Cortesie per gli Ospiti

Dopo che Kairi ebbe utilizzato il Rilascio, accadde qualcosa, ma certamente non era niente di ciò che la ragazza aveva immaginato.

Il primo a cadere fu il Monaco. Come se fosse comparso dal nulla, Haruki si trovò difronte ad uno shinobi completamente avvolto da vesti nere, mentre il suo volto era ricoperto da una maschera bianca priva di qualsiasi espressione. Nella destra teneva una lunga Katana la cui lama, pericolosamente affilata, rifletteva la luce del caldo sole che brillava sopra le loro teste. Per quanto i suoi riflessi fossero sovrumani, non ci sarebbe stato nulla da fare per il giovane Jinchuuriki. Un rapido movimento del braccio e la testa di Haruki finì a rotolare nella sabbia, mentre un copioso fiotto di sangue continuava a sgorgare dal suo collo. A causa della violenza con cui quel liquido cremisi veniva espulso dal cadavere, chiunque fosse vicino ai resti del povero monaco ne sarebbe stato completamente inzuppato. Il suo corpo, come una marionetta a cui sono erano stati tagliati i fili, si lasciò vincere dalla forza di gravità, crollando terra. Sfortunatamente, il giovane sunese non sarebbe stata la sola vittima di quell'orrore.

Con la stessa fulminea velocità con cui era comparsa, la figura in nero si sarebbe smaterializzata, per poi ricomparire a circa un metro dall'animale evocato da Kairi. Da inerme spettatore di quell'inevitabile carneficina, la lupa si trasformò nel prossimo bersaglio. Esattamente come era successo con il Miyazawa, Kiba non avrebbe avuto nemmeno il tempo di emettere un solo suono. La lama dell'Uchiha attraversò il suo addome con estrema facilità, tracciando una linea trasversale che divise il corpo in due metà. Sangue, budella e polvere si mischiarono a terra, mentre la vita abbandonava il suo corpo. Privata anche di quel prezioso alleato, Kairi era rimasta la sola superstite di quel massacro. Mostrando una tranquillità disarmante, Akuro si sarebbe allontanato dalla seconda vittima, muovendo qualche passo nella direzione della Kunoichi. Senza dire una parola, sollevò il bracciò, puntando la Katana grondante di sangue verso il petto di Kairi. Ora la sua lama era diretta verso di lei. Doveva fare qualcosa o avrebbe dovuto subire la stessa sorte dei suoi compagni. La giovane Uchiha non aveva mai partecipato ad una vera missione ninja. Non aveva mai versato il sangue di un altro uomo ed ora era stata catapultata con violenza nel mondo degli shinobi. Un mondo in cui non c'è pietà per i propri nemici e l'omicidio fa parte della normalità quotidiana. Per la prima volta avrebbe dovuto obbedire alla più antica delle leggi degli Uomini: uccidi o sarai ucciso.