La strada del ninja

[Addestramento] Kato e Shin

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    La strada del ninja

    Post ii - Foglie



    Shin sorrise a sua volta all'affermazione dell'amico. Non che ne dubitasse, ma aveva bisogno di sentirglielo dire a voce alta. Bene, allora possiamo iniziare direi. Lo fece liberare di tutti i pesi inutili, a cominciare dallo zaino e dall'equipaggiamento. Vicino al ruscello gli alberi erano meno fitti, eppure con i loro rami coprivano quasi interamente il cielo. Il Kinryu si chinò a raccogliere delle foglie. Ce n'erano di tutte le forme, a punta, allungate, dentellate e a stella. La vegetazione era rigogliosa e varia in quella zona della foresta. Alcune si erano appena distaccate dalla loro naturale sede e mantenevano ancora il loro aspetto vivo, nonostante fosse ormai solo un'apparenza destinata presto a svanire. E' buffo come le nostre esistenze umane, alla fine, non siano meno fugaci di quelle di queste foglie... Parlava a voce bassa, quasi tra sé, evidentemente senza aspettarsi alcuna replica. Quando ritenne di averne prese abbastanza si rialzò e tornò verso l'otese che lo attendeva in piedi davanti al corso d'acqua. Conosci il significato di Konohagakure no Sato? Senza lasciargli tempo di rispondere continuò. Letteralmente vuol dire Villaggio nascosto tra le foglie. Quindi mi sembra un approccio appropriato visto che ti trovi entro i confini del Paese del Fuoco. Ammicò, mostrando all'amico il frutto della sua caccia. Bene, ora veniamo alla parte difficile. A partire dal tuo tantien voglio che ti concentri sul tuo flusso di chakra. Cerca di visualizzarlo, dovrebbe aiutarti. Quando ci sarei riuscito, prova ad indirizzarne una parte fuori dal tuo corpo, a partire dalle mani. Attento, non accumularlo nei tessuti muscolari, ma sull'epidermide esterna. Fece una pausa per verificare che lo stesse seguendo. A quel punto, dovrai riuscire a controllarne l'emissione: questo è l'esercizio vero e proprio. Impedisci che si disperda e forma una patina sottile sopra ai palmi delle mani. Se lo farai nel modo corretto sarai in grado di trattenere oggetti di piccole dimensioni senza bisogno di afferrarli. E qui entrano in gioco le nostre amiche foglie! Sorrise, ridendosela per la propria simpatia. Adagiò con attenzione il suo carico ai piedi di Kato. Ho scelto le foglie perché sono leggere ed hanno un'ampia superficie, quindi ti faciliteranno il lavoro. Quando sarai riuscito ad controllare il tuo chakra farai pratica con loro. Dovrai riuscire a mantenerne aderente almeno una per palmo senza ricorrere alle dita per, diciamo, un minuto? Un ghigno divertito gli comparve sul viso. Di certo era un allenamento infinitamente più soft di quello a cui l'aveva sottoposto la Fuyutsuki a suo tempo, eppure credeva che, in un ninja determinato, potesse sortire lo stesso effetto. Si allontanò di qualche passo, in modo da poter osservare con comodo il suo allievo in erba, anzi in foglia.

    Dopo un poco, annoiandosi, decise di approfittarne per portare a termine una conversazione che era stato costretto ad interrompere tempo prima. Componendo i cinque sigilli della tecnica del richiamo, dopo essersi procurato una microscopica ferita al pollice con i denti, appoggio il palmo della mano a terra di fronte a sé. Da uno sbuffo di fumo comparve una ragazza, o almeno tale poteva apparire ad una prima e superficiale occhiata. Soffermandosi più approfonditamente sulla sua figura sarebbero parsi chiari alcuni non irrilevanti dettagli, come un paio di orecchie e una lunga coda volpina. La giovane kitsune, in abito da miko, si guardò intorno spaesata per un istante, prima di inquadrare il ragazzo seduto a pochi passi da lei. Shin-sama, è un piacere rivederla. Eseguì un inchino rispettoso, degno delle migliori ancelle dei santuari maggiori. La voce era delicata, quasi timorosa. Per metterla a proprio agio il Kinryu le sorrise, facendole cenno di sedersi. Prima tuttavia lanciò un'occhiata severa a Kato, oltre le spalle della volpe, ammonendolo a non distrarsi. Anche la creatura a quel punto si voltò, salutando lo Yotsuke con un cenno del capo. Allora Harumi, il vecchio mi ha consigliato di rivolgermi a te per il mio problema. Ha detto che sei una delle ragazze più promettenti e che hai una dote innata per le arti illusorie delle kitsune. Ti andrebbe di aiutarmi? Quella conversazione aveva un tono tra un colloquio di lavoro e una chiaccherata tra amici. La volpe, arrossendo leggermente, distolse lo sguardo dal giovane. Sarebbe...sarebbe un grande onore per me, Shin-sama!

     
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