Team 1 - Campo di allenamento

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  1. leopolis
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    «Dialoghi»



    Da quando Seinji Akuma era divenuto un membro dell'Accademia, non aveva mai pensato di allenare un intero team accademico, composto per lo più da non-kiriani. Lui, come un nazionalista e un patriota vero, non poteva che vedere nell'Accademia un grande problema per tutti e 4 i villaggi, eppure vi era qualcosa, la dentro di lui a dirgli che in realtà si sbagliava. Che non era tutto così facile come poteva sembrare a prima vista e che forse Itai Nara non era più così infantile e folle nel voler credere a tutti i costi che i ninja dei 4 villaggi potessero collaborare, nonché svolgere addirittura delle missioni insieme. Da quando l'Accademia era nata, il jonin del clan Akuma l'aveva sempre vista come un'organizzazione al più inutile per Kiri. Quando Kiri fu attaccata, i membri dell'Accademia non mossero un dito in sua difesa. Quando le spade furono rubate, nessun inviò una buona squadra di ninja al recupero degli artefatti kiriani. Però quando si tratta di andare a svolgere delle missioni che miravano a Konoha o a Suna, ecco li allora raccogliersi interi eserciti pronti a dar battaglia. Per dirla in poche parole, Seinji Akuma aveva sempre ritenuto che le condizioni di quell'alleanza, - se la così si voleva chiamare, - erano alquanto sproporzionate e alcuni villaggi avevano più potere d'altri. Alla base del suo tradimento vi era questa consapevolezza, e questa consapevolezza non era affatto mutata da quando era tornato a Kiri su richiesta di Itai Nara. Anzi. Aveva Gmodo di vedere quanto l'Accademia fosse incapace di gestire qualsiasi cosa e come anche tra i membri di un team composto da membri di villaggi differenti potessero nascere varie scintille. Troppe persone, troppe culture e mentalità sicuramente non aiutavano a mantenere compatti i gruppi.
    Come se tutto ciò non bastasse, i ninja dei 4 villaggi erano diversi di qualità e di preparazione. Così quelli di Konoha si mostravano spesso molto rigidi e obbedienti, sapevano impostare una tattica, ma spesso si posizionavano sopra agli altri divenendo così molto antipatici. D'altro canto, Seinji credeva non possedessero un cuore e nei momenti difficoltà perdessero di controllo. I ninja di Kiri, d'altro canto, non sapevano impostare un rigido controllo di tutti gli elementi in una missione, ma arrivavano al successo molto più facilmente: dote innata dei kiriani. Gli otesi, dal canto loro, non sapevano gestire le emozioni. Bastava ricordare Febh Yakushi, quel tipo curioso, per rendersene conto; oppure Diogenes Mikawa, che al di la della sua maschera di ghiaccio poteva far saltare in aria un villaggio per scherzo.
    Infine vi erano i sunesi, la cui indole si traduceva in apparente scherzosità e in rapidi sbalzi d'umore. Come ninja non erano male, ma dall'esperienza di Seinji si evinceva che erano i più deboli di tutti.
    Anche per questo, quando all'Akuma arrivò la lettera con la comunicazione del fatto che egli sarebbe divenuto il sensei di 3 genin, di cui un kiriano, un sunese e una ragazza della Foglia che aveva già allenato, questi non poté che sorridere in maniera grande e grossolana. Mettere insieme tra caratteri diversi, con storie e vicende alle spalle completamente diverse, significava camminare nel buio a mani davanti e sperare di trovare in una stanza un ago. Un team ninja non era una semplice squadra.
    Un team ninja era una famiglia.
    Questo significava che tutti loro avrebbero dovuto imparare a collaborare. A conoscersi. Che instaurare dei legami.
    Pensandoci sembrava una cosa impossibile, eppure gli ordini erano sempre ordini. Anche se si è jonin.
    Come a voler sottolineare i pensieri dell'Akuma, l'Accademia consigliava al sensei di raccogliere il gruppo in uno dei territori accademici, in modo da non far correre loro nessun pericolo. Però loro erano ormai dei genin. Erano... diplomati. E dovevano essere pronti a correre il rischio.
    Anche per questo l'Akuma rimandò all'Accademia le sue condizioni e disse di avvisare i 3 ninja con un'opportuna lettera di preavviso.

    Il posto dell'incontro del futuro gruppo sarebbe stato vicino a un fiume che scorreva nel Paese dell'Erba. Non molto lontano dalla Sala Giochi di Takurama, in
    cui il pericoloso dottore conduceva i suoi esperimenti. Era un posto neutrale. A parte la ragazza della foglia, i ninja di Kiri e Suna dovevano compiere un tragitto più o meno uguale per giungere nel luogo indicato. E giungendoci avrebbero trovato un ampio fiume, le cui acque scorrevano abbastanza velocemente. Ma avrebbero trovato anche una piccola foresta dagli alti e robusti alberi alla loro destra e una radura erbosa, che affiancava il fiume. Non vi erano né colline, né rocce, se non quelle contro le quali s'infrangevano le acque del fiume.
    Vicino al fiume, in piedi, avrebbero trovato il loro sensei, nonché il capogruppo del Team 1.

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    La kunoichi della foglia lo avrebbe riconosciuto subito. Il ninja di Kiri forse se lo sarebbe ricordato perché era un guardiano alle mura. Sguardo calmo e tranquillo. Abito aristocratico. Un ciuffo di capelli a ricadere sul volto. Sulle mani dei quanti bianchi che Seinji Akuma cercava di non sporcare mai e che si toglieva raramente. A prima vista dava l'impressione di qualcuno che in un combattimento non ci era mai stato. Un nobile di chissà quale origine che non aveva mai provato il sapore della spada e che sarebbe impazzito persino a sporcarsi gli indumenti. Forse qualcuno avrebbe potuto classificarlo come una checca, ma chi lo conosceva sapeva che tutto quello era soltanto l'aspetto esteriore di Seinji.
    In ogni caso, giunti sul luogo l'Akuma li avrebbe a lungo osservato prima di dire:
    «Team 1...» - quasi come a voler sottolineare la presenza dei 3 individui. Tra i 3 la presenza della kunoichi che aveva già allenato lo sorprendeva alquanto. Perché proprio lei? E come stava? In ogni caso l'Akuma avrebbe poi continuato.
    «Io sono Asmodai Akuma. Il vostro sensei. Siete stati scelti dall'Accademia come membri di un Team. Il Team 1. Credo che la lettera vi sia arrivata. Non so se la scelta o casuale o meno, e credo che dobbiate conoscervi... Ma da oggi in poi dovrete essere una famiglia. » - disse avvicinandosi ai 3.
    «Dovrete imparare a collaborare ed essere una squadra. A tal proposito ho qualche idea... Ma prima presentatevi a me e agli altri. Chi siete, da dove venite, perché siete diventati dei ninja e qual è il vostro scopo nella vita.»
    A questo punto l'Akuma si sarebbe seduto sull'erba vicino ai suoi allievi, a gambe incrociate e con la mano a sorreggergli la testa. Conosceva già gli ideali della fogliosa, ma questa avrebbe dovuto farsi conoscere dagli altri due, e gli altri due dagli altri tre.



    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 500/500 bassissimi

    Recupero Abilità: ///

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai (7 dei kunai sono già legate alle bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione:

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///

    Abilita Usate: Percezione del Chakra.
     
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