La balia

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    La Balia

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    Shin riflettè in silenzio sulla provocazione della veterana. Dentro di sé sapeva qual'era la risposta, ma non l'avrebbe condivisa con lei per timore di essere giudicato, quindi tacque. La sua fedeltà andava senza di dubbio all'Hokage e avrebbe protetto il Villaggio a costo della vita. Tuttavia, se si fosse trovato davanti ad una scelta del genere, avrebbe difeso la sua famiglia senza esitazione. Era diventato un ninja soprattutto per quel motivo, perché il mondo in cui vivevano non era sicuro come in superfice appariva. Il suo cuore era ancora puro, come avevano accertato le Kitsune del monte Yume, ma lo sarebbe rimasto continuando su quella strada? Aveva fatto loro una promessa nel sacro nome di Inari, e non aveva intenzione di tradire la loro fiducia. Non gli restava che pregare i kami affinché il giorno della fatidica decisione non giungesse mai.

    Il percorso era piuttosto agevole, proprio come il giovane shinobi ricordava. Aveva in precedenza percorso quella strada in compagnia di Kato, anche se in senso contrario. I due infatti si erano recati a Konoha dopo l'avventura vissuta nella piccola isola di fronte al Paese delle Sorgenti Calde. Ad un certo punto però Ayuuki prese una deviazione, e paesaggi nuovi si aprirono di fronte al foglioso. I due, a tratti, conversavano tranquillamente, ma quando innocentemente Shin le chiese del suo passato intuì subito di aver toccato un tasto dolente, o per lo meno infelice, dal tono sommesso della risposta. Non conosceva il clan da cui proveniva la giovane, come probabilmente lei non aveva mai sentito nominare il clan Kinryu; eppure entrambi potevano vantare un glorioso passato da quanto poteva capire, anche se nel suo caso le loro gesta erano state compiute in tempi remoti e in luoghi lontani dalla loro attuale patria. Per fortuna fu lesto a cambiare argomento e la voce della ragazza ritrovò la vivacità perduta. Ti ci vedo poco nel ruolo della maestra sinceramente! Rise per la battuta, sperando di contagiare la compagna. Ad una prima occhiata potevano sembrare quasi coetanei; inoltre non aveva il modo di fare tipico dei sensei accademici, che amavano il suono della propria voce. Sono certo che imparerò comunque qualcosa standoti vicino!

    Quando la via principale si rivelò poco praticabile a causa dell'ingorgo di carri e persone che avrebbe inevitabilmente rallentato il loro ritmo di marcia, la Fuyutsuki optò senza indugio per un sentiero a lei noto che conduceva nel folto della foresta. Quando gli consigliò di evitare il sottobosco Shin, con un paio di balzi, raggiunse l'agile kunoichi sui rami degli alberi che li circondavano. Non aveva particolare familiarità con lo spostamento aereo, per cui dovette concentrarsi al cento per cento per evitare di mettere il piede in fallo, anche perché la sua guida non accennò minimamente a ridurre il passo. Seppur faticando più del dovuto, i due avevano ripreso una buona andatura quando improvvisamente davanti a loro si stagliò un'alta parete rocciosa. La conformazione geologica occupava larga parte della piana dove si trovavano e aggirarla non era un'opzione che la ragazza della Foglia intendeva considerare. Shin guardò storto la kunoichi, inclinando lievemente la testa per amplificare l'effetto. Voi ragazze siete terribili... Quella situazione sembrava confermare il pensiero espresso poco prima: la Fuyutsuki non sarebbe stata per niente una buona sensei. Suppongo che dovrò improvvisare. Quella sarebbe stata l'unica risposta che Ayuuki avrebbe ottenuto al suo discorso canzonatorio. La faceva facile lei, quello che rischiava di ritrovarsi con qualche osso rotto era lui in fin dei conti. Si fermò di fronte al costone roccioso, ripassando le poche istruzioni che gli aveva dato. Sperava che la giovane ninja non avesse frettà, perché intendeva prendersi tutto il tempo necessario per trovare il bilanciamento di forze corretto. Di certo non era una testa quadra che correva come un pazzo incontro alla morte. Lasciato solo dall'altro membro del team, che aveva preferito precederlo, Shin socchiuse gli occhi, concentrandosi sul proprio flusso di chakra. Aveva già eseguito un esercizio simile quando aveva imparato a padroneggiare la tecnica proibita del Loto, quindi non ci mise molto a riprendere confidenza con il suo corpo. Concentrò il chakra nei piedi, come faceva di solito per rendere più reattivi i fasci muscolari, ma questa volta cercò di indirizzarlo in particolare verso la pianta, espellendolo al di fuori del corpo. Sentì immediatamente il terreno sotto di lui cedere e interruppe il flusso all'istante. Spostandosi di pochi passi vide un piccolo solco in corrispondenza dei suoi piedi, creato dal rilascio eccessivo di energia. Ayuuki lo aveva messo in guardia, seppure senza dilungarsi su come evitare quel problema. Sarebbe dovuto andare per tentativi ed errori. Il processo in sé non sembrava troppo complicato e il Kinryu, avvicinandosi alla roccia, prese coraggio e decise di mettersi alla prova direttamente sul campo. Distribuì in modo uniforme il chakra e fece un passo in avanti, con il corpo parallelo al suolo, poi un altro. Al terzo sentì chiaramente le suole delle scarpe perdere la presa e cadde di schiena sull'erba sottostante. Per fortuna si trovava solo ad un paio di metri d'altezza ed era addestrato a resistere a prove ben peggiori. Rimase un secondo seduto a gambe incrociate finché non realizzò quale fosse il suo errore. All'inizio aveva esagerato con la quantità di energia concentrata, ma poi gli sembrava di aver trovato la giusta misura. Finché si trovava in piano poteva funzionare, ma una volta iniziata la scalata si era scordato di aggiungere il peso del corpo, che andava bilanciato in modo completamente diverso. Che stupido... La kunoichi sarebbe stata ormai troppo distante per udire l'esclamazione, pronunciata per altro a mezza voce. Il ragazzò guardò nuovamente la parete, sospirando. Sarebbe stata una lunga ascesa. Sebbene fossero presenti diversi appigli, si rifiutò di scalare in modo convenzionato il costone: non aveva nessuna intenzione di darla vinta così alla ragazza. Balzò in piedi, deciso a riprovarci. Questa volta si allontanò un poco per prendere la rincorsa. Con un paio di falcate arrivò di fronte all'ostacolo, che contattò ad un paio di metri d'altezza in seguito ad un salto deciso. Il primo piede a prendere contatto fu istantaneamente irrorato di chakra e lo stesso fu per quello che seguì. La patina di energia era abbastanza spessa da sorreggere il peso del suo corpo questa volta. Con decisione continuò a correre sulla parete, prestando attenzione solo al flusso di chakra verso gli arti inferiori. Ogni tanto sentiva la suola perdere di aderenza, iniziando a scivolare verso il basso, oppure mancare l'appoggio per la troppa pressione esercitata sulla roccia friabile dal chakra sovrabbondante. In un caso o nell'altro faceva forza sull'altro lato in modo da superare la momentanea difficoltà, concentrandosi allo stesso tempo per riequilibrare il flusso. Ogni minima variazione del percorso lo teneva occupato, impedendogli di mantenere costante la quantità di energia emessa. Probabilmente era solo una questione di esercizio, ma in quel frangente non poteva pensare ad altro, pena la perdita di contatto con la roccia ed un salto di diversi metri nel vuoto. Il suo disappunto quando sentì un suono simile ad un'esplosione, probabile causa della serie di massi che gli stavano ora precipitando addosso, era quindi comprensibile. Ayuuki, se arrivo a mettere piede la sopra intero sappi che dovrai pagare pegno! Il tono di voce era stavolta sufficentemente alto perché raggiungesse la cima. Non aveva il minimo dubbio che dietro quell'imprevisto ci fosse la fogliosa, ma in quel momento aveva questioni più urgenti di cui occuparsi. Per iniziare, aveva perso il contatto con la superficie verticale a causa della distrazione. Riuscì ad allungare una mano su un appiglio sufficentemente solido da reggerlo subito dopo, ma fu costretto a gettarsi di lato per evitare il primo detrito. Dopo una breve caduta, nuovamente afferrò con le dita una sporgenza nella roccia. Non poteva contare sulla stessa fortuna per l'ennesima volta, per cui digrignando i denti si focalizzò sul ristabilire la presa tramite il chakra con gli arti inferiori. Facendo forza sulle braccia e inarcando lievemente il corpo riappoggiò le piante sulla roccia e le irrorò di chakra adesivo. Con uno scatto riprese la salita, dovendo ora badare sia ai suoi piedi che ai sassi che giungevano dall'alto. Concentrando energia nei muscoli della gamba destra si spinse nella direzione opposta, lasciando che una serie di frammenti gli sfilasse di fianco. Ovviamente dovette al contempo riequilibrare la forza emessa dal piede sinistro in modo che rimanesse ben ancorato alla superficie verticale. Lo shinobi sorrise, iniziava a prenderci mano, o meglio piede. Ma quel pensierò rischiò di essergli fatale. Una pietra ben più grossa delle precedenti si trovava a pochi metri da lui e stava prendendo velocità. Maledizione... Un osservatore esterno avrebbe visto la figura del foglioso travolta dal macigno, ma poi di lui più nessuna traccia. Se avesse prestato più attenzione si sarebbe accorto che all'ultimo istante un piccolo sasso aveva preso il posto del ninja, distruggendosi nell'impatto con quello maggiore. C'è mancato poco questa volta! Shin, illeso, era poco più in là, che cercava di riprendere l'equilibrio regolando nuovamente il flusso di chakra emesso dagli tsubo sulle piante dei piedi. Era stato costretto a ricorrere ad un jutsu per evitare il pericolo; per fortuna aveva imparato a sfruttarlo senza posizioni magiche, altrimenti se la sarebbe vista brutta [Slot Tecnica]
    Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:Basso )
    [Abilità]Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.
    [Da Genin]
    . Eppure, nonostante tutto, iniziava a vedere la meta. Ancora pochi metri lo separavano dalla fine di quella prova alla morte, come l'aveva elaborata la sadica fanciulla cui era affidato. A quanto sembrava non c'erano altre rocce destinate a cadergli sulla testa e, correndo ad una discreta velocità nonostante si trovasse su una parete perpendicolare al suolo, impiegò solo pochi secondi a raggiungere la sommità. Aiutandosi con le mani si diede la spinta, felice di ritrovare il terreno pianeggiante sotto di sé. Dopo essersi allontanato dal ciglio rivolse uno sguardo torvo ad Ayuuki, ma il tono di voce si rivelò inaspettatamente leggero. Chi lo avrebbe mai detto che dietro quel bel faccino si nascondesse un animo tanto crudele. Ora ti tocca fare ammenda! Quella prova era stata superata dal Kinryu senza eccessiva difficoltà, tutto considerato. D'altronde era sempre stato uno degli studenti più promettenti del suo anno e il duro lavoro a cui si era sottoposto iniziava a dare i suoi frutti.
     
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