La Torre inversa

West Gate of Sound

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  1. Shinken Takatsui
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    LA TORRE


    parte I


    Ce n'era voluto di tempo per tornare alla Torre. I suoi numerosi accessi erano stati occlusi da anni ed anni di non curanza. Altri - invece - erano stati murati ed altri ancora erano crollati durante tutti quegli anni di mancata manutenzione. Con il tempo, non sapendo riconoscere le porte nascoste, davanti ad alcuni punti di accesso erano stati accatastati un enorme quantità di oggetti; le porte erano state tappate da ammassi di mobilia, vecchi legni per i ponteggi, scatolami vari e ragnatele. Quelle che di certo ad Oto non mancano mai. Da altre parti però, tutti quegli anni di umidità, avevano indebolito alcuni muri laterali di contenimento, facendo crollare alcune vie e rendendo veramente complicato raggiungerne il corpo principale.

    La peculiarità di quel posto, che non era assolutamente nato con quella funzione, lo rendeva una struttura unica nel suo genere. Il suo corpo principale - interamente costruito in mattoni lisci - era stato progettato come un unico, grande, cilindro verticale, alto svariati metri e di un diametro non inferiore ai dieci. L'effetto che quel luogo dava, visto dal basso, era impressionante. Nessuna porta, nessuna apertura laterale ed un buio profondo che sfumava verso l'alto. Ma la sua prima funzione, pensata da chissà quale schiavo ingegnere, era alquanto particolare. Quando cominciarono i primi scavi per realizzare le famose gallerie sotterranee del villaggio, alcuni degli "operai" ebbero l'idea fantastica di forare un enorme formazione rocciosa da cui proveniva un rilassante, quanto inquietante, rumore di acqua. Non appena si resero conto di aver bucato lo strato di roccia adiacente ad una falda acquifera, non poterono far altro che abbandonare l'area e tappare le gallerie. Ma non essendoci più la roccia a bloccare il liquido, la questione divenne ben presto urgente e si dovette intervenire per fermare l'allagamento progressivo di alcuni livelli sotterranei.

    E così venne creata la Torre. Un enorme silos sotterraneo dove un tempo veniva incanalata l'acqua. All'umido ed al buio, era ancora lì.

    ... . ...



    la_Torre



    Quando il giovane Amano aprì gli occhi, dopo esser stato svenuto per quasi due giorni, si ritrovò all'interno della Torre. Coperto da una pesante coperta di pelliccia era disteso su un vecchio letto di legno, sicuramente riparato alla bene e meglio e con un materasso palesemente usurato. Di fianco a lui, a distanza di un braccio, c'era una grande rientranza sul muro in cui era stato accesso un copioso fuoco da campo. Il calore lo aveva accolto e salvato da quel mare di umidità. Il giovane aveva appena superato quel tremendo scontro alla Villa, ed aveva recuperato quasi tutte le energie, ma ancora una volta, un po’ dolorante e con la gamba steccata, avrebbe dovuto affrontare un’altra situazione surreale. Come primo istinto si sarebbe molto probabilmente girato per guardarsi intorno ma - sicuramente - non notando porte o finestre lungo il perimetro del cilindro, avrebbe poi volto lo sguardo verso l'alto. Solo a quel punto si sarebbe reso conto che era finito in un enorme e interminabile cilindro di mattoni, senza ufficio. Avrebbe dovuto affrontare un altro probabile shock.

    Poco di fianco a lui, nascosto da un gigante attrezzo di legno, avrebbe poi scorto lo sconosciuto che si era catapultato dentro alla camera di Diogene per salvarlo. Era indaffarato con alcune provette e materiali da laboratorio, concentrato nell'atto di trovare qualcosa.


    Sei sveglio...





    Edited by Shinken Takatsui - 11/11/2016, 12:03
     
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