Gli scorpioni dell'oasi di Joruga

Giocata tra -Shu e Bartok

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  1. Bartok
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    Marionettisti. Pensò con grande disappunto il monaco rosso. Il fatto stesso che qualcuno potesse considerare onorevole l'idea di combattere nascondendosi dietro un pupazzo gli era sempre apparso del tutto incomprensibile. Per questa ragione non aveva mai avuto particolare stima per quegli uomini. Tuttavia, se prima, in virtù della devozione dimostrata nel difendere il Villaggio, aveva nutrito una qualche forma di rispetto nei loro confronti, le rivelazioni di quel giorno avevano radicalmente inasprito il suo giudizio. Stava seriamente iniziando a disprezzare quel clan. Loro e tutti i loro segreti, per non parlare degli intrugli, i tranelli e gli assurdi marchingegni di cui amavano circondarsi. Anche se era rimasto impassibile, conservando la sua calma titanica, ascoltando Shu aveva provato le stesse emozioni che gli avrebbe provocato la sensazione di avere migliaia di sudici insetti che gli strisciavano sulla pelle: repulsione e profondo disgusto. Un altro traditore tra le fila di Suna. Constatò contrito. Era un duro colpo da incassare per lui, poiché sembrava che il Villaggio ne pullulasse. Non poté che domandarsi quanti ve ne fossero realmente. Quanti ancora ne avrebbe dovuti bruciare perché quella piaga venisse completamente eradicata? Indipendentemente da quale fosse la risposta corretta, Haruki non avrebbe desistito dai suoi propositi. A costo di riempire l'intero Anauroch di tombe, non si sarebbe fermato fino a quando l'ultimo sarebbe morto. Non avrebbe mostrato alcuna pietà per chiunque scegliesse di tradire la propria patria.

    Oltre al danno causato dal furto del potente veleno, si aggiungeva anche la beffa che il principale sospettato fosse un ex studente dell'Akasuna. Questo eliminò definitivamente ogni briciolo di fiducia che il monaco provava per quell'uomo. Era evidente che non avesse nemmeno il giudizio sufficiente a scegliere con accortezza le persone a cui assegnare la propria conoscenza. Tantomeno non lo riteneva in grado di prendere le redini del team che formavano insieme a Atem. Inoltre, non avrebbe sicuramente voluto che si immischiasse nelle indagini che ora era ancora più deciso ad iniziare, una volta ritornato al villaggio. Pertanto, difronte alla proposta dell'Akasuna, il Consigliere si limitò a replicare. Nessun membro del suo clan sarà incluso nella commissione di inchiesta. Non avrebbe aggiunto spiegazioni o altro. Sopratutto perché non ve n'era alcun bisogno.

    Conclusi i dovuti convenevoli, il trio si mise in partenza. Haruki, nonostante la cecità, non incontrò molte difficoltà nell'orientarsi, sopratutto perché i suoi sensi Percezione: 12

    Blind Warrior
    Maestria: L'utilizzatore è in grado di combattere sopperendo alla mancanza della vista con gli altri sensi. Combatte come se posseduta e sempre attiva l'abilità 'Combattere alla Cieca'. Il bonus alla percezione è di +3 anzichè +6
    [Da Genin in su]
    Sensi di Ragno
    Speciale: La percezione dell'ambiente dell'utilizzatore tramite gli altri sensi è aumentata. Risulta in grado di orientarsi come se posseduta la vista e di percepire gli obbiettivi entro i limiti della sua percezione ipotizzandone caratteristiche fisiche e dimensioni. Non potrà notare colori o dettagli di piccole dimensioni. Alcuni oggetti di dimensione ridotte, a discrezione del QM, non potranno essere percepiti.
    [Da Genin in su]

    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.

    Seguire le Tracce (Base) [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore può trovare le tracce lasciate da altre persone presenti entro 3 metri per il valore di Percezione posseduta.
    si erano molto affinati da quando aveva perso la vista. Inoltre, le temperature proibitive del deserto non gli davano alcun fastidio, poiché era nato e cresciuto in quei luogo. Pertanto, poté concentrarsi totalmente sull'ambiente circostante. Grazie a questo fattore, avrebbe immediatamente notato la presenza della carovana. Anzi, non era improbabile che avrebbe sentito le urla di aiuto e disperazione ben prima che i due potessero vedere con i loro occhi ciò che stava succedendo.

    Mentre ascolta le parole di Shu, dovette reprimere a fatica un'espressione di puro disgusto. Haruki trovava impressionante quanto poco valesse per lui la vita dei suoi concittadini. Non aveva esitato nemmeno per un secondo a scegliere di lasciare che venissero derubati o uccisi dai briganti. La cosa ancora più straordinaria è che aveva preso questa decisione sulla base di un mero sospetto: non aveva alcuna prova per dimostrare quanto diceva. Tuttavia, Haruki doveva ammettere che da un certo punto di vista era nel giusto. Fermarsi per soccorrere quelle persone li avrebbe rallentati e fiaccati, rischiando di compromettere la buona riuscita della loro missione. Indeciso sul da farsi, l'animo di Haruki era dilaniato dal suo zelo militare e l'imperativo morale di aiutare dei fratelli. Pochi istanti prima che Atem e Shu ripartissero, la voce del monaco risuonò decisa nel deserto. No. Il tono con qui aveva pronunciato quella sillaba non ammetteva repliche. Come possiamo indossare con orgoglio il coprifronte di Suna se non siamo nemmeno disposti a difendere le nostre terre? Potrebbero essere degli innocenti e, se così fosse, la loro morte graverebbe come un enorme peccato sulle nostre anime. Ancora una volta si era appellato a Dio ed egli gli aveva risposto, consegnandogli una risposta ai suoi problemi. Haruki non aveva dubbi che l'idea che aveva illuminato la sua coscienza fosse stata ispirata da un potere più alto, perché aveva la certezza di chi non crede, ma sa che Dio lo osserva e guida ogni suo passo. Shu-san, mi consegni la mappa per l'oasi o mi permetta di estrarre le coordinate dalla sua mente. Io procederò da solo verso l'obiettivo della missione. Voi vi occuperete dei soccorsi. Mi raggiungerete appena avrete sconfitto i banditi. Se l'Akasuna avesse protestato, Haruki avrebbe risposto gelido: Questo è un ordineAmministrazione
    Speciale: Il villaggio dell'utilizzatore presenta un'Amministrazione: la struttura è la sede organizzativa e decisionale del villaggio; la presenza dell'Amministrazione è indipendente la conoscenza di questa Competenza. L'utilizzatore può imporre gratuitamente un incarico ai ninja parigrado o inferiori del proprio villaggio. L'incarico deve portare un vantaggio per il proprio villaggio.
    [Da Genin in su]
    . Si opponga e dovrà risponderne difronte all'intero Consiglio.
    Non si sarebbe mosso di un millimetro finché non avessero fatto come diceva. E non avrebbe permesso nemmeno a loro di allontanarsi.

    Dividersi gli sembrava un compromesso perfetto tra la necessità di portare a termine la loro missione e la sfiducia che provava nei confronti di Shu. Poteva considerarlo inadeguato per una missione così delicata, ma era più che sufficiente per sgominare una banda di briganti di bassa lega, sopratutto se ci fosse stato Atem ad aiutarlo. Questa sua convinzione era rafforzata dalla consapevolezza che, grazie alle marionette, i due non si sarebbero esposti a troppi pericoli, cosicché, una volto concluso il loro compito potessero raggiungere Haruki e aiutarlo.


    Non menomarmelo che è già messo male così. :ghu:
     
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9 replies since 1/8/2016, 13:07   122 views
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