Kurohime, l'albero del mondo

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    ..Al Lupo!!! Al Lupo!!!..
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    Leeeento, terribilmente lento. Hoshikuzu Chikuma nonostante avesse sbagliato direzione era infine giunto nel Paese del Lupo con lauto anticipo rispetto all’amico di avventura. Non aveva idea cosa avesse trattenuto Hohenheim così tanto da farlo restare svariate ore di volo indietro, ma il rosso sperava bene non si trattasse di diarrea o roba simile. Prendersi una così fastidiosa malattia in quei luoghi non era propriamente il massimo dato che le foreste si perdevano a vista d’occhio e farla senza della carte igienica a portata non era proprio bello. Non che fosse un problema per uno come Hoshi, ma si sa meglio evitare. Ad ogni modo infine il giovane Hoheneheim lo avrebbe raggiunto intimando al rosso di scendere a terra tanto per non scatenare una guerra con quel paese -..invadere dici?!.. ma siamo qui solo per un giretto.. e poi chi vuoi che se ne accorga..- in effetti il rosso mentre aspettava aveva già visitato un po’ il territorio circostante volando a velocità supersonica in lungo e largo. I boati prodotti dal suo passaggio si sarebbero uditi a miglia di distanza senza trovare niente ad ostacolarli. Le missioni di infiltrazione non erano proprio le più adatte al rosso.


    Il paese del Lupo era estremamente diverso dal paese del Vento. Una immensa foresta si stagliava senza limiti per tutto il territorio. Pini ed abeti sembravano farla da padroni e il loro numero rendeva il sottobosco tetro e scuro, quasi fosse l’imbrunire anche se il sole in realtà era alto nel cielo -..wah.. che posticino bello fresco.. dovrei inventare qualche diavoleria per far scendere la temperatura di Suna a questa..- il Chikuma era estremamente curioso mentre si muoveva senza prestare molta attenzione a dove metteva i piedi. Anche se Hoshi era cresciuto nel corpo non sembrava aver seguito la stessa strada la sua mente e nemmeno i ricordi oscuri e tetri di RED sembravano essere riusciti a scalfire la sua personalità anche se -..sai.. è un bel posto.. potremmo annetterlo ai nostri territori.. eh?!..- il rosso aveva parlato senza nemmeno accorgersi di ciò che aveva detto, la conquista non era mai stata una sua prerogativa, non quella militare almeno -..ehm cioè.. volevo dire che potremmo stringere degli accordi commerciali con questo posto!.. qui è pieno di alberi mentre a Suna sono rari come l’oro.. potrebbe essere interessante parlare con le persone che governano questo posto.. sempre che ci sia qualche essere umano che ci viva..- il rosso si era mosso fischiettando raggiungendo un albero a caso nei paraggi -..guarda qua che legno.. solito ed elastico.. e bucherellato e.. pieno di una qualche sostanza simile a pus.. cazzo che schifo..- il rosso non trattene un conato mentre si allontanava da quello schifo. Sembrava che quella non fosse l’unica pianta nei paraggi conciata a quel modo. Una malattia o qualche strana creatura doveva aver infettato quelle piante riducendole in poltiglia, molte altre nei paraggi ne erano affette e secondo il chunin il tutto era da considerarsi strano-..Kurohime?!.. che roba è?!.. e poi ci siamo per cosa?!..- il rosso si stava tenendo chiuso il naso con le dita della mano quando voltandosi vide due grandi occhi gialli illuminarsi tra il folto degli arberi. Il gridolino emesso insieme al passo verso dietro avrebbero spiegato quando coraggioso potesse essere il Chikuma di fronte a ciò che non conosceva -..oh merda.. non dirmi che sono degli spiriti!.. Hohe.. mi hai portato in una foresta infestata dagli spiriti..- quelli che si stavano avvicinando per loro fortuna non erano spiriti ma lupi giganteschi affamati e imbrattati di sangue, una vera e propria consolazione che sollevò il rosso da ogni sua più cupa paura -Ah ma sono solo dei lupi giganti!!!- avrebbe detto il rosso voltandosi verso Hohenehim che sembrava come pietrificato da quel evento.


    Tornando poi verso i lupi il rosso si sarebbe accorto che uno di questi si era piazzato a pochi centimetri dal suo naso. Le gigantesche fauci della fiera erano all’altezza della sua testa, non che poi il Chikuma fosse famoso per la sua altezza, ma questo dimostrava quanto quei cucciolotti fossero cresciuti. Una sbuffata carica di sangue avrebbe raggiunto le narici del Chikuma mentre con molta calma si accendeva una sigaretta inspirando profondamente per poi dire come se niente fosse.

    png


    -..ehi amico.. dall’odore del tuo alito si capisce che te la sei proprio gustata la povera mamma di Bambi..-



    Solo ora Hoshi si era accorto che sopra il lupo una splendida ragazza li stava osservando con sguardo severo. I capelli rossi e arruffati le cadevano sulle spalle e davanti al volto dandole un non so che di selvaggio che ispirava alquanto il capo del clan Chikuma. I tatuaggi poi sul volto anche se un po’ strani non deturpavano quel bel visino dolce e severo allo stesso tempo donandole un aspetto caratteristico e seducente. Era letteralmente il suo tipo, almeno fino a quando la furia omicida emessa dal suo corpo non lo fece rabbrividire -..ehm.. salve..- il rosso era rimasto sul posto mostrando il suo solito sorriso da beota anche se leggermente contratto per la situazione. Erano circondati da lupi giganti, una situazione piuttosto complessa anche se non impossibile da affrontare ed Hohe che stava facendo -..Hohe.. ehi.. ci sei?!..- si era completamente inebetito a guardare la ragazza sopra al lupo che gli stavano davanti -..ma che caz..- il rosso lo stava osservando con la coda dell’occhio senza muovere un muscolo. Un passo falso e quelli sarebbero stati i loro ultimi istanti di vita.


    La ragazza in sella al lupo cominciava a spazientirsi, erano stati identificati come stranieri ed ora lei si trovava li per capire chi fossero e soprattutto se potessero rivelarsi un pericolo per quelle terre sacre. Il Chikuma nonostante tutto aveva continuato a fumare la sigaretta, vizio che si portava dietro da quando gli avevano prima cavato mezzo corpo e poi ripiantato quella protesi. Quel gesto lo calmava o meglio, calmava il simbionte dentro di lui che costantemente lottava per avere il predominio sul suo corpo, doveva essere sincero o le cose sarebbero finite male -Ok.. ok.. calma!!!..- le mani del Chikuma erano salite lentamente al cielo in segno di resa mentre il lupo lo fissava ringhiando e facendo schioccare le fauci -..siamo dei ninja in viaggio.. ninja del villaggio di Suna.. situato nel profondo occidente.. nel Paese del Vento.. lo conosci?!..- il Chikuma avrebbe atteso una eventuale risposta prima di continuare -..mi chiamo Hoshikuzu Chikuma.. ma puoi chimarmi Hoshi se ti va.. mentre lui.. il tizio imbambolato li.. si chiama Hohenheim.. Hohe per gli amici.. eheheh.. accidenti ma quante H ci sono nei nostri nomi.. non ci avevo mai fatto caso..- il rosso si era messo a contare le H dei loro nomi così all’improvviso prima di tornare a raccontare la loro storia -..ah già.. non siamo qui per fare del male a qualcuno o per scopi militari o che so io.. siamo qui solo ed esclusivamente perché stiamo cercando una cosa.. una pianta piuttosto antica.. vero Hohe?!.. era una pianta?!.. non ricordo..- il rosso si era voltato verso l’amico per cercare aiuto, ma questi era completamente fuso. La tizia in qualche modo doveva aver attivato il suo sistema circolatorio dell’amore, un evento straordinario che Hoshi avrebbe tanto voluto festeggiare insieme all’amico, ma non certo mentre erano accerchiati da un branco di lupi affamati e grandi come cavalli -..eheheh.. il mio amico è un po’ strano.. ma non è pericoloso.. e solo stanco dal lungo viaggio!..- la risatina sarcastica del rosso non nascondeva una certa preoccupazione per quella grande situazione di merda. Ad ogni modo ora che aveva qualcuno con cui parlare non restava che sfruttare la situazione -..di un po’.. tu come ti chiami?!.. e poi cosa sarebbe questa terra sacra degli Homomo.. Hononomo.. come li hai chiamati?!..- il Chikuma sperava di riuscire a creare un punto di contatto con la ragazza anche se la sua sola presenza sembrava richiamare ogni istinto omicida nel suo corpo -..senti non siamo gente cattiva.. cioè siamo qui perché il mio amico vuole aggiustare una cosa.. una vecchia spada che gli è stata regalata da un.. amico.. in realtà è difficile da spiegare..mmh..- si insomma, non era semplice spiegare a quella ragazza che il suo amico doveva riparare una spada che gli era stata donata da un se stesso di una diversa dimensione -..l’elsa e la guardia sono rotte.. e secondo Hohe questo è l’unico luogo dove possa essere riparata.. o dove sia possibile trovare il materiale per farlo!..- il rosso aveva finito la sigaretta e aveva gettato il mozzicone a terra spegnendolo subito per non dare fuoco alla foresta -..poi lo raccolgo.. giuro!..- avrebbe detto con un sorrisetto sul volto.

    OT/ Mi sa che se la tromba Hoshi questa qui.. :sisi:
     
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23 replies since 8/11/2016, 22:03   346 views
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