Escursione a Genosha

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    Quando camminava in mezzo alla nebbia di Kiri lo faceva soltanto con un solo scolpo: farsi una passeggiata lontano dagli obblighi quotidiani. Ora che vi era l'altro guardiano sulle mura, tutto assumeva un altro aspetto. Quelle ore erano le ore dedite al riposo. Un risposo che Seinji voleva sfruttare al meglio delle proprie possibilità: camminando. Durante il cammino aveva la testa tra le nuvole. Durante il cammino si lasciava andare alle fantasie più pure, vagava da qualche parte, liberava il cervello dalla burocrazia kiriana che utilizzava ogni qualvolta qualcuno arrivavava al villaggio. Perché gli piacea così tanto farlo forse non lo sapeva neanche lui. Era una specie d'intimo appuntamento con sé stessi. Quello era qualcosa paragonabile a lenta contemplazione meditativa, ove ogni cosa assumeva altre forte e altri colori. Perso in sé stesso non vide nemmeno le persone vicino alle quali passava. Né si accorse di aver percorso un bel viaggio dalle mura nell'entroterra di Kiri. Del resto, la nebbia che lo circondava da capo a piedi nel mentre egli camminava, serviva anche da scudo. Uno scudo di quelli utili per coprire i propri pensieri (e sopratutto le paure pià grandi) durante i passi.

    Fu più o meno camminando in questo maniera che in mezzo alla nebbia vide un volto familiare. Non seppe dire sin da subito chi fosse quello. Né poté certamente mettersi a urlare, anche perché la nebbia spesso nascondeva la caratteristiche migliori del volto. Inoltre, era abbastanza comune il fatto che incontrava gente di Kiri che conosceva. Era il suo villaggio e nel tempo era diventato anche abbastanza famoso nel villaggio in veste di Jonin. Tuttavia, decise comunque di vedere meglio il volto che vide e ritirò i suoi pensieri vaganti camminando velocemente verso il ninja familiare. Lo raggiunse in poco tempo e lo superò, guardandosi indietro, aguzzando la vista e scoprendo il shinobi di Suna che aveva avuto modo di allenare.
    Si fermò di colpo.
    «Shunsui Abara...» – scandì lentamente. - «Sei a Kiri e io non ne so niente...» – Per un attimo pensò che risuonasse quasi come un rimprovero. Poi però si corresse, capendo che magari Shunsui non aveva avuto modo di avvisare il suo sensei di quella visita. Oltretutto, pensò che non fosse venuto solo e che da qualche parte vi era anche Asami Hoshyama con lui. O forse no? Il terzo allievo era anche lui di Kiri e volendo avrebbero potuto fare una riunione del team. Takeshi ne sarebbe stato certamente entusiasta
    Si mise le mani nelle tasche dei pantaloni e fece un cenno con il capo verso il nuovo arrivato.
    «Quale buon vento?» – chiese riferendosi a quella visita inaspettata. Aveva davvero molte domande da fare al sunese. Quella comparsa lo aveva tirato fuori dal suo stato letargico, dandogli più energia.



    Seinji
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    Kiri


    Erano passati solo pochi giorni da quando Shunsui era a Kiri in visita. Nonostante le sue prime buoni impressioni su quel posto - in particolar modo il guardiano che lo aveva accolto, Ryuu, era stato uno spasso - aveva scoperto che il clima nebbioso di quell'isola lo stava facendo cadere in depressione. Ormai si era così abituato ad avere un sole giallo sopra la testa per tutto il santo giorno ed al caldo, che ritrovarsi in quella nebbia perenne lo faceva semplicemente star male. Persino il suo naturale pallore stava ritornando, facendo svanire rapidamente l'abbronzatura che si era guadagnato, giro di ronda dopo giro di ronda, sulle mura di Suna. In secondo luogo, non avere a disposizione le sue armi, ed in particolar modo la sua marionette, se non altro per far pratica, lo faceva innervosire non poco. Fu per questo che, fin dall'inizio, il genin della Sabbia dovette trovare qualcosa da fare.

    Come gli era stato riferito, i Kiriani era risaputi mastri forgiatori, in particolar modo se si trattava di spade. Shunsui se la cavava bene nella fabbricazione di quel particolare tipo di arma - così come se la cavava bene con la realizzazione di qualsiasi tipo di arma - ma poter apprendere dai maestri kiriani sicuramente lo avrebbe formato. Cercare un fabbro che lo accettasse come apprendista per poco tempo non fu particolarmente difficile. Shunsui aveva semplicemente chiesto di poter lavorare ed osservare, senza essere pagato. Ed una volta dimostrato di poter essere un valido aiuto alla forgia, aveva trovato un uomo grasso e barbuto che lo aveva preso sotto la sua ala. Si chiamava Shigu, sui quarant'anni, con due braccia così grosse da sembrare tronchi d'albero, e una pancia così da larga da poterne essere la chioma. Un uomo buono, sposato e con una figlia. La sua forgia era piccola e tetra, ma lustra come una perla levigata. Shunsui si era subito innamorato del modo di lavorare di quell'uomo: era semplice e preciso, lavorava con calma e dedizione, trattando il ferro quasi come un essere vivente. Semplicemente affascinante. Le lame che realizzava avevano un colore che dal grigio acciaio andavano all'azzurro ghiaccio. Tutta una questione di temperatura di fornace e tempratura. Piccole opere d'arte.

    Il lavoro alla forgia era, notoriamente, fisicamente molto duro, ma permetteva di avere la testa sgombra. Shunsui passò diversi giorni in uno stato di completa pace mentale, di sfinimento fisico e di nottate di lunghi sonni senza sogni. Quando non era impegnato alla forgia in prima persona, si limitava a guardare il lavoro di Shigu. I colpi ritmici del martello che si abbatteva sull'incudine avevano qualcosa di ipnotico. Ed in quella trance, nuove idee nascevano nella mente del genin. Nuovi progetti, nuovi meccanismi e, quindi, nuove marionette da realizzare. Aveva iniziato a tenere un piccolo quaderno quadrettato, dove annotava le proprie idee e le corredava di disegni. Talvolta erano solo degli schizzi, con qualche nota a margine. Altre volte erano veri e propri progetti, con tanto di misure, quote, dettagli dei particolari. Uno di questi, in particolar modo, stava occupando la maggior parte del suo tempo. Un progetto di nome 'Batafurai'.

    La mattina del ventesimo giorno in quel di Kiri, Shunsui si stava dirigendo alla forgia, così come faceva abitualmente. I muscoli delle braccia, del petto e della schiena, avevano finalmente finito di fargli male, ed il suo fisico si stava rapidamente abituando al livello di sforzo richiesto dal lavoro, chiaramente agevolato dalla preparazione atletica di base del giovane marionettista. Distratto dai suoi pensieri, il genin non vide inizialmente una persona che, mezzo nascosto dalla nebbia, gli passò accanto per poi fermarsi proprio di fronte a lui. Bloccandosi un attimo prima di andare a sbatterci contro, il genin alzò lo sguardo verso l'incauto pedone, pronto a fargli una partaccia. Tuttavia, trovandosi il volto del maestro, invece che quello di uno sconosciuto, davanti al naso, le parole gli morirono in gola, preso alla sprovvista. Ecco ho fatto la cazzata....tre settimane sono a Kiri e non chiamo Asmodai-sensei...pensò il genin. Quella di cercare il suo sensei era una cosa alla quale, chissà per quale motivo, non aveva proprio pensato. Si era semplicemente concentrato su questo aspetto della forgia, da aver perso di vista il quadro generale. Asmodai-sensei! Che coincidenza...sono mortificato: avrei dovuto farle sapere che avrei speso un po' di tempo a Kiri....mi è sfuggito di mente che lei, chiaramente, vive qui... disse con un tono che sottolineasse le sue parole di scusa...perchè sono qui?...bhè...come sa recentemente sono entrato a far parte del clan dei marionettisti di Suna....ma sono solo alle prime armi... aggiunse facendo spallucce...ad ogni modo, parte del mio percorso di formazione è acquisire conoscenze nell'arte della fabbricazione di armi e meccanismi...per questo motivo, mi sono stati concessi tre mesi di tempo per viaggiare tra i villaggi accademici, cercando di migliorare le mie capacità tecniche e le mie conoscenze... tre mesi, tra l'altro, erano molto pochi. Ma Shunsui aveva già viaggiato molto tra i villaggi accademici prima di essere un ninja, quindi non era completamente digiuno dei vari stili di realizzazione in fatto di armi belliche che esistevano nei vari paesi.Sono stato preso da un fabbro della zona...Shigu Kātisu, non so se lo conosce...e sono circa tre settimane che lavoro con lui. Pensavo di rimanere un'altra settimana e poi spostarmi o verso Oto o Konoha. Ancora devo decidere... fissò quindi i suoi occhi dorati in quelli del maestro e continuò:E lei cosa sta facendo in questi giorni? Takeshi è con lei?
     
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    Shunsui non era affatto cambiato dall'ultima volta che si erano visti. Lo stesso sguardo, gli stessi capelli, probabilmente anche le stesse emozioni nel cuore. A delle volte, guardandolo, l'Akuma pensava di averlo già visto da qualche parte. In un passato lontano, o magari soltanto nelle sue fantasie. Non sapeva dirlo con certezza e la cosa rappresentava un bel mistero. Probabilmente avrebbe potuto scoprirlo più in avanti, perché qualcosa gli diceva che si sarebbe sicuramente incontrati ancora. Ma quali sarebbero stati i loro incontri? Questo rimaneva un mistero anch'esso. Probabilmente il ragazzo sunese non si trovava a suo agio in quel posto pieno di nebbia e umidità, ma doveva abituarcisi. Specialmente considerando il tempo che egli vi doveva trascorrere. Per quelle settimane che Shunsui sarebbe rimasto a Kiri avrebbe dovuto fare a meno dell'afoso caldo sunese adattandosi maggiormente alla nebbia, pura e soffice, che circondava Kirigakure da ogni lato e quasi sempre. L'Akuma, guardando il suo allievo, pensò d'intuire il suo fastidio, poiché era quasi naturale ed era visibile dal pallido viso, cambiato di molto rispetto al genin che si era ritrovato sulla radura insieme ad altri due genin. Alla sorpresa del genin rispose con calma e tranquillità, accettando le mezze-scuse del nuovo arrivato a Kiri con un cenno del capo di benevolenza. Con quel gesto gli aveva fatto capire che sì, non se l'era presa. E che anzi, era molto felice di vedere Shunsui a Kiri. In perfetto silenzio ascoltò anche il motivo per cui era lì: miglioramento attraverso un percorso formativo utile ad acquisire maggiori conoscenze nell'ambito di realizzazione delle armi e dei meccanismi. Se non si ricordava male, il ragazzo voleva essere un combattente da media distanza. Da quel punto di vista, sì, Kiri gli poteva risultare utile. Da sempre terra di fabbri e armaioli l'esperienza della gente del villaggio poteva risultare utile al genin di Suna per crescere. L'Accademia, del resto, era anche questo: possibilità di fare scambi culturali e scarsi gli oggetti e conoscenze crescendo tutti insieme. Alla sua domanda Seinji scosse il capo in orizzontale: non lo conosceva.
    «Tre settimane?!» - rispose sorpreso. - «Beh, penso tu abbia fatto molta esperienza, no?» - Ne seguì una lunga pausa, alla fine della quale Seinji avrebbe sorriso: - «Da oggi sei mio ospite.» - Sentenziò con un tono che non lasciava spazio a scuse o negazioni. Sarebbe stato il suo ospite, in un modo o nell'altro. In ogni caso, poco dopo rispose alla seconda domanda del genin.
    «No, non so dove sia Takeshi. Potremmo andarlo a trovare a casa...» - poi però si fece venire un'aria dubbiosa. - «Hai fame?.. Preparo del buon sushi.» - Lo stava chiaramente invitando a cena, ma se il ragazzo avesse rifiutato, Seinji non si sarebbe scomposto più del dovuto. Sapeva dell'indole solitaria melodrammatica dei sunesi. Perciò, in un caso o nell'altro, rispose subito alla domanda del suo ospite:
    «Ah, ho preso una pausa dal lavoro Shunsui. Abitualmente lavoro come guardiano alle mura, ma da un po' di tempo c'è un ragazzo che mi sostituisce. Si chiama Ryuu, se non sbagliato. L'hai incontrato?.. Ti ha tolto le armi, vero?» - chiese, sapendo che non poteva essere altrimenti. Era la prassi. . «In ogni caso mi sto annoiando e pensavo di fare un salto a Genosha, per ricordare i vecchi tempi in cui ero lì.»





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    Asmodai sensei si rivelò estremamente cordiale con Shunsui. Non se lo aspettava. Aveva avuto diversi maestri fino a quel momento, ma Asmodai sembrava essere il primo che si fosse realmente interessato a passare del tempo con lui, al di fuori di quello riservato ai doveri accademici. Tuttavia, Shunsui aveva degli obblighi anche verso Shigu.Mmm se dico a Shigu che voglio prendermi un giorno di pausa mi ammazza...però non posso proprio dire di no al maestro. Vabè sono sicuro che capirà..rivolse quindi un sorriso ad Asmodai e disse:Lei è troppo gentile sensei. Accetto volentieri! Devo solo passare un secondo da Shigu a comunicare che non ci sarò e sono disponibile. Credo che ce la farà a gestire la sua attività anche senza di me. Da quando ci sono io si è un po' rilassato ahaha. Sistemare le cose con il fabbro non fu un problema. Shunsui si era portato dietro l'Akuma, così da far vedere che non stava mettendo scuse. In realtà, non aveva nessun obbligo nei confronti del fabbro. Stava lavorando gratis per lui, con il solo scopo di imparare qualcosa in più, cosa che stava effettivamente facendo. Quando furono usciti, il genin disse al suo superiore: Questo suo invito mi ha colto di sorpresa. Non mi era mai capitato un maestro come lei, e non posso che esserne contento! Era anche una questione di tempo! Normalmente i jonin era sempre super impegnati. Essendo i ninja più esperti, i jonin venivano spediti da una parte all'altra del continente a risolvere le questioni più difficili. Ed anche quando rimanevano al villggio o erano sommersi di scartoffie, o impegnati nell'insegnamento. Sicuramente anche Asmodai era impegnato alla stessa maniera, ma sembrava che fosse in vacanza in quei giorni.Ah non sapevo che i jonin andassero in vacanza, ma buono a sapersi ahah chiaramente i jonin andavano in vacanza, era solo per fare un po' di ilarità:Si ho conosciuto Ryuu. Sembra un tipo davvero in gamba, e decisamente simpatico. L'ultima volta che l'ho visto stava cercando di convincere i suoi cloni acquatici a non generare altri cloni...ahahah E poi il jonin toccò un argomento interessante: Genosha! Aveva sentito dire le storie più raccapriccianti circa quel posto. Un luogo inospitale e freddo, dalle stagioni alterate. Un luogo dove i ninja di Kiri venivano testati nella maniera più brutale e tanto ancora. Per una persona come lui, che aveva scelto il deserto come dimora, Genosha rappresentava l'antitesi del luogo ideale dove vivere. Per questo doveva essere estremamente eccitante vederlo almeno una volta nella sua vita. Quindi, spinto dall'entusiasmo, disse:Wow...Genosha dev' essere un luogo spettacolare. Io non ci sono mai stato, ma darei qualsiasi cosa per vederlo con i miei occhi! Perchè non mi porta con lei...?Da molto lontano, alle sue orecchie parve di sentire Shigu che si contorceva nella sua forgia...alla fine dalla forgia di Shigu posso staccarmi quando voglio. Se per lei va bene, se non le sono troppo di intralcio, mi piacerebbe davvero che mi portasse con lei. Che ne dice? sarebbe fichissimo andare, speriamo che dica di si!!
     
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    Quando disse che avrebbe accettato il suo invito Seinji se ne rallegrò alquanto. Gli disse quindi di no preoccuparsi e che sarebbe andato dal fabbro insieme al suo allievo. Una volta lì confermò quanto detto da Shunsui a proposito degli impegni e disse anche al fabbro che glie lo avrebbe riportato vivo e vegeto non appena i numi, o i santi dei, glie lo avrebbero permesso. Era un modo di dire più che altro; uno di quelli che Seinji utilizzava di tanto in tanto per spiegarsi con le persone comuni, anche se non ci credeva mica per davvero alle divinità. Il fabbro accettò quanto detto dall'Akuma quasi subito e rese libero il suo allievo, che così poté passare del tempo con Seinji.
    «Quanti maestri oltre me hai avuto Shunsui?» - chiese Seinji curioso a sentire che non aveva mai avuto dei maestri come lui. E perché mai i maestri di Suna, - se erano quelli i suoi maestri, - non gli davano modo di mangiare o trattarlo bene? Da quelle parole del suo allievo si convinse, - per l'ennesima volta, - che a Suna ci abitava gente veramente di merda. Dopo che aveva trovato Ryoshi in una pozza ad affogare molto tempo fa, ora veniva a sapere che i sensei sunesi non offrivano il cibo ai propri cittadini.
    "TSK!"
    Quando scherzò sui jonin anche Seinji sorrise.
    «Sì, abbiamo del tempo libero anche noi HAHA.» - Ascoltando gli elogi a proposito di Ryuu non poté che rallegrarsene. Avere un ninja così a Kiri era davvero un'ottima cosa. Inoltre circolavano voci che Ryuu era un jinchuriiki, il secondo di Kiri dopo il caro Mizukage.
    «Tutti ne parlano bene... Spero solo che tutti questi complimenti non gli diano alla testa!» - Ma nonostante Ryuu sembrava essere un ottimo argomento, Genosha lo era di più. Non appena Seinji la nominò che gli occhi del tizio che aveva di fronte s'illuminarono come quelli di un bambino. Era un territorio ostile per i sunesi. Quello era il cuore di Kiri. Il cuore delle terre di ghiaccio, ove poteva morire di gelo un kiriano, figurarsi un sunese. Tuttavia, Shunsui non sembrava voler smettere di manifestare il proprio desiderio di andarci, nonostante non era proprio un posto adatto ai genin. Né un luogo in cui si poteva andare e venire facilmente. Senza contare il fatto che probabilmente aveva lasciato tutte le sue armi alle mura, come da regolamento. Questo significava andare a Genosha completamente sprovvisto di armi, il che non era decisamente una buona idea.
    «Genosha...» - disse Asmodai senza continuare. - «E' un posto un po' "difficile". Però se vuoi vederla ti ci porto,» - disse. - «Ma non prima di aver mangiato come si deve e averti restituito le tue armi.»

    Le condizioni del patto erano dunque chiare e il duo si sarebbe prima diretto nella piccola casa di Seinji Akuma, situata non troppo lontano dalle mura, ove entrambi avrebbero bevuto e mangiato sushi a sufficienza, tanto da sentirsi completamente appagati. Shunsui avrebbe potuto scegliere tra bevande come vino e succo d'arancia e tra sushi di varie forme e sapori. E una volta finito di cibarsi Asmodai sarebbe andato alle mura, ove avrebbe ripreso il rotolo con le armi di Shunsui portandolo dal suo allievo.
    «Metti il pollice qui,» - disse mostrano a Shunsui un piccolo segno ove questi avrebbe dovuto mettere il pollice. La pergamena avrebbe letto la sua impronta e rilasciato il suo contenuto donando al sunese le sue armi. La responsabilità di quel gesto era sulle spalle dell'Akuma, che però ne comprendeva la necessità. Andare a Genosha sprovvisti di armi era un suicidio.

    Sistemato quel fatto Seinji avrebbe evocato Zurura, il suo pterosauro migliore, indicandogli la strada verso Genosha, ascoltando le proteste della gallina con il becco, ma ordinandogli comunque di seguire i suoi ordini. Solo dopo Seinji si sarebbe ricordato di una cosa.
    «Sai usare il chakra repulsivo?» - avrebbe chiesto al suo allievo mentre erano già a qualche decina di metri sopra ai tetti delle case di Kiri, parzialmente nascosti nella nebbia. Indipendentemente dalla risposta Seinji, Zurura e Shunsui avrebbero continuato il suo volo, veloce, in direzione di Genosha.





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    Mah, diversi...recentemente sono stato allenato da Febh Yakushi, l'amministratore di Oto. Un tipo decisamente fuori di testa. Anche se devo dire di aver imparato molto ed in poco tempo grazie al suo approccio. Comunque non un'esperienza che vorrei ripetere da qui a sei mesi...ahahDisse il genin riferendosi al recente incontro che aveva avuto con il jojnin del Suono, durante il quale ci aveva quasi rimesso la vita. In effetti, non si era trattato di un vero e proprio addestramento, ma di fatti aveva imparato così tanto da poterlo considerare tale. Poi sono stato addestrato da Haruki, il monaco...un altro amministratore in effetti...ora che ci penso, sono passato sotto le mani di parecchie amministratori....bhè Haruki è...particolare...essendo un monaco è piuttosto rigido e non ha una mentalità molto aperto. Difficile instaurare un qualche tipo di relazione personale con una persona che ti da perennemente del lei, e che pensa di essere circondato da peccatori...e poi ci sono gli insegnanti in accademia...nessuno mi ha colpito più di tanto... Chiacchierando, avevano risolto le faccende con Shigu, ed ora si stavano dirigendo a mangIare un boccone. Seinji preparò un pasto davvero niente male per il genin. Chiaramente si trattava di sushi: ...ci avrei scommesso...Asmodai sensei mangia sempre sushi... ma questo voleva dire che gli veniva decisamente bene. Il sushi era qualcosa che Shunsui non aveva spesso la possibilità di mangiare. Il caldo del deserto si combinava male con la necessità di conservare il pesce. Tuttavia non era un sapore che gli era estraneo, visto che aveva avuto modo di provarlo durante i suoi viaggi pre-Accademia. Complimenti Sensei. Questa roba è buonissima...dovrei passare più spesso a Kiri e venire a mangiare da lei. Il tempo passò in maniera piacevole, e continuò ancora meglio quando il jonin si rese disponibile ad accompagnare il sunese a Genosha. In quel momento, lo spirito avventuriero di Shunsui, e la passione per la scoperta, si risvegliarono. Aveva visto molte dei paesi e dei villaggi del continente negli anni precedenti, ma Genosha faceva parte di quel gruppo di luoghi dove le persone normali non potevano ragionevolmente andare. Era un posto davvero pericoloso, persino per i ninja.

    [...]



    Per il viaggio a Genosha, Shunsui si era attrezzato al meglio delle sue possibilità considerando il tempo a sua disposizione per prepararsi. Aveva acquistato un mantello, calzature e pantaloni adatti alle temperature artiche della loro destinazione. Inoltre aveva preso un cappello di lana che aveva tirato giù fino agli occhi. Così imbacuccato, sarebbe stato difficile riconoscerlo. Chiaramente non per il sensei, il quale poteva vedere attraverso ostacoli fisici, se avesse voluto. Quando si incontrarono, Seinji gli aveva portato un rotolo che recava il suo nome. Toccandolo con il pollice, questo di aprì rilasciando tutte le armi che aveva dovuto lasciare all'ingresso del villaggio. Immediatamente le sua mani andarono a cercare il suo avere più prezioso: il rotolo che conteneva Gekido, la sua marionetta. Una volta che l'ebbe trovato, lo avrebbe fatto roteare tra le dita, prima di metterlo nella sacca porta oggetti, per poi proseguire a collezionare tutti i restanti oggetti Grazie Sensei...mi sento molto meglio ora che ho le mie cose... e sì so usare il chakra adesivo e repulsivo. Vi ricordate che stavo parlando di Haruki-sensei...? E' stato lui a insegnarmi le applicazioni del chakra... Erano ora pronti per il viaggio. Shunsui avvertiva l'eccitazione della partenza come un brivido freddo lungo la schiena, nonostante il suo abbigliamento. Abbiamo già una meta precisa a Genosha? Disse rivolgendo un'occhiata al suo sensei. In effetti, ora che ci pensava, nessuno andava a Genosha a farsi semplicemente due passi. Che il sensei avesse qualche affare da portare a termine lì?


    Questa giocata si colloca temporalmente dopo "Il retaggio dei fondatori", dove Shunsui ha appreso chakra repulsivo e adesivo.
     
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    "Febh Yakushi?" - si chiese l'Akuma. - "L'otese?"
    "No, il sunese."
    «Spero che quel tizio non ti abbia fatto male... Ho avuto modo d'incontrarlo un paio di volte e non si è mai rivelato particolarmente amichevole.» - Disse Seinji con un tono abbastanza freddo. - «Sai, ci tengo ai miei allievi e se qualcuno dovesse farti del male fammi un fischio.» - Il suo incontro con Febh non era dei più piacevoli, probabilmente. Il che era anche abbastanza prevedibile: nessuno che si era mai incontrato con quel quattrocchi ne era rimasto soddisfatto. Da quanto Seinji ne aveva sentite, era un continuo di lamentele, alcune delle quali anche abbastanza incredibili.
    «Haruki?» - chiese Seinji. - «Mai sentito. Spero ti abbia trattato bene. » - continuò il suo pensiero l'Akuma capendo che quell'Haruki non doveva essere il migliore dei sensei. Insomma, era passato sotto le mani di un folle religioso e di un pazzo otese. Che si poteva volere di meglio?.. Certamente con Seinji sarebbe stato diverso: lui, nemmeno per addestrarlo, lo avrebbe portato a Genosha, il posto meno ospitale in assoluto. Il tutto appositamente per ricordarsi di quel posto così dannatamente infernale. Chiacchierando liberarono il povero sunese dalle grinfie di quel fabbro e mangiarono insieme il sushi di Seinji, che era già avanzato di livello per quanto riguardava la preparazione di quel sushi. I complimenti gli fecero un immenso piacere. Era raro che Asmodai portasse degli allievi con sé, e quella volta che lo aveva fatto ricevere i complimenti lo rese all'apparenza davvero felice. - «Ti ringrazio molto per queste parole, Shunsui!» - Dopo Asmodai fece un salto alle mura riportando a Shunsui ciò di cui aveva bisogno: le sue armi, tra cui un rotolo che il ragazzo sunese nascose con fretta e furia. Quando l'allievo gli disse di sapere come si utilizza il chakra, Seinji tirò un sospiro di sollievo: i vestiti erano una cosa buona, ma il chakra lo era di più. Specialmente se il chakra era tanto.
    «Meta precisa? Nah. Voglio solo fare un po' il nostalgico e vedere le lande dove ho vissuto molte emozioni nel passato.» - La risposta, dunque, era chiara e il volo di Zurura verso Genosha lo era altrettanto. Silenzioso il pterosauro tagliò le nubi grigie che separava Kiri da quell'enorme terra di freddo perenne.
    «Pronto?» - chiese Seinji nel mentre il pterosauro attraversava l'ultima nube grigia e iniziava a fare molto più freddo rispetto al suo stato precedente. Non appena Zurura sbucò dall'ultima nube, i due ninja sul suo dorso poterono vedere dinnanzi a sé quel che molti avrebbero preso per un iceberg. La stagione era invernale. Ovunque vi era neve. E ghiaccio. I freddi venti soffiavano sulla terra alzando delle piccole nubi innevate e lontano nel paesaggio Shunsui avrebbe potuto vedere delle colline, - o meglio dune, - fatte di neve. Il vento, gelido come non mai, li spostava e li muoveva un po' come li pareva, quasi come se non ci fosse uno schema preciso
    «Io la non ci scendo,» - protestò il pterosauro che più di tutti odiava il freddo. A quel punto Seinji esclamò:
    «Allora scendiamo noi.» - E afferrò il suo allievo per un braccio con un gesto veloce.
    L'istante dopo erano, entrambi, sul suolo di Genosha.

    CITAZIONE
    Tecnica del Teletrasporto - Shunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può viaggiare attraverso lo spazio entro 45 metri dal punto di partenza. A terra, alla partenza o all'arrivo, possono essere lasciati dei frammenti elementali a scelta. Il viaggio durerà circa un secondo. Il punto d'arrivo non deve essere occupato da altra sostanza solida o liquida, né deve essere presente entro 6 metri una discreta fonte di chakra. È possibile portare altri ninja con se al costo extra pari a Mediobasso ognuno. Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Da chunin in su]

    Una volta messi i piedi sulla neve, i due avrebbero anche potuto sentire qualcosa di duro li sotto e abbassando lo sguardo avrebbero visto della piccola erba verde, ormai completamente ghiacciata, che con le ultime forze cercava ancora di vivere spuntando da sotto il terreno. Vestito con la sua solita giacca, Seinji attivò immediatamente il suo chakra.

    CITAZIONE
    Corpo Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore può resistere all'ambiente circostante: non subirà l'effetto di ambienti troppo caldi o freddi, forte vento, accecamento da sabbia e polvere e sarà idrorepellente.
    (Mantenimento: Basso)
    [Da Jonin in su]

    Quindi rimase a guardare il suo allievo, quasi aspettando che questi facesse lo stesso. - «Pronto per l'escursione?» - gli chiese divertito.




    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 456 bx / 500bx

    Recupero Abilità:

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai X8 (7 legati a 7 bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///
    Slot azione Bonus: ///

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///
     
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    Escursione a Genosha
    Kiri


    Sul dorso dell'evocazione del sensei, Shunsui se la rideva come un cretino. Quella era la seconda volta che si ritrovava a volare, ma la sensazione era piacevole come la prima volta sulla nuvola di vento creata da Hoshi. Volando alti sopra le nubi, la temperatura era decisamente bassa, ed il genin stava ringraziando quell'anima pia che gli aveva venduto i vestiti che attualmente indossava. Non sapeva come avrebbe potuto fare altrimenti. Asmodai sensei gli aveva confessato che il viaggio a Genosha non aveva nessuno scopo preciso, eppure Shunsui ci credeva poco. Decise di godersi il paesaggio, e sfruttare l'occasione per conoscere un po' meglio il maestro, nonchè gli shinobi di Kiri. Quindi che cosa si fa esattamente a Genosha? Ho sentito storie sul fatto che venga
    utilizzato come campo di addestramento estremo, ma è realmente così? La cosa non mi stupirebbe. A Suna usiamo il deserto con lo stesso scopo...sebbene noi non ci facciamo escursioni estemporanee, ma ci viviamo per tutto l'anno.
    Infatti, gli shinobi di Suna erano famosi per essere aridi e duri tanto quanto il deserto dove vivevano. C'era un aneddoto che al genin piaceva sempre ricordare, quando si parlava di quell'argomento. In pochi forestieri lo sapevano, sebbene sicuramente l'avessero vista, che la fontana posta nella piazza principale di Suna aveva una storia tanto affascinante quanto emblematica dello stile di vita dei Sunesi. La sotoria risaliva al primo Kazekage, che l'aveva fatta costruire senza aver accesso a qualsiasi fonte d'acqua. La fontana era un monito: i sunesi dovevano essere rigidi come era rigido l'ambiente in cui essi vivevano. Passando oltre, il genin si sarebbe concentrato sul sensei:E lei sensei come e perchè è diventato un ninja? Immagino che avrà moltissime storie da raccontare sulle sue avventure. Perchè non mi racconta qualcosa?disse Shunsui sorridendo, prima di continuarePrima di iniziare questa carriera aveva sentito storie incredibili su cosa potessero e non potessero fare i ninja. Ed adesso ho la possibilità di chiedere direttamente ad un jonin delle proprie avventure. Le persone che ho conosciuto fin'ora erano solo gli studenti dell'accademia, oppure persone che non hanno la sua esperienza. Forza, sono tutt'orecchi.

    Chiacchierando, il tempo di volo proseguì spedito. In breve L'evocazione di Asmodai iniziò la sua fase di discesa, attraversando le nuvole. Ad ogni passaggio, le nuvole rilasciava uno strato di acqua sui vestiti del genin, il quale la rimosse con il chakra repulsivo. Non appena scesero sotto il livello delle nubi, il gelo di Genosha li colse in maniera in maniera dura. Shunsui si strinse nei suoi vestimenti, cercando di non battere i denti in maniera troppo rumorosa. Persino l'evocazione di Seinji non aveva intenzione di scendere fino a terra, il che spinse il sensei ad afferrare il genin ed a comporre una tecnica nuova. Shinsui sentì il suo corpo essere strappato dal tessuto della realtà mentre il teletrasporto li fece approdare sulle lande ghiacciate di Genosha.WOw...uff...questo sì che è stato inaspettato... disse, ancora disorientato per il repentino cambio di posizione. Intanto, i venti gelidi e carichi di neve di quelle terre imperversavano contro la sua figura. I suoi vestiti vennero schiacciati contro la sua pelle, mentre l'aria gelida si insinuava nelle cuciture del suo cappotto. Oddio che gelo...Shunsui non aveva mai sentito un freddo così intenso. Sembrava non ci fosse scampo alla sensazione di morte che cercava di penetrargli nel corpo, partendo dalle sue estremità. Al contrario di lui, il sensei sembrava non essere afflitto dallo stesso malessere. Uno spesso strato si chakra respingeva vento e ghiaccio dalla sua figura. Di fatto, il maestro non indossava i soliti vestiti di sempre.Ma come fa a non gelare? disse il genin, sopra il vento. Doveva essere una qualche applicazione del chakra repulsivo, ma lui non aveva controllo sufficiente per estendere l'estensione del chakra a tutto il corpo, così come stava facendo il sensei. Sì sono pronto. Andiamo a fare due passi. Forse muovendomi non finirò congelato...ahahah disse, riuscendo addirittura a ridere.
     
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    Cos'era realmente Genosha? Ci pensò su un po' prima di rispondere. Genosha, in effetti, era molte cose e nessuna al contempo. Qui ci si allenava, si imparava a resistere al freddo, si diventava migliori, si cercava ingredienti per le piante e o per le spade. Qui si svolgevano alcune delle missioni per conto di Kiri e i più tosti ci venivano per testare le proprie capacità. Per questo rispondere alla domanda dell'allievo non fu per niente facile e Seinji dovette concentrarsi un attimo per trovare le parole giuste. Alla fine, quando le trovò, fece un lungo respiro e disse:
    «Genosha è un po' di tutto. Non viene utilizzata per una cosa in specifico, ma è piuttosto una terra desolata adatta a molti scopi. » - Sperava, con questo, di aver chiarito i dubbi del ragazzo. Certo, non era una risposta molto ampia e diffusa. Era piuttosto corta, e non solo perché Seinji stava ormai acquisendo la fama di un tipo di poche, ma necessarie parole, ma anche perché, in effetti, su Genosha si poteva dire tutto e non si poteva dire niente al contempo. Era un argomento abbastanza teso e complicato, tanto che egli preferì cavarsela con quella breve risposta invece di cercare altre risposte simili. Tuttavia il ragazzo sembrava molto curioso e non voleva smettere con le domande, così ne fece un'altra abbastanza spinosa. Un'altra a cui si poteva rispondere in maniere e modi abbastanza diversi tra di loro. Anche a questa ci si poteva dire tutto, oppure non ci si poteva dire nulla. Inoltre, molte delle esperienze che Seinji era stato costretto a vivere dovevano restare segrete, come lo doveva restare anche la sua identità. Per questo anche in quest'occasione si limitò con una risposta breve e precisa.
    «Niente avventure, piccolo Shunsui. Ho solo svolto molte missioni e tanti doveri. Niente di speciale, fidati. Preparati,» - gli suggerì alla fine nel mentre la fredda terra di Genosha non era poi così lontana come sembrava.

    Arrivati giù grazie alla tecnica di Seinji, i due poterono subito ammirare il freddo del posto. Vi era una differenza di temperatura di circa 10° tra Kiri e Genosha e la cosa si sentiva abbastanza. La temperatura sarebbe scesa ancora con il calare del sole, perciò dovevano sbrigarsi a farsi la loro passeggiata prima che il sole si fosse nascosto dietro la linea dell'orizzonte. Prima però Seinji rispose all'allievo alla sua ultima curiosità:
    «Non gelo perché utilizzo il chakra repulsivo. Usalo anche te, no? O quel monaco non ti ha insegnato come si fa?» - chiese curioso. Forse Shunsui non aveva ancora raggiunto quel livello di padronanza del chakra, il che era prevedibile visto che era ancora un ninja di basso rango. Forse nel futuro, con un po' di esperienza, avrebbe migliorato le sue capacità in tal ambito. E quando disse di essere pronto, Seinji sorrise. Disse al pterosauro di non allontanarsi troppo e di aspettarli, al che quello rispose che sarebbe congelato.
    La cosa non preoccupò Seinji, che invece guardò l'allievo e disse:
    «Che ne dici di allenarti qui per un po'?..» - chiese l'Akuma incamminandosi tra due dune insieme all'allievo. - «Utilizzando le tue abilità in questo posto potresti raggiungere dei risultati meravigliosi in condizioni normali.»





    Seinji
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    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 452 bx / 500bx

    Recupero Abilità:

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai X8 (7 legati a 7 bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///
    Slot azione Bonus: ///

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///
     
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    Escursione a Genosha
    Kiri


    Il sensei sembrò canzonarlo per il fatto di non riuscire a manipolare il chakra con la sua stessa maestria, cosa che non infastidì il genin. Si...credo mi ci vorranno anni prima di arrivare a quel livello...credo che mi terrò il freddo...ed i miei vestiti imbottiti... I due ninja iniziarono a fare due passi. Tutto intorno a loro le gelide e bianche distese di Genosha si allungavano fino all'orizzonte, e lì si fondevano con il cielo carico di nuvole bianche. Sembrava di essere persi nel nulla, e Shunsui immaginò perchè quello fosse un posto perfetto per allenarsi. Completamente isolato, Genosha permetteva ai viandanti che vi ci si avventuravano un' esperienza di solitudine unica. Il gelo costringeva il corpo a temprarsi e la mente a chiudersi in se stessa, aumentando la capacità di concentrazione. Non c'erano distrazioni a Genosha, solo quelle legate alla propria sopravvivenza. E un ninja che combatte per sopravvivere ha la motivazione più forte possibile.

    Mentre il suo corpo si abituava, senza riuscirci, alla temperatura, Asmodai propose qualcosa di interessante: un allenamento in quelle lande. Il genin non sapeva esattamente cosa il maestro avesse in mente quando aveva pronunciato quelle parole, ma per lui poteva solo significare una cosa: un po' di sano combattimento. Mi farà lei da partner? Wow...interessante...l'avverto, sono diventato decisamente più forte dall'ultima volta che mi ha visto combattere! Rapidamente scattò con un balzo di fronte al maestro, ad una decina di metri di distanza. Un rotolo di evocazione si materializzò davanti a Shunsui, che lo srotolò a mezz'aria. Una quantità infima di chakra venne irradiata nel piccolo oggetto per attivare l'evocazioneTecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Questi utilizzi richiedono 1 slot tecnica avanzato ognuno. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:Variabile )
    della sua arma preferita: GekidoMarionetta [Combattiva]
    Speciale: L'utilizzatore possiede la marionetta Gekido. Le Marionette hanno solamente le statistiche primarie e sono parienergia l'utilizzatore; ogni Marionetta può avere una statistica pari all'Intuito dell'utilizzatore. La Marionetta ha un difesa naturale ed una potenza del colpo senz'arma pari a 10.

    Gekido



    Gekido è una marionetta di puro attacco. I suoi meccanismi e la maggior parte del suo corpo sono coperti da una veste bianca con orli dorati. Una maschera con un ghigno malefico, rossa e grigia, ricopre il suo volto. Vesti dorate, tenute insieme da corde sottili, coprono la parte delle gambe della marionetta e terminano in calzari del medesimo colore con parastinchi rossi. Lo stile della marionetta è un tributo all'abbigliamento dei Samurai. Gekido possiede due arti superiori aggiuntivi che sono normalmente nascosti sotto i vestiti e, all'occorrenza, possono mostrarsi fuoriuscendo dalle pieghe dell'abito. Inoltre è dotato di un coda lunga due metri connessa sulla schiena, all'altezza del bacino. Dimensioni 6 SD, 10 Leggere di Vitalità. Velocità pari all'Intuito del Marionettista. Altre statistiche parienergia.

    Contiene:

    -3 Zona Extra [Vario](due arti superiori extra, 1 coda)

    16 Coltelli da Lancio [Distanza]

    3 Wakizashi [Mischia]

    4 Makibishi [Distanza]

    1 Parabraccia in Cuoio [Protezione]

    2 Cartabomba I [Bomba]

    8 Veleno Debilitante C1 (5 dosi) [Veleno]

    1 Meccanismo Catena [Meccanismo]

    1 Meccanismo di Camuffamento [Vario]

    1 Meccanismo 'Attacco a Sorpresa'[Vario]

    1 Bardatura per coda



    Gekido
    Speciale: L'utilizzatore possiede la marionetta Gekido. Le Marionette hanno solamente le statistiche primarie e sono parienergia l'utilizzatore; ogni Marionetta può avere una statistica pari all'Intuito dell'utilizzatore. La Marionetta ha un difesa naturale ed una potenza del colpo senz'arma pari a 10.

    Gekido



    Gekido è una marionetta di puro attacco. I suoi meccanismi e la maggior parte del suo corpo sono coperti da una veste bianca con orli dorati. Una maschera con un ghigno malefico, rossa e grigia, ricopre il suo volto. Vesti dorate, tenute insieme da corde sottili, coprono la parte delle gambe della marionetta e terminano in calzari del medesimo colore con parastinchi rossi. Lo stile della marionetta è un tributo all'abbigliamento dei Samurai. Gekido possiede due arti superiori aggiuntivi che sono normalmente nascosti sotto i vestiti e, all'occorrenza, possono mostrarsi fuoriuscendo dalle pieghe dell'abito. Inoltre è dotato di un coda lunga due metri connessa sulla schiena, all'altezza del bacino. Dimensioni 6 SD, 10 Leggere di Vitalità. Velocità pari all'Intuito del Marionettista. Altre statistiche parienergia.

    Contiene:

    -3 Zona Extra [Vario](due arti superiori extra, 1 coda)

    16 Coltelli da Lancio [Distanza]

    3 Wakizashi [Mischia]

    4 Makibishi [Distanza]

    1 Parabraccia in Cuoio [Protezione]

    2 Cartabomba I [Bomba]

    8 Veleno Debilitante C1 (5 dosi) [Veleno]

    1 Meccanismo Catena [Meccanismo]

    1 Meccanismo di Camuffamento [Vario]

    1 Meccanismo 'Attacco a Sorpresa'[Vario]

    1 Bardatura per coda


    (Consumo: -)
    [Da Genin in su]

    Manifattura Ottima
    Speciale: Incremento di dimensioni di 2 Unità e di vitalità di 5 Unità, massimo uno per competenza, massimo 2 per marionetta.


    (Consumo: -)
    [Da Genin in su]

    Elettro-rotazione
    Speciale: Gekido può elettrificare e mettere in rapida rotazione una delle armi a sua disposizione, agendo sulle sue articolazioni snodabili. In aggiunta al danno dell'arma, infligge gli status Semi-paralisi e Sanguinamento (DnT Medio). Attivabile 1 volta a round, gli effetti durano fino a 2 round.


    (Consumo: Basso)
    [Da Chunin in su]

    Onda di pressione
    Speciale: Gekido può comprimere l'aria all'interno di una camera posta nel busto, e rilasciare un'onda d'urto sonora nel raggio di 9 metri. Causa Scoordinato. Attivabile 1 volta a round, gli effetti durano fino a 2 round.


    (Consumo: Basso)
    [Da Chunin in su]

    Testa d'Idra
    Speciale: Gekido può emettere da fori presenti dulla testa, e normalmente chiusi, un gran numero di cavi d'acciaio spessi 5 cm di diametro e dotati di punte di metallo all'estremità. I cavi cercheranno di colpire tutti gli avversari nel raggio di 9 metri dalla marionetta, uno per avversario. Ha potenza 30. E' possibile combinare 'Testa d'Idra' con 'Elettro-rotazione', spendendo uno slot azione/ Tecnica in più e pagando il consumo di chakra.


    (Consumo: Basso+1/2 Basso)
    [Da Jonin in su]
    . La marionetta era immobile davanti al marionettista, sorretta da fili invisibili di chakra che partivano da entrambe le mani di Shunsui

    Marionettisti
    Hijutsu di Suna



    A Mantenimento La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione e un mantenimento. L'attivazione richiede un consumo Basso di chakra; il mantenimento richiede un consumo per ogni round in cui rimane attiva la tecnica speciale, escluso il primo.
    [L'attivazione richiede uno Slot Tecnica Base]


    Caratteristica dei Portatori: Intuito Aumentato (+3 tacche)


    Abilità Comuni dei Portatori Controllo delle Marionette: L'utilizzatore ottiene una competenza 'Marionetta' per livello nella tecnica speciale. E' possibile assegnare una competenza 'Marionetta' ad una marionetta già posseduta per incrementarne le potenzialità. E' possibile assegnare ulteriore equipaggiamento da quello dell'utilizzatore. Ogni marionetta può contenere al suo interno fino a 6 Unità di armi e meccanismi. L'equipaggiamento presente nelle marionette non costa crediti; non può essere rimosso ed usato dall'utilizzatore come proprio. Le [Bombe] ed i [Meccanismi] sono considerati di dimensioni pari a 1 Unità. La furtività e la percezione delle marionette è pari all'utilizzatore. L'utilizzatore può percepire e comunicare attraverso le marionette.
    Caratteristiche delle Marionette: : L'utilizzatore può controllare una Marionetta per livello della tecnica speciale con fili di chakra invisibili che partono dalle mani, muovendole entro il raggio d'azione. Il movimento richiede slot tecnica/azione; muovere più marionette con traiettoria simile o speculare richiede uno slot tecnica/azione. Le statistiche delle marionette controllate possono essere incrementate dagli impasti dell'utilizzatore, ogni marionetta ha una statistica pari all’Intuito dell’utilizzatore; è possibile rinunciare a controllare una marionetta per assegnare ad un'altra un bonus pari all'intuito ad una differente statistica (è possibile cambiare l'assegnazione dei bonus una volta a round). Le marionette utilizzano gli slot dell’utilizzatore per attaccare, è considerabile Attacco Doppio se rientra nei parametri. E' possibile rinunciare a controllare una marionetta per controllare una persona consenziente, ha le stesse limitazioni e potenzialità delle marionette.
    Progettazione: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra ogni livello pari della tecnica speciale solo per il movimento delle Marionette. Le marionette possono volare e restare sospese in aria e, se l'utilizzatore possiede l'arte della terra, muoversi anche sotto terra. L’utilizzatore può creare il proprio esercito personale di marionette: le competenze Gregari e Gregari d’Élite possono essere marionette anziché esseri umani; le competenze non variano le loro potenzialità e caratteristiche. E' richiesta la tecnica speciale attiva per controllarli, non vengono conteggiati nel limite di marionette controllabili.
    Occultamento: L’utilizzatore otterrà 2 tacche in Intuito per ogni round in cui mascherata, non percepita dall'avversario o non considerata una minaccia. Per mascherata si intende che l'avversario percepisce la marionetta come se fosse qualcosa di diverso. Smascherare la marionetta o percepirla come una minaccia azzera Occultamento.


    Livello I (Genin Verde)
    • La Furtività della Marionetta è aumentata di 1,5.
    • La Percezione dalla Marionetta è aumentata di 1,5.
    • Una statistica delle Marionette è aumentata di 1 tacca.
    • L'Occultamento ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • Il controllo ha raggio massimo pari a 18 metri.
    Mantenimento: ¼ Basso

    . Il dover usare entrambe le mani per controllare Gekido, era il segno del suo essere novizio in quell'arte. Ma di questo Asmodai sensei non sapeva nulla, con ogni probabilità. Questa è Gekido, Asmodai sensei! Ora le mostrerò cosa ho imparato dalla nostra ultima sessione di allenamento insieme! Quella era la prima volta che Shunsui utilizzava la sua marionetta in uncombattimento vero - sebbene di allenamento -. Aveva pensato a così tante strategie da mettere in atto, che non sapeva come iniziare, paradossalmente.Bene....mostriamo al sensei qualcosa che non ha mai visto! Vai Gekido! Le mani di Shinsui si mossero in avanti, mentre le sue dita incomicniarono a volare nell'aria gelida di Genosha, come accarezzando tasti invisibili. Gekido scattò all'istante verso il sensei. Nonotante avesse due gambe chiaramente funzionali, Asmodai si sarebbe accorto che il burattino avanzava verso di lui due centimetri sollevato da terra. Ed avanzava veloce. Arrivato in corpo a corpo, dal mantello bianco della marionetta, sarebbe spuntato un arto vuoto. Teso, l'arto avrebbe simulato un colpo di lariat ma, all'ultimo momento, la marionetta avrebbe leggermante cambiato direzione, passando sul fianco sinistro di Asmodai. Passando, da sotto il mantello, una lunga coda con delle placche metalliche
    Bardatura per coda
    La bardatura consiste in una serie di scaglie metalliche che vengono applicate su tutta la lunghezza della coda. La potenza è pari alla massima potenza per grado per equipaggiamento di tipo 'Mischia'. Infligge danni da taglio.
    Tipo: Da Coda-Taglio
    Dimensione: Media
    Quantità: 1
    (Potenza: Vario | Durezza: 3 | Crediti: --)
    che la corazzavano interamente, ed un altro braccio che questa volta reggeva una wakizashiWakizashi [Mischia]
    La Wakizashi e' una spada corta ad una mano che veniva portata insieme alla Katana. Essendo lunga circa mezzo metro è adatta per battersi negli interni
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Media
    Quantità: 3
    (Potenza: 20 | Durezza: 3 | Crediti: 60)

    . La marionetta avrebbe rapidamente ruotato sul proprio asse verticale per portare un doppio colpo con entrambe le armi. La wakizashi avrebbe cercato di ferire il fianco sinistro del maestro, mentre la coda avrebbe tentato di falciare la gamba sul medesimo lato del jonin, all'altezza del ginocchio. La concentrazione del genin era massima, mentre cercava di mantenere un alto controllo su Gekido, nonostante il freddo gli stesse intorpidento le dita. Indipendentemente dalla reazione del jonin, Gekido avrebbe fatto spuntare il suo terzo braccio, sul fianco destro del suo busto, col il pamo rivolto al jonin. Una bocchetta si sarebbe aperta da palmo, mentre una selva di 6 coltelli da lancioColtelli da Lancio [Distanza]
    I coltelli da lancio rappresentano il bilanciamento perfetto tra potenza e velocità. Ha una gittata pari a 15 metri. La loro lunghezza è pari a circa 15 cm.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Perforazione/Taglio
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 16
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 15)

    sarebbe volta verso il viso di Asmodai. I coltelli erano decisamente rapidi, e il meccanismoMeccanismo 'Attacco a Sorpresa'[Vario]
    Questo meccanismo consente all'utilizzatore di occultare gli oggetti all'interno del proprio corpo e di scagliarli da qualsiasi angolazione prestabilita. La potenza è variabile, massima quella consentita dal grado dell'utilizzatore per la tipologia . Il costo in crediti è 20 ogni 5 di potenza.

    Tipo: Da Incremento-Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: - | Durezza: - | Crediti: 0)


    +10
    con il quale erano stati lanciati, li avrebbe potenziati ulteriormente. Perfetto! Continuiamo ad incalzarlo! Il pugno sinistro del marionettista si chiuse, mentre la dita della mano destra iniziarono a compiere un movimento ondoso. Gekido reagì immmediatamente, spiccando un salto e raggomitolandosi, così da iniziare una rotazione in avanti dannatamente veloce. Un turbine bianco si sarebbe scagliato contro il jonin, con il mantello svolazzante della marionetta che confondeva i movimenti della stessa. Appena arrivato a ditanza opportuna. Due wakizashi e la coda di Gekido sarebbero scattate pericolosamente in avanti, portando un triplice fendente, dall'alto verso il basso, cercando di colpire la testa (con la coda) e le clavicole (con le due wakizashi) di Asmodai. Il movimimento di Gekido lo avrebbe portato a terra, con un ginocchio piegato ed i due arti superiori, privi di armi, poggiati a terra. La coda della marionetta svettava nell'aria come un serpente pronto ad attaccare. Che ve ne pare sensei? Avete mai visto una cosa del genere? L'arte del marionettista era infida. Se un solo di quei colpi fosse andato a segno, anche solo di striscio, il velenoVeleno Debilitante C1 (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica primaria scelta di 2 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Spossata (DnT Leggero).
    Applicato a : 8 coltelli dal lancio (Velocità), 8 coltelli da lancio (Riflessi), 2 Wakizashi (Riflessi), 1 Wakizashi (Velocità), Bardatura per coda (Riflessi), 4 Makibishi (Velocità), 16 aereo.

    Tipo: Supporto-Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 8
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 50)

    con cui tutte le armi della marionetta erano state pre trattate avrebbe reso le cose ancora più difficili per il jonin, se di difficile si poteva parlare.


    Edited by Shunsui Abara - 3/12/2016, 12:52
     
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    «Anni? Beh sì, dovrai lavorare molto Shunsui,» - rispose il maestro alla prima affermazione dell'allievo. Ed era una cosa in tutto e per tutto vera. La strada del ninja era fatta di lavoro, di duro lavoro. E di sacrifici, nonché di sangue e di sudore. Per imparare a controllare il chakra, però, servivano ben altre qualità, ben altre cose. Come la pazienza, ma anche la concentrazione. In ogni caso l'Akuma non stette lì a rimuginare sul fatto che Shunsui non era ancora in grado di controllare il chakra come lo faceva lui stesso. Piuttosto camminò in avanti, a scoprire quelle vette desolate, e quando propose a Shunsui di allenarsi, non aveva inteso minimamente di fare uno sparring con lui. Tuttavia, il ragazzo sembrava così preso dall'idea che quando cacciò la sua marionetta dinnanzi ad Asmodai, questi non seppe cosa dirgli per calmare il suo entusiasmo. Osservò la sua marionetta, ascoltò che era diventato più forte e intuì che forse era vero. La riserva di chakra del ragazzo era aumentata di poco, simbolo del miglioramento, e anche la marionetta sembrava niente male.
    «Allenamento in due, eh?» - sorrise l'Akuma. L'idea non gli piaceva, poiché aveva un grande vantaggio sul suo allievo. Genin contro Jonin... Non vi era storia. Senza contare poi le esperienza, la riserva di chakra, i movimenti e altre caratteristiche. Però se il ragazzo sembrava così preso e l'idea gli piaceva così tanto, allora perché non assecondarlo?
    Ora si trovava a 10 metri da Shunsui e dalla sua marionetta particolare, che il piccoletto doveva controllare utilizzando entrambe le mani. Era forse una pecca quella? O era una pecca l'offensiva senza preparazione, dinnanzi agli occhi di Seinji? Questi rimase impassibile, con le mani in tasca e il chakra tutto intorno, a osservare il suo allievo così entusiasta con la sua marionetta, Gekido. - «Ti somiglia,» - scherzò l'Akuma con le mani in tasca dei suoi pantaloni. - «D'accordo, fammi vedere di cosa sei capace.» - Il ragazzo non aspettava altro e muovendo le dita delle mani, - una tecnica che Seinji non aveva mai visto, - scagliò la sua marionetta in avanti, verso Asmodai. Quest'ultimo si sorprese. La velocità di spostamentod i Gekido non era niente male, specialmente nelle condizioni di quel freddo. Per un attimo pensò che fosse simile a un pianista che stava premendo dei tasti particolari, in modo da suonare la sua melodia. Poi, però, spostò la sua attenzione più in basso, osservando anche che la marionetta stava volando in avanti, e non camminando, come avrebbe potuto pensare prima. In poco tempo raggiunse Asmodai in corpo a corpo e sollevò un arto apparentemente vuoto da sotto un lungo mantello bianco, che evidentemente serviva a celare armi e meccanismi nascosti dentro il corpo di Gekido. La situazione reale fu un po' diversa da come l'Akuma l'aveva pensata inizialmente e lo Jonin si preparò alla difesa dal lariat, abbassandosi sulle ginoacchia per far andare il colpo a vuoto. Tuttavia, sapeva che Shunsui era particolare. Che era un stratega, un po' come lui stesso. Per questo non si rilassò una volta schivato il colpo, ma già in movimento mise mano in tasca tirando fuori un kunai con la mano sinistra, laddove si trovava la marionetta. [Slot Azione Istantanea] Da lì gli venne più facile concentrarsi per vedere come la marionetta ruotava sul proprio asse, portando il doppio colpo. Vide la wakizashi solo all'ultimo momento deviandola in alto con il proprio kunai. Per quanto riguardava il colpo con la coda, che mirava alla gamba, Seinji semplicemente la spostò ruotando sul proprio asse nel mentre parava l'attacco con la wakizashi, deviando la lama un po' oltre la sua traiettoria. [Slot Difesa 2]

    Ora si trovava davanti alla marionetta, lateralmente. Perciò vide perfettamente come dal suo busto uscì fuori un palmo aperto, mirante a Seinji.
    "Niente di buono," - pensò questi spostandosi lateralmente in una maniera spaventosamente veloce. [Slot Difesa 3 - Riflessi: 750] Tuttavia, anche questo non bastò completamente, giacché la marionetta spiccò subito un bel salto e iniziando a vorticare in aria, girandosi rapidamente intorno al proprio asse. - "Niente di buono parte 2," - scherzò il Demone guardando come il turbine di lame li sopra si stesse rapidamente abbassando verso il Jonin. Questi compose rapidamente dei sigilli, facendo comparire tutt'intorno al suo corpo un duro strato di nebbia solida.

    CITAZIONE
    Foschia della Salvaguardia
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Serpente, Drago, Cavallo, Ariete, Drago (5)
    L'utilizzatore può proteggersi con un rivestimento di nebbia solida. La protezione ha potenza difensiva pari a 20. Se presente la nebbia non sono necessarie le posizioni magiche.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Zone protette: 1 per Grado]

    [Da genin in su]


    Concentrazione + Guru: Potenza 40

    Quando, pertanto, le wakizashi gli arrivarono contro, non lo impensierirono nemmeno, venendo adeguatamente parate con la sua armatura. Shunsui avrebbe sentito soltanto un rumore, l'incapacità delle lame della sua marionetta di penetrare la protezione usata dal Jonin. Forte della sua superiorità occasionale, egli rimase a guardare come le 3 lame rimbalzarono via e la marionetta, finalmente, si calmò.
    "Questo tizio è migliorato davvero", - pensò Seinji osservando Shunsui, che tra l'altro sembrava rinato. Il suo entusiasmo lo si percepiva nell'aria, quasi come se fosse un qualcosa di fisico e ben presente.
    «Niente male, shunsui-san. Però ho utilizzato una tecnica che molti genin qui a Kiri conoscono e se non hai abbastanza potenza per penetrare questa armatura, non farai del male a nessuno,» - disse Seinji, ovviamente mentendo un po': sì che i genin di Kiri conoscevano quella tecnica, ma non la sapevano usare con la stessa capacità di Asmodai. - «Inoltre, che me ne dici, attacco anche io o mi difendo solo?» - chiese abbastanza curioso di cosa avrebbe dovuto fare secondo Shunsui. Entrambe le opzioni gli andavano bene, ma la scelta spettava al genin. Del resto era lui l'entusiasta che voleva lo scontro di allenamento.




    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 440 bx / 500bx

    Recupero Abilità:

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai X8 (7 legati a 7 bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///
    Slot azione Bonus: ///

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///
     
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    Il sensei era semplicemente straordinario. Con estrema facilità, considerando anche il freddo gelido di quelle terre, l'Akuma si muoveva con una rapidità e precisione degna del migliore dei jonin. Gli attacchi di Gekido vennero rapidamente schivati, nonostante fosse impossibile prevedere quali sorprese nascondesse nel suo corpo meccanico. Ma quella non era una questione di previsione. Semplicemente, l'offensiva non era all'altezza della preparazione fisica di Seinji. Shunsui lo aveva previsto, e lo considerava solo come un vantaggio.... così non devo trattenermi...L'ultimo triplice colpo della marionetta venne ad infrangersi contro uno scudo di nebbia, creato dal jonin. Un ninjutsu che Shunsui non aveva mai visto, sebbene ricordasse le tecniche di rafforzamento con la roccia del suo villaggio. Bhè sarà anche così...ma io non ho mai visto un genin riuscire a fare una cosa del genere ahaha...inoltre continuò raccogliendo le mani al petto, cosa fece rialzare la marionetta dalla sua posizione accucciata....io dico che avete già perso tempo...disse il genin, facendo un po' il gradasso con il sensei. Non aveva davvero ragione di farlo, perchè se l'Akuma l'avesse voluto lo avrebbe disintegrato. Ma faceva parte della sua natura prendere certe cose alla leggera e, di fatto, quello non era molto più che un gioco per il il jonin. Piegando il mignolo della mano destra, ed allargano pollice ed indice della stessa mano, la bocca della marionetta si aprì di mezzo centimetro. Un nube violacea sgorgò dalla maschera impassibile di Gekido, un vento velenosoVeleno Debilitante C1 (Riflessi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica primaria scelta di 2 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Spossata (DnT Leggero).
    Tipo: Supporto-Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 50)
    che si sparse rapidamente tutto intorno la marionetta, fino a raggiungere i 9 metri di raggio. La nube si sarebbe rapidamente allargata, oscurando marionetta e marionettista alla vista del jonin. Ecco che inizia lo show dei burattini... Rapidamente Gekido venne richiamata vicino a Shunsui ed i due si scambiarono leggermente di posto. A quel punto, il marionettista piegò contemporaneamente indice e medio della mano sinistra, attivando[Slot Azione 3]
    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    una piccola levaMeccanismo di Camuffamento [Vario]
    Tramite questo apposito Kit si può cambiare automaticamente l'aspetto del burattino rendendolo identico al marionettista o ad un altro soggetto. Si può riportare immediatamente la marionetta all'aspetto originale. Il meccanismo è utilizzabile per 10 usi.

    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: - | Crediti: 0)

    all'interno della bambola mortale. Appena lo fece, impercettibili piastrine poste sulla superficie di Gekido iniziarono a postarsi e piegarsi, in maniera da riflettere differentemente la luce in maniera diversa, e cambiare colore. Contemporaneamente le parti interne della marionetta iniziarono a modificarsi, riarrangiandosi, cambiando l'anatomia stessa dalla bambola meccanica. Tutto questo accade in brevissimo tempo, ed il suo risultato fu strabiliante. Gekido era sparito, ed al suo posto c'era un secondo Shunsui. Il meccanismo di camuffamento è mille volte superiore la una tecnica della trasformazione, perché non è basato sul chakra! Ma perchè il suo piano si potesse concludere, anche lui doveva cambiare di aspetto. Non potendosi modificare al pari del suo burattino, Shunsui intrecciò le dita nella più basilare delle tecniche ninja: la Tecnica della TrasformazioneTecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:Basso )
    . Assunse le fattezze della sua bambola, così che fosse impossibile distinguere da un occhio di una persona normale, chi fosse la marionetta e chi fosse il marionettista. Ed ora la ciliegina sulla torta! Gekido, con le sembianze del suo creatore, aprì la bocca per urlare: Forza sensei! mi state rendendo le cose troppo facili! hahahahah La voce del marionettista uscì dalla bambola senza che esse fosse alterata in alcun modo. Era questa l'essenza del marionettismo. Ingannare, confondere e colpire l'avversario quando meno se lo aspettava. Seinji era troppo forte da poter battere sfruttando la semplice forza bruta. Se gli si voleva portare un'offensiva che lo potesse impensierire, almeno un pochino, doveva ingannarlo. E non era facile ingannare un maestro delle illusioni. Ma le marionette erano qualcosa di completamente diverso rispetto quello che il jonin avesse mai visto. Forse c'era la speranza di prenderlo davvero in contropiede.

    Chakra consumato 20/400
    Vitalità 14/14

    Slot Azione 1: Spargimento veleno aereo
    Slot Azione 2: movimento marionetta
    Slot Azione 3: Attivazione meccanismo di camuffamento

    Slot Tecnica: T. della Trasformazione
     
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    «Dialoghi»


    "Perso tempo?" - si chiese l'Akuma nel mentre rimaneva ancora vicino alla marionetta del suo allievo. - «Se fossi un medico ti prescriverei di combattere di più con i kiriani, Shunsui-san,» - disse Asmodai restando completamente fermo vicino a ciò che sembrava essere il giocattolo preferito dal suo allievo. Era miracolosa la facilità con cui il genin la manovrava; di come tirava i fili di Gendo, o di come si chiamava quel artefatto. Decisamente, non aveva mai visto dei marionettisti di Suna. Ne aveva sentito parlare. Erano gente brava. Avevano un modo di combattere simile al suo, da nascosti. Ma proprio per questo far vedere la sua marionetta e la sua capacità in campo aperto non era un'idea poi così buona come poteva sembrare a prima vista.
    "Con questa armatura..." - pensò l'Akuma guardando uno spesso strato di nebbia solida sul suo corpo, che però iniziava via-via a disfarsi sempre di più, fino ad annullarsi. Fu anche in quell'istanti che il Jonin vide come Shunsui tirò uno dei suoi fili e la bocca della marionetta si aprì. Da essa iniziò a fuoriuscire del gas violaceo, che Seinji subito pensò di essere un veleno.
    "Ti ricordi? Li usavi anche tu quei trucchetti in passato." - Sì, si ricordava, per questo, quando venne completamente circondato dal veleno, trattenne subito il respiro, in modo da non avvelenarsi. Non pensò nemmeno di uscirne fuori; o di saltare. Con quell'azione Shunsui gli aveva offerto una grande possibilità. E non appena venne circondato dal gas velenoso, compose pochi sigilli diventando liquido e inoltrandosi nel terreno di sotto.

    CITAZIONE
    Movenza d'Ombra
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Pecora, Cane, Tigre (3)
    L'utilizzatore può fondersi con il terreno, entrandoci come fosse acqua: è impossibile respirare. L'utilizzatore può muoversi come in superfice. L'utilizzatore può emergere solamente da un'ombra non controllata presente nel terreno; può nascondersi nel terreno a piacimento. Se colpito, la tecnica si scioglierà, rigettando l'utilizzatore. Le vittime percepiscono l'utilizzatore solo appena emerge dall'ombra. È possibile usarla in combinazione con la tecnica 'Servitori di Nebbia' oppure 'Tecnica della Moltiplicazione Acquatica', sfruttando uno slot tecnica base, oltre che il relativo consumo. In questo caso, la scomparsa dell'utilizzatore sarà contemporanea la comparsa del clone.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto - Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Al suo posto, in mezzo al gas velenoso, ci lasciò invece una copia illusoria di sé stesso [1° slot azione]. Shunsui l'avrebbe vista non appena il gas si sarebbe diradato. Era inginocchiata, piegata, con la mano alla bocca e al naso. Dopo qualche secondo di pausa, la copia tossì, mentre l'Akuma si spostò lateralmente di 10 metri [2° slot azione]. - «Niente male, Shunsui...» - disse la copia. - «Credo che... khem khem... di aver inalato questo gas. Che gas è?» - chiese la coppia restando ferma sulla sua stessa posizione. - «Bravo comunque. Mi hai fregato... eh!» - disse infine tornando in posizione retta, ma barcollando, ovvero fingendo di essere avvelenato. Seinji, dal canto suo, giunto in posizione, si fermò.
    Non voleva rompere il giocattolo al suo allievo preferito.






    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 416 bx / 500bx

    Recupero Abilità:

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai X8 (7 legati a 7 bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///
    Slot azione Bonus: ///

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///
     
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    Quando il fumo si diradò, Shunsui vide che il sensi non si era mosso dalla sua posizione. Con la mano davanti la bocca e con qualche colpo di tosse, il jonin della Nebbia voleva fargli credere di aver accusato quel tipo di attacco, quando le complesso combinazione di attacco del precedente scambio di colpi, non lo avevano nemmeno scalfito. Dannato sensei...mi vuoi fregare un'altra volta come tuo solito....questa volta non la spunterai facilmente Quella dell'inganno era un'arte che necessitava pazienza. Shunsui non aveva predisposto il camuffamento di Gekido e quella messa in scena per buttare tutto all'aria con un attacco sconsiderato. Chiaramente, Asmodai voleva farlo cadere nell'errore di attaccare a testa bassa, e smascherare il suo travestimento. Altrimenti non si sarebbe mai mostrato così vulnerabile. Del resto, era semplicemente impossibile averlo messo così in difficoltà con un attacco di quel livello. Stiamo al suo gioco... Eh solo un po' di gas velenoso...vi stordirà per bene! Così dicendo, Shunsui e la sua marionetta scattarono verso la posizione del maestro, correndo uno di fianco all'altro. Shunsui aggiustò la velocità con cui la marionetta si muoveva alla sua, per non rendere evidente chi fosse la bambola e chi fosse il marionettista. Inoltre, nonostante fosse intenzionato a partecipare all'attacco, non avrebbe potuto utilizzare gli arti superiori, perchè le sue dita erano impegnate a controllare i movimenti di Gekido. Per non farsi vedere, i movimenti delle mani, indispensabili al movimento della marionetta, sarebbero stati eseguito sotto il mantello.

    Quella era una strategia nuova di attacco, nella quale in genin si era buttato a capofitto spinto dalla voglia di provare nuove tattiche di combattimento, in un contesto dove sapeva di poter osare. Normalmente i marionettisti non attaccavano insieme alle loro marionette. Semplicemente, lo sforzo di coordinare i propri movimenti con quelli delle proprie marionette - esatto, più di una marionetta - era difficile da mantenere per molto tempo e, in generale, risultava controproducente. I marionettisti, infatti, non avevano grandi capacità di combattimento che esulassero la manipolazione delle loro creazioni. Mettersi in mezzo alla battaglia comportava solo rischi inutili.

    Arrivato in corpo a corpo con il sensei, Shunsui - con le sembianze di Gekido - spostò il peso sulla gamba sinistra e si piego sul medesimo fianco, mentre stendeva la gamba destra per eseguire un calcio rotante contro la tempia sinistra di Asmodai. Contemporaneamente, Gekido -con le sembianze di Shunsui - si sarebbe lanciato corpo contro corpo sul verso il sensei. Con le braccia allargate, avrebbe tentato la presa al busto del kiriano. Nuovamente, il genin avrebbe aggiustato la velocità dei movimenti di Gekido, in maniera tale da equipararla alla sua. Questa volta fu semplice, visto che anche lui si stava muovendo quasi al massimo delle sue possibilità.

    Se la presa avesse avuto successo, immediatamente Gekido avrebbe fatto scattare dal suo corpo tutte e 3 la wakizashi che vi erano nascoste, cercando di ferire il sensei, ma anche smascherando la sua natura. Se il colpo fosse andato a buon fine, le wakizashi si sarebbero conficcate nel corpo del sensei, in maniera tale da evitare gli organi vitali del kiriano. Normalmente, Shunsui non avrebbe mai portato un colpo del genere, se non ad un avversario in uno scontro mortale. Ma, in quel particolare contesto, il marionettista sapeva che poteva non trattenersi, considerando la facilità con cui il sensei aveva annullato gli attacchi precedenti.

    Se la presa non avesse avuto successo, Shunsui avrebbe usato lo slancio del primo calcio per ruotare sulla sua posizione, usando la gamba sinistra come perno. In un movimento repentino, avrebbe poi poggiato la gamba destra a terra, caricandovi il peso, per scagliare con la sinistra un calcio frontale contro il petto del sensei. Allo stesso tempo, Gekido, dalla sua posizione accucciata, avrebbe tentato la spazzata alle gambe del sensei, con una rotazione che avrebbe portato il la sua gamba destra robotico ad impattare le caviglie del kiriano, nella parte posteriore.

    In entrambi i casi, il genin avrebbe quindi fatto un salto all'indietro - e così anche Gekido - in modo da ristabilire la distanza di combattimento a lui più congeniale, a 5 metri di distanza dal sensei.Cacchio non è per nulla facile combattere in questa maniera...una buona cosa che questa idea non mi sia venuta durante uno scontro vero!




    Chakra consumato 45/400
    Vitalità 14/14

    Slot Azione 1: Attacco doppio (calcio rotante - presa)
    Slot Azione 2- ipotetica 1: estrazione lame Gekido
    Slot Azione 2- ipotetica 2: Attacco doppio (calcio frontale - spazzata)
    Slot Azione 3: Movimento

    Slot Tecnica:-
     
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    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»


    A quanto sembrava, il tentativo di Seinji d'infilarsi nel terreno e togliersi da davanti quel tizio di un suo allievo, era andato a buon fine. Incapace di vedere oltre il fumo, Shunsui ci avrebbe messo del tempo prima di capire dove era finito il suo maestro. E questi, seppur aveva ancora il contatto mentale con la sua creatura, non sembrava molto interessato a continuare quel scontro. Così semplicemente si sedette sotto al suolo e si concentrò, facendo fluire diverso chakra verso i bulbi oculari.
    "Concedimi gli occhi," - chiese nel suo pensiero. Sotto al suolo non poteva vedere di sopra. Gli serviva la vista di Asmodai. Quella che oltrepassava le zone buie e la materia. Solo grazie a quella avrebbe potuto scoprire la posizione del suo allievo, che intanto avrebbe potuto spostarsi, e agire di seguito. Pertanto si disconcentrò completamente dell'incontro, concentrando, invece, per un solo breve periodo sull'attivazione della sua vista particolare. Per questo la sua illusione non si difese minimamente dagli attacch di Shunsui, che andarono a segno. L'illusione accusò il primo colpo contro la tempia, ma rimase ancora viva e in piedi. Successivamente Asmodai accusò anche la presa, restando immobile dinnanzi all'attacco con le wakizashi. Le lame si propagarono nel corpo dell'Akuma illusorio, il quale venne ferito abbastanza per scomparire in un vortice illusorio, un po' come se non ci fosse mai stato. Probabilmente la cosa avrebbe lasciato un po' di stucco il ragazzo, che si sarebbe chiesto se tutto ciò che aveva visto era vero. Oltretutto, si sarebbe chiesto anche come sia stato possibile che il sensei semplicemente sparì, così. Tutto questo, però, non interessava a Seinji stesso, il quale, nascosto sotto al suolo, continuò a cercare di mantenere calma e sangue freddo a 10 metri dal punto in cui si era intruffolato nel terreno.
    "Bella mossa!" - esclamò una voce. - "L'hai pensato quando ti ha lanciato contro il veleno?"
    "Sì."
    "Secondo te, quanto tempo ci metterà per capire dove sei nascosto?"
    "Non lo so. Spero non prima che io riesca ad attivare la mia vista."




    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 416 bx / 500bx - 8(Attivazione Vista Vitale), -8(Mantenimento)=400

    Recupero Abilità:

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai X8 (7 legati a 7 bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///
    Slot azione Bonus: ///

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///
     
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