I fratelli Jindai

Giocata introduttiva per Ryosuke e Kogen Jindai

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  1. -Shu
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    La Fuga

    Post Secondo - I Fratelli Jindai





    Una persona normale avrebbe avuto dei dubbi su Kogen. Non io. Sapevo che, nonostante le idee che la società aveva per quel genere di crimini, lui sarebbe sempre stato al mio fianco. Avevamo un legame speciale, come tutti dicevano dei gemelli. Ci aiutavamo sempre ed andavamo d'accordo, persino in quel momento lui non mi giudicò. Non condivideva la mia scelta ma la rispettava e non mi giudicava. Ed io non lo consideravo un debole per non essere stato in grado di uccidere Satoshi, come avevo fatto io.


    Nonostante fisicamente fossimo quasi identici caratterialmente eravamo diversi, sotto svariati aspetti. Ed era anche per questo che gli volevo bene e che lo avrei protetto. Solo in quel momento però, mentre lui mi afferrava il braccio e mi conduceva fuori da quella casa maledetta, capii che avevo condannato anche lui. Nonostante avessi chiamato come testimoni gli dei e gli uomini nessuno avrebbe mai creduto che Kogen non avesse nulla a che fare con quel "crimine". Senza rendermene conto avevo costretto anche lui a seguirmi in quella vita e, forse, non me lo sarei mai perdonato.


    Sentivamo le urla delle guardie e le luci delle loro torce mentre ci nascondevamo nella foresta, mentre Kogen mi trascinava all'interno degli alberi. Il latrato dei cani copriva i nostri passi mentre parte di quelle forze venivano dirottate per spegnere l'incendio che avevo appiccato. Sperai che non rimanesse nulla di quella casa e Satoshi: desideravo che tutto venisse distrutto. Perché solo attraverso la distruzione della nostra vecchia vita saremmo potuti rinascere.


    Distruggere e Creare. I due aspetti di ogni filosofia e religione. Punizione e Salvezza.
    Kogen, ci sono addosso. Tu allontanati mentre io li trattengo. Non devono prendere anche te.
    Avevo tutta l'intenzione di riunirmi con lui a breve, ma prima dovevo interrompere l'inseguimento del primo arrivato. Sentivamo il latrato del suo cane e l'urla di quell'uomo. Si trattava di una delle guardie recentemente andate in pensione, che ci aveva terrorizzato fin da piccoli con la sua mania di allevare grossi cani e di renderli incredibilmente aggressivi.


    In cuor mio speravo che Kogen sarebbe rimasto con me, che avremmo combattuto assieme. Ma la scelta sarebbe stata solo sua. Mi sarei fermato, aspettando per trenta secondi l'uomo con il suo dobermann ed il suo pastore tedesco. Dongo e Durba.

    L'ho sempre saputo che tu e tuo fratello eravate due piccole pesti. Ma uccidere vostro padre? Una mostruosità che non mi sarei mai aspettato da voi!

    Solo io ho ucciso quello stronzo. Lui non c'entra nulla. dissi, con tutta la calma di questo mondo.

    Poco importa. Vi uccideranno entrambi!

    Sbuffai Tu non vedrai mai quel giorno, vecchio.

    Attacca Durba! Attacca Dongo!

    Il dobermann corse verso Kogen, coprendo la distanza di pochi metri che li divideva [Slot Gratuito]

    Tentò inizialmente di morderlo alla gamba più avanzata a livello dello stinco. Quel cane aveva un morso fuori dal comune. [Slot Azione I. Velocità 250, Forza 250. Potenza 20.]

    Se invece Kogen avesse evitato quell'assalto in qualunque modo il cane avrebbe tentato di morderlo nuovamente, ma all'altra gamba. [Slot Azione II. Velocità 250, Forza 250. Potenza 20]

    Se fosse riuscito a stringere la sua bocca sulle carni di Kogen avrebbe cercato di strattonarlo a terra, grazie alla forza datagli da quella forte presa. [Slot Azione II o III Forza 250.]

    Se fosse riuscito a buttarlo a terra (ed avesse avuto ancora tempo sufficiente per farlo) il cane avrebbe cercato di tenere Kogen a terra col suo peso prima di tentare di sbranargli la gola [Slot Azione III. Velocità 200. Forza 250. Potenza 20.]

    Io invece avrei dovuto affrontare l'altro cane, il pastore tedesco. Odiavo quel cane. Erano anni che mi abbaiava di continuo ogni volta che passavo di fronte la casa del suo padrone. Era arrivato il momento di avere la mia vendetta anche su di lui.
     
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