Un incontro a lungo atteso

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    Ai dubbi dell’eliminatore Raizen rispose con un occhiata di traverso.

    Parrebbe di si, ma ripeto, supponendo che il ninja fosse uno di quei paladini rompicazzo e si fosse messo a indagare non poteva che iniziare da me, per quanto ne so sei stato accorto a non rivelare nulla sull’ organizzazione in se.
    E ripeto, inizialmente la cosa stava per darti un ticket di sola andata per una destinazione assai spiacevole.


    Fu poi il turno di Diogene.

    Onestamente non lo so, ma se fosse stato ingannato avrebbe dato informazioni più precise, no?
    Che poi fosse stato avvicinato da qualcuno travestito… beh, complesso.
    È arrivato li con una faccia nuova per cui per essere avvicinato dovevano sapere prima chi fosse realmente, poi che fosse connesso a me, ed a quel punto trovare il momento buono per avvicinarlo.


    Scosse la testa.

    Non so proprio che idea farmi… il ninja comunque era pulito, era ben preparato fisicamente, ma era un signor nessuno, niente di notevole nella sua vita.
    Quasi un impiegato.


    Le vere rivelazioni giunsero dopo, e l’Hokage non dovette nemmeno impegnarsi per fare una faccia stupita: un’altra arma si era rivelata.

    Arma?

    Chiese senza mascherare minimamente il suo interesse.

    Sai in cosa ti sei imbattuto Gene?

    Una risata nervosa gli scosse le spalle.

    Ho avuto la sfortuna, o fortuna, di imbattermi anche io in una di esse, e beh, c’è poco da dire, un attivazione corretta di quelle armi sarebbe in grado di soggiogare, soltanto con una di esse, un intera nazione ninja.
    Hanno un potere ben oltre l’immaginabile, paragonabile ad un demone, ma che esula dalla sola sovrabbondanza di chakra.
    Quella neutralizzata da me era in grado di riavvolgere il tempo, e non per secondi, nemmeno per ore, giorni o mesi, ma di MILLENNI.


    Non sapeva quanto Diogene conosceva in proposito ma era certo che non sapesse dell’arma conservata dai draghi.
    Ma ora c’erano discorsi decisamente più importanti da fare.

    Sono un uomo prudente, Diogene.
    A dispetto dei miei modi di pormi, ho imparato che la tartaruga, anche nella vita reale, può avere una vittoria assai più schiacciante della lepre che bada unicamente a traguardo più vicino.
    Ed è la prudenza a farmi apprezzare le alleanze.


    Se quell’ultima affermazione avesse insospettito Diogene, Raizen avrebbe alzato un singolo dito, chiedendogli di pazientare.

    Immagino che non ti sarà complesso procurarmi una cartina e un pennarello, no?

    Quando l’ebbe avuta, utilizzando il pennarello avrebbe fatto un cerchio attorno a Kumo e poi una freccia che spingeva verso il basso e poi verso Oto.

    Cremisi.
    Non sono una minaccia sconosciuta, ma da parecchio tempo non si risentivano.
    Ne ho conosciuto alcuni e non è possibile fermarli, corromperli o infiltrarsi.
    Sono il vostro grande problema, di Oto, in quanto il primo muro da abbattere per accedere all’accademia.
    Sai meglio di me che le Primavere sono poco più che un morbido cuscino.


    Passò poi ad Iwa.

    Le armi e chi vuole impossessarsene, già ti ho anticipato della mostruosa potenza che hanno.

    La freccia questa volta andava dritta al cuore: Konoha.

    Kijin.

    Sparse qualche punto nella mappa vicino Suna e Taki.

    Selvaggi, quasi nomadi se non del tutto, ma potenti, qualcuno li guida nella loro sete di vendetta o… battaglia?
    Non so onestamente chi o cosa, ma penso sia impossibile che un clan, o un piccolo villaggio come potrebbe essere il loro, si mobiliti contro l’Accademia senza avere le spalle protette.
    Stupidi si, ma su cento si presuppone che uno normodotato ce ne sia.


    Passò poi ai Kurogane, un grosso punto nei dintorni di Konoha.

    Kurogane.
    Danno armi a tutti.
    E quando questo tutti coinvolge i cremisi puoi ben immaginare quanto grande sia il loro ostacolo.
    E per ultimi, ma non certo per importanza: la Zanna.
    Reietti esclusi che fanno della distruzione degli accademici, dei loro stessi villaggi d'origine, il loro motivo di vita.


    Si sollevò dalla mappa, insozzata di quelle linee rosso sangue.

    Trono, Diogene?
    Davvero?
    Se Oto farà guerra ad UN solo stato prima di eliminare gli altri pericoli il risultato sarà disfatta totale.
    Immagina di portare le tue risorse a… Kiri?
    Suna?
    Un viaggio lunghissimo.
    Supponi che al primo dardo che incocchi i cremisi di Kumo o la Zanna lo vengano a sapere.
    Quanto tempo pensi che impiegheranno prima di farti ritrovare senza un villaggio a cui fare ritorno?
    Vogliono la distruzione totale, e sono più grande di una singola nazione ninja, conquistano, fagocitano e si accrescono.


    Lo sguardo ferino del Colosso della foglia era puntato su quello di Diogene.

    Vuoi davvero iniziare una guerra adesso?

    Indicò la mappa.

    Io non sono riuscito a trovare soluzioni efficienti per evitare la disfatta.
    Ma se tu sai indicarmi delle trovate geniali degne di mettere KO Armi, Cremisi, Kurogane e Zanna, illuminami.


    Si mise braccia conserte, ritraendosi in se stesso.

    Mi chiedi quali esperienze, Aloysius.
    Guarda questa mappa.
    Ogni singolo tratto è dovuto ad esperienza diretta, kijin esclusi, mentre tu eri assente in questi anni io ho costruito una visione del continente che va ben oltre i movimenti inesistenti dell’accademia.
    La conoscenza è potere, me l’hai insegnato tu e Jotaro prima di te.
    E la conoscenza mi ha fatto comprendere che in questo teatro ci sono due protagonisti: la carcassa e il rapace.
    I cremisi invece sono il leone.
    Se tu, ti crederai leone, finirai carcassa e l’accademia si nutrirà di te prima di crollare.
    Se saprai aspettare che il leone faccia il suo dovere invece sarai in grado di saltargli al collo una volta che sarà fiaccato dalla lotta con l’accademia che ti permetterà, combattendo, di conoscere il tuo avversario.
    Mi interessa il trono, Diogene, non un cumulo di macerie e se questo comporta un pò di attesa non mi faccio alcun problema.


    Difficile contrastare la visione dell’Hokage con altrettanta logica, certo era che al momento non sapeva del fatto che Oto avesse un demone di troppo. O almeno questo sapeva Diogene.


    Edited by F e n i x - 30/11/2016, 13:28
     
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