In cerca di risposte[Free Kairi - Haruki]

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    In cerca di risposte

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    Era tornata a Suna dopo diversi mesi dalla sua avventura, o meglio disavventura, nei territori del paese del vento: dopo una missione assieme ad un membro dell'amministrazione, Haruki, la kunoichi era finita in coma a seguito di una potente genjutsu causata proprio dal membro del suo clan che doveva riportare a casa. Era in quell'occasione che la ragazza aveva finalmente risvegliato il suo sharingan.
    A causa dell'incidente era però dovuta tornare a Konoha con nulla di fatto e senza nemmeno poter salutare o ringraziare Haruki, passando qualche giorno in convalescenza prima di poter riprendere la sua vita. Fino ad allora il prigioniero Uchiha era rimasto in mano a Suna per motivi burocratici, e finalmente Kairi aveva trovato la giusta occasione per ritornare al villaggio della sabbia, fare chiarezza e decidere se riportare il fuggitivo al clan oppure ucciderlo. Vista la situazione le era stato dato dal clan piena autonomia decisionale ed aveva intenzione di sfruttarla al massimo.

    Percorse veloce le strade del villaggio che ancora ricordava dopo la sua ultima visita, ed arrivata all'amministrazione chiese immediatamente del sunese, che sapeva essere stato promosso a chunin nel frattempo. Non appena fosse arrivato il suo turno avrebbe bussato alla porta, dove avrebbe trovato ancora una volta il monaco dietro alla scrivania intento nelle sue scartoffie. Solo dopo un lungo momento di silenzio imbarazzato avrebbe aperto bocca Haruki, finalmente riusciamo a rivederci...sono tornata a Konoha senza neppure riuscire a salutarti qualche tempo fa...posso parlarle? Credo lei possa già intuire il motivo del mio ritorno concluse osservando con aria tranquilla lo shinobi: voleva delle risposte, e le voleva il prima possibile: aveva atteso fin troppo tempo quel giorno.




    Edited by Kairi Uchiha - 27/3/2017, 18:51
     
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    Curiosità

    I



    Haruki si era seriamente preoccupato per la salute della Kunoichi. Il genjutsu che aveva subito sembrava impossibile da interrompere dall'esterno e tutti i suoi tentativi di riportarla alla realtà erano risultati vani. Il Consigliere era arrivato a temere che la ragazza non si sarebbe mai più risvegliata, ma fortunatamente ciò non era successo. Dopo 4 giorni, aveva improvvisamente ripreso conoscenza ed era riuscita a tornare immediatamente a Konoha, così da poter fare rapporto agli Anziani del clan. Nonostante ciò, non avevano nulla da festeggiare. La missione era stata un fallimento: non avevo recuperato ciò che l'uomo aveva rubato e non erano riusciti a trovare altre informazioni rilevanti. Akuro, infatti, dopo essersi ripreso dallo scontro, si era rifiutato di parlare con lui o con chiunque altro. Il monaco avrebbe molto voluto interrogarlo con i suoi genjutsu, ma non poteva senza il permesso del clan Uchiha. Sarebbe stata una grave violazione del rapporto di amicizia che li legava estrarre informazioni direttamente dalla mente di qualcuno che ufficialmente non era ancora stato dichiarato un Nukenin e non aveva arrecato problemi a Suna. Pertanto, avrebbe dovuto ottenere il benestare di Kairi, in qualità di responsabile dell'operazione, per usare su di lui l'interrogazione mentale.


    Quando percepì il suo arrivo, il monaco interruppe immediatamente ciò che stava facendo e l'accolse nel suo ufficio. Prego, si sieda pure. Le indico una delle due sedie che aveva fatto aggiungere di recente. Sapeva che la kunoichi era stata informata di quanto era successo dopo che era svenuta, quindi saltò direttamente alla parte che gli interessava. Sono lieto che si sia finalmente risvegliata. Iniziavo a temere il peggio. Si interruppe per qualche istante, poi ricominci a parlare. La dottoressa Haida mi ha detto che non riesce a capire come abbia fatto a risvegliarsi o cosa di preciso la obbligasse a dormire. Era evidente che se la sconfitta di Akuro e l'utilizzo del rilascio non erano stati sufficienti a risvegliarla, doveva essere stata lei a fare qualcosa per salvarsi. Spero perdonerà la mia invadenza, ma mi piacerebbe discutere con lei di quanto è accaduto nel deserto, prima di consegnarle il fuggitivo. Ha forse qualche memoria del tempo che ha passato in coma?


    Edited by Bartok. - 14/4/2017, 23:54
     
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    Riassunto degli eventi

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    La ragazza accettò di buon grado l'invito a sedersi del ragazzo vista la sua stanchezza: se il monaco non fosse stato cieco si sarebbe accorto anche del pallore ancora più evidente dell'Uchiha, la cui carnagione era chiara anche in situazioni di normalità. Si, certo le riferirò tutto. Ma prima... rimanendo seduta si inchinò verso il genin Voglio porgere i miei ringraziamenti per quello che è successo, assieme alle mie più sentite scuse. Dovevate solo farmi da guida nell'Anarouch ma alla fine mi avete salvato la vita mettendo in repentaglio la vostra. Sono in debito con voi e non potrò mai perdonare la mia incapacità di portare a termine una missione che si sarebbe potuta risolvere molto più semplicemente se io fossi stata più esperta
    Rimase poi il silenzio diversi secondi, mentre un dubbio che si era insinuato nella sua mente sin dalla prima conversazione con il sunese si faceva sempre più strada in essa: e se davvero si fosse trattato di un piano degli anziani per potersi liberare di lei? Quell'uomo era chiaramente al di sopra delle sue possibilità ed i membri più alti del clan conoscevano sia le capacità del fuggitivo che quelle della ragazza, eppure avevano in ogni caso deciso di mandare proprio lei nonostante vi fossero shinobi e kunoichi ben più esperte ed addestrate. Non riusciva a cavarsi dalla testa il fatto che ci fosse qualcosa di strano in tutta quella situazione, ed era uno dei motivi per cui voleva parlare con Akuro il prima possibile.

    Alzò la testa nuovamente verso il monaco, iniziando infine a rispondere alla sua domanda Si, ho ricordi abbastanza chiari dell'illusione, anche se non so quantificare il tempo esatto...di certo però non mi ero accorta di essere in coma in un letto di ospedale fino a quando non mi sono risvegliata. Appena ho eseguito il rilascio un uomo mascherato, Akuro, è comparso alle vostre spalle decapitandovi, ricomparendo poco dopo di fianco a Kiba ed uccidendo anche lei rabbrividì ripensando alla scena, mentre rabbia e dolore riaffiorarono facendo diventare cremisi per un solo istante le sue iridi, che tornarono però normali dopo pochi istanti.
    Non avevo capito che fosse un'illusione così ho perso il controllo e mi sono gettata su di lui con tutta l'intenzione di ucciderlo, ma ogni mio colpo non aveva effetto e lo attraversava come fosse un fantasma, mentre tutti i suoi colpi erano efficaci, potevo chiaramente sentire il dolore quando arrivavano a segno ripensò al calcio sul costato ed a quanto fosse stato reale Non capivo cosa stesse succedendo, per un momento ho pensato si trattasse di una sua abilità particolare, ho anche preso in considerazione il fatto di essere dentro un'illusione ma avevo già eseguito il rilascio e non era servito a nulla, inoltre non avevo minimamente il tempo di farlo nuovamente a causa dei suoi attacchi serrati.
    Ha...ha cominciato a dirmi che gli anziani mi hanno tradita, che non sono che una pedina per loro e che hanno usato anche lui, che lui non è quello che penso. Ho cercato di ottenere più risposte invano, ed è per quello che vorrei interrogarlo e sentire ciò che ha da dire prima di portarlo al clan, sempre che sia in grado di parlare...Non mi sembrava molto stabile
    continuò ricordando le varie personalità che aveva dimostrato di possedere Akuro non appena aveva distrutto la sua maschera Nemmeno io so con esattezza come ho fatto ad uscire, ad un certo punto ho colpito la sua maschera e credo che quello fosse il suo punto debole. Ha cominciato a delirare, sembrava quasi schizofrenico, il suo viso...mutava! fece una breve pausa E da quel momento i miei colpi hanno cominciato a fare effetto su di lui, fino a quando...fino a quando... chiuse gli occhi facendo un gran respiro ...fino a quando non l'ho decapitato, e la sua testa è rotolata ai miei piedi ancora parlando. Questo è l'ultimo ricordo che ho, dopodiché mi sono svegliata nel letto dell'ospedale. Che cosa è successo fuori dall'illusione, Haruki? domandò con sguardo quasi implorante Il richiamo si è sciolto appena sono svenuta così Kiba non ha visto ne sentito nulla, ma voi eravate lì. Che cosa ha fatto, che cosa ha detto?


     
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    Pazzia o Tradimento?

    II



    Seduto alla sua scrivania, composto e rigido come una statua di granito, Haruki osservava la sua ospite attraverso un nuovo filtro. Da quando si erano visti la prima volta, il suo mondo era profondamente cambiato. Se fino a pochi mesi prima l'oscurità era interrotta soltanto da suoni, odori e sensazioni tattili, ora decine di fiamme di diverso colore e dimensioni popolavano il buoi dei suoi occhiPercezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.
    . Quella dell'Uchiha appariva di un intenso violetto. Ardeva placida, ma qualcosa sembrava suggerirgli che avrebbe potuto ingigantirsi da un momento all'altro, incenerendo qualsiasi cosa la circondasse. Si concentrò sulla parte superiore del suo corpo, riuscendo a distinguere le peculiari caratteristiche dei suoi occhi. Quelli dovevano essere i segni dello Sharingan. Haruki non li avrebbe più dimenticati.
    Indubbiamente era diventata molto più forte. Probabilmente aveva addirittura raggiunto il suo livello, mentre lui aveva fatto ben pochi progressi. Haruki non se ne dispiacque. Sapeva di non essere mai stato portato per l'arte ninja. Se paragonato a quello di Hohenheim o di Ryoshi, entrambi molto più giovani di lui, il suo talento appariva del tutto dozzinale. Anche Kairi doveva appartenere a quella stessa classe di geni che lui poteva soltanto invidiare. Mentre quei pensieri scorrevano nella sua mente e la ragazza continuava a raccontare del genjutsu, Haruki appoggiò una mano sul suo ventre. Sotto il sigillo, il chakra del Rokubi si agitava inquieto, evidentemente infastidito dall'angusta prigione in cui era stato relegato. Non era dotato quanto loro, ma per permettergli di portare a termine il suo compito, la Fiamma gli aveva concesso di diventare il contenitore di uno dei Nove. Per questo non aveva dubbi e non temeva quelle persone: la Fede e la Volontà di Dio avrebbero ampiamente compensato per qualsiasi sua mancanza.
    Quando la ragazza ebbe finito di parlare, Haruki non perse tempo in altri convenevoli.Non c'è niente di cui scusarsi. Ho soltanto fatto il mio dovere, mentre lei era stata mandata ad affrontare un nemico che non aveva possibilità di sconfiggere da sola. Non è colpa sua. Tagliò corto, per concentrarsi sul resto della faccenda. Dopo che è caduta vittima dell'illusione, Akuro mi ha affrontato direttamente. Era sorpreso che l'illusione non avesse colpito anche me. Non ricordo che abbia detto altro di rilevante prima che di perdere conoscenza a causa delle ferite. Sembrava piuttosto indebolito, quindi non è stato difficile sopraffarlo. Nella foga della battaglia, spinto dalla furia del demone, gli aveva addirittura staccato un braccio. Probabilmente, anche se aveva detto qualcosa di importante, non sarebbe stato in grado di ricordarselo. Allora il suo controllo del demone era ancora piuttosto rudimentale e sfruttarne il potere poteva renderlo selvaggio e incontrollabile. Ciò che ha detto a lei è ben più importante. Il comportamento irrazionale di Akuro potrebbe spiegare perché ha improvvisamente deciso di abbandonare il suo villaggio. È possibile che sia semplicemente pazzo, non crede? Sorvolò completamente sulle gravi accuse che aveva rivolto agli anziani del clan. Haruki non fu così sciocco da chiederle se pensava fossero fondate. Mettere in discussione la più alta autorità del clan era una di quelle cose che potevano costare molto caro. Nessuno sano di mente si sarebbe messo a discutere di una cosa simile con uno straniero che conosceva appena. Ovviamente, quelle parole, unite al fatto che la ragazza era stata mandata a eseguire una missione senza possibilità di vittoria, fecero sorgere parecchi dubbi nella mente del monaco. Alimentando la sua naturale paranoia, quella scoperta l'aveva portato ad immaginare migliaia di macchinazioni e complotti. Il giudizio di Haruki era sempre stato viziato da molti pregiudizi nei confronti dei nobili e l'incontro con Shizuka e Atasuke non aveva fatto altro che peggiorare l'opinione che aveva sul clan Uchiha e l'aristocrazia in generale. L'idea che Kairi fosse rimasta invischiata in una qualche lotta di potere all'interno del suo stesso clan non gli sembrava per nulla irrazionale. Ad ogni modo, sono più che d'accordo che sia necessario sottoporlo ad una interrogazione. Come intende procedere? Vuole che me ne occupi io, oppure preferisce che le faccia semplicemente da supporto? Anche se si trovava nelle prigioni si Suna e Haruki avrebbe preferito dedicarsi a lui personalmente, era pur sempre un cittadino di Konoha e in qualità di rappresentante del clan Uchiha, sarebbe toccato a Kairi decidere come procedere. La cosa l'avrebbe seccato non poco, visto che ormai era coinvolto personale, ma se la ragazza l'avesse chiesto, il protocollo l'avrebbe obbligato a spedire il criminale al Villaggio della Foglia, abbandonando totalmente la questione.
     
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    L'ora della verità

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    Haruki tagliò corto nel sentire le sue scuse, ma la ragazza non si ritenne soddisfatta in ogni caso: per quanto in parte la sollevasse il fatto che il neo-chunin non provasse risentimenti per ciò che era accaduto non voleva usare la cosa come una giustificazione. Quell'esperienza le aveva permesso di crescere e di maturare sotto molti aspetti, sia psicologici che fisici, e da quando aveva risvegliato la sua innata il suo carattere aveva subito una graduale evoluzione, impercettibile quanto forse costante. Allo stesso modo anche le sue doti fisiche e combattive erano di gran lunga migliorate, ed ora non escludeva di essere allo stesso livello dello shinobi davanti a lei per quanto riguardava forza e potenza. Tuttavia non era ancora convinta che fosse abbastanza.

    Non mi stupisce che l'illusione con lei non abbia funzionato, le nostre illusioni si attivano quasi esclusivamente con il contatto visivo. Si può dire che lei essendo cieco sia uno dei nemici più insidiosi per il nostro clan. Ma fortunatamente, siamo alleati esclamò la ragazza senza troppe remore, Haruki già conosceva gli Uchiha e le loro capacità e non stava rivelandogli nulla di nuovo. Inoltre le arti illusorie non erano di certo gli unici punti di forza del suo clan e far credere che al contrario fosse così poteva rivelarsi vantaggioso in un eventuale futuro in cui, per un motivo o per un'altro, i due villaggi fossero costretti a sfidarsi. Ovviamente la ragazza sperava che quell'eventualità non diventasse mai reale.
    Alla seguente domanda del chunin non seppe cosa rispondere Io...non lo so. E' possibile, ha dimostrato chiari sintomi di instabilità mentale ma non posso essere certa che sia l'unico motivo. Ho fatto rapporto al clan riportando ciò che era stato rubato ma neppure loro hanno saputo darmi reale risposte in merito, al villaggio non aveva dato segni evidenti di squilibrio non sarebbe però stata la prima volta nella storia del clan in cui un'Uchiha perdeva il senno, apparentemente in maniera totalmente ingiustificata. Purtroppo certi soggetti, forse troppo deboli o forse semplicemente troppo sensibili, avevano mostrato anche in passato segni di pazzia e temeva che Akuro fosse solo uno dei tanti, e probabilmente neppure l'ultimo. Suo padre più di una volta le aveva spiegato come gli appartenenti al suo clan provassero sentimenti ad un'intensità tale da arrivare a modificare anche lo stesso carattere e comportamento di un'individuo.
    Alla seguente domanda del sunese si prese qualche istante per riflettere Per quanto mi piacerebbe interrogarlo di persona, forse è più saggio lo faccia lei senza che Akuro mi veda: mi spiegò, non essendoci membri del clan presenti potrebbe decidere di parlare più apertamente, vorrei se possibile ascoltare le sue eventuali risposte in un primo momento in disparte, per poi farmi vedere solo successivamente. Ho già provato a parlare con lui mentre ero intrappolata nell'illusione ma non ho ottenuto grandi risposte e temo che la situazione rimarrebbe invariata. Per quanto nel corso di questi ultimi mesi io abbia imparato ad utilizzare molto meglio il mio sharingan non credo che potrei ottenere grandi risultati con una persona che sa perfettamente come funziona per quanto ipnotizzare le persone l'avesse aiutata in passato dubitava che un membro del suo clan sarebbe caduto in quel tipo di trappola, e forse fare parlare Haruki apparentemente da solo poteva essere la soluzione migliore per ottenere delle informazioni Se non dovesse parlare neppure solo con lei, cercheremo di utilizzare altri metodi concluse rimanendo appositamente sul vago: neppure lei aveva in mente una strategia precisa a riguardo, si sarebbe limitata ad improvvisare ed a fare ciò che riteneva migliore in base all'evolversi della situazione.
     
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    Interrogatorio

    III



    Mosse lievemente il capo in segno di assenso. Così sia. Mi occuperò dell'interrogatorio, mentre lei mi suggerirà le domande. Rimanendo seduto alla scrivania, Haruki congiunse le mani, preparandosi a eseguire una complessa serie di sigilli. Sto per attivare la tecnica che ci permetterà di comunicare durante la seduta. Non voleva che la ragazza si preoccupasse per quel gesto, quindi preferì spiegarle in anticipo cosa aveva intenzione di fare. Se Kairi non avesse protestato, il consigliere avrebbe completato la sequenza, attivando il fuuinjutsuComunicazione Mentale
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale (10)
    L'utilizzatore può comunicare telepaticamente a qualsiasi distanza con tutti; all'attivazione comparirà un fuuinjutsu su tutte le persone consenzienti presenti entro 1200 metri.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Basso )
    [Da chunin in su]
    . Quando la tecniche fece effetto, sulla nuca dell'Uchiha comparve un piccolo sigillo e Haruki iniziò a spiegarle il resto del suo piano. Ora possiamo comunicare senza che nessuno possa sentirci. Attese una conferma dalla donna, così da assicurarsi che si fosse adattata alla telepatia, poi proseguì nella spiegazione. Entrerò nella stanza da solo. Mi comunicherà mentalmente le domande da porre al nukenin e io le riferirò allo stesso modo le risposte. Non le rivelò che era in grado di scovare le menzogne con precisione quasi assoluta. A differenza di Kairi, Haruki era restio a parlare delle proprie abilità, anche se si trattava di rimarcare qualcosa di ovvio. Si sarebbe limitato allo stretto necessario. Sono in grado di estrarre le informazioni direttamente dalla mente di Akuro, quindi, se lo riterrà necessario, potrei procedere in modo ben più invasivo. La tecnica dell'Interrogazione Mentale era conosciuta in tutte le terre ninja e accessibile a qualunque genin volesse apprenderla; non aveva alcun senso nasconderle che la conosceva. Si alzò, avvicinandosi alla porta del suo ufficio. Le prigioni sono poco distanti da qui. Possiamo raggiungerle in pochi minuti andando a piedi. Non aggiunse altro prima di uscire, incamminandosi per i corridoi dell'amministrazione.


    Arrivati all'edificio in cui erano confinati i peggiori criminali del Paese del Vento, avrebbe fatto accomodare in una stanza Kairi, mentre lui sarebbe entrato in un'altra, adiacente alla prima. Le due camere avevano una parete in comune, in cui era incastonato un grosso vetro a specchio. Ciò avrebbe permesso all'uchiha di osservare ciò che succedeva nell'altra senza essere notata dai suoi occupanti. Per rafforzare l'inganno, Haruki avrebbe utilizzato un genjutsuPercezione Falsata - Kokohi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)
    L'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. Il consumo è pari a Basso ogni 10 d'efficacia.
    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 5 / Consumo: Variabile )
    [Effiacia Massima: 20 per grado]

    [Da studente in su]

    Efficacia: 60. Consumo: Medio - Tecnica economica (-50%)
    così da dare alla superficie riflettente lo stesso aspetto del resto della parete. In questo modo, chiunque fosse entrato in quel luogo, avrebbe visto soltanto una superficie di pietre del tutto identiche a quelle che componevano il resto della struttura. Successivamente, avrebbe anche tracciato un sigillo sul pavimento, erigendo una barriera che gli avrebbe permesso di monitorareBarriera d'Individuazione
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    L'utilizzatore, imponendo un sigillo sul terreno, può innalzare una barriera invisibile di raggio pari a 150 metri. All'interno l'utilizzatore può Percepire qualsiasi manifestazione di chakra e Percepire qualsiasi ingresso di oggetti. È possibile percepire i ninja occultati tramite 'Chakra Nullo' o conoscenze analoghe solo quando oltrepassano la barriera.
    Tipo: Fuuinjutsu - null - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Alto )
    [Da chunin in su]
    attentamente sia il chakra di Kairi che quello di Akuro. Ultimati quei preparativi, avrebbe ordinato alle guardie di far entrare il prigioniero nella stanza dell'interrogatorio. Quando è pronta, possiamo cominciare.



    Chakra: 65/75 Bassi
     
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    Telepatia

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    Non si stupì nel sentire i pensieri di Haruki direttamente nella sua mente, aveva già sperimentato quella tecnica ormai quasi un'anno prima quando era ancora una studentessa: Atasuke l'aveva utilizzata per mettere in contatto lei e suo padre, invitandoli entrambi a cena al suo dojo. Sbuffò al ricordo, leggermente irritata. Non vedeva più Atasuke dalla gita sul monte del dio dispettoso,
    e in quella occasione il jonin aveva tradito completamente la sua fiducia e giocato con i suoi sentimenti: non era per nulla sicura che l'avrebbe accolto calorosamente non appena l'avesse rivisto, si era al contrario ripromessa di dirgli due paroline a riguardo. Ma quella era tutta un'altra storia.
    Perfetto. Non vorrei procedere subito con le maniere forti nell'interrogatorio ma non escludo sia necessario, se il prigioniero si mostrerà restio nel parlare rispose mentalmente cercando di abituarsi a quella tecnica che, per quanto conosciuta, non aveva utilizzato che quell'unica volta molto tempo prima. A suo volta non disse altro quando Haruki si allontanò silenziosamente dalla stanza, seguendolo e decidendo quali domande fosse meglio porreo ad Akuro e come.


    Si accomodò sulla sedia avvicinandosi allo specchio in maniera tale da poter osservare al meglio la situazione: studiare le espressioni ed i movimenti dell'Uchiha traditore le avrebbe permesso anche di calibrare al meglio le domande, adattandole in base all'evolversi della situazione. Quando l'uomo entrò il suo sguardo si assottigliò mentre ricordava ciò che il suo genjutsu gli aveva causato, costringendola a 4 giorni di coma bloccata in un letto Lascio a voi l'introduzione dell'interrogatorio, non sono del villaggio e quindi non so quale sia la vostra prassi né tantomeno le era mai capitato di interrogare qualcuno neppure nelle prigioni di Konoha: nonostante vi fossero dei posti liberi per il ruolo di torturatore quel lavoro non faceva proprio per lei. Attese qualche secondo una risposta da parte del sunese, aspettando allo stesso modo che procedesse con la sua presentazione eventuale all'Uchiha prima di cominciare con le domande Per prima cosa vorrei sapere il motivo per cui sei scappato dal villaggio e dal tuo clan. Cosa hai rubato, cosa nascondi? decise di usare appositamente un tono informale per porgli le domande, quasi fosse un modo per fargli capire come in quel modo non meritava neanche il rispetto che si dovrebbe dare ad uno sconosciuto. Haruki avrebbe deciso di sua volontà se seguire o meno quella modus operandi.
    La kunoichi aveva in realtà diverse domande in mente, ma non poteva permettersi di farle tutte in quel momento: durante il loro combattimento Akuro aveva affermato di essere stato tradito dal clan stesso e per quanto per Kairi fosse importante ottenere risposte non poteva neppure permettere ad Haruki di sentirle a sua volta. Non sapeva cosa ne sarebbe venuto fuori e non voleva che eventuali segreti del suo clan venissero rivelati ai 4 venti. Si morse il labbro prima di continuare E perché fra tutti i luoghi hai scelto come rifugio proprio il deserto dell'Anauruch? non si trattava esattamente del posto più ospitale della terra, e non escludeva che fosse arrivato nel paese del vento per un motivo particolare e non semplicemente per fuggire.
    Mi è stato inoltre riferito che durante l'illusione tu hai dialogato con te stesso, definendoti un'errore. Che tipo di errore ritieni di essere, esattamente, e per quale motivo?

    Per il momento mi fermò qui continuò, parlando questa volta solo ed unicamente ad Haruki In base a ciò che mi risponderà deciderò come proseguire concluse, rimanendo in attesa di eventuali risposte. Per quanto ci fossero molte altre cose che la interessavano maggiormente come ad esempio i motivi per cui aveva definito traditori gli anziani del clan e perché riteneva che anche lei stessa fosse una pedina non se la sentiva di indagare a riguardo in quel momento: anche nel caso in cui gli anziani stessero realmente tramando qualcosa non erano affari né del sunese né del paese del vento, e sperò in cuor suo che Akuro non parlasse troppo, rivelando anche dettagli che preferiva rimanessero privati.
    Allo stesso tempo sapeva però che, nel caso in cui gli anziani stessero davvero tramando qualcosa contro di lei difficilmente avrebbe ottenuto risposte una volta tornata al villaggio. Decise tuttavia di attendere, valutando quanto osare una volta ottenuta qualche informazione in più.
     
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    Lo Spezzato

    IV



    Ricevuto l'assenso della Kunoichi di Konoha, Haruki ordinò ai suoi sottoposti di far entrare il prigioniero. Akuro venne trascinato fino ad una sedia posta al centro della stanza, poi immobilizzato con sigilli e pesanti catene. Indossava anche una camicia di forza, quindi non avrebbe avuto alcuna possibilità di fuga. Quelle misure erano frutto di un eccessiva cautela del monaco, più che di un reale bisogno di sicurezza. Nessuno riteneva Akuro un carcerato pericoloso: per l'intera durata la sua permanenza nelle prigioni di Suna si era comportato in maniera del tutto irreprensibile. Non aveva scatenato risse con gli altri detenuti e non aveva mai causato problemi ai secondini. Gli psichiatri che si occupavano di lui, pur non essendo mai riusciti a cavargli più di qualche parola, avevano notato un netto miglioramento del suo umore e, complessivamente, della sua salute psicofisica. Ciò aveva portato il Consigliere a domandarsi in quali terribili condizioni avesse vissuto prima della sua cattura. Essere braccato come un animale doveva aver rappresentato un'enorme fonte di stress per il giovane Uchiha. A guardarlo lì, inerme e disarmato, chiunque avrebbe notato che qualcosa non andava. Sembrava del tutto rassegnato: non aveva opposto alcuna resistenza mentre i ninja di Suna l'avevano condotto nella sala dell'interrogatorio e non si era ribellato mentre lo stavano incatenando. Non c'era paura o rabbia nei suoi occhi neri, ma soltanto il vuoto di chi sa di non avere più speranze. Haruki, le mani giunte in grembo, torreggiava su Akuro, rimanendo ad un metro di distanza da lui. Anche se ad un esterno sarebbe stato difficile capirlo, il monaco stava raccogliendo con attenzione qualsiasi segnale che i suoi sensi fossero in grado di captare. Difronte ad una persona così, gli era chiaro che il dolore non sarebbe servito a nulla. Probabilmente, nessuno degli strumenti che il monaco aveva con se in quella stanza sarebbe riuscito a infliggergli sofferenze più intense di quelle che aveva già subito. Non riuscì a non provare un po' di pena per quell'uomo che doveva avere solo qualche anno più di lui. Involontariamente, le dita della destra corsero appena sotto il polso della mano opposta andando a sfiorare una delle molte cicatrici nascoste dai pesanti abiti che indossava. La maggior parte dei ragazzi che avevano iniziato l'addestramento con lui erano finiti nella stessa condizione di Akuro. Non tutti avevano ciò che serviva per sopportare così tanto.

    Oltre alla tortura, Haruki gli avrebbe risparmiato anche delle inutili presentazioni. Cominciò immediatamente a ripetere le domande suggeritegli da Kairi, senza tuttavia ottenere alcuna risposta. Il giovane rimase per tutto il tempo immobile, fissando un punto nel vuoto. Difronte all'incapacità di estrarre una qualsiasi informazione attraverso una banale conversazione, il Consigliere si preparò ad utilizzare altri metodi. Come vede, il soggetto non è collaborativo. Se non ha niente in contrario, vorrei procedere con l'interrogazione mentale. Ottenuto il permesso della Kunoichi, Haruki avrebbe composto i sigilli necessari ad attivare la tecnica, per poi stringere la mano destra intorno alla spalla del nukenin. [Tecnica]Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'illusione si attiva tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà  in grado di interrogarla, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche leggendo la mente. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda. L'efficacia è pari a 30. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Consumo: Mediobasso ogni domanda)
    [Da genin in su]
    Ripeté nuovamente la prima domanda, ma questa volta il nukenin non riuscì a resistere al suo potere. Haruki ne era certo perché stava attentamente monitorando il suo chakra, così da riuscire a percepire ogni singola variazione delle sue caratteristiche. La risposta dell'uomo trascinò la mente del monaco ed anche quella della Kunoichi, a cui era collegato, difronte ad un'immagine che sarebbe stata ben familiare alla donna. Come se stessero volando, Kairi avrebbe potuto osservare Konoha dall'alto, poi l'inquadratura si sarebbe spostata a sud, viaggiando rapidamente tra i fitti boschi che avvolgevano il villaggio. Parecchi chilometri in quella direzione, sarebbero giunti ad un casolare dall'aspetto del tutto anonimo e innocente. Le loro rappresentazioni mentali vi sarebbero entrate, notando che doveva essere stato abbandonato da molti anni. Successivamente l'immagine si sarebbe spostata di nuovo, facendoli arrivare nella cantina. In quella stanza, tra la polvere e le ragnatele, Kairi e Haruki avrebbero visto una botola decorata con il simbolo del clan Uchiha. Quell'informazione era ciò che Akuro aveva rubato: qualunque cosa si nascondesse lì sotto, doveva essere estremamente importante. Quando Haruki pose la seconda domanda, la giovane avrebbe sentito terrore, confusione e rabbia: il criminale era fuggito a Suna solo perché voleva allontanarsi il più possibile da Konoha, non era stata una decisione razionale.


    Mentre le proiezioni dei loro corpi si trovavano nel mondo creato dai ricordi di Akuro, Haruki si accorse di qualcosa che mise in allarme i suoi sensi: aveva perso il controllo di quell'illusione. Per quanto cercasse di arrestare il flusso di chakra alla sua mente e a quella di Kairi, ogni suo tentativo si concludeva in un sonoro fallimento. Voltandosi verso la sua compagna di sventure, il simulacro del consigliere si sarebbe limitato a metterla al corrente della situazione in cui si erano cacciati. Siamo intrappolati nella mente del traditore. Non ho più alcun controllo sul Genjutsu. Non so come sia potuto succedere. Nonostante tutto, la voce del monaco non avrebbe perso le sue caratteristiche pecularia: era lenta e del tutto priva di espressione.


    Chakra: 61/75 Bassi
    Consumo: 4 Bassi per due domande

    Ok, siamo intrappolati nella mente di Akuro. Yeah! Precisamente siamo in cantina, che è il piano -1. L'edificio in cui ci troviamo è composto dal piano terra e un altro piano a cui si può accedere attraverso delle semplici scale. Sentiti libera di esplorare il tutto. ^^
     
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    A nulla servì chiedere informazioni al ragazzo, che rimase mutò come un pesce senza dire una parola. La ragazza non se né stupì troppo, anche se prigionieri dubitava che sarebbe stato facile per lei ottenere risposte in maneira così tanto facile. Quando il consigliere di Suna le domandò se poteva procedere con le maniere forti annuì, facendolo istintivamente anche se lo shinobi non poteva vederlo in alcun modo, in tutti i sensi. Proceda pure
    Quello che successe dopo che Haruki attivò la sua tecnica la colse totalmente alla sprovvista: come se fosse stata catapultata improvvisamente in un sogno si trovò quasi a volare sopra Konoha, riconoscendola facilmente avendola vista più e più volte dall'altro delle mura durante i suoi turni di guardia. Cercò di memorizzare il percorso che fecero per raggiungere la casa isolata e quando vide il simbolo del clan sulla botola capì come quella fosse la risposta alla sua prima domanda: qualsiasi cosa il traditore avesse rubato si trovava lì dentro.

    Quando fu il momento della seconda domanda Kairi fu pervasa dai sentimenti dell'uomo come in fiume in piena...era per quello che era scappato e fuggito in quel modo? Il clan poteva essere davvero così spaventoso? Non aveva mai visto la cosa da un punto di vista diverso dal suo...Scacciando il pensiero si voltò verso il sunese Conoscete una tecnica molto interessante, non c'è che dire. E' possibile apprenderla? un genjutsu di quel tipo le sarebbe potuto essere molto utile in più di una occasione, e se il chunin si fosse dimostrato disponibile avrebbe indagato a riguardo, ripromettendosi di approfondire le sue conoscenze sulle tecniche illusorie fino ad essere in grado di utilizzare quel tipo di interrogatorio mentale a sua volta.

    Il tutto però non si evolse come speravano...non sapeva come fosse successo ma lo shinobi ammise di aver perso completamente il controllo dell'illusione Cosa...? No, non ancora!! era la seconda volta che rimaneva incastrata nella mente dell'Uchiha e sentì il panico impossessarsi improvvisamente di lei mentre ripensava a ciò che era successo nella caverna. Si costrinse a prendere un grande respiro per calmarsi, chiudendo gli occhi per poi riaprirli più calma e concentrata.
    Tentare di utilizzare il rilascio sarebbe solo uno spreco di energie, ho già provato e riprovato quando è successo la prima volta ma è stato tutto inutili. Le sue illusioni sono su un'altro livello ammise non senza una punta di invidia: non le sarebbe affatto dispiaciuto riuscire a raggiungere quel livello con il tempo, ma il percorso sarebbe stato molto difficile.
    Visto che siamo qui voglio approfittarne... abbassandosi verso la botola con il ventaglio disegnato tentò di aprirla, facendo prima la massima attenzione nell'individuare eventuali trappole [Abilità]Percezione + 3, Conoscenza Trappole, Occhio di Falco] eventualmente anche forzandola ad aprirsi se questa avesse opposto resistenza.
    Se non fosse riuscita in alcun modo ad aprirla avrebbe ispezionato con cura la stanza alla ricerca di qualche dettaglio che potesse esserle utile, per poi accingersi a salire le scale raggiungendo in questo modo il piano terra. Salvo imprevisti si sarebbe presa tutto il tempo necessario per esplorare la casa alla ricerca di qualsiasi cosa che le potesse essere di aiuto, tutti i sensi al massimo dell'allerta preparandosi al peggio: era sicura che qualcosa sarebbe arrivato o Akuro non li avrebbe intrappolati in quell'illusione, anche se non aveva la più pallida idea di cosa aspettarsi...


     
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