Danger scaled

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  1. **Kat**
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    II ~ La Casupola del Guardiacaccia: Tracce scarlatte


    L

    Dopo ben pochi convenevoli i due Ninja della Foglia abbandonarono le mura dell’Avamposto del Varano squamato per incamminarsi verso Konohagakure no Sato. O almeno questa era la destinazione ufficiale, quella ufficiosa consisteva nel vagare per la vegetazione limitrofa agli Accampamenti per assicurarsi che nulla fosse fuggito da quei sotterranei. La faccenda si faceva sempre più complicata e la Fuyutsuki era rimasta sveglia per quasi tutta la notte nella speranza di capire se quel cumulo di cellule o squame appartenessero a qualche forma di vita modificata o a semplici rettili autoctoni della sottobosco di confine. Grazie ai Reports che aveva letto sugli esperimenti che si conducevano nei meandri della Sede della Radice il Paese del Fuoco, come quello delle Risaie, non era estraneo ad interventi genetici di dubbia moralità con la formazione di creature ibride o animali geneticamente modificati. Ne aveva visto con i propri occhi alcuni esemplari nel Bosco dei Sussurri di Otogakure no Sato.
    Quindi il sacrificare delle preziose ore di sonno non era stato completamente inutile. O almeno lei si ostinava a pensarla in quel modo. Fortunatamente Shin-kun fu abbastanza cauto da tenere i suoi pensieri per sé altrimenti avrebbe sradicato intere abitazioni dalle fondamenta per lanciargliele contro senza alcune esitazione. Abbozzò un sorriso in direzione del ragazzo mentre camminava tranquillamente lungo il centro abitato del piccolo villaggio a ridosso dell’Avamposto. Era popolato da una piccola e discreta comunità di artigiani e contadini. Probabilmente i loro avi si erano insediati sul confine da parecchio tempo, quasi in concomitanza con la costruzione degli Accampamenti militari. E da allora vivevano simbioticamente con i militari del Paese del Fuoco, assicurando loro protezione e stabilità. Sicuramente le loro facce da stranieri intimorivano alcuni, ed incuriosivano altri cittadini che si affacciavano con riservatezza accanto all’uscio delle loro capanne di legno e paglia. Solo una donna ebbe il coraggio di avvicinarsi. Ed era disperata.
    - Troveremo suo marito! - Annuì alle convincenti parole del ragazzo dalla chioma argentea, che non aveva apparentemente messo da parte la propria missione per aiutare un civile. Un nobile gesto, sicuramente. Durante il viaggio verso l’Avamposto del Varano Squamato aveva imparato a conoscere e sondare l’animo del Genin. Era una ragazzo molto altruista e solidale. Forse peccava d’ingenuità in alcuni momenti, data la sua giovane età, ma con il tempo sarebbe maturato e diventato un’ottima risorsa per il Villaggio. E poi le stava simpatico. Conoscendo il “caratterino” della Fuyutsuki non tutti riuscivano a solleticare la sua curiosità ed entrare nelle sue simpatie. Ed invece Shin-kun era davvero un bravo ragazzo ed un volenteroso Ninja.
    Si misero immediatamente alla ricerca dell’uomo scomparso dopo aver ottenuto una sua foto dalla donna in lacrime. Così le ricerche, almeno teoricamente, sarebbero state meno difficoltose. La Fuyutsuki mostrò la foto al Genin per invitarlo a memorizzare quei lineamenti. In verità era una foto di gruppo, con altri cittadini del piccolo villaggio in posa di fronte ad un grande esemplare di alce che era stato abbattuto dall’arco dell’uomo. Si chiamava Yodo ed era un uomo con un barba incolta e grigia sulla sessantina. Probabilmente si portava più giovane dei suoi coetanei. Alcune rughe si notavano accanto alle palpebre arricciate in un buffo e discreto sorriso. Nella foto indossava un completo da cacciatore borchiato con anfibi neri ed un cappello tessuto a mano viola. Il suo sguardo era onesto e gentile, tipico di un brav’uomo che si alzava di buon mattino per sostenere la famiglia con il reddito del suo umile lavoro da guardiacaccia.
    Durante il tragitto verso Nord-Est il Genin provò a “giustificare” la sua scelta con la veterana. Ma quest’ultima abbozzò un sincero sorriso per fargli capire che non era necessaria alcuna parola. - Avrei fatto lo stesso. Infondo noi Ninja agiamo per il bene dei cittadini del Paese del Fuoco. Ed in quella donna arde la nostra stessa Volontà del Fuoco! È nostro dovere aiutarla. - Annuì con un sorriso. - Non sappiamo dove questa creatura potrebbe nascondersi. Forse ha già varcato il confine e la vegetazione in alcuni punti offre un ottimo ed irraggiungibile nascondiglio… quindi trovo molto saggia la tua decisione di cercare il Guardiacaccia. - Fece spallucce. - Potremmo trovare indizi sulla nostra missione.. come non trovarli.. ma alla fine avremmo aiutato qualcuno! - Ovviamente la Fuyutsuki non dimenticava mai il suo ruolo in quella missione. Era stata selezionata tra tanti Genin veterani per valutare le capacità del neo-Genin e per ora poteva ritenersi ampiamente soddisfatta di Shin-kun. Condivideva le sue scelte ed il duro impegno che impiegava in ogni sfida a cui veniva sottoposto. La Kunoichi accelerò il passo per poter raggiungere la casupola del Guardiacaccia in breve tempo, tenendo gli occhi ben aperti.
    Durante il viaggio verso Nord-Est i due Ninja non notarono nulla di strano. Il sentiero che ogni giorno Yodo-san percorreva per ritornare a casa era ben battuto e non c’erano segni di lotta o altro. Sembrava tutto tranquillo. Anche il sottobosco lungo la stradina era meno fitto. Tra le fronde degli alberi si udivano usignoli ed altri uccelli cinguettare e non era infrequente avvertire lo scroscio delle foglie in un cespuglio vicino, mosso dalla selvaggina locale. Sembrava tutto tranquillo, almeno fino a quando non raggiunsero la struttura in legno posta a ridosso di una collina alberata. Proprio alle radici di un promontorio roccioso c’era ben riparata una casupola in legno, composta solo da una porta ed una finestra. Quest’ultima sembrava chiusa, mentre l’entrata stranamente spalancata. Bastò compiere qualche passo verso la struttura per intuire cosa era presumibilmente accaduto in quella baracca. - Guarda lì! - La Kunoichi indicò una macchia sul vetro della finestra. Era una macchia viscosa, scarlatta, che non poteva essere assolutamente confusa con altro. Altre tracce di sangue erano presenti sull’uscio della porta ed una scia dello stesso macabro colore usciva da essa e si dirigeva verso alcuni cespugli. - Controllerò la situazione qui fuori.. seguendo quelle tracce. Tu intanto indaga all’interno nella Casupola. Ho un brutto presentimento! - Sospirò leggermente prima di dividersi per adempire ai propri compiti. Erano un Team e dovevano comportarsi come una squadra.
    Non appena Shin-kun mise piede all’interno della casupola si accorse che l’aria percepita al suo interno aveva qualcosa di malsano. Rivolgendo lo sguardo sulla destra trovò un letto ed uno strumentario da lavoro erano perfettamente conservati e privi di sangue. Solo in un angolo della stanza, accanto all’uscio e di fronte all’entrata, c’era sparso un po’ ovunque impronte stampate con il sangue. Le prime quelle di una calzatura, su e giù, un sandalo quarantadue. Ed accanto a quelle tracce c’erano anche alcune macchie a solco, come se qualcosa aveva strisciato su quel pavimento insanguinato. O almeno questa era una prima impressione. A giudicare dalla dimensione delle tracce lasciate il diametro poteva corrispondere alle spire rinvenute sulle colonne dei sotterranei. O forse era una grande coincidenza. Di fronte all’entrata c’era una scatola di legno dove erano stati conservati alcune parti di cervo, coniglio ed alce. La tipica selvaggina che veniva catturata quotidianamente da Yodo-san. Sul tavolo da lavoro erano state conciate le pelli di alcuni animali, ma le loro carni e budella erano lasciate lì a marcire. E ciò giustificava l’odore di marciume presente nella casupola, formata da una sola stanza ed un bagno esterno. Sicuramente non spiegava l’assenza del Guardiacaccia ed il sangue sul pavimento. Toccava a Shin-kun procedere con le indagini.
    Dopo quasi una mezz’oretta d’indagini e grattacapi la Fuyutsuki ritornò alla casupola per richiamare l’attenzione del ragazzo dalla chioma Argentea. - Ehi! Trovato qualcosa? - Invitò il neo-Genin ad uscire per indicargli la pista da seguire. - Non è stato facile seguire quelle tracce di sangue. Ma credo di aver trovato una insenatura rocciosa, una specie di grotta naturale da perlustrare attentamente. Le tracce si sono fermate lì e non sarà semplice addentrarsi in quel nascondiglio naturale… ci sono molte sporgenze, dirupi e potrebbe esserci di tutto lì dentro. - Ancora una volta Shin-kun si trovava di fronte ad una scelta.


     
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