La strada del ninja

[Addestramento] Kato e Shin

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Historia
        Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    La strada del ninja

    Post iii - Verso l'alto



    Shin non potè che sorridere, divertito, quando Kato convogliò erroneamente del chakra elettrico sul palmo della propria mano. Ammetto che mi piacerebbe vederti all'opera con quella tecnica, ma per ora concentrati sulla prova che ti ho assegnato. Coraggio, che non abbiamo tutta la giornata da perdere! In realtà il genin di Konoha aveva dato per scontato di spendere quello e i giorni successivi allenando l'amico, ma voleva mettere sotto pressione Kato per spingerlo ad concentrarsi più intensamente. In effetti, prestando attenzione ai suoi tentativi, dovette riconoscere che ce la stava davvero mettendo tutta, al costo di esagerare. Certo, lo stesso Kinryu si era impegnato fino allo sfinimento, arrivando addirittura a sanguinare, anche se in parte la colpa era della sua esigente sensei. Mentre l'otese, un poco alla volta, superava le difficoltà nel padroneggiare la nuova abilità, un rivolo di sudore gli scese dalla fronte. Anche se le giornate si stavano facendo più corte e fresche, con il sole in cielo la temperatura era ancora alta. Harumi era una kitsune che aveva conosciuto solo recentemente. La maggior parte dei suoi rapporti con le volpi erano mediati da Yukichi, che il saggio custode del tempio gli aveva assegnato come assistente personale. Tuttavia il gran sacerdote ogni tanto gli mandava altri membri del clan per permettere loro, con l'aiuto del ragazzo con cui avevano stretto il contratto, di conoscere il mondo a cui solo da poco tempo si erano riaperti, dopo un isolamento durato oltre un secolo. La giovane volpe adorava ascoltare le storie che il foglioso le raccontava, ma prima di allora non era mai stata evocata fuori dalla casa di Shin. Mentre il neo sensei prestava attenzione al suo allievo la creatura passeggiava a piedi scalzi nel sottobosco, guardandosi intorno meravigliata. Anche il tempio è circondato dagli alberi, ma qui è tutto diverso...i colori, gli odori, ed anche i suoni... Pur essendo situato all'interno dei confini del Paese del Fuoco, il santuario di Inari sorgeva sul monte Yume, e la vegetazione risentiva chiaramente della differente conformazione del luogo. Ad un certo punto, con aria spavalda e determinata, lo Yotsuki alzò un gran numero di foglie, fermandone una con il chakra sul palmo della mano. Shin inclinò leggermente la testa, mentre un sorrisetto comparve sul suo volto. Uno, due, tre... Scandiva i secondi, lentamente, ad alta voce, ricambiando con sguardo di sfida le occhiate che l'amico gli lanciava. Cinquantanove, sessanta! Complimenti! Il genin di Konoha battè le mani una volta sola, con uno schiocco sonoro. Purtroppo hai fallito la prova però. Si sarebbe goduto lo sguardo sgomento comparso sul volto dell'allievo, prima di chiarire la sua affermazione, all'apparenza assurda. Avevo specificato che avresti dovuto trattenerne una per palmo, per verificare il tuo grado di controllo. Come puoi immaginare è ben diverso concentrarsi su uno o due punti. Tuttavia... Restò in silenzio alcuni secondi, creando una terribile tensione. ...per questa volta chiuderò un occhio. Con la pratica sono sicuro che riuscirai a sfruttare il chakra adesivo nel migliore dei modi. Aveva ovviamente solo fatto finta di pensarci, i progressi compiuti da Kato erano già notevoli, ma non voleva che si montasse la testa. Anche perché l'addestramento non era ancora finito. Si voltò, richiamando la kitsune a sé. Quella tornò prontamente a fianco dell'evocatore, che la presentò all'otese. Haru, vorrei che ti trasformassi nella tua forma d'arma, per migliorare la nostra intesa. Posso chiamarti Haru vero? Il sorriso che rivolse alla fanciulla fu completamente disarmante per lei, che, arrossendo riuscì solo ad annuire, mettendo insieme poche parole confuse. Può chiamarmi come preferisce, Shin-sama. Certo, subito! Con un piccolo sbuffo di fumo la volpe scomparve per lasciare al suo posto un paio di guanti, che il genin afferrò al volo ed indossò. Gli calzavano a pennello, come se fossero stati confezionati per lui. La parte del dorso era rinforzata da alcune placche metalliche, mentre le dita avevano la massima libertà di movimento. Perfetto! Kato, spero che tu abbia approfittato di questa pausa per riposarti, perché la prossima parte dell'addestramento sarà ancora più dura. Detto ciò si avvicinò al tronco di un alto arbusto e prese a risalirlo in verticale, camminando senza apparente difficoltà sulla corteccia. Una volta raggiunto un grosso ramo a quasi cinque metri d'altezza vi si sedette, dondolando le gambe. Apri bene le orecchie. Dosando con attenzione il chakra adesivo puoi riuscire a bilanciare la forza di gravità, come ho fatto io. Tuttavia dovrai essere molto preciso: troppo, e verrai sbalzato via o danneggierai il supporto su cui ti muovi, troppo poco e perderai la presa, cadendo. Da questa altezza è improbabile che ti faccia seriamente male, ma non sarebbe piacevole. Bene, se hai capito arrampicati sull'albero di fronte al mio. Indicò con la mano una pianta in tutto simile a quella che aveva scalato. Poi, preso un kunai, lo scagliò al centro dello spiazzo erboso tra le due. Hai tempo fino a che il kunai rimane in pieno sole, dopo di che io parto...con o senza di te. L'ombra della vegetazione circostante avanzava lentamente come un'onda verso l'arma conficcata al suolo. Ad occhio era difficile valutare quanto tempo rimanesse allo Yotsuki, ma non era molto. Coraggio, muoviti! Lo sguardo del Kinryu era serafico. Ce l'avrebbe fatta, o avrebbe dovuto abbandonare l'amico al suo destino, sperduto in mezzo alla foresta del Paese del Fuoco?
     
    .
11 replies since 2/10/2016, 09:37   112 views
  Share  
.