Cortesie per gli Ospiti

Haruki, immobile dietro la sua scrivania, sarebbe rimasto a lungo in silenzio, ascoltando tutto ciò che la Kunoichi aveva da dirgli. Per ora, benché fosse un ninja di Konoha e perfino un'Uchiha, il monaco rosso non aveva da muoverle alcuna critica. Il che era sorprendente considerando quanto fosse facile trasgredire una delle insignificanti norme burocratiche di cui andava tanto fiero. Fin da quando si era insediato nel Palazzo del Kazekage come nuovo consigliere e amministratore, il Miyazawa era stato l'incubo di tutti gli altri impiegati. Esigente ed inflessibile, Haruki mal sopportava gli errori e la pigrizia di colleghi e sottoposti. Inoltre, era particolarmente temuto per gli orari massacranti che imponeva a se stesso, e, di riflesso, anche a coloro che lo circondavano. Era raro che passasse meno di centoquaranta ore alla settimana chiuso nel suo studio, ad occuparsi di questa o quell'altra pratica. Come monaco, continuava a cercare di distaccarsi maggiormente dal mondo materiale, pertanto mangiava poco, rapidamente e mai più di una o due volte al giorno. Inoltre, sembrava riuscire a dormire ancor meno tempo. Come facesse a sopravvivere era un mistero anche alle persone che più gli stavano vicine, sopratutto agli altri Anziani del Consiglio che avevano visto raddoppiare o triplicare la durata delle già lunghe riunioni settimanali. Indubbiamente, anche se non era dotato di grande talento e il suo intelletto era tuttalpiù modesto, Haruki compensava con volontà ferrea e impegno sovrumano.

Non appena Kairi ebbe finito di parlare, il Consigliere espose i dubbi che gli rimanevano. Spero mi perdonerà, ma proprio ci sono cose che non riesco a capire. Anche se le sue parole esprimevano perplessità, i suoi modi e il tono della sua voce sarebbero rimasti del tutto inespressivi, invariati dal momento in cui l'Uchiha era entrata nel suo ufficio. Per quale ragione Akuro Uchiha non è stato denunciato alle autorità competenti? Se fosse stato registrato come Nukenin, l'accademia avrebbe emesso una taglia e le procedure di recupero sarebbero state indubbiamente più rapide. Haruki, nonostante la sua fissazione per l'etichetta, non amava tergiversare, quindi avrebbe detto quanto pensava senza troppi fronzoli. Non ho intenzione di sminuire le sue capacità, ma credo che gli Anbu inseguitori siano molto più competenti in questo particolare campo. La lettera inviata dal clan Uchiha aveva acceso il sospetto in Haruki, mentre le parole della Kunoichi non avevano fatto altro che confermarlo. Il fatto che avessero deciso di non ufficializzare la denuncia doveva significare che avevano qualcosa da nascondere perfino ai loro stessi compaesani. Per giunta, mi corregga se sbaglio, ma sembra che nemmeno l'Hokage sia a conoscenza del furto di cui lei mi ha parlato. Qual è la ragione di tanta segretezza? C'è qualcosa che dovrei sapere, Kairi-san? Hauki, personalmente, non aveva alcuna intenzione di immischiarsi in spinose questioni che riguardavano solo Konoha, ma, essendo fuggito a Suna, quell'uomo avrebbe potuto rappresentare un'enorme minaccia anche per i cittadini di tutto il Paese del Vento. Venuto a conoscenza di quelle informazioni, il monaco aveva il dovere morale di intervenire. D'altronde, non aveva idea di cosa fosse contenuto in quella pergamena, quindi non poteva escludere che si trattasse di un'arma o qualcos'altro di altrettanto pericoloso. Perdoni la mia insistenza, ma immagino capirà che, data la mia posizione. ho il dovere di assicurarmi che non vi siano minacce per le persone che ho giurato di difendere. Inoltre, mi sarebbe utile sapere se è in possesso di informazioni più precise sull'attuale nascondiglio del fuggitivo. Il Deserto è molto grande, questo velocizzerebbe la sua missione. Aggiunse, prima che Kairi potesse rispondere alle sue domande.