Visita ad un'amico

[Add. Chakra - Kairi Uchiha, Shu]

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  1. -Shu
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    Kairi era stata ferita. Dovevo sbrigarmi. Mancava così poco... così poco...

    Ottima mossa! Andargli alle spalle con una tecnica di spostamento rapido. Un ottimo modo per prendere alla sprovvista un marionettista inesperto. Peccato che tu non abbia avuto la forza necessaria per sferrare il colpo finale. Girai Gumo non si farà sorprendere di nuovo.

    Mocciosa della foglia, adesso mi hai stufato!!

    E' pronto all'attacco finale. Ma, Girai Gumo, ora sei finito nella mia trappola. La marionetta attaccò Kairi ad una velocità tale che neppure il suo sharingan poteva nulla. Sicuramente c'entrava lo zampino del veleno. Forse si sarebbe preparata alla morte, forse no. Fatto sta che della sabbia sotto i suoi piedi, o almeno questo le avrebbero detto i suoi occhi, si sarebbe sollevata bloccando l'attacco della marionetta. Era della sabbia a forma di un Fuuma Shuriken.

    Che cosa? La tecnica del quinto? Chi diavolo...

    Non proprio, Girai Gumo.

    Tu? Dovresti essere finito!

    Credi davvero che del misero veleno possa fermarmi a lungo? dissi al mio nemico. Arrenditi ora. O perderai la vita. E' il mio ultimo avvertimento.

    Ahahaha, credi di potermi fermare con qualche trucchetto da due soldi? disse, cercando di scagliare la marionetta contro di me. In quell'esatto momento aveva decretato la sua fine. Sollevai entrambe le mani e la marionetta si fermò istantaneamente, accasciandosi al suolo.

    Che... che cosa?

    Guardati le mani, Girai Gumo.

    Guardando in basso avrebbe notato come le sue mani fossero state recise, da quelle che sembravano due katane fatte di sabbia.

    Un urlo di dolore squarciò quella giornata. Quelle katane, affilate come le loro controparti di metallo, potevano recidere facilmente un'arto senza che lui se ne potesse accorgere.

    Come... com'è possibile? Tu dovresti essere un marionettista... non... un manipolatore di sabbia! Devo... devo andarmene!

    Prima ancora che iniziasse a correre un rapido movimento con entrambi i polsi fece roteare le katane, che andarono ad infilzare i piedi di Girai Gumo, bloccandolo al suolo. Dopotutto, sotto la sabbia e la polvere, c'era ancora terreno nel villaggio di Suna.

    Si mise a piangere e lamentarsi disperato.

    Mi avvicinai a lui con un sorriso sardonico, per cambiare immediatamente direzione ed andare verso Kairi. Se fosse stata in ginocchio l'avrei aiutata a rialzarsi ma, in ogni caso, avrei esordito con un Tutto bene?

    Traditore! Sporco traditore! Hai abbandonato il nostro sentiero per la tecnica del quinto! Dovevamo immaginarlo, stringendo amicizie coi Kurogane!

    Scossi la testa Come volevasi dimostrare. Un idiota. Non ci sarebbe niente di male ad apprendere la tecnica del quinto, e a sfruttare delle amicizie e dei rapporti costruiti in passato. Tuttavia non è questa la verità. Vedi, Girai Gumo, nell'ottica del clan sono si un traditore, ma non perché lo pensi tu. I tuoi attacchi mi hanno fatto ricordare una cosa. Il motivo per cui mi vogliono morto... ho infranto un antico tabù... "Kugutsu Nashide Higi".

    T-Tecniche senza marionetta. Tu... tu hai sfruttato le arti del clan per manovrare delle sudice armi normali. Ma... ma questo è uno dei più grandi tabù del clan!

    Già. Durante tutti gli anni passati come Nukenin ho elaborato queste tecniche, per evitare che qualcuno di loro potesse entrare in possesso dei miei progetti. Lo sai anche tu: qui a Suna in molti usano ancora i miei vecchi progetti per le loro marionette. Volevo evitare che qualche nemico potesse apprenderli. Evidentemente quando mi hanno rimosso la memoria i membri del clan presenti hanno individuato questi ricordi, ed hanno deciso che dovevo morire per questo "affronto". Una gigantesca cazzata, se lo chiedi a me. Siamo marionettisti, cazzo! Dovremmo pensare ad innovarci continuamente, non a rimanere bloccati in vecchie e stupide tradizioni!

    P-perché mi hai detto tutto questo?

    Perché dopo aver ferito me e Kairi mi merito un po' di soddisfazione ai tuoi danni. Addio, Girai Gumo.

    Mi voltai e, con un semplice movimento del braccio destro le due katane avrebbero liberato i piedi di Girai Gumo. Fece un passo, sollevato di averla scampata, prima che un'altro movimento segnalasse alle due armi di trafiggerlo al petto, perforandolo da parte a parte.

    Non mi sarei tuttavia dimenticato del gigantesco Shuriken che avrebbe percorso la distanza mancante e staccato la testa dal corpo del marionettista.

    Questo dovrebbe mandare il giusto messaggio, non trovi Kairi? In quel momento non mi resi conto che le avevo appena mostrato la mia parte più oscura. Che avrebbe potuto capire perché non desideravo mi ammirasse.

    Quella che poteva dividerci per sempre. Idiozie di cui solo uno sciocco sentimentale si sarebbe preoccupato. Forse lo feci perché desideravo allontanarla, perché inconsciamente volevo restare solo. Perché non volevo rovinare qualcuno, sporcarlo. O, forse, perché temevo il contatto umano. Perché essere soli era facile.

    Non lo so... non so cosa stessi pensando in quel momento. Fatto sta che proseguii con una strana domanda: Curiosa di sapere come ho fatto?
     
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