Una sfida all'Arena

Nobuo vs Kato Yotsuki

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ~Cube
        Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,201
    Reputation
    +118

    Status
    Anonymous

    ~Post II
    Strani Incontri.



    Restammo entrami in attesa, io in piedi e l'impiegato seduto davanti alla tavola. Appoggiando la schiena al muro incrociai le braccia, desideroso di incontrare quanto prima il mio futuro avversario. Nel frattempo osservai il tizio che doveva fare da garante, davanti a sé aveva diverse carte e probabilmente alcune di esse riguardavano proprio il mio scontro futuro. Una burocratizzazione del Sangue. Scrollai la testa, non era il momento per pensarci.

    A un certo punto fuori da quella stanza le mie orecchie udirono chiaramente una sorta di fischiettare, dinamico e ben eseguito. Per quanto assurdo poteva sembrare non avevo mai sentito nessuno usare la voce così bene. Il che mi sorprese ma non diedi troppo bado, poiché quel fischiettare svanì da lì a poco. Tuttavia nel giro di pochi secondi si ripropose, e poi proseguì diverse volte. Mi staccai dalla parete e fissai l'impiegato. Tutto quella situazione stava assumendo un contorno grottesco.

    Il tizio dell'amministrazione decise di indagare e uscì dalla stanza. Seguì una sorta di battibecco che mi incuriosì non poco. Mi ero deciso a quel punto di capire che cosa stava effettivamente succedendo e nel momento stesso in cui presi a muovermi vidi la porta aprirsi di colpo e intrufolarsi abilmente un tizio che definire strano era un eufemismo. Era vestito in un modo estremamente elegante, ben al di fuori dei standard shinobi. Alto e molto longilineo. Tuttavia quello che mi fece più impressione in assoluto fu il suo sguardo. O meglio il suo volto nascosto da una maschera. Bianca con numerosi risvolti colorati. Non avevo dubbi, se avevo capito una cosa da quanto avevo iniziato la carriera ninja certe cose non accadevano per caso. Quel strano tizio che mi si parava di fronte doveva essere il mio avversario.

    Restai in silenzio, pensieroso. Non riuscivo a capire con chi avevo veramente a che vedere. Stava scherzando? Oppure stavo giocando qualche trucco che non conoscevo? I miei pensieri tuttavia furono interrotti nel momento in cui l'impiegato prese a sbattere con i pugni la porta. Che cosa diavolo stava facendo quel tizio, se era stato anche lui invitato in quel posto sapeva che prima di tutto bisogna accordarsi per combattere. Poi il suo sguardo si rivolse verso di me, e scrollò la testa. Come se volesse indicare di non aiutare il tizio fuori. Mi allontanai di un passo, creando un metro di distanza. Non mi piaceva quel comportamento, era qualcosa di al di fuori di ogni logica. L'istinto mi diceva di non fidarmi.

    Mandai giù la saliva. E lasciai cadere le braccia lungo i fianchi, fu un gesto naturale ma in realtà lo scopo era quello di prepararmi per qualunque evenienza. A quel punto dunque mi limitai ad esporre a parole il mio pensiero: -Forse è meglio aprire quella porta. Perché, come immagino, se sei il mio avversario senza il consenso di quel tipo patetico là fuori non potremo combattere... o nemmeno andarcene visto che hai bloccato l'ingresso-
     
    .
5 replies since 12/10/2016, 09:31   137 views
  Share  
.