Un incontro a lungo atteso

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  1. DioGeNe
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    Le paure di un vecchio


    Le parole di Jotaro colpirono dritte nel segno, e non stiamo parlando della semplice crudele verità ma proprio di mettere a nudo le paure che con il tempo si erano annidate in quel Mikawa tanto orgoglioso da non poter ammettere di essere cambiato...e forse in peggio.
    Quando era accaduto che il Garth avesse iniziato a pensare di non essere in grado di soggiogare con la sola forza gli altri? Probabilmente fu nella Roccia degli Spiriti, contro la Zanna e la divinità Spezzata, che Aloysius aveva aperto gli occhi su quanto il suo potere non fosse sufficiente...su quanto era piccolo a dispetto delle apparenze. Prima di allora credeva di poter sconfiggere ogni rivale e riuscire in ogni sfida posta sul suo cammino; era questo il Diogenes che aveva conosciuto Jotaro, l'Otese che più rapidamente di tutti aveva bruciato le tappe e che non aveva timore di affrontare la morte stessa.
    Ma arrivare a comprendere di non poter conquistare nazioni da solo era un tassello fondamentale nel processo di formazione del Boss: serviva un esercito per vincere le guerre. Quindi di cosa stava parlando realmente lo Jaku quando parlava di codardia? Davvero si stava riferendo all'affannosa ricerca di alleati da parte del Colosso? Oppure era qualcosa di più profondo che da un po di tempo stava corrodendo il Jonin dall'interno? Le ombre si erano annidate nel cuore e nelle azioni di quello che sembrava il combattente di sangue profetizzato dai racconti Mikawa e Kenkichi, la trasfigurazione di Khorne nel mondo dei mortali.

    La verità era che, nonostante poteri che Mumei gli stava concedendo, la morte era un rivale che al momento il Garth non era disposto ad affrontare, non più. Ora aveva qualcosa da perdere, ora la causa e la sua idea di Impero non erano così forti da anteporsi alla sua possibile dipartita.

    " Io...non ho rimpianti Jotaro. "


    Un ultimo brandello di orgoglio che ora non risuonava così forte e convincente come le parole fino ad ora pronunciate dall'otese.
    Aveva commesso degli errori, lo sapeva, ma l'istinto di preservare la solidità della sua persona a se stesso più che agli altri vinceva ancora su tutto. L'imperatore del mondo conosciuto era ancora l'immagine di se proiettata qualche anno in avanti dal presente. Lui avrebbe vinto il male che lo affliggeva, avrebbe stanato gli impostori che lo avevano tradito e indirizzato il suo sguardo oltre i Popoli che lo minacciavano.

    Poi, quando il ninja evocato tornò a parlare di Raizen, fu più chiara al Mikawa la vera domanda che da tempo avrebbe dovuto fare a quel sopravvissuto divenuto tanto grande:

    " Tu, perché credi nella mia causa? Konoha è ora più che mai la tua casa, sei davvero disposto a barattare il resto del mondo con la sua salvaguardia, proteggendola da questo ninja malato e costretto al stare in un letto? Cosa ti impedisce di uccidermi qui, ora, che hai il potere di farlo? Ora che sono più debole che mai? Ti serve davvero il mio aiuto per debellare i pericoli che incombono sulle terre di questo continente? E cosa ti fa credere che possa tornare ad essere il ninja di un tempo? "


    All'udire di quelle parole, Eiatsu allungò la mano verso la sua arma e Ukitake chiuse il libro che stringeva tra le mani: sapevano sin dal principio di star correndo un grande rischio ma ora che Diogene si era esposto in quel modo la paura stava iniziando a prendere davvero il sopravvento.

    " Forse è così; forse io ti vedrò sempre come la nullità che scelsi di salvare e a cui ho concesso di diventare il nuovo leader della Foglia. E se non ti ho soggiogato come feci con Drake, era perché non ti ho reputato una minaccia, e continua ad essere così tutt'ora. Gli sforzi che hai dovuto compiere per arrivare dove sei non saranno mai comparabili con la mia misericordia, mai. "


    Era difficile definire il suo sguardo in quel momento: era una confessione spontanea, scaturita dalle parole di Jotaro che in qualche modo cancellarono il peso della verità sulle spalle del Mikawa.

    " Non ho più intenzione di nascondermi, ne con te ne con nessun altro. Distruggerò i miei rivali ad uno ad uno e, se tu vorrai consigliarmi su quale sventurato puntare il mio dito, allora dovrai dimostrare di meritarlo. "


    Ora era facile definire lo sguardo del Colosso: in una parola, inquietante. Un ninja apparentemente finito, senza più il pieno controllo del suo corpo, stava imponendo all'uomo più influente e probabilmente potente del continente di dimostrare di essere degno di stare in quella buia camera con lui. Ma si poteva spiegare con il puro raziocinio ciò che stava accadendo in quella stanza? Forse analizzare da un punto di vista esterno quello che stava accadendo era sbagliato; solo gli interpreti di quella storia potevano conoscerne al meglio le dinamiche per continuare a plasmarla...Raizen doveva credere che ciò che Aloysius stava dicendo avesse basi fondate e che lo stato fisico del suo vecchio maestro fosse solo una transizione obbligata verso qualcosa di più grande e potente. Quella era l'unica ragione valida per stringere un accordo che avrebbe portato inevitabilmente pesanti cambiamenti nel mondo. Un atto di fede, direbbero molti, o più semplicemente la ferma convinzione che Diogene non fosse uno shinobi come tutti gli altri e non sottostasse alle stesse regole del gioco cui erano tutti soggetti.

    A quel punto parlare oltre non sarebbe stato necessario e il seguito poteva avere solo due volti: la fine del Colosso o la nascita di una alleanza in grado di scuotere le fondamenta del continente.
    Se a quel punto Aloysius fosse stato ancora in grado di parlare e il peggio non si fosse avverato, quello avrebbe pronunciato con le ultime forze che gli erano rimaste la battuta finale di quell'incontro:

    " Se non mi hai finito allora vuol dire che vuoi continuare ancora il tuo percorso con me. Debole come sono non posso affrontare la via proposta da Jotaro; quindi ho un unico modo per capire se mi posso fidare di te. Riportami Omoi."


    Trattenne lo sguardo su Raizen giusto in tempo per vedere una sua risposta. Poi perse conoscenza.
    I gregari del Colosso avrebbero fornito all'Hokage tutte le informazioni mentre la presenza di Jotaro non sarebbe stata più necessaria ora che il suo sottile ma fondamentale compito di legante aveva avuto effetto.


    OT/ Guarda un po che mi muore il pg...o forse no? :guru:
     
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18 replies since 9/10/2016, 16:21   460 views
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