzione del Flagello Immortale era grande, in quell'occasione. Più grande che in molte altre. Ci sarebbero state violenza, sangue ed un'innumerevole quantità di morti nei giorni a venire. Come Jeral aveva detto all'interno della Città Dolente, il Risorto era il benvenuto a prenderne parte. Avrebbe avuto il defunto Kage una simile risolutezza d'animo? Era ciò che il Flagello desiderava scoprire, parlandogli in maniera così aperta e rendendogli noti i suoi piani. Dopotutto, per scegliere di gettarsi nella mischia insieme ad un altro, mortale o immortale che fosse, avrebbe prima dovuto scoprire di che pasta era fatto.

    « Mentre camminiamo, parlami della Pioggia. Fammi vedere ciò che hai visto in quell'anno. Voglio sapere tutto. »
     
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    Storie di passate avventure

    Il Flagello sembrava interessato al fatto che il suo interlocutore fosse stato per un anno ad Ame e la cosa fece spuntare un mezzo sorriso sul volto del Risorto, sorriso che si quietò quando Jeral ipotizzò che lui volesse le forze di Ame: Ad essere del tutto onesti, non mi serve il potere del Trono, ma qualcosa di molto più complesso... la fama di quel potere., disse allargando le braccia.
    Una volta, una conoscente disse che un buon gioco di prestigio si basa anche su come distrai lo spettatore, prima, e sullo stupore dell'illusione vera e propria. Diciamo che io non sarò un esperto di genjutsu, ma tutto quello che sto facendo da un paio di anni si basa sull'idea che mi serve il potere per la Vendetta, ma, più di quello, mi serve fare ai colpevoli, ciò che fecero a Shiltar e compagni: stremarli. E nel mio contorto piano, anche Ame potrebbe aiutare., sorrise divertito.
    Contorto è la parola chiave...
    Però c'è una follia coerente nei tuoi propositi, non si può negare.
    Comunque, non parlarmi di discese verso la Vendetta: una discesa dovrebbe essere facile... ma qui non c'è niente di facile, fidati.
    Mai verbo fu più sbagliato con questo tizio, probabilmente.

    Il Flagello, dal canto suo, sembrava quanto mai sicuro sul poter scoprire la posizione del fantomatico Capo di Ame, di avere "nel palmo della mano" i segreti che si possono nascondere nei "cuori degli uomini".
    Sarà uno di quelli esperti negli Interrogatori...
    Può essere..., avrebbe ipotizzato lo Shogenin, più verso la voce nella sua testa, che non alle parole del Flagello, che, comunque, avrebbe continuato, sorprendendo stavolta il Risorto nel dire che il suo aiuto sarebbe stato utile per muoversi nel modo giusto dentro il Villaggio della Pioggia, il che, in fondo, era parecchio verosimile.
    Poi Jeral aggiunse un'affermazione molto più coerente con il tipo di soggetto che sembrava essere: un pazzo assassino, con la propensione ad uccidere quanto più gente gli fosse possibile.
    Andiamo, che piace anche a te! Quanta gente hai ucciso solo ad Ame, nei mesi che passavi in quella locanda? Il tuo personalissimo Eros & Thanatos! Ahahahahahahah!
    Non commentò né verso quella voce, né alle parole del Flagello, stavolta, lo Shogenin, ma piuttosto si concentrò sulla richiesta successiva: fargli vedere ciò che aveva visto in quel suo anno alla Pioggia.
    Potrebbe essere una storia lunga anche questa, sappilo., esordì il Risorto.

    Piccola premessa: Yashimata era un chunin della Nebbia. Una volta, non appena diventato Mizukage, Shiltar condivise con lui una piccola missione d'infiltrazione, ma oltre quello ebbero pochissime circostanze in cui interagire.
    Probabilmente il problema principale del ragazzetto fu che si scelse come insegnante un tipo piuttosto pessimo di carattere del Paese della Rosa, Hayato Tokugawa, un simpaticone che propendeva per torturare psicologicamente e fisicamente i suoi allievi e Yashimata non ebbe più fortuna.
    Vuoi quello, vuoi chissà cosa, ma una volta divenuto chunin, ad una Riunione di Kiri, il ragazzo pensò bene di abbandonare il Villaggio, tradendolo.
    Shiltar non ha mai amato questo tipo di comportamenti e ha cercato più volte di risolvere le cose con il traditore, senza particolare successo. L'ultima volta che i due ebbero a che fare l'uno con l'altro fu quando il nukenin fece saltare una bomba nel mercato cittadino di Kiri.
    Personalmente, ho sempre pensato che fosse una mal diretta dimostrazione della debolezza della Nebbia. Se volevano fare realmente male al villaggio, tanto valeva uccidere qualche vero ninja, non prendersela con un pò di civili... ammazzi i civili, fai fare una brutta figura ad un Villaggio, magari gli altri Paesi lo considerano più debole, ma, in buona sostanza, fai solo arrabbiare chi colpisci.
    , avrebbe raccontato, con tanto di scrollata di spalle finale.
    Ad ogni modo, dopo un primo periodo dal mio ritorno, sono andato ad Ame e lì mi sono presentato come Ru-Wai, proveniente dai territori al di fuori dell'Accademia, in cerca di un posto dove passare del tempo.
    Fui accolto come guardiano: era una regola del villaggio, come ti ho detto, diventare guardiani per un paio di mesi, finché nuove risorse non si fossero presentate.
    E così rimasi di guardia a quelle mura per un paio di mesi, vivendo in quello che veniva chiamato il Primo Livello. Ti posso dire diverse cose su quel livello, ma riassumendo: era una fogna. Le persone si uccidevano vicendevolmente per un pezzo di pane, se un qualsiasi shinobi, o uomo più ricco arrivava, fosse pure dall'esterno, accettavano il più semplice lavoro, specie se gli avesse dato la possibilità di tornare nel mondo di fuori.
    A quel livello, le storie sulla Divinità di Ame erano semplici preghiere da parte dei più disperati, niente altro.
    L'unico aspetto realmente pericoloso di quel livello, ai tempi, era il numero di nukenin che si sarebbe dovuti affrontare come nemici, di certo non le loro reali capacità.
    , continuò ancora lo Shogenin.
    Dopo alcuni mesi, riuscii a passare al Secondo Livello. Lì la vita è un pò più civilizzata: i nukenin sono per lo più strutturati in bande, alcune prendono ordini direttamente dal Terzo Livello, compiendo missioni all'esterno del Villaggio per poi tornare nello stesso, o magari provare la fuga, immagino. Di fatto è qui che il più della vera forza lavoro di Ame si dovrebbe trovare, al Primo Livello non ci sono nemmeno formiche, ma solo pulci, qui ci sono veri soldati.
    Ed oltre i soldati, ci sono anche le migliori locande: da una parte un simpatico bordello, dall'altra, un pub con delle stanze e lì ho passato buona parte del mio tempo alla Pioggia, trastullandomi con la figlia del proprietario della Locanda.
    Ammetto di essermi abbandonato alla Lussuria ed all'Accidia, ma che posso dire... la ragazza era davvero bella.
    , continuò con un sorriso divertito, In generale, comunque, il Secondo Livello ha ninja di un livello parecchio più alto, organizzati in squadre. Probabilmente singolarmente non sarebbero un pericolo reale, ma in squadre, se ben organizzate, possono esserlo., concluse.
    Il Terzo Livello, poi, sono riuscito a raggiungerlo grazie all'incontro con un medico dell'Obitorio, il capo di una delle tante succursali, giacché Ame ne è piena. Purtroppo, però, al di là degli altissimi palazzi e di pochissimi nukenin, non ho avuto nessun modo per incontrare né Yashimata, né qualche Hayate, né questo fantomatico Capo di Ame.
    Ninja di più alto livello si trovavano lì, spesso a capo delle bande del Secondo Livello, magari non come veri e propri capi, ma piuttosto perché indicavano loro di che missioni occuparsi.
    E' stato perché le mie ricerche sono state così infruttuose che, alla fine, mi sono deciso ad andarmene dalla Pioggia, travestito da monaco e ho raggiunto un altro luogo dove desideravo andare, per sapere di altri sopravvissuti alla missione di Iwa dove Shiltar è caduto.
    Poi sono arrivato a Tetsu ho saputo di questo Hayate e da lì ti ho già raccontato tutto, no?
    , avrebbe concluso, attendendo repliche ed eventuali ulteriori domande dall'altro.

    -----

    OT: Naturalmente sulla giocata con Jotty sono rimasto volontariamente vago, considerando che è ancora in corso./OT
     
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    Mentre continuavano ad avanzare verso la loro meta, Jeral ascoltò in silenzio le osservazioni del Risorto alle proprie parole. Quell'uomo, pensò, era fatto a strati: all'esterno un'attitudine bonaria, pacata, e addirittura gioviale per certi versi, mentre all'interno covava un intelletto acuto ed una profonda oscurità, capace persino di farlo tornare dalla morte. Gli piacque la precisazione sulla necessità di un potere oltre quello militare e fisico... un potere ottenibile solo grazie alla paura, al dubbio, ed al mistero. Una meccanica non dissimile da quella impiegata dal Re Mortale stesso, pensò l'Avatar. Di certo il Risorto, già avvezzo a giochi politici per via del suo passato, aveva ben giovato dal suo prolungato soggiorno sotto la pioggia eterna.

    Una risata silenziosa, invisibile all'altro mentre Jeral continuava a camminare davanti a lui, si dischiuse dalle sue labbra al commento che egli fece circa la vendetta. Nulla era semplice. Il Bersaglio continuava a sfuggirgli, etero ed introvabile grazie ai suoi occhi in grado di divorare i sensi. Passarono il confine tra Taki ed il Fuoco, addentrandosi nelle sterminate e - ancora per poco - rigogliose foreste di quel paese. A giudicare dal suo laconico commento, l falso monaco non parve molto convinto della possibilità di trovare colui che regnava sulla Pioggia. Jeral non commentò oltre; era ragionevolmente convinto delle sue possibilità in tal senso, ma i fatti e le azioni che sarebbero seguite una volta giunti ad Ame avrebbero convinto entrambi molto più di qualunque tipo di discussione.

    « ... »

    Ascoltò con attenzione il lungo racconto che seguì, da parte del redivivo Kaguya, dopo la richiesta dell'Immortale di sapere di più sul suo anno precedente. Apprese di un certo Yashimata, del Paese della Rosa e di un Tokugawa che sarebbe stato divertente incontrare, oltre che ad altri aneddoti sulla vita precedente del falso monaco. Notò che questi continuasse imperterrito a riferirsi a Shiltar Kaguya come ad un'altra persona interamente. Trattenne un mezzo sorriso, chiedendosi se quello era il modo in cui la sua mente mortale giustificava il suo ritorno dalla morte senza perdere, o perdere del tutto, la propria sanità.

    Trovò molto interessante la parte che seguì, riguardo la struttura di Ame: il villaggio, nascosto ai più, era formato da tre diversi livelli, ciascuno caratterizzato da un diverso tipo di abitanti con un crescente livello di pericolosità. Questo avrebbe reso ovvio cercare il Re Mortale nella torre più alta del Terzo Livello - forse un po' troppo ovvio, in effetti, per un individuo che desiderava rimanere nel mistero. Ma qualcuno doveva pur avere contatti con lui o lei. In alternativa, nessuno aveva contatti con il Re Mortale per un semplice motivo: questi non esisteva, ed era solo un fantoccio creato da qualcuno per ottenere lo stesso potere di cui era in cerca il Risorto.

    « Inizieremo dal Secondo Livello. », disse il Flagello. « Da quel punto potremo muoverci in una direzione o nell'altra a seconda delle informazioni recuperate da questi 'veri soldati' di cui parli. Risaliremo la catena di comando dei gruppi più grossi e in un modo o nell'altro staneremo il nostro bersaglio. Se, come dici, più di un'anima mortale desidera sfuggire dalle sue grinfie, non avremo difficoltà a trovare chi ci aiuterà. »

    [...]

    u2JjTc4

    « Ame. », commentò il Flagello alla vista della città in lontananza, a qualche chilometro da loro. « Sembra promettente. »

    Avevano raggiunto la roccia da dove osservavano la città solo grazie alle indicazioni del Risorto, che si era dimostrato prezioso una volta oltrepassato il confine del Fuoco. Il Paese della Pioggia era un territorio aspro ed inospitale, dove era difficile anche solo ricavare cibo dall'ambiente o trovare riparo dal freddo e dall'umidità. Una terra inospitale anche per il più addestrato degli eserciti: perfetta per un villaggio di traditori e traditi, assassini e future vittime, mercanti e schiavi. Forse il Risorto lo aveva notato, o forse no (Jeral era ormai quasi sicuro che non avesse doti da sensitivo), ma durante i due giorni di viaggio a piedi l'Immortale aveva fatto un uso intensivo dei suoi poteri - in maniera invisibile [Fuuinjutsu InarrestabiliFuuinjutsu Inarrestabili [2]

    Arte: L'utilizzatore può imporre in simboli le proprie tecniche ninjutsu e genjutsu e decidendo il metodo d'attivazione. Tali scelte non devono essere scorrette, sleali o antisportive. L’attivazione della fuuinjutsu deve avvenire entro 1 settimana, altrimenti si scioglierà senza effetti. Richiede 1 slot tecnica avanzato.
    (Consumo: pari al costo d'attivazione)
    ]
    .

    Da quel momento in poi le cose sarebbero state ben diverse dalla semplice lunga passeggiata che si erano concessi fino a quel punto: i due erano potenti, molto potenti, ma comunque soli, o quasi. L'Immortale aveva provato sulla sua pelle le conseguenze dell'inferiorità numerica e, per quanto irritante, aveva dovuto riconoscere che - almeno per il momento - una certa cautela avrebbe giovato al suo scopo ultimo. Non aveva senso scatenare una piccola guerra, se poteva evitarlo: dopotutto, tutto quello che voleva era squartare vivo il Re Mortale. Non aveva alcun interesse negli abitanti di Ame, che - chi poteva dirlo - sarebbero potuti diventare suoi servi e adoratori. A quel pensiero sollevò entrambe le mani, appoggiandone una sul suo petto ed una sulla spalla del Risorto. Apparentemente non cambiò nulla, ma entrambi erano ora come coperti da una sottile patina ti energia sapientemente manipolata dall'Immortale per renderli invisibili a qualsiasi individuazione del chakra [Chakra NulloChakra Nullo
    Villaggio: Specializzazione Sensitivo
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    L'utilizzatore può azzerare il proprio flusso di chakra, rendendosi completamente occultato nei confronti delle abilità di percezione dei Sensitivi e qualsiasi forma d'individuazione del chakra. Non sarà possibile utilizzare il chakra mentre mantenuta attiva la tecnica.

    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    [Livello: 4 / Consumo: Basso]
    [Da Chunin in su]
    ]
    .

    « Appena attingerai alla tua energia, la protezione verrà meno e sarai individuabile. Scegli quel momento con attenzione, Risorto. », lo ammonì l'Avatar, sistemandosi il cappuccio nero sulla chioma ramata a protezione della pioggia. Quando utilizzava quella tecnica il suo influsso nefasto sul mondo naturale era affievolito fino a risultare impercettibile e di conseguenza le piccole gocce d'acqua osavano di nuovo colpirlo, cosa che altrimenti si astenevano dal fare. Il suo sguardo scintillante si spostò sul Villaggio in lontananza per qualche secondo e poi tornò sul falso monaco, precedente guardiano dello stesso e cittadino della Pioggia per oltre un anno.

    NgYyL68

    « A te la mossa, Risorto. Si comincia. »

    OFF GAME

    La quest di cui questa giocate è preludio avrà inizio nel topic di Ame indicato da Shiltar, come appropriato a seconda delle azioni del suo PG.

    Per quanto riguarda Fuuinjutsu Inarrestabili, darò al QM accesso ad una discussione del mio forum personale dove sarà presente un post, precedente l'inizio della Quest, in cui potrà trovare tutti i dati necessari per verificare l'utilizzo dell'abilità.

     
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    Portare le pessime compagnie in giro...

    Camminarono per diversi giorni, diretti verso il Villaggio nascosto della Pioggia, e per quasi tutto il tempo fu il fasullo Shogenin a parlare, finché non finì le sue spiegazioni su ciò che sapeva dei tre livelli di Ame e l'altro accennò ad un punto d'inizio per le loro ricerche: il Secondo Livello.
    Non vedo l'ora di tornare alla Locanda dei Veri Batuman, sarà divertente, specie se trovo la figlia del Locandiere., commentò semplicemente il Risorto.

    [...]

    Durante il viaggio, lo Shogenin ne approfittò per cambiarsi, riprendendo abiti più adatti all'identità che aveva ad Ame: Ti chiederei di chiamarmi Ru-Wai quando arriveremo al Villaggio. Quello è il nome con cui ero noto lì... se sopravvivremo ti dirò anche quale nome effettivamente uso, o almeno, quello con cui sono ritornato.
    Nel dire quelle parole, Ru-Wai (o Feng Gu, per meglio dire) si sarebbe finito di preparare, con abiti più adatti a quel clima così umido, usando una casacca forse non particolarmente alla moda, ma più che comoda per i suoi fini.

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    Poi il fasullo Shogenin si sarebbe coperto con il proprio mantello, celando anche la lancia all'interno dello stesso.
    Quando il duo arrivò a meno di un chilometro dal villaggio della Pioggia, Ru-Wai fu leggermente sorpreso e confuso dal contatto dell'altro che, da quel che capì il Risorto, aveva ora celato il chakra di entrambi a possibili sensitivi.
    Uhm... fratello, per l'idea che avevi in mente, forse dimostrarti come un ninja con un certo quantitativo di chakra poteva servire, ma puoi sempre improvvisare, no?
    Sì, improvvisare fino alla prossima morte... se finisci per cercare di sfondare le difese di Ame.
    Sarebbe oltremodo divertente! Chissà quanti ne morirebbero! Ahahahaahahahahah
    Senza concentrarsi troppo su quelle voci, l'ormai non più tanto Shogenin estrasse la Lancia che portava con se ed iniziò ad utilizzare come sostegno per camminare, Bene, Flagello, muoviamoci allora., avrebbe suggerito con un sorriso duro, Vediamo quanto riusciamo ad andare avanti senza rivelarci, ok?, avrebbe concluso, mentre si dirigevano alle mura.

    Una volta arrivati dinanzi alle protezioni esterne del villaggio, il fasullo Shogenin avrebbe iniziato a parlare, guardandosi attorno e volgendo il capo verso l'alto: EHI! Delle mura! C'è nessuno? Sono uscito da qui qualche mese fa, mi sembra inverosimile che le difese siano crollate così tanto, in breve tempo., avrebbe esordito così, attendendo per eventuali figure che si fossero presentate, poi, che ci fossero o meno, avrebbe comunque continuato a parlare.
    Sono conosciuto come Ru-Wai in questo villaggio., il ché era verissimo, Come ho detto poc'anzi, sono uscito dalle Mura di Ame per una missione ed onestamente non credevo nemmeno che sarei tornato, non così presto comunque... invece, eccomi qui., disse, allargando le braccia e mantenendo la Lancia in bella vista: nuovamente la verità, per quanto la missione di cui parlava era auto-imposta e si trattava di scoprire che fine avesse fatto Hoshikuzu.
    Quindi Ru-Wai si voltò ad indicare con la punta della stessa Jeral: Mi è stato ordinato di portare quest'uomo al Secondo Livello.
    Quella era un'affermazione più sottile, ma a modo suo veritiera: il Flagello non era tipo da fare richieste, da quando lo conosceva lui poneva ordini, o scelte, ma non chiedeva di certo per favore e voleva arrivare al Secondo Livello, Quindi eccomi qui con il mio compagno di viaggio. Avete intenzione di aprirci? Nessuno si ricorda del periodo che ho passato io stesso su quelle Mura? Eppure non è passato più di un anno da quando ho passato il mio titolo di guardiano!, a quel punto avrebbe atteso di vedere come reagivano sulle Mura stesse.

    Se tutto fosse andato per il meglio, la loro prossima meta sarebbe stata la Locanda dei Veri Batuman, altrimenti sarebbero rimasti probabilmente lì alle Mura ad argomentare.

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    OT: Lascio al QM la scelta di dove riprendere la giocata (se non continuarla qui direttamente), ho dato due indicazioni di possibili ambienti, ma giustamente non sta a me la scelta, ma, piuttosto a come reagiranno i guardiani alle mie parole.
    La lancia è quella da equipaggiamento del mio pg, non la aggiungo perché ritengo che ancora sia puramente "ornamentale"/OT
     
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