Affari illegali

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  1. Waket
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    Libertà

    V - Ora è mio!



    La Vipera picchiò più volte la porta, graffiandosi le mani contro il metallo, finendo per indietreggiare, spaventata da quella situazione. Sentì qualcosa di morbido accanto ai suoi piedi, sussultando spaventata; al buio riuscì a malapena a notare che il batuffolo peloso non era altro che Mokona, intrappolato in quella stanza come lei. Sfruttandolo come calmante, lo prese in braccio, sedendosi in un angolo di quell’umile stanza, con il coniglio ben stretto tra le braccia.
    Il kiriano però sentì il grido d’aiuto della ragazza, precipitandosi giù. Alla sua destra, la gabbia dove si era rinchiusa la vipera, alla sua sinistra, una stanza con decine di gabbie più piccole, da una delle quali proveniva uno strìdio. Se avesse deciso di indagare, nel buio avrebbe intravisto una bizzarra creaturadarwin_by_wakettina-damaewy, che con delle scheletriche zampette da rapace si aggrappava alla gabbietta nella quale era rinchiuso, lamentandosi con un filo di voce, abbandonato lì da chissà quanto. Una targhetta, attaccata alla sua gabbietta, piuttosto rovinata, indicava come fosse solo uno dei tanti esperimenti svolti lì dentro. Era chiaramente affamato, e c’era da domandarsi come aveva fatto a sopravvivere per chissà quanto tempo senza cibo o acqua. Se lo avesse liberato, si sarebbe mostrato subito affettuoso, ed una volta uscito dall’ombra avrebbe notato come sembrasse possedere delle ali deformi, che di tanto in tanto agitava inutilmente.
    Kitori, risolto l’enigma che bloccava la serratura, aprì la porta, raggiungendo la Vipera e confortandola come meglio poteva. La sensazione data dall’abbraccio fece però scattare qualche istante dopo per colpa della sua fobia, alzandosi in piedi di scatto.

    No! ...Hey! Hai aperto la porta!

    Non si sentiva a suo agio con alcun tipo di trappola, nemmeno quelle innocue come il semplice abbraccio. Ma il sorrisetto del kiriano, caloroso quanto quello del guardiano sunese, le impedì di reagire con violenza, intuendo come il suo fosse un gesto innocente.
    Con la presa ancora ben salda sul coniglio, uscì dalla stanza alla svelta, facendo un piccolo inchino di ringraziamento al ragazzo.

    Ti ringrazio, Kitori. Mi... Dispiace per la mia reazione. Non sono abituata agli abbracci.

    Si sarebbe incamminata fuori, fermandosi davanti all’entrata mentre fissava quel laboratorio, doveva assolutamente avvisare Febh riguardo tutta quella faccenda, in modo da scoprire chi stava comprando tutta quella roba e perché. Avrebbe ovviamente intimato il kiriano a tenere la bocca chiusa riguardo tutta quella faccenda, sostenendo che fosse un problema di Oto e che se ne sarebbe occupata personalmente.
    Se avesse tentato di riprendersi il coniglio, lei si sarebbe ribellata, ritirandolo verso di sé.

    Scusami, ma io ho una fobia terribile delle trappole, e questa palletta di pelo mi ha aiutata a non pensarci per un po’. Credo verrà a casa con me. Non preoccuparti, so prendermi cura degli animali meglio di quanto tu creda.

    La forza della Vipera era superiore sia a quella del Kenkichi che del coniglio, la violenza non lo avrebbe aiutato in questo caso. Hebiko non sembrava voler cedere in alcun modo, eppure non sembrava che fosse effettivamente Mokona il suo interesse, quanto il bisogno di un animaletto da compagnia.
    Il buffo tucano invece sarebbe rimasto nell’ombra del laboratorio, a meno che non fosse stato trascinato fuori con forza, intimorito da quel nuovo ambiente mai esplorato. Era chiaro che non sarebbe mai sopravvissuto in libertà, abituato com’era alla vita da laboratorio, ma ci sarebbe stato qualcuno disponibile ad occuparsi di una creatura del genere?


    Edited by Waket - 13/12/2016, 00:26
     
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