Un incontro a lungo atteso

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. F e n i x
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,990
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Crepe








    Mentre inzuppava i biscotti Raizen guardò sott’occhi Eiatsu, era meticoloso nel suo compito e quei dannati tendevano sempre ad inzupparsi troppo e cascargli di nuovo sulla tazza, inzuppandolo o insozzando qualsiasi cosa nel raggio di chilometri.

    E ci credo che ci sei finito! Beota!
    Qualsiasi ninja ti avrebbe preso a schiaffi dopo quell’uscita!
    Ma non capisco la preoccupazione, alla fine sei cascato comunque bene, non ci hai rimesso le informazioni e tantomeno la pelle.


    Lo Sguardo eloquente del Colosso della Foglia non poteva voler dire altro che “meglio di così non poteva andare”.

    Certo, non so cosa tu intendessi fare con quella storia dei debiti, ma direi che è meglio che tu non abbia fatto nulla o a quest'ora staresti a marcire nelle prigioni di Konoha, e stai pur certo che nemmeno ad Oto potete insegnarci come farle.

    Questa volta il tono era quasi impermalosito, quando Raizen recitava lo faceva bene, e per qualsiasi Konohaniano degno di tale nome, seppur dentro all’associazione di Diogene, era normale un simile risentimento, soprattutto considerando che lui non sapeva nulla dell’operazione.
    Quando il cameriere, il cui nome gli stava lentamente scivolando via dalla memoria, entrò nella stanza Raizen non fiatò, meravigliato da ciò che gli veniva riportato.

    Quell’ emorragia ambulante è ridotta così male?

    Chiese senza aspettarsi troppe risposte.
    Quando entrò nella stanza del Mikawa si rese conto della veridicità di quelle parole, l’otese pareva fosse in piedi per mera inerzia.

    Ti tieni in piedi da solo o ti hanno inchiodato al soffitto?

    Una frase simile, detta fra uomini che da soli facevano metà della massa degli shinobi dell’accademia, aveva un certo peso, dipendeva dalle occasioni quale fosse, dal sorriso del konohaniano era evidente tentasse di sdrammatizzare.

    Io gliel’ho detto che non era nulla di preoccupante, si è incollato quell'espressione da checca sin da quando si è svegliato.
    E ti assicuro che non era di certo alla mercè di gente poco affidabile.
    Eppure nulla… speriamo creda almeno a te.


    Alzò le spalle scuotendo la testa.
    Quando poi gli venne chiesto della festa alzò le sopracciglia chiudendo qualche istante gli occhi mentre prendeva fiato.

    Bof.
    Onestamente non saprei ricostruire tutto al meglio.
    È stato preso da uno dei miei.
    Durante il concerto ho fatto le cose in grande, e tra le varie avevo previsto il pubblico dei reticenti, in realtà volevo solamente divertirmi a guardare qualche stoccafisso sciogliersi un po’.
    Come?
    Ho ingaggiato un gruppo otese, buona musica, ma tra le altre cose facevano un illusione assai carina per fogare la folla, insomma davano movimento.
    Il problema è che tra tutta la folla viene fuori una testolina che al contrario di seguire l’onda come il genjutsu impone, se ne separa.
    Era Eiatsu, travestito, nessuno l’ha riconosciuto, men che meno io visto che aveva una faccia diversa, e chi l’ha inseguito non si è posto il problema, io ero sul palco e quando mi hanno riferito del sospetto gli ho messo qualcuno alle calcagna, era un evento delicato a prescindere e l’attenzione era altissima.
    Al momento dell’incontro Eiatsu ha avuto la geniale idea di sciorinare i suoi piani come se avesse la cacarella alla bocca.
    E l’ha fatto col ninja sbagliato.
    Ha parlato parecchio, e ha tirato in mezzo i miei debiti.


    Pronunciò l’ultima parola con un tono decisamente troppo secco per essere ignorato.

    Dimenticando tra l’altro che erano risarcimenti. Inizialmente ho pensato che volesse incastrarmi, anche perchè tra tutte le sue paure non ha mai palesato quella di aver parlato dei nostri affari con un estraneo, ma a quanto sento non è così.

    Incrociò le gambe, adagiandosi sulla sedia.

    Ma fingiamo di non aver sentito.
    Io col ninja ho parlato, e ciò che mi ha riportato in soldoni era questo, non aveva ragioni di mentire dopotutto.
    Ma non so se ha omesso qualche dettaglio riguardo te.
    Ho detto che me ne sarei occupato io, e generalmente a Konoha questo è sufficiente per freddare qualsiasi spirito di iniziativa.
    Ma se Eiatsu non scuce la bocca.
    Una volta portato in ospedale i medici hanno dovuto procedere alla rimozione di qualcuna delle serrature che aveva, onestamente non so quanto e cosa abbiano tolto, ma mi hanno riferito che per garantire la salute era necessario lavorare il più vicino possibile ad una condizione neutrale.
    Mi sono comunque assicurato che non ci frugassero dentro.


    Lo sguardo si indurì.

    C’è però un problema, un unico problema, Diogene.
    Io non ero stato minimamente interpellato.
    Non sapevo niente di niente.
    È… normale?
    Devo essere onesto, dopo che lo shinobi mi aveva riferito le sue parole volevo lasciarlo a crepare, poi però mi son detto che una spiegazione doveva esserci.
    Siamo un organizzazione o solamente cani bavosi che agiscono senza pensare mordendosi tra di loro se capita?
    E da quando in qua si ha così tanta attenzione nel coinvolgere il mio nome ma usare così tanta cautela nell’utilizzare il tuo?
    Ti ho fatto una promessa Diogene, ma il mizukage ha pensato bene di farsela da solo la pelle.
    Io non ho preso le armi e non ho ucciso il mizukage, direi che zero meno zero fa comunque zero.
    Così, ad occhio, direi che siamo pari.
    Ma forse non ne siamo entrambi convinti, visti questi sviluppi.
    Eiatsu ha cancellato la sua memoria, per nascondere “lui”, o per meglio dire Te, ergo il teatrino l’avete messo su voi.
    Sperando che ciò che ci promettemmo tempo fa non sia cambiato… puoi dirmi cosa è successo durante tutto questo tempo e di cui sono rimasto totalmente all’oscuro?


    Lo guardò qualche istante, malconcio com’era.

    Magari spendi qualche parola anche per questo, visto che le cose paiono essere collegate.

    Indicò prima Diogene con l’indice e poi l’intera stanza.
    Le domande erano incalzanti ed il tono del Colosso estremamente concitato, difficile[Recitazione] comprendere dove stavano le sue menzogne.
     
    .
18 replies since 9/10/2016, 16:21   460 views
  Share  
.