Cambio della guardia

L'uomo non reagì minimamente all'attacco di Kairi, e sembrò non rimanerne neppure scalfito. La ragazza sentì la rabbia e la frustrazione crescere in lei come un vulcano nel petto: pur attaccando con tutte le sue forze non era stata neppure in grado di creargli un graffio, e l'uomo la stava guardando come se fosse una preda la cui testa sarebbe stata perfettamente appesa sopra il camino.
Era diventata genin, si era allenata duramente ma il viaggio a Suna le aveva dimostrato chiaramente quanto in realtà fosse ancora una principiante nei confronti degli shinobi che popolavano il mondo. Doveva decisamente migliorare, e non appena tornata a Konoha si sarebbe dedicata ad addestramenti più intensi che mai. Guardò il marionettista furiosa come poche volte le era capitato negli ultimi mesi, probabilmente più arrabbiata con se stessa per l'essere così assolutamente inutile che con l'avversario Proprio perché sono un Uchiha non ti servirò mai. Il nostro sangue ha origini molto più nobili ed antiche del vostro, non ci abbasseremo mai ai piedi di un marionettista le parole uscirono dalle sue labbra come un fiume in piena, mentre la kunoichi era talmente presa dall'ira da non accorgersi che avrebbero potuto risultare scortesi anche per Shu e per i suoi "alleati": erano rare e poche le volte in cui si adirava in quel modo, e quando succedeva finiva con il perdere il controllo e farsi guidare dalle emozioni.

Per sua fortuna ed anche se ne era inconsapevole, nessuno si sarebbe ricordato di quella frase il giorno dopo grazie al sigillo di Kaede.

Stava per gettarsi nuovamente in un attacco che sarebbe risultato inutile quanto il primo quando Shu si decise a fare qualcosa, rilasciando l'illusione e svelando ai presenti come il corpo di Kakyu fosse in realtà ricoperto di sigilli esplosivi. La ragazza indietreggiò di qualche passo preparandosi al colpo che non tardò ad arrivare, ed osservò questa volta con occhi glaciali i resti di cenere dell'uomo cadere a terra quasi fosse semplice polvere La fine che ti meriti...

Quando Shu le domandò se volesse unirsi per lo spuntino annuì poco convinta Vi accompagno ma non ho intenzione di mangiare, ho lo stomaco piuttosto chiuso in questo momento. Poi passerò da casa tua a riprendere le mie cose e partirò il prima possibile per Konoha, Suna non ed i marionettisti non mi rivedranno per un po' di tempo credo quel giorno e quella avventura le erano decisamente bastati.
Seguì poi il piccolo gruppetto fuori dalla struttura, allontanandosi dal tempio che l'indomani non avrebbe neppure ricordato.