Le braccia del peccato

Contenuti espliciti. Sconsigliata la lettura ai minori di anni 18

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    ATTENZIONE! QUESTO TOPIC CONTIENE CONTENUTI ESPLICITI E NON ADATTI AD UN PUBBLICO SENSIBILE E SE NE SCONSIGLIA LA LETTURA AI MINORI DI ANNI 18.

    NON FATEMI VENIRE A CASA VOSTRA A SCULACCIARVI, PISCHELLI!












    Un lauto pasto

    Post Primo - Le braccia del peccato



    [Nota: questo topic è un add ts per i gemelli Jindai. La particolare ambientazione e temi sono dovuti alla natura di una delle ts in apprendimento]





    [Primo di settembre, ore 12:20]



    Era ormai più di un mese... forse due che mi trovavo all'interno del tempio della morte, uno dei luoghi sacri dedicati al culto degli Shinigami ed ormai il ritmo della vita di quel posto e della sua padrona mi era entrato nella testa. In un certo senso era divenuto per me come una casa. Forse perché ormai mi ero abituato alle urla dei torturati ed ai pianti dei prigionieri, forse perché ormai l'oscurità era entrata dentro di me.

    Tuttavia quel giorno ero pensieroso, e lo splendido sorriso macchiato di sangue della signora, che mi aveva preso come suo Primo Fottitore ed allievo non riusciva ad allietare quella sensazione di malessere interiore che provavo.

    Il pranzo non è di tuo gradimento Ryosuke-sama?

    No mia signora, anzi, è molto buono come sempre.

    Persino il pianto della ragazza, che un tempo si chiamava Akane, non riusciva a distrarmi. Ed io adoravo sentirla piangere.

    Peccato, mi sarebbe piaciuto punire il cuoco

    Potreste farlo lo stesso, mia signora

    Su, su, Ryosuke-sama... vi ho detto che potete chiamarmi Shiori-san in queste situazioni mondane.

    Eravamo entrambi completamente nudi, come si conveniva all'interno del tempio (i vestiti erano considerati qualcosa di rozzo e volgare nella nostra religione) ma oramai eravamo privi dell'imbarazzo che accompagna i normali umani in quella condizione.

    In effetti, Shiori-san, la carne è un po' troppo cotta

    Ottimo. Provvederò a scuoiare ed evirare il cuoco personalmente al termine del pranzo.

    Ungh emisi un gemito di piacere, eiaculando nella bocca della Cagna dedita a soddisfare il mio sesso durante il pranzo. Potevo sentire il liquido uscire dal mio corpo e venire ingurgitato avidamente dalla ragazza, Fugumi, che aveva una cotta per me quando ancora vivevo nel suo villaggio. Prima di unirmi al dio. Prima del tempio.

    Mio signore... disse avidamente Ho ancora fame, mio signore. Vi prego... qualcosa da mangiare.

    Come osi parlare senza essere interpellata, cagna?!

    Va bene così, Shiori-san. E' stata una brava cagna, e quindi merita il suo premio.

    Siete troppo indulgente.

    Salta sul tavolo, su! come a tutte le Cagne non le era permesso di ergersi sulle gambe, tranne sotto mio espresso ordine. Non le era permesso far nulla, a dire il vero, se non su mio espresso ordine. Una volta mi divertii a lasciarla senza evacuare per un paio di giorni, solo per il gusto di punirla quando trasgredì al mio ordine.

    Il miglior sverginamento che io abbia mai compiuto. E la cosa più seducente fu che feci pagare a sua sorella più piccola, Akane, quella trasgressione. Mentre Fugumi guardava, ovviamente. Fugumi saltò sul tavolo mostrandomi le natiche e l'umida vagina mentre, a quattro zampe, odorava il pesante odore di frattaglie che proveniva dal tavolo. Sul tavolo era presente sua sorella Akane, distesa sullo stesso completamente nuda ma col corpo aperto, come durante un'operazione chirurgica, piangente come al solito. Solo grazie al potere degli dei della morte era ancora viva. Nessuno moriva in quel luogo, finché io o la mia signora non desideravamo altrimenti. Fugumi gemette, mentre la mia mano esplorava l'interno del suo canale riproduttivo.

    Come mai così eccitata, Cagna? le cagne non avevano nome all'interno del tempio, ed io stesso li utilizzo in questo racconto solo per permettere al lettore di distinguere le due sorelle.

    Perché... perché mi piace assaporarvi, mio signore.

    Data la sua onestà avevo deciso di premiarla ulteriormente.

    Forza le dissi, glaciale Lecca il sangue di tua sorella

    Come ci si poteva aspettare da un corpo aperto infatti diverso sangue colava sul tavolo. Era ovviamente disdicevole leccarlo direttamente dal freddo tavolo di pietra (che assomigliava più ad un altare che ad un tavolo da pranzo) ma non ci si doveva di queste cose con una cagna.

    La ragazza si mise a leccare il sangue della sorella, sotto gli occhi increduli della stessa che piangendo cercava di farla smettere. Mentre Fugumi si scusava ma aveva troppa fame e non voleva essere punita. La mandai poi a leccare il sesso della sorella, nutrendosi dei suoi umori vaginali mentre l'altra gemeva dal piacere ed infine la istruii a leccarle il sangue direttamente dalle ferite aperte mentre io affondavo la testa nel suo sesso, arrivando velocemente a farla godere (ero divenuto un esperto ormai) anche se ogni tanto non disdegnavo di darle un paio di morsi sul morbido sedere, che avevo marchiato a fuoco durante il suo primo stupro e che mi affascinava sempre.

    La mia signora guardava lo spettacolo toccandosi e gemendo, godendo soprattutto delle espressioni di Akane mentre la sorella le leccava l'interno del corpo.

    Ora mangiale un po' di intestini. Su... forza... è carne. mi staccai dal corpo della cagna ed individuai una parte di intestino della sorella, mentre lo srotolavo fuori dal suo corpo, adatta allo scopo che avevo in mente. Forza, mordi qui. le dissi gentilmente

    La cagna sembrava esitare per cui dovetti ripetere l'ordine, molto più convinto. L'avevo addestrata bene per cui cominciò ad avvicinarsi, anche se si scusò con la sorella, inorridita da quello che le stava per succedere. Piangeva copiosamente, bagnando il pezzo di carne che aveva in mano.

    Brava, le lacrime gli daranno più sapore. Forza, mangia le dissi, questa volta più accodiscendente

    Il morso giunse ma il gusto sembrò un po' strano alla ragazza, che sputò il boccone. Venne immediatamente picchiata dal sottoscritto ed un pesante gonfiore le deformò il viso, mentre sputava un dente misto a sangue e saliva.

    Mangia!

    Ma ha un brutto sapore

    La picchiai di nuovo, gonfiandole un occhio che schizzava lacrime.

    Mangia il tuo intestino ripieno, o vi punirò entrambe. le tracce della benevolenza che le avevo mostrato prima erano totalmente sparite e, piangendo, iniziò a mangiare il boccone di intestino ripieno delle feci della sorella, ma non ce la faceva e vomitò sul tavolo. Afferrai allora Akane per i capelli e la ribaltai sul tavolo, facendo fuoriuscire dalla loro sede le varie frattaglie. Non temevo per la sua vita.

    Mangiate tutte e due

    Le toccai entrambe sulla testa ed avrebbero sentito il calore che stavo donando loro, una sensazione che si trasformò subito in orgasmo per entrambe come erano state addestrate a provare. Iniziarono a mangiare, rubandosi i pezzi di sterco e vomito a vicenda mentre ributtavo dentro la cagna più piccola, che aveva a malapena dodici anni (umani), le sue frattaglie provvedendo poi a richiudere le ferite. Avrebbe avuto qualche problema agli organi interni dato che avevo fatto il tutto alla rinfusa, ma non mi importava. Ci avrei giocato a tetris più tardi, quella sera. Mi divertivo a praticarle diversi fori sull'addome ed indovinare quale organo stavo penetrando prima di riempirla di sperma che poi la mia signora si divertiva a succhiarle, diceva che conferiva al liquido un aroma più intenso. Non potevo che concordare, anche se me ne lasciava sempre poco da assaporare a causa della sua ingordigia.

    Avrei quindi disteso Fugumi sul tavolo prendendola come era mio diritto e dicendo ad Akane di leccare il mio sfintere. Fugumi gemeva dal piacere ed iniziai a morderla fino a farle uscire del sangue di cui mi nutrii. Le avevo morso un'arteria sul collo ma se fosse morta l'avrei soltanto riportata alla vita grazie alle capacità che l'unione col dio mi aveva donato.

    Bere sangue mi stimolava sempre e dissi ad Akane di prendere tutto. Mi ero ammalato apposta di un fastidioso batterio intestinale, giusto per far mangiare alle mie cagne un po' di liquame. La ragazza, abituata ormai al sapore delle mie feci, aprì la bocca ma si stupì dell'insolita consistenza liquida del tutto. Era però una brava cagna e bevve tutto senza lamentarsi, anche se fece un paio di colpi di tosse alla fine.

    Grazie del pasto, Goshujin-sama

    Mentre io mi divertivo a quel modo la mia signora si era alzata sul tavolo. Mi fermai qualche secondo ad ammirare il suo splendido corpo nudo, sicuramente il più bello di tutte le terre ninja, mentre calava il proprio sesso in bocca a Fugumi.

    Bevi anche tu disse, mentre un giallognolo fiotto riempì la bocca della ragazza che riusciva a fatica ad ingurgitare tutto e cominciava ad agitarsi ed ansimare mentre la mia signora gemeva di piacere. Tali erano le regole del tempio: i corpi dei sacerdoti erano sacri, e sacre erano le loro eiezioni che dovevano essere accolte da un altro essere vivente in quanto sprecarle era peccato. Più e più volte avevo assaggiato i liquidi della mia signora, e sempre riuscivo a trovare in loro nuovi sapori e retrogusti. Persino la cagna aveca accettato quell'onore, smettendo di muoversi.

    Oh... già morta? Che peccato, vorrà dire che dovrò prendere io il dolce liquido di Ryosuke-sama

    Mi ero accorto in effetti che il corpo sotto di me era divenuto freddo, ma ci ero abituato. Lo trovavo un interessante diversivo rispetto al solito, noioso, sesso.

    Mentre stavo per venire mi assicurai di estrarre il pene dal freddo corpo sul quale si era distesa la mia signora che si affrettò ad inserirlo nella sua bocca. La sua lingua, come una serpe, si avvolse attorno al mio sesso mentre una mano massaggiava i testicoli e l'altra correva sul retro a stimolare la mia prostata mentre Akane veniva lasciata a bocca asciutta.

    Ero solo un sacerdote in apprendistato, ma la mia maestra mi stava istruendo come si conveniva e dopotutto dopo l'unione col dio in un certo senso si poteva considerare che io fossi già, in parte, sacro. Non potevo resistere a lungo a quella tripla stimolazione e ben presto venni di nuovo dentro la seducente bocca della mia signora che assaporava con piacere il mio liquido. Nonostante la rigonfia pancia era ancora molto agile.

    Terminato il pasto mi disse di procedere. Il rituale prevedeva che se una cagna dissacrava il sacro tavolo andandoci sopra la trasgressione venisse punita con la morte. Non era una grande punizione, per il nostro culto, quasi come dire qualche preghiera, però dovevamo farlo.

    E questa volta sarai tu a riportarle indietro, Ryosuke-sama

    Ritenete che io sia pronto?

    Poco importa, sono Cagne replicò lei, come se fosse la cosa più normale al mondo.

    La cagna rimasta viva era un po' preoccupata tuttavia sapeva che scappare era inutile. Non riuscì però a trattenere le lacrime.

    Su, su. Se funziona non sarà niente. E se non funziona ti riunirai con lei. Ogni menzione di un legame parentale era proibita all'interno del tempio.

    Non sentirai niente

    Promesso?

    Promesso. Sei una brava Cagna, per cui non voglio punirti.

    Si mise davanti a me, sculettando Posso prendervi, prima? era meno matura della sorella, ma il suo fascino infantile solleticava delle corde del mio essere. Non era più innocente come un tempo, ma le piaceva fingere di esserlo perché sapeva che ciò eccitava me e la mia signora.

    Approvo. Quando raggiungerete l'apice del piacere... uccidetela, Ryosuke-sama.

    Decisi quindi di prenderla nel suo buco posteriore, avevo sempre adorato quello stretto culetto, mentre la mia signora si faceva leccare. La cagna lo adorava, nonostante le numerose emorragie interne dovute a come le erano stati sistemati gli organi, e gemeva di piacere mentre faceva eccitare la mia signora con i gemiti, gli sbuffi d'aria e la lingua.

    Mi piegai sulla sua schiena, avvolgendole il collo e la testa con le braccia mentre i miei fianchi continuavano l'assalto ai suoi. Era giunto il momento. Sentivo la pressione crescere alla base del mio pene.

    Ryosuke-sama.... Ryosuke-sama... Vi A... stok

    Adoro il rumore di un collo che si rompe... lo trovo eccitante.

    Che spreco però... quel delizioso latte sprecato nel culo di una cagna morta... afferrò la cagna e si portò alla bocca l'ano del cadavere esplorando a fondo con la lingua e sollevandolo sopra la testa per afferrare tutto il liquido, mentre io mi dedicavo alla resurrezione di Fugumi.

    Conoscevo la teoria, ora dovevo solo applicarla. Avevo imparato da tempo come donare parte della mia energia agli altri, ora dovevo portare il tutto allo step successivo: farli tornare dalla morte.

    Il processo non rimarginava le ferite, ma essendo morta per soffocamento potevo stare tranquillo. E se le fosse andata dell'urina di traverso gliel'avrei fatta uscire una volta riportata indietro.

    Iniziai a concentrare il mio calore vitale nel suo corpo ed ebbi come una strana visione... mi trovavo in un posto completamente bianco.

    All'inizio ero un po' confuso, ma riconobbi in lontananza una figura umanoide. Avvicinandomi vidi che si trattava di una creatura oscura, dotata di un paio di ali da rapace ed un lungo becco, simile a quello di un corvo. Era uno Shinigami. Mi chinai velocemente in segno di devozione, portando un ginocchio a terra e chinando il capo, fino a quando la creatura non mi diede il permesso di rialzarmi.

    Notai solo ora che teneva nella mano sinistra lo spirito della cagna, la sua anima ed ogni tanto le dava una morsicata come per assaggiare un antipasto.

    Ryosuke Jindai, apprendista di Shiori. E' la prima volta che provi a portare qualcuno indietro.

    Corretto, mio signore.

    Bene... tuttavia prima di farlo dovrai fare qualcosa per me... una prova, se vogliamo dire. Un modo per farmi rinunciare a questa succulente anima di Cagna...

    Che prova?

    Qualcosa di molto semplice...


    CITAZIONE
    OT

    La prova che Ryosuke deve superare è a tua completa discrezione

     
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